logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 1
eracliano

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
Allora. Se devo essere sincero non ho capito molto quale fosse il vero scopo di "Maji de Otaku na English! Ribbon-chan: Eigo de Tatakau Mahou Shoujo" (cercasi traduttori dal giapponese, ma dovrebbe essere qualcosa tipo "combattimenti in inglese di maghette").
Cioè: non ho ben capito se fosse un qualcosa fine a sé stesso o piuttosto una pubblicità/anteprima di qualcos'altro. Nel primo caso si poteva, anzi si sarebbe dovuto farne a meno, nel secondo caso forse - e sottolineo il forse - potrei anche capire.

Di che stiamo parlando? L'oggetto della questione è una serie animata costituita da dodici corti di una manciata di minuti ciascuno. Protagoniste sono delle maghette (anzi, delle aspiranti tali) che per problemi di budget dei produttori non riescono ad avere una serie animata tutta loro (e su questo aspetto si baserà gran parte della "storia"), ma che trovano il tempo per "insegnare l'inglese", a modo tutto loro, ai bambini che si dovrebbe supporre ne guardino le puntate. Ora, sinceramente propendo per la "presa in giro", perché non posso credere che questo intento - sebbene simpatico - sia serio.
Ma tolto questo spunto potenziale, mi tocca dire che non rimane nulla. Forse un po' di simpatia, e va bene, ma nemmeno sempre, e oltretutto anche dal punto di vista tecnico il risultato è altalenante, con punte veramente basse (e non si venga a giustificarle con questi presunti "tagli ai costi", perché se può essere un'idea simpatica la prima volta, diventa rapidamente ripetitiva e pretestuosa).
Francamente, come si può fare a meno di guardarlo potevano anche fare a meno di farlo. Se proprio ci tenete a guardarlo guardatelo pure, tanto vi porterà via pochissimo tempo. Però persino nell'universo dei corti (che di per sé tendo a non apprezzare molto in generale) ce ne sono di molto, molto migliori.

Non ritengo che siano necessarie molte altre parole per giustificare il voto che assegno. Non il minimo perché comunque degli istanti di divertimento ci sono stati, ma siamo certamente lontani dalla sufficienza.