Lupin III - Dead or Alive
“Lupin III - Dead or Alive” è il sesto film cinematografico del franchise, ed è fin qui uno dei più controversi. Si tratta infatti di una produzione stupenda sul piano tecnico, con uno stile molto maturo e ricercato, differente rispetto a tutte le apparizioni sul grande schermo viste finora per il personaggio. È uno stile che può piacere o meno, che porta con sé un nuovo design anche per i personaggi principali. A me onestamente è piaciuto molto e credo che, se vi fosse stata una storia all’altezza, questo sarebbe potuto essere uno dei migliori film di Lupin.
Purtroppo, il solo comparto grafico e artistico per quanto buono non può nascondere una trama abbastanza piatta e deludente. Naturalmente si potrebbe obiettare che un po’ tutti i film di questo franchise hanno delle trame abbastanza semplici e a volte poco ispirate. Tuttavia, in questo film è mancata la forza di una narrazione che si è rivelata decisamente fiacca e poco convincente. Ciò non toglie che alcune idee fossero interessanti. È bello vedere in azione tutte le tecnologie di metà anni Novanta che oggi danno a certe scene un gusto squisitamente retrò. Inoltre, il personaggio dell’ispettore Zenigata viene promosso a un ruolo ben più gratificante rispetto a quello che gli era stato riservato in passato. In “Le profezie di Nostradamus”, aveva assunto dei contorni quasi ridicoli. Un po’ deludente invece il lato comico della pellicola, poco presente e poco efficace.
In conclusione, “Lupin III - Dead or Alive” è un film valido tecnicamente, ma un po’ povero sul piano narrativo. I personaggi sono comunque gestiti discretamente bene e la conclusione delle vicende lascia abbastanza soddisfatti. Di contro, una trama più accattivante e una comicità più ispirata avrebbero potuto regalare una visione maggiormente completa e, soprattutto, più divertente.
Purtroppo, il solo comparto grafico e artistico per quanto buono non può nascondere una trama abbastanza piatta e deludente. Naturalmente si potrebbe obiettare che un po’ tutti i film di questo franchise hanno delle trame abbastanza semplici e a volte poco ispirate. Tuttavia, in questo film è mancata la forza di una narrazione che si è rivelata decisamente fiacca e poco convincente. Ciò non toglie che alcune idee fossero interessanti. È bello vedere in azione tutte le tecnologie di metà anni Novanta che oggi danno a certe scene un gusto squisitamente retrò. Inoltre, il personaggio dell’ispettore Zenigata viene promosso a un ruolo ben più gratificante rispetto a quello che gli era stato riservato in passato. In “Le profezie di Nostradamus”, aveva assunto dei contorni quasi ridicoli. Un po’ deludente invece il lato comico della pellicola, poco presente e poco efficace.
In conclusione, “Lupin III - Dead or Alive” è un film valido tecnicamente, ma un po’ povero sul piano narrativo. I personaggi sono comunque gestiti discretamente bene e la conclusione delle vicende lascia abbastanza soddisfatti. Di contro, una trama più accattivante e una comicità più ispirata avrebbero potuto regalare una visione maggiormente completa e, soprattutto, più divertente.
