Shiba Inuko-san
Presentato e caratterizzato dall'estrema brevità degli episodi, circa un minuto e trenta secondi (un terzo occupato dalla opening), "Shiba Inuko-san" è il nome di questa serie anime di ventisei mini-episodi derivata dall'omonimo manga yonkoma del 2010 realizzato dall'autore Uzu.
La serie TV ci porta a conoscere, in un contesto a base scolastica, la studentessa delle medie Inuko-san. Ma Inuko-san, che cos'è? Semplice: è quello che si vede sullo schermo. Dunque un cane? No! E' Shiba Inuko-san, facciamo attenzione a non confondere le cose.
Incredibile ma vero, Inuko-san non solo è un cane (di razza, ma sempre un cane), ma è anche dotata della capacità di parlare, camminare su due zampe (bipede, nonostante per natura sia un quadrupede) e passare inosservata tra le persone, spacciandosi per un'innocente ragazzina alta meno di mezzo metro.
L'unica persona, e ripeto l'unica, che nutre delle perplessità sulla vera natura di Inuko-san si dimostra essere la sua compagna di classe e amica Chako. La ragazza infatti sospetta dell'amica canina, e spesso si sorprende come ella sia l'unica a riconoscere in Inuko-san peculiarità e caratteristiche tipiche dei cani.
Tecnicamente non vi è nulla di trascendentale da riportare. Le animazioni sono ridotte all'osso, ma compensate da un chara design dei protagonisti piuttosto gradevole e minimalista, sicuramente adatto a questo genere di produzioni di stampo "kawaii" ma povere di contenuti.
La trama sostanzialmente è assente, sono tutti episodi autoconclusivi, ognuno dei quali senza particolari e ricercati sviluppi ai fini narrativi. E' un insieme di gag, situazioni inverosimili e giochi di parole (a proposito: Shiba Inuko-san è un gioco di parole: Shiba infatti è la razza canina del soggetto, Inu significa semplicemente "cane" e ko solitamente viene usato come vezzeggiativo).
Se fino agli episodi in cui compariva la prima opening di apertura dal motivetto tanto infantile quanto orecchiabile ero intenzionato a salvarlo dall'insufficienza, afflitto dall'ipnotico 'Shiba Inuko-san Shiba Inuko-san Shiba Inuko-san', con l'avanzare degli episodi e con il contributo determinante dell'introduzione di una nuova opening (orribile), ho virato repentinamente idea senza ulteriori indugi.
Chiudendo, ritengo "Shiba Inuko-san" una grande occasione mancata.
Le condizioni per creare e sviluppare una storia accattivante in un minuto sono naturalmente molto difficili, forse un'idea che poteva rivelarsi vincente per ossigenare la serie era accorpare gli episodi in tredici segmenti uniti da un filo condurre, anziché offrire episodi il più delle volte privi di mordente e senza arte né parte.
La serie TV ci porta a conoscere, in un contesto a base scolastica, la studentessa delle medie Inuko-san. Ma Inuko-san, che cos'è? Semplice: è quello che si vede sullo schermo. Dunque un cane? No! E' Shiba Inuko-san, facciamo attenzione a non confondere le cose.
Incredibile ma vero, Inuko-san non solo è un cane (di razza, ma sempre un cane), ma è anche dotata della capacità di parlare, camminare su due zampe (bipede, nonostante per natura sia un quadrupede) e passare inosservata tra le persone, spacciandosi per un'innocente ragazzina alta meno di mezzo metro.
L'unica persona, e ripeto l'unica, che nutre delle perplessità sulla vera natura di Inuko-san si dimostra essere la sua compagna di classe e amica Chako. La ragazza infatti sospetta dell'amica canina, e spesso si sorprende come ella sia l'unica a riconoscere in Inuko-san peculiarità e caratteristiche tipiche dei cani.
Tecnicamente non vi è nulla di trascendentale da riportare. Le animazioni sono ridotte all'osso, ma compensate da un chara design dei protagonisti piuttosto gradevole e minimalista, sicuramente adatto a questo genere di produzioni di stampo "kawaii" ma povere di contenuti.
La trama sostanzialmente è assente, sono tutti episodi autoconclusivi, ognuno dei quali senza particolari e ricercati sviluppi ai fini narrativi. E' un insieme di gag, situazioni inverosimili e giochi di parole (a proposito: Shiba Inuko-san è un gioco di parole: Shiba infatti è la razza canina del soggetto, Inu significa semplicemente "cane" e ko solitamente viene usato come vezzeggiativo).
Se fino agli episodi in cui compariva la prima opening di apertura dal motivetto tanto infantile quanto orecchiabile ero intenzionato a salvarlo dall'insufficienza, afflitto dall'ipnotico 'Shiba Inuko-san Shiba Inuko-san Shiba Inuko-san', con l'avanzare degli episodi e con il contributo determinante dell'introduzione di una nuova opening (orribile), ho virato repentinamente idea senza ulteriori indugi.
