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nndoo

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
A volte si sente quasi l'esigenza di voler staccare la spina. Dopo una lunga giornata di studio o di impegni ti stendi sul letto, accendi il computer e, perché no, guardi un anime. A meno che tu non sia un masochista ti butterai su qualcosa di leggero, spensierato. Perché affaticare la tua mente con qualcosa di complesso come trame, sottotrame, intrighi, analisi psicologiche e chi più ne ha più ne metta? Per evadere, una commedia scolastica è più che appropriata. Magari con qualche sfumatura di slice of life e, perché no, infine anche con un pizzico di umorismo.

"No-Rin" è un anime del 2014 di dodici episodi. La trama, come la maggior parte delle commedie romantiche a sfondo scolastico, è tanto semplice quanto banale. Il protagonista della nostra storia è Kousaku Hata, studente di una scuola agraria, fan sfegatato di Yuka Kusakabe, l'idol più in voga del momento. Ma la notizia del ritiro dalle scene di lei lascia tutti sgomenti, e altrettanto scalpore farà anche il suo trasferimento nella scuola del nostro protagonista. In realtà la bellissima ragazza sembra avere un carattere completamente diverso da quello pubblico... riuscirà il nostro protagonista a conquistarla? Mischiate al tutto i compagni della scuola agraria e la solita amica d'infanzia, ed il gioco è fatto.

In realtà "No-Rin" è davvero un prodotto niente male. Anzi, non riesco a capacitarmi dei voti bassissimi che ha ricevuto. Ovviamente non si tratta di un capolavoro, ma è pur sempre godibilissimo. Il character design è tipico delle commedie, con un tratto semplice e molto rotondo, quasi ad accentuare la 'pucciosità' dei personaggi. I colori utilizzati così come le ambientazioni sono eccezionali. La vita dei campi e la natura emergono con forza con il prosieguo della storia e offrono una bella cornice alla vicenda. La spensieratezza e la comicità sono le caratteristiche principali di quest'anime. Le risate non mancheranno, favorite dalle situazioni assurde e dai comportamenti bizzarri dei personaggi, che per quanto stereotipati riescono a suscitare l'ilarità degli spettatori.

Per finire, mi sento assolutamente di consigliare "No-Rin": mi raccomando non tenete conto dei voti bassi e recuperate queste divertenti dodici puntate. Perfetto per chi ama le commedie e gli slice of life, particolarmente consigliato a chi, reduce da qualcosa di pesante, sta cercando una serie animata senza troppe pretese ma che unisca divertimento e qualche nota di fanservice.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Dalla vita non si smette mai d'imparare. Oggi, dopo la visone di questo "No-Rin", ho imparato a non associare mai anime e agricoltura se voglio evitare non solo la noia del guardarlo, ma anche l'imbarazzo nel raccontarlo. Dico questo perché magari qualcuno meno schizzinoso rispetto a me e ben disposto all'apprendere qualcosa sulla nobile arte primaria potrebbe trovare, e in parte giustificatamente, esagerate o prevenute le mie critiche. Diciamo allora che questa è una recensione che per il novanta percento rispecchia quelle che sono le mie inclinazioni personali, mentre il restante dieci percento cercherà di dare un contributo obiettivo alla valutazione di questo titolo.

Kusakabe Yuka, idol molto apprezzata in patria, improvvisamente decide di abbandonare le scene, perché stufa di quell'ambiente. Uno dei suoi fan più accaniti è Kosaku Hata, ragazzo iscritto alla Tama, una facoltà di agraria. Alla notizia, cade, ovviamente, in una profonda depressione, e a poco valgono gli incitamenti dei suoi amici per riportarlo alla normalità. La sua depressione, però, durerà relativamente poco, in quanto poco dopo farà la sua comparsa una nuova studentessa di nome Ringo, che altri non è che la ragazza idol tanto amata dal ragazzo. Kosaku si rende conto che è un'occasione più unica che rara di conoscere personalmente la sua ragazza dei sogni. La trama, che per la maggior parte del tempo narra di coltivazioni e altre attività agricole, proporrà un triangolo fa Hata, Ringo e la sua compagna d'infanzia Minori.

