Failure Frame: I Became the Strongest and Annihilated Everything With Low-Level Spells
Classico isekai in cui gente a caso viene presa e portata in un altro mondo con la scusa originalissima di combattere il re demone e il suo esercito.
Lo sviluppo iniziale avrà però un immediato cambio di rotta per il protagonista e, in parte, anche per gli altri liceali (ma perché succede sempre a 'sti qua?!) in quanto lui verrà subito tacciato di inutilità per i deboli poteri acquisiti e messo alla gogna, alimentando il suo odio che lo trasformerà in un eroe vendicativo.
Indicativamente è così che inizia quest'opera e in base a questo si svilupperà in maniera diversa rispetto ai classici anime dello stesso genere. Purtroppo, a parte questo, la serie non brilla per nulla di originalità. Il personaggio si rivelerà rapidamente OP, ci sarà la classica donzella ultra gnocca (ma veramente tanto) che lo seguirà come una cagnolina e uno sviluppo della trama molto lineare. Poi bestioline kawaii e altrettanto OP spunteranno dal nulla... Insomma, il festival del visto e rivisto. Peccato, perché l'idea della vendetta, nonostante un eroe fondamentalmente buono, poteva portare a qualcosa di diverso, ma vedremo se la cosa migliorerà in un'eventuale seconda serie.
Per la regia stessi problemi, non riesce a trasmettere un minimo d'ansia, complici anche i poteri esagerati del nostro eroe. Dialoghi e ritmi purtroppo sono altrettanti di basso livello.
Graficamente ha un bel tratto, disegni classici e piacevoli. Le animazioni sono però un pugno nell'occhio quasi e la CGI, in particolare nei primi episodi, te li fa quasi cavare.
I personaggi, come già detto, sono decisamente cliché, non sto neanche a commentarli. L'unica parte che ho trovato interessante, ma si vede poco, è la fine che fanno i compagni di classe, relegati a protagonisti di serie B quando invece il rapporto che si crea fra di loro è l'unica cosa interessante nell'anime.
Non sto a dilungarmi oltre o a dettagliare i voti come al solito, come potete immaginare è un'opera di poco valore, guardabile giusto se volete farvi un po' del male o siete cosi amanti del genere fantasy-isekai da non poterne fare a meno ed avete finito i titoli migliori.
Lo sviluppo iniziale avrà però un immediato cambio di rotta per il protagonista e, in parte, anche per gli altri liceali (ma perché succede sempre a 'sti qua?!) in quanto lui verrà subito tacciato di inutilità per i deboli poteri acquisiti e messo alla gogna, alimentando il suo odio che lo trasformerà in un eroe vendicativo.
Indicativamente è così che inizia quest'opera e in base a questo si svilupperà in maniera diversa rispetto ai classici anime dello stesso genere. Purtroppo, a parte questo, la serie non brilla per nulla di originalità. Il personaggio si rivelerà rapidamente OP, ci sarà la classica donzella ultra gnocca (ma veramente tanto) che lo seguirà come una cagnolina e uno sviluppo della trama molto lineare. Poi bestioline kawaii e altrettanto OP spunteranno dal nulla... Insomma, il festival del visto e rivisto. Peccato, perché l'idea della vendetta, nonostante un eroe fondamentalmente buono, poteva portare a qualcosa di diverso, ma vedremo se la cosa migliorerà in un'eventuale seconda serie.
Per la regia stessi problemi, non riesce a trasmettere un minimo d'ansia, complici anche i poteri esagerati del nostro eroe. Dialoghi e ritmi purtroppo sono altrettanti di basso livello.
Graficamente ha un bel tratto, disegni classici e piacevoli. Le animazioni sono però un pugno nell'occhio quasi e la CGI, in particolare nei primi episodi, te li fa quasi cavare.
I personaggi, come già detto, sono decisamente cliché, non sto neanche a commentarli. L'unica parte che ho trovato interessante, ma si vede poco, è la fine che fanno i compagni di classe, relegati a protagonisti di serie B quando invece il rapporto che si crea fra di loro è l'unica cosa interessante nell'anime.
