The Lego Movie
"The Lego Movie" è diretto da Phil Lord e Christopher Miller, che forse qualcuno ricorderà per "Piovono Polpette", e si tratta di fatto del primo lungometraggio dedicato ai mattoncini danesi che hanno accompagnato l'infanzia di un po' tutti noi. Non è il debutto dei mattoncini in animazione, visto che il successo legato ai videogiochi aveva già ispirato cortometraggi, e per esempio una serie TV dedicata al mondo di "Star Wars".
La trama sceglie come protagonista il più comune degli omini Lego, quello fatto in serie, anonimo, che non ha nulla che lo distingua dagli altri. Esattamente come suggerisce l'aspetto, anche nel carattere appare del tutto comune, privo di qualsiasi originalità e caratteristiche peculiari. Condannato a una vita ripetitiva e comune, che onestamente sembra tra l'altro gradire e affrontare con quotidiano entusiasmo, viene suo malgrado investito di una responsabilità che pare ben oltre le sue capacità, quella di essere il prescelto, "quello speciale", colui che salverà il mondo dal cattivone di turno. In questa impresa sarà aiutato da tanti comprimari dal viso più o meno noto, tra i quali merita citazione l'omino Lego Batman.
Il film parte alla grande, in modo fresco, scanzonato, risultando sin dai primi minuti molto divertente, anche grazie a un motivetto davvero orecchiabile e che rende bene l'ambientazione creata dagli sceneggiatori. Sebbene nella parte centrale inizi a sparire l'effetto novità, la curiosità scema e vi sia qualche momento un po' poco appassionante, tanto che ricordo di aver sentito le mie palpebre appesantirsi, verso la fine recupera con un paio di trovate che non mi aspettavo, tanto da sfondare le barriere del normale lungometraggio animato, come in genere viene inteso (scusatemi, ma non posso dire altro per non rovinarvi il finale).
Pur non essendo privo di difetti, principalmente legati al ritmo narrativo, sebbene la trama sia abbastanza lineare e sebbene il protagonista non possa certo annoverare il carisma tra i suoi tratti forti, tra comprimari vari, situazioni dementi e un finale intelligente e che fa pensare, "The Lego Movie" risulta un prodotto azzeccato, che merita di essere guardato, che sicuramente piacerà ai più piccini, ma che non tradirà nemmeno i più adulti.
Ah, merita una citazione anche l'improbabile e divertente attacco finale per un ipotetico sequel, che sicuramente vi strapperà un'ennesima risata.
Credo che la valutazione migliore, valutando pregi e difetti, si dovrebbe attestare verso un buon 7 e mezzo, che qui sono costretto, ma lo faccio con piacere, ad arrotondare per eccesso all'8.
La trama sceglie come protagonista il più comune degli omini Lego, quello fatto in serie, anonimo, che non ha nulla che lo distingua dagli altri. Esattamente come suggerisce l'aspetto, anche nel carattere appare del tutto comune, privo di qualsiasi originalità e caratteristiche peculiari. Condannato a una vita ripetitiva e comune, che onestamente sembra tra l'altro gradire e affrontare con quotidiano entusiasmo, viene suo malgrado investito di una responsabilità che pare ben oltre le sue capacità, quella di essere il prescelto, "quello speciale", colui che salverà il mondo dal cattivone di turno. In questa impresa sarà aiutato da tanti comprimari dal viso più o meno noto, tra i quali merita citazione l'omino Lego Batman.
Il film parte alla grande, in modo fresco, scanzonato, risultando sin dai primi minuti molto divertente, anche grazie a un motivetto davvero orecchiabile e che rende bene l'ambientazione creata dagli sceneggiatori. Sebbene nella parte centrale inizi a sparire l'effetto novità, la curiosità scema e vi sia qualche momento un po' poco appassionante, tanto che ricordo di aver sentito le mie palpebre appesantirsi, verso la fine recupera con un paio di trovate che non mi aspettavo, tanto da sfondare le barriere del normale lungometraggio animato, come in genere viene inteso (scusatemi, ma non posso dire altro per non rovinarvi il finale).
Pur non essendo privo di difetti, principalmente legati al ritmo narrativo, sebbene la trama sia abbastanza lineare e sebbene il protagonista non possa certo annoverare il carisma tra i suoi tratti forti, tra comprimari vari, situazioni dementi e un finale intelligente e che fa pensare, "The Lego Movie" risulta un prodotto azzeccato, che merita di essere guardato, che sicuramente piacerà ai più piccini, ma che non tradirà nemmeno i più adulti.
