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selene90

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
“Fantastic Children” è una serie anime del 2004 composta da ventisei episodi. Mi rendo conto che è un titolo passato totalmente inosservato e che conoscono in pochissimi (purtroppo, aggiungerei), nonostante sia una perla vera e propria. Premetto subito che parlare di questa serie sarà difficilissimo, sia per il vortice di emozioni che inevitabilmente genera, sia perché elencare i punti forti equivarrebbe a fare spoiler che rovinerebbero la visione.
Innanzitutto, una premessa sul chara design. So già che molti storceranno il naso nel vedere i disegni, che sembrano usciti da un anime degli anni settanta, più che dal post 2000. La semplicità con cui i personaggi sono stati disegnati, in contrapposizione allo splendore dei paesaggi proposti di volta in volta, è sicuramente voluta e non dovrebbe in alcun modo allontanare il pubblico. Personalmente, ma è solo una teoria, credo che la semplicità del disegno voglia mostrare la storia come una sorta di favola per adulti. Come in ogni favola, i disegni semplici servono ad essere metabolizzati meglio dai bambini che riconoscono nella principessa la bella ragazza e nel cattivo l’omino con la faccia brutta e il naso incurvato. Era la stessa cosa che avevo pensato per altre opere, come il film “Metropolis”, dove si presenta una favola per adulti, senza bisogno di puntare su un chara accattivante.
E, in effetti, “Fantastic Children” non ha bisogno di quello per attirare, perché può contare, indubbiamente, su moltissimi fattori, tra cui atmosfere seducenti, personaggi perfettamente caratterizzati e una storia che evolverà in maniera lenta ma ipnotica, snodandosi in continui colpi di scena ben strutturati.
“Fantastic Children” è uno sci-fi drammatico, che affronta tantissime tematiche, riprendendole soprattutto dal folklore orientale (elencarle, però, sarebbe spoiler, onde per cui eviterò). Se le prime puntate risultano incredibilmente lente, ciò non significa che non spingano lo spettatore a voler assolutamente andare avanti, per trovare risposte alle mille domande che la storia pone. Ogni episodio è un tassello perfetto di un enorme puzzle. Caotico e incomprensibile all’inizio… Eppure ogni cosa trova il suo giusto posto, mano a mano che si prosegue la visione. Ogni domanda ha la sua risposta.
I personaggi stessi rappresentano i vari quesiti. Tutti sono slegati tra di loro e apparentemente non c’entrano niente l’uno con l’altro. Ciascuno ha il suo obiettivo, tutti cercano qualcosa e molti non sanno neanche di cosa si tratti. Tutti sono semplicemente accomunati da un angosciante senso di malessere che li attanaglia da sempre e che li spinge a intraprendere dei viaggi alla ricerca di ciò che potrebbe colmare quel senso di vuoto. Capita spesso che si pongano delle domande sulla vita, su di loro, sul passato o sul futuro… Domande banali che però permetteranno allo spettatore di affezionarsi all’uno e all’altro. Persino quelli che dovrebbero apparire come gli antagonisti riescono in qualche modo a suscitare la pietà di chi li guarda.
Oltre a personaggi costruiti perfettamente, che evolvono lentamente ma in maniera coerente e costante, anche i colpi di scena della serie sono da lodare. Per quante teorie si facciano, difficilmente si riuscirà ad indovinare quello che sta per accadere. Pur essendo una trama che segue 500 anni di storia, non ci sarà un solo episodio che annoi, non un solo episodio inutile. Se non altro, anche quei pochi momenti che non mandano avanti la trama riescono a risultare affascinanti per le atmosfere suggestive e i sentimenti provati dai vari personaggi.
Anche dal punto di vista delle OST non si può muovere alcuna critica. Sia opening che ending sono incredibilmente poetiche e le OST che compaiono durante gli episodi, e che si rifanno al motivo strumentale della ending, accompagnano in maniera perfetta sia i momenti più lenti e poetici, sia quelli più ritmici.


