Fantasia
"Fantasia" famosissimo film Disney uscito nel 1940, è uno dei film d'animazione più importanti e influenti della storia del cinema del secolo 20°. Il film è una raccolta di sette segmenti animati, ognuno dei quali è accompagnato da un celebre brano musicale di musica classica opera di grandi compositori.
"Fantasia" è un film molto innovativo per l'epoca in cui è uscito, è sotto molti aspetti è stato un precursore, un innovatore.
Innanzitutto, è stato il primo film d'animazione a utilizzare la tecnica del Technicolor, che ha permesso di creare immagini dai colori brillanti e vivaci. In secondo luogo, il film ha esplorato nuove tecniche di animazione, come l'uso di modelli 3D e di animazioni stop-motion, tutti quanti usati in un solo film. In terzo luogo,"Fantasia" ha creato un nuovo modo di abbinare la musica classica alle immagini, un modo che prima non c'era.
"Fantasia" ha avuto un impatto significativo sull'animazione internazionale dell'epoca, il film ha dimostrato che l'animazione poteva essere utilizzata per creare opere artistiche complesse e raffinate, un film che è una piccola opera d'arte su schermo, di raffinata qualità artista e culturale.
Quindi a livello artistico, "Fantasia" è un film innovativo e sperimentale, un'opera di grande fantasia e immaginazione, un cult dell'animazione al livello mondiale che è diventato un icona dell'animazione anni '40, è che ha utilizzato per la prima volta sistemi tecnici mai usati prima in un film animato, è che poi sono stati copiati da tutti gli altri studi di animazione.
A livello culturale, "Fantasia" è un film importante per la sua diffusione della musica classica. Il film nella sua epoca ha contribuito infatti a rendere la musica classica più accessibile al grande pubblico, anche ai bambini.
"Fantasia" è un film classico che ha avuto un impatto estremamente significativo, è un'opera innovativa, sperimentale e culturalmente importante, un film che continua ad essere molto apprezzato e studiato da generazioni di animatori e appassionati di cinema, è da tutti coloro che studiano animazione.
Voto 10.
"Fantasia" è un film molto innovativo per l'epoca in cui è uscito, è sotto molti aspetti è stato un precursore, un innovatore.
Innanzitutto, è stato il primo film d'animazione a utilizzare la tecnica del Technicolor, che ha permesso di creare immagini dai colori brillanti e vivaci. In secondo luogo, il film ha esplorato nuove tecniche di animazione, come l'uso di modelli 3D e di animazioni stop-motion, tutti quanti usati in un solo film. In terzo luogo,"Fantasia" ha creato un nuovo modo di abbinare la musica classica alle immagini, un modo che prima non c'era.
"Fantasia" ha avuto un impatto significativo sull'animazione internazionale dell'epoca, il film ha dimostrato che l'animazione poteva essere utilizzata per creare opere artistiche complesse e raffinate, un film che è una piccola opera d'arte su schermo, di raffinata qualità artista e culturale.
Quindi a livello artistico, "Fantasia" è un film innovativo e sperimentale, un'opera di grande fantasia e immaginazione, un cult dell'animazione al livello mondiale che è diventato un icona dell'animazione anni '40, è che ha utilizzato per la prima volta sistemi tecnici mai usati prima in un film animato, è che poi sono stati copiati da tutti gli altri studi di animazione.
A livello culturale, "Fantasia" è un film importante per la sua diffusione della musica classica. Il film nella sua epoca ha contribuito infatti a rendere la musica classica più accessibile al grande pubblico, anche ai bambini.
"Fantasia" è un film classico che ha avuto un impatto estremamente significativo, è un'opera innovativa, sperimentale e culturalmente importante, un film che continua ad essere molto apprezzato e studiato da generazioni di animatori e appassionati di cinema, è da tutti coloro che studiano animazione.
Voto 10.
Fantasia, terzo classico Disney (1940), si presenta come una delle opere più particolari di questo filone.
