Kokoro Connect
E' una serie anime di tredici episodi di durata canonica.
Trama: la vicenda inizia con la presentazione del club di letteratura del liceo che frequenta il nostro quintetto. Ognuno dei membri è entrato in esso per motivi differenti, chi perché non ha trovato il club che cercava, chi perché ha litigato con il presidente del precedente club a cui apparteneva e chi per altri motivi personali; comunque tra i membri si crea un certo legame.
Però questa quiete che circonda il club verrà scombussolata da un avvenimento a dir poco fuori dal comune, lo scambio di corpo tra i vari membri, assolutamente casuale, e non gestibile dai nostri. Tutto questo succede a causa di un'entità sconosciuta, Fuuzen Kazura, che ha intenzione di osservare i cinque ragazzi, due maschi e tre femmine, nel gestire questa situazione. Diciamo che all'inizio la cosa viene presa da un punto di vista prettamente umoristico, e ci sta alla grande, perché le risate non mancano, ma piano piano si avvia verso l'analisi psicologica dei vari membri, i quali, con questi scambi di corpi, riescono a conoscersi in maniera molto più profonda, scatenando, al primo impatto, un po' di timore nei vari membri, che diventa poi un sentimento d'affetto più forte. Inoltre si ha, per alcuni che convivono con veri e propri traumi infantili, un certo superamento del trauma che porta all'instradamento verso la via della guarigione. Ma la serie è composta da altri due archi dove le prove sono diverse dalle prime, ovvio, ma sono sempre utili a far conoscere agli altri, e soprattutto a sé stessi, il proprio vero io, rendendoli capaci di apprezzarsi per come sono e di accettare i propri sentimenti, perché i triangoli amorosi non mancano.
La fine della serie sembra un happy ending dove tutti sono felici, ma l'ultima scena lascia un barlume di speranza per un mio pensiero, che spero si realizzi.
Il punto forte di questa serie è il fatto che, avendo personaggi molto diversi tra loro, e stereotipati (ma non lo sembrano affatto), sono analizzati, dal punto di vista psicologico, in una maniera molto dettagliata, ricalcando situazioni che rappresentano molto quelle reali; si ha una visione globale completa dei protagonisti (cosa che difficilmente viene fatto).
L'unica, piccola, pecca è che non è stato spiegato in maniera esauriente chi è Fuuzen Kazura, e il motivo del suo interessamento al quintetto; la cosa è perdonabile, perché ci sono ancora quattro episodi da vedere, OAV, che spero ci diano una spiegazione adeguata. Alla fine il mio voto finale è un 8,5, dovuto soprattutto all'analisi psicologica profondamente dettagliata, che ti aiuta ad avvicinarti al protagonista che ti assomiglia di più caratterialmente e fa passare in secondo piano qualsiasi difetto, come, per esempio, la lentezza della trama in alcune parti (non ve ne accorgerete, a meno che non ve lo dica qualcuno).
Con questo, buona visione!
Trama: la vicenda inizia con la presentazione del club di letteratura del liceo che frequenta il nostro quintetto. Ognuno dei membri è entrato in esso per motivi differenti, chi perché non ha trovato il club che cercava, chi perché ha litigato con il presidente del precedente club a cui apparteneva e chi per altri motivi personali; comunque tra i membri si crea un certo legame.
Però questa quiete che circonda il club verrà scombussolata da un avvenimento a dir poco fuori dal comune, lo scambio di corpo tra i vari membri, assolutamente casuale, e non gestibile dai nostri. Tutto questo succede a causa di un'entità sconosciuta, Fuuzen Kazura, che ha intenzione di osservare i cinque ragazzi, due maschi e tre femmine, nel gestire questa situazione. Diciamo che all'inizio la cosa viene presa da un punto di vista prettamente umoristico, e ci sta alla grande, perché le risate non mancano, ma piano piano si avvia verso l'analisi psicologica dei vari membri, i quali, con questi scambi di corpi, riescono a conoscersi in maniera molto più profonda, scatenando, al primo impatto, un po' di timore nei vari membri, che diventa poi un sentimento d'affetto più forte. Inoltre si ha, per alcuni che convivono con veri e propri traumi infantili, un certo superamento del trauma che porta all'instradamento verso la via della guarigione. Ma la serie è composta da altri due archi dove le prove sono diverse dalle prime, ovvio, ma sono sempre utili a far conoscere agli altri, e soprattutto a sé stessi, il proprio vero io, rendendoli capaci di apprezzarsi per come sono e di accettare i propri sentimenti, perché i triangoli amorosi non mancano.
La fine della serie sembra un happy ending dove tutti sono felici, ma l'ultima scena lascia un barlume di speranza per un mio pensiero, che spero si realizzi.
Il punto forte di questa serie è il fatto che, avendo personaggi molto diversi tra loro, e stereotipati (ma non lo sembrano affatto), sono analizzati, dal punto di vista psicologico, in una maniera molto dettagliata, ricalcando situazioni che rappresentano molto quelle reali; si ha una visione globale completa dei protagonisti (cosa che difficilmente viene fatto).
L'unica, piccola, pecca è che non è stato spiegato in maniera esauriente chi è Fuuzen Kazura, e il motivo del suo interessamento al quintetto; la cosa è perdonabile, perché ci sono ancora quattro episodi da vedere, OAV, che spero ci diano una spiegazione adeguata. Alla fine il mio voto finale è un 8,5, dovuto soprattutto all'analisi psicologica profondamente dettagliata, che ti aiuta ad avvicinarti al protagonista che ti assomiglia di più caratterialmente e fa passare in secondo piano qualsiasi difetto, come, per esempio, la lentezza della trama in alcune parti (non ve ne accorgerete, a meno che non ve lo dica qualcuno).
Con questo, buona visione!
Ho trovato "Kokoro Connect" una serie soprannaturale di pessima fattura quanto a contenuti, sebbene i disegni siano molto belli e i movimenti dei personaggi fluidi. Il problema principale dei contenuti è che l'intera serie presenta ripetutamente gli stessi elementi senza che il perché o il come si verifichino determinati eventi sia mai almeno parzialmente chiarito. Qualcuno potrà dire che, trattandosi di una serie soprannaturale e non di un thriller, ciò non sia dovuto, e potrei anche concordare in parte... non fosse che il mistero perde importanza con il suo presentarsi con maggiore insistenza... e alla fine muore così, cioè il finale e il contenuto che viene valutato (o almeno presentato come valutato) rilevante ed essenziale avrebbero potuto esistere benissimo anche in totale assenza degli avvenimenti inspiegabili con cui tutto ha inizio. Ciò significa che il soprannaturale è un po' troppo campato in aria (facile inventare una cosa così, ma per essere decente dovrebbe almeno avere elementi che permettano alle nuove regole di fantasia di rientrare in un qualche tipo di patto con chi guarda, così che questi possa piegare la propria intelligenza a credere almeno per quei pochi minuti a puntata che c'è una logica dietro tutto ciò che vi si verifica, una logica non regolare per le nostre conoscenze, ma possibile se si concede il beneficio del dubbio, che non può di certo esser concesso se non viene mai data una minima informazione utile a fare delle ipotesi nel corso dell'anime nella sua interezza) e che oltretutto sembra avere un ruolo del tutto insignificante e secondario rispetto a quello che sembra essere l'unico bersaglio dell'autore, ossia un qualche tipo di relazione amorosa nascente fra questo e quello o quest'altro e quell'altro (e così via).
Altra nota dolente è la presenza innecessaria di dichiarazioni "d'amore" del tipo: io mi masturbo pensando a te; anch'io mi masturbo pensando a te. Ma si può?! Orribile e disgustoso come altre parti (in senso visivo però) dell'anime, troppo spinte - e gratuite! - per un anime di questo genere.
Il voto si alza solo ed esclusivamente per la realizzazione grafica.
Altra nota dolente è la presenza innecessaria di dichiarazioni "d'amore" del tipo: io mi masturbo pensando a te; anch'io mi masturbo pensando a te. Ma si può?! Orribile e disgustoso come altre parti (in senso visivo però) dell'anime, troppo spinte - e gratuite! - per un anime di questo genere.
Il voto si alza solo ed esclusivamente per la realizzazione grafica.
Raramente una storia piena di buchi, incoerenze e imperfezioni riesce a catturare la mia attenzione: in genere sono più propenso ad apprezzare quelle sceneggiature che abbiano una logica ben definita e che dedichino grande attenzione anche i più piccoli particolari. "Kokoro Connect" non fa assolutamente parte di questa categoria di anime, anzi; non che sia il trionfo del caos, ma lascia troppe cose in sospeso (anche se si spera che con i quattro OAV finali si metta una pezza a questa mancanza), presenta diversi controsensi e fa delle scelte che io avrei interpretato diversamente. Però, contrariamente a quanto accade di solito, devo ammettere che questo titolo, nonostante i suoi molti difetti, m'è proprio piaciuto. Come si spiega?
