Binbougami ga!
"Binbougami ga!" è una serie anime incompleta tratta dall'omonimo manga completato.
Trama: Sakura è una ragazza fantastica sotto ogni punto di vista, questo perché in realtà senza saperlo sta rubando la fortuna a tutte le persone che le stanno intorno. Per evitare che questo fenomeno diventi pericoloso si farà viva una "Dea della sfortuna" che provvederà a togliere tutta la fortuna in eccesso alla nostra protagonista, la quale però non sarà troppo d'accordo sulla questione.
Siamo davanti ad una commedia soprannaturale demenziale, per quanto le gag originali siano presenti ci troveremo un sacco di riferimenti ad altre opere di tutti i generi e come sempre riconoscere le citazioni rende le battute più divertenti.
I personaggi sono irreverenti e devo dire che la coppia femminile che litiga come protagonista non è così comune per uno shounen, una ventata di aria fresca; anche tra i personaggi secondari troveremo interessanti personalità, i quali anche se non con una caratterizzazione al livello delle protagoniste faranno il loro sporco lavoro nelle vicende e nelle scenette comiche.
La storia non è certo eccellente e con praticamente nessun intreccio, ma non ritengo che se ne senta poi così tanto l'assenza.
L'unico problema sta invece nella mancanza di altre stagioni... e non si dovrebbe illudere lo spettatore con certe preview...
Consigliato se state cercando una commedia con elementi fantasy e personaggi ben fatti, a livello tecnico siamo nella media; quindi mettevi comodi e godetevi le avventure di una strana accoppiata... e nel caso poi passate alla versione su carta (la quale in Italia ha ripreso dopo anni che si era fermata yeeah!)
Voto personale: 7
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 7
Trama: Sakura è una ragazza fantastica sotto ogni punto di vista, questo perché in realtà senza saperlo sta rubando la fortuna a tutte le persone che le stanno intorno. Per evitare che questo fenomeno diventi pericoloso si farà viva una "Dea della sfortuna" che provvederà a togliere tutta la fortuna in eccesso alla nostra protagonista, la quale però non sarà troppo d'accordo sulla questione.
Siamo davanti ad una commedia soprannaturale demenziale, per quanto le gag originali siano presenti ci troveremo un sacco di riferimenti ad altre opere di tutti i generi e come sempre riconoscere le citazioni rende le battute più divertenti.
I personaggi sono irreverenti e devo dire che la coppia femminile che litiga come protagonista non è così comune per uno shounen, una ventata di aria fresca; anche tra i personaggi secondari troveremo interessanti personalità, i quali anche se non con una caratterizzazione al livello delle protagoniste faranno il loro sporco lavoro nelle vicende e nelle scenette comiche.
La storia non è certo eccellente e con praticamente nessun intreccio, ma non ritengo che se ne senta poi così tanto l'assenza.
L'unico problema sta invece nella mancanza di altre stagioni... e non si dovrebbe illudere lo spettatore con certe preview...
Consigliato se state cercando una commedia con elementi fantasy e personaggi ben fatti, a livello tecnico siamo nella media; quindi mettevi comodi e godetevi le avventure di una strana accoppiata... e nel caso poi passate alla versione su carta (la quale in Italia ha ripreso dopo anni che si era fermata yeeah!)
Voto personale: 7
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 7
"Binbougami ga!" è una trasposizione animata prodotta dallo studio Sunrise ("Cowboy Bebop", "Gintama", "Gundam", "Code Geass"), trasmesso a partire dal quattro luglio 2012, fino a terminare nel ventisei settembre dello stesso anno, componendo una totalità di tredici episodi. Come già detto, l'opera si basa sul manga omonimo, scritto e disegnato da Yoshiaki Sukeno, pubblicato dal 2008 al 2013, sulle pagine mensili di "Jump Square", componendo una totalità di sedici volumi, in Italia il fumetto è pubblicato da Jpop.
Nel 2012, la Sunrise essendo a corta di materiale cartaceo, per la serie animata Gintama, che in terra nipponica, ricordiamo funziona davvero bene, soprattutto come merchandising, decise quindi di investire su altra serie comica, pubblicata sempre da Shueisha, tuttavia il risultato stavolta sarà diverso.
La trama parla di Sakura Ichiko, una ragazza adolescente (sedici anni) di famiglia benestante, che dalla vita, sembra aver ricevuto tutto, bellezza, intelligenza e fortuna, senza contare che è pure maggiorata. Nell'introduzione ci viene spiegato, che tale caratteristica, è dovuta a una abilità innata della protagonista, difatti la ragazza, riesce inconsciamente ad assorbire la "fortuna" degli altri, che quotidianamente gli stanno attorno. La situazione creatasi diventa quindi "anomala", così gli dei dello Shintoismo decidono di mandare sulla Terra Momiji, una dea della "sfortuna", da cui prende il nome dell'intera serie, ovvero "Binbougami ga!", oltre le già citate protagoniste, all'interno della storia, sono presenti molti personaggi secondari, come ad esempio: il monaco erotomane, chiamato Bobby, una specie di "Inugami" masochista, chiamato Momo, l'amica maschiaccio, guarda caso chiamata "Ranmaru", l'amico povero/lavoratore di nome Tsuwabuki, e infine un orrendo orsetto di nome Teddy, a prendersi cura della protagonista, ci sarà il suo maggiordomo di fiducia, chiamato Suwano, che dopo un incidente, sarà costretto a lasciare l'abitazione della ragazza, tuttavia l'uomo, continuerà a mantenere i contatti con essa. La trama essenzialmente si svolge fra l'abitazione di Ichiko, e la scuola da essa frequentata. Questo è in sintesi l'incipit dell'intera serie, i primi 3 episodi sono molti divertenti, ricchi di citazioni e assurdità. Il problema viene dopo, difatti la trama andando avanti, diventa sempre più "piatta" e ripetitiva, diventando eccessivamente banale e pretestuosa. La serie non è altro, che una raccolta di episodi auto conclusivi, fini a se stessi, riempendo il tutto di citazioni , basta cosi, la serie "Binbougami ga!" è solo questo, non esistono evoluzioni caratteriali o della semplice introspezione, oppure qualche colpo di scena, la storia è praticamente un disco rotto, come una qualsiasi opera di Rumiko Takahashi. Come qualcuno avrà già intuito, la caratterizzazione dei personaggi, non è nulla di interessante, quasi tutti sono eccessivamente stereotipati. E' un peccato, sarebbe stato bello vedere una trama, oppure qualche colpo di scena, che avesse messo in risalto il carattere dei personaggi, purtroppo questa esperienza non è avvenuta. L'unica nota gradevole, che si potrebbe provare, durante il proseguimento della serie, e quello di riconoscere, quasi tutte le citazioni presenti, come ad esempio: "Lupin III", "Dragon Ball", "Ken il guerriero", "Jojo", "One Piece", "Naruto", "Jenny la tennista", "Doraemon" ecc. All'interno della serie, è presente una piccola collaborazione con lo studio Gainax, difatti i protagonisti principali, faranno un "cosplay" collaborativo, con i personaggi di "Medaka Box".
L'apparato tecnico ha un buonissimo standard, dopotutto stiamo parlando della Sunrise. I Blu-Ray hanno venduto molto poco, quindi non ci sarà alcuna seconda stagione.
Nel 2012, la Sunrise essendo a corta di materiale cartaceo, per la serie animata Gintama, che in terra nipponica, ricordiamo funziona davvero bene, soprattutto come merchandising, decise quindi di investire su altra serie comica, pubblicata sempre da Shueisha, tuttavia il risultato stavolta sarà diverso.
La trama parla di Sakura Ichiko, una ragazza adolescente (sedici anni) di famiglia benestante, che dalla vita, sembra aver ricevuto tutto, bellezza, intelligenza e fortuna, senza contare che è pure maggiorata. Nell'introduzione ci viene spiegato, che tale caratteristica, è dovuta a una abilità innata della protagonista, difatti la ragazza, riesce inconsciamente ad assorbire la "fortuna" degli altri, che quotidianamente gli stanno attorno. La situazione creatasi diventa quindi "anomala", così gli dei dello Shintoismo decidono di mandare sulla Terra Momiji, una dea della "sfortuna", da cui prende il nome dell'intera serie, ovvero "Binbougami ga!", oltre le già citate protagoniste, all'interno della storia, sono presenti molti personaggi secondari, come ad esempio: il monaco erotomane, chiamato Bobby, una specie di "Inugami" masochista, chiamato Momo, l'amica maschiaccio, guarda caso chiamata "Ranmaru", l'amico povero/lavoratore di nome Tsuwabuki, e infine un orrendo orsetto di nome Teddy, a prendersi cura della protagonista, ci sarà il suo maggiordomo di fiducia, chiamato Suwano, che dopo un incidente, sarà costretto a lasciare l'abitazione della ragazza, tuttavia l'uomo, continuerà a mantenere i contatti con essa. La trama essenzialmente si svolge fra l'abitazione di Ichiko, e la scuola da essa frequentata. Questo è in sintesi l'incipit dell'intera serie, i primi 3 episodi sono molti divertenti, ricchi di citazioni e assurdità. Il problema viene dopo, difatti la trama andando avanti, diventa sempre più "piatta" e ripetitiva, diventando eccessivamente banale e pretestuosa. La serie non è altro, che una raccolta di episodi auto conclusivi, fini a se stessi, riempendo il tutto di citazioni , basta cosi, la serie "Binbougami ga!" è solo questo, non esistono evoluzioni caratteriali o della semplice introspezione, oppure qualche colpo di scena, la storia è praticamente un disco rotto, come una qualsiasi opera di Rumiko Takahashi. Come qualcuno avrà già intuito, la caratterizzazione dei personaggi, non è nulla di interessante, quasi tutti sono eccessivamente stereotipati. E' un peccato, sarebbe stato bello vedere una trama, oppure qualche colpo di scena, che avesse messo in risalto il carattere dei personaggi, purtroppo questa esperienza non è avvenuta. L'unica nota gradevole, che si potrebbe provare, durante il proseguimento della serie, e quello di riconoscere, quasi tutte le citazioni presenti, come ad esempio: "Lupin III", "Dragon Ball", "Ken il guerriero", "Jojo", "One Piece", "Naruto", "Jenny la tennista", "Doraemon" ecc. All'interno della serie, è presente una piccola collaborazione con lo studio Gainax, difatti i protagonisti principali, faranno un "cosplay" collaborativo, con i personaggi di "Medaka Box".
L'apparato tecnico ha un buonissimo standard, dopotutto stiamo parlando della Sunrise. I Blu-Ray hanno venduto molto poco, quindi non ci sarà alcuna seconda stagione.
