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erGino

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
Il protagonista della storia è Amano, un ragazzo introverso, ai limiti del patologico, passa tutto il tempo a scrivere sul suo diario ciò che gli succede intorno, quindi non passa del tempo con i suoi coetanei e non ha amici, se non di fantasia.
Nella sue fantasie vede Deus-ex-machina (nome rubato alla letteratura di Dickens e che in questo caso non ha senso), governatore del tempo e dello spazio, che, intuendo una certa volontà di Amano di cambiare sé stesso, gli regala un diario, sotto forma di cellulare, che può prevedere il futuro (da cui deriva il titolo dell'opera - "Mirai Nikki").
Dopo aver constatato che il diario gli permette davvero di prevedere il futuro, viene catapultato in una dimensione parallela dove, insieme ad altre undici persone, apprende le regole di un gioco che questa divinità vuole sottoporre ai prescelti. Il gioco consiste in una battle royale fra i dodici giocatori, ognuno dotato di un diario con una specifica e univoca proprietà, e il vincitore prenderà il posto della divinità.

Questo è solo il primo episodio, e mi sorgono tanti dubbi: un dio mortale? Un umano subentra a una divinità non-umana? Un dio che manda dodici persone a scannarsi a vicenda? Inoltre, ha già espresso una sua preferenza nei confronti del protagonista, che avrà tutti contro. Un dio, o comunque l'organizzatore di un gioco, non dovrebbe essere imparziale?
Insomma, non si parte con il migliore dei presupposti.
La narrazione scorre tranquillamente per almeno metà serie, che segue uno schema piuttosto semplice, ovvero: uno dei dieci avversari di Amano fa la sua apparizione e lui, insieme alla compagnia di classe Yuno, nonché pretendente alla sua mano e possessore di uno dei dodici diari, dovranno sconfiggerli.

Le cose si fanno decisamente più complesse intorno ai due terzi della storia, quando rimangono in pochi e tutti i rimanenti escono allo scoperto. Dunque, da un banale uno contro uno, la narrazione si fa più intrecciata e più ricca di personaggi, con beneficio dell'entusiasmo degli spettatori. Da qui in poi verrà anche rivelata la verità dietro i diari e la vera natura di Yuki, per sfociare in una fase finale niente male, ricca di sorprese, dove si fanno protagonisti anche insospettabili personaggi secondari, che di certo ci coglie di sorpresa, se si pensa al poco a cui veniamo abituati per circa venti episodi.

In sintesi, non posso dire che la trama mi abbia soddisfatto. Si parte da una idea non tanto originale e anche mal posta, lo sviluppo è semplice, il finale ci sorprende, ma probabilmente grazie a un po' di ingredienti mescolati a caso. Tante buone ricette nascono così.
Due buoni spunti di riflessione però sono dati in primis dallo sviluppo caratteriale del personaggio, che, come succede per Takemichi di "Tokyo Revengers", cambia il futuro cambiando in primis sé stesso. In secondo luogo, dalla scelta finale che farà Yuno, che metterà gli interessi del pianeta intero prima dei propri.

Non credo che sia utile commentare altri elementi come quelli tecnici, è tutto nella media (più o meno). Per quanto riguarda i personaggi, solo Yuno è interessante, perché, anche se all'inizio sembra solo una matta, gli svolgimenti finali giustificheranno la sua instabilità emotiva.

In finale, giudicherei come "mediocre" questo anime. Non volevo essere però troppo severo col voto per un'opera che tutto sommato non ha molte pretese, si pone già da subito come puro intrattenimento senza grosse aspettative. Al contrario, questa mediocrità viene sollevata dal personaggio di Yuno e da un finale niente male; in ogni caso, non potevo di certo mettere un voto sufficiente, credo che un 5 sia onesto.


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alex di gemini

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8,5
Data la mia passione per le battle royale e per gli anime controversi, non ho avuto esitazioni a lanciarmi nell’anime di “Mirai Nikki”, il diario del futuro.

Il protagonista è il solito Shinji, ehm Yukki, complessato e insicuro che, novità, ha pure un amico immaginario, la divinità Deus ex machina! Peccato che non sia immaginaria, dato che si scoprirà che il dio è reale e... sta morendo. L’unico modo per salvare il mondo dalla distruzione che tale morte comporterebbe è indire una battle royale tra dodici campioni, in cui ne resterà soltanto uno che salirà al rango di nuova divinità. In una parola, gli eventi della cittadina di provincia sconvolgeranno il mondo intero. Ovviamente, Yukki sarà un campione, e tutti sfodereranno il loro potere speciale: un cellulare o quello che è, che consentirà loro di avere delle previsioni sul futuro legate alla propria personalità, per cui ognuno avrà buon modo di organizzare la propria tattica.

E già qui abbiamo una novità, ovvero che i campioni saranno le persone più disparate e disperate, ma, allo stesso tempo, dal carattere realistico e privo di stereotipi. Avremo per esempio un solido padre di famiglia che è anche ispettore di polizia, un politico senza scrupoli, una terrorista rubacuori, un politico locale e losco, un serial killer, una dirigente di una setta di cui, allo stesso tempo, è la prima vittima, un allevatore di cani che li ama più di quanto ami la sua stessa figlia e, naturalmente, Gasai Yuno. Costei è il tormentone della serie, compagna di classe di Yukki, yandere senza pari, legata a lui da un amore malato, al punto che il suo diario prevede il futuro di lui, per cui, se non si alleasse con lui, non avrebbe scampo. A rendere il tutto più interessante, avremo poi il fatto che i dodici sono ispirati agli dei dell’Olimpo, e poi avremo un tredicesimo personaggio, una sorta di Kaworu Nagisa della situazione. Per non parlare del ruolo dei compagni di Yukki non direttamente coinvolti nella guerra o l’idea geniale di rendere il numero dei partecipanti potenzialmente infinito, poiché l’ottavo diario può essere creato in quante copie si vuole.

Altro punto forte dell’opera è aver portato al massimo i classici dubbi da battle royale, vale a dire se sia giusto allearsi con qualcuno, dato che prima o poi ci dovremo ammazzare comunque, o il terrore di vincere, perché significherà poi dover ammazzare gli altri. Dubbi che ci tormenteranno e avranno il climax negli ultimi, adrenalinici episodi.

La storia non è male, ma ci sono molti punti controversi. Il primo è la terribile Gasai Yuno, personaggio al cui confronto Asuka di “Neon Genesis Evangelion” è calma e remissiva come Rei Ayanami, ragazzina che, quando va in berserk, distrugge un intero commissariato, manco fosse Terminator, e che diventa odiosa a tempo zero. Per non parlare di Yukki, che per metà serie è ameba da far ribrezzo, per poi trasformarsi in un attimo, per la seconda metà della serie, in un sicario professionista freddo e calcolatore.

La grafica poi è quello che è, molto altalenante. Le musiche carine, la regia buona, l’opening splendida, ma che può essere controproducente, perché, se correttamente interpretata, può rivelare troppi segreti. Poi il finale viene lasciato a metà, per cui per anni solo leggendo il manga sarebbe stato possibile capirlo, almeno finché non è stato pubblicato l’OAV. Scelta davvero insensata.

Potrei dire altro, ma finirei con lo ‘spoilerare’ troppo. In definitiva, la serie finisce con l’essere molto soggettiva, e non mi stupisce che non sia stata gradita da molti e che abbia fatto nascere gustose parodie. Ma personalmente trovo che spetti sempre allo spettatore smussare gli angoli, correggere le imperfezioni e le esagerazioni, perché nulla è perfetto a questo mondo e bisogna accontentarsi del buono che viene dato, delle interessanti riflessioni che la serie offre. Oppure decidere che non ci sia niente da smussare, semplicemente perché l’opera non merita di essere salvata. Personalmente, un otto e mezzo lo concedo.


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Northicc

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
"Mirai Nikki" purtroppo parte molto bene, per poi diventare una cosa noiosissima e abbastanza imbarazzante: le romance sono ridicole, il development dei personaggi tutto sommato è decente, e Yuno è sicuramente un personaggio ben scritto. Gli do la sufficienza giusto perché tutto sommato non è proprio lo schifo, ma diciamo che è passabile, da vedere se siete agli inizi, ma come battle royale è abbastanza scadente. Esuno purtroppo ci dimostra che in due manga ("Big Order" e "Mirai Nikki") non è riuscito a migliorare una virgola, anzi, peggiora il tutto!


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xAnnAx

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
"Future Diary" è una serie d'animazione giapponese andata in onda per la prima volta tra l'autunno del 2011 e l'inverno del 2012. Yukitero Amano, il protagonista, è un ragazzo che frequenta le superiori e che, non avendo nessun amico, si rinchiude nel "suo mondo immaginario", che si rivelerà essere un gioco mortale, in cui sia lui che gli altri partecipanti rischieranno la propria vita, scontrandosi per divenire il "dio" del tempo e dello spazio.

Come personaggi, oltre al protagonista che all'interno del gioco prenderà il nome di "First", vi sono altri undici partecipanti, per un totale di dodici persone, che assumeranno il nome dei corrispettivi numeri ordinali (da "First" a Twelfth").
Tutti loro sono personaggi parecchio particolari, ma quelli su cui si fa più attenzione sono, ovviamente, First, che per tutta la serie non fa altro che lamentarsi e piagnucolare e che non riesce mai ad essere autonomo in quel che fa, "Second", o Gasai Yuno (la regina delle yandere...), una ragazza parecchio particolare che aiuterà sempre Yukiteru, "Ninth", che parte come personaggio davvero insopportabile, ma si rivelerà tutt'altro che così, "Eighth", un personaggio, ai miei occhi, piuttosto calmo e simpatico, e Akise, un non-possessore di diario che risulta essere un personaggio parecchio particolare.

In sé la trama è abbastanza carina e intrattiene abbastanza bene, ma, proseguendone la visione, ci si accorge delle diverse forzature che vi sono, della grafica scadente e del fatto che spesso la serie diventa scontata. Una nota positiva è data dalla conclusione per nulla scontata e ricca di colpi di scena che si susseguono l'uno dopo l'altro.
Come anticipavo prima, la grafica non aiuta lo sviluppo di quest'anime: il character design non mi è dispiaciuto, ma disegni e animazioni risultano essere tra l'accettabile e l'insufficiente. Nonostante ciò, il lato tecnico si risolleva grazie alle OST, sempre ben inserite, alle due opening, in particolare "Kuusou Mesorogiwi" (la prima), e alle due ending, in particolare "Filament" (la seconda).

In generale, posso dire che si tratta di una serie che non eccelle, ma che non è da scartare, perché comunque risulta essere abbastanza interessante e, soprattutto, tutti i dubbi che si hanno in merito alla trama vengono spiegati, così da rendere chiara e limpida l'intera storia.
Posizionandosi nella media, non bisogna aspettarsi nulla di che da questa serie, però consiglierei comunque di guardarla!

Voto: 7/10


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tione

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
"Mirai Nikki" è un anime di ventisei episodi trasmesso per la prima volta in Giappone a cavallo del 2011-2012, perciò ha ormai un po' di anni sulle spalle. Diventa importante considerare l'età, sia perché graficamente non è invecchiato bene sia perché alcuni espedienti narrativi possono apparire oggi come molto ingenui.

La trama vede tredici individui coinvolti in un gioco mortale per poter determinare chi sarà la nuova divinità che governerà il mondo, e naturalmente tra le persone coinvolte abbiamo i protagonisti Amano Yukiteru e Gasai Yuno. Il gioco avrà termine quando rimarrà in vita solo un concorrente. Ciascuno dei partecipanti è dotato di un diario, che può essere su vari supporti, che predice il futuro in base alle loro peculiarità personali. Pertanto avremo Yukiteru, ragazzo estremamente introverso che prende nota di tutto ciò che accade attorno a lui, con un diario che predice gli eventi a lui circostanti; mentre Yuno, che incarna lo stereotipo di yandere con un'ossessione per Yukiteru, ha un diario totalmente basato sul ragazzo che 'stalkera'.

L'anime nel suo insieme l'ho trovato godibile, e le forzature sono pure sorvolabili, le situazioni e i personaggi sono così paradossali che non portano ad alcuna aspettativa razionale nello spettatore, perciò, anche se qualcosa litiga con la ragione o il senso comune, non inficia la visione. Giusto per dire: la divinità che dà inizio al gioco si chiama Deus ex Machina, e lo è di fatto anche nella trama.
Trovo che il problema principale di tutto sia l'indecisione su come trattare Yuno. Il suo personaggio tiene tutto insieme, manda avanti la trama, ed è bello vedere i suoi cambiamenti di comportamento, ma nel corso delle puntate ci sono mille ripensamenti su come gestirla, e tutti questi ripensamenti traspaiono in Yukiteuru. Il protagonista maschile diventa insopportabile per i cambiamenti di opinione continui, anche davanti ad eventi che la trama vuole far percepire come drammatici, ma vengono diluiti nella puntata successiva. Nel gestire il duo dei protagonisti non si ha una visione d'insieme, proprio per l'ingombro di Yuno, che strappa molte volte il ruolo da protagonista, cosa che culmina con l'arco narrativo finale, che infatti è il più bello dell'anime.
È inutile spendere parole sugli altri personaggi, perché sono solo macchiette funzionali alla progressione della trama.

In conclusione, è molto semplice capire fin dai primi episodi se si riuscirà a portare termine la visione: se non si sopporta Yuno, è meglio lasciare.


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Raulzanta05

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9,5
Questo è uno degli anime più complessi, pesanti e profondi mai creati.
I personaggi, col tempo, variano profondamente. In più è l’unica serie che io abbia mai visto in cui non esistono gli stereotipi, né buoni né cattivi, solo persone, con un passato uno più orrendo dell’altro, che concorrono per redimersi da esso. Contiene messaggi veramente profondi e, se siete persone particolarmente sensibili e empatiche, ve lo sconsiglio. Non mancano colpi di scena, e probabilmente il personaggio di Yuno Gasai è uno dei personaggi più complessi e profondamente analizzati di sempre.
Se volete una serie unica, psicologica, probabilmente è la migliore.

CapannaOliviero

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CapannaOliviero

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Semplice poesia, trama originale, caratterizzazione sublime, finale strappalacrime: ci aggiungiamo anche l’animazione dei combattimenti e le backstory dei personaggi veramente tristi e intriganti, e abbiamo “Mirai Nikki”. Poi abbiamo anche il simbolo di tutte le yandere, Gasai Yuno, che ti fa pensare: “Mo’ al prossimo episodio ammazza Yukiteru, perché ha parlato con qualcuno che non è lei”.
L’unica pecca che vogliamo trovare, proprio per cercare il pelo nell’uovo, è che forse alcuni personaggi non sono sfruttati bene, però nel resto è bello come anime. Un bel 10 non glielo toglie nessuno.


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Ange00la

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9,5
Ho adorato questo anime fin dall'inizio: bei colpi di scena, bellissimi disegni e animazioni fluide; ben curato nei dettagli estetici e contenutistici, nel background, nella storia e nella caratterizzazione dei personaggi sia principali che secondari (sono parecchi); eventi inaspettati in quasi tutti gli episodi.
È impossibile non innamorarsi di almeno un personaggio (nel mio caso Yuno).
Si tratta di un horror/thriller psicologico/fantasy molto ben fatto. Per cui lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati di manga e anime.


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Raptor6661

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7,5
Ho recuperato questo anime dopo molto tempo dalla sua uscita, e, parlando da "profana", darò le mie opinioni.

Partiamo dalla questione personaggi. Come voto a questa sezione do un 4/10. Trovo che i personaggi di rilievo come Yuno e Yuki siano immensamente stupidi, senza alcuno spessore, stereotipati, e chi sarebbe potuto risultare interessante viene trattato superficialmente (se non alla fine dell'anime), come per esempio il personaggio Uryuu Minene, che mi ha lasciata particolarmente colpita.

La trama principale a parer mio ha grande potenziale, infatti il voto generale che ho dato è stato principalmente per questo: era interessante l'idea del gioco di sopravvivenza, l'idea dei diari e dei suoi possessori di qualsiasi età e ceto sociale. Nel corso della visione ammetto di essermi annoiata in alcuni punti "morti", sempre legati al mio odio nei confronti dei due protagonisti che proprio non sopporto. A questa sezione do un 7 pieno.

Le animazioni sono un po' bruttine, soprattutto quelle in 3D, potevano fare molto meglio. Ogni volta che appariva Deus rimanevo schifata sempre più. Farlo in 2D sarebbe stato meglio per tutti. Voto 4/10.

Le sigle mi sono piaciute parecchio, le ascolto con piacere tuttora che ho finito l'anime. Voto 8/10.

Il finale mi ha esaltata parecchio, ci sono voluti un paio di giorni per metabolizzare tutte le informazioni che ci sono state date negli ultimi episodi: universi paralleli, due Yuno, una falsa, una vera, casini su casini. Mi ha confuso non poco, stavo guardando questo anime senza pretese o grandi aspettative, ma ammetto che mi ha saputo colpire e sconvolgere nel bene ma anche nel male. Finale: 6/10.

Considerazioni finali: ero partita piena di pregiudizi, tutti ne parlavano male e anche io trovo che non sia un capolavoro, ma mi aspettavo di peggio. Mi ha saputo colpire, la trama generale rispecchia il mio genere, peccato per i pessimi protagonisti, le animazioni ambigue e la sceneggiatura "sul chi va là".
Nonostante ciò, mi ha lasciato qualcosa e mi ha invogliato a leggere il manga, magari lì alcune cose sono trattate meglio.


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Zama

Episodi visti: 23/26 --- Voto 4
La storia narra le vicende di alcuni individui dalla psiche labile, che dovranno partecipare a un gioco mortale in cui il vincitore sarà l'ultimo superstite, nonché colui che avrà l'onore di sostituire Deus, l'organizzatore del gioco ormai prossimo alla pensione, diventando di fatto il nuovo Dio al suo posto.
Già la trama ha i suoi bei punti bassi, ad esempio l'idea che "il vincitore sostituirà Dio" fa capire, senza nemmeno aprire il lettore video, che Deus sarà un qualcosa di insignificante... persino il disegno di base del personaggio è orribile. Tuttavia, l'idea di un gioco in cui i concorrenti dovranno uccidersi fra di loro per ottenere la vittoria potrebbe offrire qualche lato positivo e interessante nell'anime, e quindi via! Apriamo il primo episodio...

E ci rendiamo subito conto di quanto sia fatto male! Nessuno stupore né sorpresa da parte dei concorrenti al cospetto di Dio o durante la spiegazione delle regole né per tutta la durata dell'anime; la storia è seguibile ma con note amare, come il fatto che dei ragazzini siano stati concepiti come macchine da guerra in grado di affrontare un intero dipartimento di polizia, con scene che mancano completamente di senso logico in molti punti e nessuna evoluzione nei personaggi - basti pensare che i protagonisti principali sono appunto ragazzini in tenera età che, dopo essere passati da una deprimente ma normalissima vita al vivere ogni sorta di esperienza traumatica, non subiscono il minimo cambiamento!

Ed è proprio qui che volevo arrivare: i due protagonisti. La ragione di un voto così basso sono proprio loro: posso cercare di capire che a qualcuno sia piaciuto generalmente l'anime, perché i baci sono una bella cosa e la premessa dell' "uccidi o muori" sia intrigante, ma definire fatti bene questi due è come dire che "i cinepanettoni sono film comici di alto livello perché mi sono fatto un sacco di risate". No!
Personalmente trovo insopportabile il protagonista, che non farà nulla, mai, continuerà ad essere un codardo, scoppiando in lacrime ogni singolo episodio almeno due volte, con un doppiatore che ti fa venire il mal di testa; la prima puntata e mezza pensavo: "Va beh, fa niente, è un ragazzino, ci sta che si lamenti sempre". Arrivati a metà serie, sarei voluto entrare nell'anime di persona, per porre fine alle sua vita in costante agonia ogni volta che un ombra si muove; verso la fine non ce l'ho fatta più e ho abbandonato la visione.
Lei, altrettanto fastidiosa! E' l'incarnazione perfetta della classica ragazza del protagonista che ripete sempre le stesse cose! Non si capisce come faccia a fare quello che fa a quattordici anni (perché non ci risulta che abbia ricevuto un addestramento da 007) e, per l'amor di Dio, non si capisce per quale caspita di ragione si innamori così follemente di "Yukki"... per un foglietto!? Senza contare che anche in questo caso abbiamo un doppiatore con una voce acutissima, il cui obbiettivo senza dubbio è farmi arrivare alla vecchiaia nella totale sordità.

Insomma, se siete persone da visioni, non dico al livello di "Monster", ma almeno decenti, questo "Mirai Nikki" di certo non fa per voi, è un anime fatto abbastanza male, ideato per la fascia "piena pubertà". Scartato!


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alessiox1

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
L'anime di "Mirai Nikki" inizia mostrandoci le vicende di Amano Yukiteru, uno studente delle superiori con problemi di socializzazione, che guarda sempre il suo cellulare, oltre ad aver creato un suo mondo immaginario, ma un giorno tutto cambia. Scopre suo malgrado che il mondo immaginario in realtà è reale, e che si trova coinvolto in un survival game, in cui dovrà appunto mettere in gioco la sua stessa vita, e dove il suo cellulare avrà un ruolo molto importante; in questo frangente verrà aiutato da Yuno Gasai, una studentessa della sua classe innamorata di lui, ma estremamente pericolosa.
"Mirai Nikki" è un anime dove la componente action ha un ruolo molto forte, e le scene d'azione sono uno dei punti di forza dell'anime. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, è discreta, vediamo il motivo per cui combattono, i loro ideali, per cui sono pronti a sacrificare la loro vita, anche se essi non sono esenti da molti cliché.
In merito alle musiche, belle le opening e l'ending, mentre le colonne sonore sono nella media.
In conclusione ritengo "Mirai Nikki" un anime da seguire, se si vogliono vedere molte scene d'azione, e un pizzico di fanservice, ma di non avere grosse aspettative; in quel caso la serie intrattiene molto bene.


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DrakeCri03

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9,5
L'anime in sé è molto bello, l'unico problema è il fatto che gli avversari sono terribilmente stupidi, fatta eccezione per l'ultimo. Comunque è un anime che consiglio. Ovviamente non dovete essere troppo sensibili al sangue e alle scene con dei piccoli jumpscare, anche se, secondo me, non fa tanta paura (ma questo è un commento soggettivo). I due protagonisti sono fatti abbastanza bene, da parer quasi con comportamento reale. Gli avversari hanno tutti quanti dei problemi esistenziali, pare quasi che vogliano morire a qualsiasi costo. Le opening sono carine e la prima è quella che mi è piaciuta di più.
È un anime che riguarderei volentieri.


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selene90

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ho sempre avuto serie difficoltà a valutare con un semplice numero “Mirai Nikki”. Anzi, voglio essere sincera al 100%... la prima volta che l’ho guardato, anni e anni fa, quando ancora non ero adatta a considerarmi un’appassionata dell’animazione, lo avevo trovato gradevole e intrigante, tanto da consigliarlo più volte agli amici. Se ci ripenso ora, mi sento in dovere di costruire una macchina del tempo per tornare a quegli anni e prendermi a schiaffi da sola.
Ma, scherzi a parte, il fatto che “Mirai Nikki” ottenga più valutazioni positive che negative non è una cosa così assurda, se ci si pensa bene. Perché contiene esattamente tutti gli elementi che gli permettono di farsi apprezzare dalla massa di ragazzi a cui è rivolto.

Andiamo con ordine.
La trama segue le vicende di Yukiteru Amano, un adolescente senza legami, pavido, solitario, che addirittura arriva a inventare degli amici per poter lenire il senso di solitudine che lo attanaglia, e a segnarsi quello che fa tutti i giorni sul proprio cellulare, come se fosse un diario. Ma i suoi amici immaginari, Deus e Muru Muru, non sono esattamente immaginari. Sono divinità ed esistono, e un giorno si presentano a lui costringendolo ad entrare in quello che è a tutti gli effetti un survival game. In questa corsa contro la morte, parteciperanno dodici persone, diverse fra loro, tutte munite di un “diario del futuro”, con poteri diversi a seconda di chi è l’utilizzatore. Distruggere il diario equivale a uccidere il suo possessore, e l’ultimo rimasto in vita dei dodici diventerà a tutti gli effetti Dio.

Una trama che intriga, giusto? Eppure, chi è più attento si accorgerà che già questo incipit è abbastanza forzato. Ma ci arriveremo più avanti.
La prima cosa che emerge è la classica costruzione a tavolino degli eventi narrati: il dinamismo degli episodi e il livello di suspense dovrebbero convincere lo spettatore a continuare la visione, per comprendere il mistero che aleggia attorno alla co-protagonista Yuno, e ad arrivare a capire chi sarà il vincitore (totalmente imprevedibile, mamma mia...). Tuttavia, già coi personaggi inseriti, e con l’andamento dei primi episodi, si capisce come l’anime sia stato sceneggiato in maniera pessima, e che, per il timore di annoiare con episodi tutti uguali, finisce col peccare di plausibilità di situazioni e atteggiamenti.
Inserire quasi ogni tipo di fanservice possibile (sì, lo ricordo sempre: il fanservice non è solo quello sessuale) è stato il più classico e meschino dei metodi per attirare più pubblico, ottenendo recensioni positive da tutti coloro che si accontentano di una storia banale e semplice, senza andare a farsi domande sul come sia possibile un evento x o un evento y. La presenza di scene splatter, ad esempio, è sensata, visto il genere proposto: meno sensati sono gli atteggiamenti dei dodici partecipanti, che scivolano in un’escalation di follia, nel (fallito) tentativo di farsi apprezzare dal pubblico.

Partiamo quindi dai personaggi: Yuno è lo stereotipo madre di tutte le yandere, che, per chi non lo sapesse, indica il personaggio apparentemente dolce, ma che in realtà rivolge attenzioni ossessive e maniacali verso l’oggetto del proprio desiderio. Indubbiamente è il personaggio che attira più l’attenzione, tanto da far emergere lamentele dai fan che avrebbero visto lei come vera e propria protagonista, più di Amano. Ma che cos’è a parte una yandere? Nulla. Questa semplice parola, che altro non rappresenta che un banale stereotipo di personaggio, basta e avanza per raccontarci di lei. D’altronde, se si voleva puntare sull’aspetto psicologico, si fallisce miseramente: Yuno non ha una crescita sua e neanche contribuisce a quella del protagonista.
Yukiteru, beh... avrei preferito evitare di scrivere di un personaggio così insulso. Se la sua presentazione poteva avere la bozza di base di quella del più amato Shinji Ikari di “Neon Genesis Evangelion”, tutto il resto se ne distacca atrocemente. Amano è un ragazzo solitario e provato dalla sua totale mancanza di coraggio, e fin qui posso accettarlo. Di sicuro l’essere gettato all’interno di un gioco mortale ha come ovvia conseguenza la messa in scena delle più svariate espressioni di paura, che Yuki non tenta di nascondere in alcun modo. Ma... sì, c’è un ma... Yuki ha una svolta incomprensibile a metà storia, quando improvvisamente lascia spazio a una non meglio precisata trasformazione in un ragazzo impavido, sicuro e virile. Sarà la vicinanza di personaggi mentalmente instabili ad averlo reso un piccolo ometto? Non potremo mai saperlo, visto che probabilmente neanche l’autore ha la risposta.
Gli altri personaggi sono tutti dei semplici, banali e puri schizofrenici, a cui viene rimodellata di continuo la personalità a seconda della circostanza. Con l’ovvia conseguenza che il più delle volte danno vita ad atteggiamenti contraddittori, messi in atto anche in brevissime distanze di tempo.
Dei piccoli esempi? Che i personaggi creassero piccole alleanze, lo posso accettare. Pur essendo nemici, risulta logico unire le forze tra due o tre persone, per uccidere le altre. Tuttavia, in alcune occasioni, i personaggi si aiutano a vicenda anche senza bisogno di sottoscrivere patti di alleanza, così dal nulla, giusto perché altrimenti la trama non sarebbe andata avanti.
Altro esempio? La polizia che, non consapevole di cosa stia realmente succedendo (eccetto ovviamente quarto), cerca di fermare la catena di omicidi... ma viene messa al tappeto dalla sola Yuno? Ah sì, lei è yandere e può uccidere tutto il mondo, che bello! (O imbarazzante, devo decidere per bene quale termine si adatti meglio).
Vogliamo parlare della morte in sé? Personaggi accoltellati, trapassati, con gole recise, che continuano come se nulla fosse a combattere, facendosi un baffo del dolore e delle emorragie. Ah sì, serviva per regalare feel, giusto...

