.hack//Sekai no Mukou ni
Welcome into "The World"
Ormai il progetto ".hack" ne ha viste e ne ha fatte di cotte e di crude. Dopo dieci anni di attività sono stati pubblicati videogiochi, anime, fumetti e chi più ne ha più ne metta. Gli autori cambiano, ma a quanto pare nessuno si è ancora stancato di avventurarsi in quel mondo fantastico che è The World. Con il passare degli anni sono nate moltissime storie che gravitano attorno all'universo virtuale creato dalla Bandai. Alcune originali e interessanti; altre coinvolgenti e con dei bellissimi disegni; altre ancora (".hack//Roots") così strettamente legate ai videogiochi che per un pessimo videogiocatore come il sottoscritto sono risultate delle vere e proprie delusioni. Ma nonostante tutto c'è qualcosa che mi spinge a visionare i lavori marchiati ".hack". Ed è così che arriviamo a questo lungometraggio, il primo da quando è nato il progetto.
Come c'era da aspettarsi, "Beyond The World" non delude le aspettative. Per carità, non si tratta di certo di un capolavoro, ma state tranquilli che sono due ore di puro intrattenimento in stile ".hack". Questa volta il punto di partenza è leggermente diverso dai suoi predecessori e la narrazione segue le vicende della giovane Sora, che supera la sua diffidenza per quello che considera una perdita di tempo e si avventura nel mondo virtuale di The World. La seguiamo passo passo nel suo (per così dire) percorso di crescita. All'inizio in classe non capisce proprio cosa ci trovino i suoi compagni in uno stupido gioco online, poi, un po' per curiosità e un po' per noia, decide di provarlo. Facciamo assieme a lei il primo login ammirando il fantastico mondo che si apre davanti ai suoi occhi; vediamo lo stupore apparirle sul viso di fronte a questo spettacolo inaspettato e i primi, incerti, passi che muove in questo universo pieno di meraviglie.
Ma come è consuetudine per le produzioni legate a questo franchise, non sono tutte rose e fiori. La giovane Sora incappa subito in qualcosa di strano che sta attaccando il sistema di The World e si imbatte nientemeno che nel personaggio di Aura, l'intelligenza artificiale che supervisiona il mondo virtuale fin dalla sua nascita. Da qui inizia il viaggio di Sora che, da un'avventura divertente con i compagni di scuola, si trasforma in qualcosa di serio quando alcuni giocatori perdono conoscenza (di nuovo), fino a diventare una missione volta a salvare sia il mondo virtuale che quello reale. Viene infatti rappresentato un prossimo futuro decisamente realistico, in cui la tecnologia è diventata parte integrante di tutti i giorni, tanto che un virus è in grado di mettere in ginocchio il funzionamento di un'intera nazione, cosa verosimile, ma comunque già vista (vedi "Summer Wars").
Dal lato tecnico si tratta di una produzione realizzata completamente in computer grafica, con l'ausilio anche del famigerato 3D. Non saprei dire com'è la resa in stereoscopia, ma anche in versione bidimensionale i disegni in CG e le animazioni fanno la loro sporca figura. Forse i personaggi sembrano un po' 'plasticosi', ma, in fondo, si adattano abbastanza bene al tono della pellicola. La vera nota dolente però è la sceneggiatura. Chi non ha mai visto nulla di questo franchise la potrebbe trovare un po' troppo lineare, ma per quelli che lo conoscono, come il sottoscritto, è la solita storia trita e ritrita. Protagonista di turno, problemi con il mondo virtuale, giocatori che finiscono in coma e la classica missione per salvare capra e cavoli. Per carità, la storia in sé non è poi così male, ma tanto per cambiare potrebbero inventarsi qualcosa di un tantino diverso...
Tirando le somme, si tratta di un film abbastanza piacevole. Se volete approcciarvi al mondo di ".hack", è un inizio come un altro, se già lo conoscete, sapete cosa aspettarvi. Buona visione.