La critica numero uno che pongo a questo anime è il seguente: ma era proprio necessario mettere in piedi un'impalcatura del genere senza programmare degli adeguati sviluppi? Era davvero necessario fare entrare una idol all'interno di un istituto agrario, per lo più quasi muta e senza una personalità particolare, se poi la cosa non viene sfruttata per niente? Non sarebbe stata la stessa cosa fare entrare una ragazza qualsiasi?
Secondo punto di critica, e qui entra in gioco la componente "de gustibus", è la preponderanza dell'elemento agricolo sul resto della trama. Pomodori che si spaccano a contatto con l'acqua, pericoli alle coltivazioni derivanti da tifoni, melanzane coltivate in modo naturale, sono argomenti che sinceramente non m'interessano o, perlomeno, non quando guardo un anime. Il risultato è stato, per il sottoscritto, ore ed ore di pura noia che ha trovato rimedio solo quando, finalmente, sono scesi i titoli di coda.
Quanto all'aspetto comico-demenziale, l'anime parte bene, il primo episodio è stato molto divertente e qua e là momenti di grande ilarità sono presenti. Ma è troppo poco per un anime che avevo cominciato sperando di farmi quattro grasse risate. I personaggi, poi, non spiccano in niente, sono tutti abbastanza anonimi e credo che dimenticherò la loro esistenza in poche ore.
Infine, la solita frase "L'agricoltura è divertente": benissimo, fornite di zappa i personaggi, fate loro lavorare i campi per un po' e poi ne riparliamo...


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rikawilk98

Episodi visti: 13/12 --- Voto 3
"No-Rin" ha una trama banale, camuffata con l'ultimamente popolare tema della scuola agraria.

Il protagonista Kousaku Hata, studente della scuola agraria, appunto, è un fan sfegatato della idol Yuka Kusakabe, piccola lolita dagli occhioni rossi e i capelli viola. Purtroppo, il ritiro inspiegabile della cantante dalla carriera causa una profonda depressione del nostro personaggio principale. Ma hey! Un incredibile colpo di fortuna! L'ex-idol, con il nome di Ringo Kinoshita, si trasferisce proprio nella sua scuola, proprio nella sua classe! Kousaku prova subito a stringere amicizia, ma Ringo si rivela fredda e impassibile. Ma i fatti futuri si possono facilmente prevedere.
La trama, insomma, non è niente di sconvolgente, ma decente. Peccato solo la netta "ispirazione" presa da "Silver Spoon", una marea di scene ecchi uguali a tanti altri anime e le nozioni di agricoltura buttate qua e là tra una gag e l'altra.
Ci sono altri personaggi di cornice che servono per aumentare il fanservice: Minori, l'amichetta d'infanzia prosperosa del protagonista, la professoressa quarantenne che è convinta di essere piccola e kawaii, e Kei, uno pseudo-intelletualoide. Un'aggiunta simpatica è il Wallaby Wakadanna... anche se sembra un po' un ratto 'orsoforme'.

L'opening non rimane impressa: la solita sigla con molti acuti, adatta al genere, ma già sentita. L'ending, o meglio le otto ending, sono ancora più sdolcinate e noiose. Tutte sono cantate dalle seyuu di Ringo e Minori.

Le cose che non vanno le ho già dette nella trama: nozioni sparse, trama stupida ed ecchi non innovativo. Devo però ammettere che l'animazione è buona, i colori vividi e caldi, e i design dei protagonisti (tranne Kousaku, che non si differenzia dai personaggi maschili in un anime harem) sono ben fatti. Ci sono, inoltre, diverse scene esplicitamente prese da altri anime (come "Sailor Moon"), che fanno un bell'effetto.
Se dovessi consigliare "No-Rin" a qualcuno... beh, solo agli appassionati di anime leggeri e pieni di fanservice e di gare di raccolta di cetrioli in bikini.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
"No-Rin": due aggettivi per descriverlo? Simpatico, ma limitato; insomma, una commedia 'carinuccia', per nulla esaltante, che, sebbene alcune scene possano essere reputate spassose, non riesce a esaltare o appassionare in alcun modo.

