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Asherty

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Ammetto di aver scelto ignaramente la visione di questo anime confidando in un discreto fanservice, che, tuttavia, non si palesa in maniera preponderante (speravo di più, onestamente).
Non avendo letto il manga, ma visto solamente alcune immagini in giro per il web, le mie aspettative vertevano dunque maggiormente verso una certa abbondanza di scene equivoche e situazioni confinanti con il genere shounen-ai, ma ovviamente mi sbagliavo. In un certo senso, avendo in mente qualcosa di diverso, sono stata un pò delusa da questo punto di vista, ma non è di certo colpa dell'anime, ma della mia malainformazione (di solito cerco di informarmi un minimo prima sulla serie che voglio andare a visionare).
Fatta questa premessa, e accantonate tutte le speranze fangirliste, la visione dell'anime appena conclusa, mi ha lasciato un pò di amaro in bocca.
Fin dalla prima puntata ho alzato il sopracciglio provando molto interesse per la storia, l'ambientazione e lo sfondo religioso (che solamete la visione distorta nipponica riesce a rendere davvero unico e originale, sovvertendo sacro e profano e mescolando miti, credenze e personaggi biblici, strumentalizzandoli al meglio ai fini narrativi) mi hanno davvero catturata e incuriosita. Il ruolo ambiguo della chiesa, vista attraverso gli occhi creativi e fantasiosi degli anime, emana sempre un discreto fascino e mi cattura (penso ad esempio a Hakkenden, a Ghost-07, Ao Exorcist, ecc.).
I personaggi sono ben caratterizzati e delineati, ognuno porta con sè una storia interessante, una personalità e passato tutti da scoprire, ed è vero, in qualche modo ci si affezziona inconsapevolmente a loro, e terminata la visione, manca la loro presenza.
Ho adorato Dantalion, Isaac e William stesso, ma ho lasciato il mio cuore a Gilles de Rais, per la dualità intrinseca del suo personaggio, la sua crudeltà e spietatezza uniti alla volontà di liberare il suo amore da Michael per ridarle umanità e libertà.
Dove sono dunque le carenze? Ovviamente nel numero ristretto di puntate, solo dodici, che non possono bastare a sviluppare in maniera appropriata e degna tutta la storia e far emergere i personaggi come meriterebbero. Oltretutto, penso che quel poco tempo a disposizione sia anche sfruttato male; da quel che leggo, il manga è stato ricalcato abbastanza fedelmente, ma per tutte le potenzialità che si scorgono all'interno della storia e dei personaggi, ho trovato davvero irritante alcune perdite di tempo in tutto l'arco centrale della serie. Le ultime due puntate sono la dimostrazione che molto c'era ancora da dire e da sviluppare, da scoprire e spiegare. Semplicemente il cuore centrale, quello più importante, è uscito fuori solo all'inizio e nelle utime due puntate della serie - un vero peccato, proprio perchè c'è tanta potenzialità e tanto materiale da sfruttare.
L'animazione non è delle migliori, lascia un poco a desiderare, anche se alcune volte, dinuovo, si intravedono espressioni e chara design molto molto belli, subito dopo dinuovo normalizzati in mediocri disegni.
Le scene dei combattimenti non sono niente di eccezionale, anzi, poche e non enfatizzate, altro peccato.
Insomma, concludendo, il mio voto oscilla tra 6 e 7, perchè forse sono un pò arrabbiata per non essermi potuta godere in pieno un anime dalle meravigliose potenzialità, vuoi per le mie aspettative sbagliate, vuoi per la ristrettezza dei mezzi a disposizione della produzione, fatto sta, che lo trovo un vero peccato.
Spero davvero ci possa essere una seconda stagione, perchè vorrei tanto poter seguire ancora le avventure di questi angeli e demoni; perchè vorrei approfondire il legame tra Dantalion e William, il dolore di Kevin, la solitudine di Solomon, la fragilità di Sytry, la malinconia di Camio, l'ardore di Gilles; perchè adoro alla follia i ruoli invertiti che hanno uomini angeli e demoni, e il messagio non banale che tutta la narrazione porta con se, espressa al meglio e sublimata con la domanda, già riportata precedentemente, che William pronuncia in chiesa a Kevin nell'ultimo episodio, e che ha fatto pendere il mio voto verso 7:

"...Credi che i demoni esistano? ...
Coloro che sono più umani degli umani, e più misericordiosi degli angeli.
Presuntuose teste di rapa. Mocciosi che preferiscono i dolci al cibo reale. I primi della classe..."


