Carnival Phantasm
Fa impressione come i Type Moon riescano sempre a cambiare pelle, pur restando sempre fedeli a sé stessi. In questa serie, infatti, troviamo quanto di più impensabile si potrebbe trovare, ovvero umorismo travolgente, in una parodia valida e originale del Nasuverse. Vedremo infatti i personaggi di "Fate", "Tsukihime" e persino di "Melty Blood" riuniti in una serie di tragicomiche vicende o, per essere più esatti, in una vera festa carnevalesca, in cui tutto potrà succedere. Per fare un paio di esempi, vedremo la guerra di Fuyuki trasformata in un surreale quiz, in cui i nostri si contenderanno la vittoria a suon di prove di abilità decisamente surreali, o una partita di volley in cui le ragazze di "Tsukihime" e "Melty Blood" si contenderanno Shiki senza esclusione di colpi. Certo, gli episodi sono solo dodici, ma, usando il metodo di due mini-episodi, avremo molte più vicende e la netta impressione che la serie sia più lunga di quanto non sia in realtà. Certo, non è il primo caso di serie umoristiche aventi come protagonisti i personaggi di opere serie - pensiamo ai vari fumetti su "Neon Genesis Evangelion", ma qui abbiamo qualcosa di qualità sopraffina, che non può certo essere tacciato di essere un’opera di cassetta.
La regia è curatissima, l’opening spettacolare sia come immagini che come testo, e rende alla perfezione la nuova atmosfera in cui i personaggi opereranno. Bella la ending e le musiche. Ma è la grafica ad essere spettacolare, perfetta, con i colori caldi e i volti tondeggianti ma non troppo, davvero perfetti. Unico limite è quello tipico delle parodie, ovvero che solo i fan di vecchia data potranno godere al massimo dei rimandi e di tutto il resto, ma è un peccato veniale, che non inficia quanto questo sia un vero capolavoro di umorismo, a cui, con po' di generosità, do nove.
La regia è curatissima, l’opening spettacolare sia come immagini che come testo, e rende alla perfezione la nuova atmosfera in cui i personaggi opereranno. Bella la ending e le musiche. Ma è la grafica ad essere spettacolare, perfetta, con i colori caldi e i volti tondeggianti ma non troppo, davvero perfetti. Unico limite è quello tipico delle parodie, ovvero che solo i fan di vecchia data potranno godere al massimo dei rimandi e di tutto il resto, ma è un peccato veniale, che non inficia quanto questo sia un vero capolavoro di umorismo, a cui, con po' di generosità, do nove.
"Carnival Phantasm" è un incoraggiante crossover, datato 2011, tra due anime derivanti dall'universo Type Moon, ovvero "Fate/Stay Night" e "Tsukihime" (quest'ultimo non conosciuto dal sottoscritto). Il progetto parodistico-demenziale è ormai prassi dopo il successo di ogni serie animata originale, da cui viene, per l'appunto, tratta una parodia che mira a fidelizzare il pubblico di riferimento, magari facendolo ridere su difetti o caratterizzazioni estremizzate nei vari personaggi. Devo proprio ammettere che in questo anime, composto da dodici episodi della durata, ciascuno, di tredici-quattordici minuti circa, riesce a intrattenere molto, anzi moltissimo, ed era un po' di tempo che non guardavo un anime parodistico così ben realizzato, capace di arrivare dritto all'obiettivo prefissato, cioè far ridere chi lo vede. Non vi sono banalità o volgarità originate da fanservice, salvo eccezioni, preferendo piuttosto salvaguardare la bontà dell'opera (e il target universale al quale è rivolto) mediante l'utilizzo di siparietti comici diversi fra loro, suddivisi in più sequenze ad episodio, da un minimo di due fino ad arrivare alle quattro-cinque di altri. Tra l'altro, ogni puntata vede come protagonista uno o più personaggi divergenti, non annoiando mai, consentendo di ridere a crepapelle in più occasioni. Ad esempio, personalmente, ho riso di gusto più di cinque volte grazie a siparietti comici lodevoli. Basta citare Rin alle prese con il registratore Blu-ray, Lancer e la sua perenne sfortuna, Fujimura-sensei al termine di ogni episodio e Sakura alle prese invece con le tristi vicende familiari, qui sdrammatizzate in maniera congrua, nonché tanto altro.
