Adventure Time
Adventure Time ERA un bellissimo cartone: colorato, non-sense, pieno di possibilità narrative e storie assurde, come in un sogno. Mi ricordo che ogni episodio mi prendeva tantissimo e per un periodo era anche il mio cartone preferito, ne collezionavo persino i fumetti e comprai anche il cofanetto PAL in dvd della prima stagione. Ero troppo innamorata di questa serie: volevo che Finn e Gommarosa si mettessero insieme (poi scoprii che Gommarosa in realtà era innamorata di Marceline, e fu la mia seconda coppia gay di un cartone occidentale, oltre a Jumbaa e Pleakley di "Lilo & Stitch", a cui mi interessai) e a ogni episodio che finiva ero sempre soddisfatta di quanto i finali fossero imprevedibili e non cadessero nello scontato. Adoravo anche l'episodio di Fionna e Cake: insomma, un cartone ideale per i pazzi scatenati come me. Poi però, iniziarono a subentrare i problemi. L'ultimo episodio veramente bello a mio avviso fu "Simon & Marcy", ambientato durante la guerra dei funghi, dove veniva descritta l'amicizia tra il futuro re-Ghiaccio e la futura regina dei vampiri.
Poi però mi accorsi che nella serie erano già presenti dei problemi:
- prima di tutto la censura, anche di parti inutili, degli episodi in lingua italiana. Io l'inglese per fortuna lo so a livello C1 quindi non ho problemi a vedermi gli episodi in lingua (ovviamente la versione USA, non quella UK o Australiana, piene di censure e tagli), e neanche altri fan. Per chi non avesse un livello alto d'inglese, allora l'ideale sarebbe vedere gli episodi in inglese con i sottotitoli in italiano. Comunque questa è una mia fisima, ergo ignoratela pure...
- i momenti di climax venivano risolti con un anticlimax pazzesco e con un ritorno alla normalità: Principessa Gommarosa 13enne? Incantesimo temporaneo! Addirittura Finn aveva perso il braccio e...gli era ricresciuto (qui faccio uno strappo alla regola, volevo davvero vedere quell'episodio, ma appena ho saputo dell'anticlimax, ho rinunciato...che senso ha vedere qualcosa se poi sai che viene cancellata e annullata dagli stessi creatori?) e soprattutto il peggio del peggio: Finn è l'unico umano sulla terra (a parte suo padre, ma ok, non è lui il mio problema). Il re Ghiaccio aveva una ragazza chiamata Betty, che morì nella guerra dei Funghi. Anzichè far accettare ai bambini (anche se secondo me Adventure Time è un cartone dai 10 anni in su) e ai ragazzi l'idea della morte, Betty viene portata in salvo nel mondo del futuro, in un episodio dal ritmo ultra-rapido e senza emozioni. Veramente un peccato. Come anche l'episodio Evergreen dove viene mostrata la corona di Re Ghiaccio, risalente alla preistoria, miliardi di anni prima della guerra dei Funghi. Ma io avrei voluto vedere, come è scoppiata la guerra.
- Gli episodi sui personaggi secondari della sesta stagione: partendo da quello dedicato alla PSB e a Marceline, all'episodio dedicato al verme che vive nel violino di Jake... piatti, insipidi, il contrario di ciò che contraddistingueva le prime stagioni della serie.
- I figli di Jake e Iridella che appena nati nello stesso episodio diventano subito adulti in poche ore.
- La principessa Fiamma, una delle fidanzate più noiose della storia. E anche antipatica e irritante.
- Anche l'inizio della quinta stagione, con l'universo alternativo e il ripristino dello status quo, come se tutto fosse stato un sogno, è da tener presente come primo fallimento.
Insomma, una serie partita benissimo grazie al suo non-sense, ma, paradossalmente, per colpa del suo non-sense, quando ha cercato di diventare una serie con temi maturi e adulti, ha iniziato a mostrare un sacco di problemi a livello di narrazione e sceneggiatura. L'otto è per le prime 4 stagioni, molto divertenti e originali (e perciò da guardare, specie in inglese, con o senza sottotitoli, fate voi) e per due o tre episodi della quinta stagione. Per il resto, questo cartone è andato dalle stelle alle stalle in maniera preoccupante e soprattutto mostrando troppe svolte rassicuranti, inutili in una serie dedicata a un pubblico di bambini grandi e adolescenti.
