Vampire Dormitory
È un anime di una banalità esasperante, con situazioni al limite dell'assurdo, quando non paradossalmente forzate.
Le storie sui vampiri mi incuriosiscono, qualche volta mi capita di tentare la visione di un anime del genere, con la speranza di trovare una serie interessante e originale, ma raramente trovo reale soddisfazione in quello che guardo. Così è stato anche in questo caso.
La storia è debole e priva di spessore come i suoi protagonisti: Mito è una ragazza che si finge un ragazzo - e non ho ben capito per quale motivo; solo perché è sola al mondo? Ruka è un vampiro, ma non nel senso più classico del termine: non teme il sole, come "Twilight" insegna, e, a ben guardare, qualche analogia con la saga americana potrebbe esserci.
Ruka, il vampiro, non riesce a bere il sangue delle donne, e la motivazione è la più stupida che si potessero inventare, ma ha una potenziale compagna destinata, che dovrebbe avere il sangue più squisito in assoluto; lui deve trovare questa misteriosa compagna, per diventare il capo del suo clan.
L'esito di tale ricerca è assolutamente prevedibile e si intuisce fin dai primissimi episodi.
Con queste premesse, seppur non così originali, avrebbero potuto costruire una trama un poco più interessante e articolata, invece siamo di fronte a una banalissima commedia degli equivoci, dove un ragazzo si sente attratto da un amico, ma non sa che è una ragazza, mentre un altro ragazzo, Ren, un mezzo vampiro, innamorato anche lui, cerca di portargliela via, quando scopre che è una fanciulla.
Tralasciamo l'innamoramento istantaneo e la personalità del vampiro che non esiste, quello che mi piace meno di commedie simili sono le finte situazioni da boys love - messe accanto a quelle potenzialmente vere di altri personaggi secondari - che si vengono a creare a causa degli equivoci di cui sono vittime i vari personaggi; così Ruka e Ren sono rivali in amore, attratti entrambi da Mito, e viene da chiedersi come facciano a non capire la realtà dei fatti.
Non ci sono personaggi secondari degni di nota o antagonisti che lasciano il segno, anche il capostipite dei vampiri ha così poco spazio, che basta appena a rivelare la sua presenza e il suo ruolo, ma non viene approfondito.
Aggiungiamo poi a tutto questo un evento quanto mai assurdo, palesemente forzato, che mi ha fatto bocciare definitivamente la serie, ma che avvalora la mia tesi per cui si vuole strizzare l'occhio alle situazioni boys love, e per fare questo non serviva scomodare i vampiri.
Neppure l'animazione è tra le cose migliori, i disegni sono quelli tipici del genere, occhi grandi e poco espressivi, colori monotoni, personaggi uguali a mille altri, movimenti un po' rigidi e poco fluidi.
Il finale accontenta tutti, ma non riserva alcuna sorpresa, per una serie di dodici episodi perfino troppo lunga per il tipo di storia che racconta.
Non la consiglio, c'è sicuramente di molto meglio, ma se avete tempo da perdere, guardatela con il cervello spento.
Le storie sui vampiri mi incuriosiscono, qualche volta mi capita di tentare la visione di un anime del genere, con la speranza di trovare una serie interessante e originale, ma raramente trovo reale soddisfazione in quello che guardo. Così è stato anche in questo caso.
La storia è debole e priva di spessore come i suoi protagonisti: Mito è una ragazza che si finge un ragazzo - e non ho ben capito per quale motivo; solo perché è sola al mondo? Ruka è un vampiro, ma non nel senso più classico del termine: non teme il sole, come "Twilight" insegna, e, a ben guardare, qualche analogia con la saga americana potrebbe esserci.
Ruka, il vampiro, non riesce a bere il sangue delle donne, e la motivazione è la più stupida che si potessero inventare, ma ha una potenziale compagna destinata, che dovrebbe avere il sangue più squisito in assoluto; lui deve trovare questa misteriosa compagna, per diventare il capo del suo clan.
L'esito di tale ricerca è assolutamente prevedibile e si intuisce fin dai primissimi episodi.
Con queste premesse, seppur non così originali, avrebbero potuto costruire una trama un poco più interessante e articolata, invece siamo di fronte a una banalissima commedia degli equivoci, dove un ragazzo si sente attratto da un amico, ma non sa che è una ragazza, mentre un altro ragazzo, Ren, un mezzo vampiro, innamorato anche lui, cerca di portargliela via, quando scopre che è una fanciulla.
Tralasciamo l'innamoramento istantaneo e la personalità del vampiro che non esiste, quello che mi piace meno di commedie simili sono le finte situazioni da boys love - messe accanto a quelle potenzialmente vere di altri personaggi secondari - che si vengono a creare a causa degli equivoci di cui sono vittime i vari personaggi; così Ruka e Ren sono rivali in amore, attratti entrambi da Mito, e viene da chiedersi come facciano a non capire la realtà dei fatti.
Non ci sono personaggi secondari degni di nota o antagonisti che lasciano il segno, anche il capostipite dei vampiri ha così poco spazio, che basta appena a rivelare la sua presenza e il suo ruolo, ma non viene approfondito.
Aggiungiamo poi a tutto questo un evento quanto mai assurdo, palesemente forzato, che mi ha fatto bocciare definitivamente la serie, ma che avvalora la mia tesi per cui si vuole strizzare l'occhio alle situazioni boys love, e per fare questo non serviva scomodare i vampiri.
Neppure l'animazione è tra le cose migliori, i disegni sono quelli tipici del genere, occhi grandi e poco espressivi, colori monotoni, personaggi uguali a mille altri, movimenti un po' rigidi e poco fluidi.
Il finale accontenta tutti, ma non riserva alcuna sorpresa, per una serie di dodici episodi perfino troppo lunga per il tipo di storia che racconta.
Non la consiglio, c'è sicuramente di molto meglio, ma se avete tempo da perdere, guardatela con il cervello spento.
Purtroppo quest'anime non mi è piaciuto molto. Avevo alte aspettative, ma sono state ampiamente deluse.
La protagonista non mi è piaciuta, l'ho trovata fastidiosa e sciocca. Idem per i ragazzi, in particolare Ruka, molto sciocco e distratto a parer mio, in quanto è abbastanza palese che la protagonista sia una ragazza.
Non mi vergogno di dire che, arrivata a forza all'episodio 9, ho deciso di interrompere la visione, e poi ho guardato direttamente l'ultimo episodio, il 12, giusto per sapere come finiva. Ho dato la sufficienza solo per il bel finale e per la buona animazione, ma per il resto non mi è piaciuto, l'ho trovato molto lento e pesante. Non lo consiglio.
La protagonista non mi è piaciuta, l'ho trovata fastidiosa e sciocca. Idem per i ragazzi, in particolare Ruka, molto sciocco e distratto a parer mio, in quanto è abbastanza palese che la protagonista sia una ragazza.
Non mi vergogno di dire che, arrivata a forza all'episodio 9, ho deciso di interrompere la visione, e poi ho guardato direttamente l'ultimo episodio, il 12, giusto per sapere come finiva. Ho dato la sufficienza solo per il bel finale e per la buona animazione, ma per il resto non mi è piaciuto, l'ho trovato molto lento e pesante. Non lo consiglio.