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AkiraSakura

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Belgio. Dal lontano 1489 si narra, con timore misto a venerazione, la leggenda dei "Bambini di Befort", misteriosi e inquietanti individui dai capelli bianchi e dallo sguardo intenso. Spesso la realtà si fonde con la fantasia nella ricerca di una spiegazione della natura di tali fuggenti - forse immortali - bambini vestiti di nero, la cui esistenza risale fino ai giorni nostri. E se non si trattasse di una semplice leggenda legata al folklore? E se essi fossero legati indissolubilmete ad una introversa ragazza di nome Helga, che cercano disperatamente da secoli, sfidando continuamente le leggi della natura e della stessa vita?

"Fantastic Children" è un anime abbastanza insolito per gli standard attuali. Si tratta di un passo indietro voluto, di un palese ritorno agli anni '60 e '70, sia per le scelte del design che per la stesura dello script, che spesso, con le sue coincidenze improbabili e i suoi voli pindarici di eventi, sfocia nel puro romanzesco d'annata. Si tratta di uno sci-fi romantico, con storie d'amore tragiche e incursioni nell'orientalismo; verranno trattati i temi della reincarnazione, della redenzione dai peccati commessi nelle vite precedenti, dell'amore che supera le barriere generate dalle emozioni negative umane - tutte cose indissolubilmente legate alla tradizione delle grandi dottrine mistiche orientali.

Il grande punto di forza dell'opera principe di Tahakashi Nakamura sono le atmosfere: esse sono assai empatiche, grondanti di raffinatezza e sentimento; le musiche - retrò pure quelle, reminescenti di nostalgici flauti alla "King Crimson" e di tristi sonate di pianoforte - si fondono perfettamente al mondo creato dall'artista, e ne esaltano l'impatto emotivo e visuale. Anche i personaggi sono ben caratterizzati: si passa dalle molteplici sfaccettature dei misteriosi Bambini di Belfort, che devono affrontare il peso della responsabilità del loro potere, alla dolce e introversa Helga, che nulla sa del suo vero Io e del fiabesco luogo che si ostina a dipingere; anche Thoma, l'energico e impulsivo protagonista, saprà dire la sua, diventando al momento opportuno una spiazzante figura tragica. L'antagonista principale, tale Dumas, merita una menzione a parte, in quanto si tratta di un villain carismatico, tormentato e incerto, legato al passato e incapace di abbandonarlo. Tuttavia alcuni personaggi che non funzionano ci sono: il primo è l'investigatore, figura assolutamente aprossimativa, ridondante, che verso la fine della serie sparisce senza lasciare il segno; il secondo è Chitto, l'amichetto inutile di Helga, che viene lasciato in stand-by per tutta la serie.

Se cercate la storia d'amore alla "RahXephon", "Fantastic Children" fa per voi; peccato che ad una prima parte densa di mistero e dai ritmi narrativi lenti ne segua una piena di colpi di scena serratissimi, che spogliano velocemente l'anime della sua aura misteriosa e maledetta. Tutti i misteri verranno svelati in un lunghissimo flashback di parecchie puntate, che per quanto sia comunque bello da vedere, risponde a tutti i dubbi in modo fin troppo rigoroso, senza lasciare spazio all'interpretazione personale e alla fantasia dello spettatore. Detto questo, la serie raggiunge picchi memorabili nelle ultime puntate, in particolare la ventiquattresima, mentre la venticinquesima è a mio avviso troppo frettolosa e condensata (si sarebbero potute evitare alcune ridondanze nel flashback, in modo da sviluppare meglio le vicende del suddetto episodio fondamentale).

Le sigle di apertura e di chiusura sono splendide, in particolare quella di chiusura, che con il suo testo mette in evidenza la vera natura dell'anime, un vero e proprio inno all'amore e ai buoni sentimenti che, almeno nell'arte, possono superare indenni le barriere della morte, del peccato e del tempo.


