The World God Only Knows - Tenri Hen
Ed ecco che, un anno prima della terza stagione, spuntano due puntate speciali di "Kami nomi zo Shiru Sekai" con sottotitolo: "Ayukawa Tenri Hen". Ormai, dopo aver recensito tutte le opere precedenti di questa incredibile serie, mi sono fatto il callo. Un anime veramente bello, che piace sia per il divertimento che per il sentimentalismo in esso presente.
Anche questi due OAV non eliminano tali tratti tipici, rendendo il tutto di una qualità più che discreta.
Il breve tempo a disposizione non pregiudica la realizzazione di una storia interessante, dove non si riscontrano accelerazioni eccessive per farci stare tutto il contenuto, o elementi inutili per la serie principale. Anzi, la comparsa della timida e riservata Tenri, "amica d'infanzia" di Keima, non fa altro che aggiungere una scintilla in più a una storia assolutamente elettrizzante.
La ragazza, infatti, sembra impossessata da uno spirito. Tuttavia, al di là di ogni aspettativa, non si tratta di un'anima maligna. Ciò che risiede nel cuore di Tenri è un angelo, uno di quelli che in passato ha cacciato i demoni dal vecchio inferno. Insomma, una scoperta niente male, che, per certi versi, sconvolgerà tutto il mondo di Keima.
Ovviamente il nostro eroe avrà ancora l'opportunità di conquistare cuori di dolci fanciulle, ma, almeno per il momento, la sua conquista passa in secondo piano. Tenri, di fatto, è già innamorata di Keima fin da quando erano bambini, non vi è alcun bisogno di forzare le cose.
Per quanto riguarda la nuova fanciulla introdotta, devo ammettere di non trovarla così eccezionale. Fin troppo timida, non mostra alcuno spirito di intraprendenza, fatta eccezione per quando lascia il posto alla dea dentro di lei. Allora sì che le cose si fanno veramente interessanti e anche il giovane Keima sembra essere in difficoltà.
La grafica è la solita, niente di diverso rispetto al passato. Mi era piaciuta prima, e non ho niente da dire al riguardo neppure ora. Ciò che colpisce veramente è, ancora una volta, una colonna sonora ad impatto, capace di esaltare due puntate piuttosto scialbe in quanto a effetto emotivo.
La regia, come al solito, mostra un lavoro curato e pulito, in cui tutti i tasselli vengono messi al loro posto, nonostante i soli cinquanta minuti a disposizione. Si riesce a legare con le serie precedenti (nonostante un bel taglio rispetto al manga) e, in contemporanea, si lancia un bell'occhiolino verso la terza stagione (uscita nel 2013).
Concludo questa recensione con l'ennesimo elogio per un'opera che riesce a colpire in tutti i modi possibili. Nonostante la quantità abnorme di fanciulle presentate, non vi è mai una parvenza di ripetitività e omologazione. Ognuna di queste ha propri sentimenti e tematiche tutte sue, che la rendono unica e inimitabile.
E, dunque, buona visione.
Voto finale: 7
Anche questi due OAV non eliminano tali tratti tipici, rendendo il tutto di una qualità più che discreta.
Il breve tempo a disposizione non pregiudica la realizzazione di una storia interessante, dove non si riscontrano accelerazioni eccessive per farci stare tutto il contenuto, o elementi inutili per la serie principale. Anzi, la comparsa della timida e riservata Tenri, "amica d'infanzia" di Keima, non fa altro che aggiungere una scintilla in più a una storia assolutamente elettrizzante.
La ragazza, infatti, sembra impossessata da uno spirito. Tuttavia, al di là di ogni aspettativa, non si tratta di un'anima maligna. Ciò che risiede nel cuore di Tenri è un angelo, uno di quelli che in passato ha cacciato i demoni dal vecchio inferno. Insomma, una scoperta niente male, che, per certi versi, sconvolgerà tutto il mondo di Keima.
Ovviamente il nostro eroe avrà ancora l'opportunità di conquistare cuori di dolci fanciulle, ma, almeno per il momento, la sua conquista passa in secondo piano. Tenri, di fatto, è già innamorata di Keima fin da quando erano bambini, non vi è alcun bisogno di forzare le cose.
Per quanto riguarda la nuova fanciulla introdotta, devo ammettere di non trovarla così eccezionale. Fin troppo timida, non mostra alcuno spirito di intraprendenza, fatta eccezione per quando lascia il posto alla dea dentro di lei. Allora sì che le cose si fanno veramente interessanti e anche il giovane Keima sembra essere in difficoltà.