Potrei andare avanti per ore, ma credo che l’esempio più lampante sia costituito da lui: Deus, colui che muove le marionette del gioco.

All’inizio, avevo parlato di forzature iniziali. In effetti sono presenti, ma si possono capire solo una volta che si è arrivati alla conclusione della storia.
Sappiamo che Deus sta “scomparendo” e cerca un sostituto che prenda il suo posto (già scegliere tra dodici persone completamente a caso è un’idea geniale, bravo Dio). Tuttavia, come scopriamo alla fine di “Mirai Nikki”, Yuno ha già vinto una volta questo survival game, divenendo Dio. Impossibilitata a riportare in vita Amano, ha creato un altro universo, per far riprendere gli eventi dall’inizio. Quella che abbiamo sempre visto è la seconda Yuno, quindi. Il che in qualche modo spiega come facesse a intravedere pericoli apparentemente assurdi (ricordiamo tutti la scena dei pomodori avvelenati dal bambino).
Ora, il fatto che lei, vincitrice del primo gioco, sia diventata Dio le fa acquisire la capacità di creare un nuovo mondo, in cui mantiene tranquillamente ricordi e sensazioni creatisi nel primo. Questo dovrebbe lascar intendere che una divinità dovrebbe avere la coscienza di ciò che accade. Tuttavia, Deus non si rende neanche conto del tradimento di Muru Muru e del fatto che ci sia un secondo universo. Ne ha solo un sentore (tanto che dà i propri poteri a Minene). Questo significa che sia una divinità meno potente e onniscosciente di quanto lo possa essere un’umana che diventa divinità?

Anche tecnicamente, pur avendo un chara nella media, ha diversi cali nella seconda metà della serie, prima di risollevarsi nel finale.

Detto ciò, qual è la mia opinione su “Mirai Nikki”? E’ totalmente pessimo, è un capolavoro o una via di mezzo? La mia difficoltà nel valutarlo seriamente sta proprio qui... l’anime si propone come una serie semplice, senza pretese, adatta ad adolescenti e a chi è alle prime armi con l’animazione. Se si tengono a mente queste premesse, si può considerare “Mirai Nikki” sufficiente, perché non si può negare che intrattenga con i “colpi di scena” (sì, voglio metterlo tra virgolette, perché ritengo i vari plot twist parecchio telefonati) e col fanservice splatter presente. Tuttavia, nel suo complesso, penso sia un anime totalmente mediocre, e che non si adatti a chi vuole cercare qualcosa di psicologico o di ben fatto, qualcosa che punti molto alla crescita dei personaggi. Sta a voi decidere quindi se può risultare solo “tempo perso” o meno.

Ah, voglio concludere solo con una precisazione finale, del tutto personale. Dal momento che sono conscia di aver parlato relativamente male di una serie che è apprezzata da moltissimi dei fan, ci tengo a precisare che non trovo ci sia qualcosa di strano o di negativo nell’apprezzare l’anime, anzi... come ho scritto prima, gli elementi inseriti sono fatti apposta per essere apprezzati da diverse tipologie di fan. Questo non significa che la loro presenza, o l’apprezzamento totale che ha ottenuto, la rendano una serie ben fatta.


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Ninlil

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
Ai primi episodi di questo anime mi ero completamente immersa nella storia, e non vedevo l’ora di guardare quello successivo per sapere come sarebbe continuata. Purtroppo, ad un certo punto è stato come se qualcosa si fosse rotto, e nulla è più stato all’altezza di quello che mi aspettavo all’inizio.
La trama viene in origine delineata come un “semplice” survival game. Le relazioni tra i vari personaggi e diversi eventi anche esterni al game riuscivano a farla stare in piedi e a rendere gli episodi interessanti, ma poi si ha la sensazione che ci si sia lasciati completamente andare, e la direzione presa purtroppo a me non è piaciuta. Ho avuto la sensazione che ciò che si è visto nei primi episodi e ciò che si è visto negli ultimi fossero due opere completamente scollegate, soprattutto a livello di stile narrativo. Personalmente, trovavo la narrazione e gli eventi molto più accattivanti all’inizio dell’anime, e mi hanno lasciato quasi indifferente, se non delusa, verso la fine.

Molti dei personaggi sono interessanti, ma vengono tutti buttati via senza essere sfruttati appieno, tranne rare eccezioni. C’è anche il problema che ognuno dei comprimari è mille volte più degno di nota del protagonista. La caratterizzazione di quest’ultimo è stata per me molto deludente, soprattutto dopo alcuni drastici cambiamenti non proprio giustificati. Il personaggio mi è sembrato comunque sempre piatto e banale, privo in realtà di una sua personalità. Ho avuto l’impressione che si piegasse alle esigenze di trama, anziché averne una ricamata attorno in cui si potesse muovere a suo agio.
La protagonista femminile è pazza, e va bene così. All’inizio era anche divertente, ma ammetto di non aver per niente apprezzato come la loro relazione si sia evoluta nel finale: si ha di nuovo la sensazione che la situazione sia forzata, perché è quello che si voleva far succedere, ma non si è per niente provveduto a costruire i personaggi e le situazioni attorno, cosicché il tutto potesse apparire fluido e ben incastrato nella storia.

Per quanto riguarda le animazioni, non ho molti commenti a riguardo, anche se ho notato che scadono terribilmente di qualità in alcuni episodi.
Le opening ed ending non mi sono rimaste impresse, né nel bene né nel male.

In conclusione, credo che “Mirai Nikki” sia un anime carino, piacevole da vedere, ma che assolutamente non soddisfa le aspettative che crea all’inizio e finisce inevitabilmente per deludere.


 4
Ataru Moroboshii

Episodi visti: 25/26 --- Voto 4
Quando una storia viene narrata, la cosa che ci permette di immergerci in essa è il fatto di scordarci durante la visione che quest'opera è il frutto della mente di uno sceneggiatore. Perché ciò accada, la storia deve essere, pur nelle sue premesse fantastiche, credibile. Ovvero i personaggi devono muoversi in essa non come fossero animazioni 2D, ma come se fossero persone, con comportamenti possibili e con pensieri plausibili. "Mirai Nikki" non riesce in nulla di tutto ciò, e forse nemmeno ci prova! Siamo di fronte a un anime piattissimo in cui l'unico personaggio curato bene è Yuno. Tutti gli altri personaggi sono o stereotipati o caratterizzati in modo implausibile. Le vicende stesse che si susseguono sono forzate e illogiche, sembra che l'autore voglia ricordarci in ogni momento che stiamo seguendo non una storia, ma un plot buttato giù un po' così, in tutta fretta. Inoltre, per due terzi dell'anime ciò che accade è di una noia mortale, un algoritmo che si ripete quasi sempre identico ad ogni nuovo nemico: arriva un nuovo nemico che, pur avendo undici possibili obiettivi, sceglierà sempre di uccidere Yukiteru; Yukiteru si comporta nel modo meno credibile possibile; tutti i personaggi esterni alla vicenda che si trovano nei paraggi si comportano come sagome di cartone, la polizia, se c'è, è perfettamente inutile e può essere facilmente neutralizzata da chiunque; Yukiteru si autocommisera per cinque minuti di seguito; Yuno risolve finalmente la situazione nel modo più truculento possibile.
La trama procede in questo modo per la stragrande maggioranza del tempo: solo quando rimangono l'ultimo manipolo di concorrenti, la storia comincia a diventare interessante, ma siamo ormai alla fine dell'anime, e sinceramente non consiglio a nessuno di sorbirsi numerosi episodi filler per vedersi l'ultima manciata di puntate discrete.


 3
Valeeeeh.dm

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Yukiteru Amano è un ragazzo asociale, chiuso in sé stesso e isolato da tutti i suoi compagni di classe. Sentendosi un semplice spettatore di tutto ciò che lo circonda, Yukiteru decide di scrivere tutto ciò che vede nel suo cellulare, che ha ormai una funzione di diario. Yukiteru pensa di avere un amico immaginario, chiamato Deus Ex Machina, il signore del tempo. Un giorno Deus decide di organizzare un gioco e dona al cellulare di Yukiteru un potere misterioso. Il diario comincia a riportare fatti non ancora accaduti: il cellulare riesce a prevedere il futuro. Questa "modifica" però ben presto viene applicata ai cellulari di altre undici persone, oltre a Yukiteru (il primo). Il gioco consiste in un survival game dove i partecipanti devono cercare di uccidersi a vicenda o di distruggere i diari del futuro degli avversari (cosa che li uccide, essendo i diari del futuro direttamente collegati al futuro del proprietario). Chi sopravviverà allo scontro prenderà il posto di Deus come dio del tempo e dello spazio. Yukiteru durante il suo viaggio verrà accompagnato da Yuno Gasai ("secondo" nel game), sua compagna di classe, dolce e delicata apparentemente, ma spietata e crudele quando si tratta di proteggere il suo adorato Yukki...

Anime molto singolare e originale, in ogni puntata è sempre presente un colpo di scena che costringerà lo spettatore a riconsiderare tutte le sue teorie sulla trama e sul finale. Infatti colui che dopo ventisei puntate vedrà il finale rimarrà completamente di stucco. Per quanto riguarda la grafica, l'anime presenta un framerate molto curato e pulito. La qualità è accettabile e le animazioni sono molto suggestive e quasi realistiche in tutte le scene (quindi anche in quelle d'azione). Vi consiglio di non guardare l'anime se state mangiando...
Le musiche sono molto belle e ben abbinate alle scene dell'anime. Inoltre ci sono anche melodie che, accompagnate all'anime, di sicuro faranno commuovere.

I personaggi sono ben studiati e molto curati nei minimi dettagli. La protagonista Yuno Gasai è sicuramente quella che salta più all'occhio per la sua personalità e la sua "dolcezza" nell'uccidere le persone che posano gli occhi su Yukiteru. Per quanto riguarda Amano, per essere il protagonista maschile, è molto insicuro e lascia fare tutto il lavoro sporco a Yuno (che ovviamente non esita), ed è questo che lo rende un personaggio "umano". Per quanto riguarda i personaggi secondari, anch'essi sono molto originali e ben curati. Penso che quest'anime non abbia difetti. L'anime non ha subito cali nelle puntate e le animazioni sono sempre state molto curate.

Non consiglio quest'anime a chi è molto sensibile. Credo che quest'anime sia adatto ai maggiori di undici anni.


 2
Nanaishi

Episodi visti: 25/26 --- Voto 9,5
Un anime stupendo!
Amano Yukiteru, ragazzino di quattordici anni che tiene un diario del futuro dato da un dio dello spazio-tempo, si ritrova essere tra dodici concorrenti che devono uccidersi fra di loro e vincere un survival game per diventare dio. Tra piani malvagi, esplosioni, paura e mistero, Yuno riesce a far innamorare Yukiteru di lei. Yuno è la perfetta pazza psicopatica e Yukiteru il ragazzino indifeso, che esprime perfettamente la tristezza e angoscia di stare in un survival game.
"Mirai Nikki" ti fa entrare in questo mondo, travolgendoti con colpi di scena, scenette amorose e sangue a volontà. Per tutto l'anime la giovane coppia non vuole mai staccarsi e sopravvivere insieme, o almeno così Yukiteru pensava. Yuno è avvolta in un alone di mistero fino a quando Akise, il genio perspicace "gay", dice che ci sono due Yuno, ma Yukiteru continua a credere nell'amata.
Il tutto è ben bilanciato, i combattimenti non sono i soliti "Aaaah!" o "Aaaarg!", anche perché a volte interrotti da dialoghi; i personaggi sono ben caratterizzati e le musiche bellissime, come la grafica. Solo che nell'opening 2 sarebbe meglio non cantare in inglese con l'accento giapponese...
Il resto va tutto bene. Ottimo lavoro!


 0
Elay Produzione

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Dodici concorrenti disposti a tutto pur di ottenere il trono di “Deus Ex Machina”, questo è il “concept” intrigante dell’autore di “Mirai Nikki”. Un survival game dunque, che oltre ad avere a proprio favore una buona trama e un ottimo character design, riesce a garantire una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi.
Gli episodi si susseguono veloci, mettendo in atto diverse battaglie contornate dai vari racconti sui personaggi. Da segnalare in particolare il personaggio di Gasai Yuno, ragazza abbastanza imprevedibile (probabilmente schizofrenica) che vi farà impazzire, e il personaggio di Murmur, che spesso durante l’anime regala piccole perle di comicità nera.

Curiosità:
1) Sakae Esuno afferma che Murmur è uno dei suoi personaggi preferiti. Murumur viene da “Murmur”, uno dei “Settantadue demoni salomonici”. Anche la trombetta è stata ispirata dalla storia in cui si racconta che il demone “Murmur” suonasse una specie di tromba per portare i fantasmi all’inferno. Ha l’aspetto di un indiano, tuttavia non è stato ispirato dalla mitologia indiana.
2) Minene è chiamata come la dea romana Minerva. Insieme a Yuki (Giove) e Yuno (Giunone) si riferisce anche alla triade capitolina, dove Giove, Giunone e Minerva sono stati premiati come i più alti degli dei.
3) Sakae Esuno afferma che mentre disegna le scene più tristi a volte gli capita di piangere.


 9
PiccolaCreamy88

Episodi visti: 0/26 --- Voto 5
Ho difficoltà a dare un voto preciso a "Mirai Nikki": propendo per una via di mezzo che però non arriva alla sufficienza. E' di sicuro un anime ingegnato furbescamente (e talvolta ha illuso anche i più svegli), quindi non mi sorprende il fatto che riceva più consensi che critiche.
L'unica cosa che emerge è la - legittima, per carità - "costruzione a tavolino": il dinamismo degli episodi, la suspense, l'alone di mistero che circonda Yuno... ma, per il resto, non ti lascia nulla, non crea empatia, non emoziona, né ha senso. E il non avere senso viene fatto passare per "affascinante effetto voluto", quando in verità il senso manca perché c'è solo una dinamica accozzaglia. Infatti, l'anime ha talmente paura di annoiare che finisce col peccare di non plausibilità di situazioni/atteggiamenti, generale pressappochismo, inverosimili forzature e troppe cose che non tornano.

Parlare di plausibilità in un anime che è comunque science fiction può sembrare pretenzioso, ma mi riferisco perlopiù alla mancata realizzazione di un equilibrio insito nel mondo dell'anime stesso, sforzandosi di rendere non dico credibile ma perlomeno giustificabile un dato fatto, come ben si riesce in altri anime del medesimo genere e che, "guarda caso", hanno valutazioni parecchio più alte di questo "Mirai Nikki".
Tra possessori di diari fini a sé stessi, visti e non visti più, abbiamo distorti legami tra genitori e figli (non sarò mai capace di interpretare la psiche del padre di Yukiteru, che prima se la svigna col paracadute e che dopo si scopre avere nello zaino un cannocchiale col quale intendeva guardare le stelle assieme all'adorato figlio), piagnistei per amicizie di dubbia qualità (Yukiteru che si lega senza motivo al nuovo gruppo scolastico), istituzioni pubbliche che vengono smantellate in pieno giorno come se nulla fosse e senza che ciò crei risonanza mediatica, possessori stuntman dotati di forza sovrumana che vivono per battere i concorrenti ma che nel momento in cui li hanno in pugno non fanno altro che procrastinare la loro fine adducendo insensate motivazioni, e un protagonista che da imbranato fifone riceve alla fine, non si sa come, botta di genio e di virilità.

Lo prosegui giusto per capire che nasconde Yuno e, giunto alla fine, non ti rimane nulla, neanche lo sdegno, perché è insapore, fatto male... finché inconsciamente lo fai finire nel dimenticatoio.
Sarebbe potuto essere un capolavoro (lavorandoci parecchio su però, eh!), ed è un peccato, perché le premesse c'erano e ventisei episodi potevano essere più che sufficienti.


 9
Gargaroz

Episodi visti: 2/26 --- Voto 4
A metà del secondo episodio visto mi è apparsa come divinità salvifica la sagoma di Gunny Highway con la sua immortale massima: "Sono troppo vecchio per queste stronzate!", e qui potrei terminare la recensione.
Ma non lo farò, perché altrimenti la serie meriterebbe un 2 secco, tuttavia non si può sottovalutare l'intero comparto tecnico (chara, animazioni, musiche) che è ottimo, ma per il resto... Terroriste vestite da gothic lolita che minano un intero edificio scolastico da un giorno all'altro (e senza che nessuno le veda, ovviamente) e nascondono sotto la gonna candelotti fumogeni e una moto intera? No, grazie.


 1
Marvin90

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Quando un personaggio viene delineato perfettamente, non significa solamente che è una bellezza stilistica quella che concerne la definizione dello stesso. La delineazione di un personaggio si basa su quanto sia solida la struttura per la sua figura nella narrazione, di conseguenza si può decidere, dopo aver visionato il tutto, quanto effettivamente ci stanno dei personaggi o quel personaggio in un anime.
"Mirai Nikki" si mostra così agli spettatori, scioccante, nudo e crudo e di una violenza devastante, specie in alcuni episodi. A braccetto con la violenza, talvolta sarcastica, dei personaggi, proprio questi ultimi fanno da sfondo a una società dove si è sempre più connessi e dove non esce quasi più una parola dalla bocca di un nostro coetaneo.

Amano Yukiteru è un ragazzino asociale che scopre essere realtà il suo fantomatico amico Deus, che lui credeva immaginario. Dall'incontro con lui emergerà che il suo telefono, lo strumento che lui usava per comunicare e forse l'unico mezzo con il quale abbia mai comunicato, è diventato la sua anima. Il suo "diario", che gli permetterà di plasmare il futuro e di non andare incontro alla "dead end", una sorta di morte. L'innovazione sta nel semplice fatto che la sfida è più pericolosa di quanto si possa mai immaginare, perché lui non è l'unica persona che possiede un diario, ma le persone che partecipano alla sfida sono ben dodici e tutte pronte ad ammazzare gli altri per raggiungere il premio finale, ovvero essere il successore di Deus al trono e diventare così il re (o la regina) del tempo.

Aggiungete a una trama già sbalorditiva di suo colpi di scena, personaggi carismatici e il costante senso di smarrimento e ansia ad ogni episodio, e capirete perché "Mirai Nikki" è una piccola perla del genere, che stupisce lo spettatore facendolo rimanere incantato dai dettagli grafici e dai colori molto accentuati.
Le coreografie degli scontri sono molto presenti, rendendoli dinamici e creando dei momenti che sono veramente delle piccole chicche, specie per gli amanti del gore.

"Mirai Nikki" è consigliato a chi vuole un anime forte anche per qualsivoglia tematica trattata, ma molto meno consigliato a chi è debole di stomaco.


 1
Kida_10

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
"Mirai Nikki", letteralmente tradotto "Diario del futuro", è una serie della stagione autunnale 2011 composta da ventisei episodi di durata canonica, prodotta dalla Asread, tratta dall'omonimo manga ideato e disegnato da Sakae Esuno.

Yukiteru Amano è un giovane adolescente isolato dal resto del mondo, il cui unico hobby è scrivere un diario nel quale annota ogni singola cosa che gli accade intorno. Un giorno come tanti altri, Yukiteru scoprirà che il suo apparente amico immaginario, Deus, è in realtà il Dio che governa il mondo, e che è prossimo alla morte. Per trovare un degno sostituto, Deus darà inizio a un gioco mortale, nel quale dodici concorrenti, armati di particolari diari in grado di prevedere il futuro, dovranno eliminarsi a vicenda. L'ultimo sopravvissuto sarà ovviamente il vincitore.

"Mirai Nikki" è un'opera che sicuramente ha fatto molto parlare di sé, e in generale ha riscosso un più che discreto successo, spesso e volentieri collegato alla sua protagonista femminile, Yuno. Tale dolce e simpatica ragazzina dai capelli rosa si rivela presto essere una psicopatica di prima categoria, disposta a tutto pur di salvare il suo amato, e pur di trascorrere qualche ora insieme a lui. Purtroppo, anche l'innesto di questo personaggio, che definirei solamente discreto in quanto prevedibile e facile da inquadrare, non è sufficiente a colmare le enormi voragini mostrate a livello narrativo. La trama non gode certo di un incipit originale, di giochi di sopravvivenza se ne sono visti anche troppi, e si sviluppa in maniera pessima, con una forzatura dietro l'altra sino al finale, dove quel minimo di logica che era rimasta si perde inesorabilmente nel nulla.
Ad esclusione di Yuno, gli altri personaggi non godono certo di una buona caratterizzazione, eccezion fatta per un paio di loro, e ricalcano in pieno gli stereotipi del genere.

Il comparto tecnico si difende piuttosto bene, proponendo un buon design dei personaggi, delle animazioni fluide e dei combattimenti tutto sommato gradevoli. I fondali sono ben dettagliati e l'ambientazione gradevole. Il comparto sonore svolge un lavoro di ancora più alto livello, proponendo delle ottime colonne sonore in grado di ricreare le giuste atmosfere ricche di inquietudine. Orecchiabili e melodiose opening ed ending, nella norma il doppiaggio. Il finale è per molti versi un grosso pasticcio, l'autore ha voluto mescolare troppi elementi, ed è finito col tirarsi la zappa sui piedi. Alcune scelte rimangono tuttavia apprezzabili, per esempio quella di non forzare il completo happy ending, anche se non si va troppo lontani.

In conclusione, "Mirai Nikki" è un'opera da scartare completamente? Decisamente no. Seppur evidenti siano i difetti, il prodotto rimane comunque una visione piacevole e a tratti coinvolgente, dal ritmo frenetico, e che vanta un buon apparato tecnico. Per accontentare un po' tutti, nel mezzo si trova anche la storia d'amore fra i due protagonisti, un rapporto strano e contorto, che di certo susciterà curiosità. Se non fosse per una trama troppo forzata, e per un basso livello di caratterizzazione del protagonista e della maggior parte dei personaggi secondari, "Mirai Nikki" sarebbe potuta diventare una delle serie migliori degli ultimi anni. Una bella occasione sprecata, le idee c'erano.


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Incursio Fury

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Wow! Non ho pensato a nient'altro, quando ho finito di vedere questo anime.
“Mirai Nikki” è conosciuto e viene fatto conoscere ai fan solamente per il personaggio di Yuno, che, sì, vince il premio come personaggio migliore della serie a mani basse, però non è l'unica cosa di cui bisognerebbe parlare: si potrebbe parlare dei tantissimi aspetti positivi e dei pochi negativi, quelli che non rendono questo anime un anime perfetto.

“Mirai Nikki” è a mio avviso un capolavoro, da guardare sicuramente da parte di chi, come me, ama il genere thriller, anche se c'è da dire una cosa. Questo anime non è thriller, anzi, non ha un genere suo, è semplicemente “Mirai Nikki”, è strano, folle, incredibilmente emozionante e, quando vuole, è anche maturo, quindi, in sostanza, non si può descrivere “Mirai Nikki” se non con il proprio titolo, e questo credo che sia il più grande punto di forza della serie.

Ma passiamo anche agli altri punti di forza, e uno di questi è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi: infatti, nessuno dei personaggi principali si assomiglia, hanno tutti i loro difetti, i loro pregi e le loro idee.

Inoltre, c'è da dire che la trama è qualcosa di geniale e che la storia non è mai banale e/o scontata, infatti questo anime ci riserverà sempre tantissimi colpi di scena che si riveleranno sempre utili e soprattutto sensati. Infatti qui tutto ha un senso, tutte le storie, anche quelle secondarie, vengono trattate nei minimi particolari, basta solamente avere una buona memoria per gli avvenimenti e infine tutto (o quasi) avrà un senso (e sì, quel “quasi” è riferito al finale, ovviamente).

Parliamo invece adesso dei punti deboli, che poi alla fine sono solo due, uno piccolo e uno un pochino più grande.
Uno di questi due problemi è l'ambientazione degli scontri, infatti qua i vari protagonisti si scontreranno in posti dove passa quotidianamente gente comune e normale, cosa che non ha senso, dato che all'inizio si era detto di voler salvaguardare delle persone, e qua la gente cambia idea sì molto facilmente, ma è qualcosa che a me personalmente ha dato un pochino fastidio.

L'altro problema è invece il perdono e la troppa ingenuità dei personaggi, infatti in “Mirai Nikki” ci viene sempre buttata in faccia la morale "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", ma sembra che nessuno dei personaggi la capisca, neanche i più intelligenti, e la cosa mi ha dato abbastanza fastidio.

Per concludere, vorrei semplicemente consigliare la visione di questo fantastico anime, che molte volte farà sì entrare il vostro cervello in stato confusionale, ma non vi annoierà mai, in nessuna puntata, neanche la più calma (anche se non credo che ci sia una puntata calma).

P.S. Seriamente, perché il finale doveva essere un OVA? Se non lo avessi letto in giro, dubito che lo avrei mai visto, e sinceramente quell'orribile finale mi aveva lasciato di sasso... dopo una serie così bella, così sensata, nasce quel finale così spento? E no, non intendo dire che è brutto perché finisce male, ma, se avessero voluto un finale triste, ne avrebbero potuto creare uno molto, ma molto migliore.
Fortunatamente l'OVA salva il finale dell'anime, ma solo in parte.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Quando iniziai la visione di quest'anime, non mi aspettavo assolutamente di trovarmi davanti una trama così sorprendente. "Mirai Nikki" ha avuto un ottimo successo e posso ben capire come possa piacere a tutti, compreso me.

La trama vede protagonista Amano Yukiteru, un ragazzo che si isola dal resto della sua classe e scrive sul suo telefono tutto ciò che accade nella giornata, come una sorta di diario personale. Essendo solo, comincia a immaginare strani personaggi, tra cui Deus, una specie di dio che gli dona un diario del futuro attraverso messaggi sul telefono, con scritti gli eventi futuri; il protagonista sarà trascinato in un gioco violento dove i concorrenti avranno a testa un diario del futuro, con lo scopo di contendersi il trono di Deus, diventando così il prossimo re del tempo e dello spazio.

