Seirei Tsukai no Blade Dance
"Seirei Tsukai no Blade Dance" appartiene a questo profluvio di anime-trasposizioni di una light novel ambientate in una scuola di combattimento.
Nell'Areishia Spirit Academy vengono allenate giovani, nobili e pure fanciulle affinché diventino delle elementaliste. Donne, cioè, in grado di evocare spiriti custodi grazie ai quali potranno sviluppare i poteri più incredibili, oltre, naturalmente, a maneggiare le armi. Il protagonista, però, sarà un ragazzo, di nome Kamito, che, incontrata per caso l'elementalista Claire intenta a fare il bagno, finirà vittima di un rapido vortice di eventi, che lo porterà a stringere il patto con un potente spirito e ad iscriversi all'accademia. Naturalmente le diffidenze iniziali saranno molte, ma poi molte ragazze gli correranno incontro, in un perfetto harem - ecchi. Ma, tutt'altro che farfallone, avrà ben chiaro chi sia la ragazza che ama davvero. Ma la trama non si limita certo a questo: tutte le ragazze si preparano, infatti, per il Blade Dance, il grande torneo annuale delle elementaliste, anche se poi la storia si concluderà proprio con la partenza dei nostri per il torneo, che non ci verrà mai mostrato!
Tutti i personaggi buoni e cattivi si rivelano ben descritti, per una storia che riesce ad essere in perfetto equilibrio tra azione e psicologia. In particolare Kamito, che resterà sempre avvolto da un alone di mistero, dato che i veri propositi per cui è stato convocato a scuola dall'arcigna preside non saranno mai spiegati del tutto. Anche il non mostrare il torneo può piacere o non piacere, ma ha una sua logica, perché siamo solo alla fine del terzo volume di una lunga serie di light novel. Indubbiamente l'opera si distingue per l'ambientazione tipicamente fantasy, senza alcuno spazio per la tecnologia. Inoltre, il fatto che la forza si basi sull'evocazione degli spiriti e che, potendo stringere il contratto non solo con uno, si possono ottenere interessanti e innovativi sviluppi, ha come risultato che non c'è un guerriero singolo che deve solo allenarsi come in "Gakusen Toshi Asterisk" o "Mahouka Koukoku no Rettousei", ma un master che sa fare gioco di squadra e che può acquisire di colpo i poteri più imprevedibili.
La grafica è ottima, la regia buona. Unico appunto è il fatto che i personaggi siano disegnati in modo troppo tondeggiante e infantile, indebolendo l'aspetto harem - ecchi. Certo, ci sono anime migliori in questo campo scolastico-guerriero, ma già il riuscire a distinguersi non è trascurabile, per cui, in attesa di una seconda serie, come voto assegno sette.
Nell'Areishia Spirit Academy vengono allenate giovani, nobili e pure fanciulle affinché diventino delle elementaliste. Donne, cioè, in grado di evocare spiriti custodi grazie ai quali potranno sviluppare i poteri più incredibili, oltre, naturalmente, a maneggiare le armi. Il protagonista, però, sarà un ragazzo, di nome Kamito, che, incontrata per caso l'elementalista Claire intenta a fare il bagno, finirà vittima di un rapido vortice di eventi, che lo porterà a stringere il patto con un potente spirito e ad iscriversi all'accademia. Naturalmente le diffidenze iniziali saranno molte, ma poi molte ragazze gli correranno incontro, in un perfetto harem - ecchi. Ma, tutt'altro che farfallone, avrà ben chiaro chi sia la ragazza che ama davvero. Ma la trama non si limita certo a questo: tutte le ragazze si preparano, infatti, per il Blade Dance, il grande torneo annuale delle elementaliste, anche se poi la storia si concluderà proprio con la partenza dei nostri per il torneo, che non ci verrà mai mostrato!