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Grell

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
William è un ricco ragazzo dei primi anni dell'novecento europeo che improvvisamente si ritroverà senza un soldo ma con al suo fiaco Kevin, maggiordomo a lui fedelissimo.
Come se non bastasse, alla perdita del denaro e quindi al macato pagamento della retta scolastica, William si ritrova immischiato in questioni decisamente paranormali: c'è solo un roblema, William è un ragazzo ateo convinto.
Con la misteriora apparizione di Dantalion (un potente demone dell'inferno) Il ragazzo si ritroverà a fare i conti con il suo lontano passato, scoprendo di essere la reincarnazione di Salomone, famoso re del popolo ebraico.
William, quindi, si ritroverà con un arduo compito da eseguire ovvero quello di eleggere il futuro successore al trono degli inferi, il successore di Lucifero. William si rifiuterà con tutte le sue forze, mantendendo la sua posizione di ateo, ma questo gli provocherà non pochi problemi.
La storia che gira intorno a tutto lo scenario dei personaggi, posso dire che, è ben strutturata, si vede che c'è un lavoro dietro di studio e di ricerca.
Io personalmente ho dato sette a questo anime perché segue le vicende del manga, ma non in maniera accuratissima, come spesso accade, prendendo decisioni spesso diverse dall'opera cartacea, cosa comprensibile visto che l'opera deve ancora finire mentre l'anime è terminato. Il finale lascia lo spazio all'immaginazione per una nuova serie, o meglio lo fa sperare allo spettatore.
E' stato emozionante a tratti, gli episodi sono intervallati da alti e da bassi, non coinvolgono spesso chi guarda, come accade invece nel manga. Si può dire però che i disegni sono verosimili rispetto all'opera originaria e che i colori scenici come gli effetti speciali o quelli della computer grafica sono ben riusciti.
In conslusione lo consiglio, perché nonostante tutto sicuramente fa passare il tempo in maniera molto piacevole.


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Rygar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
La non proprio entusiasmante stagione estiva 2013 sarà ricordata per una serie di prodotti palesemente indirizzati ad un pubblico femminile, da alcuni reverse harem di più che dubbio gusto, ad altre serie che vedono aitanti maschietti denudati, sino a serie la cui sovrabbondanza di maschi sulle femmine è preponderante, tuttavia sa regalare alcuni spunti interessanti anche ad un pubblico maschile. Devils and Realist corrisponde all'ultimo caso.

Devils and Realist è una serie della stagione estiva 2013 composta da 12 episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2009.

Trama: Inghilterra: 19esimo secolo. William Twining è una giovane promessa dell'aristocrazia britannica. Arguto, intelligente, eccellente negli studi, razionalista e positivista convinto. Il suo destino sembra essere tra i migliori possibili dell'epoca se non fosse che scopre d'essere sull'orlo della bancarotta dal momento che suo zio ha dilapidato i patrimoni di famiglia. A William non rimane che il fedele Cecil, maggiordomo di famiglia retrocesso al grado di ortolano; così nel disperato tentativo di racimolare qualche oggetto di valore, William esplora casa sua e giungendo nella cantina trova uno strano sigillo demoniaco, che attivatosi col suo sangue, evoca il Granduca degl'Inferi Dantalion, demone fedele alla sua precedente reincarnazione di Re Salomone, colui che istituì i "pilastri demoniaci", ossia relegò in alcune colonne decine di demoni divenuti suoi servitori. Negl'inferi vi è la necessità di un nuovo re e Dantalion esorta William ad assumere il ruolo di Principe Elettore del nuovo re, egli rifiuta affermando che non esistono i demoni e che tutto è spiegabile razionalmente, nonostante la presenza di un cospicuo numero di creature sovrannaturali che tenterà d'impadronirsi dei suoi poteri.

