My Stepmom's Daughter is My Ex
Anime tratto da novel e manga ancora in corso che riedita in modo meno "provocatorio" il filone di trama di "Domekano" ("Domestic Girlfriend"), "Mamakano" o "Tsurekano" ("My Stepmom's Daughter is My Ex") non introduce nessun quid novi rispetto alle rom-com scolastiche classiche, neppure rispetto a "Domekano": due ragazzi, Mizuto e Yume, hanno avuto una storia (conclusa) ai tempi delle medie e poi per scherzo del destino si ritrovano ad essere fratello/sorella acquisiti, perché i rispettivi genitori si mettono insieme, formando una nuova famiglia.
Tralasciando ogni considerazione sul loro stupore alla presentazione (ma le famiglie nipponiche sono così riservate anche tra i loro membri, tanto da non confidarsi tra loro se un genitore prende una decisione così importante?), inizia tra l'imbarazzo totale dei due il nuovo "forzato" rapporto di vita familiare, dopo la rottura come coppietta di adolescenti.
Gli episodi dispensano "sapientemente" flashback sul passato dei due durante la serie, affinché lo spettatore possa capire le motivazioni per cui si sono lasciati e comprendere le ragioni per cui le loro interazioni e dialoghi sono più caustici di quelli di un normale rapporto fratellastro/sorellastra. Fin dall'inizio è più o meno evidente che entrambi siano ancora attratti reciprocamente e, in modi diversi, lo danno a vedere, soprattutto Yume, che mal digerisce le amicizie femminili di Mizuto.
Tra i due protagonisti si aggiungono dei personaggi secondari, tra i quali spicca Isana, che instaura con Mizuto un rapporto di amicizia molto particolare, fino ad arrivare (spinta dalla stessa Yume e da Akatsuki) a dichiararsi a Mizuto... il tutto sotto l'attendo ascolto della sorellastra.
Il leit motiv è ovviamente l'attrazione "repressa" che esiste tra i due e i loro goffi tentativi di resistere, auto-convincendosi che non potrebbero comunque ritornare insieme a causa del nuovo legame familiare.
Forse la storia è più sbilanciata from Yume's point of view, ma anche Mizuto viene discretamente approfondito, facendo emergere un carattere solo in apparenza freddo e scostante ma anche dolce e sensibile. Yume è molto più insicura, e l'atteggiamento scostante e indipendente di Mizuto la mette a disagio e in continua apprensione e agitazione. Solo verso la fine Yume acquista maggior sicurezza e consapevolezza dei suoi sentimenti e prende l'iniziativa senza sempre subire il fratellastro.
I dialoghi tra loro sono talvolta carini e ironici: esilarante quello riguardante le relative aspettative di ciascuno, quando Mizuto invitò Yume in camera sua...
Ovviamente la serie non è conclusiva, e pertanto è anche inutile esprimere ulteriori valutazioni: atteso che il manga e novel sono in corso, l'anime rappresenta solo un ulteriore elemento di traino commerciale per creare ulteriori aspettative del pubblico.
Si tratta di un'opera tutto sommato sufficiente senza infamia e senza lode, in cui trama e comparto grafico si equivalgono per qualità. Godibile, leggero.
Tralasciando ogni considerazione sul loro stupore alla presentazione (ma le famiglie nipponiche sono così riservate anche tra i loro membri, tanto da non confidarsi tra loro se un genitore prende una decisione così importante?), inizia tra l'imbarazzo totale dei due il nuovo "forzato" rapporto di vita familiare, dopo la rottura come coppietta di adolescenti.
Gli episodi dispensano "sapientemente" flashback sul passato dei due durante la serie, affinché lo spettatore possa capire le motivazioni per cui si sono lasciati e comprendere le ragioni per cui le loro interazioni e dialoghi sono più caustici di quelli di un normale rapporto fratellastro/sorellastra. Fin dall'inizio è più o meno evidente che entrambi siano ancora attratti reciprocamente e, in modi diversi, lo danno a vedere, soprattutto Yume, che mal digerisce le amicizie femminili di Mizuto.