Lo sviluppo della trama è molto in crescendo e ricco di colpi di scena, con aspetti simili all'horror, in grado di creare una forte voglia di scoprire gli eventi futuri; tanti personaggi verranno presentati nel corso di questa storia, e molte volte ci imbatteremo in lacune che non sempre saranno colmate, e per questo dovremo attendere il finale per scoprire tutto. Sinceramente non mi aspettavo che la trama fosse molto misteriosa e più ampia del previsto, tanto che non immaginerete neanche cosa ci sia sotto.
I personaggi della serie hanno un ruolo importante nella storia, i protagonisti ce li porteremo fino alla fine, scoprendo che il loro passato sarà di vitale importanza per capire il finale. Molti dei personaggi secondari hanno una presenza momentanea che servirà solo a far avanzare i nostri protagonisti nella scalata verso la vetta.

Il comparto tecnico è ben realizzato, con disegni ottimi e animazioni molto pulite e fluide; lo stesso vale per il comparto sonoro, che regala ottime musiche di sottofondo, capaci di aumentare la tensione in un combattimento. Le sigle non mi convincono molto, ma il doppiaggio è da elogiare, come sempre per i Giapponesi.
Infine, concludo consigliando la visione di questa storia davvero interessante e misteriosa.


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Santiago Springsteen

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Il voto è 9, ma userei un eufemismo se vi dicessi di prendere questo voto con le pinze, poiché i difetti in questo titolo sono diversi, ciononostante do un'alta valutazione al titolo. Passiamo ora ai motivi che mi hanno diviso in questo modo nella valutazione del titolo.

Le animazioni sono di alto livello per il 2011, ma vi è una leggera perdita di qualità con il proseguimento dell'anime; non succede di rado che con l'avvicinarsi della scadenza si abbassi un po' la qualità, ma è pur sempre difetto fastidioso che non passa inosservato.
La caratterizzazione dei personaggi è un elemento su cui sono stato davvero confuso: la scelta di creare un protagonista insulso, inutile e noioso per esaltare Yuno (che nella mia esperienza personale rimane decisamente la yandere più squilibrata e riuscita di sempre) era fondamentalmente un'ottima idea, ma esaltata al punto tale da rendere davvero pesante la visione del protagonista. Gli altri personaggi sono, eccezion fatta per la madre di Yukiteru e pochi altri, davvero strani o folli, qualcuno più apprezzabile degli altri come "Nona" e "Settimo", qualcuno sostanzialmente definibile come scarto umano (ad esempio il padre del protagonista). I personaggi sono, volendo generalizzare, estremizzazioni dei sentimenti (negativi) umani: Yuno in particolare, con il suo passato inquietante e disturbato, e il suo amore morboso e possessivo, è uno dei pochissimi personaggi in un anime/manga ad avermi turbato.
La prima opening è fra le mie preferite: i colori, le immagini, sostanzialmente tutto in essa mi è piaciuto; eccezion fatta per questa, le altre opening e le ending le reputo abbastanza mediocri, prive di mordente sia sonoramente sia visivamente.

La trama è stata descritta già molte volte, quindi parlerò solo di alcuni elementi di essa molto brevemente.
Personalmente ho apprezzato l'idea di riutilizzare lo schema survival game di "Battle Royale", avendo apprezzato molto quel manga, e anche l'uso un diario/cellulare sovrannaturale come in "Death Note", ma, oltre a questi elementi non esattamente originali dell'autrice, la brutalità e i frequenti colpi di scena rendono la trama davvero interessante. Il finale, incompleto rispetto al manga, sebbene accettabile, è sicuramente il punto più basso della storia, e intuibile fin troppi episodi prima del dovuto.

Credo che quest'anime possa dividere gli spettatori in maniera piuttosto netta: se si è disposti a tralasciare i difetti e a sopportare un'atmosfera "malata", sicuramente vi colpirà parecchio, in caso contrario quasi certamente verrà bollato come trash-splatter da evitare.
Vorrei fare una nota sul fanservice: non è niente di davvero intollerabile, ma è stato piuttosto difficile digerirlo in un titolo così pesante, che ci avrebbe certamente solo guadagnato dal tagliare le scene in piscina, per dirne una. Ho visto e vedo tuttora svariati anime/manga ecchi e non disdegno il genere, solo che, contrapposto a tutti gli altri temi del titolo, mi è sembrato parecchio innaturale e sbagliato.


 0
rum42coach

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki" è una serie animata composta da ventisei episodi, molto famosa in tutto il mondo a causa di alcuni fattori che spiegherò a breve, in questa recensione. E' uno di quegli anime che vanno necessariamente visti, sebbene possa non piacere, perché presenta delle sfaccettature folli e inaspettate dell'uomo e della società in cui vive.
Di cosa narra questo anime? Un ragazzo asociale scrive tutto ciò che nota e osserva su un cellullare, facendone di fatto il proprio diario personale. I suoi presunti amici immaginari, Deus e Mur Mur, un bel giorno decidono di indire un gioco di sopravvivenza per nominare il successore di Deus, ossia il Dio dello spazio-tempo. Quindi dodici persone, uno più folle dell'altra, dovranno uccidersi a vicenda per ambire al titolo.

Tutto ruota intorno a dei diari del futuro, strumento indispensabile dei partecipanti al gioco, che prevedono il gioco in maniera diversa a seconda della personalità dell'umano proprietario. Ovviamente non sfugge una vaga somiglianza a "Death Note", anime-manga che ha proseliti in tutto il globo, e quindi sono numerose le opere che traggono ispirazione da Light e soci. Anche qui abbiamo delle vere e proprie similitudini? Non credo proprio, a mio avviso, visto che "Mirai Nikki" non si concentra esclusivamente sui protagonisti dell'opera, ma spazia, allargando il suo campo d'azione a più personalità interessanti. Sia chiaro che adoro "Death Note", avendogli attribuito un sonoro 10 nella mia personale recensione, ciò non toglie che sia giusto mettere le cose in chiaro. Se proprio vogliamo trovare una somiglianza, oltre al diario, qui in un cellulare, possiamo citare che forse Yuno è la figlia di Light e Misa di Death Note... scherzo, ma volevo assolutamente scrivere questa battuta ironica.

Questa serie la volevo vedere da un po' di tempo, però ho dato precedenza a "Elfen Lied", serie con la quale "Mirai Nikki" condivide a mio parere la complessità e l'ambiguità della protagonista femminile dell'opera. Tuttavia Lucy e Yuno Gasai sono profondamente diverse nelle loro intenzioni, nelle loro scelte e nella loro caratterizzazione, nonché nel loro percorso di vita, fatto di tristezza, fanatismo e istinti omicidi, peculiarità che consentono di associarle. Scritto ciò, sicuramente sono due personaggi inquietanti e dannatamente riusciti bene nella loro rappresentazione. Incentrandomi ovviamente su Yuno Gasai, costei è la vera colonna portante della serie, ben più di quello 'sfigato' di Yukkiteru, per gli amici Yukki (Yukki, Yukki!). Lei riesce a tenere incollato lo spettatore per tutte le puntate, riempendolo di domande sul perché di quell'azione o perché di quella scelta, essendo caratterizzata alla perfezione, uno dei più assurdi personaggi mai visti e concepiti nella storia dell'animazione (e non solo). E' infatti scientificamente folle, pazza, passando da espressioni e comportamenti classici di una ragazzina innamorata a comportamenti opposti, propri di una schizofrenia acuta e irreversibile. Basti guardare alcuni momenti dell'anime che inquietano non poco grazie alle sue espressioni facciali e ad alcuni ragionamenti degni di una psicopatica di livello S. O la ami o la odi: nel mio caso la apprezzo tantissimo perché è fenomenale, unica nel suo genere e anche divertente. Yuno nasconde numerosi segreti connessi alla sua strana personalità, fatto che rende interessante procedere nella visione delle puntate, anche perché vengono svelati piccoli indizi in ogni puntata, senza esagerare, in un mosaico che avrà termine soltanto nelle ultime puntate, sorprendendo tutto e tutti.
Il protagonista maschile, Yukki, invece è una grossa delusione, poiché la sua figura è largamente ridimensionata e spesso ridicolizzata in confronto a quella di Yuno, forse scelta voluta dall'autore. Certo è che questo personaggio non brilla di coraggio e dipende esclusivamente da Yuno, non comprendendo mai, perlomeno fino alla fine, le intenzioni reali della ragazza e del pericolo che corre a stare con lei. Il loro amore è malato, perverso e dalle dinamiche strane, soprattutto dalla parte di Yukki, visto che nonostante tutto quello che fa Yuno e tutto quello che scopre su di lei, continua a volerla accanto a sé, in un modo e con spiegazioni illogiche. Tuttavia si risolleva verso la parte finale della serie, mostrando finalmente gli attributi e un po' di audacia. Troppo perbenista sia a perdonare le follie di Yuno sia il padre che si comporta male nei suoi confronti e non solo. Ecco perché, più che perbenista, è un semplice idiota, senza attenuanti.

La trama, accennata in precedenza, procede speditamente ed è un altro dei punti forti della serie: ricca di colpi di scena ad ogni puntata o quasi, impossibile aspettarsi quello che accadrà in seguito ai protagonisti o come si libereranno da alcune situazioni. Le dinamiche, le modalità di combattimento e la caratterizzazione anche dei personaggi secondari sono funzionali alla trama, attraendo e consentendo una visione godibilissima dell'anime. Ad esempio, il sottoscritto ha "divorato" la serie in soli quattro giorni, perché ero curiosissimo di sapere come andasse a finire quella sottotrama o quell'altra vicenda. Nel corso del gioco di sopravvivenza nulla è dovuto, nel senso che mentre alcuni personaggi preferiscono agire in solitudine, altri si alleano in improbabili ma divertenti alleanze, dando vita a situazioni sconvolgenti e drammatiche. Si critica, in certe situazioni, il ricorrere a delle presunte assurdità illogiche e surreali, volte a risolvere i problemi dei protagonisti e definite perciò forzature, tuttavia io ritengo tutto ciò passabile e non negativo perché non contrasta, bensì si amalgama al clima e all'atmosfera di pura follia che circonda l'intera serie. Anzi, spesso queste piccole follie di sceneggiatura divertono e impressionano in positivo, almeno personalmente.

Grande merito alla serie va dato ai personaggi secondari, così interessanti da essere ricordati benissimo, ben più di Yukki. Tra questi cito "la nona", ossia una terrorista inizialmente rivale dei nostri compari protagonisti, ma successivamente protagonista di un curioso e intrigante viaggio introspettivo alla scoperta della sua reale natura. Un personaggio ben sfruttato, dall'inizio alla fine, e al quale è facile affezionarsi. Altro personaggio di spicco è "dodicesimo", divertente personaggio che impersona il desiderio di voler diventare a tutti i costi super eroe e combattere per la giustizia. Tutti comunque sia sono ben caratterizzati e hanno la loro parte all'interno dello show, essendo eccentrici ma mai fuori luogo. Forse soltanto il bambino (quinto) è un personaggio leggermente disturbante, ma niente che non si veda in un normale horror.
L'anime presenta scene violente o inquietanti? Certamente, sia le prime che le seconde, specie quest'ultime a volte potrebbero disturbare la sensibilità di chi non si aspetta di vedere un personaggio come Yuno e i suoi compagni di giochi. Inoltre alcuni omicidi sono pesanti, intensi e drammatici, non esistendo pietà per nessuno. Invece c'è poco ecchi o comunque non in toni elevati. Quindi "Mirai Nikki" non lo consiglio a coloro che sono facilmente influenzabili da personaggi psicopatici e atmosfere cupe, oltre che violenza e maltrattamenti familiari.

Eccoci arrivati alle tematiche di questo anime, apprezzate dal sottoscritto perché vaste e profonde per essere un semplice shonen: innanzitutto centrale è la follia dell'uomo, caratterizzata nei numerosi personaggi dell'opera, in primis la stessa Yuno; poi la tematica famigliare che riguarda sia Yuno sia Yukki, pur in circostanze e drammaticità differenti, però con la stessa forza emotiva, in quanto temi come il dolore dei figli a seguito del divorzio dei genitori, la mancanza della famiglia unita e maltrattamenti su minori sono attuali e di sicuro uno spunto di riflessione per la società odierna; l'amore è tema centrale dell'opera, sebbene, come accennato in precedenza, sia un amore malato e perverso quello dei due, specie di Yuno, ma sempre di una forma di amore si tratta, che io non condivido dal punto di vista di Yukki; infine la possibilità di cambiare il proprio futuro è un chiaro messaggio dell'autore che invita a non credere nel destino già scritto, nelle stelle o negli oroscopi, bensì solo a noi stessi e alle nostre scelte, le uniche che influenzano il nostro futuro.
Dead End e Happy ending sono due termini spesso utilizzati nell'anime, abbastanza importanti, se non fondamentali nell'economia della serie e mi sono rimasti impressi. Anche la frequente frase di Yuno, annotata sul diario "io e yukki siamo una cosa sola" è significativa quanto efficace a far comprendere la psiche di Yuno, oltre a reputarla divertente.

I disegni sono buoni, niente di negativo da segnalare sotto questo aspetto, mentre le animazioni sono a singhiozzo: in certe puntate sono ottime, ma in altre sono inguardabili e da bocciare. Le ambientazioni sono cupe, quando lo richiede la trama, e giovali nei momenti comici-divertenti, risultando efficaci e ben disposte all'opera.

Ottimo doppiaggio, specie la doppiatrice di Yuno è fenomenale ad essere riuscita a creare e rappresentare un personaggio così difficile e ambiguo come Yuno, nei suoi sentimenti, nei suoi raptus di follia e in tutto ciò che rappresenta in "Mirai Nikki". Complimenti davvero: il citare continuamente "Yukki Yukki Yukki" in quella maniera così dolce, ma tremendamente instabile, è diventato virale nel mondo del web, cosa non affatto semplice. Anche il sonoro è di gran livello, prima di tutto le due opening sono di livello assoluto, fra le mie preferite ascoltate negli ultimi tempi. Soprattutto la prima presenta una connessione perfetta tra immagini e musica che crea subito l'atmosfera perfetta per entrare in simbiosi con i personaggi dell'anime. Ritmo incalzante e immagini oniriche, divine e di diverso genere, dal sangue al romanticismo, catapultano di diritto questa apertura nella mia top 3 tra le opening più belle. Le ending sono entrambe belle e orecchiabili e la mia preferita è la seconda, riflessiva ed emozionante, dedicata a Yuno e il suo percorso psicologico ricco di difficoltà e drammi personali. Per quanto concerne le OST, anche esse sono ottime, adatte ad ogni situazione e dunque promosse.

Concludo attribuendo un 9 a questa opera, una vera e propria sorpresa, perché mai avrei pensato a un voto così elevato prima della visione, ma mi sono dovuto ricredere del tutto. Consiglio a tutti "Mirai Nikki" e ne critico soltanto il comportamento inusuale del protagonista, troppo incline al perdono, sempre e comunque, altrimenti avrei persino potuto optare per il massimo dei voti, ma va già bene così.


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Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Mirai Nikki" è un manga scritto e disegnato da Sakae Esuno. Nel 2011 lo studio Asread ha creato un anime di ventisei episodi. Questo anime è uno shounen a tema survival pieno di violenza, molto famoso anche grazie ai suoi personaggi, come Yuno Gasai, il classico personaggio dall'aspetto innocuo ma che nasconde un lato molto violento di sé stesso.

All'inizio ci viene presentato uno strano ragazzo di nome Yukiteru, al quale non piace stare con le altre persone. Yuki annota tutto ciò che accade intorno a lui in uno strano diario sul suo cellulare. Quando torna a casa parla con una strana persona, Deus Ex Machina, che a prima vista sembra non esistere, ma andando avanti si scopre essere reale, e afferma più volte di essere il dio del tempo e dello spazio. Questa divinità inizierà un sadico gioco dove il vincitore prenderà il suo posto sostituendolo fino alla morte. In questo gioco si affronteranno dodici giocatori, fra cui anche il nostro Yukiteru, ognuno con un diario che rappresenta e gli racconta il loro futuro; ogni diario lo fa in modi differenti, a seconda della personalità del giocatore. Così inizia un survival game all'ultimo sangue, dove ognuno può usare qualsiasi mezzo per uccidere gli altri oppure distruggere il loro diario, cancellando così il loro futuro e facendoli sparire. Ogni diario è in grado di prevedere la morte di ogni giocatore, informandolo di un "Dead End" imminente. Saranno proprio queste previsioni a dare il via a numerosi giochi psicologici dove solo il più furbo a prevedere gli eventi, cambiandoli a suo vantaggio, ne uscirà vivo.
Tutte queste cose non sono all'altezza del nostro debole protagonista, e non sarà raro vederlo perdersi di animo e arrendersi alla prima difficoltà. Per sua fortuna però una ragazza follemente innamorata di lui e della sua stessa classe, ovvero Gasai Yuno, farà di tutto per lui, persino uccidere senza esitazione se gli venisse chiesto. Con il tempo Yukiteru inizia sfruttare ciò che prova Yuno per lui a suo vantaggio, riuscendo così a sopravvivere in molti casi. La serie continuerà così, tra molta violenza, colpi di scena e tradimenti.
Anche se quelli secondari non vengono approfonditi più di tanto, il punto forte di quest'anime è proprio la caratterizzazione dei personaggi, molto riuscita con Yuno Gasai che, come dicevo prima, malgrado il suo aspetto è una ragazza spietata, che riuscirebbe a fare di tutto per il nostro protagonista, molto debole e delicato. Ogni personaggio ha dei comportamenti che certe volte sembrano assurdi e fuori di testa, che nella realtà difficilmente troveremo, ma questo perché Deus Ex non ha scelto i suoi giocatori a caso, li ha scelti perché ognuno aveva qualcosa di "interessante" dal suo punto di vista.

I disegni sono sempre azzeccati per ogni situazione: se per esempio c'è un'atmosfera tetra e misteriosa i personaggi avranno un tratto più grottesco e saranno colorati con colori più scuri. Le animazioni molto fluide e la colonna sonora, malgrado qualche soundtrack un po' banale, accompagna bene qualsiasi momento dell'anime. Il doppiaggio fantastico fa capire che i doppiatori avevano preso il ruolo del loro personaggio molto seriamente, senza dubbio.

L'anime spinge a guardare tutta la storia anche per scoprire chi sono gli avversari dei due protagonisti, infatti non a tutti viene subito svelata l'identità, e di quelli che ci vengono mostrati col tempo capiremo che erano del tutto diversi da come ci erano stati presentati all'inizio. Questo anche grazie ai numerosi colpi di scena dell'anime.
Inoltre "Mirai Nikki" ha creato molta attenzione anche grazie ai temi trattati, come per esempio il più interessante è il futuro, argomento che può suscitare molto interesse nello spettatore, facendogli un po' capire come le persone si sentirebbero a sapere cosa ha in serbo per loro il futuro.
Il finale è un po' particolare, ma l'ho apprezzato comunque. Dopotutto è proprio tutta l'opera ad essere un po' particolare.
Consiglio "Mirai Nikki" a tutti coloro a cui piacciono i survival game.


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MokeyMokey

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Mirai Nikki" fa parte della categoria di anime che riesce ad essere meritevole sfruttando fino all'esasperazione il suo filone narrativo e portando all'estremo le reazioni umane.

In questo mondo dominato dalla follia, il nostro protagonista, S̶h̶i̶n̶j̶i̶ ̶I̶k̶a̶r̶i̶ Amano Yukiteru, viene completamente isolato dai suoi compagni di classe e vive in una situazione familiare poco felice. Come ogni liceale isolato che si rispetti, comincia a scrivere un diario di quello che gli capita intorno tramite il suo cellulare, probabilmente per l'assenza di materiale pornografico reperibile, e passa le sue giornate a conversare con Deus Ex Machina, un'entità in grado di controllare lo spazio e il tempo, e MurMur, che serve il dio e viene definita da lui "l'ultima ruota del carro" ; Yukiteru è convinto di aver immaginato lui stesso quelle entità, per poi scoprire, dopo l'incontro con Yuno, che sono creature realmente esistenti. Deus organizzerà un survival game dove si scontreranno dodici persone designate, il vincitore erediterà i poteri del dio prendendo il suo posto al governo dello spazio-tempo. I concorrenti verranno dotati di un mezzo unico, il Diario del futuro (Mirai Nikki) che non fa altro che riportare le stesse note per cui era usato in precedenza, ma avanti nel tempo. La cosa che più intriga sono le marcatissime differenze psicologiche tra i personaggi, non solo quelli che parteciperanno al gioco, ma anche gli altri che abiteranno lo stesso universo che si muove senza una logica, costruito sulla follia.

Molti considerano Yukiteru come "l'unico personaggio umano" poiché timoroso, codardo e con reazioni normali in mezzo a tutti i personaggi folli... io invito queste persone a ripassare psicologia. Yukiteru è un personaggio con reazioni esagerate, paranoico e isterico. Yuno, personaggio generalmente più apprezzato dell'opera, altri non è che la sua stalker, possiede il diario dell'amore, su cui appare tutto quello che farà Yukiteru a intervalli di cinque minuti. Il rapporto instaurato dal ragazzo per mera convenienza andrà evolvendosi fino a sbocciare in un amore malato e sincero ai limiti dell'ossessione.
Ogni personaggio sarà folle, fuori dal mondo, estraneo ai canoni stessi del fumetto e dell'animazione, ma allo stesso tempo unico, con esperienze, contesto sociale e rapporti con gli altri diversi e caratteristici. Imprevedibili, lunatici e assassini, cercheranno in tutti i modi di uscire da un mondo che non gli appartiene, portando illogicità e follia ovunque mettano piede, direttamente o indirettamente. Non saremo in grado di prevedere le loro mosse, né la maggior parte degli sviluppi e intrecci narrativi. Se poi qualcuno ci è riuscito, allora dovrebbe darmi i numeri vincenti della lotteria di domani. Chi sono queste persone? Mostri, semplici pazzi? Persone come noi? Il risultato di una società che li ha resi così? Vittime dell'umanità o di loro stessi? Non ci è espressamente detto durante la visione dell'anime, ma impegnandoci e non fermandoci alle apparenze riusciremo ad apprezzare e fare nostro il messaggio, espresso tramite comportamenti inumani, esagerati, irrealistici e malati.

Così, in un mix di comparto sonoro perfetto e fatto su misura per l'opera, ci troveremo trascinati all'interno di un'opera che ha molto da offrire, pur con il suo linguaggio strano e incomprensibile alle orecchie di chi non si ferma ad ascoltare.
Tempo fa mi è capitato di dire che lo splatter non è un genere da cui possono scaturire capolavori, ma nel suo genere "Mirai Nikki" mostra qualcosa in più di anime scarni come "Elfen Lied": se si vuole affrontare una tematica non bisogna renderla così palpabile e ribadirla fino alla noia come in "Black Bullet", dove ogni dieci minuti ci verrà sbattuta in faccia la discriminazione in chiave talmente sfacciata da risultare noiosa ed esasperante. Bisogna farlo con astuzia: "Mirai Nikki" per intero fa perno sulla follia giocando con le emozioni dello spettatore, mostrando omicidi terribili come cose di tutti i giorni, senza mai cadere nella completa banalità. Il simbolo di tutto l'anime è Yuno, che come personaggio più longevo risulta anche il più caratterizzato, completamente immerso nel mondo in cui si trova, a suo agio con la follia che la circonda.

Questo anime è coerente nella sua incoerenza, deluderà chiunque cercherà di guardarlo in cerca di logica e realismo, soffermandosi solo sulla trama e non sul messaggio di fondo, considerandolo solo un so bad it's so good. Piacerà anche a chi non notando la sua genialità, con poche conoscenze alle spalle, lo apprezzerà per il sangue e gli sbudellamenti fini a sé stessi.
Ma se siete cultori del genere, e magari in grado di analizzare un'opera senza soffermarsi su come appare, questo è l'anime che fa per voi.


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_Protector_

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Uno tra i miei anime preferiti e che ritengo imperdibile per gli appassionati del genere e non. L'idea dei diari del futuro, per quanto potesse risultare facilmente banale (un oggetto comune che acquisisce un potere sovrannaturale grazie all'intervento di una divinità o un'entità misteriosa), è invece il punto forte della storia: il fatto che tutti ricevano le informazioni inerenti al futuro fa cambiare quest'ultimo in continuazione e, come se non bastasse già questo a renderlo interessante, ogni personaggio riceve delle note specifiche in base a cosa teneva scritto sul proprio diario prima dell'inizio del gioco... semplicemente geniale.

I personaggi sono tutti molto curati (anche quelli che durano pochi episodi hanno le loro particolarità che li contraddistinguono) sia dal punto di vista psicologico sia per il loro carattere. Il protagonista maschile, Yukiteru, inizialmente è uno smidollato, ma la presenza della co-protagonista (Yuno) colma questo difetto fino al momento in cui Yukiteru non tirerà fuori gli attributi. Yuno è un personaggio assolutamente singolare (folle, psicopatico, malato e morboso), una tipologia di personaggio che mi è piaciuta davvero molto, ma purtroppo non sono mai più riuscito a trovare un personaggio yandere in altri anime che potesse tenerle testa. Essendo una lotta all'ultimo sangue per diventare Dio, fino alla fine non avrai modo di distinguere chi vuole aiutarti e chi vuole ucciderti: questo renderà molto difficile "fidarsi" dei personaggi, dato che il tradimento è dietro l'angolo.
L'anime è un susseguirsi di colpi di scena veramente belli: l'introduzione dei mondi paralleli è stato a mio avviso un tocco di classe in più, e ho apprezzato che, nonostante fosse facile per l'autore cadere nella trappola di un paradosso, questo non sia successo.

I disegni hanno delle piccole sbavature che non rendono la grafica tra le migliori che abbia visto, ma l'espressività donata ai volti, ma soprattutto agli occhi dei personaggi, è tra le più efficaci che abbia mai visto, veramente bella. Le musiche sono tutte particolarmente azzeccate in ogni situazione.

Voto: 9,5


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veronicab

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Semplicemente geniale. In assoluto il mio anime preferito: i due generi che amo di più (sentimentale e psicologico/mistero) condensati in un'unica storia composta da ventisei episodi.

La trama è questa: Amano Yukiteru frequenta il liceo, ma è del tutto estraniato dalla realtà, infatti si rifugia in un mondo tutto suo dove si trova Deus, che decide di creare una sorta di gioco di sopravvivenza, tramutando il cellulare che Yukki porta sempre con sé annotando quello che succede in un diario del futuro (da qui il titolo "Mirai Nikki"), così che sarà in grado di prevedere gli eventi nell'arco della giornata. Purtroppo però altri personaggi avranno dei diari del futuro, ciascuno con una capacità diversa, e questi saranno coinvolti in una lotta per cercare di diventare il nuovo Dio, prima che il mondo cada a pezzi. A completare il tutto, una storia d'amore tra il protagonista e la ragazza dal passato tormentato, Yuno. Insomma, una storia che ti lascia spiazzato dai continui colpi di scena e dal mistero centrale che accompagnerà lo spettatore con il dubbio fino alla fine.

Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stata la prima ending, semplicemente favolosa. Inoltre tutte le musiche creano uno stato di suspense senza dare fastidio. Perfette anche quelle.

I personaggi sono ben definiti, assistiamo alla spiegazione di ogni personaggio e del perché si trova in questo gioco letale. Soprattutto la nostra Yuno, una ragazza con una doppia personalità, che cercherà a tutti i costi - e apparentemente senza motivo - di proteggere Yukki.

La grafica anch'essa è bellissima, i disegni sono perfetti e le ambientazioni ben realizzate. Davvero un 10 meritatissimo.

Il finale è forse l'unica pecca di quest'anime. Purtroppo è abbastanza aperto, ma hanno realizzato un episodio extra che potete trovare tramite un'accurata ricerca in internet, o semplicemente leggervi il manga. In ogni caso l'anime non termina a metà della storia, ma giusto alla fine, quindi vale assolutamente la pena di vederlo per poi leggersi quelle due o tre pagine del manga.
In conclusione, un anime davvero fantastico, consigliatissimo a tutti.


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Peip

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Mirai Nikki è un anime andato in onda durante la stagione autunnale del 2011. Basato sull'omonimo manga di Sakae Esuno, consta 26 episodi. La vicenda segue lo studente Amano Yukiteru, un ragazzo che, per paura di esser ferito dagli altri, ha sempre evitato di socializzare con gli altri. Egli registra tutto ciò che gli accade attorno su un diaro che tiene sul cellulare e, in mancanza di legami con altri ragazzi, immagina di avere un amico, Deus ex Machina, il dio dello spazio e del tempo. Deus però è realmente un dio e dona a Yukiteru un potere sconcertante: sul suo diaro infatti sono stati già registrati gli eventi che accadranno nel futuro. Tuttavia, questo potere finirà per trascinare Yukiteru in un gioco mortale con altri possessori di diaro, e a chi sopravviverà sarà concesso di succedere al trono divino di Deus.

La trama originale e intrigante è stata senza ombra di dubbio ciò che mi ha spinto a visionare questo anime. La storia prosegue in modo piuttosto lineare, riportando in successione gli eventi che si susseguono dal momento in cui Yukiteru entra in possesso del diario. Grande attenzione viene posta sulla psicologia dei personaggi, specie di alcuni principali, che vengono così letteralmente dissezionati. Si avrà modo così di conoscere il loro passato, i loro tormenti, le loro angosce e le ragioni che li spingono a muoversi. Sono i possessori di diario a emergere prepotentemente sulla scena, ognuno in modo diverso, deciso a diventare dio e ognuno con un proprio passato, spesso sanguinario e decisamente cupo. In questo senso magistrale e la caratterizzazione di personaggi come Minene e Settimo, sicuramente tra i più riusciti anche per l'impatto emotivo delle loro storie. A dominare la scena è però il protagonista Yukiteru e la co-protagonista, Gasai Yuno. I personaggi principali, proprio in virtù del loro ruolo di primo piano, spesso negli anime finiscono per risultare i più statici e banali, e alla fine catturano di meno la simpatia dello spettatore. In questo caso direi che non è proprio così. Yukiteru rappresenta il classico protagonista debole e indeciso, privo di alcun talento e che sa di essere un buono a nulla. Il suo personaggio è un classico. Al contrario è quello di Yuno ad essere del tutto innovativo in un certo senso. Yuno è innamorata di Yukiteru, ma il suo amore è patologico, i suoi atteggiamenti finiscono per essere veri e propri di stalking e la sua stessa psiche è fortemente instabile, al punto che arriverebbe ad uccidere per evitare che altri si avvicino all'oggetto del suo amore. Il velo di mistero e la follia di questi personaggio lo rendono senza alcun dubbio tra i più interessanti della serie.
Per quel che riguarda la storia in sé, risulta molto avvincente, anche grazie ai repentini colpi di scena e alla comparsa di vari personaggi che quasi lasciano senza fiato lo spettatore. Pur riservando ampi spazi alle storie dei vari personaggi, la vicenda scorre bene e non si inceppa mai, se non in alcuni frangenti in cui si verificano delle forzature un po' troppo evidenti.

Il lato tecnico si dimostra sicuramente eccellente. Lo stile dei disegni presenta qualche peculiarità, ma è sicuramente godibile e piacevole a vedersi. Molto efficaci sono le espressioni dei personaggi, capaci di rendere piuttosto bene le emozioni e i sentimenti degli stessi. La colonna sonora riesce efficacemente ad accompagnare i vari momenti della vicenda, riuscendo magistralmente nel rendere viva l'atmosfera dell'intera storia. Particolarmente pregevoli le due opening, soprattutto la seconda.

Mirai Nikki è senza dubbio un anime ottimo sia per l'aspetto tecnico che per la storia che si propone di raccontare. Il mio voto è un 9. Avrei potuto e sarei stato tentato di mettere il 10, ma alcuni punti della storia non mi hanno convinto molto e francamente mi ha deluso un po' il finale. La scelta di affidare la definitiva chiusura dell'opera in un OVA è francamente discutibile, ma così hanno deciso i produttori. In ogni caso non posso che esprimere un giudizio molto positivo su una serie che ha saputo coinvolgermi parecchio.


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Nyx

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Mirai Nikki è un'opera che è difficile analizzare e valutare come si deve, ha molteplici sfaccettature e proprio per questo è facile farsi condizionare maggiormente da una di queste, lasciando in disparte diversi altri aspetti, io stesso non ho affatto la pretesa di riuscire a portare un'analisi completa e approfondita, posso solo tentare, ed è ciò che mi accingo a fare descrivendovi quest'anime come uno dei più meritevoli dell'annata 2011.
Cos'è Mirai Nikki (il diario del futuro)? Un anime d'azione con risvolti sovrannaturali, sentimentali e horror; fino ad un certo punto è un ottimo miscuglio di quanto appena detto, ogni peculiarità è ben amalgamata, salvo effettuare qualche scivolone qua e la che sarebbe stato meglio evitare. Parlo di fasi che sanno di ridicolo e di alcuni personaggi che avrebbero meritato una maggiore caratterizzazione, se non sarebbe stato meglio ometterli del tutto, si faceva prima e il risultato sarebbe uscito senz'altro migliore. Nonostante quanto appena scritto c'è da notare un congruo numero di personaggi molto ben caratterizzati, alcuni dei quali arricchiranno non poco lo spessore della trama con le loro storie e vale anche per taluni individui che inizialmente potevano sembrare personaggi secondari.

Qualcuno (erroneamente) ha finito per criticare Mirai Nikki andandovi a cercare contenuti troppo credibili e verosimili, ma non si tratta di un anime di questo tipo e (teoricamente) sarebbe dovuto risultare abbastanza chiaro sin dall'inizio dell'opera.
Qualcuno ha anche portato critiche per l'eccessivo ricorso a scene di fanservice ma anche in questo caso non mi sento di avallare tali appunti. Il fanservice fine a se stesso è limitatissimo e si presenta in alcune scene con il solo scopo di strappare una risatina, talvolta riuscendovi pure. Quel che resta di scene "esplicite" è fine alla costruzione di una trama matura e quindi inserito in un giusto contesto. Le critiche, poche ma significative, le rivolgerei invece in altre direzioni.
Mirai Nikki è un'opera capace di stupirci continuamente, sono pochi gli episodi che mostrano cali narrativi e si concentrano soprattutto verso la fine dell'opera stessa. Se non si fosse capito ritengo che siano proprio le fasi finali ad incidere negativamente sul giudizio complessivo di quest' anime. Non si tratta di sviluppi da bocciare, mantengono, perlomeno, una certa coerenza ma diventano caotici e confusionari, eccessivi oserei dire. Una fase finale senza infamia e senza lode ma certamente in calo rispetto ai ritmi mantenuti durante tutto l'arco narrativo.

La trama dell' anime è impostata come un survival game che ruota attorno ai "diari del futuro" in mano ai contendenti di questo gioco di morte il cui premio finale è assurgere al ruolo di Dio del futuro e del tempo. Ogni "diario" ha la capacità di prevedere il futuro seguendo metodiche differenti.
Essendo la storia incentrata su passato e futuro si finirà per trattare, seppur marginalmente, ma in modo convincente, l'argomento dei viaggi nel tempo e delle dimensioni parallele.
Molto curato lo sviluppo caratteriale del protagonista che vedremo maturare sensibilmente durante il corso dell'opera, e ad un certo punto non mancherà di stupirci, anche se la caratterizzazione meglio riuscita è senza ombra di dubbio quella di Gasai Yuno, la co-protagonista dell'opera, la cui psiche deviata risulterà assolutamente imprevedibile e al contempo affascinante.

Graficamente siamo al cospetto di un prodotto di medio alto livello, ad eccezione di strade ed autoveicoli, disegnati in modo a dir poco approssimativo ma per fortuna entrano a far parte della storia raramente. Buona la soundtrack, composta da brani di apertura e chiusura più che discreti, da menzionare anche qualche ost molto d'atmosfera.
In conclusione assegnerei un 7 e mezzo che arrotonderò ad 8. Con degli sviluppi finali diversi avrei potuto assegnare un 8 pieno e forse anche un mezzo voto in più, ma così come stanno le cose non me la sento di andare oltre.
Per concludere, doveroso segnalare la probabilità (quasi una certezza) di vedere presto una seconda serie o un qualche altro tipo di proseguo. Il messaggio a fine opera parla chiaro in tal senso!


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Bluebell98

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Mirai Nikki (Future Diary), è un anime del 2011 tratto dall'omonimo manga di Sakae Esuno. E' stato il primo anime che abbia mai visto e devo dire che non sono rimasta delusa. Ma veniamo al dunque.

Trama: Yukiteru Amano è un ragazzo asociale, che trascorre i suoi giorni annotando tutto ciò che fa su un cellulare. Egli ha anche un amico immaginario, Deus Ex Machina, che però non si rivelerà inesistente come il nostro protagonista crede. Un giorno Deus trasforma il cellulare di Yukiteru in un diario capace di prevedere il suo futuro. Inizierà così un gioco di sopravvivenza tra Yukiteru e i restanti undici possessori di diari del futuro. In palio c'è il trono di Dio.
L'idea di un survival game che ha come obiettivo finale il ruolo di Dio mi è parsa fin da subito molto interessante. La storia è piena di colpi di scena, rendendo impossibile prevedere quello che potrebbe accadere in avanti, e ti fa rimanere incollato allo schermo fino alla fine. Non sono presenti molti flashback, e quelli che ci sono vengono inseriti nel modo giusto permettendo di conoscere anche una parte del passato dei possessori (e non).
Passiamo poi ai personaggi. Li ho trovati ben caratterizzati, con diverse età e appartenenti a diverse classi sociali. ognuno con il suo motivo personale per aspirare a diventare Dio. Il protagonista Yukiteru si evolve molto bene nel corso della serie, in particolare dopo la morte dei suoi genitori. Con lui si evolverà anche il suo rapporto con Yuno, innamorata di lui e disposta a fare di tutto pur di proteggerlo, da Yandere che si rispetti. Un altro personaggio che ho adorato è stato Minene, credo sia la mia Tsundere preferita. Avrei preferito però che venisse approfondita di più la psicologia di 3rd, 10th e 12th, che appaiono a mio avviso per troppo poco tempo.
Sulla grafica ho poco da dire. Animazioni abbastanza buone, fatta eccezione per alcune scene dove essere presentano falle enormi.
Ost a mio avviso fantastiche, sempre molto adatte alla situazione in cui ci si viene a trovare e mai fuori luogo.
Quanto al finale, è stato un qualcosa che mi ha particolarmente commossa, peccato per gli ultimi minuti che lasciano davvero l'amaro in bocca.

Nel complesso, devo dire che "Mirai Nikki" è un anime davvero piacevole da vedere, consigliato a tutti quelli che amano il genere Horror/Psicologico con l'aggiunta di mistero e un pizzico di Splatter.
Voto finale: 10.


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UsagiSmoke

Episodi visti: 26/26 --- Voto 4
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Mirai Nikki, seriamente, parliamone…
Devo ammettere di aver visto la serie qualche mese fa e già dal giorno dopo averla conclusa, avevo iniziato a dimenticare qualche punto della storia e per fare la recensione non intendo andare a riguardare cotanta schifezza, ma nonostante continuavo a cercare di dare una risposta ad avvenimenti che chiaramente non avranno mai un senso, perché sono veri e propri buchi di trama, spoilerando qualcosa: ora mi spiegate perché prima Nono cerca di bombardare, sparare, massacrare a tutti i costi quel babbo di Yukiteru e un paio di puntate dopo è lì, che appare dal nulla e lo salva dandogli l'antidoto? Semplice perché altrimenti la trama non sarebbe andata avanti!
A proposito di trama, esiste gente che la elogia come la bibbia e non capisco come non si siano resi conto che non è altro che un'accozzaglia di avvenimenti scopiazzati e buttati li da opere di successo con personaggi doppiamente scopiazzati, sia per il design che per il carattere.

Ora analizziamo insieme la trama:
Il nostro protagonista babbo riceve un'oggetto soprannaturale da un essere superiore dando vita ad un survival game abbastanza patetico che sputa in un occhio a opere tipo Battle Royale, mmh... Ok, incontra una ragazza particolare, Yuno Gasai, che da dolce e pucciosa diventa un'assassina psicopatica, casualmente possiede lo stesso oggetto soprannaturale e il suo unico scopo è il fan service e proteggere il protagonista a tutti i costi per farlo avanzare nel gioco perché troppo debole, mmh... Aspetta ho già visto una cosa simile... Ah, si.
Shiro e Ganta! Con i loro rami del peccato, 4 anni prima avevano già fatto le stesse cose. La fine poi, neanche mi esprimo, altri "spunti" (con molte virgolette) di altri anime resi malissimo in questa bambinata chiamata Mirai Nikki.

I personaggi sono sfruttati malissimo, forse lo sceneggiatore non era capace a portare avanti personaggi troppo carismatici tipo Dodicesimo, l'unico a cui mi sono realmente affezionata e che mi abbia trasmesso un po' di simpatia in mezza puntata, sì perché lo hanno mandato a morire come una comparsa qualunque per dare spazio al protagonista più odioso che abbia mai visto, e devo dire che quasi tutti i protagonisti da shonen sono odiosi ma questo li batte tutti, inutile fino all'ultima puntata e l'unico sentimento che provi per lui è la speranza che qualcuno, qualsiasi persona lo faccia fuori dando una fine ai suoi pianti esagerati che ci rifilano in ogni puntata! Ogni santa puntata.
Per quanto riguarda gli altri personaggi non posso dire nient'altro che sono stati sfruttati malissimo e sono resi anche abbastanza stereotipati e piatti. Spicca tra di loro solo Yuno la già citata ragazzina pseudo stalker portatrice sana di fan service che possiamo considerare l'unica che porta avanti l'anime, ma anche lei non è sicuramente originale.

In conclusione!
Mirai Nikki lo sconsiglio vivamente a tutti coloro che abbiano visto già abbastanza anime da farsi una piccola cultura personale, ma credo che sappiano già distinguere un prodotto scadente, mentre lo consiglio ai bambini con poche pretese che si esaltano con poco, se siete di quest'ultima categoria non può deludervi, i personaggi sono banali e inutili, la trama tutta una grande scopiazzatura, portata avanti dal personaggio di Yuno anch'essa scopiazzata.
A pensarci ora l'unica scena carismatica che mi abbia dato un po' di sano splatter, quando Dodicesimo strappa l'occhio di Nono, è palesemente ripresa (di nuovo) da Deadman Wonderland durante la punizione del Corvo, che per il design è uguale a Nono al maschile.
La mettiamo come citazione? Come la citazione di Elfen Lied nell'opening che diciamo è l'unica cosa bella dell'anime, anche se riprende molto sia per i colori che per il genere quella di Deadman … oh, cavolo! "Citazioni" a Deadman Wonderland… "citazioni" ovunque!


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Ber

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
La prima cosa che mi viene in mente è: guardatelo.
E come sempre, andiamo con ordine.

Grafica e design: nessun rilievo particolare da fare sull'impianto grafico di Mirai Nikki. Gradevole e piuttosto standardizzato. Davvero godibile il repertorio di espressioni facciali di Gasai Yuno, grazie alla sua natura di yandere, dal dolce e languido al maniaco assassino.

Personaggi: uno dei punti forti di questo anime è proprio la caratterizzazione dei personaggi. Per quanto rispondano a categorie abbastanza ricorrenti, Mirai Nikki ha contribuito sicuramente a rappresentare una di queste categorie; non per niente Gasai Yuno è detta anche "yandere queen", ed è diventata il simbolo - nel mondo degli anime - dell'amore morboso e della fragilità mentale. Ma la co-protagonista non è l'unico carattere a spiccare in questa produzione: i vari concorrenti del deathmatch per la corsa alla divinità mostrano personalità ben sviluppate, in particolare fourth, eight e ninth. Rimane forte, dopo la visione della serie, l'affetto per Uryuu Minene (ninth) e per la sua storia di amore e odio.
Oserei dire che il "peccato" sia la pietra angolare nello sviluppo dei personaggi di Mirai Nikki, ognuno dei quali affronta i propri demoni. Questo è abbastanza comune per un anime con un minimo di contenuto psicologico, ma peculiare qui è la persistenza nel peccato, l'accettazione del male, direi la resistenza alla redenzione. Yuno non è una povera tenera ragazza con i genitori cattivi, è una morbosa killer mentalmente spostata, eppure questo non ci impedisce di innamorarci di lei e di pregare per la sua salvezza. Uryuu Minene non è solo una giovane dall'infanzia difficile, è una terrorista che gode nel far esplodere le aule di una scuola colma di studenti indifesi, eppure questo non ci trattiene dal fare il tifo per lei appena cominciamo a conoscerla meglio. In poche parole, se in questi personaggi il male è profondo e radicato, altrettanto profondo e radicato è il bene: l'amore, la capacità di sacrificarsi, la forza di volontà.
Come spesso accade, un poco ci delude il protagonista Amano Yukiteru, che si riscuote dal suo torpore (nella sigla stessa è definito "pitiful bystander") solo negli ultimi episodi.
Un ultimo appunto per una delle coppie di amanti più bella che finora abbia incontrato in un anime: Marco Ikusaba e Ai Mikami (che formano il settimo concorrente come coppia), la loro storia vi scioglierà.

Trama: la trama di Mirai Nikki si rivela una piacevole sorpresa. Forse ci aspettavamo uno scolastico sentimentale pepato con un po' di sangue, ma ecco che all'improvviso compaiono sconvolgimenti temporali, domande sull'identità individuale e un po' di metafisica spicciola a condire il tutto. Inutile fare spoiler, Mirai Nikki va guardato, e dalla metà in poi sarete col fiato sospeso a chiedervi "what next?".

Ultime osservazioni: concludendo, Mirai Nikki è uno degli anime che mi sono trovato ad apprezzare maggiormente tra quelli che ho visto. Qua e là qualche punto debole, ma decisamente una produzione di alto livello, con un finale abbastanza soddisfacente che lascia tuttavia aperta la possibilità di sviluppi futuri. In effetti a breve (26 luglio) l'uscita giapponese di un seguito manga, probabilmente da non perdere.


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synyster93

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Mirai Nikki è sicuramente tra i migliori anime del 2011, non tanto per la trama, sicuramente avvincente e non priva di spunti originali, quanto per la folle "psicologia" dei personaggi e i continui colpi di scena tutto fuorchè scontati. Analizziamo il tutto:

TRAMA: 9
La storia segue le vicende di Amano Yukiteru, un ragazzo introverso che fatica a socializzare e si "chiude" in suo mondo immaginario, con tanto di miglire amico che si rivelerà essere il Dio dello spazio del tempo, Deus Ex Machina. Proprio sulla lotta per la successione a questo "titolo" si riverserà la trama: 12 sono i partecipanti a questo gioco crudele, ognuno col proprio "diario" con poteri diversi da persona a persona, costretti a scontrarsi e ad uccidersi fin quando non ne resterà uno soltanto, colui che prenderà il posto di Deus Ex.

Personaggi: 8
I 12 partecipanti sono tutti a modo loro abbastanza "folli", tranne l'odioso (si, e odioso è dire poco) protagonista e qualche altra comparsata inutile come il supereroe schizzato o il terzo e il decimo, personaggi privi di personalità e carisma che non fanno che rendere le puntate a loro dedicate tutto tranne che piacevoli. La sorpresa (questa piacevola, eccome) sono personaggi che inizialmente personalmente non ho apprezzato, ma che a lungo andare si sono rivelati essenziali alla buona riuscita dell'opera e che hanno giovato senza dubbio all'adrenalinità e alla dinamicità delle puntate, e parlo di Yuno e Minene, la prima incredibilmente deviata, folle e, per la maggior parte delle volte, incomprensibile, la seconda più dinamica e originale, soprattutto grazie alla sua bellissima storia che non fa altro che rendere più grande il fascino attorno al personaggio.

GRAFICA:8
Peccato. Si era partiti con una grafica spettacolare, dinamica e vivace nei colori e nelle animazioni, finendo però col peggiorare di puntata in puntata. Il voto è una via di mezza tra l'eccellenza iniziale e la mera sufficenza finale.

MUSICHE:9
Fantastiche le OP e le Ending, così come l'OST completa dell'opera, capace di rendere perfettamente le scene dell'anime e di accentuare nello spettatore le sensazioni e le emozioni che esse vogliono trasmettere.

Voto finale: 8,5
In conclusione è un anime che consiglio a tutti coloro che vogliono una storia ricca d'azione, colpi di scena e tutt'altro che scontata e prevedibile. Arrotondo a 9 visto che i mezzi voti non sono ammessi. Da vedere.


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KillCurda_94

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki", traslitterato in inglese con "Future Diary", si può considerare uno dei migliori prodotti dell'animazione giapponese dell'anno 2011. In questa serie si riescono ad amalgamare quasi alla perfezione molti generi affini in grado di regalare un anime su livello del più famoso "Death Note". Ovviamente il prodotto finale si discosta un bel po' dall'altro anime ma riesce comunque a donare le stesse emozioni: ansia, paura ed inquietudine. Ritengo che più di ogni altra serie la trama di questo titolo può far sembrare banale o stupida la storia in questione precludendo la possibilità di guardarsi un'ottimo anime. Adesso mi accingerò ad analizzare dettagliatamente i molti pregi ed i pochi difetti di quest'opera portandomi al risultato di votarlo con bel 9. Alla fine commenterò anche come mai non me la sono sentita di voler dare come voto finale l'eccellenza, cioè 10.

Trama: in realtà non ho intenzione di descrivere l'inizio della storia ma invece preferisco solo commentarla. L'idea di una battaglia per la conquista del trono di Deus Ex Machina uccidendo gli altri possessori dei diari mi è sembrata piuttosto originale ed accattivante. Inoltre ritengo adatta l'idea che i possessori dei diari siano solo 12: in questo modo si evita il rischio di allungare la zuppa della storia o di striminzirla a soli 12 episodi.

Personaggi: sono tutti caratterizzati molto bene ed ognuno di loro è interessato al gioco per potersi guadagnare il premio finale. Si dà molto spazio alla analisi psicologica, soprattutto per i 2 personaggi principali. Yukiteru si evolve molto bene durante la storia e cambia la sua personalità dopo l'esperienza data da questo gioco crudele e dalla collaborazione con Yuno Gasai. Quest'ultima è di gran lunga la figura più importante della storia in grado di trasmettere, grazie ai suoi atteggiamenti psicopatici ed omicidi, un profondo senso d'inquietudine e paura ogni volta che appare una minaccia per il suo caro "Yukki". Ella rappresenta il classico esempio di stalker afflitto da una passione morbosa e non contraccambiata da parte del suo "bersaglio". Affermo che Yuno con la sua follia omicida si può considerare come il vero antagonista della serie in grado di impaurire ancora di più rispetto a tutti gli altri personaggi. Inoltre la relazione d'amore che si instaura tra i 2 protagonisti è veramente strana e che si evolverà man mano con il proseguire della storia.

Grafica: ci troviamo su ottimi livelli su ogni campo. Il character design è ben delineato e mostra marcatamente le varie differenze di corporatura e fisionomia dei vari personaggi. Le ambientazioni sono piuttosto dettagliate ottimizzate anche dal buon gioco di luci ed ombre. Lo stile del disegno è molto simile a quello del manga non stravolgendo nulla. Nota dolente riguarda le animazioni e la computer grafica, di natura altalenante e scostante: si poteva fare di meglio.

Sonoro: anche qui "Mirai Nikki" si attesta su ottimi livelli. Sia le 2 opening che le 2 ending sono state fatte bene e riescono a trasmettere anche loro le emozioni provate durante le scene dell'anime. L'OST compie un ottimo lavoro regalandoci tracce molto orecchiabili ed adatte ad ogni situazione. Stessa lode va anche al comparto del doppiaggio molto efficace.

Sceneggiatura: principalmente è la componente d'azione e psicologica che prevale durante la serie, ma si assiste anche a scene horror e splatter piuttosto violente in cui si ha per protagonista la follia omicida di Yuno. Di colpi di scena ce ne sono a bizzeffe e non fanno altro che aumentare il pathos e la suspence. Il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca ma penso piuttosto sia il mio personale punto di vista. Ottima è pure la gestione temporale degli eventi, grazie a flashback ben riusciti ed esaustivi e mai fuori luogo. Comunque la storia in generale è piuttosto lineare tranne la parte finale che è invece volutamente caotica così da poter evidenziare che è in atto un grande finale in cui ci saranno continui capovolgimenti di fronte.

Tematiche: l'anime tratta di tematiche quali la follia, l'imprevedibilità del futuro oltre che all'amore. Quest'ultimo è trattato in modo molto particolare poiché all'inizio della serie si può considerare del vero proprio stalking morboso. Yuno è disposta anche ad uccidere o ad imprigionarlo pur di proteggere il povero Yukiteru dalla pericolosità del mondo esterno. Altra tematica importante quindi si può considerare anche la fiducia reciproca.

Tirando le somme finali esprimo la grande soddisfazione che mi ha portato la visione di "Mirai Nikki" che riesce a tenere fede alla bellezza del manga ed anzi a riuscire perfino a migliorarlo in certi casi. Non me la sento di dare un 10 poiché alcuni difetti sono abbastanza sgradevoli da non poter dare l'eccellenza, in primis le animazioni, la CG ed il finale un po' scialbo. Quest'anime lo consiglio a tutti coloro che siano interessati a serie in cui si prediliga la componente violenta, splatter, horror. Ritengo che soddisfi anche chi cerchi un po' d'azione. Probabilmente la maggior parte di coloro che lo guarderanno rimarrà soddisfatta come me.


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Thorgrim

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Giudicare una serie ritenuta mainstream è spesso e volentieri compito arduo, soprattutto si da peso ai commenti e alle aspettative che ruotano attorno all'opera stessa.

Nata nel 2006 per mano della mangaka Sakae Esuno, Mirai Nikki è per molti versi uno dei tanti "figli e figliastri" generati dal successo mondiale di Death Note durante la seconda metà del decennio scorso. Durante la sua pubblicazione la serie ottiene ottimi riscontri di pubblico e nel 2011 vengono prodotti 26 episodi che andranno a ripercorrere l'intero arco narrativo del manga.