"Binbougami ga!" è un anime divertente che non va preso seriamente. E' perfetto se avete voglia di rilassarvi e farvi due risate o se avete voglia di cogliere citazioni ad altri anime. Se seguite da poco anime o comunque leggete da poco manga vi sconsiglio la visione. Non può essere visto da "principianti" perché essendo un parody con citazioni può essere compreso al meglio solo da chi ne ha visti tanti di anime. Ma ora si passa ad analizzare nello specifico l'opera in questione.
La trama non è proprio il massimo, è banale, semplice e non ha grandi sviluppi. Sono solo varie storielle narrate in 13 episodi. A questo aspetto darei un 5.
Passiamo ai personaggi, fra tutti si distingue particolarmente la dea della sfortuna. Gli altri invece tendono a essere dimenticati facilmente, però sanno essere a modo loro simpatici, non scorderò mai alcune scene divertenti come quella volta in cui tutti si sono messi a cantare una canzoncina per festeggiare il fatto che l'anime abbia un' intera puntata dedicata al fanservice.
Anche se in 13 puntate non si sviluppano minimamente i vari personaggi, il mio voto è comunque un 7.
Riguardo all'aspetto sonoro e grafico ho apprezzato parecchio il character desing e la opening dell'anime. Per quanto riguarda ending ed OST nessuna in particolare mi è rimasta impressa. Le animazioni sono buone e quindi nel complesso darei un 7.5.
La scorrevolezza è uno dei punti forti di questo anime, il fatto che abbiano deciso di mettere citazioni qua e là rende ancora più piacevole la visione. Ho apprezzato particolarmente quando, in alcuni episodi, si facevano parodie di intere scene di alcuni dei più famosi anime. Alla scorrevolezza darei un 8.
Il mio voto complessivo per questo anime sarebbe un 6.9 che si arrotonda per eccesso a 7. Se siete esperti di anime e manga e vi piacciono molto le citazioni vi consiglio assolutamente questo anime, altrimenti evitatelo perché sono sicuro che non vi piacerà.
La trama non è proprio il massimo, è banale, semplice e non ha grandi sviluppi. Sono solo varie storielle narrate in 13 episodi. A questo aspetto darei un 5.
Passiamo ai personaggi, fra tutti si distingue particolarmente la dea della sfortuna. Gli altri invece tendono a essere dimenticati facilmente, però sanno essere a modo loro simpatici, non scorderò mai alcune scene divertenti come quella volta in cui tutti si sono messi a cantare una canzoncina per festeggiare il fatto che l'anime abbia un' intera puntata dedicata al fanservice.
Anche se in 13 puntate non si sviluppano minimamente i vari personaggi, il mio voto è comunque un 7.
Riguardo all'aspetto sonoro e grafico ho apprezzato parecchio il character desing e la opening dell'anime. Per quanto riguarda ending ed OST nessuna in particolare mi è rimasta impressa. Le animazioni sono buone e quindi nel complesso darei un 7.5.
La scorrevolezza è uno dei punti forti di questo anime, il fatto che abbiano deciso di mettere citazioni qua e là rende ancora più piacevole la visione. Ho apprezzato particolarmente quando, in alcuni episodi, si facevano parodie di intere scene di alcuni dei più famosi anime. Alla scorrevolezza darei un 8.
Il mio voto complessivo per questo anime sarebbe un 6.9 che si arrotonda per eccesso a 7. Se siete esperti di anime e manga e vi piacciono molto le citazioni vi consiglio assolutamente questo anime, altrimenti evitatelo perché sono sicuro che non vi piacerà.
Binbō-gami ga! è una serie del 2012 composta da 13 episodi di durata canonica, trasposizione animata dell'omonimo manga, ideato e illustrato da Sukeno Yoshiaki.
Trama:
La sedicenne Sakura Ichiko ha tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare: è avvenente, intelligente, ricca, eccelle negli studi e nello sport, ha un seno florido (il paragone con Kurokami Medaka è quanto mai azzeccato), è adorata dai ragazzi e detestata dalle ragazze. Ella ignora, però, che queste sue caratteristiche derivino dal suo livello di Fortuna (l'energia che consente ad ogni persona di raggiungere il successo), straordinariamente alto rispetto alla norma. Non è nemmeno a conoscenza della propria capacità di assorbire la Fortuna altrui, cosa che provoca delle disgrazie a coloro che la circondano.
Per riportare l'equilibrio tra Fortuna e Sfortuna, viene inviata nel mondo umano una dea della Sfortuna, Momiji, il cui compito è quello di assorbire la Fortuna della protagonista. Peccato che quest'ultima sia arrogante, egoista, ipocrita e assolutamente non disposta a rinunciare ai propri privilegi per il bene del prossimo. A causa della Fortuna di Ichiko, per la dea e i suoi sempre più folli gadget, portare a termine la propria missione sarà un'impresa non facile.
Binbō-gami ga! è senza dubbio un anime che non conosce il significato del termine "moderazione": tra personalità del cast, espressioni facciali, urla, scontri, parodie, poteri e perversioni, tutto suggerisce un'idea di esagerazione e assurdità.
Esilaranti anche le innumerevoli citazioni di cui la serie è costellata: dai continui e/o corposi richiami a Dragon Ball, Lupin e Death Note, ai semplici accenni a Kenshiro, JoJo o One Piece.
I personaggi non hanno un particolare approfondimento psicologico, ad eccezione (ma senza esagerare) della protagonista, la quale, assieme a Momiji, ha ricevuto uno spazio di molto superiore rispetto a quello riservato ai personaggi secondari, più o meno importanti. Tutto l'anime, infatti, si concentra sulla crescita, piuttosto lenta e non incisiva, di Ichiko, che impara ad apprezzare il valore dell'amicizia e l'importanza di circondarsi di persone care.
Tutti gli altri personaggi non subiscono rilevanti cambiamenti nel corso della serie e mantengono le proprie caratteristiche un po' stereotipate: il monaco pervertito e tettomane, la ragazza mascolina perché cresciuta come un uomo, il masochista recidivo; eppure questo non li rende meno irresistibili, anzi, li ho trovati molto più simpatici della protagonista.
L'opening non è brutta ma si scorda facilmente, idem per l'ending e il resto della colonna sonora. Le animazioni sono tutto sommato buone e il doppiaggio contribuisce non poco a rendere questo anime ancora più spassoso. Ho apprezzato moltissimo il design dei personaggi, sia in versione normale che deformed. La vicenda si svolge principalmente a scuola e, soprattutto, a casa Sakura, quindi non c'è una gran varietà in materia di ambientazioni.
Sicuramente Binbō-gami ga! è uno degli anime più divertenti che mi sia capitato di vedere, nonostante non ricorra certo ad un umorismo sottile o di altissimo livello, ed è impossibile che non strappi almeno una risata. Forse sarebbe stato ancora meglio se avessero evitato di inserire, quasi in ogni episodio, almeno una scena triste, in cui la protagonista versa fiumi di lacrime ricordando i suoi presunti traumi infantili. In realtà, si tratta di situazioni, certamente spiacevoli, ma che capitano a moltissime persone (gelosie tra bambine, genitori impegnati col lavoro). Ichiko, invece, li considera come eventi altamente tragici, che giustificano la sua arroganza, ed una mancanza di fiducia nel prossimo che rasenta la totale misantropia, cosa che me l'ha resa un po' antipatica; gli unici momenti toccanti davvero significativi, a mio parere, sono quelli presenti nelle ultime due puntate.
Data la breve durata, lo consiglio a chi abbia voglia di passare qualche pomeriggio divertendosi (e non poco) senza troppi impegni, impostando il cervello sul livello di funzionamento minimo/intermedio. E' adatto a chiunque, grazie soprattutto ad una volgarità minima, quasi assente, e ad un fanservice poco rilevante, utilizzato soprattutto ai fini della commedia e non spesso quanto temevo, data la prosperosa protagonista. In mancanza di mezzi voti, arrotondo per difetto fino a 8.
Trama:
La sedicenne Sakura Ichiko ha tutto ciò che una ragazza potrebbe desiderare: è avvenente, intelligente, ricca, eccelle negli studi e nello sport, ha un seno florido (il paragone con Kurokami Medaka è quanto mai azzeccato), è adorata dai ragazzi e detestata dalle ragazze. Ella ignora, però, che queste sue caratteristiche derivino dal suo livello di Fortuna (l'energia che consente ad ogni persona di raggiungere il successo), straordinariamente alto rispetto alla norma. Non è nemmeno a conoscenza della propria capacità di assorbire la Fortuna altrui, cosa che provoca delle disgrazie a coloro che la circondano.
Per riportare l'equilibrio tra Fortuna e Sfortuna, viene inviata nel mondo umano una dea della Sfortuna, Momiji, il cui compito è quello di assorbire la Fortuna della protagonista. Peccato che quest'ultima sia arrogante, egoista, ipocrita e assolutamente non disposta a rinunciare ai propri privilegi per il bene del prossimo. A causa della Fortuna di Ichiko, per la dea e i suoi sempre più folli gadget, portare a termine la propria missione sarà un'impresa non facile.
Binbō-gami ga! è senza dubbio un anime che non conosce il significato del termine "moderazione": tra personalità del cast, espressioni facciali, urla, scontri, parodie, poteri e perversioni, tutto suggerisce un'idea di esagerazione e assurdità.
Esilaranti anche le innumerevoli citazioni di cui la serie è costellata: dai continui e/o corposi richiami a Dragon Ball, Lupin e Death Note, ai semplici accenni a Kenshiro, JoJo o One Piece.
I personaggi non hanno un particolare approfondimento psicologico, ad eccezione (ma senza esagerare) della protagonista, la quale, assieme a Momiji, ha ricevuto uno spazio di molto superiore rispetto a quello riservato ai personaggi secondari, più o meno importanti. Tutto l'anime, infatti, si concentra sulla crescita, piuttosto lenta e non incisiva, di Ichiko, che impara ad apprezzare il valore dell'amicizia e l'importanza di circondarsi di persone care.
Tutti gli altri personaggi non subiscono rilevanti cambiamenti nel corso della serie e mantengono le proprie caratteristiche un po' stereotipate: il monaco pervertito e tettomane, la ragazza mascolina perché cresciuta come un uomo, il masochista recidivo; eppure questo non li rende meno irresistibili, anzi, li ho trovati molto più simpatici della protagonista.
L'opening non è brutta ma si scorda facilmente, idem per l'ending e il resto della colonna sonora. Le animazioni sono tutto sommato buone e il doppiaggio contribuisce non poco a rendere questo anime ancora più spassoso. Ho apprezzato moltissimo il design dei personaggi, sia in versione normale che deformed. La vicenda si svolge principalmente a scuola e, soprattutto, a casa Sakura, quindi non c'è una gran varietà in materia di ambientazioni.
