Seito kaichou ni chuukoku
Chiga è un giovane studente del primo anno che frequenta nel pomeriggio il doujo scolastico. Un giorno il presidente del club di judo, Kokusai-san, chiede a Chiga se vorrebbe prendere la carica di vice-presidente dopo che l'ultimo ragazzo ha rinunciato, o, forse, sarebbe meglio dire, è stato costretto a rinunciare. Si vocifera infatti che l'ex aiutante di Kokusai gli abbia fatto numerose avance, anche dopo essere stato rifiutato, e che alla fine il presidente sia stato obbligato a espellerlo dal club.
Kokusai è invero un ragazzo dall'aspetto abbastanza ordinario ma caratterizzato da una trasudante, e alquanto ingannatrice, dolcezza che attira a sé come calamite parecchi uomini. Chiga si ritrova quindi davanti a quello che per lui inizia quasi come un onere: cercare di proteggere Kokusai-san dalla corte dei vari uomini che gli mettono gli occhi, e anche qualcos'altro, addosso, ma che ben presto si trasforma in una necessità, dato che il protagonista si scopre attratto e soprattutto innamorato del suo senpai.
Questa è, a grandi linee, la trama di "Seito Kaichou ni Chuukoku", anime tratto dall'omonimo manga di Kaori Monchi, trasportato nel 2009 in due OVA. La narrazione in sé può sembrare niente di speciale, ed è vero, ma ciò che distingue parecchio questo titolo dagli altri della stessa risma, e intendo altri prodotti yaoi con scene di rapporti sessuali che lasciano poco all'immaginazione, è la grande focalizzazione sui due personaggi principali, che imposta il prodotto in una determinata maniera e gli fa percorre un'altrettanto determinata strada. Centrale qui è infatti il ruolo di Chiga, narratore delle vicende, che si innamora di Kokusai in un modo tutto da scoprire, non facilmente presente in altri lavori della medesima categoria: quando mai si è visto la parte dominante della coppia imbarazzarsi più della parte passiva? Quando mai un'opera yaoi ha avuto come protagonisti due ragazzi che si innamorano in egual modo senza vederne uno che cerchi costantemente di apparire più deciso dell'altro? Poche volte è la risposta, e "Seito Kaichou ni Chuukoku" è una di queste piccole rarità nelle quali il rapporto sessuale è tutto finalizzato a spostare l'attenzione dello spettatore/lettore sui sentimenti dei protagonisti.
L'unico difetto di questa trasposizione è quello di fermarsi ai primi capitoli del manga senza proseguire, e quindi approfondire, le vicende di Chiga e Kokusai e il loro rapporto, che si evolve di pari passo con la loro crescita personale.
Kokusai è invero un ragazzo dall'aspetto abbastanza ordinario ma caratterizzato da una trasudante, e alquanto ingannatrice, dolcezza che attira a sé come calamite parecchi uomini. Chiga si ritrova quindi davanti a quello che per lui inizia quasi come un onere: cercare di proteggere Kokusai-san dalla corte dei vari uomini che gli mettono gli occhi, e anche qualcos'altro, addosso, ma che ben presto si trasforma in una necessità, dato che il protagonista si scopre attratto e soprattutto innamorato del suo senpai.
Questa è, a grandi linee, la trama di "Seito Kaichou ni Chuukoku", anime tratto dall'omonimo manga di Kaori Monchi, trasportato nel 2009 in due OVA. La narrazione in sé può sembrare niente di speciale, ed è vero, ma ciò che distingue parecchio questo titolo dagli altri della stessa risma, e intendo altri prodotti yaoi con scene di rapporti sessuali che lasciano poco all'immaginazione, è la grande focalizzazione sui due personaggi principali, che imposta il prodotto in una determinata maniera e gli fa percorre un'altrettanto determinata strada. Centrale qui è infatti il ruolo di Chiga, narratore delle vicende, che si innamora di Kokusai in un modo tutto da scoprire, non facilmente presente in altri lavori della medesima categoria: quando mai si è visto la parte dominante della coppia imbarazzarsi più della parte passiva? Quando mai un'opera yaoi ha avuto come protagonisti due ragazzi che si innamorano in egual modo senza vederne uno che cerchi costantemente di apparire più deciso dell'altro? Poche volte è la risposta, e "Seito Kaichou ni Chuukoku" è una di queste piccole rarità nelle quali il rapporto sessuale è tutto finalizzato a spostare l'attenzione dello spettatore/lettore sui sentimenti dei protagonisti.
L'unico difetto di questa trasposizione è quello di fermarsi ai primi capitoli del manga senza proseguire, e quindi approfondire, le vicende di Chiga e Kokusai e il loro rapporto, che si evolve di pari passo con la loro crescita personale.
Non so perché abbia dovuto provarci due volte, a guardarlo. In fondo, non è peggio di tanti altri titoli del genere. Si tratta di una miniserie in due OVA.