Ormai il progetto ".hack" ne ha viste e ne ha fatte di cotte e di crude. Dopo dieci anni di attività sono stati pubblicati videogiochi, anime, fumetti e chi più ne ha più ne metta. Gli autori cambiano, ma a quanto pare nessuno si è ancora stancato di avventurarsi in quel mondo fantastico che è The World. Con il passare degli anni sono nate moltissime storie che gravitano attorno all'universo virtuale creato dalla Bandai. Alcune originali e interessanti; altre coinvolgenti e con dei bellissimi disegni; altre ancora (".hack//Roots") così strettamente legate ai videogiochi che per un pessimo videogiocatore come il sottoscritto sono risultate delle vere e proprie delusioni. Ma nonostante tutto c'è qualcosa che mi spinge a visionare i lavori marchiati ".hack". Ed è così che arriviamo a questo lungometraggio, il primo da quando è nato il progetto.
Come c'era da aspettarsi, "Beyond The World" non delude le aspettative. Per carità, non si tratta di certo di un capolavoro, ma state tranquilli che sono due ore di puro intrattenimento in stile ".hack". Questa volta il punto di partenza è leggermente diverso dai suoi predecessori e la narrazione segue le vicende della giovane Sora, che supera la sua diffidenza per quello che considera una perdita di tempo e si avventura nel mondo virtuale di The World. La seguiamo passo passo nel suo (per così dire) percorso di crescita. All'inizio in classe non capisce proprio cosa ci trovino i suoi compagni in uno stupido gioco online, poi, un po' per curiosità e un po' per noia, decide di provarlo. Facciamo assieme a lei il primo login ammirando il fantastico mondo che si apre davanti ai suoi occhi; vediamo lo stupore apparirle sul viso di fronte a questo spettacolo inaspettato e i primi, incerti, passi che muove in questo universo pieno di meraviglie.
Ma come è consuetudine per le produzioni legate a questo franchise, non sono tutte rose e fiori. La giovane Sora incappa subito in qualcosa di strano che sta attaccando il sistema di The World e si imbatte nientemeno che nel personaggio di Aura, l'intelligenza artificiale che supervisiona il mondo virtuale fin dalla sua nascita. Da qui inizia il viaggio di Sora che, da un'avventura divertente con i compagni di scuola, si trasforma in qualcosa di serio quando alcuni giocatori perdono conoscenza (di nuovo), fino a diventare una missione volta a salvare sia il mondo virtuale che quello reale. Viene infatti rappresentato un prossimo futuro decisamente realistico, in cui la tecnologia è diventata parte integrante di tutti i giorni, tanto che un virus è in grado di mettere in ginocchio il funzionamento di un'intera nazione, cosa verosimile, ma comunque già vista (vedi "Summer Wars").
Dal lato tecnico si tratta di una produzione realizzata completamente in computer grafica, con l'ausilio anche del famigerato 3D. Non saprei dire com'è la resa in stereoscopia, ma anche in versione bidimensionale i disegni in CG e le animazioni fanno la loro sporca figura. Forse i personaggi sembrano un po' 'plasticosi', ma, in fondo, si adattano abbastanza bene al tono della pellicola. La vera nota dolente però è la sceneggiatura. Chi non ha mai visto nulla di questo franchise la potrebbe trovare un po' troppo lineare, ma per quelli che lo conoscono, come il sottoscritto, è la solita storia trita e ritrita. Protagonista di turno, problemi con il mondo virtuale, giocatori che finiscono in coma e la classica missione per salvare capra e cavoli. Per carità, la storia in sé non è poi così male, ma tanto per cambiare potrebbero inventarsi qualcosa di un tantino diverso...
Tirando le somme, si tratta di un film abbastanza piacevole. Se volete approcciarvi al mondo di ".hack", è un inizio come un altro, se già lo conoscete, sapete cosa aspettarvi. Buona visione.
Un altro capitolo firmato .Hack: nuova storia, nuovo "The World". Questa volta la protagonista è una ragazza (come in Quantum), e la storia è ambientata in un futuro prossimo. La ragazza inizia a giocare a questo gioco con dei suoi amici; si ritrova però come personaggio il già noto Kite: sì, avete capito bene, il tizio vestito di rosso presente nel primo videogioco. Già in questo ci sarebbe una forte critica da fare, poiché, infatti, non è spiegato come sia possibile che entri proprio con quel personaggio; inoltre è solo nome e infatti non ha nulla a che vedere con il personaggio dei videogiochi, almeno per quanto riguarda la trama, sebbene dimostri già dopo poco una certa affinità con Aura... Ma questo si scopre con il passare del tempo su "The World".
