Gloomy the Naugthy Grizzly
C’è chi ha il cane, chi ha il gatto, chi il criceto... l’importante è amare il proprio animaletto, nutrirlo o ricordarsi di farlo, regalargli qualche giochino, condividere una coccola, no? Ebbene, il nostro (sfortunato) protagonista è un ragazzino con un tenero, ehm, coccoloso, ehm, grizzly, Gloomy, appunto.
Tenero da cucciolo, Gloomy è cresciuto amatissimo e vezzeggiato, peccato che sia e resti un grizzly. E il povero padroncino non passa giorno che venga picchiato, graffiato, quasi mangiato dal suo “animaletto”, senza peraltro che smetta di amarlo o che provi e riprovi (con risultati dolorosi) a chiedergli i comandi. L’amore vince sempre (o forse no)!
Un anime che ha episodi brevissimi, forse un po' troppo sanguinosi, a volte, ma che è condito con leggerezza e con quella dose di esagerazione che, essendo la grafica minimale, consente di non cadere nello splatter.
Gli ambienti sono semplici (bello il divano riparato alla meglio, ma d’altronde vivere con un orso...). I tratti dei personaggi sono semplici e fanno sembrare carinissimo un orso rosa e violento (è la sua natura!).
Carino pure l’inizio, in cui il titolo da un tenero rosa diventa nero con segni di una potente graffiata e un vocione ringhia “kuma!”.
Forse non sarà nulla di brillante, o di memorabile, ma -se visto senza troppe pretese- non è malaccio.
Tenero da cucciolo, Gloomy è cresciuto amatissimo e vezzeggiato, peccato che sia e resti un grizzly. E il povero padroncino non passa giorno che venga picchiato, graffiato, quasi mangiato dal suo “animaletto”, senza peraltro che smetta di amarlo o che provi e riprovi (con risultati dolorosi) a chiedergli i comandi. L’amore vince sempre (o forse no)!
Un anime che ha episodi brevissimi, forse un po' troppo sanguinosi, a volte, ma che è condito con leggerezza e con quella dose di esagerazione che, essendo la grafica minimale, consente di non cadere nello splatter.
Gli ambienti sono semplici (bello il divano riparato alla meglio, ma d’altronde vivere con un orso...). I tratti dei personaggi sono semplici e fanno sembrare carinissimo un orso rosa e violento (è la sua natura!).
Carino pure l’inizio, in cui il titolo da un tenero rosa diventa nero con segni di una potente graffiata e un vocione ringhia “kuma!”.
Forse non sarà nulla di brillante, o di memorabile, ma -se visto senza troppe pretese- non è malaccio.