Grafica: semplice ma complessivamente accettabile. Le ambientazioni sono abbastanza gradevoli, il dettaglio è presente ma senza impegnarsi più di tanto, più che altro stona la presenza "giapponese" in alcuni contesti: s'è mai visto un college inglese che fa il festival culturale in stile giapponese con tanto di spiedini di calamaro? Le animazioni sono estremamente semplificate. Il character design è carino. Il monster design è più che appropriato.

Sonoro: non male. L'opening è piuttosto dinamica e movimentata. L'ending è discretamente orecchiabile. OST carini ma non eccessivamente importanti. Discreti effetti sonori. il doppiaggio non è sempre all'altezza, aggiungendo vocali inesistenti e non riuscendo a rendere giustizia alla lingua inglese.

Personaggi: senza infamia e senza lode, l'idea di base era ottima, peccato che poi la caratterizzazione di alcuni personaggi (Isaac Morton in primis) lasci piuttosto a desiderare, relegandoli al ruolo di comparse. Il fattore introspettivo sembra piuttosto ridotto, accennato quando v'è qualche pensiero ma nulla più. l'interazione s'attesta a livelli accettabili. L'evoluzione è presente in minima parte.

Sceneggiatura: non è stato svolto un cattivo lavoro. La gestione temporale risulta si frammentaria (i flashback non mancano) ma riesce ad essere ugualmente fruibile poiché gli eventi si susseguono con una certa regolarità. Il ritmo spesso è piuttosto lento, per fortuna accelera un po' negli ultimi episodi. Le scene d'azione sono realizzate discretamente bene, sebbene un numero maggiore sarebbe stato più gradito, è presente una sufficiente dose di violenza. È presente un moderato quantitativo di fanservice. I dialoghi sono sufficienti.
Finale: decisamente meglio di quanto mi sarei aspettato. Il finale ha saputo destare il mio interesse grazie a scene d'azione e combattimenti piuttosto convincenti ed avvincenti. Molto bello il passato di Re Salomone ed i suoi rapporti col padre.

In sintesi: Devils and Realist, nonostante sia un'opera palesemente indirizzata verso un pubblico femminile a causa di alcuni dettagli piuttosto rilevanti (l'abbigliamento di certi demoni, alcune scene piuttosto ambigue, certi dialoghi che non paiono essere proprio il massimo della virilità ecc) è discretamente fruibile anche da parte di un pubblico maschile. Al netto dei difetti si rivela essere un'opera discreta, piuttosto piacevole e dinamica verso la fine. Consigliata agli amanti della storia alternativa e del confronto sempre aperto tra fides et ratio.


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LaMelina

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
La figura di Re Salomone ricorre spesso nella produzione fumettistica nipponica, mostrando l'interesse controverso che i giapponesi nutrono verso il sacro e il demoniaco. Riuscendo a conciliare nella sua persona la conoscenza del Paradiso e la potenza dell'Inferno, Re Salomone si presta ad interpretare un ruolo chiave nella visione particolare che il Giappone ha di essi. Partendo dal presupposto che per un giapponese parlare di religione e di fede non è propriamente corretto, poiché vi si riscontra una mescolanza di credi unica nel suo genere, la rivisitazione della storia di un personaggio biblico deve essere presa con spirito libero e non con la convinzione di trovarvi qualche fondamento reale in ciò che viene narrato. Devils & Realist rientra in questo filone salomonico, mettendo in scena un incontro/scontro tra l'uomo, i demoni e gli angeli, nel quale l'antico sovrano d'Israele diviene il punto in cui i tre universi convergono e si mescolano.