Sicuramente Binbō-gami ga! è uno degli anime più divertenti che mi sia capitato di vedere, nonostante non ricorra certo ad un umorismo sottile o di altissimo livello, ed è impossibile che non strappi almeno una risata. Forse sarebbe stato ancora meglio se avessero evitato di inserire, quasi in ogni episodio, almeno una scena triste, in cui la protagonista versa fiumi di lacrime ricordando i suoi presunti traumi infantili. In realtà, si tratta di situazioni, certamente spiacevoli, ma che capitano a moltissime persone (gelosie tra bambine, genitori impegnati col lavoro). Ichiko, invece, li considera come eventi altamente tragici, che giustificano la sua arroganza, ed una mancanza di fiducia nel prossimo che rasenta la totale misantropia, cosa che me l'ha resa un po' antipatica; gli unici momenti toccanti davvero significativi, a mio parere, sono quelli presenti nelle ultime due puntate.
Data la breve durata, lo consiglio a chi abbia voglia di passare qualche pomeriggio divertendosi (e non poco) senza troppi impegni, impostando il cervello sul livello di funzionamento minimo/intermedio. E' adatto a chiunque, grazie soprattutto ad una volgarità minima, quasi assente, e ad un fanservice poco rilevante, utilizzato soprattutto ai fini della commedia e non spesso quanto temevo, data la prosperosa protagonista. In mancanza di mezzi voti, arrotondo per difetto fino a 8.
Che succede quando la Dea Bendata decide di sorridere solo a una persona e la Povertà tenta di privarla di cotanta fortuna? E' quello che scoprirete in questa serie bizzarra prodotta dalla Sunrise.
TRAMA: La vicenda inizia quando nel regno degli Dei si rendono conto dell'immensa fortuna di cui gode un'umana, la protagonista Sakura Ichiko. Ichiko è una bella ragazza con un seno prosperoso, popolare tra i ragazzi e odiata dalle ragazze, brava negli studi e nello sport, ricca e con una bella casa. E' così fortunata che l'ago della bilancia del mondo pende totalmente dalla sua parte, causando problemi alle altre persone che si vedono derubate inconsapevolmente della propria fortuna, rischiando addirittura la vita. Yamabuchi, capo degli Dei della povertà, decide quindi di inviare la Dea della povertà più esperta che conosce, Binboda Momiji. La Dea tenta invano di privare Ichiko della sua fortuna e, dopo svariati tentativi a vuoto, si trasferisce a casa sua per poterla studiare da vicino e capire come portare a termine questa missione che può salvare i fragili equilibri del mondo.
Quando ci si avvicina a questo titolo è preferibile sorvolare sulla trama. Pur essendoci una trama sviluppata discretamente, Binbougami Ga! è soprattutto e innanzitutto una parodia umoristica e demenziale dove il citazionismo la fa da padrona. Nel corso delle puntate si possono scorgere diversi cammei dedicati a titoli popolari e più anziani: si va da Ken il guerriero a Lupin, e ancora Pokemon, Detective Conan, One Piece, Kenshin samurai vagabondo, Medaka Box, l'Ispettore Gadget, Dragon Ball, Mononoke Hime, Jojo e il Principe del Tennis. Menzione d'onore pure per i 7 Samurai di Akira Kurosawa e per Superman. La penultima puntata poi è quasi un omaggio a Death Note e addirittura Ichiko è raffigurata al posto della Madonna di un dipinto di Raffaello Sanzio. In ogni puntata viene sfruttata qualche situazione per citare altre serie più blasonate sia con la trasformazione facciale dei personaggi (spesso Ichiko e Momiji assumono l'aspetto facciale, in modo grottesco, di un personaggio famoso) sia citando famosi catch phrase.
La parodia non si limita al solo citazionismo. Binbougami Ga! è anche uno sfottò a ciò che va di moda attualmente negli anime giapponesi: ci sono le tre compagne perfide che odiano Ichiko e di cui una ha l'abbronzatura, c'è il monaco pervertito amante delle oppai, la divinità canina masochista che si presta a giochi sadomaso dal chiaro riferimento erotico, la tipica famiglia povera in cui il figlio maggiore si sacrifica lavorando come un mulo, la ragazza spinta dal padre a comportarsi come un maschio (tipico caso di chi ha una figlia femmina e nessun figlio maschio) e che dovrebbe ereditare il dojo ma scopre che le piace la femminilità.
PERSONAGGI: Ichiko appare come un personaggio freddo e cinico a causa di due traumi subiti nell'infanzia. Momiji in primis scorge la corazza dietro cui si nasconde la ragazza e la sprona a cambiare il suo stile di vita, sfruttando la sua immensa fortuna per aiutare gli altri. Nel corso delle puntate la protagonista matura in positivo il suo carattere e impara ad aprirsi e a concedere un po' di fiducia agli altri. Momiji appare come una sciattona che non ama farsi coinvolgere negli affari altrui, ma in realtà si interessa ad Ichiko e del perché non riesca a rapportarsi con gli altri; nell'arco finale scopriamo una Momiji in versione "brava ragazza" ma è Momiji stessa a non trovarsi a proprio agio con questo lato del suo carattere. Oltre alle protagoniste, ricordiamo Tsuwabuki, un bel ragazzo molto responsabile, e Ranmaru, un tipetto tutto muscoli ma dal cuore d'oro.
COMPARTO GRAFICO: Il chara è molto gradevole e ben definito (ottimi sia i visi che le figure per intero). Anche le animazioni non presentano difetti e sono molto fluide. Come ho sottolineato su, spesso i personaggi assumono l'aspetto di altri personaggi più blasonati, appartenenti ad altre produzioni, e si fa tanto uso del deformed. Anche in questi casi la qualità della grafica non scende minimamente e si mantiene su buoni livelli. Oserei dire che la grafica è il pregio maggiore di Binbougami Ga!
COMPARTO SONORO: Binbougami Ga! è uno shonen caratterizzato da tante gag e da molte sequenze "dinamiche" con tanta azione e botte da orbi! La colonna sonora rispecchia quindi queste caratteristiche risultando a sua volta molto allegra e dinamica. I brani hanno un sound moderno e brioso e contribuiscono positivamente ad accompagnare le sequenze più demenziali e quelle d'azione. Dunque una buona colonna sonora anche se niente di epocale.
Quando ci si presta a fare una recensione, è impossibile non tener conto della propria opinione, che può essere più o meno oggettiva. Nel mio caso, essendo avversa per mia natura a tutto ciò che è demenziale, pur non negando la presenza di gag ben riuscite (quelle in particolare con le citazioni), ho però preferito di gran lunga le puntate dove Ichiko comprende di aver bisogno del "calore umano" e abbandona la corazza dietro cui si era trincerata, dunque le puntate dove interagisce con la famiglia di Tsuwabuki e quelle dove Ranmaru fa di tutto per diventare sua amica. Mi limito a dare un 6 riconoscendo però la riuscita veramente discreta di questa produzione animata. Consiglio vivamente la visione a chi ama gli shounen, con una velata componente ecchi, con tante gag, della sana autoironia e citazionismo a gogò.
TRAMA: La vicenda inizia quando nel regno degli Dei si rendono conto dell'immensa fortuna di cui gode un'umana, la protagonista Sakura Ichiko. Ichiko è una bella ragazza con un seno prosperoso, popolare tra i ragazzi e odiata dalle ragazze, brava negli studi e nello sport, ricca e con una bella casa. E' così fortunata che l'ago della bilancia del mondo pende totalmente dalla sua parte, causando problemi alle altre persone che si vedono derubate inconsapevolmente della propria fortuna, rischiando addirittura la vita. Yamabuchi, capo degli Dei della povertà, decide quindi di inviare la Dea della povertà più esperta che conosce, Binboda Momiji. La Dea tenta invano di privare Ichiko della sua fortuna e, dopo svariati tentativi a vuoto, si trasferisce a casa sua per poterla studiare da vicino e capire come portare a termine questa missione che può salvare i fragili equilibri del mondo.
Quando ci si avvicina a questo titolo è preferibile sorvolare sulla trama. Pur essendoci una trama sviluppata discretamente, Binbougami Ga! è soprattutto e innanzitutto una parodia umoristica e demenziale dove il citazionismo la fa da padrona. Nel corso delle puntate si possono scorgere diversi cammei dedicati a titoli popolari e più anziani: si va da Ken il guerriero a Lupin, e ancora Pokemon, Detective Conan, One Piece, Kenshin samurai vagabondo, Medaka Box, l'Ispettore Gadget, Dragon Ball, Mononoke Hime, Jojo e il Principe del Tennis. Menzione d'onore pure per i 7 Samurai di Akira Kurosawa e per Superman. La penultima puntata poi è quasi un omaggio a Death Note e addirittura Ichiko è raffigurata al posto della Madonna di un dipinto di Raffaello Sanzio. In ogni puntata viene sfruttata qualche situazione per citare altre serie più blasonate sia con la trasformazione facciale dei personaggi (spesso Ichiko e Momiji assumono l'aspetto facciale, in modo grottesco, di un personaggio famoso) sia citando famosi catch phrase.
La parodia non si limita al solo citazionismo. Binbougami Ga! è anche uno sfottò a ciò che va di moda attualmente negli anime giapponesi: ci sono le tre compagne perfide che odiano Ichiko e di cui una ha l'abbronzatura, c'è il monaco pervertito amante delle oppai, la divinità canina masochista che si presta a giochi sadomaso dal chiaro riferimento erotico, la tipica famiglia povera in cui il figlio maggiore si sacrifica lavorando come un mulo, la ragazza spinta dal padre a comportarsi come un maschio (tipico caso di chi ha una figlia femmina e nessun figlio maschio) e che dovrebbe ereditare il dojo ma scopre che le piace la femminilità.
PERSONAGGI: Ichiko appare come un personaggio freddo e cinico a causa di due traumi subiti nell'infanzia. Momiji in primis scorge la corazza dietro cui si nasconde la ragazza e la sprona a cambiare il suo stile di vita, sfruttando la sua immensa fortuna per aiutare gli altri. Nel corso delle puntate la protagonista matura in positivo il suo carattere e impara ad aprirsi e a concedere un po' di fiducia agli altri. Momiji appare come una sciattona che non ama farsi coinvolgere negli affari altrui, ma in realtà si interessa ad Ichiko e del perché non riesca a rapportarsi con gli altri; nell'arco finale scopriamo una Momiji in versione "brava ragazza" ma è Momiji stessa a non trovarsi a proprio agio con questo lato del suo carattere. Oltre alle protagoniste, ricordiamo Tsuwabuki, un bel ragazzo molto responsabile, e Ranmaru, un tipetto tutto muscoli ma dal cuore d'oro.
COMPARTO GRAFICO: Il chara è molto gradevole e ben definito (ottimi sia i visi che le figure per intero). Anche le animazioni non presentano difetti e sono molto fluide. Come ho sottolineato su, spesso i personaggi assumono l'aspetto di altri personaggi più blasonati, appartenenti ad altre produzioni, e si fa tanto uso del deformed. Anche in questi casi la qualità della grafica non scende minimamente e si mantiene su buoni livelli. Oserei dire che la grafica è il pregio maggiore di Binbougami Ga!