"Dead or Alive" è un lungometraggio che si distingue un po' dal resto della filmografia lupiniana: ha un gradevole stile grafico, serio ed elegante (dove l'unico non mutato è Jigen), paparino Zenigata una volta tanto mostra il suo valore senza rovinarsi due secondi dopo e non vi sono... "eccessi" di comicità. Nonostante questo, si mantiene ben saldo lo spirito del ladro di Monkey Punch, col suo classico mix di azione schiva-colpi, umorismo, differenze di trattamento e belle donne da sconfiggere e salvare; anzi, dopo tutti questi special simili, ormai è quasi un difetto. Vi è qualche limite nell'espressività facciale femminile, ma soprattutto perplessità nell'accorciabile trama. Se già alcune capacità di hackeraggio non sono proprie del nostro caro protagonista e la bella Fujiko entra in scena in modo sensuale ma ridicolo per una bodyguard da Paese a rischio conflitto armato, nel secondo tempo, per far guadagnare punti a Lupin a dispetto del principe quasi-azzurro, la storia verrà forzata non poco. Poi, sempre per motivi che si comprenderanno alla fine del film, nonostante il nipote di Arsenio si mantenga in questa versione costantemente ironico e gioviale, mostrerà inaspettatamente anche un lato più cinico e meno gentiluomo, decisamente da giacca verde. Insomma, vi sono le tipiche manie di protagonismo che anche in "Tokyo Crysis" appannavano leggermente quanto di buono fatto con Zenigata, solo per non rischiare di scontentare qualche fan conservatore e per ricordare a tutti chi è la vera star. In definitiva... un buon lavoro, ma a prescindere che l'autore originale abbia collaborato o meno a stretto contatto col regista, il risultato non lo ritengo né superiore né più fresco o coraggioso di altri special, come invece avevo sperato. Alcune decisioni avrebbero fatto davvero la differenza.
PS Fa sorridere vedere una tecnologia degna degli atlantidei Gainax, creata da uomini che invece si affidano ancora pesantemente al floppy disk.
PS Fa sorridere vedere una tecnologia degna degli atlantidei Gainax, creata da uomini che invece si affidano ancora pesantemente al floppy disk.
Trama
Lupin e soci sono interessati ad un tesoro nascosto in un paese molto militarizzato, il problema nasce dal fatto che è difeso da avanzatissime nano macchine. Riusciranno a cavarsela? E la guerra civile nel paese coinvolgerà anche loro?
Commento
Innanzitutto questo film ha la regia di Monkey Punch e si vede! I personaggi hanno la caratterizzazione originale: Lupin scaltro, furbo e cinico, Jigen glaciale, Goemon fedele al bushido mentre Fujiko si rivela un'alleata preziosa che tiene testa al noto ladro in più occasioni. Poi abbiamo uno Zenigata tutto d'un pezzo, quasi hard boiled se vogliamo. La trama è interessante, la Lupin girl di questo film è molto accattivante sia esteticamente e sia come carattere. Belle animazioni (era un film per le sale del resto), bella colonna sonora e ottimo doppiaggio italiano. Forse a qualcuno guasterà il fatto che Lupin sia fuori scena per buona parte del film, secondo me è stata una scelta coraggiosa che ho apprezzato. Insomma un gran bel film per i fan del personaggio, godibile anche per gli altri. Dimenticavo, nel passaggio in tv è noto con il titolo Trappola Mortale.
Lupin e soci sono interessati ad un tesoro nascosto in un paese molto militarizzato, il problema nasce dal fatto che è difeso da avanzatissime nano macchine. Riusciranno a cavarsela? E la guerra civile nel paese coinvolgerà anche loro?
Commento
Innanzitutto questo film ha la regia di Monkey Punch e si vede! I personaggi hanno la caratterizzazione originale: Lupin scaltro, furbo e cinico, Jigen glaciale, Goemon fedele al bushido mentre Fujiko si rivela un'alleata preziosa che tiene testa al noto ladro in più occasioni. Poi abbiamo uno Zenigata tutto d'un pezzo, quasi hard boiled se vogliamo. La trama è interessante, la Lupin girl di questo film è molto accattivante sia esteticamente e sia come carattere. Belle animazioni (era un film per le sale del resto), bella colonna sonora e ottimo doppiaggio italiano. Forse a qualcuno guasterà il fatto che Lupin sia fuori scena per buona parte del film, secondo me è stata una scelta coraggiosa che ho apprezzato. Insomma un gran bel film per i fan del personaggio, godibile anche per gli altri. Dimenticavo, nel passaggio in tv è noto con il titolo Trappola Mortale.