Tutti i personaggi buoni e cattivi si rivelano ben descritti, per una storia che riesce ad essere in perfetto equilibrio tra azione e psicologia. In particolare Kamito, che resterà sempre avvolto da un alone di mistero, dato che i veri propositi per cui è stato convocato a scuola dall'arcigna preside non saranno mai spiegati del tutto. Anche il non mostrare il torneo può piacere o non piacere, ma ha una sua logica, perché siamo solo alla fine del terzo volume di una lunga serie di light novel. Indubbiamente l'opera si distingue per l'ambientazione tipicamente fantasy, senza alcuno spazio per la tecnologia. Inoltre, il fatto che la forza si basi sull'evocazione degli spiriti e che, potendo stringere il contratto non solo con uno, si possono ottenere interessanti e innovativi sviluppi, ha come risultato che non c'è un guerriero singolo che deve solo allenarsi come in "Gakusen Toshi Asterisk" o "Mahouka Koukoku no Rettousei", ma un master che sa fare gioco di squadra e che può acquisire di colpo i poteri più imprevedibili.
La grafica è ottima, la regia buona. Unico appunto è il fatto che i personaggi siano disegnati in modo troppo tondeggiante e infantile, indebolendo l'aspetto harem - ecchi. Certo, ci sono anime migliori in questo campo scolastico-guerriero, ma già il riuscire a distinguersi non è trascurabile, per cui, in attesa di una seconda serie, come voto assegno sette.
"Seirei Tsukai No Blade Dance" è uno di quegli anime che non vorresti mai che finisca: dodici episodi veramente intriganti che, a mio parere, ti costringono a rimanere incollato allo schermo.
La storia è ambientata in un mondo molto simile al nostro, nel quale gli umani interagiscono con degli spiriti. La maggior parte di queste entità spirituali hanno una forma molto simile a quelle di comunissimi animali (gatto, lupo ecc.), tuttavia il protagonista si ritroverà come spirito una fanciulla di nome Est. La particolarità di tutto ciò è che solo nobili fanciulle riescono a stabilire "contratti" con gli spiriti e qui, infatti, si nota subito il fattore harem, visto che il nostro protagonista dovrà iscriversi a una scuola completamente femminile, la quale gli permetterà di migliorare le proprie capacità in combattimento (gli spiriti molte volte si manifestano sotto forme di armi come spade o archi e obbediscono al loro padrone). Durante la permanenza in questa scuola, Kamito Kazehaya (il protagonista) incontrerà altre ragazze, le quali, se all'inizio sembreranno ostili, con l'avanzare della storia si innamoreranno del protagonista. Tutto sembra procedere per il verso giusto fino a quando non appare Restia, ovvero uno spirito malvagio il quale sembrerebbe avere un legame con Kamito. Kamito stesso ammetterà che anche Restia è un suo spirito, ma non verrà mai spiegato il motivo per il quale sia passata alla fazione nemica. La storia prosegue, ma preferirei evitare eventuali spoiler, per questo motivo mi fermo.
La grafica è ottima, con colori vivaci, e la colonna sonora è molto buona.
"Seirei Tsukai No Blade Dance" è uno dei miei anime preferiti, che in qualche modo è riuscito ad avere uno spazio nel mio cuore. Lo consiglio assolutamente a tutti gli amanti del genere.
Voto finale: 8,5 arrotondato a 9, per la fiducia in una seconda stagione.
La storia è ambientata in un mondo molto simile al nostro, nel quale gli umani interagiscono con degli spiriti. La maggior parte di queste entità spirituali hanno una forma molto simile a quelle di comunissimi animali (gatto, lupo ecc.), tuttavia il protagonista si ritroverà come spirito una fanciulla di nome Est. La particolarità di tutto ciò è che solo nobili fanciulle riescono a stabilire "contratti" con gli spiriti e qui, infatti, si nota subito il fattore harem, visto che il nostro protagonista dovrà iscriversi a una scuola completamente femminile, la quale gli permetterà di migliorare le proprie capacità in combattimento (gli spiriti molte volte si manifestano sotto forme di armi come spade o archi e obbediscono al loro padrone). Durante la permanenza in questa scuola, Kamito Kazehaya (il protagonista) incontrerà altre ragazze, le quali, se all'inizio sembreranno ostili, con l'avanzare della storia si innamoreranno del protagonista. Tutto sembra procedere per il verso giusto fino a quando non appare Restia, ovvero uno spirito malvagio il quale sembrerebbe avere un legame con Kamito. Kamito stesso ammetterà che anche Restia è un suo spirito, ma non verrà mai spiegato il motivo per il quale sia passata alla fazione nemica. La storia prosegue, ma preferirei evitare eventuali spoiler, per questo motivo mi fermo.