COMPARTO SONORO: Binbougami Ga! è uno shonen caratterizzato da tante gag e da molte sequenze "dinamiche" con tanta azione e botte da orbi! La colonna sonora rispecchia quindi queste caratteristiche risultando a sua volta molto allegra e dinamica. I brani hanno un sound moderno e brioso e contribuiscono positivamente ad accompagnare le sequenze più demenziali e quelle d'azione. Dunque una buona colonna sonora anche se niente di epocale.
Quando ci si presta a fare una recensione, è impossibile non tener conto della propria opinione, che può essere più o meno oggettiva. Nel mio caso, essendo avversa per mia natura a tutto ciò che è demenziale, pur non negando la presenza di gag ben riuscite (quelle in particolare con le citazioni), ho però preferito di gran lunga le puntate dove Ichiko comprende di aver bisogno del "calore umano" e abbandona la corazza dietro cui si era trincerata, dunque le puntate dove interagisce con la famiglia di Tsuwabuki e quelle dove Ranmaru fa di tutto per diventare sua amica. Mi limito a dare un 6 riconoscendo però la riuscita veramente discreta di questa produzione animata. Consiglio vivamente la visione a chi ama gli shounen, con una velata componente ecchi, con tante gag, della sana autoironia e citazionismo a gogò.
Nella storia vediamo contrapposte e in una continua "lotta comica" due donne: Ichiko e Momiji. Ichiko è una sedicenne baciata dalla fortuna in tutto e per tutto, ricca, bella e popolare. Tuttavia pare che la sua fortuna produca un effetto negativo, infatti assorbe involontariamente la fortuna di tutte le altre persone con cui ha a che fare, ma lei non ne è consapevole. A causa di questo, essa rischia di sbilanciare addirittura gli equilibri del mondo, e allora le divinità decidono di inviare Momiji, "Dea della Miseria", affinchè sottragga il potere di Ichiko per ripristinare gli equilibri terrestri.
Da qui inizia una lunga lotta (intermittente e con delle tregue) tra le due, e mentre la Dea è obbligata e intenzionata a compiere la sua missione, la ragazza invece non intenderà rinunciare alla sua dote in grado di tener testa persino alle divinità.
I loro conflitti genereranno numerose gag e qualche situazione pseudo-drammatica, a cui si aggiungeranno fin da subito diversi personaggi, di cui alcuni che si schiereranno dalla parte della fortunata e altri invece saranno neutrali.
L'anime si base sullo sfruttare il fattore fortuna di Ichiko insieme ai tentativi di Momiji per estirpare tale potere, per generare tante situazioni divertenti e spassose per tutto l'anime, e spesso i personaggi secondari saranno complici fondamentali per rincarare la dose di ilarità.
Per quanto mi riguarda, ho trovato l'anime solo strampalato e nulla di più. Non mi è piaciuto come è stata gestita tutta la parte che gioca sul fattore fortuna/sfortuna, così come anche gli espedienti per produrre le situazioni divertenti, mi hanno lasciato molti dubbi. Il tutto mi è sembrato poco interessante, e le gag raramente mi sono piaciute o mi hanno fatto ridere, e anzi spesso sono rimasto perplesso e per niente convinto, anche a cause delle varie contraddizioni presenti, non sempre giustificabili. L'anime è parzialmente originale a livello di trama, ma si aggrappa moltissimo alle parodie verso gli shounen più famosi, una formula decisamente vincente perchè conquista facilmente il pubblico, ma osservando il tutto per bene a me è sembrato un lavoro piuttosto mediocre e tirato via. Qualche gag è sicuramente memorabile, soprattutto qualcosa tra quelle parodiche, ma nel complesso la maggior parte delle vicende mi sono sembrate così-così, insomma un anime carino ma secondo me assai sopravvalutato.
Anche sull'apparato tecnico sono rimasto poco soddisfatto, disegni e animazioni non mi sono sembrate eccezionali, a tratti il disegno sembra bello, ma per la maggior parte del tempo non mi è sembrato tanto buono; sonoro e musiche invece mi hanno fatto invece una discreta impressione. Anime consigliato, ma solo per chi si accontenta di una miscela di gag e parodie random.
Da qui inizia una lunga lotta (intermittente e con delle tregue) tra le due, e mentre la Dea è obbligata e intenzionata a compiere la sua missione, la ragazza invece non intenderà rinunciare alla sua dote in grado di tener testa persino alle divinità.
I loro conflitti genereranno numerose gag e qualche situazione pseudo-drammatica, a cui si aggiungeranno fin da subito diversi personaggi, di cui alcuni che si schiereranno dalla parte della fortunata e altri invece saranno neutrali.
L'anime si base sullo sfruttare il fattore fortuna di Ichiko insieme ai tentativi di Momiji per estirpare tale potere, per generare tante situazioni divertenti e spassose per tutto l'anime, e spesso i personaggi secondari saranno complici fondamentali per rincarare la dose di ilarità.
Per quanto mi riguarda, ho trovato l'anime solo strampalato e nulla di più. Non mi è piaciuto come è stata gestita tutta la parte che gioca sul fattore fortuna/sfortuna, così come anche gli espedienti per produrre le situazioni divertenti, mi hanno lasciato molti dubbi. Il tutto mi è sembrato poco interessante, e le gag raramente mi sono piaciute o mi hanno fatto ridere, e anzi spesso sono rimasto perplesso e per niente convinto, anche a cause delle varie contraddizioni presenti, non sempre giustificabili. L'anime è parzialmente originale a livello di trama, ma si aggrappa moltissimo alle parodie verso gli shounen più famosi, una formula decisamente vincente perchè conquista facilmente il pubblico, ma osservando il tutto per bene a me è sembrato un lavoro piuttosto mediocre e tirato via. Qualche gag è sicuramente memorabile, soprattutto qualcosa tra quelle parodiche, ma nel complesso la maggior parte delle vicende mi sono sembrate così-così, insomma un anime carino ma secondo me assai sopravvalutato.
Anche sull'apparato tecnico sono rimasto poco soddisfatto, disegni e animazioni non mi sono sembrate eccezionali, a tratti il disegno sembra bello, ma per la maggior parte del tempo non mi è sembrato tanto buono; sonoro e musiche invece mi hanno fatto invece una discreta impressione. Anime consigliato, ma solo per chi si accontenta di una miscela di gag e parodie random.
Sakura Ichiko è bella, intelligente e brava in ogni cosa che fa', questo perchè ha la capacità, se pur involontaria, di attrarre a se la furtuna di coloro che le stanno attorno. Viene così a crearsi uno squilibrio fra le normali forze positive e negative in campo, tanto che fa' la sua comparsa Momiji, una Dea della sfortuna, con il compito di togliere la troppa fortuna di Sakura e ridistribuirla equamente a coloro cui è stata tolta. Come è lecito aspettarsi, per Momiji non sarà un compito facile convincere Sakura a cedergli la sua fortuna, tanto che sarà costretta a impiegare i metodi più inconsueti e strani, ma anche maldestri.
Si tratta di una commedia demenziale con buone dosi d'azione e di soprannaturale, ha quindi un buon ritmo, ma non ho trovato quello che dovrebbe essere il suo punto forte, ovvero la comicità, così irresistibile come avrei voluto. E' vero fa divertire e sorridere e non annoia mai, ma non mi ha fatto certo sbellicare dalle risate come è successo con altri titoli. Inoltre i personaggi secondari non hanno uno spessore adeguato e non sono stati sempre approfonditi come avrebbero dovuto. Certo non tutto è da buttare, come ho detto prima ci sono trovate interessanti e abbastanza originali, inoltre i disegni sono molto carini e l'animazione non è male. Mi sono piaciute poi le sigle, soprattutto quella iniziale e in generale devo dire che sono molto adeguate le musiche di contorno.
Se cercate un prodotto leggero e spensierato, godibile da tutti, che vi faccia divertire e con un buon ritmo, questo prodotto farà certo per voi.
Si tratta di una commedia demenziale con buone dosi d'azione e di soprannaturale, ha quindi un buon ritmo, ma non ho trovato quello che dovrebbe essere il suo punto forte, ovvero la comicità, così irresistibile come avrei voluto. E' vero fa divertire e sorridere e non annoia mai, ma non mi ha fatto certo sbellicare dalle risate come è successo con altri titoli. Inoltre i personaggi secondari non hanno uno spessore adeguato e non sono stati sempre approfonditi come avrebbero dovuto. Certo non tutto è da buttare, come ho detto prima ci sono trovate interessanti e abbastanza originali, inoltre i disegni sono molto carini e l'animazione non è male. Mi sono piaciute poi le sigle, soprattutto quella iniziale e in generale devo dire che sono molto adeguate le musiche di contorno.
Se cercate un prodotto leggero e spensierato, godibile da tutti, che vi faccia divertire e con un buon ritmo, questo prodotto farà certo per voi.
Sakura Ichiko è la fortuna con l'effe maiuscola: è talmente fortunata che anche qualcuno lassù se ne accorge e ritiene eccessiva una tale concentrazione di buona sorte in una sola persona. Così viene deciso di inviare una dea della sfortuna ad intercettare questa anomalia e limitare i danni per le persone che le vivono accanto (e a cui lei "ruba" la fortuna). Ne scaturiranno una serie di eventi "impossibili" e via via compariranno una serie di personaggi e oggetti sempre più strampalati, così come impone il genere demenziale a cui questo Binbougami ga! appartiene.
L'anime inizia ad una velocità supersonica: Ichiko e la dea si misurano in una serie di gag che appaiono da subito divertenti ma che non riescono a rendere al massimo proprio a causa di questo esagerato dinamismo. Dopo un pò, però, il ritmo rallenta e tutto diventa sicuramente più godibile, con scene che inducono apertamente al riso e alcune situazioni sicuramente indovinate. Dopo un pò, ma questo è un rischio che per il genere demenziale è sempre da mettere in conto, l'anime comincia a perdere qualche colpo e a diventare meno interessante.
Ciò che si ricorderà di questo Binbougami ga! sono, in sostanza, due cose: la prima è la numerosissima presenza di riferimenti ad altri anime, rivisitati in chiave demenziale: il più citato è forse Dragon ball; memorabile, però, è la parodia di Death note che compare negli ultimi episodi, veramente da manuale.
