The Iceblade Sorcerer Shall Rule the World
Iniziai a vedere questo titolo per curiosità, attratto dal tipo di storia che vedeva un protagonista forte e solo contro tutti, però non posso certo dire che sia stata una visione molto esaltante.
Tra i problemi c’è, in primo luogo, la narrazione in parte superficiale e soprattutto dispersiva. Infatti in ogni serie è necessario mettere un elemento preciso intorno a cui deve ruotare la trama ma qui di fatto non c’è, ci sarebbe un grande nemico però viene usato poco, nella maggior parte degli episodi vediamo semplicemente il protagonista, Ray, interagire con gli altri personaggi, insomma fare conoscenza dell’ambiente e basta. Da qui l’impressione di una trama che avanza a casaccio.
Riguardo ai personaggi sono soltanto dei tipi predefiniti, qualcuno simpatico mentre gli altri lasciano indifferenti, c’è giusto un po' di introspezione (abbastanza riuscita) per alcuni di loro mentre il protagonista si rivela il classico personaggio perfetto, bravo in tutto e capace di affrontare ogni minaccia. Ci sarebbe un po' di introspezione anche per lui ma non dice nulla di che e Ray non risulta antipatico solo per il suo essere una persona seria e posata. Peccato però che a volte tiri fuori atteggiamenti buffi oppure da amante del fan service che stonano con la suddetta seriosità, per non parlare della facilità, veramente esagerata, con cui quasi tutte le ragazze si innamorano di lui.
Oltre a questo, la serie riesce ad avere un discreto ritmo generale: sono presenti dei discreti colpi di scena e alcune gag divertenti, la rivelazione del passato di Ray coinvolge abbastanza; ma non riesce ad evitare momenti davvero noiosi (per me l’episodio peggiore è il terzo) e tanto fan service gratuito inserito apposta per allungare il brodo.
I combattimenti sono senza infamia e senza lode, con anche alcuni effetti speciali non male sul piano visivo. Però, mentre il chara è gradevole, le animazioni sin dall’inizio non sono un granché e per tutto il resto della serie si mantengono in bilico tra l’accettabile e l’inguardabile. Opening e soprattutto ending piuttosto orecchiabili.
Si tratta quindi di un titolo non proprio inguardabile ma anche molto dimenticabile.
Tra i problemi c’è, in primo luogo, la narrazione in parte superficiale e soprattutto dispersiva. Infatti in ogni serie è necessario mettere un elemento preciso intorno a cui deve ruotare la trama ma qui di fatto non c’è, ci sarebbe un grande nemico però viene usato poco, nella maggior parte degli episodi vediamo semplicemente il protagonista, Ray, interagire con gli altri personaggi, insomma fare conoscenza dell’ambiente e basta. Da qui l’impressione di una trama che avanza a casaccio.
Riguardo ai personaggi sono soltanto dei tipi predefiniti, qualcuno simpatico mentre gli altri lasciano indifferenti, c’è giusto un po' di introspezione (abbastanza riuscita) per alcuni di loro mentre il protagonista si rivela il classico personaggio perfetto, bravo in tutto e capace di affrontare ogni minaccia. Ci sarebbe un po' di introspezione anche per lui ma non dice nulla di che e Ray non risulta antipatico solo per il suo essere una persona seria e posata. Peccato però che a volte tiri fuori atteggiamenti buffi oppure da amante del fan service che stonano con la suddetta seriosità, per non parlare della facilità, veramente esagerata, con cui quasi tutte le ragazze si innamorano di lui.
Oltre a questo, la serie riesce ad avere un discreto ritmo generale: sono presenti dei discreti colpi di scena e alcune gag divertenti, la rivelazione del passato di Ray coinvolge abbastanza; ma non riesce ad evitare momenti davvero noiosi (per me l’episodio peggiore è il terzo) e tanto fan service gratuito inserito apposta per allungare il brodo.
I combattimenti sono senza infamia e senza lode, con anche alcuni effetti speciali non male sul piano visivo. Però, mentre il chara è gradevole, le animazioni sin dall’inizio non sono un granché e per tutto il resto della serie si mantengono in bilico tra l’accettabile e l’inguardabile. Opening e soprattutto ending piuttosto orecchiabili.
Si tratta quindi di un titolo non proprio inguardabile ma anche molto dimenticabile.