Opera molto coraggiosa, Fantasia si compone di otto segmenti animati che prendono vita davanti agli occhi dello spettatore, con sottofondo musicale diretto dal maestro Leopold Stokowski.
Purtroppo, soprattutto a causa della seconda guerra mondiale, il prodotto non riscuote subito un grande successo.
Anche in patria, molti critici non si sono dimostrati favorevoli ad accogliere il tratto dei disegni, preferendo un Disney più "fiabesco" ad uno più "colto".
Nei dettagli, gli otto corti narrati sono i seguenti:
Toccata e fuga in Re minore di Johann Sebastian Bach. Opera astratta, davanti agli occhi degli spettatori danzano a tempo di musica ombre, guizzi, scarabocchi e abbozzi di note e archetti di strumenti musicali. Un pezzo dolce e melodico, che introduce ottimamente chi guarda nella dinamica del film.
Lo schiaccianoci di Pëtr Il'ic Cajkovskij. Forse una delle più memorabili, narra lo scorrere delle stagioni, tra fatine danzanti e vari elementi della natura, come fiori, foglie, funghi e animali stupendamente rappresentati. Indimenticabile.
L'apprendista stregone di Paul Dukas. Probabilmente il corto più famoso, ha come protagonista un Topolino in veste di giovane apprendista stregone che, per evitare il lavoro di fatica che gli era stato commissionato, decide di servirsi del cappello magico del severo mago Yed Sin con risultati catastrofici. Disney sperava di far riacquistare popolarità a Topolino grazie a questo corto, che all'epoca stava attraversando un lento declino.
La sagra della primavera di Igor Stravinskij conclude la prima parte del classico, narrando la storia dell'evoluzione della vita secondo il metodo scientifico, dal Big Bang alla nascita e morte dei dinosauri. Una storia ottimamente realizzata, che si segue con interesse ed estremo piacere.
Apre invece la seconda parte della storia, "Incontra la Colonna Sonora", che vede come protagonista una semplicissima linea che si modella, si trasforma e si muove in modi diversi a seconda dei suoni riprodotti.
Sinfonia n. 6 "Pastorale" di Ludwig Van Beethoven è forse il corto più amato. In una fantastica Antica Grecia, le più varie figure della mitologia classica prendono nuovamente vita. Mentre fauni e centauri amoreggiano, piccoli cupidi, Pegaso ed unicorni, giocano e si rincorrono, rendendosi utili, danzando nel loro mondo fatato. Dopo una gioviale apparizione del dio Bacco, portatore di gioia ed euforia, un annoiato Zeus accompagnato da Efesto, decide di lanciare i leggendari fulmini sui presenti causando un po' di caos, per poi ritirarsi a riposare, consentendo ai giovani di riprendere i loro giochi e corteggiamenti.
Danza delle ore di Amilcare Ponchielli. In questo corto, vari gruppi di animali danzano nei vari momenti della giornata. Aprono le danze, al mattino, Madame Upanova ed un gruppo di struzze, al pomeriggio viene lasciato spazio all'ingombrante ippopotama Giacinta e alle sue compagne , per concludere col ballo serale di Elephanchine e le sue elefantesse. Di notte invece la faranno da padrone un gruppo di energici alligatori capitanati da Ben Ali Gator, che con i loro tentativi in parte goffi e in parte delicati di coinvolgere le ragazze nella loro danza, causeranno il crollo del palazzo dove gli animali vivevano.
Conclude il titolo un suggestivo corto con due melodie: Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovic Musorgskij e Ave Maria di Franz Schubert. Nella prima parte vedremo Chernabog, caricatura Disneyana del demone slavo Chernobog, far danzare spiriti maligni ed anime inquiete finché il suono di una campana non avvisa dell'arrivo dell'alba. Sull'aprirsi del nuovo giorno e sulle note dell'Ave Marie di Schubert, una fila di monaci con lanterne, in netto contrasto con l'oscuro scenario precedente, si reca lentamente verso la loro cattedrale.
