Taimanin Asagi
Con questo hentai si rivela la definizione di "estremo" in tutto e per tutto.
Sinceramente, è un hentai decisamente duro e crudo e non è, a mio avviso, adatto a tutti. La trama è decisamente forte e bisogna secondo me avere delle "budella d'acciaio", per resistere e guardarla fino in fondo, viste tutte le pratiche oscene ed estreme che vengono perpetuate a danno delle protagoniste. Queste vengono a poco a poco private della personalità e ridotte a degli oggetti senza volontà e senza pensiero, così come il loro amico e co-protagonista. A questo si aggiunge anche il combattimento finale: il risultato è una vicenda che fa accapponare la pelle e suscita non poco disgusto. Altro tema dibattuto in questo anime è quello della vendetta, la quale non porta necessariamente alla soddisfazione, ma conduce a pene ancora più atroci, come accade al co-antagonista. La colonna sonora è un insieme di sonorità ora tristi ora vuote e sterili in fusione con l'atmosfera mista di disperazione, apatia e ribrezzo che caratterizza la vicenda. Il finale è decisamente molto anticonvenzionale, però in un certo senso attendibile.
La grafica è molto cupa.
Sinceramente, è un hentai decisamente duro e crudo e non è, a mio avviso, adatto a tutti. La trama è decisamente forte e bisogna secondo me avere delle "budella d'acciaio", per resistere e guardarla fino in fondo, viste tutte le pratiche oscene ed estreme che vengono perpetuate a danno delle protagoniste. Queste vengono a poco a poco private della personalità e ridotte a degli oggetti senza volontà e senza pensiero, così come il loro amico e co-protagonista. A questo si aggiunge anche il combattimento finale: il risultato è una vicenda che fa accapponare la pelle e suscita non poco disgusto. Altro tema dibattuto in questo anime è quello della vendetta, la quale non porta necessariamente alla soddisfazione, ma conduce a pene ancora più atroci, come accade al co-antagonista. La colonna sonora è un insieme di sonorità ora tristi ora vuote e sterili in fusione con l'atmosfera mista di disperazione, apatia e ribrezzo che caratterizza la vicenda. Il finale è decisamente molto anticonvenzionale, però in un certo senso attendibile.
La grafica è molto cupa.
"Taimanin Asagi" è una mini-serie hentai di soli quattro episodi più uno speciale, della durata di trenta minuti ciascuno, prodotto dallo studio Pixy nel 2007.
Tokyo negli ultimi anni sta convivendo con i demoni, ma da questo problema nascono i "Taimanin", ovvero dei cacciatori di demoni che vogliono solamente liberare il loro Paese da questa terribile minaccia.
Il comparto grafico: a mio parere è molto ben strutturato e unico nel suo genere, nelle varie scene di sesso ci sarà un ottima regia con molte riprese P.O.V., unica pecca che ho notato è che alcune ragazze e demoni nelle loro zone intime saranno dotati fino all'inverosimile, cosa che ha fatto perdere parecchi punti a questa serie.
In conclusione, la trama non è poi così tanto male, anche se abbastanza semplice nel suo piccolo; bella la grafica e buone le relazioni tra i vari personaggi. Ricordo a tutti che è un hentai abbastanza particolare, a volte con scene anche abbastanza forti, quindi consiglio la visione solo se siete già abituati a vedere scene del genere.
Voto finale: 7
Tokyo negli ultimi anni sta convivendo con i demoni, ma da questo problema nascono i "Taimanin", ovvero dei cacciatori di demoni che vogliono solamente liberare il loro Paese da questa terribile minaccia.
Il comparto grafico: a mio parere è molto ben strutturato e unico nel suo genere, nelle varie scene di sesso ci sarà un ottima regia con molte riprese P.O.V., unica pecca che ho notato è che alcune ragazze e demoni nelle loro zone intime saranno dotati fino all'inverosimile, cosa che ha fatto perdere parecchi punti a questa serie.
In conclusione, la trama non è poi così tanto male, anche se abbastanza semplice nel suo piccolo; bella la grafica e buone le relazioni tra i vari personaggi. Ricordo a tutti che è un hentai abbastanza particolare, a volte con scene anche abbastanza forti, quindi consiglio la visione solo se siete già abituati a vedere scene del genere.