Monkey Punch, creatore di Lupin III, deluso dal successo del troppo infantile "Le profezie di Nostradamus", nel 1996, dirige lui stesso un film animato per il grande schermo, cercando di portare in scena il suo Lupin III. ll risultato è sorprendente, anche se non ha nulla a che vedere con le trame erotiche dei suoi manga. Lupin sfodera la sua arma migliore, i travestimenti, Fujiko il suo fisico mozzofiato e l'ispettore Zenigata è più serio del solito, cosa molto gradita, visto che è quasi sempre una macchietta. Azzecato l'avversario di turno, il generale Cacciateste, come anche il suo aIutante, l'infido Clisis. Da non dimenticare Ole, la spia del generale, dal volto malinconico e dal passato triste. Si, per essere un dilettante allo sbaraglio, Monkey Punch è promosso a pieni voti come regista di questo anime movie, che si rivela, per l'epoca, molto tecnologico ed avvincente. Certo, quando Lupin e soci sono assenti dalla scena, sembra di vedere un altro anime (drammatico, realistico e violento), però, quando compaiono Lupin & co. tutto cambia e le cose si evolvono al meglio. Belle animazioni e ottimi disegni. Da 10 e lode.
Premettendo che per me quasi tutti i film di Lupin III sono fatti bene e meritano di essere visti, alcuni meritano a maggior ragione più considerazione di altri.
E' l'esempio di questo bellissimo film di Lupin III, il 5° dei film cinematografici.
Innanzitutto vorrei sottolineare la grafica: potrebbe essere orrenda, perché fa la stessa cosa che una decina di anni fa si tentò di fare con la terza serie TV, cioè riprendere il disegno del manga ma, al contrario della serie TV e del 3° film cinematografico, qui il disegno risulta decisamente migliore, anche grazie alla presenza della CG. Generalmente a me non piacciono i film e gli anime dove interviene il computer, ma in questo caso la cosa è utilizzata in maniera intelligente e rende l'animazione assolutamente unica, dando a questo film una sua originalità rispetto a moltissimi altri film sul ladro in giacca e cravatta.
<b>Attenzione! Parte contenente spoiler!</b>
Anche la trama è molto interessante, stavolta Lupin e co. devono rubare il tesoro di un dittatore del paese immaginario Zufu, ma l'isola dove si trova il tesoro è protetta da un sistema di sicurezza che può essere fermato solo dal re - che il dittatore generale caccia-teste fece uccidere durante il colpo di stato - e dal principe, che si crede sia stato giustiziato dal braccio destro del generale.
Però, il bello del film è che c'è anche una trama secondaria, ed è quella del principe, che in realtà si era salvato (ad essere ucciso era stato il suo sosia) e che prepara la rivolta contro la tirannia; e poi non può mancare il personaggio femminile, Oleandro, che, innamorata del principe, tenterà di aiutare il suo amato.
<b>Fine spoiler</b>
Dead or Alive è una storia piena di azione, umorismo, con una bellissima caratterizzazione dei personaggi, raramente si è visto una Zenigata cosi determinato, simpatico e ironico sì, ma in gamba e per niente stupido (come invece viene purtroppo descritto in molti film e nella 2°-3° serie TV). Non so come mai ma negli anni '96-'98 ci deve essere stata una certa rivalutazione dell'ispettore Zenigata, in fondo anche negli special TV del 1996, 1997 e 1998 vediamo uno Zenigata decisamente migliore d quelli di molti altri film.
FUjiko? E' la perfetta donna intrigante e furba, mentre Lupin III pur rimanendo ironico è geniale e romantico. Jigen e Goemon purtroppo hanno anche qui un ruolo marginale ma decisamente più utile rispetto a quelli rivestiti nella maggior parte dei film TV.
E' l'esempio di questo bellissimo film di Lupin III, il 5° dei film cinematografici.
Innanzitutto vorrei sottolineare la grafica: potrebbe essere orrenda, perché fa la stessa cosa che una decina di anni fa si tentò di fare con la terza serie TV, cioè riprendere il disegno del manga ma, al contrario della serie TV e del 3° film cinematografico, qui il disegno risulta decisamente migliore, anche grazie alla presenza della CG. Generalmente a me non piacciono i film e gli anime dove interviene il computer, ma in questo caso la cosa è utilizzata in maniera intelligente e rende l'animazione assolutamente unica, dando a questo film una sua originalità rispetto a moltissimi altri film sul ladro in giacca e cravatta.
