Nurarihyon no mago: Sennen makyou
Madonna mia! E' tutto ciò che sono riuscito a dire dopo aver finito di vedere questa serie.
"Nurarihyon No Mago: Sennen Makyou" è il sequel diretto dell'omonima serie e, cavolo se questa volta hanno rispettato il mio hype!
Questa volta Rikuo e la sua Parata dei Cento Demoni si trovano ad affrontare un vecchio avversario creduto morto del nonno del protagonista: Hagoromo Kitsune, una volpe a nove code con l'unico obiettivo di diventare la madre di un essere che coprirà il mondo di oscurità.
La seconda serie abbandonerà tutti gli elementi odiosi precedenti, ovvero la soffocante presenza dei personaggi umani, e imboccherà una strada molto più shonen e di molto più impatto, non trascurando affatto lo sviluppo e l'approfondimento dei personaggi che nella prima serie avevano fatto poco niente, inclusa la maturazione del personaggio di Rikuo Yokai e la presentazione di new entry degne. Eccellente la prima parte della serie, che si concentra su diverse puntate-flashback della storia di Rihyon e del suo intreccio con Hagoromo.
Sul lato tecnico non è cambiato assolutamente nulla: animazioni e disegni carini, e sonoro un po' scarno, fatta eccezione per le opening e le ending.
Ragazzi, che fantastica serie, mi ha tenuto incollato dall'inizio alla fine con colpi di scena, approfondimenti e ottimi combattimenti! Questo è il primo 10 che do, perché è riuscito dove "Tokyo Ravens", che all'inizio considerai il miglior anime per quanto riguardava lo sviluppo, aveva fallito: l'avere un protagonista con i genitali sotto, contornato da una storia coinvolgente, interessante e ricca di colpi di scena.
"Nurarihyon No Mago: Sennen Makyou" è il sequel diretto dell'omonima serie e, cavolo se questa volta hanno rispettato il mio hype!
Questa volta Rikuo e la sua Parata dei Cento Demoni si trovano ad affrontare un vecchio avversario creduto morto del nonno del protagonista: Hagoromo Kitsune, una volpe a nove code con l'unico obiettivo di diventare la madre di un essere che coprirà il mondo di oscurità.
La seconda serie abbandonerà tutti gli elementi odiosi precedenti, ovvero la soffocante presenza dei personaggi umani, e imboccherà una strada molto più shonen e di molto più impatto, non trascurando affatto lo sviluppo e l'approfondimento dei personaggi che nella prima serie avevano fatto poco niente, inclusa la maturazione del personaggio di Rikuo Yokai e la presentazione di new entry degne. Eccellente la prima parte della serie, che si concentra su diverse puntate-flashback della storia di Rihyon e del suo intreccio con Hagoromo.
Sul lato tecnico non è cambiato assolutamente nulla: animazioni e disegni carini, e sonoro un po' scarno, fatta eccezione per le opening e le ending.
Ragazzi, che fantastica serie, mi ha tenuto incollato dall'inizio alla fine con colpi di scena, approfondimenti e ottimi combattimenti! Questo è il primo 10 che do, perché è riuscito dove "Tokyo Ravens", che all'inizio considerai il miglior anime per quanto riguardava lo sviluppo, aveva fallito: l'avere un protagonista con i genitali sotto, contornato da una storia coinvolgente, interessante e ricca di colpi di scena.
Scrivo una recensione a caldo, avendo finito giusto ieri una maratona per vedere tutti gli episodi in fila di quest'anime, dopo averli già visti a spizzichi.
Rispetto alla stagione precedente la qualità della grafica e dell'animazione si mantiene a livelli altissimi - sarebbero da 10 pieno.
A livello narrativo, però, questa stagione è meno compatta, meno coerente della prima. La trama vuole essere più complessa e articolata, con un super finale a sorpresa che dovrebbe svelare la verità che si nasconde dietro l'assassinio del padre del protagonista, Rikuo. Non racconto niente di questo colpo di scena nel colpo di scena altrimenti Spoiler-kami-sama mi maledirà fino alla settima generazione. Devo però dire che questo svelamento finale non viene raccontato con la dovuta coerenza narrativa: troppi elementi dell'intrigo e troppi personaggi che ne fanno parte vengono inseriti di brutto nelle ultime 3 puntate - tra l'altro consacrate alla descrizione di una mega battaglia demoniaca finale - senza una reale spiegazione e/o descrizione. Forse i buchi logico-narrativi verranno riempiti nella prossima stagione, di cui si annuncia la produzione. Al momento, però, il finale appare piuttosto tirato via: cosa piuttosto assurda per una stagione di ben 24 episodi.
