One Off
La vita monotona e tranquilla dei paesini di montagna giapponesi è stata oggetto più volte dell'ispirazione degli autori di anime. Dopo averne visti tanti, posso intuire il grandissimo divario tra la grande metropoli giapponese, affollata e caotica e la campagna, povera di abitanti ed estremamente monotona. Questo tema viene ripreso anche in questo One Off, e, sostanzialmente non si discosta troppo da quanto visto in precedenza: gli adolescenti vivono sempre con maggiore insofferenza la noiosa vita di questi paesini privi di grandi attrattive e di grandi divertimenti; però col tempo essi imparano ad accettare ciò che hanno e vivono a metà fra un presente piacevole ed i sogni per un futuro in cui vi siano importanti sviluppi.
Haruno Shiozaki è una ragazzina di diciassette anni che collabora alla gestione della pensione di campagna dei suoi genitori. Le sue giornate passano piuttosto monotone, divise fra la raccolta di uova, una bibita con le amiche e poco altro. Durante l'infanzia la ragazza coltivava grandi sogni, ma un po' alla volta si sono spenti e trasformati in triste rassegnazione. A movimentare il tutto, però, arriva una ragazza australiana, Cinthya, che rappresenterà per Haruno e le sue compagne l'esempio di ciò che avrebbero voluto essere e che invece non sono. A bordo della sua moto, infatti, la ragazza ha visitato tutto il mondo e affascina le ragazze con dozzine di racconti interessanti. La sua presenza rappresenterà un motivo di destabilizzazione per la muta rassegnazione di Haruno e delle sue amiche che cominceranno a sognare qualcosa di diverso e ad impegnarsi per l'ottenerlo.
In primo luogo, bisogna dire che questo anime è stato realizzato con la sponsorizzazione della Honda, la famosa casa motociclistica: tutti viaggiano in scooter e moto con questo marchio e nel paese esiste un'officina che presenta in bella vista il logo della Honda. L'ho trovato piuttosto fastidioso, perchè alla lunga il tutto è sembrato trasformarsi in un infinito spot che mi ha piuttosto irritato.
Per il resto non c'è molto altro da dire: è la classica commedia in cui viene rappresentata la crescita interiore della protagonista, troppo lagnosa e rassegnata all'inizio quanto piena di buone intenzioni ed energia nel finale. Il tutto con alle spalle la coreografia di un modesto paese di campagna che potrà risultare noioso per chi ci vive ma che mi piacerebbe visitare almeno una volta nella vita.
In definitiva, un buon anime, ma niente di che. Gli asssegno la sufficienza, perchè pur senza strafare riesce a trasmettere qualche buona sensazione. Il tutto senza strafare, è ovvio!
Haruno Shiozaki è una ragazzina di diciassette anni che collabora alla gestione della pensione di campagna dei suoi genitori. Le sue giornate passano piuttosto monotone, divise fra la raccolta di uova, una bibita con le amiche e poco altro. Durante l'infanzia la ragazza coltivava grandi sogni, ma un po' alla volta si sono spenti e trasformati in triste rassegnazione. A movimentare il tutto, però, arriva una ragazza australiana, Cinthya, che rappresenterà per Haruno e le sue compagne l'esempio di ciò che avrebbero voluto essere e che invece non sono. A bordo della sua moto, infatti, la ragazza ha visitato tutto il mondo e affascina le ragazze con dozzine di racconti interessanti. La sua presenza rappresenterà un motivo di destabilizzazione per la muta rassegnazione di Haruno e delle sue amiche che cominceranno a sognare qualcosa di diverso e ad impegnarsi per l'ottenerlo.
In primo luogo, bisogna dire che questo anime è stato realizzato con la sponsorizzazione della Honda, la famosa casa motociclistica: tutti viaggiano in scooter e moto con questo marchio e nel paese esiste un'officina che presenta in bella vista il logo della Honda. L'ho trovato piuttosto fastidioso, perchè alla lunga il tutto è sembrato trasformarsi in un infinito spot che mi ha piuttosto irritato.
Per il resto non c'è molto altro da dire: è la classica commedia in cui viene rappresentata la crescita interiore della protagonista, troppo lagnosa e rassegnata all'inizio quanto piena di buone intenzioni ed energia nel finale. Il tutto con alle spalle la coreografia di un modesto paese di campagna che potrà risultare noioso per chi ci vive ma che mi piacerebbe visitare almeno una volta nella vita.
In definitiva, un buon anime, ma niente di che. Gli asssegno la sufficienza, perchè pur senza strafare riesce a trasmettere qualche buona sensazione. Il tutto senza strafare, è ovvio!
