Aku no Onna Kanbu: Full Moon Night
Un hentai abbastanza intrigante e decisamente intenso, una fusione di magia e sesso. La vicenda di un ragazzo e di due ragazze che si contendono il titolo di regina e cercano di prendere il potere l'una all'altra con la complicità del ragazzo di turno. La grafica è semplice e anche luminosa. La colonna sonora è leggera e a tratti intensa per sottolineare la vicenda che ha luogo. I personaggi sono piuttosto semplici, ma anche elaborati in termini di grafica e di psicologia. La semplicità della trama è il punto di forza di questo anime: semplice, comico, ma anche molto piccante e sensuale.
"Aku no Onna Kanbu: Full Moon Night" è la seconda stagione dell'omonima serie OAV pubblicata nel 2012, inedita in Italia, della durata di un singolo episodio da venticinque minuti circa.
L'opera, presa evidentemente da un attacco di iperattività, brucia le tappe e parte fin dal primo minuto con "l'azione", tralasciando qualsivoglia forma di trama.
Gli unici accenni di narrazione che vengono mostrati allo spettatore sono i nomi dei personaggi protagonisti: Efanatica e Diana, le due donzelle, e Kazuma, il cattivo di turno, già incontrato nella prima serie.
L'incipit che ci viene dato per giustificare quanto seguirà è di quanto più scontato si possa immaginare: le sopra citate donzelle vengono "richiamate" (con un'animazione plagiata al povero Team Rocket di "Pokemon") al loro padrone (Kazuma) per essere punite in quanto colpevoli di non essere riuscite a portare a termine con successo le rispettive missioni.
Da qui in avanti l'episodio è incentrato esclusivamente sul supplizio che le povere malcapitate e lo spettatore dovranno subirsi per i restanti 20 minuti, dove vedremo queste ultime soddisfare i perversi piaceri carnali del loro "master".
L'unico punto a favore della serie è il comparto grafico di buona fattura, tuttavia non eccezionale, come altri prodotti della stessa tipologia.
Per quanto riguarda il design dei personaggi, basti sapere che è accattivante quanto basta, nulla di più, e che lascia ben poco spazio all'immaginazione, dato che il lusso di vederle vestite è concesso allo spettatore solo per il primo minuto. L'episodio tende a mostrare il fianco, invece, quando si parla di animazioni, che in questo caso sono ridotte all'osso e per la maggior parte riciclate.
Apprezzabile è inoltre il tentativo del regista di voler rimanere, per quanto il genere consenta, coi piedi per terra, senza andare a inserire ambigui strumenti di tortura o strane creature il cui tacere è bello, tipiche del genere.
Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera.
-PREGI-
Design delle protagoniste;
Espressioni dei personaggi credibili.
-DA MIGLIORARE-
Scene/ siparietti plagiate da altre serie animate;
I sani principi delle protagoniste spariscono alla velocità della luce (cit.);
Nonostante i personaggi cambino, le scene sono sempre le stesse;
Censura.
La serie, nonostante sia inedita in Italia, è facilmente reperibile in rete sottotitolata in inglese, oppure in lingua originale.
Non mi sento di consigliare la visione del suddetto prodotto in quanto lo reputo non più eccitante di guardare il proprio macellaio battere le bistecche col pestacarne.
Forse l'unica cosa che contribuisce a non mandare in vacca tutto l'episodio è la volontà del regista di non andare ad inserire cose troppo fantasiose o fuori luogo, almeno questa volontà la rispetto e apprezzo.
In conclusione direi che vi sono prodotti decisamente più meritevoli di questo nel genere.
L'opera, presa evidentemente da un attacco di iperattività, brucia le tappe e parte fin dal primo minuto con "l'azione", tralasciando qualsivoglia forma di trama.
Gli unici accenni di narrazione che vengono mostrati allo spettatore sono i nomi dei personaggi protagonisti: Efanatica e Diana, le due donzelle, e Kazuma, il cattivo di turno, già incontrato nella prima serie.
L'incipit che ci viene dato per giustificare quanto seguirà è di quanto più scontato si possa immaginare: le sopra citate donzelle vengono "richiamate" (con un'animazione plagiata al povero Team Rocket di "Pokemon") al loro padrone (Kazuma) per essere punite in quanto colpevoli di non essere riuscite a portare a termine con successo le rispettive missioni.
Da qui in avanti l'episodio è incentrato esclusivamente sul supplizio che le povere malcapitate e lo spettatore dovranno subirsi per i restanti 20 minuti, dove vedremo queste ultime soddisfare i perversi piaceri carnali del loro "master".
L'unico punto a favore della serie è il comparto grafico di buona fattura, tuttavia non eccezionale, come altri prodotti della stessa tipologia.
Per quanto riguarda il design dei personaggi, basti sapere che è accattivante quanto basta, nulla di più, e che lascia ben poco spazio all'immaginazione, dato che il lusso di vederle vestite è concesso allo spettatore solo per il primo minuto. L'episodio tende a mostrare il fianco, invece, quando si parla di animazioni, che in questo caso sono ridotte all'osso e per la maggior parte riciclate.
Apprezzabile è inoltre il tentativo del regista di voler rimanere, per quanto il genere consenta, coi piedi per terra, senza andare a inserire ambigui strumenti di tortura o strane creature il cui tacere è bello, tipiche del genere.
Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera.
-PREGI-
Design delle protagoniste;
Espressioni dei personaggi credibili.
-DA MIGLIORARE-
Scene/ siparietti plagiate da altre serie animate;
I sani principi delle protagoniste spariscono alla velocità della luce (cit.);
Nonostante i personaggi cambino, le scene sono sempre le stesse;
Censura.
La serie, nonostante sia inedita in Italia, è facilmente reperibile in rete sottotitolata in inglese, oppure in lingua originale.
Non mi sento di consigliare la visione del suddetto prodotto in quanto lo reputo non più eccitante di guardare il proprio macellaio battere le bistecche col pestacarne.
Forse l'unica cosa che contribuisce a non mandare in vacca tutto l'episodio è la volontà del regista di non andare ad inserire cose troppo fantasiose o fuori luogo, almeno questa volontà la rispetto e apprezzo.
In conclusione direi che vi sono prodotti decisamente più meritevoli di questo nel genere.