Di sicuro non classificabile come un'opera per bambini, Fantasia rappresenta un prodotto decisamente unico nel suo genere e qualcosa di totalmente innovativo all'epoca in cui è uscito. Data questa sua particolarità, però, può non piacere a tutti! Io personalmente l'ho trovato un prodotto molto valido e particolare, e mi sento di consigliarlo caldamente a tutti.
Opera molto coraggiosa, Fantasia si compone di otto segmenti animati che prendono vita davanti agli occhi dello spettatore, con sottofondo musicale diretto dal maestro Leopold Stokowski.
Purtroppo, soprattutto a causa della seconda guerra mondiale, il prodotto non riscuote subito un grande successo.
Anche in patria, molti critici non si sono dimostrati favorevoli ad accogliere il tratto dei disegni, preferendo un Disney più "fiabesco" ad uno più "colto".
Nei dettagli, gli otto corti narrati sono i seguenti:
Toccata e fuga in Re minore di Johann Sebastian Bach. Opera astratta, davanti agli occhi degli spettatori danzano a tempo di musica ombre, guizzi, scarabocchi e abbozzi di note e archetti di strumenti musicali. Un pezzo dolce e melodico, che introduce ottimamente chi guarda nella dinamica del film.
Lo schiaccianoci di Pëtr Il'ic Cajkovskij. Forse una delle più memorabili, narra lo scorrere delle stagioni, tra fatine danzanti e vari elementi della natura, come fiori, foglie, funghi e animali stupendamente rappresentati. Indimenticabile.
L'apprendista stregone di Paul Dukas. Probabilmente il corto più famoso, ha come protagonista un Topolino in veste di giovane apprendista stregone che, per evitare il lavoro di fatica che gli era stato commissionato, decide di servirsi del cappello magico del severo mago Yed Sin con risultati catastrofici. Disney sperava di far riacquistare popolarità a Topolino grazie a questo corto, che all'epoca stava attraversando un lento declino.
La sagra della primavera di Igor Stravinskij conclude la prima parte del classico, narrando la storia dell'evoluzione della vita secondo il metodo scientifico, dal Big Bang alla nascita e morte dei dinosauri. Una storia ottimamente realizzata, che si segue con interesse ed estremo piacere.
Apre invece la seconda parte della storia, "Incontra la Colonna Sonora", che vede come protagonista una semplicissima linea che si modella, si trasforma e si muove in modi diversi a seconda dei suoni riprodotti.
Sinfonia n. 6 "Pastorale" di Ludwig Van Beethoven è forse il corto più amato. In una fantastica Antica Grecia, le più varie figure della mitologia classica prendono nuovamente vita. Mentre fauni e centauri amoreggiano, piccoli cupidi, Pegaso ed unicorni, giocano e si rincorrono, rendendosi utili, danzando nel loro mondo fatato. Dopo una gioviale apparizione del dio Bacco, portatore di gioia ed euforia, un annoiato Zeus accompagnato da Efesto, decide di lanciare i leggendari fulmini sui presenti causando un po' di caos, per poi ritirarsi a riposare, consentendo ai giovani di riprendere i loro giochi e corteggiamenti.
Danza delle ore di Amilcare Ponchielli. In questo corto, vari gruppi di animali danzano nei vari momenti della giornata. Aprono le danze, al mattino, Madame Upanova ed un gruppo di struzze, al pomeriggio viene lasciato spazio all'ingombrante ippopotama Giacinta e alle sue compagne , per concludere col ballo serale di Elephanchine e le sue elefantesse. Di notte invece la faranno da padrone un gruppo di energici alligatori capitanati da Ben Ali Gator, che con i loro tentativi in parte goffi e in parte delicati di coinvolgere le ragazze nella loro danza, causeranno il crollo del palazzo dove gli animali vivevano.