Sul piano dei contenuti, anche questa stagione si centra sul tema della crisi di identità del protagonista, per tre quarti umano e per un quarto youkai. Rikuo si scontra nuovamente con l'ostilità degli youkai purosangue del suo stesso clan, ma non solo riesce a farsi accettare da loro come leader; riesce anche a volgere a proprio vantaggio la sua parte umana. Diversamente da protagonisti di altri anime del genere "demoni e battaglie", Rikuo è un eroe che deve la sua forza non alla potenza personale, ma alla capacità di suscitare nei suoi seguaci lealtà e fedeltà. Rikuo non è il classico eroe solitario che risolve la situazione con le sue sole - enormi - forze ma un capo-clan che riesce a motivare i suoi uomini, trascinandoli a dare il meglio di se stessi in battaglie dove non conta solo il capo, ma anche il gruppo che lo segue. Nel panorama degli anime "kombat" questo non si vede spesso. Buona visione a tutti.
Rispetto alla stagione precedente la qualità della grafica e dell'animazione si mantiene a livelli altissimi - sarebbero da 10 pieno.
A livello narrativo, però, questa stagione è meno compatta, meno coerente della prima. La trama vuole essere più complessa e articolata, con un super finale a sorpresa che dovrebbe svelare la verità che si nasconde dietro l'assassinio del padre del protagonista, Rikuo. Non racconto niente di questo colpo di scena nel colpo di scena altrimenti Spoiler-kami-sama mi maledirà fino alla settima generazione. Devo però dire che questo svelamento finale non viene raccontato con la dovuta coerenza narrativa: troppi elementi dell'intrigo e troppi personaggi che ne fanno parte vengono inseriti di brutto nelle ultime 3 puntate - tra l'altro consacrate alla descrizione di una mega battaglia demoniaca finale - senza una reale spiegazione e/o descrizione. Forse i buchi logico-narrativi verranno riempiti nella prossima stagione, di cui si annuncia la produzione. Al momento, però, il finale appare piuttosto tirato via: cosa piuttosto assurda per una stagione di ben 24 episodi.
Sul piano dei contenuti, anche questa stagione si centra sul tema della crisi di identità del protagonista, per tre quarti umano e per un quarto youkai. Rikuo si scontra nuovamente con l'ostilità degli youkai purosangue del suo stesso clan, ma non solo riesce a farsi accettare da loro come leader; riesce anche a volgere a proprio vantaggio la sua parte umana. Diversamente da protagonisti di altri anime del genere "demoni e battaglie", Rikuo è un eroe che deve la sua forza non alla potenza personale, ma alla capacità di suscitare nei suoi seguaci lealtà e fedeltà. Rikuo non è il classico eroe solitario che risolve la situazione con le sue sole - enormi - forze ma un capo-clan che riesce a motivare i suoi uomini, trascinandoli a dare il meglio di se stessi in battaglie dove non conta solo il capo, ma anche il gruppo che lo segue. Nel panorama degli anime "kombat" questo non si vede spesso. Buona visione a tutti.
"Nurarihyon no mago" (ぬらりひょんの孫, "Il nipote di Nurarihyon") - per chi non lo sa, Nurarihyon nel folklore giapponese è il capo di tutti gli Yokai - è un'opera di Hiroshi Shiibashi. In Giappone la serie è pubblicata da marzo 2008 e l'anime è stato trasmesso il 3 luglio 2010, e al 3 luglio 2011, risale appunto la seconda stagione.
Ho seguito quest'anime con molto affiatamento. La serie segue il secondo arco principale del manga, più o meno dal settimo volume in poi. La prima stagione si era conclusa con Nura Rikuo che aveva accettato di essere il capo degli spiriti al posto di suo nonno. Nella seconda serie, invece, dovrà vedersela con un potentissimo Yokai (la volpe a nove code, ce n'è sempre una) che vuole gettare il mondo nel caos - questo è uno dei motivi, l'altro lo lascio scoprire a voi. Naturalmente Rikuo dovrà fermarla.
