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 2
micheles

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Essendo un fan di Go Nagai non potevo lasciarmi sfuggire quest'OAV. "Kamasutra: The ultimate sex adventure" è classificato come hentai, ma di fatto è una commistione di generi, un guazzabuglio di sesso, umorismo, avventura e splatter. È un'ennesima espressione della vena grottesca del maestro, in cui tornano dei suoi vecchi personaggi, come Hige Gojira di "Scuola senza pudore" e la caricatura dello stesso Nagai negli inediti panni di Indiana Jones.
La realizzazione tecnica è scarsa anche per il 1990, mentre la trama si distingue per la sua inconsistenza: l'anime comincia come storia "seria" d'azione e violenza nell'India di 1500 anni fa, diventa una serie d'avventura archeologica, ci finiscono in mezzo scene hentai, torna a essere d'azione, diventa umoristico/demenziale, assistiamo a scene ecchi soft, c'è una mongolfiera alla "Cutey Honey", c'è un combattimento finale con un mostro serpente nella città perduta di Shamballa e infine la principessa torna a dormire. Il tutto in quaranta minuti.
Il titolo come hentai è insufficiente perché c'è troppo poco sesso e troppo soft, come serie d'azione lascia alquanto a desiderare; si può assegnare la sufficienza soltanto interpretandolo come quello che è: un divertissement grottesco/umoristico senza alcuna pretesa, nonostante tutto guardabile nella sua stramberia. Apprezzabile è il chara design dei personaggi femminili.


 7
God87

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
In India Ryu e suo zio, il dr. Aikawa, rinvengono il corpo ghiacciato di Surya, antica principessa, e la riportano in vita con l'ausilio del Santo Graal da loro precedentemente rinvenuto. La bellissima ragazza inizierà una lunga cura per riprendere l'uso delle gambe, ed è in questo periodo che Ryu, con l'aiuto dell'assistente dello zio, la bella Shakty, sarà iniziato ai sensuali piaceri del kamasutra per prepararsi a quando dovrà, non s'è ben capito perché, soddisfare le voglie dell'indiana. Purtroppo per loro una setta, i Naga, ha anch'essa messo gli occhi addosso sulla principessa...

Uscito nel 1990 in 4 tankoubon, il manga "Kamasutra" non è, come suggerisce il titolo, una versione a fumetti del libro dell'amore (se si cerca un manuale delle posizioni è preferibile rivolgersi a "Futari H"), ma una sgangherata avventura dove convivono mitologia indiana, Santo Graal, sette sanguinarie, splatter, toni tipici della commedia demenziale e intermezzi hot, un disordinato e incoerente amalgama di follia e uno di quei fumetti, insomma, che difficilmente potremo mai vedere in Italia, anche se realizzato da quel pazzoide di Go Nagai che anche qui è celebrità. Bisogna sapersi accontentare dell'OVA realizzato due anni dopo, arrivato qui in VHS da Yamato Video, tra quei prodotti mai più riversati in DVD che oggi diventano cimelio per collezionisti e anticaglia sconosciuta per gli animefan nell'era del digitale.

OVA, incredibile a dirsi, ancora più assurdo della controparte cartacea, perché ideato come una sintesi estrema, in soli 40 minuti, dei 4 volumi originali. Non un antipasto, ma la storia completa: e se già prima ci si stupiva del senso di genio malato nel tratteggiare un calderone di simili proporzioni, figuriamoci quando, oltre alla riproposizione degli stessi ingredienti, vengono a mancare un antefatto, una spiegazione dei rapporti che legano i personaggi e altri tratti di una certa importanza. Non si capisce più o meno nulla, insomma, del come il dr. Aikawa convinca la sua assistente a dare le sue grazie al nipote; di come siano venuti in possesso del Santo Graal; del motivo per cui i Naga vogliano rapire la principessa Surya e di come si arrivi, nel finale, anche all'apparizione della città mitica di Shambhala. Narrativamente l'anime è una superficiale sintesi nel quale sono troncate intere porzioni del fumetto, ma se l'alto livello weird sembra sedurvi, allora apprezzerete lo stesso.

"Kamasutra" è infatti così assurdo che, complice anche la breve durata, non ci si annoia mai a guardarlo. Si rimane perennemente spiazzati per la mole di trovate trash (tra personaggi folli - Higegojira da Scuola senza pudore -, flashback sanguinari, ridicoli inseguimenti in auto, scene di sesso fuori contesto, intermezzi di battaglia con i cattivi in cui è scomodato anche l'esercito indiano [?] e una pazzesca deriva fantastica), rimanendo, insomma, rapiti dalla mancanza di logica che regna sovrana. Al punto che poco importa se i personaggi sono pessimi, le animazioni superficiali, i disegni fin troppo fedeli al tratto mediocre del Nagai anni '90, le scene di sesso poche e non particolarmente esplicite: l'importante è la caratura ridicola della baracconata, così priva di senso da risultare adorabile.
Visione pessima, indubbiamente, ma rispetto a molte altre intrattiene con dovere.