La seconda, e fa piacere trovarla in un anime di questo tipo, è la riflessione sulla differenza tra il concetto di fortuna e quello di felicità. Spesso i due termini vengono usati come sinonimi in quanto, in genere, s'immagina che l'uno sia almeno il presupposto dell'altro. Invece per tutta la durata dell'anime lo spettatore è costretto a chiedersi come sia possibile definire fortunata una persona che, sostanzialmente, non è felice e che, al contrario, comincerà ad assaggiarne il sapore solo nei momenti in cui deciderà di privarsi di una parte della sua smisurata fortuna. La risposta a questo interrogativo è anche la morale di questo anime: Ichiko è certamente una persona fortunata, in quanto il caso o gli eventi girano sempre a suo favore, ma ciò finirà per isolarla dagli altri rendendola un soggetto di venerazione per i maschietti ed una persona detestabile per le femminucce. Quindi fortuna non è affatto sinonimo di felicità ma questa si raggiunge, invece, solo con l'impegno ed il sacrificio personale. E' questo un concetto classico della cultura made in Japan che spesso in passato ho trovato irritante ma che in questo caso, se non se ne estremizza troppo l'interpretazione, può portare a spunti notevoli di riflessione.
In definitiva Binbougami ga! si è dimostrato un anime allo stesso tempo divertente ed interessante per cui la mia valutazione è buona; non è ottimale perché pur essendo composto da solo dodici episodi non riesce a mantenere costante la sua qualità con diversi episodi anche abbastanza noiosetti. Si spera, comunque, in una seconda stagione perché, in generale, il prodotto resta molto valido.
L'anime inizia ad una velocità supersonica: Ichiko e la dea si misurano in una serie di gag che appaiono da subito divertenti ma che non riescono a rendere al massimo proprio a causa di questo esagerato dinamismo. Dopo un pò, però, il ritmo rallenta e tutto diventa sicuramente più godibile, con scene che inducono apertamente al riso e alcune situazioni sicuramente indovinate. Dopo un pò, ma questo è un rischio che per il genere demenziale è sempre da mettere in conto, l'anime comincia a perdere qualche colpo e a diventare meno interessante.
Ciò che si ricorderà di questo Binbougami ga! sono, in sostanza, due cose: la prima è la numerosissima presenza di riferimenti ad altri anime, rivisitati in chiave demenziale: il più citato è forse Dragon ball; memorabile, però, è la parodia di Death note che compare negli ultimi episodi, veramente da manuale.
La seconda, e fa piacere trovarla in un anime di questo tipo, è la riflessione sulla differenza tra il concetto di fortuna e quello di felicità. Spesso i due termini vengono usati come sinonimi in quanto, in genere, s'immagina che l'uno sia almeno il presupposto dell'altro. Invece per tutta la durata dell'anime lo spettatore è costretto a chiedersi come sia possibile definire fortunata una persona che, sostanzialmente, non è felice e che, al contrario, comincerà ad assaggiarne il sapore solo nei momenti in cui deciderà di privarsi di una parte della sua smisurata fortuna. La risposta a questo interrogativo è anche la morale di questo anime: Ichiko è certamente una persona fortunata, in quanto il caso o gli eventi girano sempre a suo favore, ma ciò finirà per isolarla dagli altri rendendola un soggetto di venerazione per i maschietti ed una persona detestabile per le femminucce. Quindi fortuna non è affatto sinonimo di felicità ma questa si raggiunge, invece, solo con l'impegno ed il sacrificio personale. E' questo un concetto classico della cultura made in Japan che spesso in passato ho trovato irritante ma che in questo caso, se non se ne estremizza troppo l'interpretazione, può portare a spunti notevoli di riflessione.
In definitiva Binbougami ga! si è dimostrato un anime allo stesso tempo divertente ed interessante per cui la mia valutazione è buona; non è ottimale perché pur essendo composto da solo dodici episodi non riesce a mantenere costante la sua qualità con diversi episodi anche abbastanza noiosetti. Si spera, comunque, in una seconda stagione perché, in generale, il prodotto resta molto valido.
Semplicemente geniale: basterebbero queste parole per definire quest'anime della stagione estiva 2012, un concentrato di risate allo stato puro. Esso è dotato di uno stile umoristico che varia dal brillante al demenziale, facendo parodia delle serie più disparate.
Questo è l'esempio che ogni anime di genere comico/demenziale/parodistico dovrebbe prendere. "Binbougami Ga!" fa ridere senza alcuna caduta di stile, non solo per lo stile sfacciatamente estremamente brillante e folle, ma anche per una storia affatto banale e scontata.
Trama: Sakura Titt… ehm, Chich… ehm, Ichiko è una ragazza leggermente più fortunata della media. È giusto giusto una bellezza mozzafiato, dotata di due bo-boing niente male, un'intelligenza tale che non ha bisogno di studiare per ottenere voti eccelsi, quel tanto di salute che le basta per non essersi mai ammalata in vita sua, quel po' di talento che le consente di primeggiare negli sport e nelle abilità generali, non le manca la pecunia, inoltre le basta uno schiocco di dita per far cadere a sé un'orda di maschietti sbavanti. Peccato che questo suo essere "leggermente" sopra la media, oltre a essere fonte di invidia e antipatia di qualche ochetta rosicona (non si può avere tutto dalla vita), è causa di disgrazie per il prossimo, dal momento che assorbe l'energia della felicità delle altre persone all'interno di una determinata area.
Occorre porre rimedio a codesta situazione incresciosa quanto prima, per cui nel mondo dei Binbogami (le divinità della povertà e della sfortuna in generale), per cui viene spedita sulla Terra la Binbogami Momiji Binboda, la nemesi esatta di miss Chichiko: piatta come una portaerei, lurida, laida, povera in canna (e ti pareva!), schifata un po' da tutti i maschi e pigra da far paura. Il suo compito è prosciugare un pochino di energia dalla povera Tittyko e ridistribuirla in giro. Quando le viene spiegato tutto questo, la detentrice dell'energia della felicità in eccesso non la prende troppo bene, opponendosi con una certa brutalità alle innocue punturine della Binbogami, chissà come andrà a finire…
Grafica: perfettamente al passo con i tempi, pulita, nitida e dettagliata. Le ambientazioni sono comuni, eppure belle e ben dettagliate. Ottime animazioni arricchiscono l'effetto umorismo e parodia offrendo scene fluide di puro spirito demenziale. Il character design è molto bello e fedele al manga.
Sonoro: non sarà eccelso, ma sa compiere più che egregiamente il suo dovere. Le musiche sono simpatiche e divertenti, azzeccatissime le voci dei personaggi. Si vede che i doppiatori si sono divertiti quando hanno doppiato la serie. Gli effetti speciali sono buffi e carini.
Personaggi: i personaggi sono divertentissimi e molto curati. Nonostante l'ambientazione scolastica possiamo riscontrare uno stile non banale nella caratterizzazione dei personaggi, che sanno conquistare con la loro vena demenziale.
Sceneggiatura: nulla da ridire sul comparto scenografico. La storia è pressoché fedele al manga (anche se alcuni capitoli del manga sono stati omessi perché ritenuti non contigui al resto della serie), sono stati aggiunti degli elementi parodistici in più per arricchire gli episodi. Il ritmo è appropriato alla storia, così come lo scorrere del tempo.
Finale: non posso dire nulla a riguardo, questa è una prima serie e tutto è ancora da definire, in attesa di un fantomatico "Binbogami Darkness" come seconda serie.
In sintesi: "Binbogami ga!" è un'opera originale e piacevole, gli episodi si seguono che è un piacere. Nonostante il taglio palesemente umoristico non manca qualche insegnamento di natura morale. A mio avviso "Binbiugami ga!" è un'opera senza alcun difetto, promossa a pieni voti.
Consigliato a chiunque vuole trascorrere piacevolmente il proprio tempo facendosi delle grasse risate.
Questo è l'esempio che ogni anime di genere comico/demenziale/parodistico dovrebbe prendere. "Binbougami Ga!" fa ridere senza alcuna caduta di stile, non solo per lo stile sfacciatamente estremamente brillante e folle, ma anche per una storia affatto banale e scontata.
Trama: Sakura Titt… ehm, Chich… ehm, Ichiko è una ragazza leggermente più fortunata della media. È giusto giusto una bellezza mozzafiato, dotata di due bo-boing niente male, un'intelligenza tale che non ha bisogno di studiare per ottenere voti eccelsi, quel tanto di salute che le basta per non essersi mai ammalata in vita sua, quel po' di talento che le consente di primeggiare negli sport e nelle abilità generali, non le manca la pecunia, inoltre le basta uno schiocco di dita per far cadere a sé un'orda di maschietti sbavanti. Peccato che questo suo essere "leggermente" sopra la media, oltre a essere fonte di invidia e antipatia di qualche ochetta rosicona (non si può avere tutto dalla vita), è causa di disgrazie per il prossimo, dal momento che assorbe l'energia della felicità delle altre persone all'interno di una determinata area.
Occorre porre rimedio a codesta situazione incresciosa quanto prima, per cui nel mondo dei Binbogami (le divinità della povertà e della sfortuna in generale), per cui viene spedita sulla Terra la Binbogami Momiji Binboda, la nemesi esatta di miss Chichiko: piatta come una portaerei, lurida, laida, povera in canna (e ti pareva!), schifata un po' da tutti i maschi e pigra da far paura. Il suo compito è prosciugare un pochino di energia dalla povera Tittyko e ridistribuirla in giro. Quando le viene spiegato tutto questo, la detentrice dell'energia della felicità in eccesso non la prende troppo bene, opponendosi con una certa brutalità alle innocue punturine della Binbogami, chissà come andrà a finire…
Grafica: perfettamente al passo con i tempi, pulita, nitida e dettagliata. Le ambientazioni sono comuni, eppure belle e ben dettagliate. Ottime animazioni arricchiscono l'effetto umorismo e parodia offrendo scene fluide di puro spirito demenziale. Il character design è molto bello e fedele al manga.
Sonoro: non sarà eccelso, ma sa compiere più che egregiamente il suo dovere. Le musiche sono simpatiche e divertenti, azzeccatissime le voci dei personaggi. Si vede che i doppiatori si sono divertiti quando hanno doppiato la serie. Gli effetti speciali sono buffi e carini.
Personaggi: i personaggi sono divertentissimi e molto curati. Nonostante l'ambientazione scolastica possiamo riscontrare uno stile non banale nella caratterizzazione dei personaggi, che sanno conquistare con la loro vena demenziale.
Sceneggiatura: nulla da ridire sul comparto scenografico. La storia è pressoché fedele al manga (anche se alcuni capitoli del manga sono stati omessi perché ritenuti non contigui al resto della serie), sono stati aggiunti degli elementi parodistici in più per arricchire gli episodi. Il ritmo è appropriato alla storia, così come lo scorrere del tempo.
Finale: non posso dire nulla a riguardo, questa è una prima serie e tutto è ancora da definire, in attesa di un fantomatico "Binbogami Darkness" come seconda serie.
In sintesi: "Binbogami ga!" è un'opera originale e piacevole, gli episodi si seguono che è un piacere. Nonostante il taglio palesemente umoristico non manca qualche insegnamento di natura morale. A mio avviso "Binbiugami ga!" è un'opera senza alcun difetto, promossa a pieni voti.