Chiudendo, ritengo "Shiba Inuko-san" una grande occasione mancata.
Le condizioni per creare e sviluppare una storia accattivante in un minuto sono naturalmente molto difficili, forse un'idea che poteva rivelarsi vincente per ossigenare la serie era accorpare gli episodi in tredici segmenti uniti da un filo condurre, anziché offrire episodi il più delle volte privi di mordente e senza arte né parte.
"Shiba Inuko-san" è una serie di 26 episodi, della durata di un minuto e mezzo ciascuno, e tratta da un manga yonkoma (manga a quattro vignette).
La trama è presto spiegata: Chako è una normale studentessa delle medie, ma è l'unica a essersi accorta che la sua amica e compagna di classe Shiba Inuko è un cane di razza Shiba. Agli occhi dello spettatore e a quelli di Chako, Shiba Inuko non è altro che una cagnolina vestita come una ragazza, che cammina su due zampe, parla, scrive, mangia con le bacchette e si comporta quasi in tutto come un essere umano. Solo in poche occasioni dimostra apertamente di possedere caratteristiche canine come ad esempio un olfatto molto sviluppato.
Ad ogni episodio Chako osserva e commenta mentalmente il comportamento di Shiba Inuko nel suo vivere quotidiano di cane nei panni di un'umana. Talvolta cerca anche di far notare agli altri la differente natura dell'amica, senza però ottenere alcun risultato. Cos'ha di interessante questo titolo? Direi nulla.
La trama non presenta alcuno sviluppo, i 26 episodi sono tutti più o meno come ho descritto sopra. Del resto ogni episodio è autoconclusivo, non c'è mai una seconda parte a proseguimento degli eventi narrati. Un minuto e mezzo forse è troppo poco per sviluppare una storia degna di interesse, soprattutto se contiamo che un terzo del tempo è occupato dalla sigla.
I problemi più gravi però sono l'assurda illogicità della trama di base e le gag poco divertenti. Vediamo una ragazza cane, ma non viene spiegato il motivo per cui nessuno la riconosce come tale o perché Chako sia l'unica ad accorgersi della sua natura o ancora perché Shiba Inuko stessa sia convinta di essere umana.
E dire che c'è persino un gioco di parole nel nome "Shiba Inuko", che sembra voler rendere ancora più evidente - come se già non lo fosse - la sua natura canina. Difatti "inu" significa cane e "ko" è un carattere comunemente usato in fondo ai nomi propri femminili, quindi il nome "Shiba Inuko" potrebbe anche essere interpretato come "ragazza cane Shiba". Eppure anche su questo nessun commento da parte di qualcuno che non sia Chako.
Fino alla fine non c'è nessuna spiegazione, all'autore evidentemente non interessa svelare il mistero; egli preferisce puntare alle gag derivate da questa situazione anomala. Ed eccoci al secondo problema: le gag, nella maggior parte dei casi, non fanno ridere. Troppo spesso lo spettatore si trova di fronte a una battuta o a una gag pensando: "E allora?". Per una serie come questa è il colpo di grazia, fallisce nello scopo della sua esistenza.
Dovendo trovare un pregio a quest'anime, potrei dire che forse può essere apprezzato dagli amanti dei cani per la presenza della graziosa, buona e dolce Shiba Inuko. Personalmente non amo i cani e questo personaggio non mi ha detto molto, ma del resto il suo design è talmente semplice che offre ben poco in termini di bellezza estetica, le sue compagne umane sono più curate nei dettagli. Secondo me se si voleva puntare alla creazione di un personaggio kawaii che piacesse esteticamente si poteva fare molto meglio.
Non ho apprezzato nemmeno le due opening. La prima sembra una canzone per i bimbi dell'asilo, con una ragazzina che canta le caratteristiche di Shiba Inuko mentre le immagini le rappresentano. L'ho trovata abbastanza fastidiosa, quasi incredibile per il suo risultare terribilmente sciocca e infantile. Probabilmente si propone di farci piacere la cagnolina, ma con me non ha ottenuto questo risultato.
La seconda opening se non altro è orecchiabile, ma come immagini non è un granché, tra un montaggio di scene già viste e numerose Shiba Inuko che ballano con un'animazione ridotta al minimo indispensabile. Per quanto riguarda il testo non ne comprendo il senso logico neanche con la traduzione nei sottotitoli e non vedo l'attinenza con la storia.