Il protagonista di questo manga a quattro mani di Takadono Madoka e Yukihiro Utako, riproposto in versione animata dallo studio Dogakobo, scopre di discendere proprio dal figlio di Re Davide. Presosi un permesso da scuola per ritornare nella sua residenza dopo un mancato pagamento delle tasse scolastiche, William Twining si trova di fronte ad un patrimonio dilapidato dallo zio, un maggiordomo che ha preso a coltivare ortaggi perché non riceve più stipendio, e alla cocente verità di essere il contenitore dell'anima di Salomone. Il demone Dantalion, liberato del suo sigillo da una goccia di sangue del padrone di casa Twining, gli rivela infatti che egli è l'Elettore e che nelle sue vene scorre il sangue del Re Salomone, colui che soggiogò i demoni e ricevette il discernimento da Dio. Da qui prende l'avvio una battaglia intestina negli Inferi per l'approvazione da parte dell'Elettore, chiamato a decidere il nuovo sovrano dell'oscurità che sostituirà il dormiente Lucifero.
Erede di un passato di cui non ha memoria, William Twining è uno studente liceale dell'epoca Vittoriana, che ha votato la sua mente alla scienza. Dice di di sé che è un realista, che crede solo in ciò che i suoi occhi gli mostrano e in ciò che le sue mani sentono come concreto. William fin dall'inizio della storia si mostra restio ad accettare i demoni e la loro presenza sulla Terra; non riesce bene a spiegarsi chi siano e cosa centri lui con tutto quello che gli viene narrato. Non crede nemmeno nella Chiesa, perché gli angeli allo stesso modo dei demoni non esistono se non in qualità di fenomeni inspiegabili. Il suo realismo viene messo a dura prova dalle vicende in cui occorre, che lo portano ad essere conteso fra un regno di bestie peccaminose e una schiera di giustizieri alati.

In Devils & Realist il Paradiso e l'Inferno vengono interpretati in un'ottica capovolta, anche se non del tutto invertita. Fin dall'inizio della storia si è spinti a simpatizzare per lo schieramento dei demoni, anche perché è più facile instaurare un rapporto affettivo col personaggio di Dantalion, e in seguito con Sytry e Camio, che oltre a comparire spesso, si dimostrano più umani dello stesso protagonista. Mentre gli angeli sono sempre presentati in una veste autoritaria e dispotica, troppo ligi alle regole, con un'antipatia che li divora dal di dentro e quasi in preda a una follia corretrice degli errori dell'umanità. In questo senso, sembra che i "cattivi" siano proprio gli angeli che vogliono strappare l'Elettore ai demoni per non permettere loro di darsi una nuova guida; tuttavia attraverso la figura di Uriel, l'angelo da una sola ala, questi ultimi vengono rivalutati e lasciano intravedere quell'aura pia che dovrebbero possedere. Escluso il trio dei fantastici amici di William, ai quali si perdona ogni peccato per una questione affettiva, gli altri demoni si presentano con un aspetto inquietante, controllati da un istinto omicida irrefrenabile, esperti calcolatori che pensano solo al loro tornaconto, come dovrebbe essere adatto alla loro razza.

Pecca principale di D&R è il lato tecnico. L'animazione è spesso poco fluida, ripetitiva nelle scene d'azione, con un chara design che disperde la bellezza e l'armoniosità del manga. A volte i visi sono sproporzionati, per non parlare del naso che è reso troppo spigoloso e grande. Inoltre c'è una certa meccanicità nei movimenti dei personaggi. Il comparto sonoro invece è più curato: sia l'opening sia l'ending restano impresse per la loro bellezza.

Un anime di genere josei come Devils & Realist è rivolto ad un pubblico femminile, ma può essere guardato anche da un maschio, nonostante il ristretto numero di donzelle che compaiono. La storia è misteriosa al punto giunto, convincente e la caratterizzazione dei personaggi ben delineata, con un pizzico di azione che non guasta mai: tutte proprietà che un ragazzo apprezza. Con ciò bisogna stare attenti a non confondere il fanservice con qualcosa di più profondo, mettendo via il pregiudizio che uno josei sfoci in uno yaoi, cosa che spesso i maschietti pensano! Con la speranza che una seconda serie completi la storia, lasciata in sospeso per l'esiguità degli episodi assegnatile, fatevi condurre da Dantalion & Co. nella battaglia per diventare sovrani dell'Inferno.