Poi però mi accorsi che nella serie erano già presenti dei problemi:
- prima di tutto la censura, anche di parti inutili, degli episodi in lingua italiana. Io l'inglese per fortuna lo so a livello C1 quindi non ho problemi a vedermi gli episodi in lingua (ovviamente la versione USA, non quella UK o Australiana, piene di censure e tagli), e neanche altri fan. Per chi non avesse un livello alto d'inglese, allora l'ideale sarebbe vedere gli episodi in inglese con i sottotitoli in italiano. Comunque questa è una mia fisima, ergo ignoratela pure...
- i momenti di climax venivano risolti con un anticlimax pazzesco e con un ritorno alla normalità: Principessa Gommarosa 13enne? Incantesimo temporaneo! Addirittura Finn aveva perso il braccio e...gli era ricresciuto (qui faccio uno strappo alla regola, volevo davvero vedere quell'episodio, ma appena ho saputo dell'anticlimax, ho rinunciato...che senso ha vedere qualcosa se poi sai che viene cancellata e annullata dagli stessi creatori?) e soprattutto il peggio del peggio: Finn è l'unico umano sulla terra (a parte suo padre, ma ok, non è lui il mio problema). Il re Ghiaccio aveva una ragazza chiamata Betty, che morì nella guerra dei Funghi. Anzichè far accettare ai bambini (anche se secondo me Adventure Time è un cartone dai 10 anni in su) e ai ragazzi l'idea della morte, Betty viene portata in salvo nel mondo del futuro, in un episodio dal ritmo ultra-rapido e senza emozioni. Veramente un peccato. Come anche l'episodio Evergreen dove viene mostrata la corona di Re Ghiaccio, risalente alla preistoria, miliardi di anni prima della guerra dei Funghi. Ma io avrei voluto vedere, come è scoppiata la guerra.
- Gli episodi sui personaggi secondari della sesta stagione: partendo da quello dedicato alla PSB e a Marceline, all'episodio dedicato al verme che vive nel violino di Jake... piatti, insipidi, il contrario di ciò che contraddistingueva le prime stagioni della serie.
- I figli di Jake e Iridella che appena nati nello stesso episodio diventano subito adulti in poche ore.
- La principessa Fiamma, una delle fidanzate più noiose della storia. E anche antipatica e irritante.
- Anche l'inizio della quinta stagione, con l'universo alternativo e il ripristino dello status quo, come se tutto fosse stato un sogno, è da tener presente come primo fallimento.
Insomma, una serie partita benissimo grazie al suo non-sense, ma, paradossalmente, per colpa del suo non-sense, quando ha cercato di diventare una serie con temi maturi e adulti, ha iniziato a mostrare un sacco di problemi a livello di narrazione e sceneggiatura. L'otto è per le prime 4 stagioni, molto divertenti e originali (e perciò da guardare, specie in inglese, con o senza sottotitoli, fate voi) e per due o tre episodi della quinta stagione. Per il resto, questo cartone è andato dalle stelle alle stalle in maniera preoccupante e soprattutto mostrando troppe svolte rassicuranti, inutili in una serie dedicata a un pubblico di bambini grandi e adolescenti.
Adventure Time è una serie di Pendleton Ward e trasmessa da Cartoon Network, in Italia da Cartoon Network Italia e da Boing.
La storia narra le avventure di Finn l'umano e Jake il cane nella terra di Ooo, fra magia, combattimenti, catastrofi e guerre fra regni. Apparentemente ci troviamo difronte ad episodi autoconclusivi nei quali regna l'umorismo e in no-sense, ma dopo un po' ci si rende conto della trama di fondo, della lore all'interno del cartone che viene servita pian piano, a piccole dosi e tramite indizi più o meno velati. I personaggi sono parecchi, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e psicologiche, ognuno con un background che ci viene svelato nel corso della serie e ognuno con qualcosa da dire! Lo stile grafico è semplice ma molto particolare e piacevole alla vista, tratti precisi e colori accesi, i temi trattati spaziano dall'amicizia all'amore, dalla guerra (capirete fino a che livelli) alle battaglie, dalla magia alla scienza e così via, andando a toccare temi e corde emotive che non ci si aspetterebbe da un cartone simile; e ancora citazioni e battute che solo una persona adulta o con un livello mentale di un certo tipo capirebbe e apprezzerebbe (da qui si comprende che il target non è poi così basso come lo stile visivo e una lettura superficiale degli episodi suggerirebbe) e canzoni piacevoli ma anche tristi. Insomma è un bel mix di emozioni, citazioni, temi di vario genere e intrattenimento sapientemente legato da un ottimo comparto audio/visivo e una lore appassionante che tiene molto attiva la cerchia di appassionati!