Ho notato, in verità, una preferenza che riguarda i personaggi di "Fate", probabilmente perché più famosi rispetto all'altra opera, però anche le situazioni divertenti che vedono protagonista Shiki e compagnia sono positive.
Il comparto tecnico è buono, molto simile a quello visto in "Fate/Stay Night", specialmente il character design, che imita alla perfezione i comportamenti e i lineamenti dei personaggi. Musiche godibili, modellate spesso e volentieri su "Fate/Stay Night", mentre cito con piacere l'eccezionale opening intitolata "Super Affection"; semplicemente magnifica, ricca di colori, sgargiante al punto giusto. Tra le più divertenti mai ascoltate (e viste). La ending è anche buona, pur non raggiungendo le vette della sigla d'apertura.
"Carnival Phantasm" posso affermare con certezza assoluta essere un anime parodistico tra i più riusciti degli ultimi anni, difficile fare di meglio con il materiale a disposizione. Lo consiglio vivamente a tutti, in particolar modo, è un anime imprescindibile per coloro che sono ammiratori delle serie "Fate": guardatelo e non ve ne pentirete, garantisco io!
Ho notato, in verità, una preferenza che riguarda i personaggi di "Fate", probabilmente perché più famosi rispetto all'altra opera, però anche le situazioni divertenti che vedono protagonista Shiki e compagnia sono positive.
Il comparto tecnico è buono, molto simile a quello visto in "Fate/Stay Night", specialmente il character design, che imita alla perfezione i comportamenti e i lineamenti dei personaggi. Musiche godibili, modellate spesso e volentieri su "Fate/Stay Night", mentre cito con piacere l'eccezionale opening intitolata "Super Affection"; semplicemente magnifica, ricca di colori, sgargiante al punto giusto. Tra le più divertenti mai ascoltate (e viste). La ending è anche buona, pur non raggiungendo le vette della sigla d'apertura.
"Carnival Phantasm" posso affermare con certezza assoluta essere un anime parodistico tra i più riusciti degli ultimi anni, difficile fare di meglio con il materiale a disposizione. Lo consiglio vivamente a tutti, in particolar modo, è un anime imprescindibile per coloro che sono ammiratori delle serie "Fate": guardatelo e non ve ne pentirete, garantisco io!
"Carnival Phantasm" si può definire come un grande crossover fra più opere. A differenza dei soliti crossover questo ha ben dodici episodi ed è soltanto comico.
Non si può parlare di una vera e propria trama di questo anime visto che non la ha, quindi oggi farò una recensione un po' diversa dalle mie solite. Sara una "recensione libera" ossia non seguirò il solito schema dando quattro voti all'anime recensito ma ne darò solo uno in conclusione.
Faccio un'altra premessa, ho visto questo anime conoscendo solo una delle opere citate, "Fate Stay Night". Ho apprezzato parecchio alcune scenette comiche, mentre altre non mi sono sembrate il massimo. La opening è simpatica e orecchiabile e gli episodi sono abbastanza scorrevoli e riescono ad intrattenere davvero bene. Il character desing e le animazioni sono abbastanza buone per essere un'anime parody. Approvo anche l'idea di far durare uno di questi circa quattordici minuti anziché i soliti ventitré-ventiquattro.
C'è da dire però che alla lunga questa mini-serie mi ha stancato. Dodici episodi costituiti interamente da gag comiche senza nient'altro risultano leggermente ripetitivi e noiosi dopo un po'. Il mio voto complessivo è quindi un 7.