Ringo Kinoshita è una "idol", classica pop star giapponese, che, stufa della vita di città, fugge in campagna, cercando di ritrovare la pace interiore e il sorriso che, nella sua vita precedente, aveva finito col perdere. Il suo trasferimento in una scuola agraria di provincia però non sarà per nulla tranquillo: innanzi tutto dovrà fare i conti con Kousaku Hata, un suo coetaneo e fan sfegatato della piccola idol, in secondo luogo avrà l'arduo compito di adattarsi a uno stile di vita del tutto estraneo.
Fin qui le vicende sembrano avere uno sviluppo interessante, ma, incredibilmente, si fermano qui; salvo pochi sviluppi, il rapporto tra Kousaku e Ringo non sembra avere chissà che cambiamenti. I due si conoscono meglio e scoprono di avere un feeling, ma, di fatto, soltanto nelle ultime due puntate la situazione sembra avere un risvolto un pochino più serio. Le restanti dieci puntate sono un susseguirsi di gag divertenti (alle volte invece per nulla simpatiche) che si susseguono senza una trama precisa. La scuola è molto animata e i protagonisti dovranno affrontare "rischiosissimi" pericoli, tipici di un contadino degli anni '40 insomma.

Fine. Questa è la "trama", se di trama si può parlare. Ma non è tutto qui: i personaggi sono monotoni e privi di spessore, piatti, stereotipati e dai caratteri fin troppo strambi. Minori Nakazawa, amica d'infanzia di Kousaku, Kochou Yoshida, prominente ragazza dai classici caratteri tsundere (dice una cosa ma intende tutto l'opposto), Kei Kamatori, compagno di classe del giovane protagonista e attratto in egual modo dalle donne e dalla campagna... riassumendo, un'accozzaglia di classici cliché che, soprattutto in questo caso, vengono accostati in maniera casuale, tanto per divertire un po'.
Vorrei analizzare ora il tema della campagna: banale. Sembra che l'autore di quest'opera voglia fare un lavoro di pubblicità a favore di un lavoro contadino ormai morto e sepolto. Certamente alcune scene sono molto divertenti, ma molte altre cadono in una pantomima oscena, alla disperata ricerca di strappare una risata.

La grafica è anche carina, i colori sono chiari e limpidi e le musiche riescono comunque a non sfigurare. Dunque si può affermare che l'apparato tecnico è a posto e il lavoro dietro quest'anime è certamente ben svolto, forse sprecato.
Non voglio sembrare troppo critico, di fatto "No-Rin" non è per nulla un obbrobrio, ma, alle volte, rimango maggiormente deluso per un anime dalle premesse carine, ma poi deluse, piuttosto che per un'opera nata male in partenza. L'idea infatti era piuttosto originale e già dalla prima puntata mi immaginavo tutte le possibili scenette di Ringo che, abituata alla vita cittadina, doveva lavorare per i campi. Eppure, con mio grande rammarico, questa parte viene completamente trascurata: Ringo si adatta immediatamente e l'obiettivo dell'opera sembra maggiormente rivolto all'agricoltura in sé.
Un altro possibile punto di svolta poteva essere l'amore tra Ringo e Kousaku, ma anche questo viene completamente lasciato in disparte.

Guardatelo, non affermo il contrario, ma sappiate che troverete una commedia scarsa che, al massimo, può farvi divertire un pochino... niente di eccezionale insomma.

Voto finale: 5


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Haru glory

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Vi piace l'agricoltura? Apprezzate Silver Spoon ma per i vostri gusti non è abbastanza demenziale? Mikage vi sta simpatica ma manca di Sex Appeal? Il Moe è la vostra religione? Il fanservice non è mai abbastanza per le vostre esigenze? Se a queste domande aveste risposto si No-Rin è esattamente quello che fa per voi. Questa serie di 12 episodi è tratta da una light novel, ancora in corso durante la messa in onda dell'anime, nell'inverno 2014, con ben 8 volumi.
L'opera inizialmente può apparire come una copia in chiave demenziale del ben più blasonato Silver Spoon, e per pura "coincidenza" va on-air esattamente nello stesso periodo, lasciando stare le strategie di marketing e pregiudizi, facendone conoscenza ci si accorge che invece questa serie ha delle buone carte da giocare nella partita per decretare la miglior commedia ambientata in un istituto agrario. Le scene comiche sono riuscitissime e sfruttano alla perfezione il contesto, varrebbe davvero la pena di essere visto solo per le sfuriate di Becky Sensei che pur essendo un personaggio secondario spicca immediatamente per la sua originalità ma ancor di più per la pazzia che caratterizza ogni sua entrata in scena. Se Kousaku non mi convince del tutto come protagonista (suoi feticismi inclusi) la coppia di coprotagoniste Minori e Ringo per quanto moe e stereotipate, vi stupiranno con la loro simpatia.
In generale rispetto a Gin no Saji rinuncia alla componente sportiva e slice of live in favore di quella sentimentale ed ecchi, purtroppo paga un grosso handicap per quanto riguarda l'introspezione psicologica dei personaggi, ed inoltre alcuni personaggi come ad esempio i boss della scuola hanno un ruolo quasi posticcio nella trama.
La realizzazione tecnica di Silver Link non brilla in assoluto ma la qualità delle animazioni è comunque sufficiente, le Ost anch'esse fanno il loro compito senza impressionare, non mi sono piaciute le sigle ma l'opening si salva per la parte visiva. Il character design è piuttosto anonimo ma rimane gradevole.
Tirando le somme somme si tratta di una commedia validissima del punto di vista umoristico, relativamente originale come contesto, ma nella media per quanto riguarda il resto, se vi piace l'agricoltura, volete farvi due sane risate e sopportate i finali inesistenti Nourin non vi deluderà.