Le vicende ruotano attorno a Yukiteru Amano, adolescente timido e riservato incapace di relazionarsi normalmente con i propri coetanei ed il cui passatempo principale è quello di annotare sul proprio cellulare tutto ciò che lo circonda, come se fosse un diario. Figlio unico di genitori divorziati, Yukki vive letteralmente a distanza dal mondo e come unica compagnia ha Deus Ex Machina, immaginario dio con il quale condivide ogni gioia e dolore. Impietosito dal dolore del proprio amico, Deus decide di donare al cellulare di Yukki il potere di prevedere il futuro. Inizialmente affascinato da questo dono, Yukki si renderà brutalmente conto che non è l'unico possessore di un diario e che attorno a lui è in corso una vera e propria corsa alla sopravvivenza che vedrà il vincitore sedersi sul trono di Deus, rivelatosi nel frattempo un vero e proprio dio capace di manipolare il tempo e lo spazio.

Devo essere sincero, difficilmente mi approccio a serie animate senza aver mai neanche dato un'occhiata prima all'opera di riferimento (ovviamente questo non vale per opere nate direttamente su celluloide), ma Mirai Nikki è stata una sorpresa più che piacevole agli occhi di uno spettatore di vecchia data, nonché particolarmente pignolo, come me. Ad iniziare dalla opener, efficace quanto incalzante, passando per le animazioni di altissimo livello (raramente perdono di dinamicità e la precisione è veramente mostruosa per un lavoro quasi del tutto artigianale che non usufruisce di molta Computer Grafica). I personaggi sono ben resi e la sceneggiatura è congegnata ad arte, capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo per tutto la durata dell'episodio. I cliffhanger finali poi sono una chicca per palati fini. Il compartimento audio è ottimo e le scene più importanti sono rette da musiche d'atmosfera che raramente stonano con il contesto circostante.

Dopo una sviolinata di questo tipo cos'è che mi trattiene nel dare a Mirai Nikki il massimo dei voti? Ovviamente gli stessi difetti che affliggevano il manga. Ce n'è un po' per tutti i gusti: personaggi appena abbozzati il cui unico scopo è solo quello di menare mazzate (Third, Seventh e Eighth), altri creati solo per il fanservice (Hinata e Akise), altri derivati (Yukki e Yuno) e situazioni paradossali figlie di una certa teatralità tipicamente nipponica (la morte di Seventh, la forza sovrumana di Yuno, l'incapacità cronica di Yukki). Si ha, insomma, una sensazione di deja-vu che rimanda inevitabilmente il pensiero alle due opere di riferimento di questa serie, Death Note e Elfen Lied (non a caso anche in questa serie la protagonista, Yuno, ha i capelli rosa e vive un amore tormentato e al limite dello psicopatico). Nonostante ciò la serie scorre che è 'na bellezza ed il risultato è sicuramente sopra la media, soprattutto tenendo presente gli standard qualitativi degli ultimi dieci anni di produzione televisiva.

Da vedere almeno una volta per intero senza pregiudizio e per il solo piacere di vedere una serie ben realizzata sotto ogni punto di vista.

M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 26/26 --- Voto 3
Se fosse nato come film, Mirai Nikki si sarebbe meritato un posto tra i "so bad it's so good", pellicole di terza categoria di quelle così squallide da risultare memorabili, imperdibili. Perché a mente ludica, non si può non catalogare Mirai Nikki tra le serie d'animazione più trash mai realizzate. Senza prima concordare su questa cosa, non si può nemmeno ribadire di aver realmente apprezzato questo anime, che fa del trash la sua piena essenza, e dell'immaginazione scevra da ogni logica, il suo punto di forza.
Giudicare in positivo o in negativo opere come questa è un processo che dipende limitatamente dalla capacità o l'incapacità dello spettatore, di assecondare qualsiasi divergenza con la realtà, e di intrattenersi con la fantasia che va 'oltre la fantasia' (forse 'fantasticheria' è il termine giusto): ecco, io non possiedo questa capacità, anzi non riesco proprio a tollerare certe visioni.
Penso che Mirai Nikki costituisca uno tra gli esempi più evidenti di come al giorno d'oggi un qualsiasi autore possa concedersi, senza timore di essere etichettato come incapace, il lassismo più disinibito e la concessione di ogni svago mentale, nella creazione di un'opera narrativa. Non solo, parliamo di un progetto che ha portato al successo la sua creatrice, tale Sakae Esuno, e che sbarcando sugli schermi di lì a breve sarebbe entrato nella cerchia dei titoli 'mainstream'.
Del resto gli ingredienti principali, quelli che sarebbero bastati da soli ad illuminare gli occhi di una grossa fetta di pubblico, quello più giovane in particolare, non mancano affatto in Mirai Nikki, anzi ci sono proprio tutti, e sono attinti da alcune tra le opere più popolari (mica so' scemi, oh). Ma è irritante constatare come ognuno di essi sia stato trattato con i piedi, o stravolto in modo da risultare più risonante, eclatante degli altri, con risultati tuttavia mediocri, a mio modo di vedere.
Primo degli strumenti di cattura delle attenzioni è senza dubbio l'assetto di base, quello da survival game. Questo, si sa, è da sempre un terreno molto fertile da coltivare, ma non un campo facile su cui giocare. Tale impostazione favorisce infatti l'accorpamento di tanti personaggi, che tenteranno di eliminarsi; da qui, la possibilità di far interagire componenti di genere psicologico, thriller, splatter e così via, permetterà agli sceneggiatori di poter liberare la fantasia, ma in maniera da approfondire decentemente almeno uno dei suddetti aspetti. Ecco, in Mirai Nikki ci si è voluti precipitare a capofitto in tutte le direzioni e in maniera incontrollata, dando un calcio a qualsiasi logica o schema di sorta.
Prendiamo i personaggi: a costo di renderli tutti degli schizofrenici irriconoscibili da un episodio all'altro, gli autori hanno deciso di rimodellarne di netto la personalità in base alle circostanze più svariate. E parlo di atteggiamenti piuttosto contraddittori assunti spesso a brevissima distanza di tempo - senza entrare nei particolari, nell'episodio 23 vi è forse l'esempio più lampante. Quindi la 'follia' che si induce a scrutare esclusivamente nella signorina Yuno Gasai, che incarna oltre ogni limite consentito dal termine, la figura di 'yandere', è servita al suo scopo: oscurare i comportamenti non meno astrusi di quelli che sarebbero i 'sani di mente'.
Yuno è solo più eccessiva degli altri, ma nessuno ha un carattere ben definito - alcuni sono proprio anonimi, per giunta, e non voglio dilungarmi su quel bamboccio di protagonista. Da qui si giunge a un secondo fattore, rovinato alla grande, anzi direi mai realmente esistito, quello psicologico-strategico: verrà da sé che sarà inopportuno cercarne la validità, quando a mancare per prima è la materia grigia dei dodici partecipanti. Strumento di 'battaglia' in loro possesso è un diario, le cui potenzialità cambieranno in base al proprietario; la distruzione del diario equivale all'eliminazione, intesa come morte, del giocatore. Ebbene, non sempre le mosse più astute coincideranno con quelle attuate dai partecipanti, neanche quando potrebbero farla franca distruggendo il dispositivo avversario con tutta tranquillità. Forzature come queste sono accompagnate da repentine alleanze che non avrebbero logica se non quella di allungare il brodo/gioco, o da ragionamenti fin troppo acuti - visti i soggetti, poi - da potersi considerare opera d'ingegno e non di mera attinenza al copione (come dimenticherò mai Yuno e i pomodori avvelenati?).
In un gioco di sopravvivenza una presenza che proprio non può mancare è quella della morte, che però, di nuovo a rigor di copione, in Mirai Nikki non sopraggiungerà fin quando la persona in questione non avrà esaurito ogni possibile utilità da deus ex machina circostanziale, o da scialacquatore di frasi a effetto nel posto sbagliato ai momento sbagliato. Ed è qui che si arriva al punto che più contraddistingue questa serie come l'unica (insieme a Code Geass, di quelle che ho visto) dove è la morte a temere gli esseri umani e non viceversa... Perché questi si ostineranno a fare i porci comodi propri con la gola tagliata, i corpi trapassati, facendosi un baffo delle emorragie, scampando a esplosioni o a cadute dai palazzi, schivando coltelli e proiettili e mettendo K.O. interi reparti d'assalto, e tanto altro, ma davvero tantissimo ancora. Considerando poi che l'intero mondo si piegherà senza dire una parola alle azioni di dodici imbecilli di una cittadina a caso del Giappone che, con la reciproca assistenza di qualche piccola divinità, potrebbero creare danni irreparabili, si deve ammettere che questo anime rappresenti una manna per gli amanti del kitsch.
Termine che assume in 'cattivo gusto' il suo sinonimo più riprovevole in altre scene che ho trovato tutt'altro che risibili, direi piuttosto nauseanti, visto il target a cui il manga si riferiva.
La logica di Mirai Nikki è dunque quella di non averne alcuna; nessuna regolare restrizione che spezzi l'andatura scavezzacollo della sceneggiatura, e che, soprattutto, vi faccia diagnosticare eventuali falle (che infatti non persistono, se chiudiamo un occhio sul finale). In questo modo si ottiene una vittoria facile, con poco sforzo.
Ma questo non può andare bene a tutti, a me no di certo.
Per chiudere il discorso sui contenuti, preferirei non prendere sul serio alcun tipo di tematica, ammesso che ve ne sia, che venga trattata con tale grettezza. Ad esempio la mia mente si rifiuta categoricamente di associare la coppia Yuno-Yukiteru ad alcuna arringa di tipo amoroso.
Infine, se scendo al di sotto del 'canonico' 4 è per via di un apparato tecnico che sa essere trash quasi quanto il resto, non per ventisei puntate consecutive, ma abbastanza spesso da considerare l'anime mediocre anche da questo punto di vista.
Abbastanza evidente è il degrado raggiunto dai disegni verso fine serie, prima di risollevarsi nel 'gran finale'; tuttavia l'effettistica lascia a desiderare in parecchi punti, tra esplosioni degne dei film della Asylum, e sequenze in CG buttate lì. Il sonoro mi ha lasciato un po' perplesso per la campionatura di certi effetti, ma trovo che alcune musiche non abbiano sfigurato.
Il mio diario del futuro prevede un bel 3 su 10.
Toh, ci ha azzeccato.


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Exphira

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Ho iniziato a vedere "Mirai Nikki" di sera, il risultato è stato quello di una notte insonne, attaccata al computer.
La trama non annoia mai, a prova di apatia, riesce a tenere sempre sulle spine. I vari personaggi sono grandiosi ed è da ammirare la perfezione caratteriale di ognuno, soprattutto dei due protagonisti: Yukiteru Amano e Yuno Gasai. Come due correnti contrapposte possono generare un tornado, così il carattere debole e dolce del protagonista si scontra, in una storia tra forti emozioni e brividi di piacere, con quello forte ed isterico di lei; il tutto con una serie di personaggi secondari (per così dire) che ruotano alla ricerca di un completamento psicologico e di una felicità apparentemente perduta. Ognuno dei personaggi, per tale motivo, ha una storia da raccontare, per nulla insulsa o stereotipata.

In conclusione, la trama è avvincente, ma ciò che lo rende speciale è l'aspetto caratteriale, così ben fatto e reso umano, dei personaggi. A volte vi chiedete "come reagirei se scoprissi che sto rischiando la mia vita in una sfida all'ultimo sangue"? "Mirai Nikki" può rispondere in modo sincero a questa domanda, senza eroi o demoni come protagonisti, ma solo semplici umani, quali noi siamo.


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Julaaar

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki" rimarrà per lungo tempo nella lista dei miei preferiti. Non capisco come molti, quando ne parlano, citino "Death Note" per farne paragoni: una cosa assurda.

La trama tratta di un ragazzino molto asociale, Yukiteru, che passa le giornate scrivendo al cellulare tutto quello che gli accade intorno come in una sorta di diario virtuale. Un giorno, dopo una discussione con un amico immaginario chiamato Deus Ex Machina, riceverà il suo cellulare modificato: il suo diario è già scritto, ha il potere di leggere quello che gli capita intorno nel futuro. All'inizio ovviamente crede sia frutto della sua immaginazione, ma dopo averlo provato ne è sicuro: il diario del futuro funziona davvero! Dopo un'iniziale momento di felicità, arriva l'amara scoperta: Deus Ex Machina è veramente una divinità, ha consegnato a varie persone dei diari del futuro (ognuno con diverse abilità) e le fa partecipare ad una battle royal dove l'ultimo sopravvissuto diventerà il suo successore.

In questo anime ho trovato di tutto, scene commoventi, violente, comiche, qualcosa che si potrebbe definire ecchi e perfino una scena che si avvicina al yaoi.
Quanto ai personaggi ci sarebbe molto da dire, non c'è un vero e proprio antagonista per tutta la serie, tutto l'anime si svolge con cambi di personalità repentina. Se si devono studiare i personaggi in profondità forse il peggiore è proprio il protagonista Yukiteru che ho trovato insulso per la sua inettitudine, è un credulone di prima categoria e non riesce nemmeno a proteggersi da solo. Devo ammettere che per buona parte della serie l'ho odiato, ma alla fine ho capito che la scelta di renderlo un personaggio cosi debole è stata giustissima. Però chi manda avanti la storia è Yuno, uno dei personaggi più instabili che abbia visto per ora, passa da ragazza dolce e sensibile ad una sociopatica disposta ad uccidere e sacrificare tutti pur di stare con Yukiteru. Gli altri personaggi li lascio a voi, alcuni sono trattati in maniera approfondita mentre altri hanno un ritaglio piccolo nella serie, anche se in molti casi, dopo la ending, ci saranno dei siparietti comici dove appunto ci saranno ulteriori spiegazioni su di essi.

Le opening e le ending le ho trovate perfette anche se quelle presenti nella prima parte hanno un qualcosa in più. La parte grafica mi ha deluso un pò, alcune scene sono fatte veramente malissimo come ad esempio l'esplosione della torre oppure l'animazione di alcune macchine, per citarne alcune. Altra cosa che mi ha dato un gran fastidio sono state alcune scene con presenza di censura, ad esempio per un moncherino. E per queste ragioni non riesco a dare un dieci.
Il finale a molti non piacerà, lascia un po' di amaro in bocca soprattutto perché, per ragioni ancora misteriose, hanno tagliato l'ultima decina di pagine del finale del manga. Forse io sono l'unico che l'ha apprezzato.
Io consiglierei una visione perché i colpi di scena di certo non mancano e se andrete un po' in profondità quest'anime vi farà pensare.


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Gambaruzzu

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
"Mirai Nikki" (letteralmente "Diario del futuro") è un anime che mi intrigava parecchio dopo aver letto la trama su internet e sinceramente mi aspettavo una cosa in stile "Steins;Gate", e devo dire che da questo punto di vista sono stato deluso. Ma la delusione è durata solo venti minuti perché quest'anime ha una trama davvero bella ed entusiasmante.
Quest'opera parla di un Dio (Deus Ex Machina, questo il nome della divinità) che sta morendo, allora decide di fare un gioco e dona a dodici persone un diario del futuro (chi un cellulare, chi un registratore); ogni diario è personalizzato, c'è il diario del detective, il diario dell'osservatore eccetera eccetera. Questi eletti dovranno uccidersi tra di loro usando i diari e il vincitore diventerà Dio. Una trama davvero avvincente e dove i colpi di scena non mancano, ha solo una piccolissima pecca: i personaggi. Alcuni sono davvero ben fatti, ma altri rasentano il ridicolo, ma andiamo con ordine. Parto col personaggio che mi è piaciuto di più: Uryu Minene, è una terrorista e all'inizio sembra un personaggio destinato a spegnersi di lì a qualche episodio, ma dimostra di avere un carattere davvero forte e definito. Il protagonista, Yukiteru Amano è, come dire, stupido! E` la persona più stupida e inutile che io abbia mai visto in un anime, non andrebbe bene neanche per anime demenziali come Excel Saga perché non fa neanche ridere. Uno dei due motivi per il quale non do 8 a quest'anime è proprio lui, un protagonista debole, stupido, ingenuo e che asseconda una psicopatica. L'altra protagonista è Yuno Gasai, molto intrigante come personaggio, ma mette davvero paura.
I disegni non sono il massimo, è tutto un po' statico per l'assenza di combattimenti ma non sono neanche bruttissimi. Nelle ultime puntate, quando sono presenti dei combattimenti, i disegni sono invece ben fatti, sembra quasi un altro disegnatore.
L'altro motivo per cui non ho dato 8 è il finale, ma non tutto il finale, no, solo gli ultimi trenta secondi che stravolgono tutto e ti fanno cadere le braccia. Personalmente non ho letto il manga e quindi non so dire se è identico o cambia qualcosa.
Una cosa molto divertente in quest'anime sono gli spezzoni a fine episodio con Murumuru (mascotte di Deus).
Quello che mi ha colpito dell'anime sono i colpi di scena che assolutamente non mi aspettavo (in positivo ovviamente) e la stranezza di alcuni personaggi (a parte Yukiteru, per carità).

NemesisRaAlgon
NemesisRaAlgon

Episodi visti: 26/26 --- Voto 3
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Sbandierato a destra e manca come un capolavoro, opera geniale e folle, perfetta, la rivelazione dell'anno, mi sono avvicinato a "Mirai Nikki" con palese entusiasmo e quel pizzico di circospezione che bisogna sempre serbare quando ci si trova a dover affrontare un'opera apprezzata dai più. Ebbene, devo dire la verità: mi sto ancora chiedendo che anime abbiano visto gli altri, perché il "Mirai Nikki" che ho visto io è un capolavoro sì, ma di "scontatezza"; è un'opera geniale e folle, nel senso che è folle pensare che sia geniale anzi, è geniale pensare che il produttore di questa serie sia stato un folle a non aver cacciato in tempo lo sceneggiatore; è un perfetto esempio di mancanza di idee e, come se non bastasse, una rivelazione infausta di come la mediocrità riesca a sbancare e a raccogliere pubblico.

Tale è la mia prefazione e se vi sembra troppo severa o cattiva, sappiate che è ben lungi dalla descrizione e dal tono di voce che dovrebbe meritarsi un lavoro orrendo come "Mirai Nikki". Una serie che (lo dico raramente) è fatta davvero coi piedi! Ma procediamo con ordine per spiegare il perché di tanta foga.

"Mirai Nikki", il diario del futuro, è la storia di Amano Yukiteru, studente delle superiori, e della sua "lotta" per la corsa al trono di "dio", un gioco sovrannaturale e mortale che vede una piccola schiera di partecipanti darsi battaglia tra loro, fra efferati intenti, strategiche battaglie e poteri sovrannaturali (i diari, per l'appunto).
A me fu presentata così, questa serie, e scommetto che anche a molti di voi è stata presentata così; quindi se state leggendo questa opinione per farvi un idea sul "vedervi o meno Mirai Nikki" vi dico: "pensateci due volte, anzi, tre" e alla terza volta chiedetevi: "Ho davvero tutto questo tempo da sprecare?" e, se la risposta sarà "Sì", leggete qua di seguito, forse riesco a convincervi a giocare alla battaglia navale, piuttosto che perdere tempo in cose inutili.
Ehm, ho per caso già fatto un sunto della storia di "Mirai Nikki"? Sì? In effetti quello non è "Mirai Nikki", è ciò che vorrebbero farvi credere che sia "Mirai Nikki". Ecco di seguito cos'è in effetti questo anime.
 In una città qualsiasi, vive un protagonista qualsiasi, Amano Yukiteru, uno studente sfigato a cui non interessa il rapporto con gli altri ma al quale piacerebbe avere degli amici, tutti lo prendono in giro e lo tengono a distanza, però è amico di tutti, non si è capito quale sia il suo problema, sappiamo che è il solito protagonista sfigato e che presto riceverà un superpotere.
 Che dite, non è un ottimo incipit pieno d'originalità e bei propositi? Uff! Fermi, fermi, non trepidate, il meglio comincia adesso. Lontano dal potersi paragonare, in quanto a costruzione psicologica, al suo coetaneo Light (compagno di super poteri caduti dal cielo) a Yukiteru viene improvvisamente affidato un Death Noth...ehm... un diario del futuro, perché "dio" non ha niente da fare e, siccome si annoia e vuole che qualcuno prenda il suo posto, vuole far partecipare alcune persone a un gioco mortale. Mamma mia che opera geniale! Sento odore di capolavoro: un gioco mortale dove devono sventrarsi ferocemente e guarda un po': gli antagonisti rappresentano ognuno un diverso stereotipo dell'immaginario nipponico. È inutile, questo "Mirai Nikki" è davvero una rivelazione! Ha così inizio l'efferata gara per ottenere il trono di "dio".
Da qui in poi (fine della prima metà della prima puntata), la storia capitombola fra scene di una stupidità imbarazzante (il finto matrimonio di Yukiteru; la sequenza del parco giochi; Gasai che mette fuori combattimento una centrale di polizia intera soltanto in virtù del fatto che è pazza; divinità che si fanno aiutare da esseri umani più intelligenti di loro), stereotipi esasperanti (il bambino folle coi guanti a pupazzo, Gasai che schiva i pugnali soltanto perché è in modalità folle, i cattivi che non uccidono subito il protagonista ma fanno i loro discorsi o aspettano che i protagonisti finiscano le loro conversazioni amorevoli; la donna tsundere che risolve la situazione per la forza dell'amore), comportamenti illogici e palesemente forzati per far accadere le cose e mandare avanti una storia che non c'è e scene che non hanno letteralmente senso (Minene che fa esplodere un lacrimogeno e fa saltar fuori una moto da sotto la gonna, il protagonista che continua a stare con Gasai nonostante questa abbia ucciso delle persone nella sua casa e lo abbia imprigionato; Gente che si allea "a random" in un gioco dove, alla fine, deve restare soltanto un vincitore, ecc.).
La cosa che fa ridere è che per venti puntate, i protagonisti agiscono e pensano come se fossero dei minorati mentali, mossi da un copione più che dalla logica. E il disegno e le musiche non aiutano di certo: la qualità di ambedue i fattori è mediocre e le musiche sono davvero trascurabili.
Ma insomma, si salverà pure qualcosa di questo capolavoro nipponico? 
Fortunatamente sì: la prima opening è intrigante ed è sicuramente la cosa più splatter che possiamo trovare nell'anime, ha un'ottima animazione, ottime immagini e ottima atmosfera. peccato che sia solo un'opening; la seconda cosa che si salva è il finale della serie. Nelle ultime tre puntate, infatti, gli animatori si decidono ad "animare l'animazione" e lo sceneggiatore sembra sceneggiare in modo decente. Attenzione, ho detto "sembra": ci sono buone possibilità che il poverino non abbia resistito allo sforzo di mantenere un minimo di coerenza e di originalità e che, ad un certo punto sia subentrato qualche buontempone che non sapeva più cosa inventarsi per concludere la storia. Non è un caso che la trama viri verso il plagio attingendo a piene mani da "Madoka magica".

Do un 3 stentato soltanto per l'opening, l'animazione finale e i buoni propositi della prima parte della prima puntata. Il resto è da gettare nel dimenticatoio. E con questo credo di aver già detto abbastanza.
Fuggite, sciocchi (cit.)


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falcus92

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Folle, alogico e interessante. Ecco cos'è Mirai Nikki. Mi avevano consigliato in molti di vederlo e, amante del genere splatter, non potevo non vedere qualcosa che tutti mi invitavano a seguire. In un primo momento mi aspettavo qualcosa di banale, scontato e noioso. Fortunatamente così non è stato. Bisogna dire che complice di questo mio godimento è l'autore folle di questa serie che ha veramente molta fantasia ed è, probabilmente, un po' pazzo. Mi hanno indisposto molto le censure che come al solito i giapponesi mettono ovunque. A quanto pare usciranno pure le versioni non censurate però è senza senso guardare uno splatter e oscurare alcune parti critiche.

La storia parla di un ragazzino: Amano Yukitero. E' un ragazzo dell'ultimo anno delle medie (quindi 14-15 anni) che è molto solitario e anonimo. Non ama stare con i suoi compagni nè tanto meno parlare con loro. Il suo unico interesse è annotare nel suo telefonino tutto ciò che fa, una sorta di diario. Poiché è solo, i suoi amici li ha "immaginati". Uno è Deus ex Machina e l'altra è MurMur. Praticamente uno è un dio onnipotente e l'altra è la servitrice. Yukiteru non si sarebbe mai immaginato che in verità quei personaggi strambi erano reali. Si trova infatti coinvolto in uno strano gioco di successione al dio in cui tutti i partecipanti hanno tutti un diario che rivela, più o meno, il futuro. Solo uno sarà il vincitore. Yukiteru verrà affiancato da una ragazza Yuno. Si scopre, dal primo episodio, che è una pazza schizofrenica maniaca stalker innamorata di Yukki. Questo fa nascere l'interesse di qualsiasi spettatore che oltre a vedere come procederà la lotta alla conquista dei poteri di Deus si interesserà ai rapporti strambi e folli di Yuno e Yukki.

Come accennavo prima il cavallo di battaglia di quest'anime è proprio la follia. Il fulcro di tutto dovrei dire! L'anime non si prefissa di avere una logica sensata, anzi certe volte i personaggi fanno cose incomprensibili che lasciano di stucco lo spettatore. Mai mi era capitato di non riuscire a prevedere come si sarebbe sviluppata la trama, eppure qui ogni episodio mi lasciava senza parole per i risvolti. Il tutto è guidato dalla pazzia di Yuno. Volendo o no lei è la protagonista/antagonista femminile della serie. Sinceramente il suo ruolo rimane fino all'episodio 26 per niente chiaro. Ma non tanto perché è indefinito come personaggio, ma perché è così tanto personalizzato e reso un tutt'uno con la sua mente psicotica che risulta imprevedibile. Tra i commenti agli episodi leggevo che qualcuno si lamentava delle cose insensate di quest'anime. Generalmente tendo pure io a lamentarmi di ciò ma questa opera tende così tanto a sottolineare la follia umana che fa compiere scelte irreali ai protagonisti dando delle motivazioni assurde che però rendono il tutto interessante e speciale.
Intendiamoci: vengono spaccate le linee della logica. Se una persona tenta di seguirlo come avvenimenti plausibili (e quindi ammettendo l'esistenza di Dio e di una lotta alla successione) risulta un'opera mediocre, ma se si comincia a vedere fra le righe si ci trova davanti un'opera profonda e sublime.

Interessante è il genere dell'opera. Essendo estremamente imprevedibile è "tutto". A parte i generi più marcati (Mistero, Splatter, Psicologico) è anche Drammatico, Ecchi (poco ma c'è), Sentimentale, Poliziesco, Shojo-ai, Shonen Ai (Spoiler?), Scolastico ecc... Come vi accennavo, c'è di tutto. La cosa interessante è che il tutto non è dato al caso. Ha una sua logica sebbene sia quello di un folle!