Non sto a dilungarmi oltre o a dettagliare i voti come al solito, come potete immaginare è un'opera di poco valore, guardabile giusto se volete farvi un po' del male o siete cosi amanti del genere fantasy-isekai da non poterne fare a meno ed avete finito i titoli migliori.
“Failure Frame: I Became the Strongest and Annihilated Everything With Low-Level Spells” è il classico titolo che vive di luce, anzi, di popolarità riflessa. Nella sua trama ritroviamo amalgamati assieme tutta una serie di elementi già visti in altri isekai-game inspired, non riuscendo però a reggere il confronto con prodotti dalla trama, a mio dire, meglio scritta e sviluppata. Ma di cosa parla quest’anime?
La storia comincia presentando una scolaresca in autobus e i rapporti disfunzionali che intercorrono tra i vari compagni di classe, tutti dalle personalità piuttosto discutibili (esagerate al punto da essere quasi caricaturali, oserei dire). Il protagonista Tōka Mimori è uno studente anonimo, impopolare e solitario, ma apparentemente l’unico dotato di un certo senso morale verso il prossimo.
Improvvisamente, questo gruppo di studenti si ritrova teletrasportato in un contesto fantasy, al cospetto di una donna che si presenta come una divinità. La dea Vicius spiega di averli evocati in quanto eroi di un altro mondo, essenziali per proteggere il regno da una forza oscura che li minaccia. Ognuno dei ragazzi si ritrova a misurare il proprio livello magico e subito lo status quo della classe muta: gli appartenenti alla classe S e A sono in vetta e pare evidente che i favori della dea siano rivolti soprattutto a loro. Ovviamente, al nostro Tōka toccherà la fascia più bassa e peggio considerata. Sarà l’unico eroe di classe E del gruppo, il solo che dovrà subire l’eliminazione immediata, stando alle parole della dea. Vicius e gran parte dei compagni rivelano il loro lato maligno e indifferente, mentre Tōka subisce la condanna nella sua impotenza: sarà teletrasportato in un dungeon pericoloso e lì lasciato a sé stesso e alla crudeltà dei mostri che lo popolano. Tōka in preda alla rabbia e allo sconforto giura vendetta alla dea, ma l’unica tecnica di cui dispone è la capacità di alterare lo stato del suo avversario. Le sue possibilità di sopravvivenza nelle rovine appaiono molto scarse, ma non si darà per vinto. Comincia così il suo viaggio dell’eroe, nel quale non farà che livellare e sviluppare le sue abilità per raggiungere il suo proposito e sconfiggere Vicius, trovando nuovi alleati sulla sua strada.
Premesso ciò, devo citare e non a caso questi titoli: “Solo Leveling”, “The Rising of the Shield Hero” e “Tsukimichi: Moonlit Fantasy”. Questo trittico racchiude molti degli elementi chiave che si presentano anche in “Failure Frame”. Se siete approdati alla visione di quest’ultimo, dopo aver terminato uno dei titoli menzionati o altri anime simili, probabilmente siete stati colpiti dell’effetto nostalgia. Comprensibile, dato che “Failure Frame” e prodotti della stessa tipologia puntano proprio sull’offrire un riempitivo, un qualcosa che inganni l’attesa della prossima stagione o che ci accompagni nel periodo di transizione tra una serie che ci è piaciuta e un’altra.
A dimostrazione di questo, dobbiamo fare i conti con una certa e generale poca cura per i dettagli. Ne sono un esempio: l'uso quasi fastidioso della CGI, specie nei primi episodi; dialoghi poco curati e ripetitivi (grazie di qua e grazie di là); nessuna vera evoluzione di trama, ma solo cose che succedono e avversari che si susseguono; traumi buttati lì, che ritornano come motivazione solo quando servono; combattimenti dimenticabili o comunque riassumibili in poche mosse; e...
Attenzione: questa parte contiene spoiler
personalmente, mi tormento ancora nel chiedermi come nessuno abbia riconosciuto Seras con tutti quei manifesti per via delle sole orecchie! Questa si privava del sonno per cambiare il suo aspetto e restava tutto uguale praticamente… I suoi spiriti sono dei truffatori, altroché!