La grafica è ottima, con colori vivaci, e la colonna sonora è molto buona.
"Seirei Tsukai No Blade Dance" è uno dei miei anime preferiti, che in qualche modo è riuscito ad avere uno spazio nel mio cuore. Lo consiglio assolutamente a tutti gli amanti del genere.
Voto finale: 8,5 arrotondato a 9, per la fiducia in una seconda stagione.
"Seirei Tsukai no Blade Dance" è uno degli anime usciti nella stagione estiva 2014 e, a mio avviso, nonostante l'apparente semplicità e alcuni difetti, costituisce una serie molto interessante. Alle volte basta poco per realizzare un buon anime e questo è un esempio alquanto eloquente. Non vengono lesinati i cliché e i vari stereotipi dell'animazione giapponese, eppure è in grado comunque di appassionare, divertire e coinvolgere.
Dodici puntate di puro fantasy, in cui si innestano molto bene anche vari elementi tipici della commedia ecchi/harem. Personalmente sono un amante di queste storie, ambientate in qualche scuola di magia e con strani poteri sovrannaturali. E, devo ammettere, che "Seirei Tsukai no Blade Dance" non ha fatto altro che aumentare questa mia preferenza.
La storia incomincia in maniera scoppiettante: Kamito Kazehaya è il protagonista e, in quanto tale, è il primo che compare. Sta percorrendo un sentiero in mezzo ai boschi, diretto chissà dove, quando, improvvisamente, scorge in mezzo a un piccolo laghetto la piccola Claire Rouge. La fanciulla, intenta in un rilassante bagno all'aperto, s'infiamma subito (nel vero senso della parola) e si scaglia impetuosa contro il nostro eroe. Un incontro alquanto inusuale, che, a loro insaputa, segnerà il destino di entrambi, in un modo o nell'altro. Insieme infatti affronteranno subito uno spirito molto potente, racchiuso in una spada antica e, Kamito, dopo non poche difficoltà, riuscirà a prenderne possesso. La storia ha inizio, e con essa tutta una serie di disavventure che dovranno affrontare, non solo questi due giovani eroi, ma anche un'altra schiera di fanciulle che incontreranno alla scuola di magia. L'accademia, infatti, è in fermento, poiché di lì a poco verrà organizzato un torneo importantissimo, che sancirà il più forte mago in assoluto. Kamito, sembra nascondere qualcosa riguardo a ciò, un oscuro passato che, man mano, tornerà a farsi sentire. Una ragazza fra tutte, Ashdoll Restia, sembra sepolta nei meandri più oscuri della coscienza di Kamito. Cosa vorrà mai? Qual' è il suo rapporto con il nostro cari protagonista? E, soprattutto, cosa nasconde Kamito dietro quell'apparente goffaggine?
Come già detto, la trama incomincia in maniera elettrizzante, ma, allo stesso tempo, non si discosta molto dai canoni dell' "anime fantasy" che ognuno di noi si aspetterebbe. Una scuola, un torneo, una schiera di fanciulle subito pronte a innamorarsi del ragazzo protagonista. Insomma, tutta una ripresa di cliché che, a conti fatti, non appare nemmeno così ingombrante.