Voto finale: 7
Nel panorama degli eroge, la Black Lilith è una delle aziende più prolifiche. Tra i molti titoli realizzati, spiccano quelli della saga Taimanin, che letteralmente significa 'ninja anti-demone', accomunati dall'ambientazione, una futuristica Tokyo del 2050 in cui esseri umani e demoni convivono, e dall'abbondanza di sevizie e umiliazioni che la protagonista di turno deve subire. Il primo titolo della saga si chiama Taimanin Asagi ed è uscito nel 2005; un paio di anni dopo ha ricevuto un adattamento animato sotto forma di OAV di quattro episodi. Anche un altro capitolo della saga, Taimanin Murasaki, è stato adattato in OAV col titolo Hell Knight Ingrid, e simile destino è toccato a Koutetsu no Majo Annerose, ambientato nello stesso universo narrativo dei Taimanin ma con una storia differente e nuovi personaggi.
Protagonista di Taimanin Asagi è la ninja Asagi, che in passato ha sconfitto e ucciso la propria nemica Oboro; tuttavia costei è tornata in vita, dopo aver stretto un patto con un potente demone di nome Edwin Black, ed è intenzionata a vendicarsi su Asagi, coinvolgendo anche i suoi affetti più cari, ossia il fidanzato e la sorella Sakura, anche lei una ninja. E siccome questo è un hentai, potete ben immaginare in cosa consisterà tale vendetta, portata a compimento grazie all'aiuto di orde di mostri eccitati e libidinosi.
Ci si trova così di fronte a quattro episodi interamente occupati da stupri e violenze psicologiche a cui la protagonista si sottomette in maniera fin troppo remissiva, senza che succedano eventi degni di nota fino alla riscossa finale della ninja: la noia più totale, insomma, visto che le onnipresenti orge, con abnormi profusioni di liquidi corporei e vittime che si ritrovano a incitare i propri aguzzini a darci dentro con più foga sono una uguale all'altra, con un riciclo allucinante di animazioni e un montaggio frenetico delle scene, composte solitamente da pochi frame ripetuti in loop per qualche secondo prima di passare bruscamente a quella successiva, che probabilmente dovrebbe rappresentare la frenesia dell'orgia, ma che ha un effetto tutt'altro che gradevole.
Fareste meglio a girare al largo da quest'OAV, di cui salvo soltanto una cosa: Edwin Black è doppiato da Norio Wakamoto, il noto seiyuu dall'inconfondibile timbro vocale, che spesso e volentieri presta la sua voce ai personaggi degli hentai comparendo nei titoli con lo pseudonimo Hiruma Kyounosuke. Ma una singola voce, per di più riservata a un personaggio che in questi quattro episodi si vede poco, non serve a salvare un'opera che di per sé è pattume.
Protagonista di Taimanin Asagi è la ninja Asagi, che in passato ha sconfitto e ucciso la propria nemica Oboro; tuttavia costei è tornata in vita, dopo aver stretto un patto con un potente demone di nome Edwin Black, ed è intenzionata a vendicarsi su Asagi, coinvolgendo anche i suoi affetti più cari, ossia il fidanzato e la sorella Sakura, anche lei una ninja. E siccome questo è un hentai, potete ben immaginare in cosa consisterà tale vendetta, portata a compimento grazie all'aiuto di orde di mostri eccitati e libidinosi.
Ci si trova così di fronte a quattro episodi interamente occupati da stupri e violenze psicologiche a cui la protagonista si sottomette in maniera fin troppo remissiva, senza che succedano eventi degni di nota fino alla riscossa finale della ninja: la noia più totale, insomma, visto che le onnipresenti orge, con abnormi profusioni di liquidi corporei e vittime che si ritrovano a incitare i propri aguzzini a darci dentro con più foga sono una uguale all'altra, con un riciclo allucinante di animazioni e un montaggio frenetico delle scene, composte solitamente da pochi frame ripetuti in loop per qualche secondo prima di passare bruscamente a quella successiva, che probabilmente dovrebbe rappresentare la frenesia dell'orgia, ma che ha un effetto tutt'altro che gradevole.
Fareste meglio a girare al largo da quest'OAV, di cui salvo soltanto una cosa: Edwin Black è doppiato da Norio Wakamoto, il noto seiyuu dall'inconfondibile timbro vocale, che spesso e volentieri presta la sua voce ai personaggi degli hentai comparendo nei titoli con lo pseudonimo Hiruma Kyounosuke. Ma una singola voce, per di più riservata a un personaggio che in questi quattro episodi si vede poco, non serve a salvare un'opera che di per sé è pattume.