E' possibile che la mia predilezione verso lo slice of life abbia giocato un ruolo importante nel giudizio su questo anime; in più, il dare una grande importanza all'introspezione psicologica dei suoi personaggi è stato un elemento che ha incontrato, come accade sempre, il mio favore. Ma la verità è che ho apprezzato moltissimo il significato intrinseco dell'opera ed è stato solo questo a indurmi a mettere da parte le critiche su aspetti che, mai come questa volta, mi sono sembrati davvero marginali.
"Kokoro Connect" racconta le vicende dei cinque membri (tre ragazze e due ragazzi) del club culturale della Yamahoshi Academy. Un'entità soprannaturale sconosciuta decide di sconvolgere le loro vite, sottoponendoli a una serie di prove "ai confini della realtà": prima lo scambio dei corpi, poi la perdita del controllo sulle proprie emozioni e infine improvvisi ringiovanimenti. Posti di fronte a questi eventi i cinque ragazzi dovranno impegnarsi per trovare il modo di soddisfare questa entità e porre fine a questi fenomeni; ma più che una battaglia contro il soprannaturale si tratterà di una vera e propria lotta contro sé stessi.
"Kokoro Connect", anche se si nasconde dietro eventi paranormali, ha in realtà l'obiettivo di raccontare il percorso di crescita di cinque adolescenti che vengono letteralmente costretti a guardare dritto negli occhi i loro problemi e le loro paure, e ad affrontarli. Si tratta, dunque, di uno slice of life a fortissime tinte psicologiche che, a dire il vero, molto spesso sfociano in vere e proprie "pippe mentali"; al termine del percorso, però, la maturazione dei cinque è evidente e palpabile. Non si tratta, per intenderci, di cambiamenti radicali, ma ognuno di essi diventerà più consapevole di sé stesso e capace fare le giuste scelte sul proprio futuro, senza lasciarsi condizionare da un passato spesso poco piacevole.
I personaggi, poi, sono uno dei punti di forza di questo titolo: a volte possono sembrare irreali nel loro buonismo esasperato, ma attirano immediatamente la simpatia dello spettatore, specie quando si lasciano andare ad azioni o commenti non esattamente "politically correct".
Veniamo ai difetti.
In primo luogo manca una spiegazione adeguata a ciò che accade: chi è veramente questa strana entità? Qual è il suo vero scopo? Perché sono stati scelti loro cinque e non altri? Tutto questo resta un mistero che, però, potrebbe essere rivelato nel corso dei quattro OAV conclusivi.
In secondo luogo molti dei comportamenti dei ragazzi non hanno una logica coerente, specie in ottica sentimentale. Il tutto viene creato per promuovere un triangolo sentimentale che non avrebbe avuto nessuna possibilità di esistere se i personaggi si fossero comportati in modo normale; e credo che la preferenza dell'autore per una delle ragazze (che comunque io condivido) abbia avuto il suo peso. Ma anche questo immagino lo verificheremo guardando i quattro OAV.
Infine, credo che una storia del genere risulti meno credibile se applicata, com'è stato fatto, a ragazzi ai primi anni delle superiori; un contesto un po' più adulto mi sarebbe sembrato più adatto. E in effetti, a ben vedere, il gruppo ragiona in maniera troppo complessa per dei ragazzini di quindici-sedici anni.
Ad ogni modo, di fronte all'importanza del messaggio che questo anime vuole trasmettere allo spettatore, questi difetti (e anche tutti gli altri) impallidiscono e assumono, nella mia visione dell'opera, un'importanza molto relativa. M'è piaciuta la trama, mi sono piaciuti i personaggi, m'è piaciuta la grafica, mi è stra-piaciuta la colonna sonora; insomma, cosa potevo desiderare di più?
E' possibile che la mia predilezione verso lo slice of life abbia giocato un ruolo importante nel giudizio su questo anime; in più, il dare una grande importanza all'introspezione psicologica dei suoi personaggi è stato un elemento che ha incontrato, come accade sempre, il mio favore. Ma la verità è che ho apprezzato moltissimo il significato intrinseco dell'opera ed è stato solo questo a indurmi a mettere da parte le critiche su aspetti che, mai come questa volta, mi sono sembrati davvero marginali.
"Kokoro Connect" racconta le vicende dei cinque membri (tre ragazze e due ragazzi) del club culturale della Yamahoshi Academy. Un'entità soprannaturale sconosciuta decide di sconvolgere le loro vite, sottoponendoli a una serie di prove "ai confini della realtà": prima lo scambio dei corpi, poi la perdita del controllo sulle proprie emozioni e infine improvvisi ringiovanimenti. Posti di fronte a questi eventi i cinque ragazzi dovranno impegnarsi per trovare il modo di soddisfare questa entità e porre fine a questi fenomeni; ma più che una battaglia contro il soprannaturale si tratterà di una vera e propria lotta contro sé stessi.
"Kokoro Connect", anche se si nasconde dietro eventi paranormali, ha in realtà l'obiettivo di raccontare il percorso di crescita di cinque adolescenti che vengono letteralmente costretti a guardare dritto negli occhi i loro problemi e le loro paure, e ad affrontarli. Si tratta, dunque, di uno slice of life a fortissime tinte psicologiche che, a dire il vero, molto spesso sfociano in vere e proprie "pippe mentali"; al termine del percorso, però, la maturazione dei cinque è evidente e palpabile. Non si tratta, per intenderci, di cambiamenti radicali, ma ognuno di essi diventerà più consapevole di sé stesso e capace fare le giuste scelte sul proprio futuro, senza lasciarsi condizionare da un passato spesso poco piacevole.
I personaggi, poi, sono uno dei punti di forza di questo titolo: a volte possono sembrare irreali nel loro buonismo esasperato, ma attirano immediatamente la simpatia dello spettatore, specie quando si lasciano andare ad azioni o commenti non esattamente "politically correct".
Veniamo ai difetti.
In primo luogo manca una spiegazione adeguata a ciò che accade: chi è veramente questa strana entità? Qual è il suo vero scopo? Perché sono stati scelti loro cinque e non altri? Tutto questo resta un mistero che, però, potrebbe essere rivelato nel corso dei quattro OAV conclusivi.
In secondo luogo molti dei comportamenti dei ragazzi non hanno una logica coerente, specie in ottica sentimentale. Il tutto viene creato per promuovere un triangolo sentimentale che non avrebbe avuto nessuna possibilità di esistere se i personaggi si fossero comportati in modo normale; e credo che la preferenza dell'autore per una delle ragazze (che comunque io condivido) abbia avuto il suo peso. Ma anche questo immagino lo verificheremo guardando i quattro OAV.
Infine, credo che una storia del genere risulti meno credibile se applicata, com'è stato fatto, a ragazzi ai primi anni delle superiori; un contesto un po' più adulto mi sarebbe sembrato più adatto. E in effetti, a ben vedere, il gruppo ragiona in maniera troppo complessa per dei ragazzini di quindici-sedici anni.
Ad ogni modo, di fronte all'importanza del messaggio che questo anime vuole trasmettere allo spettatore, questi difetti (e anche tutti gli altri) impallidiscono e assumono, nella mia visione dell'opera, un'importanza molto relativa. M'è piaciuta la trama, mi sono piaciuti i personaggi, m'è piaciuta la grafica, mi è stra-piaciuta la colonna sonora; insomma, cosa potevo desiderare di più?
"Kokoro Connect" è una serie della stagione estiva 2012 composta da tredici episodi di durata canonica, tratta dall'omonima light novel di Sadanatsu Anda.
I protagonisti sono i membri del "Club di Ricerca Culturale" dell'Accademia Yamaboshi: Taichi Yaegashi, Iori Nagase, Himeko Inaba, Yoshifumi Aoki e Yui Kiriyama. I cinque giovani studenti sono legati fra loro da una profonda e sincera amicizia, e in alcuni casi anche da altri sentimenti ancora più profondi, quando una strana entità chiamata Fuuzen Kazura entra prepotentemente nelle loro vite cercando di scombussolarle. Tale entità, per non annoiarsi, metterà i ragazzi a dura prova, sottoponendoli a degli strani "esperimenti", il primo dei quali è lo scambio casuale e improvviso di corpi. Chi sia questo strano essere non viene mai spiegato.
La trama si fa subito interessante, non si perde in preamboli o in noiose presentazioni, e riesce immediatamente a coinvolgere lo spettatore. I personaggi sono ottimamente caratterizzati, analizzati minuziosamente in ogni loro singolo aspetto, e questo è sicuramente il miglior pregio della serie. Tutte le sfide, gli esperimenti, o come li si voglia chiamare, a cui Fuuzen Kazura li sottopone, sono mirati a mostrare e approfondire la loro ben delineata psicologia e i loro rapporti interpersonali, a smascherare le loro debolezze, e a rivelare i loro più intimi segreti. Il fattore introspettivo è veramente curato, e basta solo quello a mantenere alto il livello generale durante tutta la durata dei tredici episodi.
