Trapped in a Dating Sim: The World of Otome Games is Tough for Mobs
"Otome Game Sekai wa Mob ni Kibishii Sekai desu", o "Mobseka" per gli amici, è un anime di dodici episodi di genere azione, isekai, harem (bigamo forse è più corretto), fantasy-fantascientifico (questo ha confuso me quanto il protagonista a primo impatto).
La storia è tratta da un manga che a sua volta viene da una light novel, e io non ho letto né l'uno né l'altra.
La trama, in breve, vede un giapponese rabbioso giocare controvoglia a un otome (costretto da sua sorella), per poi morire ridicolmente e ritrovarcisi dentro come personaggio di sfondo.
Il mondo in cui è ambientato è insensato, con una fusione a casaccio di magia (mostri, dungeon, incantesimi, sante, amuleti...) e tecnologia (mecha, navi volanti, IA, moto volanti, droni...); ci mettono anche una giustificazione di fondo, ma è un minestrone ridicolo. Unica consolazione a riguardo, il protagonista la pensa esattamente come noi.
L'aspetto sociale del mondo in cui finisce il nostro giapponese è forse la parte più interessante, un mondo aristocratico matriarcale in cui gli uomini sono la parte debole della coppia e in cui le donne fanno la corte solo agli uomini più belli o con un lignaggio superiore al loro. La contrapposizione tra un mondo del genere e il nostro avrebbe potuto generare qualche riflessione (o almeno indurla nello spettatore), e invece è più che altro il pretesto per cui il protagonista è arrabbiato con il mondo intero e per cui gli interessi romantici diventano tali (cioè trattare questo personaggio con poteri quasi divini con del rispetto).
La trama però non si soffermerà molto a lungo sulla difficile condizione maschile, ma punterà su una serie di avvenimenti in cui si intrecceranno rivalità tra famiglie, guerre internazionali, duelli, sale da tè e scommesse sportive; in generale, mi ha intrattenuto bene, senza eccellere.
Il registro tenuto è molto leggero, è una commedia in cui vari eventi sono gestiti in maniera comica, specie da parte dell'eroe. Il punto è che effettivamente non è un eroe classico, cioè risolve tutti i problemi meglio di Mr. Wolf, è invincibile, incredibile, inarrestabile, imprevedibile, eccetera, ma, quando apre bocca (a parte con le ragazze che lo adorano), insulta più o meno gratuitamente, sbeffeggiando avversari e pubblico, quindi evita di essere un "Kirito" alla "Sword Art Online", uscendone con qualche punto di simpatia in più.
Gli altri personaggi degni di nota sono le due ragazze che gli fanno il filo. Olivia è pura, buona, pudica e casta, è plebea, e questo la rende insicura sul suo ruolo e su cosa voglia dalla vita, è un personaggio abbastanza insignificante come scrittura. Angelica è orgogliosa (ma non tsundere), raffinata, intelligente e con un portamento degno della famiglia nobiliare che rappresenta, personalmente l'ho trovata meno stereotipata e quindi più imprevedibile nel comportamento.
Ritengo valga la pena citare che è presente un altro personaggio reincarnato di cui mi è dispiaciuto si sia evitato il confronto diretto con il protagonista (dopo poco farà la parte dell'inserto comico).
I personaggi secondari variano tra le macchiette comiche e personaggi seri in cui si intravede una personalità (spesso non scontata).
Il comparto tecnico è medio, graficamente evita orrori, ma spesso le animazioni sono economiche, e anche i disegni sembrano poco ispirati; l'audio non mi ha lasciato nulla, quindi senza infamia e senza lode.
In conclusione, penso di aver dipinto un quadro abbastanza desolante, in cui si salva giusto la parte comica, con il protagonista caustico, e qualche personaggio, però mi ha intrattenuto piacevolmente, quindi gli do un 6,5, e penso che sia consigliabile a chi vuole qualcosa di leggero con qualche variazione sul tema dell'isekai.
La storia è tratta da un manga che a sua volta viene da una light novel, e io non ho letto né l'uno né l'altra.
La trama, in breve, vede un giapponese rabbioso giocare controvoglia a un otome (costretto da sua sorella), per poi morire ridicolmente e ritrovarcisi dentro come personaggio di sfondo.
Il mondo in cui è ambientato è insensato, con una fusione a casaccio di magia (mostri, dungeon, incantesimi, sante, amuleti...) e tecnologia (mecha, navi volanti, IA, moto volanti, droni...); ci mettono anche una giustificazione di fondo, ma è un minestrone ridicolo. Unica consolazione a riguardo, il protagonista la pensa esattamente come noi.
L'aspetto sociale del mondo in cui finisce il nostro giapponese è forse la parte più interessante, un mondo aristocratico matriarcale in cui gli uomini sono la parte debole della coppia e in cui le donne fanno la corte solo agli uomini più belli o con un lignaggio superiore al loro. La contrapposizione tra un mondo del genere e il nostro avrebbe potuto generare qualche riflessione (o almeno indurla nello spettatore), e invece è più che altro il pretesto per cui il protagonista è arrabbiato con il mondo intero e per cui gli interessi romantici diventano tali (cioè trattare questo personaggio con poteri quasi divini con del rispetto).
La trama però non si soffermerà molto a lungo sulla difficile condizione maschile, ma punterà su una serie di avvenimenti in cui si intrecceranno rivalità tra famiglie, guerre internazionali, duelli, sale da tè e scommesse sportive; in generale, mi ha intrattenuto bene, senza eccellere.
Il registro tenuto è molto leggero, è una commedia in cui vari eventi sono gestiti in maniera comica, specie da parte dell'eroe. Il punto è che effettivamente non è un eroe classico, cioè risolve tutti i problemi meglio di Mr. Wolf, è invincibile, incredibile, inarrestabile, imprevedibile, eccetera, ma, quando apre bocca (a parte con le ragazze che lo adorano), insulta più o meno gratuitamente, sbeffeggiando avversari e pubblico, quindi evita di essere un "Kirito" alla "Sword Art Online", uscendone con qualche punto di simpatia in più.
Gli altri personaggi degni di nota sono le due ragazze che gli fanno il filo. Olivia è pura, buona, pudica e casta, è plebea, e questo la rende insicura sul suo ruolo e su cosa voglia dalla vita, è un personaggio abbastanza insignificante come scrittura. Angelica è orgogliosa (ma non tsundere), raffinata, intelligente e con un portamento degno della famiglia nobiliare che rappresenta, personalmente l'ho trovata meno stereotipata e quindi più imprevedibile nel comportamento.
Ritengo valga la pena citare che è presente un altro personaggio reincarnato di cui mi è dispiaciuto si sia evitato il confronto diretto con il protagonista (dopo poco farà la parte dell'inserto comico).
I personaggi secondari variano tra le macchiette comiche e personaggi seri in cui si intravede una personalità (spesso non scontata).
Il comparto tecnico è medio, graficamente evita orrori, ma spesso le animazioni sono economiche, e anche i disegni sembrano poco ispirati; l'audio non mi ha lasciato nulla, quindi senza infamia e senza lode.
In conclusione, penso di aver dipinto un quadro abbastanza desolante, in cui si salva giusto la parte comica, con il protagonista caustico, e qualche personaggio, però mi ha intrattenuto piacevolmente, quindi gli do un 6,5, e penso che sia consigliabile a chi vuole qualcosa di leggero con qualche variazione sul tema dell'isekai.