Kamito è una figura alquanto ambigua, che oscilla tra il classico personaggio maschile degli anime ecchi (goffo e incapace con le donne) e uno maggiormente oscuro e tenebroso. Di fatto il suo passato rimarrà celato per tutta la serie, nascosto tra la nebbia dei ricordi... qualcosa si muove, ma qualunque cosa sia, emergerà molto lentamente.
Per quanto riguarda le ragazze, anche queste non possono essere definite propriamente originali: Claire è la classica ragazzina piccolina e peperina, un pochino tsundere, che si innamorerà del protagonista. Lo stesso vale per le altre, la ricca e chic Rinslet, la diligente Ellis, l'impassibile Terminus Est e la candida e dolce (ma anche un po' provocante) Fianna. Insomma, hanno tutte del "già visto", ma allo stesso tempo riescono a coinvolgere, e lo spettatore è in grado di immedesimarsi in ognuno di loro. Senza contare che questa è una delle rare occasioni in cui mi ritrovo concorde alla coppia principale: Kamito e Claire. I due, nonostante si tratti di anime con caratteri harem, mostrano subito un certo affiatamento, ma il loro amore dovrà crescere pian piano, ostacolato da piccole o grandi difficoltà.
Per gli aspetti negativi, potrei per esempio indicare il numero ristretto di puntate. L'anime finisce proprio sul più bello e il fantomatico torneo, che ha portato una serie infinita di problemi, alla fine non viene neanche mostrato.
La grafica è abbastanza carina; colori vivaci e pieni di toni accesi, essenziale in un'opera di tal genere. Tuttavia non posso dire di aver apprezzato completamente la scelta di realizzare i contorni delle figure con linee di colore rossiccio (cosa che mi ha ricordato moltissimo "No Game no Life"). Le musiche si accordano molto bene con le varie situazioni, passando da sinfonie più allegre per le scene di commedia a toni più ritmici durante i combattimenti.
Buono il doppiaggio e altrettanto la regia, in grado di esaltare al massimo una storia che, tutto sommato, non è poi così articolata.
In conclusione non mi resta che consigliarvi "Seirei Tsukai no Blade Dance". È un anime classico, che allo stesso tempo riesce ad esaltare nel migliore dei modi il genere in questione. Il finale, come già detto, è bello, ma incompleto. Dunque sarebbe proprio necessaria una seconda stagione, che completi il tutto e concluda le questioni lasciate in sospeso. Ci sarà mai? Personalmente ci spero, ma, purtroppo, ho visto molto spesso anime tratti da light novel fermarsi alla prima stagione.
Per ora, dunque, non ci rimane che fermarci qui e gustarci quest'anime interessante.
Voto finale: 8
Dodici puntate di puro fantasy, in cui si innestano molto bene anche vari elementi tipici della commedia ecchi/harem. Personalmente sono un amante di queste storie, ambientate in qualche scuola di magia e con strani poteri sovrannaturali. E, devo ammettere, che "Seirei Tsukai no Blade Dance" non ha fatto altro che aumentare questa mia preferenza.
La storia incomincia in maniera scoppiettante: Kamito Kazehaya è il protagonista e, in quanto tale, è il primo che compare. Sta percorrendo un sentiero in mezzo ai boschi, diretto chissà dove, quando, improvvisamente, scorge in mezzo a un piccolo laghetto la piccola Claire Rouge. La fanciulla, intenta in un rilassante bagno all'aperto, s'infiamma subito (nel vero senso della parola) e si scaglia impetuosa contro il nostro eroe. Un incontro alquanto inusuale, che, a loro insaputa, segnerà il destino di entrambi, in un modo o nell'altro. Insieme infatti affronteranno subito uno spirito molto potente, racchiuso in una spada antica e, Kamito, dopo non poche difficoltà, riuscirà a prenderne possesso. La storia ha inizio, e con essa tutta una serie di disavventure che dovranno affrontare, non solo questi due giovani eroi, ma anche un'altra schiera di fanciulle che incontreranno alla scuola di magia. L'accademia, infatti, è in fermento, poiché di lì a poco verrà organizzato un torneo importantissimo, che sancirà il più forte mago in assoluto. Kamito, sembra nascondere qualcosa riguardo a ciò, un oscuro passato che, man mano, tornerà a farsi sentire. Una ragazza fra tutte, Ashdoll Restia, sembra sepolta nei meandri più oscuri della coscienza di Kamito. Cosa vorrà mai? Qual' è il suo rapporto con il nostro cari protagonista? E, soprattutto, cosa nasconde Kamito dietro quell'apparente goffaggine?
