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Melany

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Secondo Yokozawa, gran lavoratore del dipartimento vendite nella serie "Sekaiichi Hatsukoi", il primo amore non dura. Questo perché, dopo che è stato rifiutato dalla persona che ha sempre amato, non crede più che una cosa simile sia fattibile.
Il film si concentra proprio sul personaggio scorbutico che è Yokozawa. Tutto ha inizio in una mattina, quando si risveglia spaesato in quello che parrebbe un hotel. Poco dopo arriva Kirishima in accappatoio, il caporedattore della medesima compagnia, che lo stuzzica e gli fa ricordare cos'è accaduto la sera in cui hanno bevuto insieme. Ma Yokozawa ancora non riesce a dimenticare il suo primo amore, quindi il resto per lui conta leggermente, se solo non fosse che il partner di quella notte non lo ricatti dolcemente con una sua foto scattata di nascosto, quindi i due usciranno ancora assieme. Che così sia giunto il momento per entrambi di scoprire un nuovo amore?

Parto dicendo che adoro questa coppia, formata e sviluppata meglio di quanto potessi mai immaginare. Nonostante Yokozawa nella serie "Sekaiichi Hatsukoi" non sia il massimo della simpatia a causa delle occhiatacce verso Ritsu, in questo spin-off, oltre ad averlo rivalutato un sacco, è diventato tra i personaggi meglio caratterizzati, e il suo essere tsundere non durerà per molto di fronte a Kirishima. Ciò che me li fanno amare è il fatto che uno impara dall'altro, quindi il loro è un rapporto alla pari. Difatti se Yokozawa apprende da Kirishima che può ottenere la fiducia e il rispetto dei colleghi al lavoro senza per forza avere un comportamento rude, dall'altra parte Kirishima impara ad essere più responsabile verso il mondo al di fuori dell'ufficio. Interessante notare come quest'ultimo, che appare sempre tranquillo e dal sangue freddo, diventi di proposito puerile con le persone care a cui tiene realmente.

Le animazioni non sono eccezionali né scadenti, si mantengono sulla norma, benché i tratti di Kirishima potevano essere disegnati meglio, ma non mi dispiace neppure così nella versione più marcata. Avrei avuto piacere di vedere uno spazio maggiore per Hiyori e Sorata, ma capisco che in un'oretta scarsa di visione dedicandoci troppo tempo sarebbe stato poi complicato focalizzarsi sui due protagonisti principali.
Non attribuisco un voto altissimo perché, nonostante abbia trovato il film gradevole, rispetto alla novel ci perde un po', soprattutto nei dettagli. Alcuni passaggi ed emozioni le ho sentite maggiormente nel romanzo, che vi consiglio di leggere se questo lungometraggio vi ha messo curiosità e volete scoprire di più sul conto di questi due affascinanti uomini.

LaMelina

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Dove trovare la forza di ricominciare quando il primo amore della tua vita ti ha dato il benservito? Lavorate anche nello stesso edificio e ti tocca vederlo per forza: sembra quasi impossibile poter venir fuori da una situazione così. Per di più, questo primo amore corteggia davanti ai tuoi occhi, spudoratamente, un mocciosetto isterico cresciuto nella bambagia, indeciso su cosa fare della sua vita e facilmente condizionabile dalle emozioni che prova. Perché preferisce lui a te? Cosa ha lui che tu non hai? Perché non gli basti? Nonostante tutto quello che hai fatto per lui, nonostante tu sia stato la sua spalla e l'unica persona alla quale si è aperto per anni, il tuo primo amore ha scelto un altro. Cosa fare adesso per andare avanti? La regola del chiodo-scaccia-chiodo a volte può essere fondamentale per riprendere le fila della propria vita e Yokozawa Takafumi, l'orso della Marukawa Shoten, comincia proprio da qui.

