Tenshi no Drop
Sì, sto parlando con te, proprio con te... Te che hai appena visto questa recensione, non aprirla! Vai oltre, il mondo dell'animazione è vario, non fermarti a questa recensione con l'unico scopo di dare un senso ai sei minuti impiegati per vedere quest'ani... quest'oper... No! Non ce la posso fare... Stacco qui l'introduzione, io l'avvertenza l'ho data!
Ecco, l'hai aperta! Il danno ormai è fatto, non dire poi che non ti avevo avvertito, eh!
Ah ah... Non sapevo bene come cominciare questa "recensione" (semmai ci sia qualcosa da recensire), quindi perché non con una bella risata?!
P.S. Come mai AnimeClick.it me l'abbia suggerito tra le schede in home ancora mi sfugge, comunque la scena è andata più o meno così: "Un episodio! Vediamo cosa sarà mai questo anime!" Non l'avessi mai fatto!
A questo punto sfruttiamo almeno l'occasione e andiamo di recensione, va! Così, semmai a qualcuno venisse voglia di vederlo, è preparato...
"Tenshi no Drop" è un anime (credo!) di un solo episodio, tratto dal manga omonimo... E fino qua ci siamo...
Le nostre protagoniste sono Botan e Shinobu, studentesse di un'accademia femminile che un giorno come tanti fanno l'incontro di un angelo (dal titolo, tenshi), e dall'aureola dovrebbe esserlo, anche se quell'aureola... Ok, ok, andiamo avanti, Un-chan.
L'opera è un miscuglio di strani avvenimenti, da pugni in faccia a incidenti con le travi (non chiedete, è meglio), fino ad arrivare ad un certo punto della "storia" dove Un-chan offre da mangiare alle ragazze la sua aureola... Così, dal nulla... (Di cosa sarà fatta?)
Tutte contente raggeleranno presto nello scoprire che c'è un effetto collaterale, e cioè che da quel momento in poi… Come posso spiegarlo?! Ehm, urineranno gelatine? Caramelle? Non so cosa siano, ma va beh, ci siamo capiti (l'aureola? Anche lei composta dai medesimi "ingredienti" delle gelatine).
L'anime continua con le nostre protagoniste che tra un "puru puru" (suono usato per l'emissione di... oh, insomma, avete capito!) di qua e un "puru puru" di là riempiono la stanza di gelatine che neanche le fabbriche di orsetti gommosi ci riuscirebbero.
E... E... Niente! La trama è bella che finita, i disegni sono minimali ma fatti anche bene, diciamo nella media.
Fortunatamente dura poco, meno di sei minuti, altrimenti non oso immaginare dove sarebbero potuti arrivare.
Unica nota a favore, se devo essere sincero, è che un paio di volte una risata me l'ha strappata (almeno quella...).
Concludo questa bella chiacchierata con un avvertimento: occhio alle schede proposte in home, che poi vengono fuori queste cose!
Ecco, l'hai aperta! Il danno ormai è fatto, non dire poi che non ti avevo avvertito, eh!
Ah ah... Non sapevo bene come cominciare questa "recensione" (semmai ci sia qualcosa da recensire), quindi perché non con una bella risata?!
P.S. Come mai AnimeClick.it me l'abbia suggerito tra le schede in home ancora mi sfugge, comunque la scena è andata più o meno così: "Un episodio! Vediamo cosa sarà mai questo anime!" Non l'avessi mai fatto!
A questo punto sfruttiamo almeno l'occasione e andiamo di recensione, va! Così, semmai a qualcuno venisse voglia di vederlo, è preparato...
"Tenshi no Drop" è un anime (credo!) di un solo episodio, tratto dal manga omonimo... E fino qua ci siamo...
Le nostre protagoniste sono Botan e Shinobu, studentesse di un'accademia femminile che un giorno come tanti fanno l'incontro di un angelo (dal titolo, tenshi), e dall'aureola dovrebbe esserlo, anche se quell'aureola... Ok, ok, andiamo avanti, Un-chan.
L'opera è un miscuglio di strani avvenimenti, da pugni in faccia a incidenti con le travi (non chiedete, è meglio), fino ad arrivare ad un certo punto della "storia" dove Un-chan offre da mangiare alle ragazze la sua aureola... Così, dal nulla... (Di cosa sarà fatta?)
Tutte contente raggeleranno presto nello scoprire che c'è un effetto collaterale, e cioè che da quel momento in poi… Come posso spiegarlo?! Ehm, urineranno gelatine? Caramelle? Non so cosa siano, ma va beh, ci siamo capiti (l'aureola? Anche lei composta dai medesimi "ingredienti" delle gelatine).
