Le voci della nostra infanzia
Le Voci della nostra Infanzia è un film di animazione genere commedia/melodramma ambientato nei primi anni del dopoguerra in Giappone (1956).
L'anime racconta la storia di una scolaresca dell'ultimo anno di elementari che prepara una serie di cori per un festival di fine anno. Alcuni cori sono cantati per intero all'interno del cartone animato, ma non così frequentemente da renderlo un musical. In effetti in Le voci della nostra infanzia i cori sono solo una parte della storia. In esso troviamo le vicende di varie famiglie impegnate nella ricostruzione del dopoguerra, e troviamo imponente anche l'orgoglio di un Giappone che vuole rialzare la testa, fiero dei suoi caduti. E' piacevole vedere questi scenari così curati, con macchine rottame, case abbattute ove l'uomo rimette mano pazientemente per ricominciare a vivere.
E' piacevole sentire questi cori, così malinconici. Non mancano in questo anime momenti di commozione che toccano il cuore. Il Giappone come ben sappiamo è diventato oggi una potenza, e dati i bellissimi prodotti di animazione che ci dona, ha tutta la ragione del mondo per esser fiero di sè e per essere una potenza.
Quindi Le voci della nostra infanzia è una piacevole commedia sentimentale, con parentesi canore gradevoli, scenari e quotidianità da dopoguerra ben curati, ben disegnati, ben animati.
Ha però delle pecche che riducono la mia valutazione a discreto (7). Intanto l'esagerato buonismo che lo rendono quasi un prodotto natalizio. Mancano quei caratteri crudi che ci si aspetta da gente che è passata attraverso guerre; i bambini sembrano tutti usciti da una pubblicità delle merendine. La storia è perciò un po' troppo sbilanciata sul "miele" ed è priva di sommovimenti, parti drammatiche incisive, che lo renderebbero più godibile e meno noioso anche per i più giovani.
E' un anime discreto, merita di essere visto se non siete giovanissimi, ma la storia è un po' troppo zuccherata e un po' troppo "calma", "monotona", priva di passaggi dinamici che lo avrebbero reso un prodotto ancora migliore. Voto totale: 7 (discreto).
L'anime racconta la storia di una scolaresca dell'ultimo anno di elementari che prepara una serie di cori per un festival di fine anno. Alcuni cori sono cantati per intero all'interno del cartone animato, ma non così frequentemente da renderlo un musical. In effetti in Le voci della nostra infanzia i cori sono solo una parte della storia. In esso troviamo le vicende di varie famiglie impegnate nella ricostruzione del dopoguerra, e troviamo imponente anche l'orgoglio di un Giappone che vuole rialzare la testa, fiero dei suoi caduti. E' piacevole vedere questi scenari così curati, con macchine rottame, case abbattute ove l'uomo rimette mano pazientemente per ricominciare a vivere.
E' piacevole sentire questi cori, così malinconici. Non mancano in questo anime momenti di commozione che toccano il cuore. Il Giappone come ben sappiamo è diventato oggi una potenza, e dati i bellissimi prodotti di animazione che ci dona, ha tutta la ragione del mondo per esser fiero di sè e per essere una potenza.
Quindi Le voci della nostra infanzia è una piacevole commedia sentimentale, con parentesi canore gradevoli, scenari e quotidianità da dopoguerra ben curati, ben disegnati, ben animati.
Ha però delle pecche che riducono la mia valutazione a discreto (7). Intanto l'esagerato buonismo che lo rendono quasi un prodotto natalizio. Mancano quei caratteri crudi che ci si aspetta da gente che è passata attraverso guerre; i bambini sembrano tutti usciti da una pubblicità delle merendine. La storia è perciò un po' troppo sbilanciata sul "miele" ed è priva di sommovimenti, parti drammatiche incisive, che lo renderebbero più godibile e meno noioso anche per i più giovani.
E' un anime discreto, merita di essere visto se non siete giovanissimi, ma la storia è un po' troppo zuccherata e un po' troppo "calma", "monotona", priva di passaggi dinamici che lo avrebbero reso un prodotto ancora migliore. Voto totale: 7 (discreto).