La grafica è la solita, niente di diverso rispetto al passato. Mi era piaciuta prima, e non ho niente da dire al riguardo neppure ora. Ciò che colpisce veramente è, ancora una volta, una colonna sonora ad impatto, capace di esaltare due puntate piuttosto scialbe in quanto a effetto emotivo.
La regia, come al solito, mostra un lavoro curato e pulito, in cui tutti i tasselli vengono messi al loro posto, nonostante i soli cinquanta minuti a disposizione. Si riesce a legare con le serie precedenti (nonostante un bel taglio rispetto al manga) e, in contemporanea, si lancia un bell'occhiolino verso la terza stagione (uscita nel 2013).
Concludo questa recensione con l'ennesimo elogio per un'opera che riesce a colpire in tutti i modi possibili. Nonostante la quantità abnorme di fanciulle presentate, non vi è mai una parvenza di ripetitività e omologazione. Ognuna di queste ha propri sentimenti e tematiche tutte sue, che la rendono unica e inimitabile.
E, dunque, buona visione.
Voto finale: 7
Prima di cominciare con la recensione di questi OAV facciamo un passo indietro al finale della seconda serie: per iniziare ricordiamo che nell'ultimo episodio, tramite un gioco, Kazuragi prende come coscienza del mondo che lo circonda. "Il mondo reale è solo uno stupido gioco, il mondo ideale può solo trovarsi in un videogioco, era ciò che pensavo, ma se in uno stupido gioco può trovarsi un ideale, allora ci sarà anche la route perfetta nel mondo reale... e devo scoprirla". Il dio quindi non è più solo un dio, ma anche un uomo, e il tutto fa intuire un'evoluzione che ha proprio inizio con questi OAV.
Seconda cosa da notare è la ending: come già accaduto nella prima serie avremo una carrellata delle eroine della serie successiva, ma per chi come me aveva già avuto sott'occhio la copertina di questi OAV si noterà che Tenri/Diana, la protagonista di questo arco, era l'ultima ad apparire, facendo intuire un cambio di rotta nella fedeltà della trasposizione animata rispetto al manga.
In sostanza, o per tagli al budget, o per tentare di riprendere velocemente il manga, si è deciso di saltare molti avvenimenti, passando direttamente alla conquista qui presentata, conquista che farà da spartiacque alla serie, introducendo una nuova meccanica. In pratica questi OAV sono un nuovo inizio.
Questa volta la storia si concentrerà su un'amica d'infanzia timida e silenziosa, tornata ad abitare vicino al nostro fortunato dio, ma le cose saranno leggermente diverse: una nuova demonietta con il suo compagno entrerà a far parte della trama e rivelazioni sul passato degli inferi saranno fatte, mentre la conquista, in realtà, passerà in secondo piano. La storia di per sé appare interessante, dando come detto il via a nuovi eventi (spiegati però nella successiva serie), per quanto si senta un po' la mancanza della solita routine delle serie precedenti, ma in fondo era anche una cosa necessaria per dare una smossa agli eventi.
Elemento abbastanza snervante sarà la sigla finale del secondo OAV, non per la musica, orecchiabile e carina, ma per le immagini, una carrellata di eroine conquistate, di cui molte completamente sconosciute a chi segue solo l'anime.
Seconda cosa da notare è la ending: come già accaduto nella prima serie avremo una carrellata delle eroine della serie successiva, ma per chi come me aveva già avuto sott'occhio la copertina di questi OAV si noterà che Tenri/Diana, la protagonista di questo arco, era l'ultima ad apparire, facendo intuire un cambio di rotta nella fedeltà della trasposizione animata rispetto al manga.
In sostanza, o per tagli al budget, o per tentare di riprendere velocemente il manga, si è deciso di saltare molti avvenimenti, passando direttamente alla conquista qui presentata, conquista che farà da spartiacque alla serie, introducendo una nuova meccanica. In pratica questi OAV sono un nuovo inizio.
Questa volta la storia si concentrerà su un'amica d'infanzia timida e silenziosa, tornata ad abitare vicino al nostro fortunato dio, ma le cose saranno leggermente diverse: una nuova demonietta con il suo compagno entrerà a far parte della trama e rivelazioni sul passato degli inferi saranno fatte, mentre la conquista, in realtà, passerà in secondo piano. La storia di per sé appare interessante, dando come detto il via a nuovi eventi (spiegati però nella successiva serie), per quanto si senta un po' la mancanza della solita routine delle serie precedenti, ma in fondo era anche una cosa necessaria per dare una smossa agli eventi.