I disegni sono carini, anche se, per essere così recenti, presentano arti lunghi in maniera sconcertante, specie in relazione al gruppo etnico di cui dovrebbero far parte i protagonisti. Sorvoliamo poi sul fatto che, praticamente in ogni storia di questo mondo, si trovi almeno un personaggio biondo. Facciamo finta che sia un immigrato di origini svedesi e tiriamo avanti.
Per quanto riguarda le animazioni, sono invece abbastanza carenti, nel senso che si fa spesso uso di fermo-immagine. Però, non trovandoci di fronte a una pretesa di capolavoro, ci può anche stare.
La musica non è di disturbo e, in considerazione della struttura della serie, non credo si possa pretendere di più. Diciamo che non è la parte fondamentale.
Chiga è un bellissimo ragazzo biondo, spigliato e ricercatissimo dalle ragazze, mentre Kokusai è il tenero e puccioso presidente del Consiglio studentesco. Tanto puccioso e ingenuo che tutti si approfittano di lui, prendendosi dei "passaggi", sia sui treni sia nelle stazioni, con ogni pretesto possibile.
Il nostro Chiga si troverà, inspiegabilmente, a provare sentimenti di protezione per l'indifeso Kokusai e, tentando in tutti i modi di proteggerlo dai maniaci e renderlo un pochino più conscio delle sue avvenenza e ingenuità, finirà per innamorarsene. Trama più che classica, quindi.
Quello che è meno classico è che, qui, l'aspirante seme arrossisce quanto e forse anche più del tenero uke… Mai viste tante guance rosse in tutta la mia carriera di utente di contenuti yaoi!
Ci sono alcune scene di contenuto erotico abbastanza spinto, pur senza arrivare a eccessi, e troviamo pure un abbozzo di approfondimento caratteriale dei personaggi. C'è una piccola componente di mistero, che mi pare non venga però spiegata, e la storia ha una propria conclusione.
Tutto sommato, "Seito kaichou ni chuukoku" è una visione abbastanza gradevole, adatta più che altro agli amanti del genere, in quanto non presenta particolari voli di fantasia, pur pescando abbondantemente in tutti i cliché dello yaoi. Ottimo per sorridere, con il cervello rigorosamente in posizione off.
In realtà, il voto sarebbe un 6,5, ma i mezzi voti, come ben sappiamo, non sono implementati. Il 7, però, a mio parere non lo merita, per cui, a malincuore, mi attesterò sul 6.
I disegni sono carini, anche se, per essere così recenti, presentano arti lunghi in maniera sconcertante, specie in relazione al gruppo etnico di cui dovrebbero far parte i protagonisti. Sorvoliamo poi sul fatto che, praticamente in ogni storia di questo mondo, si trovi almeno un personaggio biondo. Facciamo finta che sia un immigrato di origini svedesi e tiriamo avanti.
Per quanto riguarda le animazioni, sono invece abbastanza carenti, nel senso che si fa spesso uso di fermo-immagine. Però, non trovandoci di fronte a una pretesa di capolavoro, ci può anche stare.
La musica non è di disturbo e, in considerazione della struttura della serie, non credo si possa pretendere di più. Diciamo che non è la parte fondamentale.
Chiga è un bellissimo ragazzo biondo, spigliato e ricercatissimo dalle ragazze, mentre Kokusai è il tenero e puccioso presidente del Consiglio studentesco. Tanto puccioso e ingenuo che tutti si approfittano di lui, prendendosi dei "passaggi", sia sui treni sia nelle stazioni, con ogni pretesto possibile.
Il nostro Chiga si troverà, inspiegabilmente, a provare sentimenti di protezione per l'indifeso Kokusai e, tentando in tutti i modi di proteggerlo dai maniaci e renderlo un pochino più conscio delle sue avvenenza e ingenuità, finirà per innamorarsene. Trama più che classica, quindi.
Quello che è meno classico è che, qui, l'aspirante seme arrossisce quanto e forse anche più del tenero uke… Mai viste tante guance rosse in tutta la mia carriera di utente di contenuti yaoi!
Ci sono alcune scene di contenuto erotico abbastanza spinto, pur senza arrivare a eccessi, e troviamo pure un abbozzo di approfondimento caratteriale dei personaggi. C'è una piccola componente di mistero, che mi pare non venga però spiegata, e la storia ha una propria conclusione.
Tutto sommato, "Seito kaichou ni chuukoku" è una visione abbastanza gradevole, adatta più che altro agli amanti del genere, in quanto non presenta particolari voli di fantasia, pur pescando abbondantemente in tutti i cliché dello yaoi. Ottimo per sorridere, con il cervello rigorosamente in posizione off.
In realtà, il voto sarebbe un 6,5, ma i mezzi voti, come ben sappiamo, non sono implementati. Il 7, però, a mio parere non lo merita, per cui, a malincuore, mi attesterò sul 6.