Consigliato a chiunque vuole trascorrere piacevolmente il proprio tempo facendosi delle grasse risate.
Ho finito di guardare quest'nime un po' in ritardo, ma ne è valsa la pena.
Trama: la trama narra di Sakura Ichiko, una ragazza bella e fortunata, amata dai ragazzi e invidiata dalle ragazze, ma che ha un difetto: pensare solo a se stessa.
Un giorno entra nella sua vita una dea, la Binbougami, che le spiega la questione sulla sua fortuna: è troppa e in aumento (Ichiko assorbe altra fortuna sottraendola alla gente che la circonda), perciò la dea è incaricata di ribilanciare la fortuna di Ichiko. La ragazza si oppone e nel corso dell'anime la Binbougami farà di tutto per risucchiarle la fortuna e farle aprire il cuore, ne vedremo di tutti i colori.
Presentazione della storia: la storia è molto semplice, ma ben strutturata e sembra funzionare molto bene. Si presenta seguibile e mai noiosa. E' anche molto divertente (ho amato le diverse parodie di altre opere proposte dentro quest'anime) e contrastata dalle commoventi parti drammatiche.
Personaggi: i personaggi sono vari e strambi (pensare al dio del gabinetto, a Bobby, a Momoo o alle protagoniste stesse) e abbastanza dettagliati; ognuno si presenta con una propria particolarità, senza risultare troppo scontato e tutti risultano a loro modo divertenti.
Ben curati sono anche gli abiti che li caratterizzano - vedere Ranmaru o Momiji.
Animazioni, chara design e opening: le animazioni sono abbastanza fluide e buone. Il chara design lo trovo adatto al genere e mi piace parecchio, vengono utilizzati colori sgargianti e bilanciati contrastati dalle più oscure scene drammatiche. L'opening "Make my day" mi è piaciuta tantissimo, ha un bel ritmo ed è molto orecchiabile, bello anche il video presentato in essa.
Do un 8 a "Binbou-gami ga!", l'ho gradito molto e spero in una seconda stagione visto che il finale è aperto.
Trama: la trama narra di Sakura Ichiko, una ragazza bella e fortunata, amata dai ragazzi e invidiata dalle ragazze, ma che ha un difetto: pensare solo a se stessa.
Un giorno entra nella sua vita una dea, la Binbougami, che le spiega la questione sulla sua fortuna: è troppa e in aumento (Ichiko assorbe altra fortuna sottraendola alla gente che la circonda), perciò la dea è incaricata di ribilanciare la fortuna di Ichiko. La ragazza si oppone e nel corso dell'anime la Binbougami farà di tutto per risucchiarle la fortuna e farle aprire il cuore, ne vedremo di tutti i colori.
Presentazione della storia: la storia è molto semplice, ma ben strutturata e sembra funzionare molto bene. Si presenta seguibile e mai noiosa. E' anche molto divertente (ho amato le diverse parodie di altre opere proposte dentro quest'anime) e contrastata dalle commoventi parti drammatiche.
Personaggi: i personaggi sono vari e strambi (pensare al dio del gabinetto, a Bobby, a Momoo o alle protagoniste stesse) e abbastanza dettagliati; ognuno si presenta con una propria particolarità, senza risultare troppo scontato e tutti risultano a loro modo divertenti.
Ben curati sono anche gli abiti che li caratterizzano - vedere Ranmaru o Momiji.
Animazioni, chara design e opening: le animazioni sono abbastanza fluide e buone. Il chara design lo trovo adatto al genere e mi piace parecchio, vengono utilizzati colori sgargianti e bilanciati contrastati dalle più oscure scene drammatiche. L'opening "Make my day" mi è piaciuta tantissimo, ha un bel ritmo ed è molto orecchiabile, bello anche il video presentato in essa.
Do un 8 a "Binbou-gami ga!", l'ho gradito molto e spero in una seconda stagione visto che il finale è aperto.
Per un appassionato di anime demenziali come me questa serie è davvero un gioiello. Partendo da un'idea veramente originale, con dei protagonisti paurosamente fuori di testa e frequenti colpi di scena, non si può evitare di rimanere incollati allo schermo per seguire le disavventure della pazzoide e scalcinata Momiji, della fortunatissima e in apparenza egoista Ichiko e di tutto un gruppo di amici e nemici uno più assurdo dell'altro.
Come ho detto, l'idea base è veramente originale: per riequilibrare il livello di fortuna degli esseri viventi fortemente squilibrato da Ichiko, viene mandata una dea della sfortuna, cioè Binbougami, con il compito di sottrarre una parte di questa fortuna per ridistribuirla equamente. Purtroppo questa dea, Momiji, non è esattamente professionale, e ricorre spesso a metodi poco ortodossi per sottrarre questa fortuna, quasi sempre fallendo miseramente.
Non entro nei particolari, sarebbe troppo complicato, ma consiglio vivamente a tutti la visione di questo stupendo anime del quale mi auguro che venga fatta una seconda serie. Indiscutibilmente voto massimo.
Come ho detto, l'idea base è veramente originale: per riequilibrare il livello di fortuna degli esseri viventi fortemente squilibrato da Ichiko, viene mandata una dea della sfortuna, cioè Binbougami, con il compito di sottrarre una parte di questa fortuna per ridistribuirla equamente. Purtroppo questa dea, Momiji, non è esattamente professionale, e ricorre spesso a metodi poco ortodossi per sottrarre questa fortuna, quasi sempre fallendo miseramente.
Non entro nei particolari, sarebbe troppo complicato, ma consiglio vivamente a tutti la visione di questo stupendo anime del quale mi auguro che venga fatta una seconda serie. Indiscutibilmente voto massimo.
"Bimbougami Ga!" è un anime composto da 13 episodi della stagione estiva 2012, e ci ha riservato grandi sorprese
La storia gira intorno ad una ragazza, Sakura Ichiko, che ha in sé tutte le doti: è bella, intelligente, fortunata, molto sportiva e ovviamente molto popolare, oltre a essere una riccona. Finché non le viene rovinata la vita da una dea della povertà, anche detta "Bimbougami": questa dea ha il compito di prelevare la fortuna della protagonista, poiché ha il potere di assorbire la fortuna di chi la circonda. Questo provocherà uno squilibrio tra fortuna e sfortuna nel mondo umano. Questa è la trama dell'anime descritta in poche parole. L'anime può sembrare semplice e stupido nel suo, ma alla fine è veramente epico: uno dei pochi anime che mi ha fatto schiattare dalle risate, passare i 25 minuti di ogni puntata allegramente, ogni parte più divertente dell'altra.
Poi c'è anche la parte triste, caratterizzata davvero molto bene: infatti la protagonista, ignara del fatto che assorbe la fortuna di chi la circonda, inizia ad assorbire anche quella dell'unica persona che gli sta più a cuore, cioè il suo maggiordomo, portandolo quasi alla morte; solo grazie alla Bimbogami il maggiordomo non morirà. Piano piano nella storia la protagonista questa scena si rivedrà per altri personaggi, quindi cambiano solo i personaggi; questo spiega la trasformazione della protagonista: da "io vivo solo per me stessa, non me ne frega delle fortuna degli altri" all'essere costretta a farsi assorbire l'energia dalla bimbogami per salvare le persone che nel corso della storia le sono state a cuore.
Ogni personaggio ha le sue semplici ma divertenti battute e sono quasi tutti, diciamo, importanti. Vediamo anche simpatiche scene con "sfottò" di altri anime, come "Dragonball", "Death Note", ecc. Quindi questo fa di quest'anime davvero un bel lavoro, non un ecchi come vediamo dagli altri anime della stagione. Lo possiamo valutare uno dei migliori di questa stagione estiva proprio per questo motivo: voto 8.
La storia gira intorno ad una ragazza, Sakura Ichiko, che ha in sé tutte le doti: è bella, intelligente, fortunata, molto sportiva e ovviamente molto popolare, oltre a essere una riccona. Finché non le viene rovinata la vita da una dea della povertà, anche detta "Bimbougami": questa dea ha il compito di prelevare la fortuna della protagonista, poiché ha il potere di assorbire la fortuna di chi la circonda. Questo provocherà uno squilibrio tra fortuna e sfortuna nel mondo umano. Questa è la trama dell'anime descritta in poche parole. L'anime può sembrare semplice e stupido nel suo, ma alla fine è veramente epico: uno dei pochi anime che mi ha fatto schiattare dalle risate, passare i 25 minuti di ogni puntata allegramente, ogni parte più divertente dell'altra.
Poi c'è anche la parte triste, caratterizzata davvero molto bene: infatti la protagonista, ignara del fatto che assorbe la fortuna di chi la circonda, inizia ad assorbire anche quella dell'unica persona che gli sta più a cuore, cioè il suo maggiordomo, portandolo quasi alla morte; solo grazie alla Bimbogami il maggiordomo non morirà. Piano piano nella storia la protagonista questa scena si rivedrà per altri personaggi, quindi cambiano solo i personaggi; questo spiega la trasformazione della protagonista: da "io vivo solo per me stessa, non me ne frega delle fortuna degli altri" all'essere costretta a farsi assorbire l'energia dalla bimbogami per salvare le persone che nel corso della storia le sono state a cuore.
Ogni personaggio ha le sue semplici ma divertenti battute e sono quasi tutti, diciamo, importanti. Vediamo anche simpatiche scene con "sfottò" di altri anime, come "Dragonball", "Death Note", ecc. Quindi questo fa di quest'anime davvero un bel lavoro, non un ecchi come vediamo dagli altri anime della stagione. Lo possiamo valutare uno dei migliori di questa stagione estiva proprio per questo motivo: voto 8.
"Binbougami ga!" è la commedia più divertente che abbia mai visto. Generalmente snobbo i gag manga o le commedie che ostentano solo comicità perché sono a conoscenza che succedono sempre le stesse cose; in effetti sia in "Beelzebub" sia in "Hitman Reborn", nonostante mi abbiano fatto ridere, non ho apprezzato molto il lato comico, bensì il processo evolutivo che li ha portati da gag-manga a shounen di combattimento con trame abbastanza intriganti e interessanti. Binbougami invece è qualcosa di diverso, interessante vista la buona trama e realmente comico viste le gag inaspettate e originali che si vengono a creare grazie a degli escamotage.
La storia parla di una ragazza di nome Sakura che ha una grande peculiarità: è estremamente fortunata. E' ricca, bella, con un seno prosperoso, famosa tra i ragazzi, brava a scuola ed eccelle anche negli sport. Ovviamente tutto ciò che una persona normale potrebbe desiderare lei lo possiede. Quest'estrema fortuna fa preoccupare gli dèi della sfortuna, che decidono di inviare un loro rappresentante per risolvere la situazione creatasi: Momiji, la dea della sfortuna più pigra e violenta che esista.