Tra i due protagonisti si aggiungono dei personaggi secondari, tra i quali spicca Isana, che instaura con Mizuto un rapporto di amicizia molto particolare, fino ad arrivare (spinta dalla stessa Yume e da Akatsuki) a dichiararsi a Mizuto... il tutto sotto l'attendo ascolto della sorellastra.
Il leit motiv è ovviamente l'attrazione "repressa" che esiste tra i due e i loro goffi tentativi di resistere, auto-convincendosi che non potrebbero comunque ritornare insieme a causa del nuovo legame familiare.
Forse la storia è più sbilanciata from Yume's point of view, ma anche Mizuto viene discretamente approfondito, facendo emergere un carattere solo in apparenza freddo e scostante ma anche dolce e sensibile. Yume è molto più insicura, e l'atteggiamento scostante e indipendente di Mizuto la mette a disagio e in continua apprensione e agitazione. Solo verso la fine Yume acquista maggior sicurezza e consapevolezza dei suoi sentimenti e prende l'iniziativa senza sempre subire il fratellastro.
I dialoghi tra loro sono talvolta carini e ironici: esilarante quello riguardante le relative aspettative di ciascuno, quando Mizuto invitò Yume in camera sua...
Ovviamente la serie non è conclusiva, e pertanto è anche inutile esprimere ulteriori valutazioni: atteso che il manga e novel sono in corso, l'anime rappresenta solo un ulteriore elemento di traino commerciale per creare ulteriori aspettative del pubblico.
Si tratta di un'opera tutto sommato sufficiente senza infamia e senza lode, in cui trama e comparto grafico si equivalgono per qualità. Godibile, leggero.
Il finale può non essere pienamente soddisfacente o apparire un po' frettoloso (evito spoiler), ma è innegabile che fino a quel momento la trama sia stata più che sorprendente, se paragonata alle basse aspettative iniziali.
Il character design poco espressivo soprattutto nei volti, comune agli anime degli ultimissimi anni, mi aveva dato l'impressione sbagliata, facendomi pensare a una serie senza sorprese. Seppur dal lato grafico ci siano delle falle, è evidente la buona volontà con cui si è cercato di costruire una storia con dei presupposti un po' fuori dall'ordinario: solitamente le romcom si concentrano su rose e fiori di un rapporto che deve ancora sbocciare, ma qua - a tratti - viene mostrato un lato dell'amore troppo spesso volutamente dimenticato: la fine.
Non so se approvo al 100% quella che sembra essere la filosofia della serie, ma ho apprezzato il tentativo di portare un po' d'aria fresca.
Ovviamente, ci sono alcuni cliché nel corso degli episodi, ma a mio avviso nulla di fastidioso o eclatante, e il modo in cui i flashback sono stati utilizzati mi è parso molto efficace.
Intrattiene. Pollice in su.
Il character design poco espressivo soprattutto nei volti, comune agli anime degli ultimissimi anni, mi aveva dato l'impressione sbagliata, facendomi pensare a una serie senza sorprese. Seppur dal lato grafico ci siano delle falle, è evidente la buona volontà con cui si è cercato di costruire una storia con dei presupposti un po' fuori dall'ordinario: solitamente le romcom si concentrano su rose e fiori di un rapporto che deve ancora sbocciare, ma qua - a tratti - viene mostrato un lato dell'amore troppo spesso volutamente dimenticato: la fine.
Non so se approvo al 100% quella che sembra essere la filosofia della serie, ma ho apprezzato il tentativo di portare un po' d'aria fresca.
Ovviamente, ci sono alcuni cliché nel corso degli episodi, ma a mio avviso nulla di fastidioso o eclatante, e il modo in cui i flashback sono stati utilizzati mi è parso molto efficace.
Intrattiene. Pollice in su.