Data la forte pressione psicologia cui saranno sottoposti, i più fragili fra i protagonisti tenderanno come prevedibile a crollare in tempi brevi, e quale potrebbe essere migliore occasione per inserire una buona dose di drammaticità? Il dramma è imperativo, e viene gestito ottimamente senza bisogno di alcuna forzatura, ma soprattutto riesce ad emozionare, cosa ormai rara.
Tecnicamente siamo di fronte a un lavoro nel complesso discreto, ma eccelso sotto alcuni punti di vista. Graficamente il design dei personaggi è tutto sommato gradevole, le animazioni non sono certamente il massimo, e le ambientazioni varie e sufficientemente dettagliate. La delicatezza dei colori utilizzati, uniti alla modalità di narrazione, riescono tuttavia a creare delle atmosfere uniche e suggestive. Il comparto sonoro si difende bene, proponendo un ottimo doppiaggio, delle altrettanto ottime OST e delle sigle di apertura e chiusura molto orecchiabili. Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, ma sono già stati prodotti altri quattro episodi conclusivi.
In conclusione, "Kokoro Connect" si è rivelata essere una vera sorpresa, in grado di emozionare e coinvolgere molto più del previsto. Un'opera dolce e malinconica ma anche divertente e misteriosa, in grado di analizzare ottimamente il carattere di cinque personaggi completamente differenti fra loro con una grande naturalezza. Consigliatissima la visione.
I protagonisti sono i membri del "Club di Ricerca Culturale" dell'Accademia Yamaboshi: Taichi Yaegashi, Iori Nagase, Himeko Inaba, Yoshifumi Aoki e Yui Kiriyama. I cinque giovani studenti sono legati fra loro da una profonda e sincera amicizia, e in alcuni casi anche da altri sentimenti ancora più profondi, quando una strana entità chiamata Fuuzen Kazura entra prepotentemente nelle loro vite cercando di scombussolarle. Tale entità, per non annoiarsi, metterà i ragazzi a dura prova, sottoponendoli a degli strani "esperimenti", il primo dei quali è lo scambio casuale e improvviso di corpi. Chi sia questo strano essere non viene mai spiegato.
La trama si fa subito interessante, non si perde in preamboli o in noiose presentazioni, e riesce immediatamente a coinvolgere lo spettatore. I personaggi sono ottimamente caratterizzati, analizzati minuziosamente in ogni loro singolo aspetto, e questo è sicuramente il miglior pregio della serie. Tutte le sfide, gli esperimenti, o come li si voglia chiamare, a cui Fuuzen Kazura li sottopone, sono mirati a mostrare e approfondire la loro ben delineata psicologia e i loro rapporti interpersonali, a smascherare le loro debolezze, e a rivelare i loro più intimi segreti. Il fattore introspettivo è veramente curato, e basta solo quello a mantenere alto il livello generale durante tutta la durata dei tredici episodi.
Data la forte pressione psicologia cui saranno sottoposti, i più fragili fra i protagonisti tenderanno come prevedibile a crollare in tempi brevi, e quale potrebbe essere migliore occasione per inserire una buona dose di drammaticità? Il dramma è imperativo, e viene gestito ottimamente senza bisogno di alcuna forzatura, ma soprattutto riesce ad emozionare, cosa ormai rara.
Tecnicamente siamo di fronte a un lavoro nel complesso discreto, ma eccelso sotto alcuni punti di vista. Graficamente il design dei personaggi è tutto sommato gradevole, le animazioni non sono certamente il massimo, e le ambientazioni varie e sufficientemente dettagliate. La delicatezza dei colori utilizzati, uniti alla modalità di narrazione, riescono tuttavia a creare delle atmosfere uniche e suggestive. Il comparto sonoro si difende bene, proponendo un ottimo doppiaggio, delle altrettanto ottime OST e delle sigle di apertura e chiusura molto orecchiabili. Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, ma sono già stati prodotti altri quattro episodi conclusivi.
In conclusione, "Kokoro Connect" si è rivelata essere una vera sorpresa, in grado di emozionare e coinvolgere molto più del previsto. Un'opera dolce e malinconica ma anche divertente e misteriosa, in grado di analizzare ottimamente il carattere di cinque personaggi completamente differenti fra loro con una grande naturalezza. Consigliatissima la visione.
Non mi capitava davvero da tanto tempo di divorare una serie di diciassette puntate in soli tre giorni, ma sono felice di avere iniziato questa serie, che dalle premesse avrebbe potuto anche prendere 10 come voto, ma che purtroppo, per delle banalità e per la mancanza di innovazione con il passare del tempo, alla fine, sì, mi è piaciuta molto, ma non mi ha emozionato o interessato quanto all'inizio.
"Kokoro Connect" è una serie abbastanza particolare. Cinque ragazzi del liceo, appartenenti tutti allo stesso club, vivono tranquillamente la loro quotidianità. Però da un giorno all'altro un personaggio del tutto particolare inserisce una "modalità", un qualcosa, che sconvolge completamente la loro "normalità", portando noi e loro in un viaggio introspettivo per nulla scontato, con tante idee davvero interessanti.
La storia si divide in tre archi narrativi, più un quarto a parte che conclude la serie. In ognuno dei suddetti archi, c'è una diversa modalità che sconvolge la quotidianità dei nostri protagonisti. Nel primo, in maniera del tutto casuale, le loro anime si spostano da un corpo all'altro, per un indefinito periodo temporale. Nel secondo, i protagonisti sono costretti a cedere ai propri istinti, senza poterli frenare in alcun modo. Infine, nel terzo, i cinque membri del "CulturClub" si trasformano alternativamente in bambini dalle 12.00 alle 17.00, recuperando perfettamente i loro ricordi dell'età alla quale sono tornati.
La parte più interessante dell'anime è l'introspezione dei personaggi: tutti loro, come ognuno di noi, hanno dei traumi più o meno gravi nel loro passato, o dei segreti, delle maschere che non vorrebbero che nessuno scoprisse. Portati all'estremo non possono più nascondersi e devono affrontarsi, ma non tra loro, con loro stessi.
Il primo arco narrativo, a mio avviso, è davvero stupendo. Mi ha fatto davvero innamorare della serie, i problemi dei protagonisti e le soluzione che Taichi propone sono molto intensi e azzeccati, tanto da portarmi a ragionare a fondo alla fine di ogni episodio. Insomma, un piccolo capolavoro psicologico ed emotivo. Purtroppo il secondo e il terzo arco non si rivelano dello stesso livello. Sì, ci sono idee davvero brillanti, ma lo sviluppo non è dello stesso livello, il ritmo non è abbastanza coinvolgente, i discorsi non altrettanto intensi... insomma, deludenti. Ma solo rispetto al primo arco, che era davvero eccezionale, presi singolarmente sono comunque un prodotto molto più che accettabile.
I personaggi sono tutti e cinque interessanti e abbastanza empatici, ma non esenti da difetti. Probabilmente la migliore è Inaba, forte e debole, buona e acida, insomma, credibile dall'inizio alla fine. Taichi aveva ottimi presupposti, ma con uno sviluppo più lucido e mirato sarebbe stato interessante come Inaba. Lo stesso vale per Yui. Invece Aoki e Iori sono i due personaggi più fragili; il primo perché è troppo marginale, quasi inconsistente nella trama. La seconda per il motivo diametralmente opposto: è troppo presente e si tenta di renderla troppo complessa, facendola risultare, invece, poco credibile.
Le animazioni e i vari design di luoghi e personaggi sono molto belli e curati, alzano il livello dell'anime. Anche l'opening e le varie canzoni sono orecchiabili, nulla di eclatante, ma funzionano.
Per concludere lo consiglio a tutti, soprattutto per quanto riguarda il primo arco, che è in tutto e per tutto un piccolo, ma intenso, capolavoro.
"Kokoro Connect" è una serie abbastanza particolare. Cinque ragazzi del liceo, appartenenti tutti allo stesso club, vivono tranquillamente la loro quotidianità. Però da un giorno all'altro un personaggio del tutto particolare inserisce una "modalità", un qualcosa, che sconvolge completamente la loro "normalità", portando noi e loro in un viaggio introspettivo per nulla scontato, con tante idee davvero interessanti.
La storia si divide in tre archi narrativi, più un quarto a parte che conclude la serie. In ognuno dei suddetti archi, c'è una diversa modalità che sconvolge la quotidianità dei nostri protagonisti. Nel primo, in maniera del tutto casuale, le loro anime si spostano da un corpo all'altro, per un indefinito periodo temporale. Nel secondo, i protagonisti sono costretti a cedere ai propri istinti, senza poterli frenare in alcun modo. Infine, nel terzo, i cinque membri del "CulturClub" si trasformano alternativamente in bambini dalle 12.00 alle 17.00, recuperando perfettamente i loro ricordi dell'età alla quale sono tornati.
La parte più interessante dell'anime è l'introspezione dei personaggi: tutti loro, come ognuno di noi, hanno dei traumi più o meno gravi nel loro passato, o dei segreti, delle maschere che non vorrebbero che nessuno scoprisse. Portati all'estremo non possono più nascondersi e devono affrontarsi, ma non tra loro, con loro stessi.