Come nel più famoso e celebrato anime "Una tomba per le lucciole", ci troviamo davanti a un'opera che parla della seconda guerra mondiale e lo fa principalmente usando il linguaggio della musica. Ambientata in Giappone dieci anni dopo la fine della guerra, ci permette di vedere quanto essa sia stata atroce per i Giapponesi, quanto lo scoppio della bomba atomica abbia cambiato le loro vite e la loro quotidianità.
Ci troviamo in una scuola elementare in cui, dopo l'arrivo di una nuova maestra e di una nuova alunna, una classe si deve preparare per un concorso canoro in cui verranno presentate canzoni popolari giapponesi, canzoni che i bambini non conoscono e che si stanno perdendo a favore di una crescita e di un nuovo Giappone proiettato nel futuro.
L'arrivo della nuova alunna permetterà all'autore di presentare inizialmente momenti dolci tra lei e un ragazzo che se ne invaghisce. Dopo un inizio leggero e quasi allegro succederà un fattaccio (che non vi rivelo per non rovinarvi la visione) e da quel momento la leggerezza iniziale scomparirà lasciando il posto a momenti molto tragici e in grado di emozionare.
Visto che tratta della guerra, del cambiamento di una società e dei risvolti che essa ha avuto sulle nuove generazioni, "Le voci della nostra infanzia" è un anime un po' difficile da vedere se non lo si guarda con attenzione, ma ha dalla sua una splendida colonna sonora e una marea canzoni, che anche se son state lasciate in giapponese (ovviamente con i sottotitoli in italiano) sono musicalmente apprezzabili e con testi in grado di far pensare.
I disegni realistici ben si adattano a una storia di questo tipo e molto belli sono gli scenari oltre la scuola in cui si svolgono le principali azioni.
Personalmente il film non è un'opera a cui do un voto pieno perché ci ho trovato molto dell'anime sopra citato e m'è venuto naturale farne un paragone all'interno della mia testa trovando in questo qualche pecca, tra cui una certa monotonia; credo però che valga la pena guardarlo perché racconta molto del Giappone, dei Giapponesi e della loro cultura. "Le voci della nostra infanzia" è un anime che emoziona e le canzoni mi hanno dato modo arricchirmi di qualcosa che prima non conoscevo.
Ci troviamo in una scuola elementare in cui, dopo l'arrivo di una nuova maestra e di una nuova alunna, una classe si deve preparare per un concorso canoro in cui verranno presentate canzoni popolari giapponesi, canzoni che i bambini non conoscono e che si stanno perdendo a favore di una crescita e di un nuovo Giappone proiettato nel futuro.
L'arrivo della nuova alunna permetterà all'autore di presentare inizialmente momenti dolci tra lei e un ragazzo che se ne invaghisce. Dopo un inizio leggero e quasi allegro succederà un fattaccio (che non vi rivelo per non rovinarvi la visione) e da quel momento la leggerezza iniziale scomparirà lasciando il posto a momenti molto tragici e in grado di emozionare.
Visto che tratta della guerra, del cambiamento di una società e dei risvolti che essa ha avuto sulle nuove generazioni, "Le voci della nostra infanzia" è un anime un po' difficile da vedere se non lo si guarda con attenzione, ma ha dalla sua una splendida colonna sonora e una marea canzoni, che anche se son state lasciate in giapponese (ovviamente con i sottotitoli in italiano) sono musicalmente apprezzabili e con testi in grado di far pensare.
I disegni realistici ben si adattano a una storia di questo tipo e molto belli sono gli scenari oltre la scuola in cui si svolgono le principali azioni.
Personalmente il film non è un'opera a cui do un voto pieno perché ci ho trovato molto dell'anime sopra citato e m'è venuto naturale farne un paragone all'interno della mia testa trovando in questo qualche pecca, tra cui una certa monotonia; credo però che valga la pena guardarlo perché racconta molto del Giappone, dei Giapponesi e della loro cultura. "Le voci della nostra infanzia" è un anime che emoziona e le canzoni mi hanno dato modo arricchirmi di qualcosa che prima non conoscevo.