E che dire ancora riguardo a questa serie... se vi piace la comicità demenziale e avete visto almeno una delle opere citate vi consiglio la visione di questo anime. Se non avete visto ancora Fate Stay Night fatelo perché la gag sono principalmente su quell' anime. Se invece non apprezzate il genere parody o, più in generale, il comico demenziale vi sconsiglio la visione perché sicuramente non riuscireste ad apprezzarlo al meglio.
Non si può parlare di una vera e propria trama di questo anime visto che non la ha, quindi oggi farò una recensione un po' diversa dalle mie solite. Sara una "recensione libera" ossia non seguirò il solito schema dando quattro voti all'anime recensito ma ne darò solo uno in conclusione.
Faccio un'altra premessa, ho visto questo anime conoscendo solo una delle opere citate, "Fate Stay Night". Ho apprezzato parecchio alcune scenette comiche, mentre altre non mi sono sembrate il massimo. La opening è simpatica e orecchiabile e gli episodi sono abbastanza scorrevoli e riescono ad intrattenere davvero bene. Il character desing e le animazioni sono abbastanza buone per essere un'anime parody. Approvo anche l'idea di far durare uno di questi circa quattordici minuti anziché i soliti ventitré-ventiquattro.
C'è da dire però che alla lunga questa mini-serie mi ha stancato. Dodici episodi costituiti interamente da gag comiche senza nient'altro risultano leggermente ripetitivi e noiosi dopo un po'. Il mio voto complessivo è quindi un 7.
E che dire ancora riguardo a questa serie... se vi piace la comicità demenziale e avete visto almeno una delle opere citate vi consiglio la visione di questo anime. Se non avete visto ancora Fate Stay Night fatelo perché la gag sono principalmente su quell' anime. Se invece non apprezzate il genere parody o, più in generale, il comico demenziale vi sconsiglio la visione perché sicuramente non riuscireste ad apprezzarlo al meglio.
Ahi, ahi, ahi... anche la Type Moon si è subita una parodia, genere che se sviluppato bene può riuscire a far divertire molto lo spettatore, oppure a far comprendere allo spettatore, sempre in modo bizzarro, i difetti di una certa serie. Stavolta tocca all'universo Nasuverse (di cui nella parodia sono inclusi soltanto Fate Stay Night e Tsukihime, di cui abbiamo le serie animate, Melty Blood, sequel di Tsukihime ma di cui non abbiamo la serie animata ma soltanto la visual novel - da cui tutto il mondo Type Moon nasce - e Fate extra, un picchiaduro, insieme a delle Neco Arc, che sarebbero delle special quest sotto forma di gattini sempre presente in Tsukihime) e, devo ammettere, che non sono rimasto deluso dalla visione.
Questa parodia è fatta davvero molto bene, riesce a divertire molto. Peccato non conoscessi i personaggi di Tsukihime, ma le loro situazioni le ho trovate lo stesso molto divertenti, soprattutto l'harem di Shiki (protagonista della serie) ma lo stesso ho potuto immaginare bene le caratterizzazioni dei personaggi femminili di questa serie. Quindi mi soffermerò un po' più su quel che riguarda i personaggi di Fate Stay Night.
-Trama- Dai piccoli, graziosi e divertenti gattini di un certo "pub", viene organizzata un'alternativa guerra del santo graal, come viene definita da loro, "guerra per non creare problemi" e dove vengono mischiate varie trame, sempre definito da loro.