Il primo arco narrativo, a mio avviso, è davvero stupendo. Mi ha fatto davvero innamorare della serie, i problemi dei protagonisti e le soluzione che Taichi propone sono molto intensi e azzeccati, tanto da portarmi a ragionare a fondo alla fine di ogni episodio. Insomma, un piccolo capolavoro psicologico ed emotivo. Purtroppo il secondo e il terzo arco non si rivelano dello stesso livello. Sì, ci sono idee davvero brillanti, ma lo sviluppo non è dello stesso livello, il ritmo non è abbastanza coinvolgente, i discorsi non altrettanto intensi... insomma, deludenti. Ma solo rispetto al primo arco, che era davvero eccezionale, presi singolarmente sono comunque un prodotto molto più che accettabile.
I personaggi sono tutti e cinque interessanti e abbastanza empatici, ma non esenti da difetti. Probabilmente la migliore è Inaba, forte e debole, buona e acida, insomma, credibile dall'inizio alla fine. Taichi aveva ottimi presupposti, ma con uno sviluppo più lucido e mirato sarebbe stato interessante come Inaba. Lo stesso vale per Yui. Invece Aoki e Iori sono i due personaggi più fragili; il primo perché è troppo marginale, quasi inconsistente nella trama. La seconda per il motivo diametralmente opposto: è troppo presente e si tenta di renderla troppo complessa, facendola risultare, invece, poco credibile.
Le animazioni e i vari design di luoghi e personaggi sono molto belli e curati, alzano il livello dell'anime. Anche l'opening e le varie canzoni sono orecchiabili, nulla di eclatante, ma funzionano.
Per concludere lo consiglio a tutti, soprattutto per quanto riguarda il primo arco, che è in tutto e per tutto un piccolo, ma intenso, capolavoro.
Kokoro connect è una serie di base drammatica con parti comiche ad alleggerire il tutto.
L'impostazione di base appare come la rivisitazione delle serie drammatiche/sentimentali più classiche, un pò alla Clannad per intenderci, ma qui invece di avere un eroe esterno che risolve tutti i problemi delle varie ragazze avremo un gruppo di 5 con un eroe interno che risolverà al 90% i problemi degli altri lasciando quel 10% agli altri membri che se li risolveranno tra di loro.
Di certo un po' pochino per far spiccare la serie tra tanti prodotti simili ed alcuni che appaiono come dei veri e propri capolavori (basterebbe nominare Clannad o Ef per far nascondere Kokoro connect sotto le coperte).
Questa prima serie è divisa in 3 archi narrativi, il tutto parte da 5 ragazzi che per vari motivi non entrano in un club e si ritrovano costretti in uno nuovo di zecca, qui cominciano sin da subito degli strani eventi che potremmo definire paranormali, uno per ogni arco narrativo, e a causa di questi i personaggi si ritroveranno a conoscersi meglio, rivelando più della loro facciata da semplici studenti spensierati, il tutto manovrato dietro le quinte da personaggi misteriosi che appariranno per dettare regole e "consigli", o solamente per smuovere questo strano "gioco".
In realtà ripensando alla serie al momento mi vengono solamente gli aspetti negativi, parte della trama sembra voler riprendere Bokurano, con i personaggi atti ad affrontare durante questa sorta di "gioco" il loro passato e la loro personalità, ma in realtà nulla è realmente eclatante come si spererebbe, neanche a livello di sentimenti ci ritroviamo a livelli molto elevati e per finire la comicità presente non riesce a creare quell'altalenanza di divertimenti-tristezza che ci si potrebbe aspettare.
In pratica è come se tutti i generi siano stati mescolati insieme ma si sia dimenticato di accendere la pentola, creando un piatto che non risalta in nessun punto.
Concludendo il mio 7 è dato dalla mia passione per il genere (probabilmente un mio 7 qui corrisponderebbe ad un 5-6 per un genere differente di anime) e nella speranza che gli oav che mi sto apprestando a vedere diano un degno finale a questa serie che ho trovato mediocre, con forzature dove non ci volevano e poche forzature dove invece si sarebbero volute (riaffrontando i tuoi traumi mettiti a piangere ed urlare per un quarto d'ora, mica a singhiozzare per 10 secondi).
Serie consigliata agli amanti del genere, gli altri consiglierei di evitarla. Per genere intendo il drammatico, ignorate tutte le altre catalogazioni che incidono poco, nulla o sono solo dei fini per la drammaticità, anche questa comunque abbastanza labile...
L'impostazione di base appare come la rivisitazione delle serie drammatiche/sentimentali più classiche, un pò alla Clannad per intenderci, ma qui invece di avere un eroe esterno che risolve tutti i problemi delle varie ragazze avremo un gruppo di 5 con un eroe interno che risolverà al 90% i problemi degli altri lasciando quel 10% agli altri membri che se li risolveranno tra di loro.
Di certo un po' pochino per far spiccare la serie tra tanti prodotti simili ed alcuni che appaiono come dei veri e propri capolavori (basterebbe nominare Clannad o Ef per far nascondere Kokoro connect sotto le coperte).
Questa prima serie è divisa in 3 archi narrativi, il tutto parte da 5 ragazzi che per vari motivi non entrano in un club e si ritrovano costretti in uno nuovo di zecca, qui cominciano sin da subito degli strani eventi che potremmo definire paranormali, uno per ogni arco narrativo, e a causa di questi i personaggi si ritroveranno a conoscersi meglio, rivelando più della loro facciata da semplici studenti spensierati, il tutto manovrato dietro le quinte da personaggi misteriosi che appariranno per dettare regole e "consigli", o solamente per smuovere questo strano "gioco".
In realtà ripensando alla serie al momento mi vengono solamente gli aspetti negativi, parte della trama sembra voler riprendere Bokurano, con i personaggi atti ad affrontare durante questa sorta di "gioco" il loro passato e la loro personalità, ma in realtà nulla è realmente eclatante come si spererebbe, neanche a livello di sentimenti ci ritroviamo a livelli molto elevati e per finire la comicità presente non riesce a creare quell'altalenanza di divertimenti-tristezza che ci si potrebbe aspettare.
In pratica è come se tutti i generi siano stati mescolati insieme ma si sia dimenticato di accendere la pentola, creando un piatto che non risalta in nessun punto.
Concludendo il mio 7 è dato dalla mia passione per il genere (probabilmente un mio 7 qui corrisponderebbe ad un 5-6 per un genere differente di anime) e nella speranza che gli oav che mi sto apprestando a vedere diano un degno finale a questa serie che ho trovato mediocre, con forzature dove non ci volevano e poche forzature dove invece si sarebbero volute (riaffrontando i tuoi traumi mettiti a piangere ed urlare per un quarto d'ora, mica a singhiozzare per 10 secondi).
Serie consigliata agli amanti del genere, gli altri consiglierei di evitarla. Per genere intendo il drammatico, ignorate tutte le altre catalogazioni che incidono poco, nulla o sono solo dei fini per la drammaticità, anche questa comunque abbastanza labile...
"Kokoro no Connect", in pratica un po' come "Uno, nessuno e centomila".
Inizialmente, quando ho letto le prime informazioni su "Kokoro no Connect" e ho visto il character design, ho pensato che quest'anime fosse solo uno dei tanti che si inserisce nel filone scolastico, che usava l'espediente del soprannaturale per rendere le cose un po più interessanti, ma non mi aveva colpito un granché. Poi superando il pregiudizio del primo impatto mi sono incuriosito ed ho scaricato i primi episodi, e andando avanti con la visione mi sono dovuto ricredere.
In "Kokoro Connect", i protagonisti sono i cinque ragazzi (Taichi, Aoki, Iori Inaba e Yui) del Club per la ricerca culturale, che è stato appositamente fondato da loro; Ognuno dei membri componenti nel club condivide il suo interesse in un determinato campo. La storia prende avvio quando i ragazzi del club si scambiano inspiegabilmente senza motivo di corpo. Successivamente a dare spiegazioni sarà il professore coordinatore della classe Goto, o meglio la fantomatica entità "Heartseed", che si è impadronita del corpo del professore e darà spiegazioni molto vaghe sul fenomeno ai ragazzi, dicendo di voler provare questo esperimento su di loro, dato che "sembravano essere divertenti". La storia di questi 13 episodi si dipana un arco temporale che va da Ottobre a Gennaio, in cui i ragazzi saranno sottoposti a tre fasi principalmente.