In conclusione per me questo titolo non ha nessun pregio particolare: si lascia vedere nei momenti di noia, ogni tanto forse strappa un sorriso, ma è troppo piatto e lascia troppo a desiderare. Per come la vedo io sarebbe stato meglio se Shiba Inuko fosse stata un cane prodigio o il frutto di qualche esperimento scientifico. Il tema della ragazza-cane e il confronto tra lei e gli umani nella vita di tutti i giorni poteva essere una buona idea, ma se tutti la credono umana e si insiste su questo argomento senza mai spiegarne le motivazioni allo spettatore non rimane che la frustrazione per una storia che non si evolve e non fa ridere.
La trama è presto spiegata: Chako è una normale studentessa delle medie, ma è l'unica a essersi accorta che la sua amica e compagna di classe Shiba Inuko è un cane di razza Shiba. Agli occhi dello spettatore e a quelli di Chako, Shiba Inuko non è altro che una cagnolina vestita come una ragazza, che cammina su due zampe, parla, scrive, mangia con le bacchette e si comporta quasi in tutto come un essere umano. Solo in poche occasioni dimostra apertamente di possedere caratteristiche canine come ad esempio un olfatto molto sviluppato.
Ad ogni episodio Chako osserva e commenta mentalmente il comportamento di Shiba Inuko nel suo vivere quotidiano di cane nei panni di un'umana. Talvolta cerca anche di far notare agli altri la differente natura dell'amica, senza però ottenere alcun risultato. Cos'ha di interessante questo titolo? Direi nulla.
La trama non presenta alcuno sviluppo, i 26 episodi sono tutti più o meno come ho descritto sopra. Del resto ogni episodio è autoconclusivo, non c'è mai una seconda parte a proseguimento degli eventi narrati. Un minuto e mezzo forse è troppo poco per sviluppare una storia degna di interesse, soprattutto se contiamo che un terzo del tempo è occupato dalla sigla.
I problemi più gravi però sono l'assurda illogicità della trama di base e le gag poco divertenti. Vediamo una ragazza cane, ma non viene spiegato il motivo per cui nessuno la riconosce come tale o perché Chako sia l'unica ad accorgersi della sua natura o ancora perché Shiba Inuko stessa sia convinta di essere umana.
E dire che c'è persino un gioco di parole nel nome "Shiba Inuko", che sembra voler rendere ancora più evidente - come se già non lo fosse - la sua natura canina. Difatti "inu" significa cane e "ko" è un carattere comunemente usato in fondo ai nomi propri femminili, quindi il nome "Shiba Inuko" potrebbe anche essere interpretato come "ragazza cane Shiba". Eppure anche su questo nessun commento da parte di qualcuno che non sia Chako.
Fino alla fine non c'è nessuna spiegazione, all'autore evidentemente non interessa svelare il mistero; egli preferisce puntare alle gag derivate da questa situazione anomala. Ed eccoci al secondo problema: le gag, nella maggior parte dei casi, non fanno ridere. Troppo spesso lo spettatore si trova di fronte a una battuta o a una gag pensando: "E allora?". Per una serie come questa è il colpo di grazia, fallisce nello scopo della sua esistenza.
Dovendo trovare un pregio a quest'anime, potrei dire che forse può essere apprezzato dagli amanti dei cani per la presenza della graziosa, buona e dolce Shiba Inuko. Personalmente non amo i cani e questo personaggio non mi ha detto molto, ma del resto il suo design è talmente semplice che offre ben poco in termini di bellezza estetica, le sue compagne umane sono più curate nei dettagli. Secondo me se si voleva puntare alla creazione di un personaggio kawaii che piacesse esteticamente si poteva fare molto meglio.
Non ho apprezzato nemmeno le due opening. La prima sembra una canzone per i bimbi dell'asilo, con una ragazzina che canta le caratteristiche di Shiba Inuko mentre le immagini le rappresentano. L'ho trovata abbastanza fastidiosa, quasi incredibile per il suo risultare terribilmente sciocca e infantile. Probabilmente si propone di farci piacere la cagnolina, ma con me non ha ottenuto questo risultato.
La seconda opening se non altro è orecchiabile, ma come immagini non è un granché, tra un montaggio di scene già viste e numerose Shiba Inuko che ballano con un'animazione ridotta al minimo indispensabile. Per quanto riguarda il testo non ne comprendo il senso logico neanche con la traduzione nei sottotitoli e non vedo l'attinenza con la storia.
In conclusione per me questo titolo non ha nessun pregio particolare: si lascia vedere nei momenti di noia, ogni tanto forse strappa un sorriso, ma è troppo piatto e lascia troppo a desiderare. Per come la vedo io sarebbe stato meglio se Shiba Inuko fosse stata un cane prodigio o il frutto di qualche esperimento scientifico. Il tema della ragazza-cane e il confronto tra lei e gli umani nella vita di tutti i giorni poteva essere una buona idea, ma se tutti la credono umana e si insiste su questo argomento senza mai spiegarne le motivazioni allo spettatore non rimane che la frustrazione per una storia che non si evolve e non fa ridere.