Conclude il titolo un suggestivo corto con due melodie: Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovic Musorgskij e Ave Maria di Franz Schubert. Nella prima parte vedremo Chernabog, caricatura Disneyana del demone slavo Chernobog, far danzare spiriti maligni ed anime inquiete finché il suono di una campana non avvisa dell'arrivo dell'alba. Sull'aprirsi del nuovo giorno e sulle note dell'Ave Marie di Schubert, una fila di monaci con lanterne, in netto contrasto con l'oscuro scenario precedente, si reca lentamente verso la loro cattedrale.
Di sicuro non classificabile come un'opera per bambini, Fantasia rappresenta un prodotto decisamente unico nel suo genere e qualcosa di totalmente innovativo all'epoca in cui è uscito. Data questa sua particolarità, però, può non piacere a tutti! Io personalmente l'ho trovato un prodotto molto valido e particolare, e mi sento di consigliarlo caldamente a tutti.
Con "Fantasia" si sono toccati gli apici dell'animazione mondiale. Pensare che sia un prodotto del 1940 mi lascia ogni volta immobile e basito, tanta è la beltà che trasuda non solo dalle forme, ma anche e soprattutto dalle musiche, portate avanti da un'ottima Philadelphia Orchestra, degli immortali maestri: Bach, Čajkovskij, Beethoven, Ponchielli, Musorgskij, Schubert ed i - da me - meno amati Dukas e Stranvinskij. Sono combattuto dall'attribuire l'opera ai bambini o meno. Credo che in molti casi l'animazione sia stata appositamente creata con in mente un bersaglio adolescenziale e puberale, ma l'opera è talmente eccelsa che non le si può diniegare la visione per tali motivi. Non solo è superba, come ho riferito, l'incredibile fluidità d'immagine per essere un'opera di oramai quasi 80 anni or sono, ma anche la capacità che gli Autori hanno avuto nel far concordare e nel bilanciare le azioni dei personaggi delle varie scene con le musiche accompagnatrici. Probabilmente può passare sott'occhio, ma dev'esserci stato un immane lavoro atto a produrre una sovrapposizione quasi perfetta fra audio e grafica.
Un diamante di alta qualità e purezza mirato a qualsivoglia età, razza o specie animale, dal plebeo annoiato all'aristocratico cultore della musica colta.
Un diamante di alta qualità e purezza mirato a qualsivoglia età, razza o specie animale, dal plebeo annoiato all'aristocratico cultore della musica colta.
Questo classico Disney è diverso dagli altri, in quanto manca totalmente di dialoghi, e la colonna sonora non è formata dalle solite canzoncine: per tale motivo è un cartone animato che non tutti i bambini potrebbero considerare all'altezza degli altri.
Questo però non vale per me, che per quanto ricordi molto vagamente la prima volta che lo vidi ricordo con certezza che mi diede subito un'impressione positiva, anche se ho imparato ad apprezzarlo molto di più col passare del tempo.
Fantasia non ha una trama lineare, in quanto è formato da molti pezzi musicali, mediante l'accompagnamento dei quali il grande Walt ci ha narrato delle storie. Ce n'è per tutti i gusti, almeno per chi come me apprezza molto anche la musica classica: da Bach, a Beethoven, a Mussorgsky, a Schubert e diversi altri grandi del genere.
Il pezzo rimasto più famoso, tanto da diventare una sorta di icona del film, è L'apprendista stregone di Paul Dukas. Ovviamente (e sicuramente per tanti altri bambini sarà stato così, dato che il protagonista è interpretato da Topolino) questa è stata una delle storie che mi sono piaciute fin da subito, anche per la trama più lineare oltre che per la meravigliosa animazione classica che si apprezza tanto anche in molte altre produzioni disneyane.