Nella prima fase si scambieranno i corpi, con conseguente imbarazzo e violazione della propria intimità e sessualità, nel caso in cui fossero stati i ragazzi a trasferirsi nel corpo delle ragazze e viceversa; questa esperienza metterà a dura prova ognuno di loro, ma li renderà anche più consapevoli della propria esistenza, della propria anima, che è di ciò che intrinsecamente li contraddistingue, al di là della trasmigrazione nel corpo dell'uno o dell'altro amico. Di questa prima fase vengono presentate veramente bene le caratterizzazioni psicologiche dei personaggi: Taichi è un "altruista capriccioso", sempre pronto a venire incontro ai problemi dei suoi amici, ed a rischiare la sua stessa vita pur di evitare il dolore agli altri, si può dire che è l'eroe ideale dell'opera: nonostante sia ancora un ragazzo con tutti i suoi difetti, le infantilità e i desideri sessuali adolescenziali, è tra i cinque il più dotato di coscienza etica, capace di volta in volta di guidare il gruppo alle decisioni più importanti da prendere, non si lascia prendere da panico ed analizza stoicamente le situazioni. In questo sarà affiancato dalla cinica Inaba, forse in quanto a determinazione e giustizia alter ego femminile di Taichi, sebbene abbia un carattere molto diverso dal suo, e che cerca a tutti i costi di spingerlo nelle braccia di Iori, sebbene nell'inconscio sappia che questo non è ciò che vuole. E poi ci sono Aoki, dichiaratamente innamorato di Yui fin dall'inizio ma non corrisposto, che è infantile e gioioso nei confronti della vita, e Yui, che soffre per un dramma passato. Mi ha soddisfatto la caratterizzazione psicologica di tutti i personaggi tranne quella di Aoki, che non mi pare sia stata eccessivamente sviluppata. Di volta in volta i ragazzi, confrontandosi con le diverse insidie, metteranno in discussione il loro rapporto ma ne usciranno sempre rafforzati. Il carachter design mi aveva fatto pensare male perché prima di conoscere la storia pensavo che i ragazzi sarebbero stati fortemente idealizzati e banali, ed invece sono resi in tutte le loro debolezze adolescenziali e punti di forza.
Nella seconda fase i desideri inconsci dei ragazzi verranno a galla scavalcando i loro stessi freni inibitori, con ogni conseguenza possibile, a discapito delle persone vicine.
Nella terza c'è un regresso all'età infantile, che riporta in vita dei ricordi del passato.
Nel complesso direi che sono rimasto più che soddisfatto da questi 13 episodi, l'anime si fa seguire e la storia non è noiosa, tuttavia non si è ancora data spiegazione concreta al motivo per cui siano stati proprio i 5 ragazzi ad essere stati scelti per questi "esperimenti", chi sia stata la mente ad architettarli e quale sia il suo scopo. Spero che i chiarimenti siano nei quattro episodi successivi, che sono la logica conclusione della serie.
Inizialmente, quando ho letto le prime informazioni su "Kokoro no Connect" e ho visto il character design, ho pensato che quest'anime fosse solo uno dei tanti che si inserisce nel filone scolastico, che usava l'espediente del soprannaturale per rendere le cose un po più interessanti, ma non mi aveva colpito un granché. Poi superando il pregiudizio del primo impatto mi sono incuriosito ed ho scaricato i primi episodi, e andando avanti con la visione mi sono dovuto ricredere.
In "Kokoro Connect", i protagonisti sono i cinque ragazzi (Taichi, Aoki, Iori Inaba e Yui) del Club per la ricerca culturale, che è stato appositamente fondato da loro; Ognuno dei membri componenti nel club condivide il suo interesse in un determinato campo. La storia prende avvio quando i ragazzi del club si scambiano inspiegabilmente senza motivo di corpo. Successivamente a dare spiegazioni sarà il professore coordinatore della classe Goto, o meglio la fantomatica entità "Heartseed", che si è impadronita del corpo del professore e darà spiegazioni molto vaghe sul fenomeno ai ragazzi, dicendo di voler provare questo esperimento su di loro, dato che "sembravano essere divertenti". La storia di questi 13 episodi si dipana un arco temporale che va da Ottobre a Gennaio, in cui i ragazzi saranno sottoposti a tre fasi principalmente.
Nella prima fase si scambieranno i corpi, con conseguente imbarazzo e violazione della propria intimità e sessualità, nel caso in cui fossero stati i ragazzi a trasferirsi nel corpo delle ragazze e viceversa; questa esperienza metterà a dura prova ognuno di loro, ma li renderà anche più consapevoli della propria esistenza, della propria anima, che è di ciò che intrinsecamente li contraddistingue, al di là della trasmigrazione nel corpo dell'uno o dell'altro amico. Di questa prima fase vengono presentate veramente bene le caratterizzazioni psicologiche dei personaggi: Taichi è un "altruista capriccioso", sempre pronto a venire incontro ai problemi dei suoi amici, ed a rischiare la sua stessa vita pur di evitare il dolore agli altri, si può dire che è l'eroe ideale dell'opera: nonostante sia ancora un ragazzo con tutti i suoi difetti, le infantilità e i desideri sessuali adolescenziali, è tra i cinque il più dotato di coscienza etica, capace di volta in volta di guidare il gruppo alle decisioni più importanti da prendere, non si lascia prendere da panico ed analizza stoicamente le situazioni. In questo sarà affiancato dalla cinica Inaba, forse in quanto a determinazione e giustizia alter ego femminile di Taichi, sebbene abbia un carattere molto diverso dal suo, e che cerca a tutti i costi di spingerlo nelle braccia di Iori, sebbene nell'inconscio sappia che questo non è ciò che vuole. E poi ci sono Aoki, dichiaratamente innamorato di Yui fin dall'inizio ma non corrisposto, che è infantile e gioioso nei confronti della vita, e Yui, che soffre per un dramma passato. Mi ha soddisfatto la caratterizzazione psicologica di tutti i personaggi tranne quella di Aoki, che non mi pare sia stata eccessivamente sviluppata. Di volta in volta i ragazzi, confrontandosi con le diverse insidie, metteranno in discussione il loro rapporto ma ne usciranno sempre rafforzati. Il carachter design mi aveva fatto pensare male perché prima di conoscere la storia pensavo che i ragazzi sarebbero stati fortemente idealizzati e banali, ed invece sono resi in tutte le loro debolezze adolescenziali e punti di forza.
Nella seconda fase i desideri inconsci dei ragazzi verranno a galla scavalcando i loro stessi freni inibitori, con ogni conseguenza possibile, a discapito delle persone vicine.
Nella terza c'è un regresso all'età infantile, che riporta in vita dei ricordi del passato.
Nel complesso direi che sono rimasto più che soddisfatto da questi 13 episodi, l'anime si fa seguire e la storia non è noiosa, tuttavia non si è ancora data spiegazione concreta al motivo per cui siano stati proprio i 5 ragazzi ad essere stati scelti per questi "esperimenti", chi sia stata la mente ad architettarli e quale sia il suo scopo. Spero che i chiarimenti siano nei quattro episodi successivi, che sono la logica conclusione della serie.
Guardo anime dall' 82, mi connetto ad Animeclick solo da poco e da molto meno mi sono iscritto. Quindi questa è la mia prima recensione. Consideratelo mentre leggete.
Perché cominciare da Kokoro? Semplice, gli anime della stagione primaverile ancora non terminano e questo, delle stagioni precedenti, è un anime che mi ha colpito notevolmente. E soprattutto l'ho guardato in questi ultimi due giorni. Ha molte cose che rientrano nei miei generi: storia d'amore, commedia, soprannaturale... Cominciamo.
I primi due episodi: la base dalla quale parto per capire se è il caso di seguire o meno una serie. Mi hanno incuriosito molto, delineando subito una storia dagli aspetti misteriosi e con protagonisti degli studenti che hanno suscitato immediatamente il mio interesse.
Trama: cinque studenti appartenenti al club culturale passano il tempo divertendosi, fino a quando un misterioso essere metafisico non li costringe a partecipare giocoforza ad eventi di natura soprannaturale. Il primo dei quattro eventi che sconvolgeranno le vite di questi studenti è lo scambio delle coscienze tra i vari membri del club.
Tutti gli eventi, e la reazione degli studenti ad essi, fungeranno da percorso formativo per quest'ultimi, mostrando una crescita personale e relazionale che arricchisce la storia diventandone il perno molto più del fattore soprannaturale, derubricato a mera scusa per attuare questo percorso che porterà alla crescita e alla maturazione dei ragazzi.
Personaggi: i personaggi principali sono tutti molto vivi, realistici, con personalità molto diverse nell'affrontare le bizzarre situazioni a cui sono sottoposti. Nella loro crescita tre sono, a mio avviso, quelli che cambieranno maggiormente il proprio carattere e il modo di rapportarsi alla vita e agli altri, ossia Inaba, Yui e Iori, le tre ragazze. Un ruolo di primo piano nel favorire questi cambiamenti sarà svolto da Taichi, che resterà quasi sempre fedele al suo personaggio dall'inizio alla fine. L'ultimo protagonista, Aoki, è a mio avviso il più anonimo del gruppo; superato nella caratterizzazione pesino da un personaggio secondario che ho apprezzato molto, ovvero la capoclasse della 1-3 (la classe di Iori, Taichi e Inaba), Fujishima.
Comparto tecnico: disegni molto curati, ottimi fondali e colori a tema con l'atmosfera introspettiva della serie. Chara che non resta impresso se non in Iori dove da il meglio di se. Regia magistrale.