Questa serie OAV è composta da 12 episodi, di 14-15 minuti l'uno (inclusa opening, ending + special dopo l'ending), della stagione estiva del 2011 (conclusa poi nel 2012). Come sono stati realizzati i personaggi, e le situazioni, è davvero fenomenale. Vedere Saber cameriera, oppure Lancer morto, Berserker che va a comprare le batterie, Rin che non riesce ad usare il video registratore, Rider che salva Sakura dal male del suo fratello, Assassin legato al suo tempio, Caster innamorata del suo Master... beh, mi ha fatto davvero morire. Per la guerra del santo graal si svolgono vari sport, tra cui troviamo un meraviglioso grand prix, partite di volleyball, tennis e chi più ne ha più ne metta. Mi dispiace soltanto che l'unico personaggio che non è stato usato fino in fondo è Gilgamesh, di cui in una parodia ci saremmo aspettati molto, invece non appare quasi mai. L'animazione è davvero eccezionale, viene sempre curata nonostante essa non è mai il punto forte in questo genere di prodotti. L'opening e l'ending anch'esse curate e molto carine. Consigliato a chi conosce questo mondo e vuol passare un po' di tempo a ridere.
Questa parodia è fatta davvero molto bene, riesce a divertire molto. Peccato non conoscessi i personaggi di Tsukihime, ma le loro situazioni le ho trovate lo stesso molto divertenti, soprattutto l'harem di Shiki (protagonista della serie) ma lo stesso ho potuto immaginare bene le caratterizzazioni dei personaggi femminili di questa serie. Quindi mi soffermerò un po' più su quel che riguarda i personaggi di Fate Stay Night.
-Trama- Dai piccoli, graziosi e divertenti gattini di un certo "pub", viene organizzata un'alternativa guerra del santo graal, come viene definita da loro, "guerra per non creare problemi" e dove vengono mischiate varie trame, sempre definito da loro.
Questa serie OAV è composta da 12 episodi, di 14-15 minuti l'uno (inclusa opening, ending + special dopo l'ending), della stagione estiva del 2011 (conclusa poi nel 2012). Come sono stati realizzati i personaggi, e le situazioni, è davvero fenomenale. Vedere Saber cameriera, oppure Lancer morto, Berserker che va a comprare le batterie, Rin che non riesce ad usare il video registratore, Rider che salva Sakura dal male del suo fratello, Assassin legato al suo tempio, Caster innamorata del suo Master... beh, mi ha fatto davvero morire. Per la guerra del santo graal si svolgono vari sport, tra cui troviamo un meraviglioso grand prix, partite di volleyball, tennis e chi più ne ha più ne metta. Mi dispiace soltanto che l'unico personaggio che non è stato usato fino in fondo è Gilgamesh, di cui in una parodia ci saremmo aspettati molto, invece non appare quasi mai. L'animazione è davvero eccezionale, viene sempre curata nonostante essa non è mai il punto forte in questo genere di prodotti. L'opening e l'ending anch'esse curate e molto carine. Consigliato a chi conosce questo mondo e vuol passare un po' di tempo a ridere.
Talvolta anche le serie più blasonate e famose appartenenti allo sconfinato "Nasuverse" (ossia l'universo composito della Type Moon di cui fa parte Fate, Tsukihime, Kara no Kyōkai e Melty Blood) giungono a fare i conti con la parodia. In questo caso è lo stesso Nasuverse che parodizza se stesso tramite un ipotetico incontro/scontro tra tutti i personaggi. Questo è Carnival Phantasm, una serie che non si prende sul serio e mostra il lato "occulto" (comico) che può celarsi dietro a Saber, Sakura, Ciel, Arcueid, o perché no, anche Shiro o Shiki.
Carnival Phantasm è una serie della stagione estiva 2011 (protrattasi fino al 2012) composta da 12 episodi più alcuni particolari episodi speciali (cui spicca il particolarissimo "Fate Prototype"), tali episodi sono di durata variabile. Carnival Phantasm è stato concepito per celebrare il decimo anniversario della Type Moon.
Trama: la trama è sostanzialmente ridotta all'osso. I vari "Neco Arc" (parodie feline di Arcueid di Tsukihime), gestiscono un bar in cui s'incontrano i vari personaggi della Type Moon, e nel mentre si sintonizzano su determinate trasmissioni televisive ove si mostrano alcune vicende/gesta dei personaggi.