<b>Attenzione! Parte contenente spoiler!</b>
Anche la trama è molto interessante, stavolta Lupin e co. devono rubare il tesoro di un dittatore del paese immaginario Zufu, ma l'isola dove si trova il tesoro è protetta da un sistema di sicurezza che può essere fermato solo dal re - che il dittatore generale caccia-teste fece uccidere durante il colpo di stato - e dal principe, che si crede sia stato giustiziato dal braccio destro del generale.
Però, il bello del film è che c'è anche una trama secondaria, ed è quella del principe, che in realtà si era salvato (ad essere ucciso era stato il suo sosia) e che prepara la rivolta contro la tirannia; e poi non può mancare il personaggio femminile, Oleandro, che, innamorata del principe, tenterà di aiutare il suo amato.
<b>Fine spoiler</b>
Dead or Alive è una storia piena di azione, umorismo, con una bellissima caratterizzazione dei personaggi, raramente si è visto una Zenigata cosi determinato, simpatico e ironico sì, ma in gamba e per niente stupido (come invece viene purtroppo descritto in molti film e nella 2°-3° serie TV). Non so come mai ma negli anni '96-'98 ci deve essere stata una certa rivalutazione dell'ispettore Zenigata, in fondo anche negli special TV del 1996, 1997 e 1998 vediamo uno Zenigata decisamente migliore d quelli di molti altri film.
FUjiko? E' la perfetta donna intrigante e furba, mentre Lupin III pur rimanendo ironico è geniale e romantico. Jigen e Goemon purtroppo hanno anche qui un ruolo marginale ma decisamente più utile rispetto a quelli rivestiti nella maggior parte dei film TV.
"Dead or Alive - Trappola Mortale" viene spesso additato da tanti appassionati del sempre amato ladro gentiluomo come la sua miglior performance cinematografica. Non sono tanto d'accordo, in quanto secondo me il miglior film di Lupin rimane, imbattuto e imbattibile, "Il castello di Cagliostro" di Hayao Miyazaki, ma sicuramente "Dead or Alive" merita di essere visto per tanti elementi di novità che lo rendono molto curioso.
La struttura della trama è quella tipica delle vicende di Lupin, quindi qui nulla di nuovo, ma è ben più interessante lo sviluppo delle scene, che oltre alla consueta, frenetica e strampalata comicità del protagonista, portata a livelli inverosimili, presenta anche momenti stranamente malinconici e lenti che donano al film un tocco di dramma a volte eccessivo (infatti per questo la vicenda è spesso troppo decentrata rispetto a Lupin), ma che fa il suo dovere. Questo fatto ha come corollario una dose piuttosto cospicua di violenza nella pellicola, rispetto ai canoni degli altri film della serie.
Discorso a parte merita la strabiliante realizzazione grafica che, forte di animazioni fluidissime e un chara più "roccioso" e maturo rispetto agli altri anime di Lupin, molto più simile al fumetto di Monkey Punch (che ricordo è supervisore di quest'opera), ci regala azione mozzafiato e belle inquadrature.
Altra curiosità, questo è forse il film più surreale di Lupin dal punto di vista dell'ambientazione, infatti l'isola misteriosa, infestata dalle nano-macchine, presenta paesaggi avveniristici, sci-fi e di forte impatto.
Per tirare le somme, "Dead or Alive" è un buon film che merita sicuramente di essere visto per i tanti elementi di novità, e che non può mancare nella collezione di ogni vero amante di Lupin III. Nonostante le varie pecche, regge ancora benissimo gli anni.
La struttura della trama è quella tipica delle vicende di Lupin, quindi qui nulla di nuovo, ma è ben più interessante lo sviluppo delle scene, che oltre alla consueta, frenetica e strampalata comicità del protagonista, portata a livelli inverosimili, presenta anche momenti stranamente malinconici e lenti che donano al film un tocco di dramma a volte eccessivo (infatti per questo la vicenda è spesso troppo decentrata rispetto a Lupin), ma che fa il suo dovere. Questo fatto ha come corollario una dose piuttosto cospicua di violenza nella pellicola, rispetto ai canoni degli altri film della serie.