Ah, merita una citazione anche l'improbabile e divertente attacco finale per un ipotetico sequel, che sicuramente vi strapperà un'ennesima risata.
Credo che la valutazione migliore, valutando pregi e difetti, si dovrebbe attestare verso un buon 7 e mezzo, che qui sono costretto, ma lo faccio con piacere, ad arrotondare per eccesso all'8.
"The Lego Movie" è davvero bello, e diverso dagli altri film della catena Lego.
Qui facciamo la conoscenza di un mondo che alla maggioranza è già molto conosciuto, il mondo Lego, quello con cui tutti noi possiamo giocare; infatti durante il film sentiamo sempre questo clima di gioco che ci riporta all'essere bambini (se non a tutti i giorni per chi, come me, continua a giocarci).
Il nostro protagonista per niente particolare è Emmet, un omino Lego che si appresta a seguire le 'istruzioni', prendendo la propria vita alquanto spensieratamente, senza avere doti o preferenze particolari e lavorando come operaio. E' proprio al termine del suo lavoro che nota qualcosa di strano nel cantiere. Fa per avvicinarsi ma cade dentro a una caverna dove trova quello che chiameranno "il pezzo speciale", ovvero un tappo di colla. Potrà sembrare strano, ma sarà proprio quel tappo a salvare il mondo Lego.
Tra battute comiche e mondi del tutto diversi tra loro che ripercorrono la storia dei Lego, vedremo Emmet che dal punto di essere "nessuno" diventa "speciale", e che proprio con il suo essere "nessuno" riesce a salvare i suoi amici facendoti arrivare alla fine del film descrivendolo come "E' meraviglioso!" (visionatelo e capirete il mio commento!)
Molti lo declassificano come "un film per bimbi", invece io l'ho trovato molto adulto. In particolar modo nella parte finale, dove capiamo finalmente perché il mondo Lego è in pericolo, un pericolo reale, che può esistere in qualunque casa e ogni giorno. Ho trovato molto commovente tutta l'inventiva della storia al fine di riunire i veri giocatori di Lego, che ci vuole comunque insegnare che è un gioco da condividere assieme ad altri, e non una bella statuina da esibire... perché comunque lo scopo dei Lego è costruire qualcosa, e il film lo comunica molto bene.
Io lo consiglio vivamente, sia a grandi che piccini, e si prende un bell'8.
E quando uscirà in DVD finirà sicuramente nella mia collezione!
Qui facciamo la conoscenza di un mondo che alla maggioranza è già molto conosciuto, il mondo Lego, quello con cui tutti noi possiamo giocare; infatti durante il film sentiamo sempre questo clima di gioco che ci riporta all'essere bambini (se non a tutti i giorni per chi, come me, continua a giocarci).
Il nostro protagonista per niente particolare è Emmet, un omino Lego che si appresta a seguire le 'istruzioni', prendendo la propria vita alquanto spensieratamente, senza avere doti o preferenze particolari e lavorando come operaio. E' proprio al termine del suo lavoro che nota qualcosa di strano nel cantiere. Fa per avvicinarsi ma cade dentro a una caverna dove trova quello che chiameranno "il pezzo speciale", ovvero un tappo di colla. Potrà sembrare strano, ma sarà proprio quel tappo a salvare il mondo Lego.
Tra battute comiche e mondi del tutto diversi tra loro che ripercorrono la storia dei Lego, vedremo Emmet che dal punto di essere "nessuno" diventa "speciale", e che proprio con il suo essere "nessuno" riesce a salvare i suoi amici facendoti arrivare alla fine del film descrivendolo come "E' meraviglioso!" (visionatelo e capirete il mio commento!)
Molti lo declassificano come "un film per bimbi", invece io l'ho trovato molto adulto. In particolar modo nella parte finale, dove capiamo finalmente perché il mondo Lego è in pericolo, un pericolo reale, che può esistere in qualunque casa e ogni giorno. Ho trovato molto commovente tutta l'inventiva della storia al fine di riunire i veri giocatori di Lego, che ci vuole comunque insegnare che è un gioco da condividere assieme ad altri, e non una bella statuina da esibire... perché comunque lo scopo dei Lego è costruire qualcosa, e il film lo comunica molto bene.
Io lo consiglio vivamente, sia a grandi che piccini, e si prende un bell'8.
E quando uscirà in DVD finirà sicuramente nella mia collezione!