Come già detto, la trama incomincia in maniera elettrizzante, ma, allo stesso tempo, non si discosta molto dai canoni dell' "anime fantasy" che ognuno di noi si aspetterebbe. Una scuola, un torneo, una schiera di fanciulle subito pronte a innamorarsi del ragazzo protagonista. Insomma, tutta una ripresa di cliché che, a conti fatti, non appare nemmeno così ingombrante.
Kamito è una figura alquanto ambigua, che oscilla tra il classico personaggio maschile degli anime ecchi (goffo e incapace con le donne) e uno maggiormente oscuro e tenebroso. Di fatto il suo passato rimarrà celato per tutta la serie, nascosto tra la nebbia dei ricordi... qualcosa si muove, ma qualunque cosa sia, emergerà molto lentamente.
Per quanto riguarda le ragazze, anche queste non possono essere definite propriamente originali: Claire è la classica ragazzina piccolina e peperina, un pochino tsundere, che si innamorerà del protagonista. Lo stesso vale per le altre, la ricca e chic Rinslet, la diligente Ellis, l'impassibile Terminus Est e la candida e dolce (ma anche un po' provocante) Fianna. Insomma, hanno tutte del "già visto", ma allo stesso tempo riescono a coinvolgere, e lo spettatore è in grado di immedesimarsi in ognuno di loro. Senza contare che questa è una delle rare occasioni in cui mi ritrovo concorde alla coppia principale: Kamito e Claire. I due, nonostante si tratti di anime con caratteri harem, mostrano subito un certo affiatamento, ma il loro amore dovrà crescere pian piano, ostacolato da piccole o grandi difficoltà.
Per gli aspetti negativi, potrei per esempio indicare il numero ristretto di puntate. L'anime finisce proprio sul più bello e il fantomatico torneo, che ha portato una serie infinita di problemi, alla fine non viene neanche mostrato.
La grafica è abbastanza carina; colori vivaci e pieni di toni accesi, essenziale in un'opera di tal genere. Tuttavia non posso dire di aver apprezzato completamente la scelta di realizzare i contorni delle figure con linee di colore rossiccio (cosa che mi ha ricordato moltissimo "No Game no Life"). Le musiche si accordano molto bene con le varie situazioni, passando da sinfonie più allegre per le scene di commedia a toni più ritmici durante i combattimenti.
Buono il doppiaggio e altrettanto la regia, in grado di esaltare al massimo una storia che, tutto sommato, non è poi così articolata.
In conclusione non mi resta che consigliarvi "Seirei Tsukai no Blade Dance". È un anime classico, che allo stesso tempo riesce ad esaltare nel migliore dei modi il genere in questione. Il finale, come già detto, è bello, ma incompleto. Dunque sarebbe proprio necessaria una seconda stagione, che completi il tutto e concluda le questioni lasciate in sospeso. Ci sarà mai? Personalmente ci spero, ma, purtroppo, ho visto molto spesso anime tratti da light novel fermarsi alla prima stagione.
Per ora, dunque, non ci rimane che fermarci qui e gustarci quest'anime interessante.
Voto finale: 8
Una delle opere più carine della non entusiasmante stagione estiva 2014 è "Blade Dance". Nonostante appaia come il classico fantasy di chiara derivazione da light novel, quest'opera sa intrattenere e divertire, offrendo scene d'azione interessanti e simpatiche gag.