Discorso a parte merita la strabiliante realizzazione grafica che, forte di animazioni fluidissime e un chara più "roccioso" e maturo rispetto agli altri anime di Lupin, molto più simile al fumetto di Monkey Punch (che ricordo è supervisore di quest'opera), ci regala azione mozzafiato e belle inquadrature.
Altra curiosità, questo è forse il film più surreale di Lupin dal punto di vista dell'ambientazione, infatti l'isola misteriosa, infestata dalle nano-macchine, presenta paesaggi avveniristici, sci-fi e di forte impatto.
Per tirare le somme, "Dead or Alive" è un buon film che merita sicuramente di essere visto per i tanti elementi di novità, e che non può mancare nella collezione di ogni vero amante di Lupin III. Nonostante le varie pecche, regge ancora benissimo gli anni.
"Dead or Alive", conosciuto in Italia anche col titolo televisivo, "Trappola Mortale", è il quinto lungometraggio per il cinematografo dedicato alla più celebre saga di Monkey Punch.
E' lo stesso autore di Lupin III a dirigere la trama, mentre spetta a Hiroyuki Yano il compito di occuparsi delle animazioni. Sono proprio queste ultime a dare un'ottima impressione fin dai primi istanti del film: come in molti altri titoli della serie, si parte subito a tutto gas, con un inseguimento mozzafiato che espone la notevole portata dell'apparato tecnico di questo prodotto del 1996.
Un'altra caratteristica che salta all'occhio è il character design, che riprende lo stile del manga, e si rivela a tratti anche più curato delle altre volte.
Complessivamente lo spettacolo è meno frenetico del solito, difatti la regia consta di più frequenti dialoghi e riserva il vertice dell'azione per i momenti salienti della trama, traendo guadagno, in questo modo, di una maggiore fondatezza narrativa.
In quest'avventura Lupin III è alla caccia di un ennesimo tesoro: sull'isola di Zufu, in un regno mediorientale, pare si celino immense ricchezze, depositate dal legittimo sovrano prima di essere eliminato da un usurpatore, il generale Cacciateste. Quest'ultimo ha preso il potere dopo aver assassinato il re e il principe, ma non è ancora riuscito a impadronirsi del tesoro, protetto da invincibili tentacoli meccanici.
Tali tentacoli sono controllati da una nano macchina, e il segreto per disinnescarla potrebbe essere conosciuto dalla figlia del dittatore, segregata contro il suo volere...
"Dead or Alive" è insomma un'altra opera che non può mancare alla collezione dei fan della serie, nonostante la trama non intrattenga ai massimi livelli.
Di sicuro gli elogi maggiori sono da destinare alla realizzazione tecnica, mentre l'immancabile susseguirsi di inseguimenti e colpi di scena, travestimenti e scontri all'ultimo respiro, completa il quadro di un altro godibile tassello della storia di Lupin III.
E' lo stesso autore di Lupin III a dirigere la trama, mentre spetta a Hiroyuki Yano il compito di occuparsi delle animazioni. Sono proprio queste ultime a dare un'ottima impressione fin dai primi istanti del film: come in molti altri titoli della serie, si parte subito a tutto gas, con un inseguimento mozzafiato che espone la notevole portata dell'apparato tecnico di questo prodotto del 1996.
Un'altra caratteristica che salta all'occhio è il character design, che riprende lo stile del manga, e si rivela a tratti anche più curato delle altre volte.
Complessivamente lo spettacolo è meno frenetico del solito, difatti la regia consta di più frequenti dialoghi e riserva il vertice dell'azione per i momenti salienti della trama, traendo guadagno, in questo modo, di una maggiore fondatezza narrativa.