Un altro pezzo che mi è sempre piaciuto molto è La danza delle ore, di Ponchielli, rappresentata come uno splendido balletto in 3 atti, con un corpo di ballo davvero imprevedibile: mentre pare molto più plausibile vedere un gruppo di agili struzzi indossare le scarpette di danza ed impegnarsi in veloci piroette molto più improbabili saranno ippopotami ed elefanti!
Meravigliosa, soprattutto per la musica, è la Pastorale di Beethoven, ambientata sull'Olimpo.
Altri pezzi sono meno elaborati dal punto di vista della trama, ma non meno meritevoli. Alcuni sono molto più semplici, come Lo schiaccianoci o L'Ave Maria (praticamente una semplice processione di luci), altri meno, come La notte sul monte Calvo, dall'animazione più elaborata e veloce; in ogni caso tutti sono una festa per gli occhi oltre che per l'ascolto della splendida musica, alla quale le immagini si associano sempre benissimo.
Insomma, un film di non immediato apprezzamento, ma che sicuramente col tempo non si può non amare.
Da vedere e rivedere, e soprattutto da ascoltare.
Questo però non vale per me, che per quanto ricordi molto vagamente la prima volta che lo vidi ricordo con certezza che mi diede subito un'impressione positiva, anche se ho imparato ad apprezzarlo molto di più col passare del tempo.
Fantasia non ha una trama lineare, in quanto è formato da molti pezzi musicali, mediante l'accompagnamento dei quali il grande Walt ci ha narrato delle storie. Ce n'è per tutti i gusti, almeno per chi come me apprezza molto anche la musica classica: da Bach, a Beethoven, a Mussorgsky, a Schubert e diversi altri grandi del genere.
Il pezzo rimasto più famoso, tanto da diventare una sorta di icona del film, è L'apprendista stregone di Paul Dukas. Ovviamente (e sicuramente per tanti altri bambini sarà stato così, dato che il protagonista è interpretato da Topolino) questa è stata una delle storie che mi sono piaciute fin da subito, anche per la trama più lineare oltre che per la meravigliosa animazione classica che si apprezza tanto anche in molte altre produzioni disneyane.
Un altro pezzo che mi è sempre piaciuto molto è La danza delle ore, di Ponchielli, rappresentata come uno splendido balletto in 3 atti, con un corpo di ballo davvero imprevedibile: mentre pare molto più plausibile vedere un gruppo di agili struzzi indossare le scarpette di danza ed impegnarsi in veloci piroette molto più improbabili saranno ippopotami ed elefanti!
Meravigliosa, soprattutto per la musica, è la Pastorale di Beethoven, ambientata sull'Olimpo.
Altri pezzi sono meno elaborati dal punto di vista della trama, ma non meno meritevoli. Alcuni sono molto più semplici, come Lo schiaccianoci o L'Ave Maria (praticamente una semplice processione di luci), altri meno, come La notte sul monte Calvo, dall'animazione più elaborata e veloce; in ogni caso tutti sono una festa per gli occhi oltre che per l'ascolto della splendida musica, alla quale le immagini si associano sempre benissimo.
Insomma, un film di non immediato apprezzamento, ma che sicuramente col tempo non si può non amare.
Da vedere e rivedere, e soprattutto da ascoltare.
Guardare questo cartone animato da bambini credo abbia senso solo fino a un certo punto: da piccoli si rimane affascinati dai disegni animati, dai giochi di colori, dalle piccole storie che s'inseriscono in questo piccolo capolavoro.
Riguardarlo da grandi è tutto un altro paio di maniche: si viene forse folgorati da quella cosa che non si era in precedenza afferrata, ossia che la colonna sonora non sia da intendersi nel senso classico del termine, come una musica che accompagna la storia; in "Fantasia" la vera protagonista è proprio la colonna sonora (alla cui presentazione viene dedicata una decina di minuti all'interno del film), composta di pezzi classici che tutti noi conosciamo almeno in parte e che ci siamo ritrovati più volte a fischiettare. "Fantasia" è una sorta di mega concerto animato, capace di mettere d'accordo i più piccoli, che rimangono incantati a guardare le immagini costruite sui brani musicali, e i più grandi, che possono apprezzare dei pezzi di musica classica accompagnati a degli scenari magici, difficilmente dimenticabili.
