Balatack
Tra i fan dei robottoni giapponesi "Balatack" viene solitamente considerato, dal punto di vista del mecha in sé, come il più brutto.
La serie peraltro rientra probabilmente tra quelle meno note del genere, e io ad esempio non lo avevo mai visto da bambino, mentre avevo conosciuto, bene o male, la quasi totalità dei robottoni trasmessi nei primi anni Ottanta. Detto questo, ora che l’ho seguito per intero, direi che nell’insieme è comunque simpatico. Come disegni e tratto dei personaggi, sia eroi che nemici, al di là di tutto, mi è sembrato abbastanza accurato e anche migliore, da questo punto di vista, di altri anime robotici coevi. Certo il Balatack esteticamente non è entusiasmante, ma non mi sento di disprezzarlo troppo, forse perché mi ricorda una commistione delle tre forme del primo Getter (che è uno dei miei robottoni preferiti), infatti è rosso e bianco come il Getter1 , ha la trivella e il braccio a chiave inglese come il Getter 2 e la testa che ricorda il Getter 3. Il robot è guidato tramite poteri telepatici da una squadra di 5 ragazzi e combatte contro alieni rettiliani i cui mostri sono i robosauri (anche questi come estetica mi ricordano i nemici del primo Getter) e devo dire che non sono caratteristici e a volte buffi (uno nella versione italiana si chiama… Ciccio, sì Ciccio, non so come fosse in originale). Peraltro si deve notare che questi alieni in realtà non vogliono invadere la terra, ma è solo il loro comandante inviato sul nostro pianeta a comportarsi scorrettamente.
Ovviamente, è una serie semplice con episodi autoconclusivi, con qualche passaggio sommario e con scenette buffe sia tra i nemici che tra gli eroi. In tal senso nel genere robotico vi sono, senza dubbio, altri titoli più riusciti e più meritevoli di attenzione: tuttavia, anche per un certo gusto parodistico, sorprendente visto che è comunque uno dei primi robot degli anni Settanta, e per una buona fluidità dell’animazione, il mio voto è 7,5.
La serie peraltro rientra probabilmente tra quelle meno note del genere, e io ad esempio non lo avevo mai visto da bambino, mentre avevo conosciuto, bene o male, la quasi totalità dei robottoni trasmessi nei primi anni Ottanta. Detto questo, ora che l’ho seguito per intero, direi che nell’insieme è comunque simpatico. Come disegni e tratto dei personaggi, sia eroi che nemici, al di là di tutto, mi è sembrato abbastanza accurato e anche migliore, da questo punto di vista, di altri anime robotici coevi. Certo il Balatack esteticamente non è entusiasmante, ma non mi sento di disprezzarlo troppo, forse perché mi ricorda una commistione delle tre forme del primo Getter (che è uno dei miei robottoni preferiti), infatti è rosso e bianco come il Getter1 , ha la trivella e il braccio a chiave inglese come il Getter 2 e la testa che ricorda il Getter 3. Il robot è guidato tramite poteri telepatici da una squadra di 5 ragazzi e combatte contro alieni rettiliani i cui mostri sono i robosauri (anche questi come estetica mi ricordano i nemici del primo Getter) e devo dire che non sono caratteristici e a volte buffi (uno nella versione italiana si chiama… Ciccio, sì Ciccio, non so come fosse in originale). Peraltro si deve notare che questi alieni in realtà non vogliono invadere la terra, ma è solo il loro comandante inviato sul nostro pianeta a comportarsi scorrettamente.
Ovviamente, è una serie semplice con episodi autoconclusivi, con qualche passaggio sommario e con scenette buffe sia tra i nemici che tra gli eroi. In tal senso nel genere robotico vi sono, senza dubbio, altri titoli più riusciti e più meritevoli di attenzione: tuttavia, anche per un certo gusto parodistico, sorprendente visto che è comunque uno dei primi robot degli anni Settanta, e per una buona fluidità dell’animazione, il mio voto è 7,5.