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micheles

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
In un mondo dominato da anime standardizzati, "Fantastic Children" spicca per delle scelte coraggiose a livello di chara design e sceneggiatura che lo rendono lontanissimo dalle mode moderne. Questa è una serie che si rifà alle origini, proponendo una storia e dei personaggi che sembrano essere nati nel 1964 più che nel 2004, l'anno di produzione. Il classicissimo chara design, che potrebbe essere uscito dalle mani di uno Shotaro Ishinomori o di un Mitsuteru Yokoyama, è stata la cosa che mi ha fatto innamorare di questo anime, anche senza averne visto neppure una scena. Da solo un avatar con l'immagine della protagonista ho preso la decisione di vedere "Fantastic Children", senza averne letto neppure una recensione e senza saperne nulla. Chi sceglie un chara design del genere nel 2004, ragionavo, sicuramente sa quello che sta facendo. Mi aspettavo quindi di vedere un anime degno di interesse, cosa che mi era già successa con 009-1; sono però rimasto comunque sorpreso perché "Fantastic Children" non è soltanto un anime di interesse ma un vero e proprio piccolo capolavoro. Perché oltre al chara design anticonvenzionale e oltre a una colonna sonora eccellenti (sono fantastiche sia la opening che soprattutto la ending) "Fantastic Children" presenta anche una sceneggiatura e una trama di tutto rispetto, di un livello che non vedevo almeno dai tempi di "RahXephon".

Il piatto forte di "Fantastic Children" è una storia d'amore che dura secoli, di grande impatto e commozione, contornata dalle storie di molteplici personaggi, tutti diversi e ben caratterizzati. Il contesto è fantasy/fantascientifico e vi trovano posto alieni, astronavi, dimensioni parallele ma anche fantasmi, reincarnazioni e speculazioni sulla vita oltre la morte. Ai conoscitori della fantascienza francese "Fantastic Children" ricorderà il romanzo "La notte dei tempi" di René Barjavel (1968) che presenta vari punti in comune con questa serie, non soltanto a livello di sceneggiatura ma anche e soprattutto a livello di atmosfera. Atmosfera che, come si conviene a un'opera del tempo che fu, è carica di tristezza, nostalgia e romanticismo. Del resto si tratta della storia di un grande amore in grado di travalicare il tempo e lo spazio. Su questo substrato si innesta un gran carico di segreti e misteri che verranno svelati pian piano nel corso delle 26 puntate che compongono la serie. La parte iniziale è lenta, l'anime parte con calma e ci mette un po' a ingranare. Il ritmo narrativo è lento, come deve essere per una storia che copre un arco temporale di oltre cinquecento anni e parla di esseri ultraterreni e titanici nelle proporzioni, per quanto umani e fin troppo umani nei sentimenti. Piano piano il lettore viene coinvolto nei misteri della serie, nei colpi di scena, nelle rivelazioni di personaggi che si sono reincarnati decine e decine di volte nella storia dell'umanità, sempre alla ricerca di un qualcosa che si rivelerà progressivamente. Il finale è perfetto e ineccepibile. Una serie enormemente sottovalutata e che dovrebbe essere vista da quanti credono che non ci sia ormai più nulla di meritevole nell'animazione giapponese.

Tacchan

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Nonostante il disegno poco accattivante e diverso dal solito, "Fantastic Children" ha uno stile grafico che mi ricordava qualcosa. E' infatti prodotto da quel Takashi Nakamura, che in Italia è noto per il character design della serie tv di Peter Pan, ma che comunque lavora nel settore da molto tempo e ha avuto modo di lavorare su alcuni capolavori dell'animazione giapponese, come Nausicaa e Akira, nel quale svolse il ruolo di direttore delle animazioni. Dovrò poi riprendere in mano "Robot Carnival", in cui ha curato un cortometraggio, e dovrò procurarmi il film di animazione "A Tree of Palme": voglio vedere altri suoi lavori, "Fantastic Children" mi è proprio piaciuto.
Prodotto nel 2004, "Fantastic Children" dimostra probabilmente qualche anno in più di quelli che ha. Il character design è molto lontano dai prodotti attuali, i personaggi sono semplici, poco accattivanti e presentano alcuni tratti dei visi in certi casi molto pronunciati e quasi caricaturali. Graficamente non è brutto, solo difficilmente sarà notato da chi è abituato agli ultimi prodotti. Probabilmente sarà snobbato dalle nuove generazioni, mentre gli appassionati di vecchia data potrebbero non notarlo a casa della sua anagrafica troppo recente.
Anche a livello di trama ci troviamo davanti a un titolo insolito, che si inserisce nel genere fantascientifico, con contaminazioni di vario tipo e un'ingenuità che comunque non gli impedisce di raccontare una storia complessa e articolata. La vicenda narrata ha una certa epicità, intuibile all'inizio solo dalla sigla di apertura, e si snoda lungo un lasso temporale di quasi 500 anni.