Grafica: rispetto alla saga di Fate, a Tsukihime ecc… il comparto grafico è molto differente, tutto tende a dare un aspetto più buffo e simpatico. Le ambientazioni (come le animazioni) rasentano il caricaturale, ciononostante il dettaglio è più che accettabile. Il character design, rispetto allo stile Type Moon (tagliente, spigoloso, ecc…) è qui molto più addolcito e tondeggiante.
Sonoro: anche il comparto sonoro rispecchia fedelmente gl'intenti comici della serie. L'opening non può definirsi "bello", poiché è buffo e allegro, stesso discorso per l'ending. Gli OST sono invece più piacevoli e carine, gli effetti sonori sono azzeccatissimi. Il doppiaggio è perfettamente all'altezza ed i doppiatori canonici si sono impegnati per rendere il tutto più allegro.
Personaggi: riuscire a rendere demenziali e caricaturali gli stessi personaggi che nelle serie "normali" erano seri e dignitosi è stata una grande impresa. Tra l'altro la loro caratterizzazione è così ben fatta che si notano "lati oscuri e nascosti" che in un contesto più serio non emergerebbero. Non si può parlare di evoluzione di personaggi, in compenso si può parlare di un mix esplosivo.
Sceneggiatura: altra particolarità della serie è l'intero costrutto. Ciascun episodio può essere considerato come una mini saga a sé, anche se talvolta possono esserci più episodi per ciascuna saga. La gestione temporale è ipersemplificata. Data la brevità di molti episodi il ritmo è piuttosto rapido. È presente una buona dose di violenza a livello parodistico. Il fanservice è assente. Non sempre i dialoghi sono brillanti e comici, ma si possono attestare ad un buon livello.
Finale: pensavo concludesse con le risate finali, ma l'ultimo episodio, nonostante ciò, gl'istanti finali appaiono più cupi e seri, accennando al nome della master di Saver (non Saber) in Fate Prototype. Come si può interpretare tutto questo?
In sintesi: Carnival Phantasm è un'opera godibilissima, leggera, rapida e divertente. Un must per gli appassionati della Type Moon e per chi vuole conoscere lo sconfinato "Nasuverse". Nonostante qualche difetto marginale, l'opera è distinta. Consigliata a chi vuol farsi qualche risata.
Carnival Phantasm è una serie della stagione estiva 2011 (protrattasi fino al 2012) composta da 12 episodi più alcuni particolari episodi speciali (cui spicca il particolarissimo "Fate Prototype"), tali episodi sono di durata variabile. Carnival Phantasm è stato concepito per celebrare il decimo anniversario della Type Moon.
Trama: la trama è sostanzialmente ridotta all'osso. I vari "Neco Arc" (parodie feline di Arcueid di Tsukihime), gestiscono un bar in cui s'incontrano i vari personaggi della Type Moon, e nel mentre si sintonizzano su determinate trasmissioni televisive ove si mostrano alcune vicende/gesta dei personaggi.
Grafica: rispetto alla saga di Fate, a Tsukihime ecc… il comparto grafico è molto differente, tutto tende a dare un aspetto più buffo e simpatico. Le ambientazioni (come le animazioni) rasentano il caricaturale, ciononostante il dettaglio è più che accettabile. Il character design, rispetto allo stile Type Moon (tagliente, spigoloso, ecc…) è qui molto più addolcito e tondeggiante.
Sonoro: anche il comparto sonoro rispecchia fedelmente gl'intenti comici della serie. L'opening non può definirsi "bello", poiché è buffo e allegro, stesso discorso per l'ending. Gli OST sono invece più piacevoli e carine, gli effetti sonori sono azzeccatissimi. Il doppiaggio è perfettamente all'altezza ed i doppiatori canonici si sono impegnati per rendere il tutto più allegro.