"Seirei Tsukai no Blade Dance" è una serie della stagione estiva 2014 composta da dodici episodi di durata canonica, più tre speciali. L'opera trae origine dall'omonima light novel del 2010, la quale ha ispirato un manga nel 2012.
Trama: la storia è ambientata in un mondo alternativo dove gli spiriti interagiscono con gli esseri umani e le altre creature. Solamente le ragazze possono stringere un contratto con gli spiriti divenendo "elementaliste" presso la prestigiosa accademia Areishia e possono partecipare a tornei conosciuti col nome di "Blade Dance". Kamito Kazehaya è un ragazzo che è riuscito a stringere un contratto con uno spirito, e come tale ha avuto accesso all'accademia Areishia, compiendo di fatto un'opera impossibile (in mille anni è stato il secondo maschio a compiere una simile impresa). Prima di giungere all'accademia, il ragazzo si perde per strada e s'imbatte in Claire Rouge. L'incontro non è dei migliori e si crea un certo imbarazzo tra i due. Dopo i primi battibecchi, la ragazza spiega a Kamito che intende stringere un contratto con lo spirito della spada che dimora nella foresta, ma rischia la vita nell'impresa e Kamito, per salvarla, stringe il contratto al suo posto. Claire, su tutte le furie, decide che sarà proprio Kamito ad essere il suo "famiglio", poiché le ha rubato lo spirito. Da quel momento inizieranno le avventure del "Team Scarlet".
Grafica: ottima. Le ambientazioni sono splendide per bellezza, varietà e grado di dettaglio. Ottime le animazioni, fluide e sufficientemente elaborate. Character design bellissimo. Spiritual design splendido.
Sonoro: il comparto sonoro non tradisce le aspettative. L'opening è bella aggressiva, pompata e dinamica, ricca di sonorità J-Pop. L'ending è un incrocio tra una ballata in stile medievale e un brano da idol, piuttosto allegra. Ottime OST, effetti sonori particolarmente piacevoli. Bel doppiaggio.
Personaggi: si va molto sul classico, talmente sul classico che la caratterizzazione di gran parte dei personaggi femminili appare come la riproposizione di tante varietà di tsundere, il che non aiuta con la varietà caratteriale, sebbene appaiano tutte abbastanza simpatiche. Il fattore psicologico ed evolutivo sono ben presenti. L'interazione si attesta su ottimi livelli.
Sceneggiatura: l'opera ha una gestione temporale semplice e fruibile, sebbene sia presente un discreto numero di flashback. Il ritmo si attesta su livelli medio/veloci. Le scene d'azione non mancano e sono realizzate ottimamente, non manca nemmeno un discreto quantitativo di violenza. È presente un moderato quantitativo di fanservice. I dialoghi sono nella media.
Finale: la serie tratta dei primi volumi della novel e non entra nel vivo dell'opera. Il finale non è risolutivo ai fini della serie, tuttavia risulta piuttosto ben fatto, in attesa di eventuali serie future.
In sintesi: "Blade Dance" è un buon prodotto. L'opera è molto intrigante e simpatica e sa intrattenere piuttosto bene. Consigliata agli appassionati del fantasy, delle commedie harem e del misticismo.
"Seirei Tsukai no Blade Dance" è una serie della stagione estiva 2014 composta da dodici episodi di durata canonica, più tre speciali. L'opera trae origine dall'omonima light novel del 2010, la quale ha ispirato un manga nel 2012.
