Mardock Scramble
La storia inizia mostrandoci Rune Balot, la nostra protagonista: lei è una prostituta di quindici anni, si trova in questa situazione in quanto ha “perso” tutta la famiglia, dato che suo padre abusava di lei e la madre, da quello che vediamo, era una tossicodipendente e non faceva nulla per fermare il marito; fu il fratello maggiore di Balot a “proteggerla”, usando una pistola contro i genitori per difenderla. Essi non sono morti, ma rimangono in ospedale, mentre il fratello è stato portato in carcere. Fu in quella situazione che incontrò Shell Septinos: lui si approfittò di lei in quel momento di fragilità e di solitudine, e la costrinse a prostituirsi da allora. Vediamo Rune insieme a Shell nella sua macchina, lei è molto spaventata e ha un brutto presentimento; mentre l’auto a guida autonoma sta andando verso la sua meta, i due hanno un rapporto sessuale. Nel frattempo l’azione si sposta in un’altra parte della città dove vediamo un’auto con alla guida il professore Doctor Easter; insieme a lui si sente un’altra voce, che all'inizio sembra un’I.A., ma la sua natura ci verrà mostrata in un secondo momento. La macchina con Shell e Rune arriva in una spiaggia completamente deserta (siamo di sera), Shell le dice che non gli piace essere tradito e le mostra i suoi anelli con molti diamanti, dicendole che tutti quei diamanti blu erano ragazze che avevano cercato di tradirlo e abbandonare il giro; vediamo allora Shell scendere dalla macchina e chiudere dentro Balot, mentre lì accanto c’è un'altra macchina con un altro personaggio molto importante per la storia, ovvero Dimsdale Boiled. Dopo che Shell si allontana, Balot cerca disperatamente di rompere il vetro, capendo che sta per morire, poi l’auto esplode; nel frattempo Shell e Boiled si allontanano con un'altra auto, e in quell’istante vediamo l’auto con il Doctor Easter che accorre subito, e notiamo “qualcosa” che parla che si trasforma in un estintore. Balot non capisce dove si trova, pensando di essere morta, si sente come dentro un oceano, in lei ci sono due poli, uno che vorrebbe morire e l’altro che si aggrappa disperatamente per sopravvivere. Per un istante quest’ultimo ha il sopravvento e lei si sveglia. Si sveglia in uno strano laboratorio, e subito dopo entra il Doctor Easter, lei, non capendo molto della situazione, si chiude su sé stessa e improvvisamente si spengono tutte le luci; dopo Easter le dice se può riaccendere le luci, e capisce in qualche modo di avere dei poteri: Easter le spiega che lei è stata salvata grazie a una legge speciale e a una tecnologia quasi proibita che può essere usata in casi eccezionali, ovvero il “Mardock Scamble 09”, che permette l’uso di questa tecnologia per salvare un essere umano. Rune è diventata un cyborg (o un biocyborg, dato che non sembra avere arti meccanici), è dotata di riflessi eccezionali oltre a incredibili capacità di hacking. Per aiutarla a controllare questi poteri, Easter prende una radio e la rompe sul pavimento; da lì esce un piccolo pezzo che poi si trasforma in un topolino dorato: il suo nome è Oeufcoque Penteano, lui è un topo geneticamente modificato frutto di esperimenti fatti dai militari per scopi bellici (ovviamente) e per l’esplorazione spaziale, ma dopo la chiusura del programma fu portato nel laboratorio del dottore. Durante il periodo di incoscienza fu Oeufcoque a cercare di convincere Balot a scegliere la vita: lui ha molte abilità, ma la principale è quella di potersi trasformare in (quasi) qualsiasi oggetto. Easter dice a Balot di prendere in mano Oeufcoque e pensare a Shell: il topolino dorato si trasforma in una pistola e, mentre Easter le fa i complimenti per esserci subito riuscita, Balot se la punta verso la gola suscitando le urla dei due, ma alla fine non spara. Balot è tormentata, ancora non è sicura che vivere sia la scelta migliore, e c’è una domanda che la tormenta da quella notte sulla spiaggia: “Perché ha scelto me?” Non sa che fare e non sa neanche se fidarsi di Easter e di Oeufcoque, anche se con quest’ultimo riesce a crearsi un forte legame di fiducia e di amicizia; poi si fiderà anche di Easter. Per cercare un po’ di normalità e fare rasserenare Balot, lei e Oeufcoque vanno in giro in città su