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Arashi84

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
William Twining è un giovane nobile inglese di belle speranze: intelligente, caparbio e votato al realismo più assoluto, aspira a diventare una personalità di spicco nella politica o nell'economia del suo paese. Purtroppo i suoi sogni s'infrangono nel giorno in cui, tornando a casa da scuola per un periodo di vacanza, scopre che lo zio suo tutore, nonché addetto alla gestione del patrimonio, è andato in bancarotta, fuggendo via e lasciandolo con le tasche vuote. Anche la servitù è stata licenziata in massa, ad eccezione di Kevin Cecil, maggiordomo personale di William sin da quando era bambino, che decide di restare al fianco del padrone anche nella cattiva sorte, assumendo il più modesto ruolo di ortolano. Nella disperata ricerca di una soluzione ai suoi problemi, nella cantina di casa, William s'imbatte in un sigillo che, grazie a una goccia del suo sangue, evoca un demone di nome Dantalion. Il granduca degli inferi, spiega a un William abbastanza scettico che è la reincarnazione del Re Salomone, colui che aveva piegato a sé decine di eserciti demoniaci; oggi William è chiamato in virtù del suo sangue ad assurgere al ruolo di Principe elettore del nuovo re degli inferi, colui che governerà finché il riposo di Lucifero non avrà fine. Per quanto William, da realista convinto, non creda a una sola parola di Dantalion, presto si ritroverà a fronteggiare i demoni venuti dall'inferno per accaparrarsi il suo voto, senza contare che in tutto ciò, anche la chiesa svolgerà il suo ruolo.

Tratto dal manga omonimo pubblicato sulla rivista josei "Comic Zero-sum", "Devils & Realist" ne ripercorre i primi quattro numeri. L'anime, pur restando fedele all'originale nelle sue linee generali, applica qualche piccolo cambiamento, sia a livello di cronologia degli eventi, sia con l'omissione di alcuni capitoli o alcuni dettagli abbastanza importanti, forse non fondamentali per la trama in sé ma comunque utili per apprezzare al meglio i personaggi e gli intrighi posti in essere. Partendo dal presupposto che "Devils & Realist" non offre alcuna pretesa di credibilità (sia per quanto riguarda il setting storico che i riferimenti alle figure di spicco prese in esame), l'anime si presenta come una storia molto intrigante e ben elaborata, che riesce a prendersi sul serio quando richiesto ma che in generale offre un'atmosfera molto comica e leggera. La testardaggine di William, il suo non voler riconoscere l'esistenza dei demoni nonostante ciò che accade davanti ai suoi occhi, è il punto su cui verte l'intera storia: i demoni un tempo al comando di Salomone, provano per il ragazzo lo stesso amore e la devozione provata per il Re, mentre egli cerca in ogni occasione di smentire con teorie razionali, la possibilità della loro esistenza. Esemplare in questo caso la sua frase "Anche voi, come tutte le cose, siete formati da atomi". Ciò però porta allo scontento dei demoni, Dantalion e Sitri in particolare, ancora legati con corpo e cuore al loro Signore, e perché no, anche a William stesso. A parte la questione personale tra William e i demoni, un altro punto focale è la rappresentazione del mondo infernale e del paradiso, nonché le lotte e i dissapori che tra le due fazioni si vengono a creare. Come succede spesso in anime e manga, la chiesa non assume in questa storia il ruolo di salvatrice delle anime, di istituzione atta alla pura benevolenza e allo stesso tempo, il paradiso sembra essere popolato da creature angeliche di nome ma non di fatto. La sensazione è che Dantalion e co. siano più onesti e sinceri degli emissari divini, vuoi anche per il legame che li unisce al principe elettore, difatti le parole che William pronuncia sul finire della serie, "Creature più umane degli umani e più misericordiose degli angeli", esplicano bene la situazione.