Elemento abbastanza snervante sarà la sigla finale del secondo OAV, non per la musica, orecchiabile e carina, ma per le immagini, una carrellata di eroine conquistate, di cui molte completamente sconosciute a chi segue solo l'anime.
Insieme a questi due OAV, gli autori di "The World God Only Knows" sembrano preannunciare un improvviso cambio di registro per questa serie, che finora si era limitata a divertire lo spettatore sulla base di un modello molto semplice e che non richiedeva molte spiegazioni. Con l'ingresso di Tenri e Diana si comincia invece a indagare più a fondo sui retroscena che sono alla base dei problemi "infernali" e, se non si tratta di una mosca bianca (ma proprio non credo), probabilmente in futuro la complessità di questo anime aumenterà decisamente.
Quando accade qualcosa del genere tendo ad accogliere positivamente la novità, specie se si tratta di titoli scialbi, o se certe curiosità sono condivise da chiunque si sia avventurato nella visione dell'opera in questione. Sinceramente, però, non sono sicurissimo che questo vada bene anche per "The World God Only Knows".
Ciò che rendeva particolare questo anime erano gli sforzi compiuti da Katsuragi per conquistare la donzella di turno; il modo stravagante attraverso cui il ragazzo basava i suoi tentativi di approccio, che avvenivano seguendo le regole dei galgame, rendeva la narrazione estremamente divertente e il prodotto risultava particolarmente adatto a chi aveva voglia di passare delle ore spensierate. Personalmente non credo che in molti si siano posti il problema di un'indagine più approfondita sul passato dei protagonisti. Ebbene, i miei dubbi sono sostanzialmente due: il primo è che spostando l'attenzione si corre il rischio di mettere in secondo piano quello che finora è stato il punto forte di questo titolo, ossia la comicità demenziale legata al corteggiamento, per concentrarsi su temi meno interessanti; il secondo è che, come hanno già dimostrato gli episodi d'intermezzo delle due serie, quando si esce fuori dallo schema classico di questo titolo, si finisce automaticamente per annoiare lo spettatore, indipendentemente dall'argomento scelto. Non so se queste mie preoccupazioni poi si riveleranno fondate o meno, con la terza serie probabilmente potrò farmene un'idea migliore.
Quanto a questi due OAV, essi seguono la route dell'amica d'infanzia, resa più complessa dall'ingresso di una nuova coppia di "cattura-spiriti" e dal fatto che la ragazza in realtà non è posseduta da un'anima fuggita, ma da qualcos'altro. La trama non incanta, ma nemmeno delude eccessivamente, grazie alla presenza di diversi momenti comici molto apprezzati. E' pur vero, però, che tra le route viste finora, questa è una delle meno accattivanti.
In definitiva, la visione di questi OAV è necessaria per chi vuole continuare a seguire la serie regolare; se, come penso, Tenri apparirà nella terza serie, senza la visione di questi due episodi lo spettatore non saprebbe da dove è venuta fuori. Giudicato in sé, invece, non credo che gli si possa assegnare più della sufficienza.
Quando accade qualcosa del genere tendo ad accogliere positivamente la novità, specie se si tratta di titoli scialbi, o se certe curiosità sono condivise da chiunque si sia avventurato nella visione dell'opera in questione. Sinceramente, però, non sono sicurissimo che questo vada bene anche per "The World God Only Knows".
Ciò che rendeva particolare questo anime erano gli sforzi compiuti da Katsuragi per conquistare la donzella di turno; il modo stravagante attraverso cui il ragazzo basava i suoi tentativi di approccio, che avvenivano seguendo le regole dei galgame, rendeva la narrazione estremamente divertente e il prodotto risultava particolarmente adatto a chi aveva voglia di passare delle ore spensierate. Personalmente non credo che in molti si siano posti il problema di un'indagine più approfondita sul passato dei protagonisti. Ebbene, i miei dubbi sono sostanzialmente due: il primo è che spostando l'attenzione si corre il rischio di mettere in secondo piano quello che finora è stato il punto forte di questo titolo, ossia la comicità demenziale legata al corteggiamento, per concentrarsi su temi meno interessanti; il secondo è che, come hanno già dimostrato gli episodi d'intermezzo delle due serie, quando si esce fuori dallo schema classico di questo titolo, si finisce automaticamente per annoiare lo spettatore, indipendentemente dall'argomento scelto. Non so se queste mie preoccupazioni poi si riveleranno fondate o meno, con la terza serie probabilmente potrò farmene un'idea migliore.