Riguardarlo da grandi è tutto un altro paio di maniche: si viene forse folgorati da quella cosa che non si era in precedenza afferrata, ossia che la colonna sonora non sia da intendersi nel senso classico del termine, come una musica che accompagna la storia; in "Fantasia" la vera protagonista è proprio la colonna sonora (alla cui presentazione viene dedicata una decina di minuti all'interno del film), composta di pezzi classici che tutti noi conosciamo almeno in parte e che ci siamo ritrovati più volte a fischiettare. "Fantasia" è una sorta di mega concerto animato, capace di mettere d'accordo i più piccoli, che rimangono incantati a guardare le immagini costruite sui brani musicali, e i più grandi, che possono apprezzare dei pezzi di musica classica accompagnati a degli scenari magici, difficilmente dimenticabili.
"Fantasia" è stato il terzo lungometraggio di produzione disneyana (uscì nelle sale nel 1940).
Inizio subito dicendo che non si tratta di un film d'animazione vero e proprio. È invece una raccolta di più corti in ciascuno dei quali le animazioni si limitano a svolgere la funzione di "spalla" alla colonna sonora, che è l'unica vera protagonista. Sono presentati vari brani, che spaziano da Bach a Tchaikovsky, da Stravinskij a Beethoven, da Schubert a Musorgskij, a ognuno dei quali è associato un filmato ispirato.
Tra un episodio e l'altro, una voce fuori scena svolge funzione di introduzione mentre si vedono gli artisti prepararsi a suonare. Certo, ciò non è propriamente l'ideale per un bambino: visto che non esiste una storia, e non ci sono dialoghi, difficilmente un pargolo si appassionerebbe. Io stesso non ne fui poi così colpito all'epoca in cui lo vidi per la prima volta - ah, i tempi in cui ancora si usavano le videocassette! Tuttavia, riguardandolo in seguito, complice probabilmente anche il fatto che mi sono un poco appassionato alla musica classica, l'ho apprezzato molto di più, in particolare l'episodio ispirato al brano di Musorgskij, "Una notte sul monte Calvo", in cui vediamo il demone Chernabog risvegliare demoni e fantasmi e imperversare per una notte su un paese addormentato, e quello in cui si rievoca la preistoria, fino all'estinzione dei dinosauri.
Ci sono poi anche spezzoni più rilassati e tranquilli, come quello ambientato tra gli dèi dell'Olimpo e il celeberrimo balletto con struzzi, ippopotami, elefanti e coccodrilli.
In copertina vediamo un immagine riferita invece al corto "L'apprendista stregone", che vede Topolino, il personaggio di punta della Disney, alle prese con la magia del mago Yen Sid. Tale corto era inizialmente stato pensato per essere un qualcosa per conto suo, ma gli alti costi di spedizione portarono ad aggiungere le altre parti.
Secondo me è stato un grande bene, anche perché, paradossalmente, alla fine quella del "topo" è stata la parte che mi è piaciuta di meno... Ma questo è un mio de gustibus.
L'animazione è piuttosto varia e, sebbene non sempre a livelli eccelsi (anche se comunque siamo parlando di un'opera che ha più di 70 anni), svolge bene la sua funzione. Della musica ho già parlato: è stupenda, e certo qualsiasi conoscitore di musica classica l'apprezzerebbe come se andasse a un concerto appositamente.
Assegno complessivamente un 8, in quanto questo è un lavoro che ritengo quasi tutti possano apprezzare e tutti dovrebbero comunque vedere almeno una volta.