Per me si merita un bel 9 e merita una visione da parte di chi non conosce questo splendido cartone!
La storia narra le avventure di Finn l'umano e Jake il cane nella terra di Ooo, fra magia, combattimenti, catastrofi e guerre fra regni. Apparentemente ci troviamo difronte ad episodi autoconclusivi nei quali regna l'umorismo e in no-sense, ma dopo un po' ci si rende conto della trama di fondo, della lore all'interno del cartone che viene servita pian piano, a piccole dosi e tramite indizi più o meno velati. I personaggi sono parecchi, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e psicologiche, ognuno con un background che ci viene svelato nel corso della serie e ognuno con qualcosa da dire! Lo stile grafico è semplice ma molto particolare e piacevole alla vista, tratti precisi e colori accesi, i temi trattati spaziano dall'amicizia all'amore, dalla guerra (capirete fino a che livelli) alle battaglie, dalla magia alla scienza e così via, andando a toccare temi e corde emotive che non ci si aspetterebbe da un cartone simile; e ancora citazioni e battute che solo una persona adulta o con un livello mentale di un certo tipo capirebbe e apprezzerebbe (da qui si comprende che il target non è poi così basso come lo stile visivo e una lettura superficiale degli episodi suggerirebbe) e canzoni piacevoli ma anche tristi. Insomma è un bel mix di emozioni, citazioni, temi di vario genere e intrattenimento sapientemente legato da un ottimo comparto audio/visivo e una lore appassionante che tiene molto attiva la cerchia di appassionati!
Per me si merita un bel 9 e merita una visione da parte di chi non conosce questo splendido cartone!
Adventure Time rappresenta un'opera di animazione molto particolare, realizzata da Cartoon Network per il suo palinsesto televisivo a partire dal 2010.
La cosa che colpisce maggiormente di quest'opera è la sua "lettura multilivello": al di sotto di un involucro, esteriore, di prodotto colorato e scanzonato (per giovani e giovanissimi), batte un cuore di opera che "strizza l'occhio" ad un pubblico più adulto, decisamente valida e completa.
Così, ogni episodio ha una durata di 10 minuti e presenta una storia autoconclusiva, con rare eccezioni; ma in realtà, vi è una coerentissima e solida trama di fondo, e quasi ogni puntata aggiunge elementi, come fossero tasselli di un gigantesco puzzle.
Nonostante sia innegabile la freschezza e la semplicità delle trame autoconclusive, il mondo e la storia complessivi risultano invece più smaliziati ed affascinati: guerre atomiche, mondo post apocalittico, personaggi più complessi e poliedrici di quanto non sembri ad una prima occhiata (in un paio di casi, è possibile che vi scenda addirittura una lacrimuccia; uomo avvisato...).
Ci si ritroverà ben presto a "unire i puntini" della trama di fondo, cominciando a realizzare verità, allucinanti quanto inaspettate. Da notare la coerenza del canovaccio narrativo, che ad oggi non ha mai fatto passi falsi, e dove tutto ha sempre un senso, che magari verrà fuori solo a diversi episodi di distanza.
La realizzazione tecnica punta molto sull'uso del colore, e si è optato per uno stile di disegno particolare, quasi onirico, a discapito del realismo di personaggi ed ambientazioni: il risultato è un effetto "sogno ad occhi aperti", un tripudio di fantasia, pieno di vita e, se mi è consentito, di innegabile carisma. Personaggi e luoghi visitati sono molto vari, ed espandono continuamente il cast di personaggi e il numero di locations; si è raggiunta una espansione notevole, e nulla è mai ricopiato da quanto già precedentemente visto.
Il versante audio punta poco sulle musiche di sottofondo, e gioca molto di più su suoni e rumori. Nota di merito per gli "stacchi musicali", in cui i personaggi si cimentano sporadicamente: sempre simpatiche e contestualizzate nell'episodio, più di una volta hanno anche celato ulteriori informazioni sulla trama generale.
Il doppiaggio originale americano è decisamente buono, sia nella qualità che nella scelta dei timbri di voce per "rappresentare" i personaggi. Quello italiano risulta sullo stesso livello, in alcuni episodi addirittura superiore, canzoni incluse.