un auto a guida autonoma; durante il tragitto Balot usa i suoi poteri per modificare i semafori, ma, quando Oeufcoque vede che sta andando a tutta velocità, la ferma. Lei non capisce perché non l’abbia fatto prima e si offende/rattrista, allora lui cerca di farle capire che i suoi poteri sono molto preziosi e potenti, e potrebbero anche uccidere qualcuno, e quindi vanno usati con cautela. Balot parla a Oeufcoque del suo passato e vanno in un bar per discutere degli atti del processo che ci sarà contro Shell per il suo “tentato” omicidio e per quello delle altre ragazze; fanno delle ricerche in rete, ma così vengono scoperti dagli uomini di Shell. Balot e Oeufcoque scappano, e lui si trasforma in delle armi per neutralizzare gli inseguitori; avviene un inseguimento tra auto, ma i due riescono a far perdere le loro tracce, fino a quando non vengono contattati da Boiled, che fa da intermediario. Oeufcoque le consiglia di accettare, essi si incontrano sul bordo di un fiume e lì Balot scoprirà che Boiled era il precedente utilizzatore/partner di Oeufcoque, ma che ora sono nemici. Boiled consiglia alla ragazza di lasciare perdere tutto e di non usare più Oeufcoque, ma lei non concorda e torna alla base, sapendo che la prossima volta che incontrerà Boiled lui cercherà di ucciderla.
C’è una cosa che mi sembra opportuna dire a chi volesse seguire l’anime: in seguito il gioco d’azzardo e il confronto psicologico avranno un ruolo molto importante e prenderanno una parte molto importante e lunga della storia.
La città di Mardock (così si chiama la città dove si svolgono le vicende) è una città cyberpunk piena di grattacieli, dove si nota il divario tra ricchi e poveri, e che oltre alle normali strade ha delle autostrade nel cielo che sembrano come sospese, ma la sua caratteristica è quella di avere al centro una specie di torre con strade intorno: tale struttura ricorda un castello o comunque un edificio degno di una favola medievale che fa da contrasto al resto.
Il design delle auto è classico, per alcune potremmo dire antico, mentre per altre si sono usati modelli reali, e le auto hanno l’opzione per la guida autonoma.
In “Mardock Scamble”, i potenziamenti o le modifiche al corpo sembrano più di tipo biologico che meccanico, che esiste ma è molto poco usato, e le poche volte che si vede sembra grottesco.
I personaggi hanno abilità come quella di poter modificare la gravità, per potersi creare degli scudi energetici, oppure metalli in grado di fondere e tagliare qualsiasi cosa; nel caso della protagonista, oltre ai suoi riflessi eccezionali, come dicevo in precedenza, e all’hacking, c’è il nostro Oefucoque, che si può trasformare in un’arma oltre a darle consigli e avvisarla sui pericoli. Sappiamo anche che esiste la tecnologia per cancellare e immagazzinare la memoria, che avrà un ruolo centrale nella storia.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, direi che per alcuni è fatta abbastanza bene, come per Balot e Boiled, mentre su Oefucoque sappiamo ben poco; stessa identica cosa per Easter, mentre su Shell la cosa diventa molto contorta, e penso sia dovuto alla brevità dell’opera. Ci sono pure dei personaggi secondari con una caratterizzazione ben fatta.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, tra alti e bassi, è tutto sommato buono, anche se, essendo dei film, su alcuni frangenti si poteva fare molto di più; la colonna sonora è un po’ anonima, il doppiaggio italiano pessimo e da dimenticare.
Conclusioni finali: “Mardock Scramble” è una serie di film che oscilla tra l’azione in alcuni momenti e il thriller psicologico in altri, dove la vendetta si mischia agli abusi sui minori da parte dei genitori (e non solo), e anche su quello che chiedono alle donne nei processi per stupro.
Non è una brutta opera, ma tratta troppi temi in troppo poco tempo, e alla fine non riesce a svilupparli bene, non capendo cosa vuole essere, se una ragazza che trova la sua strada dopo l’inferno che ha passato o una donna in cerca di vendetta.
C’è una cosa che mi sembra opportuna dire a chi volesse seguire l’anime: in seguito il gioco d’azzardo e il confronto psicologico avranno un ruolo molto importante e prenderanno una parte molto importante e lunga della storia.