Il primo episodio parte in modo intrigante e misterioso, presentando gli inquietanti bambini dai capelli bianchi con uno sguardo e un atteggiamento insolitamente adulti. Vengono più volte segnalati nel corso dei secoli, ma è solo per caso che qualcuno inizia a studiarli. Se siano esseri immortali, vampiri o creature demoniache non è ben chiaro, vengono chiamati "Bambini di Befort", ovvero una piccola cittadina belga dove sono stati per la prima volta notati. Sembrano cercare qualcosa e vagano per il mondo per trovarlo, combattendo con una strana entità che per quale motivo intende ostacolarli. Poi ci sono altri tre ragazzini, ma qui ci si sposta ai giorni nostri e si parla di bambini come tanti altri: due orfani, ovvero la taciturna e introversa Helga e il suo piccolo amico Chitto, e il coraggioso e inizialmente spensierato Thoma. Inizialmente allo spettatore sembrerà di trovarsi davanti a due anime totalmente diversi, visto che si passa dai toni cupi e misteriosi che accompagnano le parti legate ai bambini di Befort, a quelli più movimentati e classici, che hanno come protagonisti i due ragazzini che cercano di scappare dall'orfanotrofio, aiutati da Thoma. La connessione fra le due parti sembra molto labile, ma ben presto verranno introdotti nuovi pezzi a formare un intreccio complesso e sensato, dove tutto viene spiegato, in modo magari un po' semplicistico, ma decisamente efficace. Come accennato, alcune parti e alcuni passaggi si dimostrano un po' ingenui e poco credibili, eppure sono licenze che ho accolto molto volentieri, sono fatte con estrema naturalezza e rientrano pienamente nello spirito di un'opera che bada più all'intreccio che ai dettagli: un po' come in "Conan il Ragazzo del Futuro", dove Conan precipita da un palazzo e non si fa nulla, così Thoma subisce colpi o si esibisce in evoluzioni che sfidano ogni legge fisica. La cosa non dà fastidio, anzi, è caratteristica di un prodotto che anagraficamente è nato nel 2004, ma è ideato da un autore che fa parte della "vecchia scuola".

Le vicende scorrono in modo fluido, senza un episodio inutile (a parte quello riassuntivo di metà serie), fanservice o altri fronzoli inutili. Tutto verrà spiegato, la fine è molto bella e definitiva. L'anime rimane affascinante anche una volta che tutte le carte sono svelate, i personaggi offrono mediamente una buona caratterizzazione psicologica, sebbene a onor di cronaca ve ne siano alcuni sin troppo lineari che risultano utili soltanto alla progressione degli eventi, visto che non hanno un vero e proprio ruolo attivo in quanto accade. Lo stesso Chitto risulta piuttosto lineare e piatto, Thoma invece lo rimane per buona parte della serie, mentre Helga è silenziosa e inespressiva per la maggior parte del tempo, ma subisce una rapida evoluzione nella seconda parte, quando è messa al corrente della propria situazione. I bambini di Befort sono interessanti sin da subito, ben caratterizzati e ricchi di dilemmi e contraddizioni, con i quali devono combattere ogni giorno. Curioso e piuttosto inutile il personaggio dell'ispettore, che si limita a recitare un ruolo pratico e stereotipato. Dalla parte dei cattivi vi sono personaggi abbastanza interessanti, anche in quanto è difficile capire esattamente cosa stiano cercando e quali siano le loro intenzioni.