Trama: la storia è ambientata in un mondo alternativo dove gli spiriti interagiscono con gli esseri umani e le altre creature. Solamente le ragazze possono stringere un contratto con gli spiriti divenendo "elementaliste" presso la prestigiosa accademia Areishia e possono partecipare a tornei conosciuti col nome di "Blade Dance". Kamito Kazehaya è un ragazzo che è riuscito a stringere un contratto con uno spirito, e come tale ha avuto accesso all'accademia Areishia, compiendo di fatto un'opera impossibile (in mille anni è stato il secondo maschio a compiere una simile impresa). Prima di giungere all'accademia, il ragazzo si perde per strada e s'imbatte in Claire Rouge. L'incontro non è dei migliori e si crea un certo imbarazzo tra i due. Dopo i primi battibecchi, la ragazza spiega a Kamito che intende stringere un contratto con lo spirito della spada che dimora nella foresta, ma rischia la vita nell'impresa e Kamito, per salvarla, stringe il contratto al suo posto. Claire, su tutte le furie, decide che sarà proprio Kamito ad essere il suo "famiglio", poiché le ha rubato lo spirito. Da quel momento inizieranno le avventure del "Team Scarlet".
Grafica: ottima. Le ambientazioni sono splendide per bellezza, varietà e grado di dettaglio. Ottime le animazioni, fluide e sufficientemente elaborate. Character design bellissimo. Spiritual design splendido.
Sonoro: il comparto sonoro non tradisce le aspettative. L'opening è bella aggressiva, pompata e dinamica, ricca di sonorità J-Pop. L'ending è un incrocio tra una ballata in stile medievale e un brano da idol, piuttosto allegra. Ottime OST, effetti sonori particolarmente piacevoli. Bel doppiaggio.
Personaggi: si va molto sul classico, talmente sul classico che la caratterizzazione di gran parte dei personaggi femminili appare come la riproposizione di tante varietà di tsundere, il che non aiuta con la varietà caratteriale, sebbene appaiano tutte abbastanza simpatiche. Il fattore psicologico ed evolutivo sono ben presenti. L'interazione si attesta su ottimi livelli.
Sceneggiatura: l'opera ha una gestione temporale semplice e fruibile, sebbene sia presente un discreto numero di flashback. Il ritmo si attesta su livelli medio/veloci. Le scene d'azione non mancano e sono realizzate ottimamente, non manca nemmeno un discreto quantitativo di violenza. È presente un moderato quantitativo di fanservice. I dialoghi sono nella media.
Finale: la serie tratta dei primi volumi della novel e non entra nel vivo dell'opera. Il finale non è risolutivo ai fini della serie, tuttavia risulta piuttosto ben fatto, in attesa di eventuali serie future.
In sintesi: "Blade Dance" è un buon prodotto. L'opera è molto intrigante e simpatica e sa intrattenere piuttosto bene. Consigliata agli appassionati del fantasy, delle commedie harem e del misticismo.
Le vicende sono ambientate in un mondo dove alcune ragazze sono in grado di stipulare contratti con degli antichi spiriti che usano per combattere. Queste ragazze vengono riunite in una scuola dedicata all'addestramento e al perfezionamento dei loro poteri, l'accademia Areishia. A stipulare contratti con gli spiriti, come già detto, possono essere solo le ragazze, ma a fare eccezione a questa regola ecco che compare il giovane Kamito Kazehaya che, convocato dalla preside, si trasferirà in quella scuola femminile per poter poi partecipare alla Blade Dance e vedere realizzato un suo desiderio.
Già dalla trama si può facilmente intuire a cosa andremo incontro con la visione di questa serie: la solita storia con un solo protagonista maschile che, per alcune circostanze, si troverà circondato da ragazze che inevitabilmente finiranno per innamorarsi di lui. I personaggi sono tutti abbastanza stereotipati e personalmente non ne ho trovato uno simpatico, si salva forse solo il gattino di fuoco. Il protagonista maschile, oltre a essere un travestito, risulterà anch'egli antipatico e non mancheranno le scene in cui questo buon samaritano si sacrificherà per salvare le sue amiche (sì, amiche, perché nonostante tutte gli sbavino dietro ovviamente lui non se le filerà di striscio).
Le gag sono scontate e ripetitive: mi chiedo perché non abbiano messo una scena dove Kamito vede le mutandine della lei di turno... l'hanno solo fatta per ogni ragazza conosciuta... Ma ad essere scontate non sono solo le gag, infatti il gruppetto che si andrà a formare nel corso dei dodici episodi era prevedibile già dai primi episodi.