La città di Mardock (così si chiama la città dove si svolgono le vicende) è una città cyberpunk piena di grattacieli, dove si nota il divario tra ricchi e poveri, e che oltre alle normali strade ha delle autostrade nel cielo che sembrano come sospese, ma la sua caratteristica è quella di avere al centro una specie di torre con strade intorno: tale struttura ricorda un castello o comunque un edificio degno di una favola medievale che fa da contrasto al resto.
Il design delle auto è classico, per alcune potremmo dire antico, mentre per altre si sono usati modelli reali, e le auto hanno l’opzione per la guida autonoma.
In “Mardock Scamble”, i potenziamenti o le modifiche al corpo sembrano più di tipo biologico che meccanico, che esiste ma è molto poco usato, e le poche volte che si vede sembra grottesco.
I personaggi hanno abilità come quella di poter modificare la gravità, per potersi creare degli scudi energetici, oppure metalli in grado di fondere e tagliare qualsiasi cosa; nel caso della protagonista, oltre ai suoi riflessi eccezionali, come dicevo in precedenza, e all’hacking, c’è il nostro Oefucoque, che si può trasformare in un’arma oltre a darle consigli e avvisarla sui pericoli. Sappiamo anche che esiste la tecnologia per cancellare e immagazzinare la memoria, che avrà un ruolo centrale nella storia.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, direi che per alcuni è fatta abbastanza bene, come per Balot e Boiled, mentre su Oefucoque sappiamo ben poco; stessa identica cosa per Easter, mentre su Shell la cosa diventa molto contorta, e penso sia dovuto alla brevità dell’opera. Ci sono pure dei personaggi secondari con una caratterizzazione ben fatta.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, tra alti e bassi, è tutto sommato buono, anche se, essendo dei film, su alcuni frangenti si poteva fare molto di più; la colonna sonora è un po’ anonima, il doppiaggio italiano pessimo e da dimenticare.
Conclusioni finali: “Mardock Scramble” è una serie di film che oscilla tra l’azione in alcuni momenti e il thriller psicologico in altri, dove la vendetta si mischia agli abusi sui minori da parte dei genitori (e non solo), e anche su quello che chiedono alle donne nei processi per stupro.
Non è una brutta opera, ma tratta troppi temi in troppo poco tempo, e alla fine non riesce a svilupparli bene, non capendo cosa vuole essere, se una ragazza che trova la sua strada dopo l’inferno che ha passato o una donna in cerca di vendetta.
"Mardock Scramble" è una storia in stile cyberpunk molto ben strutturata.
Spicca per il fatto di essere senza filtri, sia in fatto di storia (ad esempio sul passato della protagonista) che in fatto di scene proposte (alcune particolarmente crude).
Richiede un buon livello di attenzione per comprendere il perché di alcuni passaggi. A mio parere si comprende poco il perché dello scontro fra le fazioni in campo. Anche il fatto del perché ci sia un processo in atto all'interno della storia non appare in realtà molto chiaro a chi guarda.
Le scene di azione sono invece davvero ben fatte, e le atmosfere spesso lunari o buie sono intriganti.
Unica pecca davvero grossa deriva dal modo in cui la serie è arrivata in Italia, doppiata dalla Kaze nel solo primo episodio (il secondo e il terzo prevedono sottotitoli in italiano) in modo davvero pessimo - e quando dico pessimo, intendo che ti fa passare la voglia di guardare questo anime, niente affatto male nel suo complesso.
Spicca per il fatto di essere senza filtri, sia in fatto di storia (ad esempio sul passato della protagonista) che in fatto di scene proposte (alcune particolarmente crude).
Richiede un buon livello di attenzione per comprendere il perché di alcuni passaggi. A mio parere si comprende poco il perché dello scontro fra le fazioni in campo. Anche il fatto del perché ci sia un processo in atto all'interno della storia non appare in realtà molto chiaro a chi guarda.
Le scene di azione sono invece davvero ben fatte, e le atmosfere spesso lunari o buie sono intriganti.
Unica pecca davvero grossa deriva dal modo in cui la serie è arrivata in Italia, doppiata dalla Kaze nel solo primo episodio (il secondo e il terzo prevedono sottotitoli in italiano) in modo davvero pessimo - e quando dico pessimo, intendo che ti fa passare la voglia di guardare questo anime, niente affatto male nel suo complesso.