Dal punto di vista tecnico la serie tv si dimostra essenziale e poco appariscente: gli scontri sono funzionali, gradevoli, ma ben lontani dall'essere spettacolari. Più che sul come sono realizzati, l'attenzione è sul loro esito e sulle difficoltà che i personaggi devono affrontare. Si fanno notare invece le sigle iniziale e finale, con uno stile classico e lirico, decisamente adatte al titolo. Le musiche fanno bene il loro lavoro, ma merita una menzione il tema della sigla finale, che talvolta viene introdotto negli episodi e diventa il vero protagonista di alcune sequenze davvero evocative e toccanti.
Quello che è certo è che mai e poi mai "Fantastic Children" verrà notato per come è realizzato: l'aspetto tecnico non è certamente il suo punto forte. Lo è l'intreccio che propone, i temi che affronta e soprattutto la narrazione efficace e intelligente. Vi sono molti misteri, vi è molta carne messa sul fuoco e, davvero, è raro vedere il tutto finalizzarsi in una trama piacevole, solida e complessa, senza cadute nel finale.

L'anime appassiona, tiene alto l'interesse e, se siete persone che non si lasciano ingannare da una grafica all'ultima moda, troverete cose che molte produzioni recenti ben più blasonate faticano a riprodurre. "Fantastic Children" sarà di certo snobbato dai più, alcuni vedendo gli screenshots e la sigla decideranno che è un prodotto per bambini e che non vale nemmeno la pena di dargli una possibilità. Si sbaglieranno: è un titolo ormai raro, d'altri tempi, che presenta una storia epica, raccontata con mezzi semplici e, comunque, molto efficaci.


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merlo50

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Arrivato all'ultima puntata di quest'anime, non posso che associarmi al coro degli entusiasti di questo capolavoro. Superato il primo impatto con la grafica stile anni '70-'80 dei personaggi, che lascia un poco sconcertati e che penso sia voluta, visto che oltretutto gli ambienti e i paesaggi sono abbastanza curati, non si può fare a meno di restare intrigati da una trama misteriosa, complessa, imprevedibile e, almeno fin verso la metà della serie, quasi incomprensibile. A poco a poco si viene trascinati in una storia fantascienza-fantasy veramente originale e complicata, di cui è meglio non svelare molti particolari per evitare spoiler che, in una storia come questa, rovinerebbero quasi tutto il gusto della sorpresa. Dirò solo che non si deve pensare di avere capito tutto prima di aver visto l'ultima puntata, e mi spiace di avere scoperto questo bellissimo anime soltanto adesso.

Jonny

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Jonny

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
CAPOLAVORO... non c'è altro da dire, forse l'anime più bello che abbia mai visto.
Fantastic Children parte subito mettendoti in testa mille interrogativi, ma per metà serie le informazioni vi verranno date col contagocce. Poi fa il botto svelando quasi tutto, seguito da una serie di flashback che svela il resto (con qualche colpo di scena). L'atmosfera è unica, sigle stupende e azzeccatissime, colonna sonora tra le più belle mai sentite. L'unica pecca è la realizzazione tecnica, ma vi assicuro che appena vi farete prendere dalla magia di Fantastic Children, non ci farete più caso. Un ultima cosa, alla fine PIANGEVO...

kime

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kime

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Serie TV carina e abbastanza particolare. All'inizio le cose sono un po confuse e non si capisce molto, ma poco a poco con il passare degli episodi i nodi vengono al pettine e molte cose vengono chiarite parlando del passato dei vari protagonisti (in particolar modo della ragazzina Helga), e a questo si aggiunge anche una buona trama con colpi di scena.
Come voto personalmente però gli do 7, 7 perchè a un certo punto comunque mi era diventato un pochino pesante e noioso, ma ho continuato a vederlo anche per scoprire come finisce vedendo poi che ha un buon finale non male ;)

Etherchild

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Etherchild

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Fantastic Children è un'opera che viene dal cuore. Dal profondo del cuore. Lasciatevi trasportare nel suo flusso, solo in apparenza discontinuo e intrigato e vedrete che, mentre il tessuto narrativo si "scioglierà a poco a poco, e i personaggi prenderanno sempre più coscienza di se stessi, voi piangerete con loro e per loro, per ritrovare voi stessi. Un'opera di una profondità unica. In quanti momenti mi sono rigate le lacrime durante la visione... Lacrime di tristezza ma, su tutte, lacrime di gioia!