Motivi per vedere l'anime: se si apprezzano le storie introspettive ma non pesanti, dove la forte caratterizzazione dei personaggi viene mitigata da scelte e trovate proprie della commedia questo è l'anime giusto. Se a questo non disdegnate una spruzzata di love story e situazioni misteriose, l'anime continua ad essere quello giusto. Se cercate invece una storia molto leggera e magari qualche mutandina questo anime non fa per voi. Se poi siete di quelli che a fine opera volete la spiegazione di tutto, beh, guardate quest'anime a vostro rischio e pericolo. I punti interrogativi ci saranno, di cui uno grossissimo. Ma per quello che riguarda i nostri protagonisti, la storia comincia e finisce, con zero domande e molta soddisfazione (almeno da parte mia...) per come le situazioni dei ragazzi si sistemano.
Perché cominciare da Kokoro? Semplice, gli anime della stagione primaverile ancora non terminano e questo, delle stagioni precedenti, è un anime che mi ha colpito notevolmente. E soprattutto l'ho guardato in questi ultimi due giorni. Ha molte cose che rientrano nei miei generi: storia d'amore, commedia, soprannaturale... Cominciamo.
I primi due episodi: la base dalla quale parto per capire se è il caso di seguire o meno una serie. Mi hanno incuriosito molto, delineando subito una storia dagli aspetti misteriosi e con protagonisti degli studenti che hanno suscitato immediatamente il mio interesse.
Trama: cinque studenti appartenenti al club culturale passano il tempo divertendosi, fino a quando un misterioso essere metafisico non li costringe a partecipare giocoforza ad eventi di natura soprannaturale. Il primo dei quattro eventi che sconvolgeranno le vite di questi studenti è lo scambio delle coscienze tra i vari membri del club.
Tutti gli eventi, e la reazione degli studenti ad essi, fungeranno da percorso formativo per quest'ultimi, mostrando una crescita personale e relazionale che arricchisce la storia diventandone il perno molto più del fattore soprannaturale, derubricato a mera scusa per attuare questo percorso che porterà alla crescita e alla maturazione dei ragazzi.
Personaggi: i personaggi principali sono tutti molto vivi, realistici, con personalità molto diverse nell'affrontare le bizzarre situazioni a cui sono sottoposti. Nella loro crescita tre sono, a mio avviso, quelli che cambieranno maggiormente il proprio carattere e il modo di rapportarsi alla vita e agli altri, ossia Inaba, Yui e Iori, le tre ragazze. Un ruolo di primo piano nel favorire questi cambiamenti sarà svolto da Taichi, che resterà quasi sempre fedele al suo personaggio dall'inizio alla fine. L'ultimo protagonista, Aoki, è a mio avviso il più anonimo del gruppo; superato nella caratterizzazione pesino da un personaggio secondario che ho apprezzato molto, ovvero la capoclasse della 1-3 (la classe di Iori, Taichi e Inaba), Fujishima.
Comparto tecnico: disegni molto curati, ottimi fondali e colori a tema con l'atmosfera introspettiva della serie. Chara che non resta impresso se non in Iori dove da il meglio di se. Regia magistrale.
Motivi per vedere l'anime: se si apprezzano le storie introspettive ma non pesanti, dove la forte caratterizzazione dei personaggi viene mitigata da scelte e trovate proprie della commedia questo è l'anime giusto. Se a questo non disdegnate una spruzzata di love story e situazioni misteriose, l'anime continua ad essere quello giusto. Se cercate invece una storia molto leggera e magari qualche mutandina questo anime non fa per voi. Se poi siete di quelli che a fine opera volete la spiegazione di tutto, beh, guardate quest'anime a vostro rischio e pericolo. I punti interrogativi ci saranno, di cui uno grossissimo. Ma per quello che riguarda i nostri protagonisti, la storia comincia e finisce, con zero domande e molta soddisfazione (almeno da parte mia...) per come le situazioni dei ragazzi si sistemano.
"Kokoro Connect" l'ho conosciuto quasi per caso. Visti dei screen su facebook mi decisi di dargli un'occhiata e non me ne sono pentito. Se uno ipotizzasse di trovarsi davanti un'opera leggera e divertente non sbaglierebbe, ma quello che lascia veramente di stucco è l'attenta analisi psicologica ed introspettiva dei personaggi. Il difficile connubio divertimento/drammaticità non sempre negli anime riesce ad avere successo perché tutto sembra forzato. In "Kokoro Connect" questo punto riesce ad essere oscurato ma purtroppo pecca nel non riuscire a far spiccare uno dei due temi. Durante la visione degli episodi, infatti, mi sono domandato come dovevo giudicare questa serie perché se da un lato, con delle gag poco originali, mi ha fatto sorridere dall'altro la drammaticità è risultata un po' scialba e scontata. Ciò mi ha lasciato perplesso perché non ho capito se dovessi pensare quest'opera come riflessiva con venature comiche a prescindere di alcune incongruenze oppure leggera e spensierata e, quindi, con degli errori evidenti e criticabili.
Dopo i 13 episodi penso che la mia prima ipotesi sia più corretta quindi non giudicherò le scelte dei protagonisti nonostante certe volte sembravano assurde.
La storia tratta di cinque ragazzi, tre di sesso femminile e due maschile, che fanno parte di un club culturale, creato appositamente per loro, della Yamahoshi Academy. I cinque passano allegramente le giornate nella loro aula del club fin quando non cominciano ad avvenire degli scambi di corpo. Praticamente i giovani saranno a turno qualcuno di diverso. Un'entità sarà il responsabile di ciò e si divertirà nel vedere le loro reazioni e le loro vicende.
Questo scambio dei corpi risulta un mero escamotage per riuscire a parlare dei problemi di ogni ragazzo e, in generale, dei problemi che gli adolescenti hanno durante la vita scolastica. I personaggi attraverso le varie peripezie mostreranno le loro debolezze e i loro disaggi e si cercherà di risolverli nel modo migliore possibile. Ma come nella vita quando si pensa che tutto va per il meglio c'è sempre qualcosa che rompe questi momenti. Anche in "Kokoro Connect" ciò avviene e, per questo, non scade mai nella monotonia ma non risulta per niente originale.
Molto interessante è il chara. E' molto moe, non che mi stupisca ciò visto che tra il 2010 e il 2012 siamo ricoperti da anime in questo stile, però le espressioni dei personaggi e la loro psicologia risulta molto intrigante. Soprattutto Inaba è il miglior personaggio insieme a Taichi. Le loro azioni hanno sempre un perché e nonostante le loro strane scelte il tutto non risulta mai forzato bensì ricercato e profondo. Quello che ho particolarmente odiato è il comportamento di Iori che risulta veramente sconsiderato, ma ciò delude visto la grande profondità data a questo personaggio.
A livello tecnico c'è pure qualche pecca. Se la regia fa un buon lavoro non si può dire lo stesso per le animazioni che risultano il vero tallone d'achille della serie. Anche il disegno in stile moe non mi piace però ho apprezzato il neo vicino le labbra di Iori, a quanto ricordo mai mi è capitato di vedere un anime con un personaggio con questa caratteristica evidente.
OST poco presenti ma una buona opening. Da una serie del 2012 mi sarei aspettato molto di più per quanto riguarda l'apparato tecnico che raggiunge a stento la sufficienza.
Insomma, consiglio di vedere "Kokoro Connect" visto che riuscirà a strappare qualche sorriso e far riflettere sulle problematiche adolescenziali. Nonostante alcuni episodi saranno lenti la visione sarà piacevole
Dopo i 13 episodi penso che la mia prima ipotesi sia più corretta quindi non giudicherò le scelte dei protagonisti nonostante certe volte sembravano assurde.
La storia tratta di cinque ragazzi, tre di sesso femminile e due maschile, che fanno parte di un club culturale, creato appositamente per loro, della Yamahoshi Academy. I cinque passano allegramente le giornate nella loro aula del club fin quando non cominciano ad avvenire degli scambi di corpo. Praticamente i giovani saranno a turno qualcuno di diverso. Un'entità sarà il responsabile di ciò e si divertirà nel vedere le loro reazioni e le loro vicende.
Questo scambio dei corpi risulta un mero escamotage per riuscire a parlare dei problemi di ogni ragazzo e, in generale, dei problemi che gli adolescenti hanno durante la vita scolastica. I personaggi attraverso le varie peripezie mostreranno le loro debolezze e i loro disaggi e si cercherà di risolverli nel modo migliore possibile. Ma come nella vita quando si pensa che tutto va per il meglio c'è sempre qualcosa che rompe questi momenti. Anche in "Kokoro Connect" ciò avviene e, per questo, non scade mai nella monotonia ma non risulta per niente originale.
Molto interessante è il chara. E' molto moe, non che mi stupisca ciò visto che tra il 2010 e il 2012 siamo ricoperti da anime in questo stile, però le espressioni dei personaggi e la loro psicologia risulta molto intrigante. Soprattutto Inaba è il miglior personaggio insieme a Taichi. Le loro azioni hanno sempre un perché e nonostante le loro strane scelte il tutto non risulta mai forzato bensì ricercato e profondo. Quello che ho particolarmente odiato è il comportamento di Iori che risulta veramente sconsiderato, ma ciò delude visto la grande profondità data a questo personaggio.