L'anime continua con le nostre protagoniste che tra un "puru puru" (suono usato per l'emissione di... oh, insomma, avete capito!) di qua e un "puru puru" di là riempiono la stanza di gelatine che neanche le fabbriche di orsetti gommosi ci riuscirebbero.
E... E... Niente! La trama è bella che finita, i disegni sono minimali ma fatti anche bene, diciamo nella media.
Fortunatamente dura poco, meno di sei minuti, altrimenti non oso immaginare dove sarebbero potuti arrivare.
Unica nota a favore, se devo essere sincero, è che un paio di volte una risata me l'ha strappata (almeno quella...).
Concludo questa bella chiacchierata con un avvertimento: occhio alle schede proposte in home, che poi vengono fuori queste cose!
In caso vi siate imbattuti su questa pagina di Animeclick.it (cosa credo successa o per via di un vostro "amico" oppure per caso, girovagando in cerca di un anime da vedere), non ci giriamo troppo intorno, vi do un semplice suggerimento: chiudete qui la pagina e dimenticate il titolo "Tenshi Drop". Questa opera è il decadimento più assoluto, vi prende l'innocenza e ve la calpesta, e non come fa un hentai (che è semplicemente pornografico): questo anime è un semplice modo per dimostrare che l'animazione giapponese, con "School Days", non ha raggiunto niente.
Se non sapete ancora la trama di questo anime, esso tratta di due bambine loli (nulla di male finora) che incontrano un angelo spuntato a caso da un buco in un soffitto di una casa, nella quale ci siamo finiti per puro caso, che gli dà da mangiare una ciambella che porta al posto dell'aureola, che in realtà è fatta di urina! No, non vi sto prendendo in giro, avete letto bene! Di urina. E non è finita! Inoltre le due ragazze iniziano a urinare (come se fosse normale) ciambelle dal... loro apparato riproduttore, per non dire altro; vi sembra normale?! L'anime nel complesso è solo questo. Se la trama non vi ha già convinto a chiudere la pagina, non so cosa dire. Del lato tecnico, possiamo dire, l'audio non è pessimo, lo ammetto, le voci sono molto tenue e stereotipate, i disegni sono semplicemente mediocri e semplici, i colori sono tenui, quasi a scomparire, e le animazioni pessime, con sfondi fermi e immobili e immagini totalmente ferme. E' palesemente lo special di "Kiss x Sis" (un anime incestuoso, molto meglio di questa roba, nonostante sia anche esso roba), anche se questa è solo una mia teoria: alcune frasi sono semplicemente identiche, come quell'irritante "ciu" per segnare un bacio oppure quella frase sulla dolcezza delle ragazze... avete capito.
In sintesi, ho dato il voto uno solo per misericordia, se no avrei messo niente; le mie motivazioni mi sembrano chiare, almeno credo. Non sono tipo da mettere voti così bassi, ma questo anime non merita altro. Spero che la recensione sia stata utile.
Se non sapete ancora la trama di questo anime, esso tratta di due bambine loli (nulla di male finora) che incontrano un angelo spuntato a caso da un buco in un soffitto di una casa, nella quale ci siamo finiti per puro caso, che gli dà da mangiare una ciambella che porta al posto dell'aureola, che in realtà è fatta di urina! No, non vi sto prendendo in giro, avete letto bene! Di urina. E non è finita! Inoltre le due ragazze iniziano a urinare (come se fosse normale) ciambelle dal... loro apparato riproduttore, per non dire altro; vi sembra normale?! L'anime nel complesso è solo questo. Se la trama non vi ha già convinto a chiudere la pagina, non so cosa dire. Del lato tecnico, possiamo dire, l'audio non è pessimo, lo ammetto, le voci sono molto tenue e stereotipate, i disegni sono semplicemente mediocri e semplici, i colori sono tenui, quasi a scomparire, e le animazioni pessime, con sfondi fermi e immobili e immagini totalmente ferme. E' palesemente lo special di "Kiss x Sis" (un anime incestuoso, molto meglio di questa roba, nonostante sia anche esso roba), anche se questa è solo una mia teoria: alcune frasi sono semplicemente identiche, come quell'irritante "ciu" per segnare un bacio oppure quella frase sulla dolcezza delle ragazze... avete capito.
In sintesi, ho dato il voto uno solo per misericordia, se no avrei messo niente; le mie motivazioni mi sembrano chiare, almeno credo. Non sono tipo da mettere voti così bassi, ma questo anime non merita altro. Spero che la recensione sia stata utile.