Atashi-tachi

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Atashi-tachi

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Fantastic Children è un bell’anime pieno di mistero e dalle atmosfere affascinanti. Ogni puntata aggiunge un tassello alla ricostruzione della situazione, che in principio appare un po’ nebulosa. I temi trattati sono profondi e offrono interessanti spunti: si riflette sulla vita, la morte, l’anima, la reincarnazione, mettendone in risalto l’aspetto emotivo e umano.
Noi non siamo appassionate del genere, ma questo titolo ci ha interessato subito per la sua caratteristica più evidente, ossia il particolare character design, così semplice, un po’ infantile, che ci ricordava gli anime che seguivamo da piccole. Secondo noi lo stile del disegno da qualcosa in più al cartone, visto che lo rende unico. Lo stile semplice, inoltre, entrando in contrasto con scene molto intense, le enfatizza.
Abbiamo anche apprezzato molto le sigle.

Ludi

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Ludi

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Serie davvero insolita, che inizia con un'atmosfera mistica-horror, per poi rivelare, a metà, tutto uno scenario fantascentifico-romantico, del tutto inaspettato.
La trama è originale e ben costruita, il finale non delude. Peccato per animazione e character design, francamente non entusiasmanti, e per un certo calo di tensione nella seconda parte. Comunque, assolutamente da vedere.

kayyam

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kayyam

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
«Fantastic Children» riesce a fondere molto bene azione serratissima e atmosfere sognanti, nostalgia e tragedia, rimpianto e sorrisi. Ho apprezzato la scelta del character semplice e un po’ infantile perché rende visivamente la drammatica spaccatura dentro cui si dibattono i protagonisti, in un certo senso ci fa vedere le cose dal loro punto di vista, il che rende tutto più crudele. La storia ha molti elementi di originalità, ma anche molti debiti: le somiglianze con l’insuperato «Proteggi la mia terra» sono davvero tante non solo a livello di racconto, ma anche nelle modalità di svolgimento (vedi il lungo flashback esplicativo al centro). Mi sembra la sua versione semplificata per più giovani, con aggiunta di azione shonen; il risultato è comunque valido. Ben scelto il ruolo per Thoma, centrale ma non troppo, e il finale giustifica il perché. E inoltre finisce bene e in modo verosimile, il che è piuttosto controtendenza!

Voto finale: 8,4

the pixel

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the pixel

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Veramente particolare.
Il character design è molto insolito per un prodotto di questo tipo, perchè somiglia a quelli adottati negli anime per bambini. Ciò secondo me è difficile da digerire, perchè l'accoppiamento stride con la trama, che invece è matura e sviluppata benissimo. Consigliato

ale88

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ale88

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Fantastic children è un anime davvero particolare, iniziando anche dal disegno che non sarà dei migliori ma che di certo non guasta l'opera.. una trama misteriosa e coinvolgente che ti incolla alla sedia fino all'utimo episodio (io ho letteralmente "divorato " 26 episodi in circa un giorno e mezzo) una buona caratterizzazione dei personaggi e musiche bellissime sono gli ingredienti principali di quest'anime, che ha veramente l'aria di essere una fiaba proprio come ha detto Matthia :)... la trama poi non è affatto scontata anzi sfido chiunque ad aver capito tutto prima di arrivare all'ultimo episodio :p veramente vi stupirà... non vi fate ingannare dal disegno: l'ho detto anche prima, non sarà bellissimo ma la storia merita davvero :)

folken

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folken

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Davvero un capolavoro,la trama è stupenda,molto appassionate e piena di colpi di scena; gli ultimi 3 episodi poi sono un concentrato di forti emozioni. Molto delicate le musiche con una menzione speciale per le sigle che personalmente trovo magnifiche. Graficamente piacevole con colori leggeri molto rilassanti che ben rendono l'atmosfera mistica. Da vedere per tutti gli amanti degli anime e non.

