ImoCho OVA
L'OAV di "ImoCho" può essere comodamente diviso in due parti: la prima, più bella, racconta la vicenda di Moa Torii, sorellina di Shoutarou, alle prese con il suo primo appuntamento e, ovviamente, le gelosie di quest'ultimo. La seconda parte, invece, descrive la vigilia di Natale e il piccolo party in casa Kanzaki.
L'anime non mi aveva impressionato in senso positivo e, ovviamente, neanche questa puntata speciale riesce a colpirmi fino in fondo. Tuttavia, forse per il fatto che si tratta di un solo episodio, risulta leggermente più leggera da guardare.
Come già detto, la prima parte è sicuramente quella più divertente ed emozionante. Moa è un personaggio che ho trovato fin da subito simpatico, soprattutto nel suo rapporto con il fratello maggiore. Le loro continue diatribe non possono non far nascere un piccolo sorriso sulle labbra dello spettatore, ma saranno veramente dettate da odio reciproco? Shoutarou, vedendo Moa alle prese con un ragazzo universitario, si preoccupa immediatamente, tanto da portarlo a seguire la sorellina nel corso della giornata, intervenendo (purtroppo per lei) quando le cose sembrano farsi pericolose.
La seconda parte, invece, vede una Mitsuki che, come al solito, alterna stati di gioia a momenti di pura depressione. Il suo compleanno è passato ormai da tre giorni, ma sua madre non è ancora tornata dall'estero. Inoltre i suoi sentimenti verso Yuuya si fanno ogni momento più forti e inspiegabili. Come può contrastare questa tempesta ormonale? Ci penserà ancora una volta il suo caro ed amato Yuuya.
Per il resto non c'è poi tanto di diverso rispetto alla serie principale. I personaggi sono sempre gli stessi e, in ogni caso, non aggiungono nulla di nuovo a quanto mostrato in precedenza. E in un anime dove non c'è stata alcuna crescita caratteriale, cosa ci si potrebbe aspettare da un semplice OAV?
Hiyori prova ancora a scombussolare le carte in tavola, ma il tempo a disposizione è veramente poco. Giusto un brindisi e una bella sventolata del prosperoso seno di Yukina (ormai identificata più per il suo petto che per il suo carattere).
La grafica rimane pressoché la stessa. In fin dei conti, non c'è alcun bisogno di apportare miglioramenti per una serie che avrebbe potuto dire tanto, ma ha scelto di rimanere in silenzio e attenersi ai più banali stereotipi del genere.
Il manga è attualmente in corso, ma la vedo veramente dura per una seconda serie di "ImoCho". Non solo gli incassi non sono stati poi così esorbitanti, ma anche la qualità dell'anime, almeno per il sottoscritto, è risultata piuttosto mediocre. L'unico motivo per continuare a seguire le vicende di Yuuya e compagni, è quello di capire, finalmente, chi riuscirà a conquistare il cuore del nostro protagonista (se mai ce ne sarà una). Spero vivamente in una vittoria di Yukina, non solo perché preferisco lei alla piccola Mitsuki, ma anche perché, in questi ultimi tempi, anime e manga con amori tra fratelli (o fratellastri) se ne sono visti in abbondanza. Una volta tanto mi piacerebbe vedere un bello e casto sentimento fraterno.
Voto finale: 6… Meno!
L'anime non mi aveva impressionato in senso positivo e, ovviamente, neanche questa puntata speciale riesce a colpirmi fino in fondo. Tuttavia, forse per il fatto che si tratta di un solo episodio, risulta leggermente più leggera da guardare.
Come già detto, la prima parte è sicuramente quella più divertente ed emozionante. Moa è un personaggio che ho trovato fin da subito simpatico, soprattutto nel suo rapporto con il fratello maggiore. Le loro continue diatribe non possono non far nascere un piccolo sorriso sulle labbra dello spettatore, ma saranno veramente dettate da odio reciproco? Shoutarou, vedendo Moa alle prese con un ragazzo universitario, si preoccupa immediatamente, tanto da portarlo a seguire la sorellina nel corso della giornata, intervenendo (purtroppo per lei) quando le cose sembrano farsi pericolose.
La seconda parte, invece, vede una Mitsuki che, come al solito, alterna stati di gioia a momenti di pura depressione. Il suo compleanno è passato ormai da tre giorni, ma sua madre non è ancora tornata dall'estero. Inoltre i suoi sentimenti verso Yuuya si fanno ogni momento più forti e inspiegabili. Come può contrastare questa tempesta ormonale? Ci penserà ancora una volta il suo caro ed amato Yuuya.
Per il resto non c'è poi tanto di diverso rispetto alla serie principale. I personaggi sono sempre gli stessi e, in ogni caso, non aggiungono nulla di nuovo a quanto mostrato in precedenza. E in un anime dove non c'è stata alcuna crescita caratteriale, cosa ci si potrebbe aspettare da un semplice OAV?
Hiyori prova ancora a scombussolare le carte in tavola, ma il tempo a disposizione è veramente poco. Giusto un brindisi e una bella sventolata del prosperoso seno di Yukina (ormai identificata più per il suo petto che per il suo carattere).
La grafica rimane pressoché la stessa. In fin dei conti, non c'è alcun bisogno di apportare miglioramenti per una serie che avrebbe potuto dire tanto, ma ha scelto di rimanere in silenzio e attenersi ai più banali stereotipi del genere.
Il manga è attualmente in corso, ma la vedo veramente dura per una seconda serie di "ImoCho". Non solo gli incassi non sono stati poi così esorbitanti, ma anche la qualità dell'anime, almeno per il sottoscritto, è risultata piuttosto mediocre. L'unico motivo per continuare a seguire le vicende di Yuuya e compagni, è quello di capire, finalmente, chi riuscirà a conquistare il cuore del nostro protagonista (se mai ce ne sarà una). Spero vivamente in una vittoria di Yukina, non solo perché preferisco lei alla piccola Mitsuki, ma anche perché, in questi ultimi tempi, anime e manga con amori tra fratelli (o fratellastri) se ne sono visti in abbondanza. Una volta tanto mi piacerebbe vedere un bello e casto sentimento fraterno.
Voto finale: 6… Meno!