A livello tecnico c'è pure qualche pecca. Se la regia fa un buon lavoro non si può dire lo stesso per le animazioni che risultano il vero tallone d'achille della serie. Anche il disegno in stile moe non mi piace però ho apprezzato il neo vicino le labbra di Iori, a quanto ricordo mai mi è capitato di vedere un anime con un personaggio con questa caratteristica evidente.
OST poco presenti ma una buona opening. Da una serie del 2012 mi sarei aspettato molto di più per quanto riguarda l'apparato tecnico che raggiunge a stento la sufficienza.
Insomma, consiglio di vedere "Kokoro Connect" visto che riuscirà a strappare qualche sorriso e far riflettere sulle problematiche adolescenziali. Nonostante alcuni episodi saranno lenti la visione sarà piacevole
"Kokoro Connect" è la serie animata made by Silver Link in onda da luglio 2012 nelle reti giapponesi, realizzata sulla base dell'originale light novel di Sadanatsu Anda, tuttora in serializzazione. L'anime, di 13 puntate + 4, copre, con saghe da quattro episodi circa ciascuna, i primi quattro archi della storia, cosiddetti "random"; pertanto, nonostante la trama dell'anime possa a mio giudizio essere definita completa, in realtà l'originale è ben lontana da una fine definitiva. Tanto per informarvi.
La storia sa essere semplice e complicatissima al tempo stesso, e trovo che questo sia uno dei suoi tratti più distintivi e caratteristici, oltre al meraviglioso senso di realtà e vicinanza alle vicende raccontate che lo spettatore prova durante la visione.
Taichi, Inaba, Iori, Yui e Aoki sono cinque studenti scansafatiche. Senza alcuna attitudine per lo sport, la musica o qualsiasi altra qualità che li distingua dagli altri studenti, decidono di fondare un club inutile, cui daranno l'altisonante nome di "Club di Ricerca Culturale" (anche se, di fatto, del CRC se ne occupa solo la professionale Inaba), con il solo scopo di fare amicizia con altre persone senza doversi impegnare in un gruppo serio.
Ma non ci riusciranno. Presto giungerà un pericolo a rovinare i loro tranquilli pomeriggi, una creatura misteriosa la cui natura non verrà mai rivelata, che prende possesso del loro professore responsabile e annuncia loro che, da quel momento in avanti, progetterà degli "esperimenti" sui ragazzi, tanto per non annoiarsi. L'entità, tale Heartseed, rivelerà poi che questi "esperimenti" altro non sono che fenomeni innaturali volti a sollecitare le personalità dei protagonisti. Ogni esperimento, o Random, costituirà un arco a sé, naturalmente collegato con il resto della storia: l'Hito Random, lo scambio improvviso dei corpi; il Kizu Random, la manifestazione imprevista di atteggiamenti impulsivi; il Kako Random, in cui i ragazzi, scelti in modo apparentemente casuale, torneranno bambini a orari precisi; infine il Michi Random, l'arco conclusivo: i protagonisti potranno, sempre in una casualità apparente, udire i pensieri di uno di loro (e naturalmente la cosa si verificherà con i pensieri peggiori nei momenti meno opportuni).
Questo alternarsi di episodi innaturali sarà solo la scintilla che causerà uno sviluppo, sempre più serrato in corso d'opera, dei sentimenti dei personaggi, delle loro relazioni, del loro modo di essere. Il turbamento che provoca il fatto di ritrovarsi nei panni del ragazzo per cui si prova qualcosa, o di farsi vedere dai propri amici come si era a nove anni, unito alle incertezze tipiche del periodo adolescenziale, sconvolgerà, spaventerà e farà incredibilmente maturare i nostri protagonisti. Le loro reazioni sono poi così naturali, così convincenti, così vicine a quelle che qualunque altro ragazzo/ragazza avrebbe in una certa situazione, da farci affezionare ad ognuno di loro, facendolo concretizzare di fronte a noi, poveri spettatori, succubi di quella tempesta di emozioni che "Kokoro Connect" fa scaturire in ognuno dei suoi diciassette, splendidi episodi.
Il doppiaggio giapponese, realistico come sempre, rende ancora più vivace la narrazione; le OST, semplici ma appropriate, spuntano nei momenti di maggior drammaticità, e non nego che in certi punti mi siano venuti i brividi lungo la schiena. Il reparto grafico è poi gradevole: un chara non particolarmente originale ma indovinato rende perfettamente distinguibili, di aspetto come di personalità, i personaggi; in particolare ho apprezzato il design di Iori-chan, una ragazza affetta da insicurezza cronica, ma con un visino così delizioso da fungere perfettamente da maschera, maschera che lei indossa incessantemente.
Infine, la regia è magistrale: allunga in maniera indescrivibilmente tediosa i punti tragici, facendoci vivere ogni doloroso secondo che porta una dichiarazione rifiutata o una rivelazione imbarazzante; al contrario, nelle scene violente o fatali, taglia subito l'inquadratura, di modo che lo spettatore rimanga col fiato sospeso e gli occhi spalancati.
Inutile ripetere quanto io abbia apprezzato l'opera nella sua pienezza: una trama perfetta per un anime del genere commedia scolastica, una grafica degna di un prodotto del 2012, una regia incomparabile.
Lo consiglio davvero a tutti, che siate ragazze appassionate di shoujo lacrimevoli o ragazzi desiderosi di una commedia un po' diversa, la cosa non cambia: Kokoro Connect sa adattarsi alla personalità di qualunque adolescente pieno di insicurezza per il futuro e, perchè no, anche per qualche adulto che vuole ritrovare la fiducia nel domani.
Nel complesso, davvero un ottimo, imperdibile anime, perla tra i prodotti di questo genere.
La storia sa essere semplice e complicatissima al tempo stesso, e trovo che questo sia uno dei suoi tratti più distintivi e caratteristici, oltre al meraviglioso senso di realtà e vicinanza alle vicende raccontate che lo spettatore prova durante la visione.
Taichi, Inaba, Iori, Yui e Aoki sono cinque studenti scansafatiche. Senza alcuna attitudine per lo sport, la musica o qualsiasi altra qualità che li distingua dagli altri studenti, decidono di fondare un club inutile, cui daranno l'altisonante nome di "Club di Ricerca Culturale" (anche se, di fatto, del CRC se ne occupa solo la professionale Inaba), con il solo scopo di fare amicizia con altre persone senza doversi impegnare in un gruppo serio.
Ma non ci riusciranno. Presto giungerà un pericolo a rovinare i loro tranquilli pomeriggi, una creatura misteriosa la cui natura non verrà mai rivelata, che prende possesso del loro professore responsabile e annuncia loro che, da quel momento in avanti, progetterà degli "esperimenti" sui ragazzi, tanto per non annoiarsi. L'entità, tale Heartseed, rivelerà poi che questi "esperimenti" altro non sono che fenomeni innaturali volti a sollecitare le personalità dei protagonisti. Ogni esperimento, o Random, costituirà un arco a sé, naturalmente collegato con il resto della storia: l'Hito Random, lo scambio improvviso dei corpi; il Kizu Random, la manifestazione imprevista di atteggiamenti impulsivi; il Kako Random, in cui i ragazzi, scelti in modo apparentemente casuale, torneranno bambini a orari precisi; infine il Michi Random, l'arco conclusivo: i protagonisti potranno, sempre in una casualità apparente, udire i pensieri di uno di loro (e naturalmente la cosa si verificherà con i pensieri peggiori nei momenti meno opportuni).
Questo alternarsi di episodi innaturali sarà solo la scintilla che causerà uno sviluppo, sempre più serrato in corso d'opera, dei sentimenti dei personaggi, delle loro relazioni, del loro modo di essere. Il turbamento che provoca il fatto di ritrovarsi nei panni del ragazzo per cui si prova qualcosa, o di farsi vedere dai propri amici come si era a nove anni, unito alle incertezze tipiche del periodo adolescenziale, sconvolgerà, spaventerà e farà incredibilmente maturare i nostri protagonisti. Le loro reazioni sono poi così naturali, così convincenti, così vicine a quelle che qualunque altro ragazzo/ragazza avrebbe in una certa situazione, da farci affezionare ad ognuno di loro, facendolo concretizzare di fronte a noi, poveri spettatori, succubi di quella tempesta di emozioni che "Kokoro Connect" fa scaturire in ognuno dei suoi diciassette, splendidi episodi.
Il doppiaggio giapponese, realistico come sempre, rende ancora più vivace la narrazione; le OST, semplici ma appropriate, spuntano nei momenti di maggior drammaticità, e non nego che in certi punti mi siano venuti i brividi lungo la schiena. Il reparto grafico è poi gradevole: un chara non particolarmente originale ma indovinato rende perfettamente distinguibili, di aspetto come di personalità, i personaggi; in particolare ho apprezzato il design di Iori-chan, una ragazza affetta da insicurezza cronica, ma con un visino così delizioso da fungere perfettamente da maschera, maschera che lei indossa incessantemente.