La grafica è a mo avviso sublime, quand'è ambientata di notte i colori si mantengono cupi, rispecchia pienamente l'atmosfera del manga. Quando ritorna il giorno i colori sono molto più lucidi: questo si nota soprattutto nel primo episodio, il migliore di tutta la serie in fatto di grafica.
Per quanto riguarda le animazioni, molto belle all'inizio e a fine serie, ma un po' calanti in alcuni episodi, rendono le scene d'azione un po' surreali e i movimenti dei personaggi forzati. La colonna sonora è molto bella, si adatta ai momenti in cui viene proposta.
Le opening e anche le ending sono a mio avviso bellissime, sia i colori sia le animazioni sia le musiche, soprattutto la seconda opening, formata da stupendi giochi di colori, è diventata la mia preferita.
L'anime segue molto la linea di trama del manga tagliando qualcosa ma niente di importante. Il mio voto sarebbe stato 9, poiché nel manga Hiroshi Shiibashi ha un difetto, ed è quello di dimenticare molte volte alcuni personaggi secondari, e di lasciare quasi sempre a Rikuo le luci dei riflettori. Lo fa in special modo sui compagni di scuola di Rikuo, anche su membri e compagni del suo clan. Nell'anime non ho riscontrato questo difetto, il regista infatti ha dato molto spazio anche agli altri personaggi della storia, questo è il motivo per cui voglio dare un bel 10. Dimenticavo di dire che il regista ha inserito in alcuni episodi degli extra tratti dal manga, molto carini che alleggeriscono la storia.
Lo consiglio a tutti gli amanti di demoni e mostri, poiché "Nurarihyon no mago" è un anime interessante, con belle animazioni, grafica e musica. Lo consiglio anche alle ragazze: questa storia non mancherà infatti del tipico triangolo/quadrato amoroso.
Ho seguito quest'anime con molto affiatamento. La serie segue il secondo arco principale del manga, più o meno dal settimo volume in poi. La prima stagione si era conclusa con Nura Rikuo che aveva accettato di essere il capo degli spiriti al posto di suo nonno. Nella seconda serie, invece, dovrà vedersela con un potentissimo Yokai (la volpe a nove code, ce n'è sempre una) che vuole gettare il mondo nel caos - questo è uno dei motivi, l'altro lo lascio scoprire a voi. Naturalmente Rikuo dovrà fermarla.
La grafica è a mo avviso sublime, quand'è ambientata di notte i colori si mantengono cupi, rispecchia pienamente l'atmosfera del manga. Quando ritorna il giorno i colori sono molto più lucidi: questo si nota soprattutto nel primo episodio, il migliore di tutta la serie in fatto di grafica.
Per quanto riguarda le animazioni, molto belle all'inizio e a fine serie, ma un po' calanti in alcuni episodi, rendono le scene d'azione un po' surreali e i movimenti dei personaggi forzati. La colonna sonora è molto bella, si adatta ai momenti in cui viene proposta.
Le opening e anche le ending sono a mio avviso bellissime, sia i colori sia le animazioni sia le musiche, soprattutto la seconda opening, formata da stupendi giochi di colori, è diventata la mia preferita.
L'anime segue molto la linea di trama del manga tagliando qualcosa ma niente di importante. Il mio voto sarebbe stato 9, poiché nel manga Hiroshi Shiibashi ha un difetto, ed è quello di dimenticare molte volte alcuni personaggi secondari, e di lasciare quasi sempre a Rikuo le luci dei riflettori. Lo fa in special modo sui compagni di scuola di Rikuo, anche su membri e compagni del suo clan. Nell'anime non ho riscontrato questo difetto, il regista infatti ha dato molto spazio anche agli altri personaggi della storia, questo è il motivo per cui voglio dare un bel 10. Dimenticavo di dire che il regista ha inserito in alcuni episodi degli extra tratti dal manga, molto carini che alleggeriscono la storia.
Lo consiglio a tutti gli amanti di demoni e mostri, poiché "Nurarihyon no mago" è un anime interessante, con belle animazioni, grafica e musica. Lo consiglio anche alle ragazze: questa storia non mancherà infatti del tipico triangolo/quadrato amoroso.