Personaggi: riuscire a rendere demenziali e caricaturali gli stessi personaggi che nelle serie "normali" erano seri e dignitosi è stata una grande impresa. Tra l'altro la loro caratterizzazione è così ben fatta che si notano "lati oscuri e nascosti" che in un contesto più serio non emergerebbero. Non si può parlare di evoluzione di personaggi, in compenso si può parlare di un mix esplosivo.
Sceneggiatura: altra particolarità della serie è l'intero costrutto. Ciascun episodio può essere considerato come una mini saga a sé, anche se talvolta possono esserci più episodi per ciascuna saga. La gestione temporale è ipersemplificata. Data la brevità di molti episodi il ritmo è piuttosto rapido. È presente una buona dose di violenza a livello parodistico. Il fanservice è assente. Non sempre i dialoghi sono brillanti e comici, ma si possono attestare ad un buon livello.
Finale: pensavo concludesse con le risate finali, ma l'ultimo episodio, nonostante ciò, gl'istanti finali appaiono più cupi e seri, accennando al nome della master di Saver (non Saber) in Fate Prototype. Come si può interpretare tutto questo?
In sintesi: Carnival Phantasm è un'opera godibilissima, leggera, rapida e divertente. Un must per gli appassionati della Type Moon e per chi vuole conoscere lo sconfinato "Nasuverse". Nonostante qualche difetto marginale, l'opera è distinta. Consigliata a chi vuol farsi qualche risata.
Semplicemente e solamente per curiosità, un certo giorno, decido di iniziare a vedere tale serie (ero in ricerca di info su 'Melty Blood Actress Again Current Code') trovandola. Decido di vederla, da buon amante del Nasuverse...
'Carnival Phantasm' parte da un presupposto simile a quello del picchiaduro 'Melty Blood': le diverse linee spazio-temporali si scontrano e si fondono, permettendo lo scambio di personaggi tra le varie serie. Se in 'Melty Blood' vi erano i personaggi di 'Tsukihime' e 'Kara No Kyoukai', qui troveremo tutti i personaggi appartenenti al Nasuverse, o meglio, i più famosi, al momento.
I personaggi e i loro comportamenti sono fedeli agli equivalenti delle novel, le scene sono troppo divertenti (sconsigliato guardarli in una stanza con persone che dormono di sera) e non arrivano comunque alla banalità. Per me l'anime, da tutti i punti di vista, non ha pecche visibili, il che permette di goderlo ancora di più.
Da premiare il fatto che Type-Moon con Super Affection sta tentando di creare un fenomeno simile alla Hare Hare Yukai, e con Fellows, possibilmente, vuole che gli utenti provino a farne una loro versione
P.S. Il probabile artefice e possibile ultimo-personaggio dell'ending è Kischur Zelretch Schweinorg, ma sono solo mie supposizioni
'Carnival Phantasm' parte da un presupposto simile a quello del picchiaduro 'Melty Blood': le diverse linee spazio-temporali si scontrano e si fondono, permettendo lo scambio di personaggi tra le varie serie. Se in 'Melty Blood' vi erano i personaggi di 'Tsukihime' e 'Kara No Kyoukai', qui troveremo tutti i personaggi appartenenti al Nasuverse, o meglio, i più famosi, al momento.
I personaggi e i loro comportamenti sono fedeli agli equivalenti delle novel, le scene sono troppo divertenti (sconsigliato guardarli in una stanza con persone che dormono di sera) e non arrivano comunque alla banalità. Per me l'anime, da tutti i punti di vista, non ha pecche visibili, il che permette di goderlo ancora di più.
Da premiare il fatto che Type-Moon con Super Affection sta tentando di creare un fenomeno simile alla Hare Hare Yukai, e con Fellows, possibilmente, vuole che gli utenti provino a farne una loro versione
P.S. Il probabile artefice e possibile ultimo-personaggio dell'ending è Kischur Zelretch Schweinorg, ma sono solo mie supposizioni
'Carnival Phantasm' può essere anzitutto definito come un riuscito esperimento di unione, in versione animata, di famose visual novel. Nell'anime in questione, infatti, sono stati presi i personaggi creati dalla Type-Moon per 'Fate/stay night', 'Tsukihime', 'Melty Blood', e li si è fatti incontrare in un contesto di situazioni comiche e assurde, totalmente diverse dall'atmosfera presente negli anime/visual novel citati.