Quanto a questi due OAV, essi seguono la route dell'amica d'infanzia, resa più complessa dall'ingresso di una nuova coppia di "cattura-spiriti" e dal fatto che la ragazza in realtà non è posseduta da un'anima fuggita, ma da qualcos'altro. La trama non incanta, ma nemmeno delude eccessivamente, grazie alla presenza di diversi momenti comici molto apprezzati. E' pur vero, però, che tra le route viste finora, questa è una delle meno accattivanti.
In definitiva, la visione di questi OAV è necessaria per chi vuole continuare a seguire la serie regolare; se, come penso, Tenri apparirà nella terza serie, senza la visione di questi due episodi lo spettatore non saprebbe da dove è venuta fuori. Giudicato in sé, invece, non credo che gli si possa assegnare più della sufficienza.
Pochi giorni fa è finita la serie OAV di "The World God Only Knows" basata sull'episodio di Tenri. Ritengo che la scelta di "staccarla" dalla serie anime ufficiale sia stata azzeccata: come nella versione manga si è voluto dedicare un intero volumetto solo a questo personaggio, così gli si è voluta dedicare un'intera "miniserie", come a voler evidenziare lo stacco tra le conquiste precedenti e quelle successive. In fondo, questo episodio merita di essere messo in rilievo, in quanto vi viene introdotto un nuovo, fondamentale elemento per la trama (chi ha letto il manga/visto l'episodio comprenderà perfettamente).
Trama
La trasposizione è molto fedele al manga, e ne migliora alcune caratteristiche, come il fatto che sia meno incentrata sulla comicità e più sulla trama (uso minore di "chibi", di caricature facciali, di gag in generale, etc. rendendo quindi il tutto meno "ridicolizzato" e più piacevole da seguire). È apprezzabile in più che le parti comiche mantenute risultino migliorate (la gag della gioia di Keima per l'inizio dell'estate), così come vengono migliorate le parti riguardanti la storia in sé (il passato di Keima e Tenri nella grotta, più dettagliato). Lo stesso discorso sì può fare per il resto della produzione anime (le due serie + gli altri due OAV).
Come ho detto prima, questo episodio è un punto di svolta per la serie, che rischiava altrimenti di divenire ripetitiva a causa del ciclo "Vita di tutti i giorni - ragazza strana - kaketama nella ragazza strana - conoscenza della ragazza e recita di Keima - conquista della ragazza - kaketama catturato", che ha caratterizzato le altre due serie anime: prima di tutto, qui il suddetto ciclo viene stravolto; in più, l'intera trama da qui in poi può essere vista sotto un'ottica differente.
L'unico punto di demerito può essere il fatto che la storia in certi punti sembri sbrigativa, dando l'impressione di essersi persi qualcosa rispetto all'originale.
Personaggi
Keima ed Elsie mantengono le loro caratteristiche senza scadere nel ridicolo, né, tantomeno, nel ripetitivo: Keima è ancora ossessionato dai videogiochi e mantiene la sua prontezza di ragionamento; Elsie è tuttora fortemente ingenua e attenta sia al suo compito che al suo "fratello divino". Il personaggio di Tenri è chiaro fin dall'inizio, così come quello di Nora, risultando fedeli entrambi alla loro controparte cartacea. Ryo, a modo suo, mi ha stupito: mantiene i suoi difetti e le sue gag, ma questi vengono mostrati velatamente (si dimentica sì le cose, ma non si scompone come nel manga, dove dice espressamente "Non ricordo che devo dire..." e cambia espressione: si legge i suoi bigliettini, senza cambiare nulla nel suo atteggiamento né interrompersi, e continua il discorso), mantenendo così una sorta di "professionalità" e risultando meno idiota, meno ingenuo.
Disegni e animazioni
I colori sono vivi, luminosi; nei disegni c'è più cura per i dettagli; le animazioni sono fluide. Si è un po' perso il tratto della prima serie, più simile alla versione cartacea, ma il tutto resta comunque su ottimi livelli, a parer mio: ad ogni produzione, si migliora sempre di più.
Soundtrack
È la stessa della serie anime, escludendo i temi dei personaggi nuovi come Nora e Tenri, orecchiabile, riconoscibile, caratteristica della serie e a questa adatta; nessuna OST spicca però sulle altre. È un peccato che in nessuno dei due episodi sia presente un'opening (anche l'OAV dedicato al gruppo musicale di Chihiro ne aveva una); la prima ending è godibile sia per la parte video che per la musica, entrambe adatte al personaggio di Tenri; la seconda ending è generica, ma per qualche motivo il fatto che sia una sorta di "promo" per la stagione seguente mi ha dato i brividi mentre la vedevo.