In quest'avventura Lupin III è alla caccia di un ennesimo tesoro: sull'isola di Zufu, in un regno mediorientale, pare si celino immense ricchezze, depositate dal legittimo sovrano prima di essere eliminato da un usurpatore, il generale Cacciateste. Quest'ultimo ha preso il potere dopo aver assassinato il re e il principe, ma non è ancora riuscito a impadronirsi del tesoro, protetto da invincibili tentacoli meccanici.
Tali tentacoli sono controllati da una nano macchina, e il segreto per disinnescarla potrebbe essere conosciuto dalla figlia del dittatore, segregata contro il suo volere...
"Dead or Alive" è insomma un'altra opera che non può mancare alla collezione dei fan della serie, nonostante la trama non intrattenga ai massimi livelli.
Di sicuro gli elogi maggiori sono da destinare alla realizzazione tecnica, mentre l'immancabile susseguirsi di inseguimenti e colpi di scena, travestimenti e scontri all'ultimo respiro, completa il quadro di un altro godibile tassello della storia di Lupin III.
Indispettito dal taglio puerile di Kutabare! Nostradamus, Monkey Punch si impone coi produttori per poter supervisionare in prima persona la realizzazione del film successivo, intitolato Lupin Sansei - Dead or Alive. La direzione del Maestro conferirà al film un taglio più aspro del solito, con alcuni risvolti decisamente amari (la triste vicenda di Oleander, la degradazione e la povertà che regnano a Zufu), e soprattutto una trama ottimamente congegnata, imperniata sulle tecniche narrative care al creatore di Lupin, come la falsa identità e i colpi di scena spiazzanti. Sempre su iniziativa di Monkey Punch, il design dei personaggi, distaccandosi nettamente da quello delle altre produzioni animate, riprende in chiave più realistica la caratterizzazione dei fumetti originali, ricreando una particolare linea grafica "dura", abbastanza accattivante pur se non priva di qualche legnosità (in particolare nelle fisionomie di Zenigata e di Fujiko).
Hiroyuki Yano, il regista scelto per affiancare Monkey Punch, gestisce con abilità gli aspetti formali del film, costruendo inquadrature di forte impatto scenico e dando un grande rilievo ai fondali, la cui cupezza di stile contribuisce in modo determinante all'atmosfera del film. Il tutto è valorizzato da un'elevata qualità tecnica, con un'animazione abbastanza ricca e un apprezzabile utilizzo della computer graphic.
Curiosità: - Nei titoli di coda sono accreditati come "Monkey Punch Oendan" ("Gruppo dei Sostenitori di Monkey Punch") alcuni celebri fumettisti giapponesi (Yumiko Igarashi, Shotaro Ishinomori, Keiko Takemiya, Sachiko Matonaka, Tetsuya Chiba, Buichi Terasawa, Go Nagai, Tsukasa Hojo, Shinji Mizushima, Takao Yaguchi) e lungo il film sono sparsi cammei dei loro personaggi più famosi (Candy Candy passa tra la gente a Zufu, Sampei appare su un teleschermo ...).
Hiroyuki Yano, il regista scelto per affiancare Monkey Punch, gestisce con abilità gli aspetti formali del film, costruendo inquadrature di forte impatto scenico e dando un grande rilievo ai fondali, la cui cupezza di stile contribuisce in modo determinante all'atmosfera del film. Il tutto è valorizzato da un'elevata qualità tecnica, con un'animazione abbastanza ricca e un apprezzabile utilizzo della computer graphic.
Curiosità: - Nei titoli di coda sono accreditati come "Monkey Punch Oendan" ("Gruppo dei Sostenitori di Monkey Punch") alcuni celebri fumettisti giapponesi (Yumiko Igarashi, Shotaro Ishinomori, Keiko Takemiya, Sachiko Matonaka, Tetsuya Chiba, Buichi Terasawa, Go Nagai, Tsukasa Hojo, Shinji Mizushima, Takao Yaguchi) e lungo il film sono sparsi cammei dei loro personaggi più famosi (Candy Candy passa tra la gente a Zufu, Sampei appare su un teleschermo ...).