Matthia

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Matthia

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Devo essere sincero, mi ero interessato all'anime per il design strano: stile semplice e vecchiotto con quei nasi a pippa che fa un pò Giant Robot :)

L'anime parte subito benissimo: un iter che pare ripercorrere Conan il ragazzo del Futuro, anche se Thoma come personaggio è meno carismatico. Ma soprattutto un mistero intrigante che si dipana da secoli e degli stranissimi bambini.

L'anime segue un ottimo ritmo: mentre il Conan della situazione insegue la sua Lana, aumento gl'intrecci misteriosi legati ai Bambini di Belfort, strane pietre, strani personaggi ed avvenimenti, all'apparenza, slegati e poco chiari fanno capolino rendendo affascinante il tutto...

Peccato che la verità viene subito svelata prematuramente e secondo me rimane l'unico handicap di un fiaba (si, mi viene da classificarla proprio come fiaba) ben narrata e piena di fascino. Quando ti vedi l'ultima puntata e ti vengono in mente tante cose, pensieri su ciò che è stato raccontato nell'anime, questo vuol dire che ha lasciato il segno e di sicuro è un ottimo anime.

Ricapitolando, un'affascinante fiaba, dai toni avventurosi (Conan), drammatici e dagli spruzi sci-fi. Poteva essere da 9 se dosavano meglio il ritmo dei colpi di scena...

Lord Orion

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Lord Orion

Episodi visti: 20/26 --- Voto 10
1901. Dei misteriosi bambini si aggirano nell'ombra, alla disperata ricerca di una persona, una donna. E' una ricerca che dura da tanto tempo, più tempo di chiunque possa anche solo immaginare. Grande è il loro sollievo quando finalmente arrivano da lei, ma immediatamente scoprono che sono arrivati tardi: la donna che cercavano, Serafine, era già morta in seguito a una malattia.

2012. I "Bambini di Befòrt", come sono stati chiamati da quei pochi a conoscenza della loro esistenza, fanno di nuovo la loro apparizione. Cercano ancora la stessa donna di tanti anni prima, reincarnatasi dopo un secolo in una ragazzina di 11 anni. Hanno poco tempo per trovarla, poichè anche altri sono sulle sue tracce...

Quello che ho appena fatto è solo il riassunto del primo episodio di questa serie, ma la trama di Fantastic Children è di più, molto di più. La terribile verità sui "Bambini di Befòrt", sulla persona che cercano, sul ricorrente e misterioso disegno di quella torre lontana... tutto affonda in un passato lontano e doloroso, e che conoscerete solo se saprete arrivare in fondo a questa serie meravigliosa.
Ed è molto facile credetemi, perchè Fantastic Children è capace di catturare fin dal primo fotogramma, e una volta immersi nella storia pregherete come me che l'episodio NON finisca ma continui, che continui a svelarvi di più, a emozionarvi di più, a commuovervi di più.

Non parlerò del lato tecnico di questa serie, perchè qualsiasi considerazione si possa fare ad esempio sul design un po' "particolare", viene assolutamente in secondo (ma forse anche terzo o quarto) piano rispetto alla magnificenza della trama.
Una menzione per le sigle però vorrei farla. MERAVIGLIOSE, specialmente la ending. Ogni volta che la sento, piango.

Fantastic Children è senza ombra di dubbio l'anime più bello che abbia mai visto. Mi vergogno di non averlo scoperto prima, e vergognatevi anche voi se non lo state seguendo! :)
GUARDATELO, GUARDATELO, GUARDATELO.

Alissa

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Alissa

Episodi visti: 22/26 --- Voto 9
Storia intrigante. personaggi complessi. Personalmente, da amante degli anime ben disegnati stavo per ignorare questo titolo. Ora, dopo Gankutsuou, è il mio attuale preferito. La trama non è di per sè speciale, ma ha un tocco di originalità sapientemente tessuto da una regia davvero geniale. Spero che la fine non deluda, ma consiglio questo titolo a chiunque si voglia deliziare con una storia fantasy entro cui si intrecciano le vicende dei vari gruppi di protagonisti. Sorprese assicurate. PS. un must per tutti quelli che hanno amato Conan il ragazzo del futuro.