Un commento però alla parte centrale e finale va fatto. I 12 personaggi che ci vengono presentati come possessori di Diari sono davvero strani. Hanno colpito il mio interesse subito. Ognuno di loro si rivela con una psicologia più o meno profonda dettata dagli eventi della propria vita. Esempio è la ragazza della coppia e la chiaroveggente che essendo state violentate mostrano due caratteri diversi dovuti alle esperienze diverse che hanno avuto dopo l'evento triste.

Qualcosa da evidenziare è l'amore tra Yuno e Yukki. Sinceramente è l'argomento più difficile di tutto l'anime. Si è evoluto durante l'opera, questo ha fatto si che quasi non si ci accorgesse di come si andasse sviluppando. Ovviamente sarebbe una cosa positiva (lo è in realtà) ma ci sono alcuni passaggi poco chiari. Cioè la loro relazione parte prima come una bugia e si arriva a vero amore nonostante Yukki capisca che lei è una da manicomio, che l'ha rapito, che gli voleva uccidere tutti gli amici e che l'ha drogato. In fondo anche Yukiteru è un folle. Solo per questo è da vedere quest'anime!

Il finale forse era un po' scontato. In realtà io mi aspettavo un happy end e non qualcosa di amaro. Anche per questo mi ha colpito.

Interessante come l'unico personaggio da manga è Nono. Gli altri sembrano esseri di qualche altro mondo, ma non da manga. Nono è l'unico personaggio che fa milioni di gag, che fa ciò che un personaggio di anime dovrebbe. Infatti è la più banale ma inserito in quel contesto di folli spicca per i suoi atteggiamenti.

L'opera non è da 10 solo per problemi tecnici. Non tanto l'audio che, anzi, presenta delle ost stupende. Sempre molto azzeccate e nuove. Ma la grafica ha grossissime falle. Si passa da episodi curatissimi a episodi in cui i personaggi sono poligoni. Giustamente un ragazzo nei commenti scriveva di aver temuto la morte dei disegnatori. Si passa dall'episodio 6 in cui v'è una lotta di Yuno disegnata in modo sublime a episodi in cui crolla una torre tra esplosioni fatte in pessima C.G. e cadute anti fisiche. Veramente questi alti e bassi hanno reso la visione, certe volte, molto difficile.
Ovviamente da amare sono i disegni di quando Yuno fa la folle. Mi ricordano molto Chrona di "Soul Eater", solo in versione più pazzoide.

Allora lo consiglio agli amanti dello Splatter in stile "Elfen Lied" o "Higurashi no naku koro ni". Il ritmo non è molto veloce, ma neanche troppo lento quindi gli episodi si vedono con piacere anche perché lasciano molto interesse (2 giorni bastano per vedersi tutta la serie!).


 1
.namb

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Non sono un esperto di anime, posso però dire che "Mirai Nikki" ha conquistato il primo posto tra gli anime che mi piacciono di più. Disegno, sonoro, ambientazioni sono molto ben curati, la storia è molto particolare e i personaggi sono curati nei particolari. L'anime è piacevole da vedere e abbastanza avvincente.
La cosa che più mi ha colpito è il rapporto Yukiteru-Yuno, che si è sviluppato sempre più nel proseguire della trama, prendendo dei risvolti inaspettati.
"Mirai Nikki" è un prodotto che mi ha più che soddisfatto; do un bel dieci con la "d" maiuscola.


 6
grandebonzo

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5,5
Dodici concorrenti disposti a tutto pur di ottenere il trono di "Deus ex machina", una sorta di demiurgo giunto agli sgoccioli della propria esistenza. Un survival game a cui questa 'sporca dozzina' è costretta a partecipare contro la propria volontà, ideato per trovare un degno erede al morente semidio. Un 'diario' - in genere, un cellulare - capace di leggere il futuro, concesso ad ognuno dei contendenti, dalle differenti capacità divinatorie a seconda del possessore. Infine, un meccanismo perverso - la distruzione del diario comporta ad esempio la morte immediata del suo proprietario - che obbliga i concorrenti a uccidersi fra loro fino al trionfo dell'ultimo sopravvissuto, colui che sarà designato vincitore del gioco e novella divinità.
Insomma, una gran cavolata.

Oddio, nonostante le assurde premesse non si può dire che i primi episodi di "Mirai Nikki" non siano adrenalinici e coinvolgenti, l'atmosfera tesa, quasi soffocante, e i personaggi carismatici e convincenti. Un ottimo inizio, certo, ma insufficiente a mascherare la risibilità dell'idea di base, e che, purtroppo, la successiva involuzione della trama trasforma in uno show al limite del trash.
Ci troviamo infatti di fronte a una serie perennemente protesa verso il sensazionalismo più becero, fatto di colpi a effetto privi di qualsiasi motivazione razionale, che, pur di stupire lo spettatore, si vede costretta a estrarre dal cilindro trovate sempre più assurde, perdendo totalmente di vista, soprattutto negli episodi finali, quel minimo di coerenza necessario per dare un senso compiuto all'opera. E un gioco in cui non si rispettano le regole perde tutto il suo fascino.
Il fallimento di questo progetto diventa ancor più manifesto quando si accosta "Mirai Nikki" a un anime come "Death Note", spesso tirato in ballo come pietra di paragone, il quale, dal canto suo, riesce invece a mantenere, pur con i propri limiti, una logica plausibile dalla prima all'ultima puntata.

Vero, e unico, punto di forza dell'anime è il personaggio di Gasai Yuno, studentessa schizofrenica dal comportamento imprevedibile e privo di logica, morbosamente legata al suo 'Yukki', e dotata di un carattere patologicamente eccentrico, sdolcinato e criminale allo stesso tempo. Difficilmente si riesce infatti a intuire cosa le passi per la testa, e il non sapere ogni volta cosa stia per architettare è l'unico stimolo a proseguire la visione di un anime oggettivamente deludente, in cui il resto del cast - una schiera di macchiette senza spina dorsale, esemplificate dal patetico e imbelle protagonista - alla fin fine non è un altro che un mero contorno. Tra di essi spicca l'odiosa Murmur, assistente del genio divino, i cui fastidiosi siparietti al termine di gran parte degli episodi allentano ulteriormente la già vacillante tensione.

Così come per la trama, anche gli aspetti grafici, inizialmente di notevole fattura, risentono di un drastico calo qualitativo man mano che ci si avvicina all'epilogo, fino a vette - forse è più opportuno definirle 'abissi' - d'imbarazzante pressapochismo figurativo, a cui si aggiunge lo scialbo utilizzo di una computer grafica grossolana e poco dettagliata.
Meno severo il mio personale giudizio sull'OST, gradevole e ben inserita nel tessuto narrativo.

Nonostante la mia palese insoddisfazione per gli esiti di quest'opera, non mi sento tuttavia di affermare che "Mirai Nikki" sia un clamoroso fiasco: grazie ai suoi numerosi colpi di scena, alle sue scene splatter, al suo sentimentalismo ingenuo e improvvisato, è un anime che abbaglia e stordisce - a patto ovviamente di non far le pulci a una sceneggiatura non certo esemplare - e che, da parte mia, raggiunge quasi la sufficienza in virtù dell'indovinata caratterizzazione di Yuno, il personaggio su cui si regge l'intera opera, uno dei più intriganti e sfaccettati che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi.


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kaitokid

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Domanda: chi, di coloro che hanno visto "Guilty Crown", non ci hanno fatto almeno un paragone guardando questa serie? Credo nessuno. Eppure c'è veramente poco da paragonare, tranne una: i protagonisti. In entrambi i casi sono dei codardi incalliti, fino a quando qualcosa li fa cambiare radicalmente.
Yukiteru però è leggermente diverso, oltre ad essere un codardo è anche patetico. Molto patetico. E la pateticità, a differenza della codardia, gli rimarrà addosso per tutta la serie, escluso l'ultimo episodio (infinita rabbia insopprimibile).
Però, devo dire che ha una personalità piuttosto singolare, pur essendo terribilmente irritante in ogni singola puntata. Altro personaggio interessante è Yuno. In altre serie avevo visto i protagonisti impazzire gradualmente, ma nessuno di loro era mai arrivato a diventare ciò che lei è stata fin dall'inizio. Questa pazza omicida è il motivo per cui questa serie è di genere horror, toglietela e potrebbe diventare, in tutta tranquillità, un poliziesco o un fantascientifico. Ogni volta che tirava fuori quei suoi occhiettini malefici mi faceva saltare sulla sedia, e ogni volta che lo facevo, mi ritrovavo, inconsapevolmente, a pensare: "E ora? Che cosa escogiterà di nuovo? E quella piccola mosca patetica e insignificante si renderà utile?".
Per quanto riguarda tutti gli altri personaggi, si può dire che siano quasi un mero contorno; nessuno di loro è abbastanza approfondito e compaiono in pochi, sporadici episodi, e anche Deus va a raggiungerli, dopo un po', per finire di attaccare la carta da parati. Gli unici che partecipano un po' di più sono Minene (la nona) e Akise (il detective argentato).
Parlando della trama, devo dire che sono piuttosto interessanti l'incipit e lo svolgimento, anche se poi andiamo a cadere nella spirale del "posso davvero fidarmi di Yuno o è solo una pazza maniaca omicida incontrollabile?".
C'è un'altra cosa che mi ha dato fastidio: il 3D. Non è fatto male, però, andando avanti, inizia ad urtare. Le animazioni di Deus mi facevano pregare per farle finire in fretta, tanto non le sopportavo. E che dire del tempismo della prima opening? Semplicemente distruttivo, sembra quasi che tagli in due la scena, vedere per credere.
Riguardo al finale non ho niente da dire e non vedo il motivo per cui venga disprezzato (dopotutto Deus è il dio del tempo e dello spazio, no?).
Facendo le somme, questa serie è piena di tanti piccoli difetti che potevano essere agilmente evitati, ma che comunque lasciano il segno; tuttavia, è ben fatta sotto il punto di vista grafico e delle reazioni psicologiche dei personaggi, coinvolgente e nemmeno così paurosa come sembra (e lo dico io che odio gli horror!). Consigliatissima a tutti coloro che sono fifoni come me!


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Amaterasu

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Se dovessi trovare un aggettivo per quest'opera, "folle" sarebbe senz'altro adatto, ma per nulla esauriente. Sì, perchè Mirai Nikki oltrepassa il folle, raggiunge i limiti dell'inimmaginabile. Non sono un'amante del genere splatter, non lo sono mai stata. Nè amo l'horror o le trame particolarmente spinte. Ma Mirai Nikki, sarà per la maestria dell'autore o per le musiche eccezionali dell'anime, è riuscito non solo a piacermi, a farmi innamorare dell'opera!

Ma procediamo con ordine. Per chi non lo sapesse, Mirai Nikki è la trasposizione animata dell'omonimo manga di Sakae Esuno, completo, composto da dodici volumi, pubblicato in Italia da Star Comics.
Il protagonista, Amano Yukiteru, è un personaggio totalmente inespressivo e indifferente al resto del mondo. Non perchè sia uno dei classici protagonisti nipponici disfattisti e depressi, ma a causa della sua inutilità. Sì, perchè Yukiteru, almeno all'inizio dell'opera, è un essere completamente inutile. Persino lui, di fronte a morte certa, ammette di essere un fallito in tutto e per tutto. Si esclude dalla società, evita le persone. Ha paura di venire ferito dagli altri, e taglia perciò ogni contatto con la realtà. Le uniche cose cui tiene sono un diario sul cellulare, dove annota ogni particolare che stimoli la sua attenzione, e i suoi amici immaginari: Deus Ex Machina, il dio dello spazio e del tempo, e Murumuru, sua serva e ultima ruota del carro. Un giorno, però, la sua quotidiana, grigia esistenza viene scossa da un fatto: tutto ciò che dovrebbe annotare sul suo diario quel giorno e i prossimi novanta, è già scritto! Così, Yukiteru viene a conoscenza di un inquietante e pericoloso gioco ideato da Deus, ormai prossimo alla morte, tramite il quale si deciderà il suo successore, gioco cui parteciperanno dodici concorrenti, ognuno dotato di un proprio Mirai Nikki, un Diario del Futuro, in una sfida all'ultimo sangue. Ad aiutare Yukiteru, a sostenerlo, esortarlo, proteggerlo, interverrà uno dei personaggi a mio giudizio più originali degli ultimi anni: Gasai Yuno, affascinante compagna di classe del suo "Yukkii", anch'essa proprietaria di un diario del futuro, anch'essa partecipante al Survival Game di Deus.
Priorità costante nell'esistenza di Yuno - anzi, unica priorità, perchè è perpetrando quel fine che la ragazza trova un motivo per vivere - è la protezione di Yukiteru. Una protezione talmente devota da raggiungere i limiti dell'assurdo. Yuno uccide, uccide senza pietà, uccide anche senza motivo, senza ragione. Tutto per "Yukkii".
In questo modo, il personaggio più inutile della storia viene a contatto con quello più accattivante, in uno strano rapporto amoroso, anche se di amore, essenzialmente, non si parla. Si parla di pazzia, di disperazione, quando si tratta dell'attaccamento folle di Yuno per Yukiteru. Si parla di paura, di terrore, di sfruttamento per quanto riguarda Yukkii. L'amore ne è solo una conseguenza.

Seguendo i filoni principali generati dalla storia dei due protagonisti, Mirai Nikki si sviluppa attraverso i loro contatti con gli altri partecipanti del gioco, personaggi molto approfonditi dal punto di vista psicologico. C'è sempre pazzia, sempre angoscia. Ma per tutto c'è un motivo, in Mirai Nikki.
Inutile dire che la trama non manca di nulla. Nè di scene ecchi, nè di splatter, nè di horror psicologico, di nulla. C'è anche dello shounen e dello shoujo-ai, che in effetti non guasta proprio.

Le uniche pecche, se proprio ne dobbiamo trovare, sono nella parte finale. Per quanto la storia possa coinvolgere nei primi episodi, e si sviluppi egregiamente in quelli centrali, negli ultimi, al raggiungimento del climax assoluto, la tensione accumulatasi si perde in un attimo. Mondi paralleli? Viaggi nel tempo? L'horror soprannaturale sfocia nella fantascienza, perde molto significato.
Alla fine, credo però, era praticamente inevitabile. In una storia in cui si trattava di un Dio della spazio e del tempo, era vagamente impossibile sorvolare su queste situazioni illogiche, mantenendo il contatto realistico della trama.
In ogni caso, per quanto il cambio di genere spiazzi, non delude assolutamente. Per questo vi invito a guardare l'opera fino alla fine, e a godervela come me la sono goduta io.


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ElyCChan

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki" - letteralmente "Il diario del futuro" - è un anime, tratto dall'omonimo manga di Sakae Esuno, di ventisei episodi trasmesso nel 2011 in madrepatria.

Partiamo come al solito con la trama. Yukiteru "Yukki" Amano è un ragazzo che frequenta le scuole medie; invece che giocare o starsene con i suoi compagni, preferisce scrivere sul suo cellulare una sorta di "diario" di tutto ciò che accade a lui e intorno a lui. Come si può capire è un ragazzo asociale che ha un amico in un mondo immaginario (o almeno, pensa che sia immaginario): Deus Ex Machina, signore del tempo. Un giorno Deus trasforma il suo cellulare in modo che le azioni che Yukki farà siano già scritte: lo fa diventare un diario del futuro. Automaticamente il povero Yukki si ritroverà a far parte di un survival game in cui bisogna trovare gli altri "possessori" di diari e ucciderli; i possessori inoltre possono modificare il proprio futuro e anche quello altrui se necessario e per essere riconosciuti hanno un proprio numero: Yukki è "First". Il premio per il vincitore/vincitrice del gioco è diventare un dio. Confuso e spaventato, Amano trova Yuno Gasai "Second", una sua compagna di classe follemente innamorata di lui che è una posseditrice di diario. L'anime qui si sviluppa mostrando Yuno, piccola yandere, con Yukki alla ricerca degli altri possessori per vincere il survival game. Nel corso della storia verranno mostrati tutti gli altri possessori (in particolare Ninth e Fourth) e la dura battaglia per restare solo in uno.

Dal lato tecnico è un anime veramente ben riuscito. Le animazioni sono davvero favolose, anche se presentano talvolta i pixel per coprire le ferite tipo l'occhio di Minene, ma nonostante ciò nel complesso è davvero gradevole. Il sonoro è molto azzeccato al genere di anime, partendo dalle sigle e passando per i momenti di suspance e azione. Trama e personaggi sono un punto molto forte dell'anime. La storia del diario può sembrare una specie di "Death Note", ma poi è comunque molto coinvolgente e affascinante. I personaggi invece sono caratterizzati benissimo: abbiamo una Yuno pazza, maniaca e stalker (decisamente yandere), un Yukki all'inizio timido e insicuro ma poi capace di fare miracoli e di tener testa agli altri possessori, c'è una Minene prima grande nemica, poi preziosissima alleata, e tanti altri. Un altro punto a vantaggio dell'anime è che è totalmente fedele al manga - edito in Italia dalla Star Comics.

Come voto do un nove pieno. È un anime che mi ha coinvolta moltissimo e che mi ha tenuto con il fiato sospeso fino all'ultima scena. Consiglio a tutti coloro che vogliono vedersi un anime di azione con personaggi psicologizzati molto ma molto bene, consigliato a chi è amante di horror/splatter.


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Evangelion0189

Episodi visti: 26/26 --- Voto 4
In poche parole, Mirai Nikki è una sorta di Death Note alla maniera di Battle Royale. L'anime in questione è in realtà una trasposizione dell'omonimo manga tuttora in corso di Sakae Esuno. Eccone le premesse.

Uno pseudo manipolatore supremo, tale Deus ex machina, sottopone alcuni individui a un gioco di sopravvivenza basato per l'appunto sui cosiddetti "mirai nikki", i "Diari del Futuro"; il vincitore di questa sfida efferata, che vede i concorrenti uccidersi a vicenda, sarà il nuovo dio del tempo e dello spazio. Nonostante l'idea di base discretamente interessante e a tratti coinvolgente la visione della serie non mi ha per nulla soddisfatto. A parte le insulse censure della versione televisiva (anche in Giappone propinano censure adesso?) che però non fanno testo nella presente recensione, ho trovato pesanti i ventisei episodi complessivi e ho detestato fino all'inverosimile i due protagonisti. Da un lato abbiamo Yukiteru, un protagonista maschile fin troppo piagnucolone e senza spina dorsale (ciò detto da un grande sostenitore di Shinji Ikari di Evangelion, l'individuo "senza spina dorsale" per eccellenza, a detta di molti, ma non ne parlerò in questa sede), mentre, dall'altro, abbiamo Yuno, un'insopportabile squilibrata mentale che non fa altro che ammazzare chiunque le capiti sotto tiro e a urlare ossessivamente "Yukki" a destra e a manca. Naturalmente dietro alla sua follia c'è una spiegazione ben precisa (tanto che entro la fine della storia vengono spiegati tutti i punti oscuri in cui man mano si imbatte lo spettatore), ma ciò non giustifica né, tanto meno, rimedia al nervosismo che un simile personaggio mi ha trasmesso dall'inizio alla fine. Mi sono ritrovato a tifare di più per gli altri partecipanti al gioco (Nona, Quarto e soprattutto "Settimo") e a personaggi come Akise Aru.

L'ultima puntata, tra l'altro incompleta se si sbircia il capitolo conclusivo del manga da cui è tratta la serie, è l'unico epilogo possibile della storia, ma per arrivarci bisogna sorbirsi puntate all'insegna di numerosi colpi di scena e spesso anche noiose, confusionarie e ripetitive. Da un punto di vista tecnico la qualità delle animazioni e della grafica in generale è altissima, ma non basta a far sì che io possa considerare la trasposizione animata di Mirai Nikki un buon prodotto. Insufficiente su tutta la linea.


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riku4ever

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki" è un anime che mi ha lasciato basito. Non so proprio da dove cominciare: ogni comparto è da elogiare. A partire dal comparto tecnico, con musiche davvero memorabili e animazioni molto fluide, a seguire con i personaggi, che sono tutti ottimamente caratterizzati anche se a volte compaiono per molto poco, tutti con un carisma davvero invidiabile. Per non parlare poi della storia, che intriga e incuriosisce puntata dopo puntata, fino a un finale che, fortunatamente, non delude, anzi. Tuttavia esso non è un anime esente da difetti. In primo luogo, non ho amato l'animazione di Deus, eccessivamente computerizzata, la differenza con l'animazione generale si nota, e molto. Altro difetto direi che sono i personaggi, che essendo davvero troppi - che non è un male - qui (anche a causa della natura della serie di "survival game") spariscono troppo in fretta. Infine da segnalare il finale, che pur non essendo male, "salta" le ultime 10 pagine del manga con un messaggio che ho odiato: "Continua nel prossimo progetto".
In definitiva, ho adorato "Mirai Nikki", a prescindere dai piccoli difetti sopracitati, e ritengo sia un anime da vedere obbligatoriamente. Spero che ci sia un OAV che continui il finale e che non ci sia una seconda serie, che sarebbe troppo forzata.


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dragon heart

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Inizialmente ero un po' perplesso dal fatto che un anime basato su diari cellulari (la maggior parte) del futuro, potesse appassionarmi, ma puntata dopo puntata devo dire che "Mirai Nikki" mi ha molto sorpreso. La trama è avvincente così come i colpi di scena. E la coprotagonista Gasai Yuno è un personaggio al di là degli schemi, che provoca così tante sensazioni (odio, compassione, tenerezza, ecc.) da diventare la vera stella.
Ho molto apprezzato lo stile cruento e la violenza di quest'anime, che lo rendono più vero e appassionate, anche se in alcune scene c'è un po' di esagerazione, come in molti anime del resto.
Unica pecca è il finale modificato rispetto al manga (per sentito dire), ma anche se non fosse fa veramente tristezza.


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Crashis

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki" è un anime prodotto nel 2011 dalla Lantis e Funimation Entertainment.

La trama
Proviamo a entrare nell'ottica di quest'anime impersonandoci nel protagonista: siamo un ragazzino di 14 anni di nome Yukiteru e non abbiamo molti amici, tuttavia, una volta tornati a casa, viviamo in un mondo immaginario in cui c'è un dio, che per movimentare la nostra vita decide di creare un gioco di sopravvivenza, in cui 12 persone inclusi noi avranno il potere di predire il futuro tramite dei diari particolari, che trascrivono gli avvenimenti futuri prima che accadano. Bene, entrati in quest'ottica, c'è da dire una cosa sola: questa, a mio parere, è una delle trame meglio riuscite di questa decade, a cominciare dall'idea dei diari, veramente particolari e variegati. Ma non è solo questo: la particolarità di "Mirai Nikki" sta nella crescita di tutti i personaggi contemporaneamente. Seppur alcuni personaggi non abbiano ricevuto il giusto trattamento per colpa della loro uscita di scena troppo precoce, c'è da dire che ogni personaggio ha un carattere diverso, e soprattutto è studiato in ogni particolare. Particolarmente importante nei due personaggi principali è il carattere, che cresce e si evolve di pari passo con la vicenda, studiata in ogni minimo dettaglio. Per chiudere il circolo, c'è da dire che "Mirai Nikki", grazie alla sua forma veramente inusuale, dà allo spettatore una sensazione di incompleto e lascia con il fiato sospeso fino alla fine, dove si può ammirare un finale non proprio banale e veramente ben riuscito. Importante, inoltre, è la personalità di ogni personaggio, visto che ognuno è davvero molto carismatico e talmente carico di emozioni che più di una volta lo spettatore sarà abituato a tifare per un personaggio rispetto a un altro.

Lato tecnico
Insomma, "Mirai Nikki" ha una trama imponente, accompagnata da un particolare stile grafico, che va migliorando via via che si procede negli episodi. Le animazioni sono ben fatte e per niente elementari, mentre la cura e la dedizione nei fondali è piuttosto elevata, vista anche la qualità del progetto. Dal punto di vista sonoro, invece, notiamo ottime soundtrack e belle opening ed ending, veramente orecchiabili, che riescono a scolpire nell'animo dello spettatore un piccolo spazio, rimanendo ben fisse.

Commento finale
Senza fare troppi giri di parole, io personalmente mi sono affezionato a "Mirai Nikki": è un anime imponente, serio, divertente e contemporaneamente malinconico, come poi è successo con altri anime usciti successivamente (ehm, "Guilty Crown"). Lo consiglio? Sì, a chiunque, sia ai nuovi spettatori sia a quelli di vecchia data. È un must see per chiunque ami gli anime.
Voto finale: 9.


 0
Barbex

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Uffa, ho già cambiato il voto più di una volta: 9 è tanto, 8 è poco, non so proprio decidere, ma per adesso do a "Mirai Nikki" un 8 che è più un 8 e mezzo.
Il titolo fa subito intendere di cosa si parla: "Mirai Nikki", "Diario del Futuro".

Partiamo con la trama: Amano Yukiteru è uno studente che non riesce a socializzare con nessuno, e che quindi per passare il tempo annota sul proprio cellulare tutto ciò che vede, come in una sorta di diario. Chiuso in camera sua, entra nel mondo del suo amico immaginario, Deus, che è appunto il dio dello spazio e del tempo.
Scopre però che Deus è reale quando quest'ultimo, per noia (ma non solo), decide di dare a 12 persone, tra cui lo stesso Amano, il potere di prevedere il futuro più prossimo tramite i propri diari; potere che varia a seconda del tipo di persona, così come la forma esteriore del diario. Il primo possessore che incontra è Gasai Yuno, la tizia più bella della classe, a cui, ovviamente, piace, e che lo aiuterà a difendersi dagli altri possessori: perché quello ideato da Deus è infatti un gioco di sopravvivenza, nel quale l'ultimo possessore rimasto prenderà il suo posto diventando dio. Direi che come spunto iniziale promette bene.

Le prime puntate servono più che altro ad attrarre la gente e a dare un assaggio della "malattia" dell'anime, in senso buono. Si nota un po' di fanservice, che potrebbe disgustare molti, ma secondo me viene messo lì per un secondo fine, ovvero delineare meglio il personaggio di Yuno, il più importante. Lei è una ragazza strana, si presenta come una stalker, ma è anche bella e le piace Yukiteru, e mixando tutto questo con la sua instabilità mentale viene fuori qualcosa assolutamente degno di nota. Potrebbe stare antipatica per il fatto che ogni puntata dice almeno trenta volte "Yukkiii!!!", ma il motivo è sempre lo stesso: entrate nell'ottica del personaggio, non è sana di mente! Vedrete a circa metà anime...

Poi il finale cambia un po', a tutto viene dato una spiegazione, assolutamente non banale, e il ritmo cresce, e la gente muore, e probabilmente starete incollati allo schermo. La trama si fa anche più complicata, in quanto i nodi vengono al pettine, ed è importante capire bene cosa sta succedendo. L'ultima scena in particolare spiazza, devo dire lasciando però un senso di vuoto; diciamo che, se vi aspettate un finale classico, in cui tutto torna bene o male alla normalità, siete fuori strada.