Rivale in amore del protagonista di Sekaiichi Hatsukoi, grande successo di Nakamura "Junjou Romantica" Shungiku, Yokozawa Takafumi è un personaggio che non è mai spiccato per simpatia nella storia originale, piuttosto si è fatto abbastanza odiare dalle fan della coppia Takano x Onodera, apparendo come il terzo incomodo da eliminare assolutamente. A dispetto di ciò, Fujisaki Miyako, già scrittrice della novel di Yoshino Chiaki no Baai, si dedica proprio a un personaggio dalla posizione così particolare, mostrando lati del suo carattere che nessuno si sarebbe mai aspettato potesse avere, permettendogli di raggiungere anche i cuori più restii. Come a voler sottintendere che il vero amore ha la capacità di cambiare anche i duri a morire. Dal carattere scorbutico, Yokozawa Takafumi ha la tipica aura spaventosa di quelli da cui è meglio stare alla larga, nemmeno appartenesse a una qualche associazione mafiosa! È difficile da comprendere ed è complicato averci a che fare: non si sa mai cosa gli passi per la testa e quello che gli passa per la testa è meglio non saperlo, perché potrebbe essere un rimprovero, o una crudeltà, insomma qualcosa di spregevole. La similitudine con l'orso gli calza a pennello e il suo partner, Kirishima Zen, sembra averlo compreso fin dal primo istante in cui il suo destino si è aggrovigliato al pelo di quest'animale selvatico. Appena nati gli orsi appaiono carini, da coccolare, tanto da essere diventati, nella loro versione di peluche, uno dei giocattoli più richiesti dalle bambine con mancanze d'affetto e attenzioni. Eppure gli orsetti col tempo crescono, perdono quell'aspetto simpatico e tenero, per divenire uno degli esseri viventi più pericolosi della Terra. Dalle grandi zanne e il corpo possente, hanno la cattiva abitudine di mettersi subito sulla difensiva quando si sentono attaccati, diventando spietati predatori che sbriciolano tutto quello che minaccia il loro habitat. Eppure, se si impara a rapportarcisi, alcune specie di orsi assumono atteggiamenti mansueti e rispolverano quella morbidezza che avevano da piccoli. Tuttavia, l'adulto di un orso mantiene sempre una certa diffidenza e soltanto pian pianino, col tempo, il suo cuore si apre lentamente all'altro... Conscio della natura di Yokozawa, Kirishima cattura nella sua rete quell'orsacchiotto rinvenuto in un bar ubriaco fradicio, che ai suoi occhi - e ai suoi occhi soltanto! - sembra quanto di più bello possa esistere. Se lo spupazza, lo coccola, ci gioca proprio come se fosse il peluche col quale andare a dormire la sera: ogni scusa è buona per stuzzicare l'orso in letargo e fargli cacciare fuori tutto il suo malessere di solitario dal cuore spezzato, che si è rintanato in una caverna buia dalle quale fa fatica a uscire. Ed è proprio fuori di lì che l'aitante editore capo del dipartimento shonen Japun vuole condurlo! Da chi farsi aiutare nell'impresa? Forse dall'unica persona che può smuovere l'istinto "materno" di questo grande mammifero, trasformandolo nel più gentile dei genitori: sua figlia Hiyori.

Da questo progetto, nasce il gekijouban di Yokozawa Takafumi no Baai, e cioè "Il caso di Yokozawa Takafumi", che nel 2014 è uscito nei cinema il giorno del White Day, il 14 marzo, nella ricorrenza in cui i maschietti regalano alla ragazza dalla quale hanno ricevuto una dichiarazione un pacchetto con del cioccolato bianco. Quasi come a voler contraccambiare tutto l'amore che le fanciulle hanno per quest'opera, il film è stato proiettato nelle sale proprio in quella fatidica giornata, accompagnato da piccoli speciali di San Valentino, della durata di pochi minuti, riservati ognuno a una coppia di Sekaiichi Hatsukoi. La trasposizione della storia è fedele e, come succede per ogni manga di Nakamura Shungiku, in animazione il chara disegn ne guadagna. Nonostante i volti vengano quindi nobilitati, lasciano leggermente spiazzate le spalle larghe di Yokozawa e quel cappotto che lo fa sembrare un armadio: appare ancor più orso di quanto non lo sia già di suo! D'altro canto è pur difficile accettare l'idea che questa volta la Nakamura ha accantonato l'incastro dei menti per individuare l'uke e il seme della coppia. Perciò l'idea di far interpretare la parte del "mammo" a uno tsundere moltiplicato all'ennesima potenza e dall'aspetto tutt'altro che carino risulta molto più originale. Rispetto alla novel e a tutte le domande che Yokozawa si fa in quella misera stanza d'albergo, tra le quali se nella coppia lui sia l'attivo o il passivo, l'inizio del film è fin troppo veloce. Questa rapidità nella narrazione purtroppo si conserva per tutta la durata della pellicola, lasciando un senso di perdita, soprattutto nello spessore dei pensieri e dei dialoghi. I passaggi da una scena all'altra sono troppo accelerati e non permettono di abituarsi bene né alla nuova coppia, né alla situazione che ci viene mostrata, e che già di suo non è familiare, data la diversità di caratterizzazione che il protagonista ha rispetto alla sua versione precedente. In meno di un'ora Yokozawa vive un cambiamento che nella novel viene spiegato pensiero per pensiero, arrossamento per arrossamento, e che si esplica per ben sette lunghi capitoli, andando a formare il primo volume dell'opera. In questo senso, il film pecca nel coinvolgimento, mancando anche di una colonna sonora atta a sostenere la drammaticità di alcune scene, soffermandosi piuttosto spesso in interminabili silenzi rotti solo dal vocione ruvido di Ken'yū Horiuchi, il doppiatore del protagonista, che sbraita contro il rompiscatole di turno.

Per questo motivo non me la sento di dare un voto maggiore del 7. Ciononostante, resta una piacevole visione che consiglio a tutte le fan della Nakamura e dello yaoi. Mi raccomando però di leggere anche la novel!