Fine parte contenente spoiler
In conclusione, “Failure Frame" non ha elementi innovativi e non si sviluppa con un intreccio particolarmente avvincente. Vivetelo come un piacevole intermezzo, in sostituzione o in attesa di qualcosa di maggiore qualità.
N.B. Ho citato solo tre titoli in precedenza, ma ci sono davvero tanti altri anime che potrebbero essere messi in relazione con questo isekai e per svariate ragioni: "Guin Saga", "That Time I Got Reincarnated as a Slime", "The Weakest Tamer Began a Journey to Pick Up Trash", "DanMachi", ecc.
La storia comincia presentando una scolaresca in autobus e i rapporti disfunzionali che intercorrono tra i vari compagni di classe, tutti dalle personalità piuttosto discutibili (esagerate al punto da essere quasi caricaturali, oserei dire). Il protagonista Tōka Mimori è uno studente anonimo, impopolare e solitario, ma apparentemente l’unico dotato di un certo senso morale verso il prossimo.
Improvvisamente, questo gruppo di studenti si ritrova teletrasportato in un contesto fantasy, al cospetto di una donna che si presenta come una divinità. La dea Vicius spiega di averli evocati in quanto eroi di un altro mondo, essenziali per proteggere il regno da una forza oscura che li minaccia. Ognuno dei ragazzi si ritrova a misurare il proprio livello magico e subito lo status quo della classe muta: gli appartenenti alla classe S e A sono in vetta e pare evidente che i favori della dea siano rivolti soprattutto a loro. Ovviamente, al nostro Tōka toccherà la fascia più bassa e peggio considerata. Sarà l’unico eroe di classe E del gruppo, il solo che dovrà subire l’eliminazione immediata, stando alle parole della dea. Vicius e gran parte dei compagni rivelano il loro lato maligno e indifferente, mentre Tōka subisce la condanna nella sua impotenza: sarà teletrasportato in un dungeon pericoloso e lì lasciato a sé stesso e alla crudeltà dei mostri che lo popolano. Tōka in preda alla rabbia e allo sconforto giura vendetta alla dea, ma l’unica tecnica di cui dispone è la capacità di alterare lo stato del suo avversario. Le sue possibilità di sopravvivenza nelle rovine appaiono molto scarse, ma non si darà per vinto. Comincia così il suo viaggio dell’eroe, nel quale non farà che livellare e sviluppare le sue abilità per raggiungere il suo proposito e sconfiggere Vicius, trovando nuovi alleati sulla sua strada.
Premesso ciò, devo citare e non a caso questi titoli: “Solo Leveling”, “The Rising of the Shield Hero” e “Tsukimichi: Moonlit Fantasy”. Questo trittico racchiude molti degli elementi chiave che si presentano anche in “Failure Frame”. Se siete approdati alla visione di quest’ultimo, dopo aver terminato uno dei titoli menzionati o altri anime simili, probabilmente siete stati colpiti dell’effetto nostalgia. Comprensibile, dato che “Failure Frame” e prodotti della stessa tipologia puntano proprio sull’offrire un riempitivo, un qualcosa che inganni l’attesa della prossima stagione o che ci accompagni nel periodo di transizione tra una serie che ci è piaciuta e un’altra.
A dimostrazione di questo, dobbiamo fare i conti con una certa e generale poca cura per i dettagli. Ne sono un esempio: l'uso quasi fastidioso della CGI, specie nei primi episodi; dialoghi poco curati e ripetitivi (grazie di qua e grazie di là); nessuna vera evoluzione di trama, ma solo cose che succedono e avversari che si susseguono; traumi buttati lì, che ritornano come motivazione solo quando servono; combattimenti dimenticabili o comunque riassumibili in poche mosse; e...