Per il lato tecnico, il disegno è buono e la musica anche, specialmente spiccano le opening, che riescono a creare la giusta atmosfera: tra l'altro nella seconda traspare più un senso di azione, così come avviene nell'anime, ed è piacevole che la musica si adatti in un certo senso alla storia.
Se devo trovare delle pecche, direi che queste sono nei coprotagonisti, che mi sono sembrati un po' piattini, specialmente se paragonati al duo Yukki-Yuno. Basti pensare al gruppo di coetanei, due maschi e due femmine: uno è un detective di cui non si sa niente, l'altro è un gasato, ma fa solo la parte del demente, sia nel senso che è "il più allegro del gruppo", sia nel senso che è in grado di mettere tutti nei casini per la sua, chiamiamola, ingenuità. Per quanto riguarda le ragazze invece una è una tettona e da nemica diventa amica, mentre l'altra la segue sempre per... certe sue tendenze. Punto.
Oppure ancora, sempre in tema di personaggi, Murmur all'inizio sembra un personaggio piuttosto importante, poi viene dimenticata per svariate puntate, e ritorna solo nel finale con un ruolo fondamentale; un po' altalenante insomma. Per finire con i personaggi, Yukki poteva almeno essere vestito in un modo un tantino più decente, dai.
Infine, terminando con i lati negativi, si potrebbe dire che la vicenda ambientata in un mondo più realistico avrebbe avuto altri risvolti. A parte il fatto che il primo "successo" di Yuno e Yukiteru avviene in un modo un po' al limite, e che più verosimilmente non sarebbero scampati molto nel corso delle puntate, ma poi con i casini che vengono fuori è strano che nessuno si chieda mai cosa cavolo stia succedendo: esplode una scuola, ma non è che se ne parli più di tanto.

Tutto ciò però di sicuro non basta a rovinare l'anime, che è di sicuro uno dei più belli che io abbia visto di recente. Una nota: il manga è leggermente più lungo e con un finale diverso.
Insomma, quest'opera merita secondo me di venire consigliata: ha intrighi, azione, e un po' di malattia che è ciò secondo me che più di ogni altro fattore può farvi innamorare di quest'anime.


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sintetico82

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Yukkii!

Reputo "Mirai Nikki" davvero una bella serie! Un thriller che appassiona e coinvolge con una storia decisamente abbastanza originale. La serie qualche volta va un po' giù di qualità, ma sa subito come riprendersi. Negli episodi finali non ho capito che c'entrano alcune situazioni alla Dragon Ball, ma si dimenticano subito.
I personaggi della serie sono davvero ben delineati e di sicuro molto poco visti in altre serie. Il personaggio di Yuno poi è fantastico, la vorrei come fidanzata quasi, guardandomi costantemente le spalle ovviamente! L'animazione complessiva è molto bella, e che dire di più? Il resto è scritto nel mio cellulare...


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inglimod

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
In quest'anime incontriamo Yukiteru Amano, un ragazzo senza amici e che non eccelle in nulla. Egli passa la sua vita a fare da spettatore a quello che gli capita attorno scrivendo tutto sul diario che tiene sul suo cellulare. Yukiteru inoltre spesso si rifugia in un mondo che lui giudica immaginario, dove parla con il dio Deus. Un giorno Deus gli dona sul cellulare un diario che gli permette di leggere il suo futuro e Yukiteru successivamente scopre di essere entrato in un gioco di sopravvivenza con altre 11 persone che posseggono altrettanti diari. In questo gioco esse dovranno uccidersi tra loro per decretare chi prenderà il posto di Deus come dio ormai giunto alla sua fine.

La storia dell'anime si sviluppa velocemente e vedremo subito Yukiteru intento a sopravvivere e a uccidere per non essere ucciso; insieme a lui ci sarà una ragazza molto particolare di nome Yuno. Le puntante sono ricche di suspense e la trama spesso prende volte inaspettate. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto i due personaggi principali, nonostante <b>POSSIBILE LEGGERO SPOILER!</b> il cambiamento repentino di carattere di Yukiteru: un codardo che piange sempre, che tutto un tratto diventa uno spietato assassino che uccide a sangue freddo mi lascia alquanto perplesso (nonostante abbia i suoi motivi). <b>FINE SPOILER!</b>
Molto particolare è il personaggio di Yuno, che all'inizio può sembrare la classica yandere ossessionata, ma alla fine vediamo come il suo "amore" può portarla anche a fare cose abbastanza folli, anche per una yandere.
In alcune puntante possiamo vedere che l'anime si abbandona leggermente all'ecchi in alcune rare scene, ma tutto sommato ciò non rovina l'esperienza dell'anime.

Nota d'eccellenza per le musiche molto adatte, che ho trovato si adattavano perfettamente alle varie scene. Le animazioni e la grafica sono belle, anche se con alcuni inevitabili cali, ottime le scelte di colori che esaltano perfettamente le varie scene. Tutto sommato "Mirai Nikki" è un anime più che buono e anche se con alcune puntante deludenti riesce sempre a tenere alte la suspense e l'emozione. Il voto complessivo è un 9, anche se sicuramente l'anime non è perfetto e neanche rasenta la perfezione.


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Lunashinigami

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Protagonista della serie è un ragazzo, Amano Yukiteru, che vive chiuso nel suo mondo fatto dalle annotazioni di quello che gli succede attorno, riportate meticolosamente in un diario virtuale, e anche da un'entità misteriosa, Deus. In questo modo, senza neanche rendersene conto, Yukiteru viene proiettato in un gioco di sopravvivenza in cui dovrà sfidare 11 possessori di diario per diventare Dio.
Se inizialmente "Mirai Nikki" (il diario del futuro) può sembrare molto simile a "Death Note", ben presto ci si rende conto che si tratta di una vaga somiglianza: difatti in quest'anime nulla è quello che sembra e in 26 episodi assistiamo a una serie infinita di clamorosi colpi di scena che catturano l'attenzione dello spettatore, il tutto ovviamente accompagnato da una grafica, che seppur calante in alcuni episodi, si rivela all'altezza della trama. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, soprattutto i due protagonisti che godono di un'analisi psicologica davvero eccellente.
Consigliatissimo a tutti coloro che amano gli anime ricchi d'azione e in cerca di situazioni paradossali quanto avvincenti.


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Adamantite90

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Cercavo un anime da guardare per questa noiosa estate, quando ho trovato "Mirai Nikki".
Che dire, si tratta di certo di una serie abbastanza misteriosa, intrigante e piena di suspense, ti prende sin da subito. Aspettatevi di tutto, perché mai nulla sarà prevedibile.

Il gioco di sopravvivenza ci introduce diversi personaggi, che verranno svelati meglio nel corso della serie, tutti abbastanza ben caratterizzati e con un passato che viene sempre spiegato nei dettagli, per far comprendere meglio le motivazioni che spingono ogni partecipante a voler vincere il gioco a tutti costi, diventando così il nuovo dio dello spazio e del tempo. Essi faranno uso dei diari del futuro, strumenti donati loro da Deus, l'attuale dio "in carica", che deve scegliere un successore prima che quest'ultimo sparisca.
Ma "Mirai Nikki" non è solo una storia avvincente, con tanta suspense, azione e combattimenti un po' diversi dal solito. Anche per quanto riguarda il contenuto sentimentale troviamo qualcosa di veramente interessante.

Innanzitutto, i protagonisti Yukiteru e Yuno, possono sembrare abbastanza infantili, a volte un po' stupidi e/o stereotipati - ma ricordiamo comunque che si tratta di uno shounen: ciò è fatto anche per creare una sorta di contrasto tra le loro diverse personalità (la bellezza/intelligenza di Yuno e i suoi tratti invece più violenti, ad esempio), tuttavia verso la fine dell'anime si ha decisamente un'inversione di tendenza, abbastanza sorprendente devo dire, che riguarda sia i protagonisti stessi sia la trama. La storia d'amore tra i due è sicuramente il fulcro della storia, ma per la prima volta l'amore non viene visto come il mezzo risolutivo di ogni problema, non si tratta di quell'utopico amore che ci fa dimenticare il passato, le sofferenze e il dolore. No, in "Mirai Nikki" non è affatto così. Benché, infatti, i due non rifiuteranno di scambiare qualche gesto amoroso durante lo svolgersi della trama, l'esitazione di Yukiteru ci fa percepire in qualche modo che c'è decisamente qualcosa "che non va" con la sua amata.

Cos'è in fondo realmente l'amore? Cosa significa amare e cosa si è disposti a fare per esso? L'amore è solo una necessità personale e una dipendenza dettata dall'egoismo? Si ama davvero solo per avere qualcuno da cui dipendere, qualcuno che ci protegga? Si può davvero avere più a cuore la vita di qualcun altro piuttosto che la propria?
Sono questi alcuni dei punti fondamentali sui quali ci vuole far riflettere l'anime durante le sue ultime battute, ed è per questo che il personaggio di Yuno doveva essere esattamente così: bella e intelligente, ma anche violenta, imprevedibile e spaventosa. Si ama la persona in sé o solo il suo aspetto fisico, o forse le doti intellettuali? La definizione di amore che l'autore vuole trasmetterci la si percepisce chiaramente nelle ultime scene.

SPOILER
Verso la fine, infatti, nel momento cruciale della verità, dove Yukiteru prenderà conoscenza della situazione, ecco che in quel momento le paure, l'indecisione e la consapevolezza che forse il futuro non è poi così prevedibile neanche con un mirai nikki tra le mani, fanno sì che i nostri protagonisti gettino la maschera, tirando fuori il loro vero carattere, fino al punto di invertirne i ruoli. Yuki sacrifica i suoi amici che con tanta fatica era riuscito a farsi visto il suo carattere schivo ed egocentrico, lo fa pur di non tradire ancora una volta la fiducia della sua Yuno, che nel frattempo però lo sta ingannando di nuovo; e non di certo per il suo bene.
A questo punto nasce spontaneo chiedersi: ma come? L'amore non dovrebbe forse essere quel sentimento capace di permetterci di fare qualunque follia per la persona amata, qualunque cosa pur di farla sentire bene? No, tutt'altro, Yuno afferma proprio il contrario dicendo, infatti, che entrambi si sarebbero anche potuti innamorare di qualunque altra persona, purché soddisfacesse il loro bisogno personale (e ideale). Le follie di Yuno sono mirate a proteggere l'amore stesso, il suo concetto egoistico di esso, tant'è che lei non si rifiuta affatto di ferire la persona amata, pur di rivivere infinite volte quelle sensazioni che semplicemente la illudevano di essere felice.
Mi piace soprattutto il fatto che si rompa questo stereotipo dell'amore deterministico, dell'anima gemella, del destino... E' tutto uno scorrere di eventi, casuali e imprevedibili, e per quanto si desideri poterne cambiare il corso, ciò è assolutamente impossibile, nonostante i potenti diari a disposizione dei due. Ed è per questo che alla fine di tutto l'unico futuro realizzabile è un futuro dove l'amore dei protagonisti non esiste, perché non poteva più esistere, se non nei mondi del passato generati da Yuno.
FINE SPOILER

Detto ciò, consiglio a chiunque quest'anime, con delle puntate che variano molto tra di loro, per carità anche con dei bassi e degli alti (alcuni episodi potrebbero annoiare), ma vi assicuro che una volta arrivati alla fine verrete premiati con delle scene davvero ben fatte.
Preparatevi ad assistere a interessanti scontri psicologici tra i contendenti, a dettagliate e introspettive narrazioni dei loro passati, a colpi di scena a più non posso e a un finale inevitabilmente un po' drammatico ma ricco dal punto di vista morale e conclusivo per quanto riguarda gli eventi della trama.
10/10.


 3
Whooki91

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Dopo tanto fanservice e tette enormi ovunque ci voleva un anime come questo per rinforzare lo spirito. Sì, c'è qualche sprazzo, ma non presente ogni 5 secondi come negli anime di questo periodo. La chiave dell'anime è: non fidarti di nessuno totalmente, specie se partecipi a un survival game.
La trama, diversamente dalla tradizione, non gira intorno a Yukitero, il protagonista, ma a Gasai Yuno, una matta stalker che ha in mente solo di stare vicino al suo Yukki, fregandosene di tutto e di tutti. A ogni episodio si incontrano i vari partecipanti del gioco, ognuno con la bramosia di diventare un dio, come promesso da Deus.
E' interessante scoprire il passato dei vari personaggi e il modo in cui intendono andare avanti con il gioco.
Le uniche pecche sono: il moccolo di Yukiteru che per un bel po' di episodi vi toccherà sorbirvi in diverse lagne; che inizialmente tutto viene mandato avanti dalla casualità perché non ci sono vere e proprie indagini per identificare i giocatori.
Non c'è nulla di scontato e gli episodi finali daranno molti colpi di scena: chi sarà dunque il nuovo dio?


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kingartur3

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Parto con la solita premessa che non spiego la trama, facilmente reperibile dai commenti precedenti o dalla scheda affianco.

Partiamo innanzitutto dalla caratterizzazione grafica dei personaggi, che in quest'anime è splendida e dà perfettamente l'idea di come sono anche caratterialmente, anche se a mio avviso una grafica meno cupa avrebbe aiutato; ciò però non incide sul voto, in quanto per il suo genere questa "cupezza" altri non mette che più atmosfera, quindi posso dire senza problemi che un 10 è ampiamente meritato, considerando sempre che i protagonisti fanno parte di un manga a uscita settimanale e non si poteva fare di meglio.

La trama inizia con una premessa un po' strana, una premessa che sembra far vincere tutti i personaggi, però dopo poco si capisce benissimo chi possono essere i finalisti, ed è sopratutto su questa cosa che fa perno l'autore. In pratica in ogni episodio mette a dura prova i protagonisti facendo rischiare loro spesso e volentieri la vita, facendo quasi dimenticare allo spettatore quella premessa che però viene ricordata a ogni pericolo scampato. L'abilità principale dell'autore di quest'anime è stata quella di far vedere determinati eventi e di farli poi dimenticare allo spettatore affogandolo in un mare di tensione; stesso spettatore dirà poi "oh, questo non me l'aspettavo", dimenticando inconsciamente quello che prima era accaduto, non c'è dubbio una tecnica da premiare. La trama in sé per sé ti mette un senso di tensione e inquietudine che pochi sono capaci di trasmetterti anche perché "Mirai Nikki" è un anime che principalmente ti fa riflettere sule scelte fatte dal protagonista e la velocità con cui esse vengono prese.
A essere sincero il finale aveva preso una piega bellissima, uno di quei finali inaspettati che mai nessuno avrebbe immaginato, un incredibile mix di tensione e angoscia che ti colpisce quasi fino all'ultimo; è quel "quasi" che fa cascare tutto, però: l'autore aveva molti finali a disposizione, ma ne ha scelto uno che non fa né caldo e né freddo, anzi, sembra "quasi" - e sottolineo molto quel "quasi" - che voglia metterci un sequel, ma la cosa sarebbe molto forzata e senza senso.

Nel complesso "Mirai Nikki" è un anime molto godibile da moltissimi punti di vista; metto il 10, che però non si mostra nella sua pienezza - il voto reale è all'incirca 9,5 - per l'unica pecca della parte finale del finale che poteva essere fatto molto meglio, per l'esattezza gli ultimi 4-5 minuti dell'ultimo episodio, quello che viene prima invece è bellissimo.


 3
AizenSosuke

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Mirai Nikki" è una serie eccezionale, capace di unire ogni genere in un capolavoro unico, in cui si intrecciano paura, amore, ambizione, vita e morte.
La grafica è ottima, le colonne sonore molto belle e curate. Non mi dilungo troppo sulla trama, ma lo consiglio vivamente a tutti. Le vicende si svolgono in un gioco di sopravvivenza ove uno solo riuscirà a rimanere in vita e succedere al trono di Dio dello spazio e del tempo, il tutto elettrizzato dalla presenza di diari capaci di prevedere il futuro dei quali sono dotati e ai quali sono strettamente legati tutti i partecipanti al gioco. Ma cosa succederebbe se qualcuno si innamorasse di un altro possessore di diario?
I colpi di scena non mancano, soprattutto nel finale, assolutamente da non perdere. Un 9 ben meritato.


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»Shakerata«

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Amano Yukiteru è un ragazzo asociale, che non riesce a farsi degli amici. Il suo unico hobby è scrivere tutto ciò che accade intorno a lui in un diario che tiene sul suo cellulare. Un giorno però Deus Ex Machina, che Yukiteru crede solo un amico immaginario, trasforma il cellulare del ragazzo in un diario che gli permette di prevedere il futuro. Deus però farà questo dono ad altre undici persone, tra cui Gasai Yuno, compagna di classe di Yukiteru. I dodici possessori del diario sono quindi coinvolti in un "survival game": il premio per il vincitore sarà quello di diventare dio.

Non avevo riposto in quest'anime grandi aspettative, ma alla fine si è rivelato un'autentica sorpresa. La trama è abbastanza complessa, ma sviluppata in modo da essere resa comprensibile, non presenta punti morti e ci sono numerosi colpi di scena.
I personaggi non sono piatti, ma hanno un grande spessore. Tra tutti spicca sicuramente la figura di Gasai Yuno, ma anche gli altri possessori di diario hanno una grande caratterizzazione, forse grazie anche alla costruzione del passato di ognuno. Peccato che alcuni di questi risultino poco credibili, come Quinto - non voglio fare spoiler, ma non credo che un bambino possa veramente compiere determinate azioni.

Il finale può risultare semplice, ma è sicuramente coerente con le scelte che i personaggi hanno fatto nel corso della serie.
Altra nota di merito sono le sigle: originali e intriganti, a mio avviso assolutamente meravigliose. Una cosa che però mi è dispiaciuta è la presenza di fanservice: più di metà della terza puntata poteva tranquillamente essere evitata e anche la scena in piscina con Hinata completamente nuda la trovo assolutamente superflua.
Il mio voto finale è 8. Non me la sento di dare 9 o 10 proprio per la presenza di alcuni difetti, ma "Mirai Nikki" è un anime assolutamente da vedere, lo consiglio a tutti.

Mirai!

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Mirai!

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Mirai Nikki" nasce come un progetto molto ambizioso, che per la trama molto intrigante merita una particolare attenzione. Purtroppo nel corso delle 26 puntate, specialmente nella prima parte dell'anime, si susseguono diversi difetti che ne compromettono la voglia di essere originale, da una setta poco credibile e originale a un comportamento della protagonista, che, a manga finito, risulta essere contrastante.
Una grande qualità di "Mirai Nikki" però sta nella caratterizzazione di tutti i personaggi, dandone una chiara visione. Paradossalmente il personaggio meno credibile è proprio il protagonista Amano Yukiteru, a causa di una sceneggiatura poco convincente perché forza il comportamento facendo diventare "Yukki" da possibile ragazzo qualunque a personaggio inventato. D'altro canto Yuno è molto interessante per 26 puntate, ma riguardando l'anime potreste cambiare idea anche sull'idea caratteriale, poco credibile, di Gasai.
Insomma, "Mirai Nikki" è un anime sorprendente, interessante, pieno di suspense, che potrebbe anche emozionare in alcune parti. Vi consiglio di vederlo, ma con un'aria meno critica e più volubile.


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npepataecozz

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Il "progetto Mirai Nikki" nasce nel 2006 come un manga, scritto e disegnato da una promettentissima Sakae Esuno. Il passo successivo è stato la realizzazione della sua trasposizione animata, avvenuta nel corso del 2011 e che prevede 26 episodi più un episodio pilota, rilasciato contemporaneamente all'uscita dell'undicesimo volume del manga.
Amano Yukiteru è un ragazzo debole e impacciato, che vive nel rimpianto per la separazione dei suoi genitori. Estremamente schivo nei confronti del prossimo, le sue attività principali sono quelle di aggiornare continuamente il suo diario, nel quale descrive tutto ciò che riesce a osservare durante lo svolgersi della sua vita quotidiana e di trascorrere il suo tempo in compagnia di Deus, una sorta di amico immaginario con sembianze di divinità. Deus, però, ben presto si dimostrerà essere qualcosa di ben diverso dal frutto dell'immaginazione del ragazzo: grazie a lui Yukiteru entrerà in possesso di un "diario del futuro" attraverso il quale sarà in grado di prevedere gli eventi legati al suo futuro più immediato. Il ragazzo, però, non sarà l'unico a cui verrà fatto questo preziosissimo dono: Deus, infatti, ha appositamente selezionato dodici persone al fine di coinvolgerle in un "survival game" che consentirà all'unico sopravvissuto di sostituirlo nelle vesti di dio del mondo. E' quasi inutile aggiungere che i giorni di pace e di isolamento di Yukiteru finiranno drasticamente, e non solo perché sarà costretto a combattere per garantire la sua sopravvivenza ma anche perché diverrà l'oggetto di venerazione di Gasai Yuno, ragazza dai capelli rosa a cui era stato affidato un altro di questi diari e che si dimostrerà essere una yandere.

"Mirai Nikki" è, certamente, un anime molto controverso. In molti hanno notato una certa somiglianza con il pluripremiato "Death Note", dato che la trama ha come suo punto cardine nel possesso di un diario di natura soprannaturale; ma, seppure una piccola ispirazione all'opera di Obata possa essere ritenuta probabile, "Mirai Nikki" si dimostrerà essere un lavoro completamente diverso dal suo celebre precedessore, tanto da rendere quasi imparagonabili le due opere. Il mondo di "Mirai Nikki", infatti, è troppo più complesso rispetto a quello creato per "Death Note" per ipotizzare un possibile parallelismo fra l'uno e l'altro. E non dico altro per non irritare i tanti fan di Light e soci.
Personalmente considero "Mirai Nikki" come un vero capolavoro sia in termini di trama sia in relazione alla caratterizzazione dei personaggi.
La trama è articolatissima, ma perfettamente comprensibile, ed è corredata da una studiatissima serie di colpi di scena che mi hanno lasciato spesso estasiato. La sceneggiatura conduce lo spettatore per mano esattamente dove vuole che vada a parare con la sua intuizione; peccato che molto spesso - ma non sempre, e questo conferisce ancora maggiore imprevedibilità - queste intuizioni si rivelino fallaci instillando nello spettatore, allo stesso tempo, una sensazione di superficialità per non aver prestato abbastanza attenzione ai piccoli dettagli disseminati qua e là. Spesso m'è sembrato quasi di sentire il ghigno dell'autore di fronte al mio sconcerto all'ennesima rivoluzione del mio punto di vista.

Ma il merito maggiore di "Mirai Nikki" sta, senza ombra di dubbio, nella grandezza dei suoi personaggi. Su tutti, ovviamente, spicca quello di Gasai Yuno, che io ho trovato davvero irresistibile sotto tutti i punti di vista. La presenza di un modello base per la creazione di questo personaggio è evidente: chiunque abbia visto la saga di Higurashi certamente non avrà potuto dimenticare la terrificante risata di Rika Furude armata di machete. Ed è proprio sul prototipo di Rika che nasce il personaggio di Yuno, il quale, però, sarà destinato a superare il suo modello sotto tutti i punti di vista diventando, a mio avviso, un personaggio di prima grandezza nell'ambito dell'animazione giapponese di tutti i tempi.
Pur distanti dalla perfezione raggiunta con Yuno, anche gli altri personaggi, però, si rivelano di grandissimo spessore. E questa è stata per me una vera sorpresa, perché a un primo sguardo molti dei componenti dei "dodici" sembrano degli autentici imbecilli, almeno a giudicare dalla loro strana forma o dagli strani costumi che indossano. Ma l'apparenza inganna: ognuno di essi è caratterizzato perfettamente grazie anche alla costruzione del loro passato che riesce sempre a coinvolgere emotivamente lo spettatore.

Se a tutto questo aggiungiamo una colonna sonora da ascoltare e riascoltare più volte il quadro è quasi completo. Purtroppo esso si completa con una certa confusione che domina in alcuni episodi e con un'irritante iper-velocità con la quale vengono mostrati i messaggi che appaiono sui cellulari.
In molti, poi, hanno lamentato la presenza del "vero finale" dell'opera, ossia quello rappresentato sul manga e che io, per completezza, mi sono andato a leggere. E sinceramente non posso condividere le critiche: i pochi spezzoni mancanti sono talmente ridicoli che mi rallegra non ritrovarli nell'anime.
In definitiva "Mirai Nikki" si è dimostrato essere uno degli anime migliori degli ultimi tempi e non solo. Assolutamente da non perdere, poi, per chi come me ha amato alla follia le vicende di Higurashi e della sua inquietante compagnia; questo "Mirai Nikki" potrebbe addirittura sostituirsi a quest'ultimo nei vostri incubi...


 2
SkyDrive97

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Mirai Nikki" è uno degli anime che mi ha fatto riflettere davvero molto su un particolare fattore: quanto ci possiamo fidare davvero di una persona? Secondo me l'anime si basa proprio su questa prospettiva.

Iniziamo con la storia, che narra di un liceale di nome Yukiteru Amano, il quale non ha amici eccetto due creature immaginarie, con cui trascorre il suo tempo. L'unico hobby di Yukiteru è tenere un diario sul cellulare, attraverso il quale registra ogni avvenimento che capita intorno a lui. Un giorno però la vita del ragazzo è improvvisamente sconvolta: il suo diario inizia a segnalare eventi che ancora devono accadere. Così si viene a scoprire che i suoi due amici non sono affatto frutto della propria immaginazione, e che uno dei due è persino il dio che governa il mondo. Quest'ultimo, di nome Deus, decide di dare la possibilità a dodici persone di contendersi il titolo di nuovo dio. Per farlo assegna a ognuno di essi un diario del futuro (ognuno di essi con differenti peculiarità) e decreta l'inizio di un survival game, in cui i dodici concorrenti dovranno uccidersi a vicenda e l'ultimo che rimarrà in vita diventerà dio. Tra di essi ovviamente troviamo Yukiteru, e la coprotagonista Yuno, innamorata follemente e perversamente di lui, che farà di tutto per proteggerlo e per fare in modo che il proprio amore venga ricambiato.
La trama a mio parere è molto diversa rispetto agli altri anime, gli episodi ti prendono davvero e riescono a farti rimanere incollato al computer proprio come un demente. Non le scordo le sere passate a pensare "chissà come sarà il prossimo episodio". Ogni episodio era davvero molto interessante.

I personaggi sono tutti caratterizzati, con le loro paure, le loro ansie, timori, i loro sogni per il futuro, i loro amori: un intreccio di emozioni legato a un semplice telefono che li comanda e li spinge a compiere azioni, fino a che non riesce a mandare in "tilt" l'aspetto psicologico del possessore del diario.
A mio avviso "Mirai Nikki" è uno dei migliori anime della stagione autunnale, da vedere in base ai propri gusti. Personalmente quest'anime mi ha davvero dato un'impressione notevole. Il mio voto è 8.