Infine, la regia è magistrale: allunga in maniera indescrivibilmente tediosa i punti tragici, facendoci vivere ogni doloroso secondo che porta una dichiarazione rifiutata o una rivelazione imbarazzante; al contrario, nelle scene violente o fatali, taglia subito l'inquadratura, di modo che lo spettatore rimanga col fiato sospeso e gli occhi spalancati.
Inutile ripetere quanto io abbia apprezzato l'opera nella sua pienezza: una trama perfetta per un anime del genere commedia scolastica, una grafica degna di un prodotto del 2012, una regia incomparabile.
Lo consiglio davvero a tutti, che siate ragazze appassionate di shoujo lacrimevoli o ragazzi desiderosi di una commedia un po' diversa, la cosa non cambia: Kokoro Connect sa adattarsi alla personalità di qualunque adolescente pieno di insicurezza per il futuro e, perchè no, anche per qualche adulto che vuole ritrovare la fiducia nel domani.
Nel complesso, davvero un ottimo, imperdibile anime, perla tra i prodotti di questo genere.
Kokoro Connect è un' anime del 2012 tratto dalla serie di light novel da cui è stato tratto anche un manga, l'adattamento anime è prodotto dalla Silver Link.
La trama si basa sulle vicende di cinque ragazzi che si ritrovano nello stesso club scolastico e per cause sconosciute sono soggetti a fatti sovrannaturali. La storia può essere suddivisa in tre archi narrativi: il primo, lo scambio dei corpi, il secondo, lo sfogo dei desideri e quello finale in cui sono soggetti a variazione improvvise d'età.
La cosa più interessante è vedere come i ragazzi reagiscono a questi fenomeni paranormali e come ciò dia loro la possibilità di conoscere meglio gli amici e se stessi attraverso il superamento delle proprie insicurezze. Il colpo di genio dell'autore è usare stratagemmi per far capire le relazioni tra i protagonisti che saranno messi a dura prova da questa forza ignota che cercherà di dividerli e farli litigare in tutti i modi ma senza successo.
Il character design non è molto originale ma decisamente piacevole, le animazioni quasi sempre all'altezza, opening ed ending stupende.
Una bellissima storia di amore e amicizia che riesce a far riflettere, ridere ed emozionare; il tutto circondato da un alone di mistero che ricopre l'entità responsabile degli eventi.
La trama si basa sulle vicende di cinque ragazzi che si ritrovano nello stesso club scolastico e per cause sconosciute sono soggetti a fatti sovrannaturali. La storia può essere suddivisa in tre archi narrativi: il primo, lo scambio dei corpi, il secondo, lo sfogo dei desideri e quello finale in cui sono soggetti a variazione improvvise d'età.
La cosa più interessante è vedere come i ragazzi reagiscono a questi fenomeni paranormali e come ciò dia loro la possibilità di conoscere meglio gli amici e se stessi attraverso il superamento delle proprie insicurezze. Il colpo di genio dell'autore è usare stratagemmi per far capire le relazioni tra i protagonisti che saranno messi a dura prova da questa forza ignota che cercherà di dividerli e farli litigare in tutti i modi ma senza successo.
Il character design non è molto originale ma decisamente piacevole, le animazioni quasi sempre all'altezza, opening ed ending stupende.
Una bellissima storia di amore e amicizia che riesce a far riflettere, ridere ed emozionare; il tutto circondato da un alone di mistero che ricopre l'entità responsabile degli eventi.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
"Kokoro Connect" a mio avviso è uno dei migliori anime di questa passata stagione estiva 2012. La trama si svolge in una scuola dove è obbligatorio fare parte di un club, in cui cinque ragazzi, non sapendo a che club aderire, formano il CRC (Club Ricerca Culturale) dove stanno insieme. Ma avvengono fatti strani in questo club, infatti stranamente i personaggi si scambiano i corpi fisici senza saperne nulla. Poi si scoprirà che c'è un uomo di cui non si sa né l'aspetto né il vero nome, che si fa chiamare "HeartSeed", che controlla questo fenomeno soprannaturale e che lo fa solo per divertimento.
Ma questo non è l'unico fatto strano di quest'anime, infatti io lo divido in tre parti: la prima parte è proprio quella in cui i protagonisti si scambiano i loro corpi fisici, ed è un fatto veramente bello e una grande idea perché così si scoprono i problemi di ogni personaggio (ognuno importantissimo in quest'anime), che il protagonista cercherà di risolvere; poi si scoprono le sensazioni del non fidarsi, perché giustamente uno con il tuo corpo può fare ciò che vuole, quindi questa prima parte è la parte in cui si descrivono i personaggi. Avvengono anche fatti molto divertenti che sinceramente mi hanno fatto schiattare dalle risate e anche per questo apprezzo molto l'anime.
Dopo che HeartSeed si è divertito abbastanza, avviene la seconda fase: un altro fatto straordinario e soprannaturale colpisce i nostri personaggi, quello "dell'agire d'impulso", cioè se hai un desiderio ti viene naturale realizzarlo. In questa fase il club sarà per quasi tutto il tempo vuoto, perché i personaggi hanno paura di agire d'impulso, per esempio anche di insultare un altro personaggio.
La terza fase è quella in cui non è più HertSeed a far avvenire questi fatti, ma un certo "Numero 2", che trasforma questi ragazzi in bambini a orari non causali (dalle 12 alle 17) tranne il protagonista che deve gestire questi bambini. Questa fase spiega anch'essa i problemi dei personaggi, perché quando essi ritornano adulti si ricordano di tutte le cose vissute da bambini: problemi, cose felici, ecc..
Le uniche pecche di quest'anime sono che sono ancora misteriosi i personaggi HeartSeed e Numero 2, di cui non si sa niente: si sa soltanto che agiscono per divertimento, ma forse è stato fatto apposta così; per il resto quest'anime per me non ha niente per non essere considerato fantastico. "Kokoro Connect" è un anime che ti spiega il valore della fiducia, dell'amicizia, ma anche dell'amore. Quindi è un anime speciale di suo, con una trama fantastica. Il divertimento è assicurato, consiglio quindi quest'anime: voto 9 - aspettando gli ultimi quattro episodi.
"Kokoro Connect" a mio avviso è uno dei migliori anime di questa passata stagione estiva 2012. La trama si svolge in una scuola dove è obbligatorio fare parte di un club, in cui cinque ragazzi, non sapendo a che club aderire, formano il CRC (Club Ricerca Culturale) dove stanno insieme. Ma avvengono fatti strani in questo club, infatti stranamente i personaggi si scambiano i corpi fisici senza saperne nulla. Poi si scoprirà che c'è un uomo di cui non si sa né l'aspetto né il vero nome, che si fa chiamare "HeartSeed", che controlla questo fenomeno soprannaturale e che lo fa solo per divertimento.
Ma questo non è l'unico fatto strano di quest'anime, infatti io lo divido in tre parti: la prima parte è proprio quella in cui i protagonisti si scambiano i loro corpi fisici, ed è un fatto veramente bello e una grande idea perché così si scoprono i problemi di ogni personaggio (ognuno importantissimo in quest'anime), che il protagonista cercherà di risolvere; poi si scoprono le sensazioni del non fidarsi, perché giustamente uno con il tuo corpo può fare ciò che vuole, quindi questa prima parte è la parte in cui si descrivono i personaggi. Avvengono anche fatti molto divertenti che sinceramente mi hanno fatto schiattare dalle risate e anche per questo apprezzo molto l'anime.
Dopo che HeartSeed si è divertito abbastanza, avviene la seconda fase: un altro fatto straordinario e soprannaturale colpisce i nostri personaggi, quello "dell'agire d'impulso", cioè se hai un desiderio ti viene naturale realizzarlo. In questa fase il club sarà per quasi tutto il tempo vuoto, perché i personaggi hanno paura di agire d'impulso, per esempio anche di insultare un altro personaggio.
La terza fase è quella in cui non è più HertSeed a far avvenire questi fatti, ma un certo "Numero 2", che trasforma questi ragazzi in bambini a orari non causali (dalle 12 alle 17) tranne il protagonista che deve gestire questi bambini. Questa fase spiega anch'essa i problemi dei personaggi, perché quando essi ritornano adulti si ricordano di tutte le cose vissute da bambini: problemi, cose felici, ecc..
Le uniche pecche di quest'anime sono che sono ancora misteriosi i personaggi HeartSeed e Numero 2, di cui non si sa niente: si sa soltanto che agiscono per divertimento, ma forse è stato fatto apposta così; per il resto quest'anime per me non ha niente per non essere considerato fantastico. "Kokoro Connect" è un anime che ti spiega il valore della fiducia, dell'amicizia, ma anche dell'amore. Quindi è un anime speciale di suo, con una trama fantastica. Il divertimento è assicurato, consiglio quindi quest'anime: voto 9 - aspettando gli ultimi quattro episodi.