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Rygar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Mai soffermarsi alle apparenze", così recita un detto. Effettivamente calzerebbe a pennello per questa serie, poiché se ci si limitasse a guardare il primo episodio parrebbe l'ennesima operetta scialba fatta di idol e protagonisti debosciati, e invece, se si ha la pazienza di proseguire, questo No Rin potrebbe rivelare alcune gradite sorprese…

No Rin è una serie della stagione invernale 2014 composta da 12 episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonima light novel del 2011, la quale ha dato origine ad un manga nel 2012 e a due manga nel 2013.

Trama: Kosaku Hata è uno studente di una scuola superiore agraria Tamo, il quale ha una passione quasi ossessiva nei confronti dell'idol Yuka Kusakabe (alias Ringo Kinoshita). Quando quest'ultima decide di abbandonare il mondo dello spettacolo, il ragazzo è colto da una forte depressione. I suoi amici tentano di tirarlo su ma invano. Quando si scoprirà che la piccola idol si è appena trasferita nella loro scuola, Kosaku si renderà conto che avrà un'opportunità per poter realizzare i suoi sogni e confessarle i suoi sentimenti, ma ci riuscirà senza ostacoli?

Grafica: sembra che si sia puntato sulla semplicità. Le ambientazioni sono piuttosto variegate e ben curate, il livello di dettaglio è più che buono. Le animazioni sono semplici ma efficaci. Non bellissimo il character design, che seppur piuttosto fedele alla light novel (il manga è disegnato meglio) tradisce un certo minimalismo.

Sonoro: non è eccezionale, qualcosa si salva. L'opening è la classica spremuta di loli, non proprio gradevole. Idem l'ending, cantato dalle doppiatrici, tuttavia risulta abbastanza divertente. Gli OST sono carini e divertenti. Effetti sonori nella media. Doppiaggio molto buono.

Personaggi: molto meglio di come ci si potrebbe aspettare. Un gruppo simpatico e folle, e spesso capace di elaborare pensieri e tattiche piuttosto mature per la loro età (come salvare un raccolto da una tempesta), la loro caratterizzazione è sicuramente buona, marginale è il fattore introspettivo, ben superiore è il fattore evolutivo, molto buona l'interazione.

Sceneggiatura: l'opera segue una linea temporale priva di salti, la sua fruibilità è molto buona nonostante la presenza di qualche sporadico flashback. Il ritmo s'attesta a livelli medi. Qualche scena d'azione (intesa come superamento delle avversità del mondo agricolo) è presente, così come è presente un buon quantitativo di fanservice, quasi sempre utilizzato a scopo umoristico. I dialoghi sono ottimi.

Finale: da una parte mi ha colpito positivamente (vista la maturità e la follia dell'episodio, sembrerebbe una contraddizione ma non lo è), dall'altra lascia un po' basiti la decisione del protagonista di "non decidere" a livello sentimentale (eppure aveva le idee chiare fino a poco prima), in ogni caso è un finale accettabile, che può chiudere perfettamente questa serie.

In sintesi: No Rin è molto meno superficiale di come appare ed è un'opera che sa intrattenere a 360°. Sa sia divertire che far riflettere. Di primo acchito potrebbe apparire banale e stereotipata, ma se si ha la forza di andare oltre al primo episodio si rivelerà un prodotto discreto, con un formato ottimale di episodi e capace di elargire delle belle soddisfazioni. Consigliato agli appassionati di opere rurali, così come agli amanti delle commedie sentimentali con qualche sprazzo di demenzialità.