 3
Darksasori

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Anime dalle ottime premesse, "Mirai Nikki" sa attrarre il pubblico e interessarlo grazie a una trama complicata e interessante e a una buona grafica. Purtroppo però dal punto di vista della trama si ha con il procedere della serie un netto calo dovuto al fatto che tutti i misteri della trama vengono spiegati in modo forzoso lasciando dei dubbi sulla logicità della spiegazione, che inoltre rivelandosi così strana e assurda manca dell'effetto colpo di scena. Nonostante ciò "Mirai Nikki" non fa perdere l'interesse allo spettatore, a parte si intende verso il finale, grazie a dei personaggi ben costruiti e dotati di un po' di follia, che renderà più interessante seguirne le inaspettate azioni. La grafica è l'altro punto di forza dell'anime, davvero ben curata e i disegni risultano piacevoli alla vista.
Un altro punto a sfavore della serie è che benché sembri molto originale molte parti ricordano forse un po' troppo altri anime, quali "Eden of the East" per quanto riguarda i cellulari e la competizione a cui sono sottoposti i personaggi (dodici come in Eden), e "Death Note" per quanto riguarda Deus; questo potrà infastidire alcuni, ma allo stesso tempo chi ha gradito queste serie potrà forse gradire a vederne una simile. In definitiva "Mirai Nikki" è buon anime, ma a causa del finale e della mancanza di originalità si rivela un prodotto più per passare il tempo piuttosto che una serie da vedere a tutti i costi.


 5
BadSign

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Che dire, "Mirai Nikki" è un anime dove non manca niente, magari non tutti gli argomenti trattati vengono approfonditi e nonostante sia presente qualche difetto in qualche scena, direi che nella sua globalità meriti un 10. Anche se l'anime non è perfetto, direi che ci si avvicina moltissimo: l'intensità e la genialità della trama e di alcuni personaggi sono tali da coprirne quei piccoli difettucci che si possono notare, rendendolo un anime di tutto rispetto.

La trama si basa su un ragazzo di nome Yukiteru Amano, che si presenta inizialmente asociale, distaccato ma tuttavia molto sicuro di sé. Sicurezza che perderà ben presto quando si ritroverà con in mano uno strumento tanto potente quanto pericoloso, il Diario del Futuro, e quando si ritroverà coinvolto in quello che è il fulcro della storia, il Survival Game indetto da Deus Ex Machina, un dio che poi tanto immaginario non è...
Ad accompagnare Yukiteru ci sarà Gasai Yuno, il miglior personaggio dell'anime, con un carattere intrigante, misterioso e imprevedibile; questa ragazza da sola è un motivo per seguire con attenzione ogni episodio! Le sue azioni vi lasceranno sempre a bocca aperta per l'imprevidibilità e la genialità.

L'anime di per sé includerà man mano altri personaggi che fanno parte del Survival Game, ognuno con storie di vita diverse che li motiveranno più che mai a vincere il gioco prendendo così il posto di dio. Ciascun personaggio avrà un proprio diario, dalle forme e dalle caratteristiche diverse, che vi incuriosiranno e state certi che la suspense non mancherà mai.

L'anime si appresta a trattare diversi temi, come già detto, anche se non verranno mai approfonditi in modo particolare (come il dolore della guerra, litigi familiari, stupri e quant'altro), ma fondamentalmente si soffermerà sulle difficoltà di un amore segnato dalle psicopatiche ossessioni.
"Uccideresti i tuoi amici, se potessi realizzare un tuo desiderio? Moriresti per qualcuno?"; "Sono scelte simili": alcune citazioni (tradotte) bellissime dell'opening).

Molte critiche a quest'anime sono rivolte al personaggio principale, ma dal mio punto di vista le sue reazioni sono invece molto realistiche. Una persona che ha sempre vissuto così distaccata dalla realtà, pensando solo a osservare ciò che gli stava intorno, improvvisamente si ritrova con uno strumento più potente della sua volontà, coinvolto in un gioco di sopravvivenza dove la morte è sempre dietro l'angolo, continuamente controllato da una ragazza, che per quanto bella, intelligente e innamorata, fa sentire tutt'altro che tranquilli... Non è forse naturale avere paura ed essere indecisi? Non bisogna poi avere chissà quale capacità d'immedesimazione.
Per il resto, personalmente parlando, reputo "Mirai Nikki" uno dei migliori anime, secondo forse solo al già noto "Death Note".


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killer_bee

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Premetto nel dire che io conobbi "Mirai Nikki" anni fa, non ricordo precisamente quando, ma non erano ancora usciti OAV né anime, e forse in Giappone neppure era finito: lessi i primi due capitoli del manga per ispirazione e subito capii che quella che avevo sotto gli occhi era un'opera fantastica, che sicuramente in futuro avrebbe fatto molto successo; e così accadde.
L'anime di "Mirai Nikki" a mio avviso è un'opera che si avvicina alla perfezione, creata da una mente a dir poco geniale.

Iniziamo con la storia, che narra di un liceale di nome Yukiteru Amano, il quale non ha amici eccetto due creature immaginarie, con cui trascorre il suo tempo. L'unico hobby di Yukiteru è tenere un diario sul cellulare, attraverso il quale registra ogni avvenimento che capita intorno a lui. Un giorno però la vita del ragazzo è improvvisamente sconvolta: il suo diario inizia a segnalare eventi che ancora devono accadere. Così si viene a scoprire che i suoi due amici non sono affatto frutto della propria immaginazione, e uno dei due è persino il dio che governa il mondo. Quest'ultimo, di nome Deus, decide di dare la possibilità a dodici persone di contendersi il titolo di nuovo dio. Per farlo assegna a ognuno di essi un diario del futuro (ognuno con differenti peculiarità) e decreta l'inizio di un survival game, in cui i dodici concorrenti dovranno uccidersi a vicenda e l'ultimo che rimarrà in vita diventerà dio. Tra di essi ovviamente troviamo Yukiteru, e la coprotagonista Yuno, innamorata follemente e perversamente di lui, che farà di tutto per proteggerlo e per fare in modo che il proprio amore venga ricambiato.

La cosa più bella della storia di "Mirai Nikki" è che, per quanto uno si sforzi, non riuscirà a prevedere quasi nessun avvenimento dell'anime, perché in quasi ogni episodio sono presenti dei colpi di scena, che ti lasceranno l'amaro in bocca e che ti faranno cambiare completamente le tue previsioni sull'andamento degli avvenimenti futuri.
I disegni sono fantastici, le animazioni fluide e ben curate, le scene d'azione ben fatte. La colonna sonora è intensa e coinvolgente, e opening e ending sono bellissime.
L'unica pecca dell'anime di "Mirai Nikki" è il finale, che essendo stato troncato rispetto a quello del manga risulta "strano"; consiglio quindi a chiunque guardi l'anime di dare un'occhiata anche al manga. Per il resto nulla da dire, nel complesso "Mirai Nikki" è un'opera quasi perfetta, che affronta moltissimi temi, quali l'amore, la solitudine, l'importanza della figura dei genitori nella vita di un bambino, il trauma lasciato da violenze sessuali e psicologiche, l'omicidio. A mio parere è uno dei migliori anime fatti nel suo genere, lo consiglio a chiunque. Penso di aver detto tutto, anche se non finirei mai di parlare di "Mirai Nikki". Gli assegno un bel 9.

mapobeat

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
"Mirai Nikki" in fin dei conti è un anime facile da recensire: tanto ma tanto fanservice con una trama apparentemente intrigante.
Onestamente, però, sono un po' confusa. Sarà che non ho colto il messaggio che questo titolo aveva il compito di trasmettere, sarà che mi sono ormai stufata di tutti questi diari/cellulari dai super poteri, di cui non se ne può veramente più e che sembrano andare così tanto di moda ultimamente (vedi "Death Note" ed "Eden of the East"), fatto sta che ho trovato questa serie molto altalenante.
La partenza è deludente e il terzo episodio in piscina è veramente da fan dell'ecchi. Inoltre con la storia della giovane ragazza facente parte di una setta di dubbia moralità l'anime ha davvero toccato il fondo.
Dopo i primi dieci episodi, però, vi è un miglioramento, l'andamento si fa più serrato e si abbandona un po' di quel fanservice nauseante. Tuttavia, negli ultimi episodi vi è un ulteriore peggioramento. L'anime si salva, a parer mio, nel finale, che, nonostante sia molto semplice, mi è piaciuto tantissimo perché, almeno per una volta, le scelte dei personaggi sono state coerenti.

La trama è semplice: Amano Yukiteru è un ragazzo che frequenta il secondo anno di scuola superiore, ma ha seri problemi nel socializzare con i suoi compagni di classe. Pensa di essere un semplice spettatore di tutto ciò che lo circonda e per questo scrive sul suo cellulare tutto ciò che vede, come per creare un diario. Tormentato dalla solitudine, Yukiteru comincia a immaginare cose strane, compreso il suo migliore amico Deus Ex Machina. Vedendo il terribile stato in cui Yukiteru è ridotto, Deus gli dona un'abilità del tutto singolare: il diario del ragazzo ora avrà il potere di prevedere gli eventi che accadranno in un futuro molto prossimo al presente. Yukiteru verrà trascinato in un gioco crudele nel quale si lotta per conquistare il trono di re del tempo e dello spazio, aspirando a divenire così il successore di Deus.
Al suo fianco, sempre presente, ci sarà Yuno, inquietante e bella ragazza che nasconde innumerevoli segreti.

I personaggi sono ben caratterizzati e anche se Yukiteru può apparire insulso, ciò è voluto, e il rapporto che si crea tra quest'ultimo e Yuno è molto particolare e mi ha incuriosito tantissimo.
Tra i personaggi secondari mi ha colpito positivamente Ninth, ovvero Uryu Minene, famosa terrorista dal carattere risoluto e orgoglioso.
La grafica è buona, tuttavia negli episodi finali si assiste a un indecoroso calo qualitativo che, personalmente, mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Il venticinquesimo episodio è davvero deludente da questo punto di vista.
La colonna sonora è molto bella, in particolare la prima opening e la seconda ending sono evocative e intriganti.

Veniamo dunque a uno dei punti dolenti della serie: l'eccessivo fanservice. Ditemi voi se non si potevano evitare le scene con Yuno in intimo, oppure quelle con Hinata, prorompente ragazza che, come minimo, avrà una sesta di reggiseno. Il decolté di Hinata verrà infatti mostrato più volte durante tutto il corso della serie, e considerando il fatto che la ragazzuola indossa praticamente sempre magliette corte e scollate, i pippettari sono i benvenuti!

Questo è un peccato perché la trama si sviluppa coerentemente e alcune puntate di "Mirai Nikki" mi hanno coinvolto molto; tuttavia i difetti che questa serie ha sono innegabili, e non posso passarci sopra per il semplice fatto che non si è nemmeno cercato più di tanto di creare un prodotto diverso da quelli soliti.
Non so se consigliarvelo o meno, sicuramente "Mirai Nikki" è un anime godibile, ma che non riesce a brillare per originalità, e che non ha pregi particolari.
Ad alzare di qualche punto la mia valutazione, però, c'è il personaggio di Yuno, in assoluto il più riuscito della serie.


 7
smilzoboboz

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
Voglio iniziare dicendo che con un'idea del genere poteva venir fuori qualcosa di molto simile a "Death Note" (magari prima di Near e Mello), e invece è venuto fuori tutt'altro (in peggio).
Come dicevo, "Mirai Nikki" parte da una buona idea che con uno studio accurato della trama poteva diventare un'avvincente partita a scacchi di eventi; l'idea di fondo infatti è che esistano dei diari del futuro che permettono di sapere in anticipo eventi non ancora occorsi, seppur con delle limitazioni - e qui si poteva giocare veramente bene.
Cosa è invece stato fatto? Una trama perlopiù frammentata e completamente irrazionale.
Non bastasse, il protagonista, Amano Yukiteru, passa da ragazzino innocente a feroce assassino come se nulla fosse e il coprotagonista, Gasai Yuno, è ancora peggio, perché ripete in continuazione "Yukkiiii" (riferito ad Amano Yukiteru) come farebbe la protagonista di un hentai e cambia personalità in continuazione (il "motivo" viene poi spiegato a fine serie). Tutti gli altri personaggi hanno un'utilità del tutto marginale e non ci si cura nemmeno troppo di dare loro importanza, tranne qualche goffa eccezione.
La trama è così banale da essere in buona parte prevedibile con largo anticipo, i colpi di scena risultano perciò telefonati e ridicoli. Da notare che quasi tutto quello che non è "prevedibile" è completamente senza senso.
Per quanto riguarda l'animazione, non siamo certo ad alti livelli e il disegno molto spesso è buttato là. Non mi è rimasta impressa nessuna delle canzoni/musiche della colonna sonora, quindi non mi cimento in quel campo.
In ogni caso quest'anime si può riassumere con: "Un'occasione sprecata".


 3
Nobume

Episodi visti: 24/26 --- Voto 6
"Mirai Nikki" è senz'altro una delle serie più attese dello scorso autunno; ammetto che mi ci è voluto un po' per inquadrare del tutto quella che è un'opera che sì promette bene, ma non rispetta le buone sensazioni iniziali.
Amano Yukiteru è un ragazzino di quattordici anni la cui stupidità è superata solo dalla codardia sproporzionata. Asociale e con una famiglia quasi sempre assente, si chiude in un mondo tutto suo che poi scopre essere realtà, quando grazie al suo "amico immaginario" acquista il potere di ricevere gli aggiornamenti futuri dal suo diario nel cellulare. Grazie a ciò sarà capace di sapere tutto ciò che gli capiterà con largo anticipo, diventando una sorta di genio senza macchie, dai voti alti e intoccabile dai bulli che lo prendono di mira per la sua strana perfezione e noncuranza degli altri. Quando il nostro giovane protagonista scoprirà di non essere il solo ad avere questo potere inizierà a mostrarci il suo vero lato da codardo; infatti quando capirà che una stolker di nome Yuno ha un "diario del futuro" scapperà via come un bambino che vede un'ape volare in vicinanza. Subito dopo però, scoprirà che lei è appunto una pazza che lo segue per follia e ossessione, così tanto da uccidere per lui svariate volte.

Così Yukiteru inizierà a usare la ragazza come una sorta di schiava-guardia del corpo che, dotata di una forza fuori dal comune, spazzerà via chiunque osi toccare il suo amore perché possiede un diario, infatti loro due non sono i soli a detenerne uno, anzi la storia sarà un susseguirsi di possessori che cercheranno di uccidersi gli uni con gli altri per diventare dèi. Naturalmente l'unico che cercherà di sporcarsi meno le mani è Yukiteru.
Quest'anime con il tempo diventa pesante; gli unici momenti che fanno respirare ben presto saranno quelli dove i due protagonisti non appaiono perché, monotoni, privi di evoluzioni emotive. I colpi di scena si affievoliscono sempre di più lasciando poco spazio immeritato ad altri personaggi ben strutturati, sfaccettati e coraggiosi.

Insomma "Mirai Nikki" poteva fare di più invece di creare un ragazzino viziato e pieno di culo, il cui unico scopo è salvarsi la pelle ed esaurire i suoi egoisti desideri. Un idea buona, ma grazie alla frivolezza di Yukiteru si sgretola, cadendo in banali scene di fanservice e nudo solo per aggrapparsi a qualche fan.
La sufficienza la do striminzita solo perché la trama di fondo non è male; le animazioni sono godibili e nella media così come i disegni, che forse restano banali nelle espressioni tutte piuttosto simili. Le musiche sono nella media, ma nulla di eccezionale in nessun lato. Mi dispiace aver avuto un parere così negativo su un'opera che ha riscontrato così tanto clamore, ma ognuno porta gusti e opinioni diverse.

rossocenere

Episodi visti: 10/26 --- Voto 9
Partendo con le noiose informazioni iniziali generali, 'Mirai Nikki' (未来日記, 'Future Diary') è un'opera che deriva dall'estro di Sakae Esuno. La pubblicazione del manga risale a gennaio del 2006, mentre, l'adattamento all'anime, in questo stesso anno, al 10 ottobre del 2011. Piccola nota particolare: il manga è attualmente in pubblicazione nel nostro paese, edito Star Comics, ed è stato lanciato il 7 dicembre.

Spostandoci su aspetti decisamente più critici, è possibile dire fin dall'inizio che ci troviamo davanti, forse, al miglior anime della stagione autunnale 2011.
Già dalla prima visione dell'OVA, creato per sperimentare appunto un adattamento ad anime, il prodotto Mirai Nikki è carismatico e coinvolgente, e induce lo spettatore a proseguire la visione, volendo scavare la trama in modo più profondo. Spesso e volentieri sono proprio le trame a voler rovinare il pregiudizio che ci si fa, in questo caso, di un anime - la cosa avviene anche per libri o film e via dicendo - quindi non mi dilungherò troppo sull'aspetto narrativo.

Amano Yukiteru (Yukki abbreviato) è un ragazzo che frequenta il secondo anno delle scuole superiori, non ama molto socializzare e registra tutto ciò che gli accade intorno sul suo cellulare attraverso delle note, usandolo quindi come un diario. Gli unici amici che il protagonista possiede sono immaginari: Deus ex Machina, dio governatore dello spaziotempo, e Murmur. Nelle sue discussioni con questi, è proprio Deus a dirgli che presto ci sarà un gioco interessante in cui sarà coinvolto.
Al risveglio Yukki constata che sul suo telefono ci sono già delle note riguardanti la prossima giornata, che tuttavia lui non ha scritto; scopre quindi che il suo cellulare può predire il futuro, e che non è l'unico ad averne uno, poiché nella sua classe ci sono altri due possessori di questi diari, per così dire, premonitori: un professore di una materia non specificata e una sua compagna, la quale lo ammira e lo segue fin dai tempi delle medie. Il protagonista è involontariamente coinvolto in un gioco di sopravvivenza, detto "survival game", nel quale ci sono dodici partecipanti, ovvero dodici possessori di un diario differente. Gli stessi possessori avevano fin da prima un diario che utilizzavano abitualmente, ciononostante dall'inizio del gioco questi hanno iniziato a proferire loro notizie sul futuro con una distanza massima di 90 giorni. Il diario si concretizza così nel proprio futuro: infatti se questo andrà perso, equivarrà a perdere il proprio futuro, quindi la propria vita; ergo la morte sopraggiungerebbe anche se il diario venisse in qualche modo distrutto. Lo scopo del game è rimanere in vita e uccidere gli altri possessori: l'unico giocatore rimasto prenderà il trono di Deus, diventando il nuovo dio governatore delle due dimensioni, lo spazio e il tempo.

Dapprima sua compagna di classe, la ragazza che farà coppia con Yukki è Gasai Yuno. È ambigua nei modi di fare, se non a tratti psicopatica. Lascia trasparire due personalità, delle quali una irrazionalmente carica di istinti omicidi. Il suo diario riporta gli eventi che riguardano il futuro di Yukiteru; per questo in ogni caso, che sia dalla sua parte o meno, è costretta a seguirlo e ad aiutarlo, altrimenti perderebbe facilmente in questo gioco di sopravvivenza. Yuno sostiene addirittura di amare il protagonista, ma quali sono le vere intenzioni che si celano nel suo comportamento equivoco e fuggitivo? Le storie degli altri possessori sono sempre ben definite e, se la loro spiegazione non è del tutto chiara nel corso dell'episodio principale, dopo la sigla di chiusura c'è un piccolo ritaglio di spazio che "insegue" in modo comico le storie dei personaggi, facendo luce su incomprensioni e spiegando a volte anche i rapporti che i possessori hanno tra loro.

L'idea dell'utilizzo dei diari è originale, se non furba, poiché questi rappresentano la vita stessa dei giocatori e potrebbero andare in qualsiasi momento persi, rapiti, distrutti. Oltre a essere un'idea cervellotica, quindi, questa aiuta la suspense a cogliere lo spettatore in fallo.
I dialoghi sono sono ben disposti lungo le varie scene che suddividono gli episodi; nessun discorso cade nella monotonia, forse anche per la brillantezza delle voci dei doppiatori, che sono perfettamente calzanti nei loro ruoli.

Il character design è rappresentato in modo sublime; nessun particolare viene trascurato.
Il taglio di luce assume un ruolo di grande importanza permettendo di creare la giusta atmosfera, che sia questa sadica o più "piatta": nei momenti di dubbio o di azione infatti è presente una luce tagliente e forte, se non contrastante, che lascia la sua impronta di "durezza", preparando lo spettatore all'ansia della prossima scena. Nei momenti più tranquilli i colori sono deboli, le luci dolci e più fioche, anche ammorbidite, ma l'anime non lascia perdere la sua costante incognita, la nota d'ansia che aleggia in qualsiasi momento. C'è dunque un vero gioco di luci e ombre che colorano la scena con diverse sensazioni. A proposito di colori, è possibile dire che questi si aprono in un ventaglio vasto e decorato; le sfumature e le ombreggiature non risultano mai irreali, bensì il contrario, mentre l'accuratezza si riversa anche nei fondali o negli oggetti intorno: dalle pieghe dei vestiti alle armi, se non agli stessi diari, i disegni sono irrimediabilmente accattivanti.

Le animazioni nei momenti d'azione raggiungono l'apice della bellezza, esaltando le sfocature, i colori, i movimenti e le luci. Invece gli stessi movimenti dei personaggi durante le svariate scene sono confortevoli alla vista, o meglio non sono meccanici tra loro o comunque forzati. L'inquadratura ha dei buoni tagli e spostamenti, molto usata è la tecnica dell'avvicinamento o dello zoom su alcune espressioni del volto, enfatizzate da espressioni modellate in modo infido ed enigmatico.
Le musiche sono meritevoli, degne di nota e considerevolmente adatte ai momenti in cui sono esibite: curiosità, incertezza, dubbio, ambiguità, disperazione, paura sono i temi principali, ma per i momenti più divertenti sono presenti piccoli brani allegri di piano o strimpellate divertenti.

L'opening è davvero apprezzabile per vari aspetti: dai colori modesti, alle scene e alle animazioni. Eppure la sigla di apertura è ricoperta da un velo di impeccabile originalità che va giudicata in modo soggettivo: sono presenti infatti vari spoiler rappresentati attraverso concetti o immagini che, se visti con uno sguardo un po' più logico, anticipano la trama; sono presenti inoltre omaggi agli dèi greco-romani: tra i primi versi latini della canzone è possibile sentire infatti "Consentes Dii Juno Jupiter Minerva Apollo Mars Ceres Mercurius Diana Bacchus Vulcanus Pluto Vesta Venus". Oltre a essere un omaggio, è un vero gioco di concetti e speculazioni, poiché il Consentes Dii è una lista dei 12 maggiori dèi greco-romani, i quali si riferiscono ai 12 possessori dei diari - più un nome, che potrebbe rappresentare Deus o Akise, un personaggio di ruolo che non fa parte però dei 12 giocatori. Basti guardare le assonanze con i nomi, ad esempio: Yukiteru sarebbe Jupiter, Yuno sarebbe Juno, Minene sarebbe Minerva.

In qualche modo, quindi, i nomi lasciano trapelare informazioni che a primo momento sembrerebbero invisibili e traslucide: Minerva è la dea della guerra, e il carattere combattivo e guerrigliero di Uryu Minene, la quale tra l'altro è una terrorista, lascia ricondurre facilmente i due nomi tra loro; Juno e Jupiter, madre e padre degli dèi, rappresentano la coppia di Yuno e Yukiteru, i quali sono in una sorta di relazione amorosa incerta. La stessa immagine che raffigura il Consentes Dii (per l'immagine basta raggiungere la voce "Consentes Dii" di Wikipedia: è la prima che compare in alto a destra) ricorda le riunioni che Deus tiene nel suo "mondo", nella sua "dimensione", disponendo i possessori in cerchio.
L'ending degna di nota, è anch'essa in qualche modo rivelatrice: nei primi secondi la voce profonda, disturbata e poco udibile utilizza le parole "The most world shocking monster" e, subito dopo, compare Gasai Yuno, il che farebbe pensare che le azioni della ragazza non sono del tutto sincere.

In conclusione, 'Mirai Nikki' è un anime che ha delle ottime potenzialità e uno sviluppo che prosegue con un buon andamento. Ottimi sono tutti gli aspetti presentati: le musiche, i disegni e i tratti, le voci. A causa di piccoli errori nemmeno citati per la loro poca influenza, non è un'opera perfetta, ma merita un 9 pieno.

TokyoIvan

Episodi visti: 2/26 --- Voto 9
Uno degli anime della stagione autunnale da me più attesi, "Mirai Nikki" è un sapiente mix di mistero, dramma, fantasia e originalità.
"Cosa mi riserverà il futuro, d'ora in avanti?" è una domanda molto comune che tutti si sono fatti almeno una volta nella vita.
"E se mi venisse concessa la possibilità di sapere cosa mi accadrà a priori, quali conseguenze ci saranno?". Da questo pretesto si svilupperà poi la trama dell'anime, che già nel primo episodio ci immerge in un'atmosfera cupa e ci introduce al personaggio principale della vicenda, Yukiteru Amano. Inutile soffermarsi troppo sulla trama, solida e appassionante, che ha il pregio di catturare lo spettatore.

E' quindi ovvio che una storia che ha radici profondamente radicate nel tema del futuro, della sua imprevedibilità, sia, a rigor di logica, imprevedibile. Di conseguenza, i colpi di scena sono garantiti. Una trama, inoltre, per funzionare alla perfezione, ha bisogno di personaggi carismatici, o quantomeno ben caratterizzati. Finora, i personaggi chiave della vicenda, Yukiteru e Yuno, risultano credibili, hanno un loro carattere, con i rispettivi pregi e difetti. Di Yukiteru, è criticabile, almeno per ora, la sua indolenza e il suo carattere lamentoso, anche se non è detto che non possa cambiare, nel corso della serie.
Non tutti i possessori dei Diari del Futuro vengono svelati fin dal primissimo episodio, infatti la loro identità è celata, essendo una regola del gioco stanare man mano i partecipanti ed eliminarli, e non a caso viene spontaneo chiedersi quali saranno i tratti distintivi di ciascuno e come opererà nel corso della vicenda. Sarà sicuramente, per il novizio spettatore, un'ulteriore incentivo ad andare avanti e scoprire man mano la storia e i personaggi.

Le animazioni, nella norma, rendono godibili le varie scene e la scelta dei colori azzeccata dona realismo e profondità sia alle ambientazioni tenebrose sia alle altre, più luminose.
A rendere più coinvolgente l'anime, dal ritmo costantemente serrato, che mai arriverà ad annoiare, interviene la colonna sonora, fatta di brani creati appositamente per tenere alta la suspense e per sottolineare i momenti più concitati e tesi. Non si farà fatica a immergersi nel mondo di Yukiteru, orchestrato dal sadico gioco di un neutro Deus ex Machina.
L'atmosfera ricorda vagamente altri anime in cui l'aspetto strategico ricopre un ruolo di spicco, nella storia, che non dispiacerà affatto agli amanti delle vicende colme di tensione e l'anime ci mostra situazioni al limite dell'immaginario, come gli stessi Diari del Futuro, le onniscienti divinità, impiantate in un contesto quantomai reale: la vita di tutti i giorni, che non fa sì che i personaggi perdano il loro legame con la realtà, nonostante la fantasiosa vicenda, poiché, per loro, la morte si nasconde dietro a ogni angolo e perdere il gioco non lascia scampo: vi è l'annullamento, la fine di ogni cosa. E poi, chi sarà il vincitore?

Sperando che l'anime mantenga la promessa di non scadere mai nel banale e di appassionare sempre e comunque, do un 9 momentaneo e, anche se al momento sono stati trasmessi solo due episodi, li ritengo completi e meritevoli di attenzione. Per concludere, lo consiglio caldamente a tutti. "Mirai Nikki" potrebbe essere uno dei migliori anime di quest'anno.