Reborn as a Vending Machine, I Now Wander the Dungeon
Premessa necessaria: non sono una persona che tipicamente vede isekai. Tuttavia, quando ho scoperto che questo anime era uno di quelli doppiati da Crunchyroll Italia, e vista la premessa, ho pensato che potesse essere una commedia intrigante, e ho deciso di dargli un'occhiata.
Il primo episodio iniziava molto bene: Scatolotto (sì, userò i nomi del doppiaggio, in quanto sono quelli che ho sentito) parte da una situazione a dir poco complicata, e deve utilizzare tutte le sue feature da distributore automatico per poter farsi avanti, trovare un'amica in Lammis che possa portare il suo peso sulle spalle (letteralmente) e aiutarlo a sollevarsi da questa situazione (in quanto, se Scatolotto non riceve monete per i suoi prodotti, rischia di finire la sua energia vitale). I personaggi sono simpatici, la situazione è una miniera d'oro per individuare risvolti buffi, e qualcuno si è davvero impegnato nel disegnare i background/gli sfondi naturali. Proseguendo con gli episodi, però, la carica comica si perde, nonostante altri colpi a disposizione (Did someone say Evangelion reference!?): questa viene rimpiazzata dall'introduzione di nuove forme per Scatolotto, con info-dumping degli elementi relativi ai distributori automatici trattati nell'episodio, e di nuovi personaggi, più o meno riusciti, che ravvivano il clima del party e in parte espandono il mondo della serie, comprese molte altre ragazze per Scatolotto (anche se a mio parere è evidente che il legame fra lui e Lammis è quello più solido, e il probabile end-game). Nonostante questo, la presenza di fanservice rimane molto sottotono. Le animazioni, anche, vanno a perdere profondità col proseguire della serie.
Sono tutti elementi che hanno abbassato di molto il mio voto dal 7 iniziale: tuttavia, quello che lo riporta in alto è l'atmosfera che si riesce a creare. Infatti, pur non brillando per originalità nonostante il bombante inizio, o forse proprio per questo, la serie riesce a creare un clima accogliente, calmo e genuinamente rilassante da seguire: le situazioni sono già conosciute ma ben eseguite, così come i personaggi, che vengono anche recitati bene dai loro doppiatori italiani, soprattutto per quanto riguarda i principali (la direzione del doppiaggio per i personaggi secondari si perde un po').
Ho iniziato questa serie come una commedia, ma è finita per diventare un comodo e confortevole slice of life semplice e positivo, che mi ha intrattenuta e rilassata. Una serie leggera, non rivoluzionaria, ma che sa sempre offrirti il prodotto giusto al momento giusto!
Il primo episodio iniziava molto bene: Scatolotto (sì, userò i nomi del doppiaggio, in quanto sono quelli che ho sentito) parte da una situazione a dir poco complicata, e deve utilizzare tutte le sue feature da distributore automatico per poter farsi avanti, trovare un'amica in Lammis che possa portare il suo peso sulle spalle (letteralmente) e aiutarlo a sollevarsi da questa situazione (in quanto, se Scatolotto non riceve monete per i suoi prodotti, rischia di finire la sua energia vitale). I personaggi sono simpatici, la situazione è una miniera d'oro per individuare risvolti buffi, e qualcuno si è davvero impegnato nel disegnare i background/gli sfondi naturali. Proseguendo con gli episodi, però, la carica comica si perde, nonostante altri colpi a disposizione (Did someone say Evangelion reference!?): questa viene rimpiazzata dall'introduzione di nuove forme per Scatolotto, con info-dumping degli elementi relativi ai distributori automatici trattati nell'episodio, e di nuovi personaggi, più o meno riusciti, che ravvivano il clima del party e in parte espandono il mondo della serie, comprese molte altre ragazze per Scatolotto (anche se a mio parere è evidente che il legame fra lui e Lammis è quello più solido, e il probabile end-game). Nonostante questo, la presenza di fanservice rimane molto sottotono. Le animazioni, anche, vanno a perdere profondità col proseguire della serie.
Sono tutti elementi che hanno abbassato di molto il mio voto dal 7 iniziale: tuttavia, quello che lo riporta in alto è l'atmosfera che si riesce a creare. Infatti, pur non brillando per originalità nonostante il bombante inizio, o forse proprio per questo, la serie riesce a creare un clima accogliente, calmo e genuinamente rilassante da seguire: le situazioni sono già conosciute ma ben eseguite, così come i personaggi, che vengono anche recitati bene dai loro doppiatori italiani, soprattutto per quanto riguarda i principali (la direzione del doppiaggio per i personaggi secondari si perde un po').
Ho iniziato questa serie come una commedia, ma è finita per diventare un comodo e confortevole slice of life semplice e positivo, che mi ha intrattenuta e rilassata. Una serie leggera, non rivoluzionaria, ma che sa sempre offrirti il prodotto giusto al momento giusto!
Io non sono un grande fan del genere isekai, ma questo aveva una premessa così stupida, che ho voluto dargli un'occhiata, e devo ammettere che mi ha sinceramente divertito!
Mi chiedevo infatti come si potesse rendere interessante una serie intera su un tizio che si reincarna in un distributore automatico situato nel solito mondo fantasy suddiviso in dungeon. La risposta è "prendendosi non sul serio e con tanto ingegno". Infatti, i primi episodi hanno un taglio totalmente demenziale, ma poi entrano in gioco una serie di situazioni stile "McGuyver" che danno varietà alle puntate.
Un altro motivo è la simpatia. Non so neanche io spiegarmi il motivo, ma la maggioranza dei personaggi mi sono piaciuti fin da subito. Eppure sono il solito mix tra bellezze di vario tipo e creature 'pucciose'.
Certo, non è tutto rose e fiori: dal punto di vista tecnico è proprio anonimo, e ogni tanto fanno capolino degli elogi al capitalismo che mi hanno fatto storcere il naso.
Probabilmente, non avendo nessun tipo di aspettativa, mi sono fatto coinvolgere con semplicità, e il fatto che sia già stata confermata una seconda stagione non mi fa altro che piacere.
Mi chiedevo infatti come si potesse rendere interessante una serie intera su un tizio che si reincarna in un distributore automatico situato nel solito mondo fantasy suddiviso in dungeon. La risposta è "prendendosi non sul serio e con tanto ingegno". Infatti, i primi episodi hanno un taglio totalmente demenziale, ma poi entrano in gioco una serie di situazioni stile "McGuyver" che danno varietà alle puntate.
Un altro motivo è la simpatia. Non so neanche io spiegarmi il motivo, ma la maggioranza dei personaggi mi sono piaciuti fin da subito. Eppure sono il solito mix tra bellezze di vario tipo e creature 'pucciose'.
Certo, non è tutto rose e fiori: dal punto di vista tecnico è proprio anonimo, e ogni tanto fanno capolino degli elogi al capitalismo che mi hanno fatto storcere il naso.
Probabilmente, non avendo nessun tipo di aspettativa, mi sono fatto coinvolgere con semplicità, e il fatto che sia già stata confermata una seconda stagione non mi fa altro che piacere.