Dall'età di cinque anni seguo anime e manga di ogni genere, ma appena penso di averle viste tutte ecco che fuoriesce dalla deviata mente di chissà quale autore giapponese "Tenshi no Drop".
Non so se dedicarmi all'introduzione della "trama" sia cosa utile o meno, visto che la suddetta "opera" consta di cinque minuti - e meno male! -, ma proviamoci. Un bel giorno due bambine iniziano a frequentare una scuola che a primo impatto sembra di alto livello. Qui fanno improvvisamente conoscenza con un angelo (?) con la stessa loro divisa (parrebbe delle elementari, se non addirittura dell'asilo), che fornirà alle due il potere di... abbiate pazienza ho bisogno d'aria... defecare dolci. Fine dell'introduzione, anche perché lo stomaco e la mente cominciano a dare segni di sbilanciamento al sottoscritto.
Sono sempre pronto a inoltrarmi in nuovi generi e storie con tutte le dovute particolarità, ma in questo aborto condito da umana demenza francamente non riesco a trovare un singolo elemento positivo che mi porti a consigliarne la visione, seppur longevo meno di un caffè al bar. Non è una semplice questione di cattivo gusto, è oltre, e per di più non si ferma al semplice concetto di disgusto, ma lo amplia condendolo con del lolicon/yuri che francamente mi ha lasciato sbigottito. Gli ultimi venti secondi sono riusciti a darmi l'ultima legnata psicologica prima dei tanto agognati titoli di coda, e non vi dirò il perché. Il dubbio più grande che mi è passato per la testa è però un altro, ovvero: "Chi ha permesso la creazione di uno schifo del genere? Chi ha avuto lo stomaco di finanziarlo? Chi di disegnarlo?".
E' incredibile, sto davvero trattando questo anime come se fosse degno di una recensione standardizzata al punto da delinearne l'aspetto tecnico. C'è moe a fiumi, falsa carineria a pacchi e uno stile di disegno assai luminoso e colorato da far quasi pensare a un anime per bambini. E' fluido, va detto, ma in cinque minuti va altrettanto detto che non v'è granché su cui soffermarsi. L'audio è discreto, poiché come già detto non v'è molto da ascoltare in cinque minuti di demenza.
Nella personale top ten del sottoscritto sono pochi gli anime che entrano nella categoria "da non guardare mai più e da dimenticare al più presto"; ecco, "Tenshi no Drop" purtroppo non rientra in essa, semplicemente perché un abominio di questa tipologia non si dimentica, non facilmente almeno. Potrei stare qui a scrivere altre trenta righe al fine di sconsigliarvi la visione, ma so per certo che otterrei l'effetto contrario. Pertanto guardatelo, ma poi non dite che non siete stati avvertiti.
Non so se dedicarmi all'introduzione della "trama" sia cosa utile o meno, visto che la suddetta "opera" consta di cinque minuti - e meno male! -, ma proviamoci. Un bel giorno due bambine iniziano a frequentare una scuola che a primo impatto sembra di alto livello. Qui fanno improvvisamente conoscenza con un angelo (?) con la stessa loro divisa (parrebbe delle elementari, se non addirittura dell'asilo), che fornirà alle due il potere di... abbiate pazienza ho bisogno d'aria... defecare dolci. Fine dell'introduzione, anche perché lo stomaco e la mente cominciano a dare segni di sbilanciamento al sottoscritto.
Sono sempre pronto a inoltrarmi in nuovi generi e storie con tutte le dovute particolarità, ma in questo aborto condito da umana demenza francamente non riesco a trovare un singolo elemento positivo che mi porti a consigliarne la visione, seppur longevo meno di un caffè al bar. Non è una semplice questione di cattivo gusto, è oltre, e per di più non si ferma al semplice concetto di disgusto, ma lo amplia condendolo con del lolicon/yuri che francamente mi ha lasciato sbigottito. Gli ultimi venti secondi sono riusciti a darmi l'ultima legnata psicologica prima dei tanto agognati titoli di coda, e non vi dirò il perché. Il dubbio più grande che mi è passato per la testa è però un altro, ovvero: "Chi ha permesso la creazione di uno schifo del genere? Chi ha avuto lo stomaco di finanziarlo? Chi di disegnarlo?".
E' incredibile, sto davvero trattando questo anime come se fosse degno di una recensione standardizzata al punto da delinearne l'aspetto tecnico. C'è moe a fiumi, falsa carineria a pacchi e uno stile di disegno assai luminoso e colorato da far quasi pensare a un anime per bambini. E' fluido, va detto, ma in cinque minuti va altrettanto detto che non v'è granché su cui soffermarsi. L'audio è discreto, poiché come già detto non v'è molto da ascoltare in cinque minuti di demenza.