Il cyberpunk è da sempre fonte d'ispirazione per gli autori di manga e anime, e in particolare si ricordano eccellenze come "Ghost in the Shell" e "Texhnolyze".
Tratto da una serie di romanzi grafici di Tow Ubukata, "Mardock Scramble- The First Compression" è il primo episodio di una trilogia cinematografica a tinte fosche, quasi pulp, che, a differenza dei titoli sopra citati, non ha, e non vuole avere, contenuti intellettuali particolari; è piuttosto una visione estremamente pessimistica e cinica del futuro. Il film è crudo, non solo per le molte sequenze di sesso e violenza che contiene, ma soprattutto per la narrazione asciutta e senza fronzoli della storia.
Rune Ballot è una giovanissima prostituta che viene bruciata viva da un boss malavitoso. Il corpo della ragazza viene rigenerato come cyborg dal dottor Easter grazie alla tecnologia chiamata 'mardock scramble'.
Ovviamente Ubukata non è Shirow e Susumu Kudo (il regista) non è Oshii. Ne risente la sceneggiatura, che ne esce arida e troppo lineare. Molto buono è il comparto tecnico, con una massiccia presenzia di C.G. che non copre ma integra le animazioni sviluppate su fondali tetri, come vuole il genere.
Insomma, questo film è difficile da valutare poiché è parte di un progetto più ampio, ma lo si può giudicare discreto, anche se evanescente.
Tratto da una serie di romanzi grafici di Tow Ubukata, "Mardock Scramble- The First Compression" è il primo episodio di una trilogia cinematografica a tinte fosche, quasi pulp, che, a differenza dei titoli sopra citati, non ha, e non vuole avere, contenuti intellettuali particolari; è piuttosto una visione estremamente pessimistica e cinica del futuro. Il film è crudo, non solo per le molte sequenze di sesso e violenza che contiene, ma soprattutto per la narrazione asciutta e senza fronzoli della storia.
Rune Ballot è una giovanissima prostituta che viene bruciata viva da un boss malavitoso. Il corpo della ragazza viene rigenerato come cyborg dal dottor Easter grazie alla tecnologia chiamata 'mardock scramble'.
Ovviamente Ubukata non è Shirow e Susumu Kudo (il regista) non è Oshii. Ne risente la sceneggiatura, che ne esce arida e troppo lineare. Molto buono è il comparto tecnico, con una massiccia presenzia di C.G. che non copre ma integra le animazioni sviluppate su fondali tetri, come vuole il genere.
Insomma, questo film è difficile da valutare poiché è parte di un progetto più ampio, ma lo si può giudicare discreto, anche se evanescente.
Trama e commento: 8,5. Quest'anime movie è il primo di una trilogia legata al romanzo "Mardock Scramble", dal quale è stato tratto anche un manga.
In un lontano futuro Balot, una giovane prostituta, viene salvata da morte certa con l'utilizzo di tecnologia avanzata e sperimentale che la rende simile a un cyborg, donandole il potere di controllare tutte le apparecchiature elettriche. La giovane, insieme ai suoi due salvatori, il Doctor e l'arma perfetta Oeufcoque (un topolino), decide di intentare causa contro Shell, l'uomo che ha tentato di ucciderla. Ma Shell è un uomo senza scrupoli e assolda dei sicari per tapparle la bocca.
La trama di questo primo film non è particolarmente complicata, avendo in buona parte il compito di presentarci i personaggi principali della vicenda, i cui destini si incroceranno successivamente. Tuttavia risulta coinvolgente soprattutto per i misteri del passato di Balot che vengono, nell'arco del film, svelati. Il finale è inconcludente (giustamente), ancora molte domande aspettano risposte!
Personaggi: 8. In "Mardock Scramble" c'è molta disperazione e sofferenza, e questo si vede soprattutto nei suoi personaggi. Balot ha una psiche fragile, avendo un orribile trascorso, descritta mirabilmente durante il film venendoci infatti mostrate le sue debolezze, le sue insicurezze e i suoi pensieri confusi. Balot ha bisogno di un motivo per vivere e questo tema resta molto forte per tutta la durata del film, facendo partecipare lo spettatore ai sentimenti della protagonista. Anche gli altri personaggi sono ben descritti, tuttavia alcuni durano troppo poco per lasciare il segno, nonostante abbiano un buono spunto (i sicari assunti da Boiled, ad esempio).