Inizio subito dicendo che non si tratta di un film d'animazione vero e proprio. È invece una raccolta di più corti in ciascuno dei quali le animazioni si limitano a svolgere la funzione di "spalla" alla colonna sonora, che è l'unica vera protagonista. Sono presentati vari brani, che spaziano da Bach a Tchaikovsky, da Stravinskij a Beethoven, da Schubert a Musorgskij, a ognuno dei quali è associato un filmato ispirato.
Tra un episodio e l'altro, una voce fuori scena svolge funzione di introduzione mentre si vedono gli artisti prepararsi a suonare. Certo, ciò non è propriamente l'ideale per un bambino: visto che non esiste una storia, e non ci sono dialoghi, difficilmente un pargolo si appassionerebbe. Io stesso non ne fui poi così colpito all'epoca in cui lo vidi per la prima volta - ah, i tempi in cui ancora si usavano le videocassette! Tuttavia, riguardandolo in seguito, complice probabilmente anche il fatto che mi sono un poco appassionato alla musica classica, l'ho apprezzato molto di più, in particolare l'episodio ispirato al brano di Musorgskij, "Una notte sul monte Calvo", in cui vediamo il demone Chernabog risvegliare demoni e fantasmi e imperversare per una notte su un paese addormentato, e quello in cui si rievoca la preistoria, fino all'estinzione dei dinosauri.
Ci sono poi anche spezzoni più rilassati e tranquilli, come quello ambientato tra gli dèi dell'Olimpo e il celeberrimo balletto con struzzi, ippopotami, elefanti e coccodrilli.
In copertina vediamo un immagine riferita invece al corto "L'apprendista stregone", che vede Topolino, il personaggio di punta della Disney, alle prese con la magia del mago Yen Sid. Tale corto era inizialmente stato pensato per essere un qualcosa per conto suo, ma gli alti costi di spedizione portarono ad aggiungere le altre parti.
Secondo me è stato un grande bene, anche perché, paradossalmente, alla fine quella del "topo" è stata la parte che mi è piaciuta di meno... Ma questo è un mio de gustibus.
L'animazione è piuttosto varia e, sebbene non sempre a livelli eccelsi (anche se comunque siamo parlando di un'opera che ha più di 70 anni), svolge bene la sua funzione. Della musica ho già parlato: è stupenda, e certo qualsiasi conoscitore di musica classica l'apprezzerebbe come se andasse a un concerto appositamente.
Assegno complessivamente un 8, in quanto questo è un lavoro che ritengo quasi tutti possano apprezzare e tutti dovrebbero comunque vedere almeno una volta.
Tanto, tanto impegno, longevità e qualità, ma devo ammetterlo, non riuscivo a reggerlo, per me era un mattone di ghisa, infatti lo vidi solo un paio di volte in tutta l'infanzia. Pochi brani non mi annoiavano e la durata doveva avere anche il suo peso. Ad oggi ricordo ancora bene il ballo coccodrilli-ippopotame, l'apprendista straccione e la cupa conclusione redentrice col diavolaccio gigante. Più sfumato è invece il contesto centauri-bacco dove c'era un prototipo dello Zeus di Hercules con i peli più boccolosi. Un contesto che poi verrà rimaneggiato in chiave maliziosa dal nostro Bruno Bozzetto nel suo 'capolavorico' "Allegro ma non troppo". Il resto dei miei ricordi si riduce a qualche gioco di colori, vegetazione, famiglie di pegaso yin & yang e qualche satiro pan, ma nulla di nitido. Di certo artisticamente è venti volte meglio del Fantasia-2000, che oltre che più breve dava l'impressione di non sapere come occupare il tempo a disposizione, mentre il capostipite sembrava non averne mai abbastanza. C'è però da dire che F2000 nella maggiore leggerezza dei suoi spezzoni intrattiene meglio e che poteva essere un degno successore se avessero avuto maggiore tempestività, includendo i corti postumi "Destino", "Fiammiferaia" e "Lorenzo", contenendo magari la presenza umana ed evitando di riproporre il topo allagatore, che francamente sapeva di pesante presa in giro.