Nella personale top ten del sottoscritto sono pochi gli anime che entrano nella categoria "da non guardare mai più e da dimenticare al più presto"; ecco, "Tenshi no Drop" purtroppo non rientra in essa, semplicemente perché un abominio di questa tipologia non si dimentica, non facilmente almeno. Potrei stare qui a scrivere altre trenta righe al fine di sconsigliarvi la visione, ma so per certo che otterrei l'effetto contrario. Pertanto guardatelo, ma poi non dite che non siete stati avvertiti.
Bambine che urinano dolcetti. Vorrei che ci fosse un modo per indorare la pillola, per ammantare questi cinque minuti di nonsense a tinte pastello di un'aura di genialità alla "Nazo no Kanojo X", ma da parte mia sarebbe soltanto un capzioso e tutt'altro che gratificante esercizio di stile. Cionondimeno sarebbe troppo facile cedere all'impulso di punire "Tenshi no Drop" (o "Tenshi no Droppings", come sarebbe stato più onesto chiamarlo) col silenzio; al contrario, oserei dire che in un certo qual senso dovremmo essere grati della sua esistenza, in quanto ci costringe a misurarci con una verità talvolta difficile da accettare per noi appassionati, vale a dire che l'animazione giapponese non è tutta rose e fiori.
Botan e Shinobu, amiche d'infanzia, sono al loro primo giorno di scuola in un'accademia femminile. Dal soffitto della loro nuova camera da letto precipita l'angioletto Un-chan, che offre loro un morso della sua aureola-ciambella con la promessa che le renderà felici. E in cosa potrebbe mai consistere questa felicità se non nella capacità di espellere dolcetti dall'uretra?
Tutto qui, davvero, a fronte di un manga edito da Holp Shuppan che a tutt'oggi consta di tre volumi e che francamente non so quanti di coloro che hanno visionato questo special avranno voglia di recuperare. Se è vero che è l'eccesso di significati, e non la mancanza di significato alcuno, a decretare l'efficacia del nonsense, ebbene "Tenshi no Drop" fallisce miseramente in questo intento: siamo infatti al cospetto di una zuccherosa micro-Babele in movimento, peraltro un tantinello disgustosa data la presenza del binomio lolicon-omorashi (eccitazione sessuale derivata dall'urina). Quel che più mi sconcerta, tuttavia, non è il fatto che qualcuno (nella fattispecie tale Chizuna Nakajima) possa essersene uscito con una simile idea, bensì che quest'ultima sia stata ritenuta meritevole di essere trasposta su carta prima e su supporto audiovisivo poi. A beneficio di chi, esattamente? No, aspettate, non credo di volerlo sapere.
Non è una questione di moralismo: per quanto la prospettiva mi paia di una tristezza incommensurabile, ognuno ha il diritto di sollazzarsi con ciò che più gli aggrada, comprese le bambine dalla vescica impazzita. Ma che qualcuno ci lucri sopra, ecco, mi pare più grave di qualsiasi perversione, anche se devo dire che, se visto con lo spirito giusto, qualche risata al colmo dell'esasperazione "Tenshi no Drop" la può anche strappare.
Se vi piacciono i colori tenui, le gote imporporate e le linee morbide il comparto grafico (naturalmente privo di virtuosismi che, in ogni caso, risulterebbero quantomeno fuori luogo) non vi deluderà, anche se più che dare sfogo alla vescica pare che le protagoniste defechino. L'assurdità di quest'atto altrimenti privo di nota viene inoltre sottolineata da gridolini estatici e da una fastidiosissima onomatopea. Il doppiaggio, per quanto appropriato, risulta godibile soltanto da cani e pipistrelli; stendiamo infine un velo pietoso sulla colonna sonora, se così possiamo chiamarla, davvero irritante nella sua ripetitività.
Concludo con una nota di carattere personale: quella che è ormai in procinto di concludersi è la mia centesima recensione su questo sito. Festeggio questa ricorrenza con il mio primo, e spero ultimo, 2.
Botan e Shinobu, amiche d'infanzia, sono al loro primo giorno di scuola in un'accademia femminile. Dal soffitto della loro nuova camera da letto precipita l'angioletto Un-chan, che offre loro un morso della sua aureola-ciambella con la promessa che le renderà felici. E in cosa potrebbe mai consistere questa felicità se non nella capacità di espellere dolcetti dall'uretra?