Si viene a scoprire che Sakura assorbe la fortuna da chi le sta intorno rendendo queste persone troppo esposte a situazioni spiacevoli, per questo comincia una particolare lotta tra Momiji e Ichiko. A loro due si uniranno svariati personaggi uno più eccentrico dell'altro.
La cosa che colpisce è il tipo di comicità. Un episodio va avanti nella storia o nella semplice narrazione grazie a miriadi di gag. La cosa, però, ancora più interessante è che esse non danno fastidio, anzi il motivo principale che spinge uno spettatore a continuare la visualizzazione sono proprie queste. Litigi prolungati, insulti casuali, scene no-sense, personaggi che si domandano perché fanno cose senza una logica (tipo qualcuno che fa un salto di 10 metri e allora tutti domandano come abbia fatto, e come risposta: "Beh, siamo in un anime"), e soprattutto le scene-parodia degli anime più famosi rendono quest'opera stupenda. Ovviamente è ovvia l'associazione a "Gintama". Ma se lì molti episodi sono autoconclusivi, qui vi sono 13 episodi che seguono un percorso unico che non spezza la narrazione.
L'anime più parodiato è "DragonBall" (Bobby che "muore" in stile Nappa è stato epico), però non verranno risparmiati "Naruto", "Bleach", "One piece" - Il "gomu gomu no ribattuta" mi ha distrutto!), "Lupin", lo stesso "Gintama", Ken e tanti altri. Ovviamente tutte queste scene vengono inserite così tanto bene nella narrazione che non stancheranno mai.
Nonostante questo grande apparato comico, non mancano le tematiche profonde e riflessive. Tra le più importanti si ricordano la solitudine, il tradimento e l'amicizia. Ma sicuramente l'originalità sta nel tema della maschera. A un punto della narrazione un personaggio (Ranmaru) chiede a Sakura di togliersi quella maschera che le copre il volto. La protagonista, infatti, è l'esempio perfetto di maschera pirandelliana: "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti". Ichiko infatti è amata dai ragazzi e odiata dalle ragazze, ma questo amore/odio non è voluto dalla vera lei (il suo volto), ma è il suo modo di manifestarsi (maschera) a causa delle esperienze negative della sua vita. Bisognerebbe dire che questa sua maschera nasce sia da situazioni gravi (i genitori, di cui si sa veramente poco) sia da situazioni volute appositamente banali (litigi tra bambine delle elementari). Ma la cosa più interessante di questa tematica della maschera è che nel finale <b>(piccola parte spoiler)</b> questa non è più qualcosa di negativo, bensì è il metodo di caratterizzazione del personaggio che, per vari motivi che non voglio spoilerare, era diventato piatto: praticamente la maschera kierkegaardiana. A causa di tutto ciò la nostra protagonista risulta essere molto caratterizzata ed estremamente interessante.
La dea della sfortuna è già un personaggio completo sin dal primo episodio. Con la parola "completa" intendo che lei è un personaggio già profondo per tante ragioni, prima tra tutte perché ha più di cento anni. Si manifesta essere quasi la guida della protagonista.
A parte queste due, che sono estremamente particolari, bisogna ricordare che vengono presentati tantissimi personaggi eccentrici: Bobby, il monaco pervertito, Ranmaru, la ragazza violenta e addestrata come un maschiaccio che appena scopre l'amore diventa alquanto strana, Suwano, il cameriere di Sakura, Momoo, l'inugami masochista, e tantissimi altri.
Da come si evince, per quanto sopra detto, i personaggi sono tantissimi. Questo è l'escamotage di cui parlavo prima. Non abbiamo personaggi stupidi che fanno battute e personaggi seri con i soliti "facepalm", ma tutti possono comportarsi sia nell'uno che nell'altro modo. In questo modo in un'occasione il monaco può essere quello che osserva e prega per l'anima di Momoo appena pestato e in un'altra occasione può essere Momoo a guardare Bobby che viene malmenato perché ha provato a fare qualcosa di erotico.
L'ecchi è un elemento abbastanza presente, ma non è mai fastidioso.
A livello tecnico l'opera ha i suoi punti di forza, ma anche alcune défaillance. Il disegno è ottimo, sebbene sia molto semplice e poco caratterizzato. I colori sono abbastanza luminosi, i miei occhi per questo hanno chiesto pietà. La regia generalmente è buona, ma viste le tante gag e i vari litigi che finiscono a lotte, risulta certe volte confusionaria. Le OST sono totalmente assenti, tranne in un episodio, il migliore in assoluto: l'episodio 11 in cui nei primi due minuti viene cantata la canzone del fanservice. Inutile dire che l'ho imparata a memoria.
Il doppiaggio è piacevole, ma un particolare encomio va fatto a Yumi Uchiyama, che negli episodi 12-13 supera se stessa risultando una fantastica professionista. Appena vedrò "Amagami SS" spero, almeno, in queste sue ottime performance.
Lo consiglio a chi adora "Gintama", ma gli amanti delle commedie non possono rinunciare a un'opera del genere, a mio avviso assolutamente stupenda.
La storia parla di una ragazza di nome Sakura che ha una grande peculiarità: è estremamente fortunata. E' ricca, bella, con un seno prosperoso, famosa tra i ragazzi, brava a scuola ed eccelle anche negli sport. Ovviamente tutto ciò che una persona normale potrebbe desiderare lei lo possiede. Quest'estrema fortuna fa preoccupare gli dèi della sfortuna, che decidono di inviare un loro rappresentante per risolvere la situazione creatasi: Momiji, la dea della sfortuna più pigra e violenta che esista.
Si viene a scoprire che Sakura assorbe la fortuna da chi le sta intorno rendendo queste persone troppo esposte a situazioni spiacevoli, per questo comincia una particolare lotta tra Momiji e Ichiko. A loro due si uniranno svariati personaggi uno più eccentrico dell'altro.
La cosa che colpisce è il tipo di comicità. Un episodio va avanti nella storia o nella semplice narrazione grazie a miriadi di gag. La cosa, però, ancora più interessante è che esse non danno fastidio, anzi il motivo principale che spinge uno spettatore a continuare la visualizzazione sono proprie queste. Litigi prolungati, insulti casuali, scene no-sense, personaggi che si domandano perché fanno cose senza una logica (tipo qualcuno che fa un salto di 10 metri e allora tutti domandano come abbia fatto, e come risposta: "Beh, siamo in un anime"), e soprattutto le scene-parodia degli anime più famosi rendono quest'opera stupenda. Ovviamente è ovvia l'associazione a "Gintama". Ma se lì molti episodi sono autoconclusivi, qui vi sono 13 episodi che seguono un percorso unico che non spezza la narrazione.
L'anime più parodiato è "DragonBall" (Bobby che "muore" in stile Nappa è stato epico), però non verranno risparmiati "Naruto", "Bleach", "One piece" - Il "gomu gomu no ribattuta" mi ha distrutto!), "Lupin", lo stesso "Gintama", Ken e tanti altri. Ovviamente tutte queste scene vengono inserite così tanto bene nella narrazione che non stancheranno mai.
Nonostante questo grande apparato comico, non mancano le tematiche profonde e riflessive. Tra le più importanti si ricordano la solitudine, il tradimento e l'amicizia. Ma sicuramente l'originalità sta nel tema della maschera. A un punto della narrazione un personaggio (Ranmaru) chiede a Sakura di togliersi quella maschera che le copre il volto. La protagonista, infatti, è l'esempio perfetto di maschera pirandelliana: "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti". Ichiko infatti è amata dai ragazzi e odiata dalle ragazze, ma questo amore/odio non è voluto dalla vera lei (il suo volto), ma è il suo modo di manifestarsi (maschera) a causa delle esperienze negative della sua vita. Bisognerebbe dire che questa sua maschera nasce sia da situazioni gravi (i genitori, di cui si sa veramente poco) sia da situazioni volute appositamente banali (litigi tra bambine delle elementari). Ma la cosa più interessante di questa tematica della maschera è che nel finale <b>(piccola parte spoiler)</b> questa non è più qualcosa di negativo, bensì è il metodo di caratterizzazione del personaggio che, per vari motivi che non voglio spoilerare, era diventato piatto: praticamente la maschera kierkegaardiana. A causa di tutto ciò la nostra protagonista risulta essere molto caratterizzata ed estremamente interessante.
La dea della sfortuna è già un personaggio completo sin dal primo episodio. Con la parola "completa" intendo che lei è un personaggio già profondo per tante ragioni, prima tra tutte perché ha più di cento anni. Si manifesta essere quasi la guida della protagonista.
A parte queste due, che sono estremamente particolari, bisogna ricordare che vengono presentati tantissimi personaggi eccentrici: Bobby, il monaco pervertito, Ranmaru, la ragazza violenta e addestrata come un maschiaccio che appena scopre l'amore diventa alquanto strana, Suwano, il cameriere di Sakura, Momoo, l'inugami masochista, e tantissimi altri.
Da come si evince, per quanto sopra detto, i personaggi sono tantissimi. Questo è l'escamotage di cui parlavo prima. Non abbiamo personaggi stupidi che fanno battute e personaggi seri con i soliti "facepalm", ma tutti possono comportarsi sia nell'uno che nell'altro modo. In questo modo in un'occasione il monaco può essere quello che osserva e prega per l'anima di Momoo appena pestato e in un'altra occasione può essere Momoo a guardare Bobby che viene malmenato perché ha provato a fare qualcosa di erotico.
L'ecchi è un elemento abbastanza presente, ma non è mai fastidioso.
A livello tecnico l'opera ha i suoi punti di forza, ma anche alcune défaillance. Il disegno è ottimo, sebbene sia molto semplice e poco caratterizzato. I colori sono abbastanza luminosi, i miei occhi per questo hanno chiesto pietà. La regia generalmente è buona, ma viste le tante gag e i vari litigi che finiscono a lotte, risulta certe volte confusionaria. Le OST sono totalmente assenti, tranne in un episodio, il migliore in assoluto: l'episodio 11 in cui nei primi due minuti viene cantata la canzone del fanservice. Inutile dire che l'ho imparata a memoria.
Il doppiaggio è piacevole, ma un particolare encomio va fatto a Yumi Uchiyama, che negli episodi 12-13 supera se stessa risultando una fantastica professionista. Appena vedrò "Amagami SS" spero, almeno, in queste sue ottime performance.
Lo consiglio a chi adora "Gintama", ma gli amanti delle commedie non possono rinunciare a un'opera del genere, a mio avviso assolutamente stupenda.