Attenzione: questa parte contiene spoiler
personalmente, mi tormento ancora nel chiedermi come nessuno abbia riconosciuto Seras con tutti quei manifesti per via delle sole orecchie! Questa si privava del sonno per cambiare il suo aspetto e restava tutto uguale praticamente… I suoi spiriti sono dei truffatori, altroché!
Fine parte contenente spoiler
In conclusione, “Failure Frame" non ha elementi innovativi e non si sviluppa con un intreccio particolarmente avvincente. Vivetelo come un piacevole intermezzo, in sostituzione o in attesa di qualcosa di maggiore qualità.
N.B. Ho citato solo tre titoli in precedenza, ma ci sono davvero tanti altri anime che potrebbero essere messi in relazione con questo isekai e per svariate ragioni: "Guin Saga", "That Time I Got Reincarnated as a Slime", "The Weakest Tamer Began a Journey to Pick Up Trash", "DanMachi", ecc.
"Failure frame" parte da un canovaccio ormai ben noto, quello degli isekai, ma ben presto si noterà un tono decisamente diverso dal solito: qui, invece che aiutare il mondo diventando eroi di rettitudine e forza per proteggere i buoni, ci si accorge che tutti, tranne alcuni, sono egoisti, egocentrici, venati anche di crudeltà. Questo vale soprattutto per la dea che richiama il protagonista insieme a tutta la sua scolaresca: ben presto vedremo che è un essere infido, calcolatore, crudele e perfino perverso, che inizia scartando il protagonista perché ritenuto troppo debole e con poteri inutili, gettandolo in un dungeon progettato per essere letale per chiunque.
Ma ben presto il protagonista Toka si rende conto che i suoi "inutili" poteri funzionano con un abnorme probabilità di successo del 100%, cosa che gli permette di distruggere qualsiasi avversario. Il protagonista ha un passato oscuro di abusi parentali, e cova dentro di sè il desiderio di vendicarsi del mondo intero, in primo luogo la dea. Abbiamo quindi un protagonista mosso da scopi terribili, non particolarmente interessato a salvare il mondo dalla imminente invasione di demoni.
La caratteristica però che rende il protagonista interessante non sono tanto questi suoi poteri OP, quanto l'incongruenza tra il suo desiderio di vendetta e le azioni, genuinamente coraggiose e disinteressate, che compirà, giustificandole con un poco convincente tornaconto personale. Inoltre, il vero potere del personaggio risiede non nelle sue terribili abilità magiche, quanto nella sua perspicacia e nel suo carisma. Più avanti, sarà chiaro che Toka è un vero e proprio mentalista, con una visione strategica e acume psicologico assurdo.
I comprimari sono interessanti, compresi i sordidi, indecifrabili o titanici avversari.
E poi ovviamente c'è l'elfa spadaccina, che dà tensione romantica a varie situazioni...
Attendo di vedere la trasposizione anime come va, finora sono soddisfatto...
Ma ben presto il protagonista Toka si rende conto che i suoi "inutili" poteri funzionano con un abnorme probabilità di successo del 100%, cosa che gli permette di distruggere qualsiasi avversario. Il protagonista ha un passato oscuro di abusi parentali, e cova dentro di sè il desiderio di vendicarsi del mondo intero, in primo luogo la dea. Abbiamo quindi un protagonista mosso da scopi terribili, non particolarmente interessato a salvare il mondo dalla imminente invasione di demoni.
La caratteristica però che rende il protagonista interessante non sono tanto questi suoi poteri OP, quanto l'incongruenza tra il suo desiderio di vendetta e le azioni, genuinamente coraggiose e disinteressate, che compirà, giustificandole con un poco convincente tornaconto personale. Inoltre, il vero potere del personaggio risiede non nelle sue terribili abilità magiche, quanto nella sua perspicacia e nel suo carisma. Più avanti, sarà chiaro che Toka è un vero e proprio mentalista, con una visione strategica e acume psicologico assurdo.
I comprimari sono interessanti, compresi i sordidi, indecifrabili o titanici avversari.
E poi ovviamente c'è l'elfa spadaccina, che dà tensione romantica a varie situazioni...
Attendo di vedere la trasposizione anime come va, finora sono soddisfatto...