Tutto qui, davvero, a fronte di un manga edito da Holp Shuppan che a tutt'oggi consta di tre volumi e che francamente non so quanti di coloro che hanno visionato questo special avranno voglia di recuperare. Se è vero che è l'eccesso di significati, e non la mancanza di significato alcuno, a decretare l'efficacia del nonsense, ebbene "Tenshi no Drop" fallisce miseramente in questo intento: siamo infatti al cospetto di una zuccherosa micro-Babele in movimento, peraltro un tantinello disgustosa data la presenza del binomio lolicon-omorashi (eccitazione sessuale derivata dall'urina). Quel che più mi sconcerta, tuttavia, non è il fatto che qualcuno (nella fattispecie tale Chizuna Nakajima) possa essersene uscito con una simile idea, bensì che quest'ultima sia stata ritenuta meritevole di essere trasposta su carta prima e su supporto audiovisivo poi. A beneficio di chi, esattamente? No, aspettate, non credo di volerlo sapere.
Non è una questione di moralismo: per quanto la prospettiva mi paia di una tristezza incommensurabile, ognuno ha il diritto di sollazzarsi con ciò che più gli aggrada, comprese le bambine dalla vescica impazzita. Ma che qualcuno ci lucri sopra, ecco, mi pare più grave di qualsiasi perversione, anche se devo dire che, se visto con lo spirito giusto, qualche risata al colmo dell'esasperazione "Tenshi no Drop" la può anche strappare.
Se vi piacciono i colori tenui, le gote imporporate e le linee morbide il comparto grafico (naturalmente privo di virtuosismi che, in ogni caso, risulterebbero quantomeno fuori luogo) non vi deluderà, anche se più che dare sfogo alla vescica pare che le protagoniste defechino. L'assurdità di quest'atto altrimenti privo di nota viene inoltre sottolineata da gridolini estatici e da una fastidiosissima onomatopea. Il doppiaggio, per quanto appropriato, risulta godibile soltanto da cani e pipistrelli; stendiamo infine un velo pietoso sulla colonna sonora, se così possiamo chiamarla, davvero irritante nella sua ripetitività.
Concludo con una nota di carattere personale: quella che è ormai in procinto di concludersi è la mia centesima recensione su questo sito. Festeggio questa ricorrenza con il mio primo, e spero ultimo, 2.
Guardo anime da circa dieci anni, ormai credevo che niente potesse più sorprendermi... mai sottovalutare il Giappone! Questo speciale, in cinque minuti, ha preso la mia intera esistenza, l'ha calpestata, usata per giocare a calcio e poi ci ha urinato dolcetti sopra. Mi tremano le mani, è la prima volta che un anime mi turba così tanto da farmi tremare le mani. Non è divertente, non è di cattivo gusto, non è bello, ma non è neanche brutto. E' solo quello che sembra. E' un anime sincero, spudorato ed emozionante: guardare questo anime è come fare sesso. Ho dovuto dargli un voto, ed è cinque, solo perché non posso mettere come voto un grosso punto interrogativo. La storia... no, non lo so. Non c'è una storia, c'è un fatterello che accade. Due loli generiche entrano in una scuola generica in un'aula per club generica. A un certo punto arriva un angelo in grado di urinare ciambelle, quindi anche loro cominciano a urinare dolci. Basta, non è descrivibile, non è recensibile, non è votabile. Chi non l'ha visto deve guardarlo, chi l'ha già visto ha tutta la mia compassione, sappiate di non essere gli unici.
Non è un anime da apprezzare solo per il nonsense, sempre gradito, ma è così fantastico che scava nella tua anima finché tu non riesci a carpirne la vera essenza: durante la visione potrebbe capitarvi di vedere un tunnel con una luce alla fine... non andate verso la luce. Guardatelo, amatelo, e fatelo vedere ai vostri amici per non essere gli unici. Non sono le morali di "One Piece" a cambiare il modo di vivere, la risposta sono anime come "Tenshi no Drop". Indescrivibile, inarrivabile, geniale.
Non è un anime da apprezzare solo per il nonsense, sempre gradito, ma è così fantastico che scava nella tua anima finché tu non riesci a carpirne la vera essenza: durante la visione potrebbe capitarvi di vedere un tunnel con una luce alla fine... non andate verso la luce. Guardatelo, amatelo, e fatelo vedere ai vostri amici per non essere gli unici. Non sono le morali di "One Piece" a cambiare il modo di vivere, la risposta sono anime come "Tenshi no Drop". Indescrivibile, inarrivabile, geniale.