Black Clover: la spada dell'Imperatore magico
La trama indicata nella scheda dell’opera “film ambientato nell’universo di Black Clover” dice tutto, e dice niente.
Intanto iniziamo col dire che "lack Clover" è un manga iniziato nel 2015 e non ancora concluso, è arrivato al 36 volume ed è una serie forte di Shonen Jump. Si tratta di un battle shonen di notevole successo con tanto di serie anime iniziata nel 2017 e durata 170 episodi: la serie è presente sia su Cruchyroll che su Netflix. Nel 2016 era stato creato un OAV (1 episodio) arrivato da noi solo in ambito amatoriale.
La serie anime (TV) è durata fino all’inverno 2021 e dunque molti aspettavano una ripresa ed un proseguo, invece Netflix ha deciso di finanziare un film animato uscito l’anno scorso e lavorato dallo studio Pierrot, questo studio ha al suo attivo una lunghissima serie di successi sin dal suo sorgere negli anni ‘80, fra questi ricordiamo la vecchia Lamù, varie serie di maghette e Orange Road, ma come dicevo non esiste solo la sua età dell’oro ormai passata: esistono cose più recenti come Bleach, Naruto o Kingdom.
Il regista è Ayataka Tanemura da me conosciuto come direttore delle animazioni di DAYS, ma anche regista del molto criticato "Devilman Crybaby". Il resto dello staff non è degno di nota anche se il film è uscito benissimo dalle loro mani.
Iniziamo col dire qualcosa sulla trama di questo film: il cattivo si chiama stavolta Konrad, è stato imperatore della magia, ed è aiutato dalle anime redivive di altri tre imperatori del passato.
27 generazioni di imperatori si sono battuti per difendere il regno fino a Konrad, poi costui - dopo aver a lungo lavorato per il popolo-, impazzisce dal dolore di una perdita e decide che creerà un mondo dove tutti saranno felici. Sappiamo che non è importante solo cosa si vuol fare ma anche come lo si vuol fare… Konrad si propone di arrivare al suo scopo usando i poteri della sua spada, cimelio creato dal primo imperatore e impregnato della magia di tutti quelli successivi, un potente manufatto che può essere usato tanto per salvare quanto per portare morte e distruzione. Konrad vuole fare una strage al termine della quale i sopravvissuti vivranno nel suo regno felice, sotto il suo controllo. Fermato dieci anni prima da una ribellione dei cavalieri più potenti ora è nuovamente libero e solo l’antimagia di Asta può distruggere la sua arma e salvare l’umanità. Come avete visto la trama è semplice ma il risultato non è uno di quegli obbrobri tipo i vecchi film di "Dragon Ball" (che mi sono rimasti sempre sullo stomaco) ma un bel film di combattimenti, che si può guardare proprio per questo conoscendo poco o niente del fumetto di Yuuki Tabata.
La durata permette di organizzare una bella storia in cui tutto ha la giusta durata. Il protagonista forse non riuscirà a divenire simpatico, ma è frutto della conoscenza dell’autore dei vecchi battle shonen, in primis One Piece: se Luffy vuole diventare il Re dei Pirati, qui il protagonista punta a diventare l’Imperatore Magico.
Il mio voto è 8 ½ più alto dunque del voto che ho dato a numerose opere di Miyazaki o di Mamoru Hosoda o di Masashi Ando o ad altri registi celebri.
Ma ad ognuno mi sono avvicinato chiedendo qualcosa di diverso e ognuno mi ha dato un prodotto dunque diverso dagli altri, qui chiedevo solo mazzate e le mazzate sono state ben disegnate punto.
Intanto iniziamo col dire che "lack Clover" è un manga iniziato nel 2015 e non ancora concluso, è arrivato al 36 volume ed è una serie forte di Shonen Jump. Si tratta di un battle shonen di notevole successo con tanto di serie anime iniziata nel 2017 e durata 170 episodi: la serie è presente sia su Cruchyroll che su Netflix. Nel 2016 era stato creato un OAV (1 episodio) arrivato da noi solo in ambito amatoriale.
La serie anime (TV) è durata fino all’inverno 2021 e dunque molti aspettavano una ripresa ed un proseguo, invece Netflix ha deciso di finanziare un film animato uscito l’anno scorso e lavorato dallo studio Pierrot, questo studio ha al suo attivo una lunghissima serie di successi sin dal suo sorgere negli anni ‘80, fra questi ricordiamo la vecchia Lamù, varie serie di maghette e Orange Road, ma come dicevo non esiste solo la sua età dell’oro ormai passata: esistono cose più recenti come Bleach, Naruto o Kingdom.
Il regista è Ayataka Tanemura da me conosciuto come direttore delle animazioni di DAYS, ma anche regista del molto criticato "Devilman Crybaby". Il resto dello staff non è degno di nota anche se il film è uscito benissimo dalle loro mani.
Iniziamo col dire qualcosa sulla trama di questo film: il cattivo si chiama stavolta Konrad, è stato imperatore della magia, ed è aiutato dalle anime redivive di altri tre imperatori del passato.
27 generazioni di imperatori si sono battuti per difendere il regno fino a Konrad, poi costui - dopo aver a lungo lavorato per il popolo-, impazzisce dal dolore di una perdita e decide che creerà un mondo dove tutti saranno felici. Sappiamo che non è importante solo cosa si vuol fare ma anche come lo si vuol fare… Konrad si propone di arrivare al suo scopo usando i poteri della sua spada, cimelio creato dal primo imperatore e impregnato della magia di tutti quelli successivi, un potente manufatto che può essere usato tanto per salvare quanto per portare morte e distruzione. Konrad vuole fare una strage al termine della quale i sopravvissuti vivranno nel suo regno felice, sotto il suo controllo. Fermato dieci anni prima da una ribellione dei cavalieri più potenti ora è nuovamente libero e solo l’antimagia di Asta può distruggere la sua arma e salvare l’umanità. Come avete visto la trama è semplice ma il risultato non è uno di quegli obbrobri tipo i vecchi film di "Dragon Ball" (che mi sono rimasti sempre sullo stomaco) ma un bel film di combattimenti, che si può guardare proprio per questo conoscendo poco o niente del fumetto di Yuuki Tabata.
La durata permette di organizzare una bella storia in cui tutto ha la giusta durata. Il protagonista forse non riuscirà a divenire simpatico, ma è frutto della conoscenza dell’autore dei vecchi battle shonen, in primis One Piece: se Luffy vuole diventare il Re dei Pirati, qui il protagonista punta a diventare l’Imperatore Magico.
Il mio voto è 8 ½ più alto dunque del voto che ho dato a numerose opere di Miyazaki o di Mamoru Hosoda o di Masashi Ando o ad altri registi celebri.
Ma ad ognuno mi sono avvicinato chiedendo qualcosa di diverso e ognuno mi ha dato un prodotto dunque diverso dagli altri, qui chiedevo solo mazzate e le mazzate sono state ben disegnate punto.