Grafica: 8. La grafica dei personaggi è molto dettagliata. I capelli, gli occhi, i vestiti son ben definiti, ricchi di particolari e piacevoli. L'ambientazione è tipicamente cyberpunk, contrappone le luci della grande città alle oscurità dei vicoli e degli edifici abbandonati; a dominare le scene sono i colori freddi: blu e verde. Peccato per alcuni difetti grafici che si possono riscontrare, come la bassa qualità di alcune immagini, quasi come se fossero sfocate.
Musiche: 6. Le musiche sono nella media. Nota di forte demerito per il doppiaggio italiano: più volte mi sono schierato a favore del doppiaggio, ma in questo caso è veramente a livelli bassi.
Animazione: 7. Nonostante la grande cura grafica, l'animazione non è particolarmente forte. Poche sono le scene in cui si apprezza una notevole fluidità. In generale resta quindi un'animazione di livello base, che fa giusto il suo dovere senza provare a elevarsi. Pessime sono le scene con automobili, realizzate in una grafica 3D troppo lucida per il resto dell'ambientazione.
TOT: 7,5.
"Mardock Scramble" è un film emozionante, piacevole da guardare (non è eccessivamente pesante nonostante la pesantezza di alcune tematiche) e con personaggi interessanti. Lo consiglio a tutti quelli che lo possono guardare - sul DVD la visione viene consigliata dai 16 anni in su.
In un lontano futuro Balot, una giovane prostituta, viene salvata da morte certa con l'utilizzo di tecnologia avanzata e sperimentale che la rende simile a un cyborg, donandole il potere di controllare tutte le apparecchiature elettriche. La giovane, insieme ai suoi due salvatori, il Doctor e l'arma perfetta Oeufcoque (un topolino), decide di intentare causa contro Shell, l'uomo che ha tentato di ucciderla. Ma Shell è un uomo senza scrupoli e assolda dei sicari per tapparle la bocca.
La trama di questo primo film non è particolarmente complicata, avendo in buona parte il compito di presentarci i personaggi principali della vicenda, i cui destini si incroceranno successivamente. Tuttavia risulta coinvolgente soprattutto per i misteri del passato di Balot che vengono, nell'arco del film, svelati. Il finale è inconcludente (giustamente), ancora molte domande aspettano risposte!
Personaggi: 8. In "Mardock Scramble" c'è molta disperazione e sofferenza, e questo si vede soprattutto nei suoi personaggi. Balot ha una psiche fragile, avendo un orribile trascorso, descritta mirabilmente durante il film venendoci infatti mostrate le sue debolezze, le sue insicurezze e i suoi pensieri confusi. Balot ha bisogno di un motivo per vivere e questo tema resta molto forte per tutta la durata del film, facendo partecipare lo spettatore ai sentimenti della protagonista. Anche gli altri personaggi sono ben descritti, tuttavia alcuni durano troppo poco per lasciare il segno, nonostante abbiano un buono spunto (i sicari assunti da Boiled, ad esempio).
Grafica: 8. La grafica dei personaggi è molto dettagliata. I capelli, gli occhi, i vestiti son ben definiti, ricchi di particolari e piacevoli. L'ambientazione è tipicamente cyberpunk, contrappone le luci della grande città alle oscurità dei vicoli e degli edifici abbandonati; a dominare le scene sono i colori freddi: blu e verde. Peccato per alcuni difetti grafici che si possono riscontrare, come la bassa qualità di alcune immagini, quasi come se fossero sfocate.
Musiche: 6. Le musiche sono nella media. Nota di forte demerito per il doppiaggio italiano: più volte mi sono schierato a favore del doppiaggio, ma in questo caso è veramente a livelli bassi.
Animazione: 7. Nonostante la grande cura grafica, l'animazione non è particolarmente forte. Poche sono le scene in cui si apprezza una notevole fluidità. In generale resta quindi un'animazione di livello base, che fa giusto il suo dovere senza provare a elevarsi. Pessime sono le scene con automobili, realizzate in una grafica 3D troppo lucida per il resto dell'ambientazione.
TOT: 7,5.
"Mardock Scramble" è un film emozionante, piacevole da guardare (non è eccessivamente pesante nonostante la pesantezza di alcune tematiche) e con personaggi interessanti. Lo consiglio a tutti quelli che lo possono guardare - sul DVD la visione viene consigliata dai 16 anni in su.