Valutare un'opera in corso è sempre difficile, ma con 5 stagioni all'attivo, e la constatazione del fatto che la 5° risulta addirittura superiore alle prime 4, si può considerare quest'opera su livelli qualitativi oramai stabili. Il voto attribuitogli è un 10, poiché risulta davvero difficile trovare un'opera, in grado di intrattenerti con leggerezza nel singolo episodio, e contemporaneamente affascinarti e coinvolgerti nel dipanarsi della trama generale, non generando cali a 4 anni di serializzazione ininterrotta.
Risulta comunque un 10 condizionato da alcuni fattori: occorre riuscire ad accettare il particolarissimo stile grafico, ed altrettanto apprezzare uno stile narrativo fanciullesco e sempliciotto (solo all'apparenza, ricordiamolo); bisogna, infine, apprezzare le trame "centellinate", dove le informazioni sono disperse negli episodi e vanno cercate personalmente.
Sicuramente non un'opera adatta a tutti, ma per assurdo apprezzabile sia dai più piccoli che dai più grandicelli. Consigliatissimo.
Orsù, partite anche voi per la magica terra di Ooo!
What time is it? It's Adventure Time!
La cosa che colpisce maggiormente di quest'opera è la sua "lettura multilivello": al di sotto di un involucro, esteriore, di prodotto colorato e scanzonato (per giovani e giovanissimi), batte un cuore di opera che "strizza l'occhio" ad un pubblico più adulto, decisamente valida e completa.
Così, ogni episodio ha una durata di 10 minuti e presenta una storia autoconclusiva, con rare eccezioni; ma in realtà, vi è una coerentissima e solida trama di fondo, e quasi ogni puntata aggiunge elementi, come fossero tasselli di un gigantesco puzzle.
Nonostante sia innegabile la freschezza e la semplicità delle trame autoconclusive, il mondo e la storia complessivi risultano invece più smaliziati ed affascinati: guerre atomiche, mondo post apocalittico, personaggi più complessi e poliedrici di quanto non sembri ad una prima occhiata (in un paio di casi, è possibile che vi scenda addirittura una lacrimuccia; uomo avvisato...).
Ci si ritroverà ben presto a "unire i puntini" della trama di fondo, cominciando a realizzare verità, allucinanti quanto inaspettate. Da notare la coerenza del canovaccio narrativo, che ad oggi non ha mai fatto passi falsi, e dove tutto ha sempre un senso, che magari verrà fuori solo a diversi episodi di distanza.
La realizzazione tecnica punta molto sull'uso del colore, e si è optato per uno stile di disegno particolare, quasi onirico, a discapito del realismo di personaggi ed ambientazioni: il risultato è un effetto "sogno ad occhi aperti", un tripudio di fantasia, pieno di vita e, se mi è consentito, di innegabile carisma. Personaggi e luoghi visitati sono molto vari, ed espandono continuamente il cast di personaggi e il numero di locations; si è raggiunta una espansione notevole, e nulla è mai ricopiato da quanto già precedentemente visto.
Il versante audio punta poco sulle musiche di sottofondo, e gioca molto di più su suoni e rumori. Nota di merito per gli "stacchi musicali", in cui i personaggi si cimentano sporadicamente: sempre simpatiche e contestualizzate nell'episodio, più di una volta hanno anche celato ulteriori informazioni sulla trama generale.
Il doppiaggio originale americano è decisamente buono, sia nella qualità che nella scelta dei timbri di voce per "rappresentare" i personaggi. Quello italiano risulta sullo stesso livello, in alcuni episodi addirittura superiore, canzoni incluse.
Valutare un'opera in corso è sempre difficile, ma con 5 stagioni all'attivo, e la constatazione del fatto che la 5° risulta addirittura superiore alle prime 4, si può considerare quest'opera su livelli qualitativi oramai stabili. Il voto attribuitogli è un 10, poiché risulta davvero difficile trovare un'opera, in grado di intrattenerti con leggerezza nel singolo episodio, e contemporaneamente affascinarti e coinvolgerti nel dipanarsi della trama generale, non generando cali a 4 anni di serializzazione ininterrotta.
Risulta comunque un 10 condizionato da alcuni fattori: occorre riuscire ad accettare il particolarissimo stile grafico, ed altrettanto apprezzare uno stile narrativo fanciullesco e sempliciotto (solo all'apparenza, ricordiamolo); bisogna, infine, apprezzare le trame "centellinate", dove le informazioni sono disperse negli episodi e vanno cercate personalmente.
Sicuramente non un'opera adatta a tutti, ma per assurdo apprezzabile sia dai più piccoli che dai più grandicelli. Consigliatissimo.
Orsù, partite anche voi per la magica terra di Ooo!
What time is it? It's Adventure Time!