Il cast è abbastanza ricco e seppur molti dei personaggi presentati restino sullo sfondo, sui protagonisti è stato fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione, con il risultato che ben presto ci si affeziona a ognuno di essi. La gamma di caratterizzazioni è inoltre molto vasta ed è impossibile trovare un personaggio uguale a un altro: il testardo William, il misterioso Salomone, il devoto Dantalion, il dolce Sitri, il fifone amante dell'occulto Isaac, l'imperturbabile Camio, il tormentato Kevin, il sadico Michael, la materna Astaroth, il contorto Gilles… ce n'è davvero per tutti i gusti, senza contare che ogni singolo personaggio nasconde un passato avvolto nel mistero. A questo proposito si fa presente una delle pecche dell'anime, dovuta fondamentalmente all'esiguo numero di episodi per un manga ancora in corso al settimo volume: la maggior parte dei misteri di cui sopra, non viene svelata, non vengono risolte oscure questioni riguardanti la volontà di paradiso e inferno, non vengono del tutto esplicate la natura e la volontà di Salomone né tantomeno è possibile capire come andrà avanti la storia dal punto in cui si è conclusa. Il finale chiude un arco narrativo del manga, allungando un po' troppo determinate situazioni e ponendo in chiusura una soluzione che leggermente si discosta dal manga ma che lascia comunque spazio a un'eventuale prosecuzione. In ultima analisi bisogna constatare come, seppur la serie si rivolga a un pubblico femminile e in alcuni frangenti si muova sul filo dello shonen-ai, risulti facilmente appetibile anche al pubblico maschile, forse grazie ad un buon mix e dosaggio di situazioni sentimentali prettamente al "femminile", azione e intrighi.

Il versante tecnico è l'altro punto debole di "Devils & Realist", difatti è palese sin dalla prima puntata la poca cura con cui l'anime, a livello grafico, è stato realizzato. I disegni del manga sono molto belli e i personaggi hanno un chara molto dettagliato, sia per quanto riguarda le pettinature, che l'abbigliamento o dettagli come gli occhi, ma nell'anime è tutto reso in maniera abbastanza superficiale; gli occhi sono poco dettagliati, i colori spenti e troppo spesso visi e corpi sono poco definiti o proporzionati. Non aiutano gli sfondi terribilmente statici e le animazioni non fluidissime, che anche nei momenti concitati, rendono l'azione un po' troppo immobile. Insomma, di certo l'anime non brilla per virtuosismi grafici, ma si avvale di una discreta colonna sonora e di un buon doppiaggio. Molto energica l'opening "Believe my dice", più dolce e romantica l'ending "A shadow's love song", entrambe cantate dai doppiatori dei personaggi principali (William, Sitri, Dantalion e Camio), la colonna sonora non è vastissima, ma ogni pezzo è evocativo e ben calzante alla situazione cui è associato, giungendo a un risultato soddisfacente. Ottimo il doppiaggio, a un cast abbastanza giovane ma famoso (Takuma Terashima, Tetsuya Kakihara, Takuya Eguchi) si affiancano veterani perfetti nei loro ruoli (Hiroshi Kamiya, Mitsuki Saiga, Jun Fukuyama).

Non mi aspettavo granché da questa serie animata, ho iniziato ad apprezzare il manga solo dal secondo numero e pensavo che l'anime avrebbe reso molto meno della controparte cartacea, invece le mie aspettative sono state superate e globalmente si può ritenere "Devils & Realist" un anime ben riuscito, seppur per sua natura stessa, incompleto e "inconcludente". Volendolo paragonare ad altri anime con manga in corso che hanno sofferto il problema della durata, ad esempio "Arata Kangatari", "Devils & Realist" ne esce comunque vincitore poiché nonostante tutto è comunque riuscito nell'intento di porre le basi di una storia, presentare i personaggi e caratterizzarli restando fedele al manga. Non è la serie dell'anno o della stagione, ma è gradevole quanto basta per poter essere seguita con interesse e perché no, anche con affetto. Credo che le avventure del nostro testardo realista e della schiera di assurdi personaggi che lo accompagnano mi mancheranno e come ormai succede spesso, non mi resta che sperare in una futura prosecuzione.