Ora che l'ho visto, temo che ogni volta in cui mi troverò di fronte a una frittata possa venirmi in mente "Mardock Scramble", sotto più punti di vista.
Una prostituta poco più che bambina viene salvata in extremis da due agenti di un'organizzazione governativa segretissima e viene trasformata in cyborg. Originalità, portami via. Ovviamente la novella cyborg dispenserà a destra e a manca scene di nudo e sesso con il facile pretesto del suo degradante passato, e altrettanto ovviamente subirà un condizionamento mentale che la predisporrà all'uso ottimale di ogni tipo di arma e stile di combattimento. Sempre più originale.
La cyborg avrà le sembianze di una bellissima, fortissima e resistentissima lolita dallo sguardo quasi sempre vitreo e con tendenze sadomaso. E meno male che Range Murata diede forfait per la realizzazione dell'anime in questione.
La cyborg si chiama Balot Rune, o Blade Runner, se preferite. Ma lo splendido e famigerato film di Ridley Scott non è certo l'unica fonte d'ispirazione (parola grossa) da cui ha attinto Tow Ubukata per la sua creazione letteraria. Creazione dalla quale è stato tratto quest'incipit animato. "Mardock Scramble: the First Compression" è il figlio nato prematuro da un'orgia alla quale hanno partecipato "Gunslinger Girl", "Matrix" e "Ghost in the Shell"; più qualche toccatina sparsa verso il genere majokko, sensazione, quest'ultima, resa più che viva dal potere che Balot può esercitare sulle apparecchiature elettriche e dalla presenza di Oeufcoque, simpatico topino dorato, che sarà per Balot mentore, famiglio, amante (no, niente bestiality, mi spiace), deus ex machina, e soprattutto la chiave per farla uscire fuori dalla gabbia d'insipienza narrativa nella quale sarebbe altrimenti rimasta segregata per tutta l'ora abbondante del film.
A peggiorar le cose c'è inoltre un abuso di computer graphic il cui (de)merito maggiore è rendere un inseguimento automobilistico visivamente fastidioso allo stesso modo in cui lo è la futuristica città di Mardock di notte, una sovrapposizione poco ispirata tra i verdognoli giochi di luce della Gotham City di quel (brutto) "Batman Forever" diretto da Joel Schumacher e gli scenari urbani del "Ghost in the Shell" diretto da Mamoru Oshii.
Questa dovrebbe essere una serie di soli tre lungometraggi, eppure la sua realizzazione tecnica si addice più a una produzione televisiva, perché la presenza ingombrante di CG non è nemmeno l'unico problema; ci si mettono anche delle animazioni alquanto legnose, che si riscattano timidamente soltanto negli ultimi minuti, occupati dalla telefonatissima mattanza che vede protagonista Balot e i soliti cattivoni che le danno la caccia.
Per fortuna ci sono alcune cosette interessanti che mi hanno evitato un attacco narcolettico e risollevano in qualche modo le sorti dell'anime, elevandolo almeno al di sopra della mediocrità.
A parte il topo giallo - di gran lunga il personaggio migliore del cast - e un chara design gradevole, c'è anche il fatto che Ubukata si sia divertito a giocare con i nomi degli altri attori principali della trama. E così scopriamo che Oeufcoque è la crasi di oeuf à la coque, o uovo alla coque, che dir si voglia; il granitico ex partner del suddetto roditore di cognome fa Boiled, chiaro riferimento, in inglese, alle uova al tegamino; l'occhialuto scienziato che trasforma Balot in cyborg è il Dr. Easter, da Easter Egg, o uovo di Pasqua, come lo chiamiamo noi abitanti dell'italico stivale; lo psicotico datore di lavoro di Boiled si chiama Shell, che tradotto letteralmente dall'inglese significa "guscio"; e per finire in bellezza il nome Balot è preso da balut, un uovo di anatra o di gallina fecondato e bollito nel suo guscio poco prima della sua schiusa.
Lo dicevo, no, che questa era una frittata? E infatti, come antipasto, non è il massimo. Speriamo almeno che nei prossimi episodi tutto ciò si traduca in qualcosa di ben più accattivante di un semplice esercizio di semantica.
Merita menzione la colonna sonora, magari non eccezionale di per sé, ma le cui note rarefatte contribuiscono a creare il senso di pathos necessario per definire il personaggio di Balot, soprattutto grazie al remix di "Amazing Grace" che fa da ending song.