Fin dall'inizio ci viene detto che Kamito aveva uno spirito di nome Restia, ma il motivo per cui non risponda più al suo padrone non verrà spiegato né verrà affrontata la questione, in vista di una seconda serie, e questo ci può stare, ma a venire lasciato in sospeso non è solo questo: la storia che ci viene presentata sembrerà girare attorno alla Blade Dance, ma questa gara non verrà conclusa, non dando nemmeno un finale alle vicende aperte in questa prima serie e, a giudicare dal livello dell'anime, non vedranno mai una conclusione, in quanto spero non facciano nessuna seconda serie.
Concludendo:
- Troppo fanservice. Se vogliono inserircelo va bene, ma almeno che non usino sempre la stessa scena. Il fanservice da solo non rende buono un anime, alla base deve esserci anche dell'altro.
- Troppo scontato.
- Graficamente è scadente per essere del 2014. I personaggi inquadrati frontalmente spesso saranno privi dei loro nasi.
- Certi personaggi (Ellis in particolare) cambiano totalmente la voce da quando sono seri a quando sono imbarazzati, al punto da sembrare doppiati da un'altra persona, e l'ho trovato fastidioso.
Ottiene la sufficienza tirata solo perché sono largo di maniche. Per me la sufficienza è la mediocrità, i voti negativi sono per quelli inguardabili e "Seirei Tsukai no Blade Dance" non è cattivo a tal punto.
Già dalla trama si può facilmente intuire a cosa andremo incontro con la visione di questa serie: la solita storia con un solo protagonista maschile che, per alcune circostanze, si troverà circondato da ragazze che inevitabilmente finiranno per innamorarsi di lui. I personaggi sono tutti abbastanza stereotipati e personalmente non ne ho trovato uno simpatico, si salva forse solo il gattino di fuoco. Il protagonista maschile, oltre a essere un travestito, risulterà anch'egli antipatico e non mancheranno le scene in cui questo buon samaritano si sacrificherà per salvare le sue amiche (sì, amiche, perché nonostante tutte gli sbavino dietro ovviamente lui non se le filerà di striscio).
Le gag sono scontate e ripetitive: mi chiedo perché non abbiano messo una scena dove Kamito vede le mutandine della lei di turno... l'hanno solo fatta per ogni ragazza conosciuta... Ma ad essere scontate non sono solo le gag, infatti il gruppetto che si andrà a formare nel corso dei dodici episodi era prevedibile già dai primi episodi.
Fin dall'inizio ci viene detto che Kamito aveva uno spirito di nome Restia, ma il motivo per cui non risponda più al suo padrone non verrà spiegato né verrà affrontata la questione, in vista di una seconda serie, e questo ci può stare, ma a venire lasciato in sospeso non è solo questo: la storia che ci viene presentata sembrerà girare attorno alla Blade Dance, ma questa gara non verrà conclusa, non dando nemmeno un finale alle vicende aperte in questa prima serie e, a giudicare dal livello dell'anime, non vedranno mai una conclusione, in quanto spero non facciano nessuna seconda serie.
Concludendo:
- Troppo fanservice. Se vogliono inserircelo va bene, ma almeno che non usino sempre la stessa scena. Il fanservice da solo non rende buono un anime, alla base deve esserci anche dell'altro.
- Troppo scontato.
- Graficamente è scadente per essere del 2014. I personaggi inquadrati frontalmente spesso saranno privi dei loro nasi.
- Certi personaggi (Ellis in particolare) cambiano totalmente la voce da quando sono seri a quando sono imbarazzati, al punto da sembrare doppiati da un'altra persona, e l'ho trovato fastidioso.
Ottiene la sufficienza tirata solo perché sono largo di maniche. Per me la sufficienza è la mediocrità, i voti negativi sono per quelli inguardabili e "Seirei Tsukai no Blade Dance" non è cattivo a tal punto.