Il film si sviluppa sempre più anche nel carattere sentimentale, come già in Roots, e, come sempre successo finora nelle serie con lo stesso titolo, mantiene il carattere dei personaggi realistico e credibile. La grafica viene ripresa dal precedente film con protagonista Haseo, per poi essere migliorata, anche se non eccessivamente. Come già fatto in Sign, viene messo in secondo piano il fattore battaglie, e questo lo indebolisce ancora di più. Sebbene tutto questo non lasci godere appieno il film, rimane una buona animazione, che riesce a intrattenere anche se non riesce a reggere il peso che il marchio .Hack porta con sé.
Il film si sviluppa sempre più anche nel carattere sentimentale, come già in Roots, e, come sempre successo finora nelle serie con lo stesso titolo, mantiene il carattere dei personaggi realistico e credibile. La grafica viene ripresa dal precedente film con protagonista Haseo, per poi essere migliorata, anche se non eccessivamente. Come già fatto in Sign, viene messo in secondo piano il fattore battaglie, e questo lo indebolisce ancora di più. Sebbene tutto questo non lasci godere appieno il film, rimane una buona animazione, che riesce a intrattenere anche se non riesce a reggere il peso che il marchio .Hack porta con sé.
".Hack//The Movie: Sekai no Mukou ni" non ha nessun difetto vero e proprio così come non ha nessun vero e proprio pregio che lo possa contraddistinguere da altre opere dello stesso genere (o franching). Le vicende, così come i personaggi, non brillano per originalità tuttavia la naturalezza e la spensieratezza di questi ultimi rende il film davvero godibile e credibile, tutto ciò è in gran parte merito della scelta di presentarci non solo l'alter ego su The World ma anche tutti i personaggi nella loro forma reale. Questa è senz'altro la particolarità che più differenzia SnMn rispetto ai suoi predecessori rendendolo più simili a "//Qauntum" con il quale ha in comune anche l'ambientazione scolastica.
Le animazioni 3D sono davvero impeccabili e lo sono anche le espressioni, un notevole passo avanti rispetto a quelle di "//Trilogy" che a volte scadevano nel comico. Stessa cosa purtroppo non si può dire della controparte audio che, se da una parte accompagna le vicende in modo discreto, non riesce comunque a dare quel tocco di pathos in più che sicuramente non avrebbe guastato; fortunatamente il doppiaggio giapponese azzeccatissimo, in parte, compensa questa mancanza.
In poche parole "//Sekai no Mukou ni" non è altro che l'ennesima opera dedicata all'universo della saga, pur non aggiungendo niente di troppo originale rispetto ad altre opere della stessa riesce comunque a intrattenere per circa due ore. Molto probabilmente questo film verrà apprezzato per lo più da chi ancora non conosce questo brand e vorrebbe farsi un'idea di cosa sia e di cosa aspettarsi (ovviamente anche i fan più accaniti - me compreso - saranno lieti di potere vedere i propri beniamini virtuali di nuovo in azione seppur con delle caratterizzazioni fondamentalmente diverse) poiché chi già ha giocato/visto/letto qualche altro prodotto targato ".Hack" potrebbe rimanere deluso dallo svolgersi degli eventi fin troppo simile ai predecessori.
Le animazioni 3D sono davvero impeccabili e lo sono anche le espressioni, un notevole passo avanti rispetto a quelle di "//Trilogy" che a volte scadevano nel comico. Stessa cosa purtroppo non si può dire della controparte audio che, se da una parte accompagna le vicende in modo discreto, non riesce comunque a dare quel tocco di pathos in più che sicuramente non avrebbe guastato; fortunatamente il doppiaggio giapponese azzeccatissimo, in parte, compensa questa mancanza.
In poche parole "//Sekai no Mukou ni" non è altro che l'ennesima opera dedicata all'universo della saga, pur non aggiungendo niente di troppo originale rispetto ad altre opere della stessa riesce comunque a intrattenere per circa due ore. Molto probabilmente questo film verrà apprezzato per lo più da chi ancora non conosce questo brand e vorrebbe farsi un'idea di cosa sia e di cosa aspettarsi (ovviamente anche i fan più accaniti - me compreso - saranno lieti di potere vedere i propri beniamini virtuali di nuovo in azione seppur con delle caratterizzazioni fondamentalmente diverse) poiché chi già ha giocato/visto/letto qualche altro prodotto targato ".Hack" potrebbe rimanere deluso dallo svolgersi degli eventi fin troppo simile ai predecessori.