Una prostituta poco più che bambina viene salvata in extremis da due agenti di un'organizzazione governativa segretissima e viene trasformata in cyborg. Originalità, portami via. Ovviamente la novella cyborg dispenserà a destra e a manca scene di nudo e sesso con il facile pretesto del suo degradante passato, e altrettanto ovviamente subirà un condizionamento mentale che la predisporrà all'uso ottimale di ogni tipo di arma e stile di combattimento. Sempre più originale.
La cyborg avrà le sembianze di una bellissima, fortissima e resistentissima lolita dallo sguardo quasi sempre vitreo e con tendenze sadomaso. E meno male che Range Murata diede forfait per la realizzazione dell'anime in questione.
La cyborg si chiama Balot Rune, o Blade Runner, se preferite. Ma lo splendido e famigerato film di Ridley Scott non è certo l'unica fonte d'ispirazione (parola grossa) da cui ha attinto Tow Ubukata per la sua creazione letteraria. Creazione dalla quale è stato tratto quest'incipit animato. "Mardock Scramble: the First Compression" è il figlio nato prematuro da un'orgia alla quale hanno partecipato "Gunslinger Girl", "Matrix" e "Ghost in the Shell"; più qualche toccatina sparsa verso il genere majokko, sensazione, quest'ultima, resa più che viva dal potere che Balot può esercitare sulle apparecchiature elettriche e dalla presenza di Oeufcoque, simpatico topino dorato, che sarà per Balot mentore, famiglio, amante (no, niente bestiality, mi spiace), deus ex machina, e soprattutto la chiave per farla uscire fuori dalla gabbia d'insipienza narrativa nella quale sarebbe altrimenti rimasta segregata per tutta l'ora abbondante del film.
A peggiorar le cose c'è inoltre un abuso di computer graphic il cui (de)merito maggiore è rendere un inseguimento automobilistico visivamente fastidioso allo stesso modo in cui lo è la futuristica città di Mardock di notte, una sovrapposizione poco ispirata tra i verdognoli giochi di luce della Gotham City di quel (brutto) "Batman Forever" diretto da Joel Schumacher e gli scenari urbani del "Ghost in the Shell" diretto da Mamoru Oshii.
Questa dovrebbe essere una serie di soli tre lungometraggi, eppure la sua realizzazione tecnica si addice più a una produzione televisiva, perché la presenza ingombrante di CG non è nemmeno l'unico problema; ci si mettono anche delle animazioni alquanto legnose, che si riscattano timidamente soltanto negli ultimi minuti, occupati dalla telefonatissima mattanza che vede protagonista Balot e i soliti cattivoni che le danno la caccia.
Per fortuna ci sono alcune cosette interessanti che mi hanno evitato un attacco narcolettico e risollevano in qualche modo le sorti dell'anime, elevandolo almeno al di sopra della mediocrità.
A parte il topo giallo - di gran lunga il personaggio migliore del cast - e un chara design gradevole, c'è anche il fatto che Ubukata si sia divertito a giocare con i nomi degli altri attori principali della trama. E così scopriamo che Oeufcoque è la crasi di oeuf à la coque, o uovo alla coque, che dir si voglia; il granitico ex partner del suddetto roditore di cognome fa Boiled, chiaro riferimento, in inglese, alle uova al tegamino; l'occhialuto scienziato che trasforma Balot in cyborg è il Dr. Easter, da Easter Egg, o uovo di Pasqua, come lo chiamiamo noi abitanti dell'italico stivale; lo psicotico datore di lavoro di Boiled si chiama Shell, che tradotto letteralmente dall'inglese significa "guscio"; e per finire in bellezza il nome Balot è preso da balut, un uovo di anatra o di gallina fecondato e bollito nel suo guscio poco prima della sua schiusa.
Lo dicevo, no, che questa era una frittata? E infatti, come antipasto, non è il massimo. Speriamo almeno che nei prossimi episodi tutto ciò si traduca in qualcosa di ben più accattivante di un semplice esercizio di semantica.
Merita menzione la colonna sonora, magari non eccezionale di per sé, ma le cui note rarefatte contribuiscono a creare il senso di pathos necessario per definire il personaggio di Balot, soprattutto grazie al remix di "Amazing Grace" che fa da ending song.