Ricapitolando, "The World God Only Knows - Tenri Hen" è un prodotto molto valido, un must per gli amanti della serie, che vale il tempo speso a vederlo e che fa da ottimo "promo" alla terza serie. Ritornano le caratteristiche delle serie principali senza divenire ripetitivo, ne ripropone ottimamente l'atmosfera e le emozioni provate, e risulta a queste migliore dal punto di vista grafico. Apporta le prime, fondamentali migliorie alla trama.
Ecco animata la parte di storia che porterà al miglioramento della serie.
Trama
La trasposizione è molto fedele al manga, e ne migliora alcune caratteristiche, come il fatto che sia meno incentrata sulla comicità e più sulla trama (uso minore di "chibi", di caricature facciali, di gag in generale, etc. rendendo quindi il tutto meno "ridicolizzato" e più piacevole da seguire). È apprezzabile in più che le parti comiche mantenute risultino migliorate (la gag della gioia di Keima per l'inizio dell'estate), così come vengono migliorate le parti riguardanti la storia in sé (il passato di Keima e Tenri nella grotta, più dettagliato). Lo stesso discorso sì può fare per il resto della produzione anime (le due serie + gli altri due OAV).
Come ho detto prima, questo episodio è un punto di svolta per la serie, che rischiava altrimenti di divenire ripetitiva a causa del ciclo "Vita di tutti i giorni - ragazza strana - kaketama nella ragazza strana - conoscenza della ragazza e recita di Keima - conquista della ragazza - kaketama catturato", che ha caratterizzato le altre due serie anime: prima di tutto, qui il suddetto ciclo viene stravolto; in più, l'intera trama da qui in poi può essere vista sotto un'ottica differente.
L'unico punto di demerito può essere il fatto che la storia in certi punti sembri sbrigativa, dando l'impressione di essersi persi qualcosa rispetto all'originale.
Personaggi
Keima ed Elsie mantengono le loro caratteristiche senza scadere nel ridicolo, né, tantomeno, nel ripetitivo: Keima è ancora ossessionato dai videogiochi e mantiene la sua prontezza di ragionamento; Elsie è tuttora fortemente ingenua e attenta sia al suo compito che al suo "fratello divino". Il personaggio di Tenri è chiaro fin dall'inizio, così come quello di Nora, risultando fedeli entrambi alla loro controparte cartacea. Ryo, a modo suo, mi ha stupito: mantiene i suoi difetti e le sue gag, ma questi vengono mostrati velatamente (si dimentica sì le cose, ma non si scompone come nel manga, dove dice espressamente "Non ricordo che devo dire..." e cambia espressione: si legge i suoi bigliettini, senza cambiare nulla nel suo atteggiamento né interrompersi, e continua il discorso), mantenendo così una sorta di "professionalità" e risultando meno idiota, meno ingenuo.
Disegni e animazioni
I colori sono vivi, luminosi; nei disegni c'è più cura per i dettagli; le animazioni sono fluide. Si è un po' perso il tratto della prima serie, più simile alla versione cartacea, ma il tutto resta comunque su ottimi livelli, a parer mio: ad ogni produzione, si migliora sempre di più.
Soundtrack
È la stessa della serie anime, escludendo i temi dei personaggi nuovi come Nora e Tenri, orecchiabile, riconoscibile, caratteristica della serie e a questa adatta; nessuna OST spicca però sulle altre. È un peccato che in nessuno dei due episodi sia presente un'opening (anche l'OAV dedicato al gruppo musicale di Chihiro ne aveva una); la prima ending è godibile sia per la parte video che per la musica, entrambe adatte al personaggio di Tenri; la seconda ending è generica, ma per qualche motivo il fatto che sia una sorta di "promo" per la stagione seguente mi ha dato i brividi mentre la vedevo.
Ricapitolando, "The World God Only Knows - Tenri Hen" è un prodotto molto valido, un must per gli amanti della serie, che vale il tempo speso a vederlo e che fa da ottimo "promo" alla terza serie. Ritornano le caratteristiche delle serie principali senza divenire ripetitivo, ne ripropone ottimamente l'atmosfera e le emozioni provate, e risulta a queste migliore dal punto di vista grafico. Apporta le prime, fondamentali migliorie alla trama.
Ecco animata la parte di storia che porterà al miglioramento della serie.