Tale alone di comicità si può già respirare dal primo episodio: in esso la guerra per il santo Graal (presente in 'Fate/stay night') viene totalmente ribaltata nella sua drammaticità diventando una specie di "giochi senza frontiere". Il proseguo è assolutamente all'altezza, in quanto si passa da una pazzesca partita di beach volley - in cui Shiki, protagonista di 'Tsukihme', è la posta in palio - a improbabili appuntamenti e battaglie.
<b>[Inizio spoiler]</b> Probabilmente l'episodio migliore è quello in cui Rin Tosaskha non riesce a programmare il registratore blu-ray di Shirō Emiya [Fine spoiler].
Tecnicamente l'anime è ben realizzato: infatti, pur non raggiungendo picchi di eccellenza, si possono scorgere buone animazioni e disegni, anche se, a onor del vero, questi ultimi si avvicinano più allo stile adottato per l'anime 'Fate/stay night' che non a quello di 'Tsukihime'. Chi ha visionato quest'ultimo e non la rispettiva novel potrebbe pertanto trovarsi un attimo spiazzato.
L'opening "Super affection" è molto allegra e vivace ed è già una premessa a ciò che si visionerà in 'Carnival Phantasm'.
Al pari della durata (solo 15 minuti a episodio comprese opening ed ending), il vero e proprio difetto dell'anime è che esso, così come uno 'Scary Movie', può essere pienamente apprezzato solo da chi ha seguito la trama delle opere da cui trae ispirazione, 'Fate/stay night', 'Tsukihime', ecc., mentre per tutti gli spettatori risulterà essere poco più di un piacevole passatempo.
Proprio per il fatto di essere potenzialmente un prodotto di nicchia, deriva la mia decisione di non assegnare all'opera il massimo dei voti.
Tale alone di comicità si può già respirare dal primo episodio: in esso la guerra per il santo Graal (presente in 'Fate/stay night') viene totalmente ribaltata nella sua drammaticità diventando una specie di "giochi senza frontiere". Il proseguo è assolutamente all'altezza, in quanto si passa da una pazzesca partita di beach volley - in cui Shiki, protagonista di 'Tsukihme', è la posta in palio - a improbabili appuntamenti e battaglie.
<b>[Inizio spoiler]</b> Probabilmente l'episodio migliore è quello in cui Rin Tosaskha non riesce a programmare il registratore blu-ray di Shirō Emiya [Fine spoiler].
Tecnicamente l'anime è ben realizzato: infatti, pur non raggiungendo picchi di eccellenza, si possono scorgere buone animazioni e disegni, anche se, a onor del vero, questi ultimi si avvicinano più allo stile adottato per l'anime 'Fate/stay night' che non a quello di 'Tsukihime'. Chi ha visionato quest'ultimo e non la rispettiva novel potrebbe pertanto trovarsi un attimo spiazzato.
L'opening "Super affection" è molto allegra e vivace ed è già una premessa a ciò che si visionerà in 'Carnival Phantasm'.
Al pari della durata (solo 15 minuti a episodio comprese opening ed ending), il vero e proprio difetto dell'anime è che esso, così come uno 'Scary Movie', può essere pienamente apprezzato solo da chi ha seguito la trama delle opere da cui trae ispirazione, 'Fate/stay night', 'Tsukihime', ecc., mentre per tutti gli spettatori risulterà essere poco più di un piacevole passatempo.
Proprio per il fatto di essere potenzialmente un prodotto di nicchia, deriva la mia decisione di non assegnare all'opera il massimo dei voti.