"Binbougami ga!" è una serie in 13 episodi tratta dal manga di Yoshiaki Sukeno edito in Italia da J-Pop. Sono incappato per caso in questo anime, e devo dire per fortuna. La trama è semplicissima: Sakura Ichiko è una studentessa delle superiori, assolutamente arrogante e sicura di sé. E' amata dai ragazzi, e odiata dalle ragazze per via della loro invidia, ma questo è l'inizio. Ichiko ha un'altra particolarità: quella di essere estremamente fortunata, questo perché riesce a risucchiare la fortuna da tutte le persone che le stanno affianco. Proprio per questo, le verrà inviata una dea della povertà (o della sfortuna) di nome Momiji, per fare in modo di prelevarle tutta la fortuna. Ma ovviamente questo a Ichiko non va bene.
La serie è ricca di humour, parodie e citazioni alternati da momenti più serie che fanno riflettere. Ed è proprio questo il bello di "Binbougami": essere demenziale ma allo stesso tempo riflessivo. E' probabile vi sia una seconda serie dato il successo della serie, se ci sarà io la vedrò sicuramente
La serie è ricca di humour, parodie e citazioni alternati da momenti più serie che fanno riflettere. Ed è proprio questo il bello di "Binbougami": essere demenziale ma allo stesso tempo riflessivo. E' probabile vi sia una seconda serie dato il successo della serie, se ci sarà io la vedrò sicuramente
La demenza insensata contraddistingue quest'opera dall'inizio alla fine. 'Binbougami Ga!' è di fatto un anime che prova a fare divertire attraverso situazioni ridicole e impossibili, tirandone fuori tutto ciò che di comico ci può essere. La protagonista, Sakura Ichiko, è una ragazza fortunatissima e alla quale nella vita va sempre tutto per il verso giusto - il suo seno prospero è frutto della fortuna che si porta dietro fin dalla nascita. Per equilibrare il mondo gli Dei della Sfortuna (Binbougami appunto) inviano Mimiji per rubarle la fortuna, che la protagonista non vuole cedere.
Ne nascono situazioni impensabili e divertenti, nei diversi e disperati tentativi, tutti falliti, della Dea di risucchiare alla bella Ichiko il suo potenziale. Nel corso dell'opera fanno la loro comparsa anche altri personaggi più o meno idioti e stereotipati, che non fanno altro che peggiorare il livello culturale, ma alzare quello di demenzialità e di conseguenza le risate.
Sono molteplici le citazioni a opere celeberrime dell'animazione, come 'Hokuto no Ken' o i robottoni anni '80 di turno, tutte parodizzate e interpretate in divertenti intermezzi dai protagonisti.
L'opera è godibile, anche la sua trama orizzontale procede, tra una gag e l'altra, discretamente bene, anche se, a dirla tutta, non è poi così ampia e profonda. Un vero peccato che l'anime sia durato così poco, si tende ad affezionarsi ai personaggi
Ne nascono situazioni impensabili e divertenti, nei diversi e disperati tentativi, tutti falliti, della Dea di risucchiare alla bella Ichiko il suo potenziale. Nel corso dell'opera fanno la loro comparsa anche altri personaggi più o meno idioti e stereotipati, che non fanno altro che peggiorare il livello culturale, ma alzare quello di demenzialità e di conseguenza le risate.
Sono molteplici le citazioni a opere celeberrime dell'animazione, come 'Hokuto no Ken' o i robottoni anni '80 di turno, tutte parodizzate e interpretate in divertenti intermezzi dai protagonisti.
L'opera è godibile, anche la sua trama orizzontale procede, tra una gag e l'altra, discretamente bene, anche se, a dirla tutta, non è poi così ampia e profonda. Un vero peccato che l'anime sia durato così poco, si tende ad affezionarsi ai personaggi
Anime dalle due facce, questo "Binbougami ga!", che alterna momenti davvero riusciti ad altri dalla pochezza disarmante. Questo esito così altalenante è dato dalla scelta, coraggiosa senz'altro, ma dalla difficile applicazione, di fondere insieme un umorismo demenziale, spesso e volentieri condito con temi decisamente adulti (sicuramente l'autore della storia è un amante del sadomaso) con problematiche decisamente meno frivole e più profonde, come la solitudine, l'altruismo, e l'importanza di valori come l'amicizia. Inutile dire che la parte che contribuisce decisamente a innalzare il voto finale è quella più "morale", visto che quello che si fonda sull'umorismo non sempre riesce a eseguire il suo compito in modo impeccabile, per quanto non manchino comunque delle gag divertenti.
Chiave per la buona riuscita di tutto l'impianto che sorregge quest'anime è la caratterizzazione dei personaggi, che a parte alcuni stereotipi sono tutti abbastanza ben riusciti. Tra questi spiccano decisamente le due protagoniste, che con le loro personalità decisamente inconciliabili fanno ruotare tutta la trama in modo scorrevole. In particolare Momiji, la dea della sfortuna, è sicuramente una figura molto originale e gli autori si sono letteralmente sbizzarriti con la creazione delle sue "armi", i cosiddetti gadget della sfortuna, che la nostra dea cerca di utilizzare sulla rivale per portarle via la sua sbalorditiva fortuna.
Su questa scia s'innesta con una buona riuscita anche il comparto grafico, che si adatta spesso e volentieri alle situazioni comiche e demenziali con un aspetto talvolta "deformed" che ben si sposa con le situazioni assurde degli scontri tra le eroine, salvo poi tornare su un aspetto più sobrio, quando la trama si sposta decisamente su temi più drammatici e sostanziosi.
La colonna sonora è anch'essa leggera e adatta ai momenti esilaranti (comunque molto più frequenti di quelli seri) con una bella sigla di apertura che spicca su tutto il resto della parte audio.
In conclusione "Binbougami ga!" è una serie piuttosto anomala, che ha tra i suoi punti a favore un'originalità ultimamente sempre più rara da trovare, e una delicatezza e un know how evidente quando gli autori si sono trovati a lavorare sui temi seri, così difficili da fondere con il resto dell'impianto dell'anime, che ha tutt'altra natura. Ad abbassare un po' il tutto, e a impedire a "Binbougami ga!" di spiccare il volo, è però proprio la parte comica, che seppure non manchi di strappare risate e sorrisi alla fine si rivela comunque abbastanza spicciola e ripetitiva.
Chiave per la buona riuscita di tutto l'impianto che sorregge quest'anime è la caratterizzazione dei personaggi, che a parte alcuni stereotipi sono tutti abbastanza ben riusciti. Tra questi spiccano decisamente le due protagoniste, che con le loro personalità decisamente inconciliabili fanno ruotare tutta la trama in modo scorrevole. In particolare Momiji, la dea della sfortuna, è sicuramente una figura molto originale e gli autori si sono letteralmente sbizzarriti con la creazione delle sue "armi", i cosiddetti gadget della sfortuna, che la nostra dea cerca di utilizzare sulla rivale per portarle via la sua sbalorditiva fortuna.
Su questa scia s'innesta con una buona riuscita anche il comparto grafico, che si adatta spesso e volentieri alle situazioni comiche e demenziali con un aspetto talvolta "deformed" che ben si sposa con le situazioni assurde degli scontri tra le eroine, salvo poi tornare su un aspetto più sobrio, quando la trama si sposta decisamente su temi più drammatici e sostanziosi.
La colonna sonora è anch'essa leggera e adatta ai momenti esilaranti (comunque molto più frequenti di quelli seri) con una bella sigla di apertura che spicca su tutto il resto della parte audio.
In conclusione "Binbougami ga!" è una serie piuttosto anomala, che ha tra i suoi punti a favore un'originalità ultimamente sempre più rara da trovare, e una delicatezza e un know how evidente quando gli autori si sono trovati a lavorare sui temi seri, così difficili da fondere con il resto dell'impianto dell'anime, che ha tutt'altra natura. Ad abbassare un po' il tutto, e a impedire a "Binbougami ga!" di spiccare il volo, è però proprio la parte comica, che seppure non manchi di strappare risate e sorrisi alla fine si rivela comunque abbastanza spicciola e ripetitiva.
La storia decisamente assurda e divertente si basa su un cast di personaggi fuori di testa, in primo luogo le due indiscusse protagoniste: Sakura, decisamente fortunata oltre ogni limite (visto che assorbe la fortuna da chi le sta attorno) e una dea della sfortuna, Momiji, che sembra una teppista più che una dea.
La trama è semplice, siccome la protagonista Sakura è eccessivamente fortunata e assorbe, senza volere, energia positiva da chi le sta vicino (se assorbisse l'intera fortuna di un individuo potrebbe portarlo alla morte), viene inviata una dea della sfortuna per cercare di riequilibrare il mondo per tentare di sottrarle la fortuna con metodi via via più assurdi. Questo più che altro è un presupposto per creare episodi autoconclusivi o mini-saghette inserendo in tal modo anche un elemento sovrannaturale comico come fu ai tempi per 'Lamù'.
Il risultato infatti è molto gradevole. Ci sono citazioni, da 'Medaka box' a 'Dragonball', da 'Rosario plus Vampire' a 'Death Note', gag, situazioni assurde - alla 'Lamù' per intenderci - non potranno non fare divertire gli spettatori. I disegni e le musiche sono anche molto gradevoli, un anime molto fresco, l'ideale per questa stagione estiva.
La trama è semplice, siccome la protagonista Sakura è eccessivamente fortunata e assorbe, senza volere, energia positiva da chi le sta vicino (se assorbisse l'intera fortuna di un individuo potrebbe portarlo alla morte), viene inviata una dea della sfortuna per cercare di riequilibrare il mondo per tentare di sottrarle la fortuna con metodi via via più assurdi. Questo più che altro è un presupposto per creare episodi autoconclusivi o mini-saghette inserendo in tal modo anche un elemento sovrannaturale comico come fu ai tempi per 'Lamù'.
Il risultato infatti è molto gradevole. Ci sono citazioni, da 'Medaka box' a 'Dragonball', da 'Rosario plus Vampire' a 'Death Note', gag, situazioni assurde - alla 'Lamù' per intenderci - non potranno non fare divertire gli spettatori. I disegni e le musiche sono anche molto gradevoli, un anime molto fresco, l'ideale per questa stagione estiva.
Naturalmente 4 ep. sono pochi per dare un giudizio ragionato e definitivo. Comunque, se siete incerti sul da farsi, vi consiglio vivamente questa serie, che sembra avviata a diventare sempre più divertente. Merito sopratutto dell'aiutante della nostra Binbo-gami d'assalto, un Inu-gami in forma di simil volpino masochista che presta l'occasione a molte battute un po' ecchi. sulla trama direi che non c'è molto da dire. Ogni episodio è autoconclusivo, quindi la vicenda non è molto complessa. Un punto a favore è dato dal fatto che la protagonista, Sakura, non è una buonista, anzi, si gode senza ritegno la fortunaccia sfacciata che le capita in sorte, senza sentirsi in colpa per le altrui sfighe. Questo la rende piuttosto credibile sul piano psicologico. Non aspettatevi grandi cose sul piano psicologico, comunque: il tono generale è quello della commedia leggera. Si ride volentieri, i temi seri sono al minimo. Buona visione a tutti.