Rapunzel - L'intreccio della torre
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Riassunto
È un racconto molto più "lungo" di quello che si possa pensare e quindi molto più vasto di quello che si possa credere. Pertanto, risulta necessaria un'analisi, una sintesi e prima di tutto una contemplazione molto più profonda di quello che si possa pensare. Rapunzel è una bambina speciale, la quale dovrebbe portare gioia e felicità in seno al suo regno. Purtroppo così non è: Madre Gothel, avendo intuito che il fiore magico è stato usato per curare la regina del regno al momento del parto, rapisce la bambina, nascondendola agli occhi del mondo e proibendole di uscire dalla torre in cui ella dimora. Passano gli anni e Rapunzel cresce, coltivando molti talenti ma anche molta curiosità riguardo al mondo esterno, e sul fare del suo diciottesimo compleanno domanda alla "madre" adottiva se possa concederle il permesso di andare a vedere le "luci fluttuanti". Ma Madre Gothel, facendo leva su un atteggiamento ambiguo, la dissuade da uscire dalla torre, nonostante la sua testardaggine e insistenza. Nel frattempo, un certo giovanotto di nostra conoscenza, Flynn Ryder, decide di rubare la corona del regno insieme ai suoi due scagnozzi, ai quali poi volta le spalle per rifugiarsi, senza neanche dirlo, proprio nella torre di Rapunzel. La nostra amica lo tramortisce con una padella e gli chiede chi è, da dove viene e come ha fatto a trovare la torre. Dopo essersi accertata che non è pericoloso, Rapunzel propone a Flynn un accordo: se lui l'aiuta a scappare, per portarla a vedere le "lanterne fluttuanti", lei, in cambio, gli restituirà la corona. Sulle prime Flynn non sembra voler accettare, ma poi si ravvede e accetta. I due scappano dalla torre, per rifugiarsi in una locanda di malfamati che, vedendo Flynn e confrontandolo con il ritratto del manifesto, desiderano catturarlo per consegnarlo alle autorità e quindi riscuotere il compenso. Rapunzel cerca di placare l'atmosfera concitata, e con un'esibizione li sprona a dedicarsi alla propria passione, sogno, ambizione, per sentirsi realizzati. Nel frattempo, Madre Gothel scopre che la ragazza è fuggita, e la segue per trovarla alla locanda e, visti due malviventi che cercano di catturare Flynn, decide successivamente di accordarsi con loro per riprendersi Rapunzel. Intanto, i nostri due giovani scappano dalle guardie reali, desiderose anche loro di mettere le mani su Ryder e sbatterlo in prigione per impiccarlo. I nostri se la danno a gambe, ma finiscono in una grotta apparentemente senza uscita, fino a quando non trovano un'uscita grazie al potere dei capelli di Rapunzel, che cura anche una ferita di Flynn/Eugene. A questo punto i due cominciano a capire di essere in sintonia e si confessano l'un l'altra. Ma successivamente interviene Madre Gothel, la quale persuade/costringe Rapunzel a tornare alla torre, ma lei si rifiuta, e Madre Gothel le lascia un avvertimento che suona come una minaccia. Ma Rapunzel non intende ascoltare e se ne va con Flynn verso il regno di Corona, dove qui soddisfa la sua curiosità e, neanche a dirlo, dopo la visione con la corona, ha una seconda visione di lei da bambina e comincia a capire chi veramente lei sia. Iniziano però i festeggiamenti per la principessa scomparsa e, per rendere tutto speciale, Flynn accompagna Rapunzel a un appuntamento sul lago, dove assistono al volo delle lanterne fluttuanti: una visione da ricordare per sempre. I due manifestano apertamente i propri sentimenti. Purtroppo, l'idillio non dura tanto: gli ex-compagni di Flynn sono alla sua ricerca e lo catturano per mandarlo al palazzo legato con in mano la corona della principessa, e così incastrarlo, dopo che Madre Gothel ritrova Rapunzel e la convince con il trucchetto escogitato insieme ai due scagnozzi che Flynn è solo un ladro e un egoista, per poi ripotarla alla torre. Intanto Flynn viene catturato e sta per essere condannato a morte. Rapunzel si ritrova al punto di partenza, ma ha una terza visione, quella definitiva, di lei che viene rapita da Gothel e furibonda si scaglia contro di lei, furiosa per il fatto che lei l'abbia tenuta nascosta al mondo e segregata nella torre solamente per poter tenere il potere dei suoi capelli tutto per sé, e le comunica che non sarà più la sua proprietà personale. Ma Gothel non intende lasciarsi sfuggire Rapunzel, e la lega per attirare Flynn e sbarazzarsi di lui una volta per tutte. Intanto Flynn sta per essere portato al patibolo, ma viene liberato dai briganti della locanda, memori di essere stati aiutati da Rapunzel, e corre con Max verso la torre per liberare Rapunzel. Qui, però, viene pugnalato da Gothel, la quale scarica la colpa dell'accaduto su Rapunzel e la costringe ad andarsene con lei, ma Rapunzel minaccia di continuare a provare a scappare, se lei non le permetterà di curarlo... Sulle prime Gothel non intende cedere, ma con un colpo di sorpresa Flynn taglia i capelli a Rapunzel, facendo perdere loro il potere e facendo quindi invecchiare Gothel, che viene fatta precipitare da Pascal dalla finestra della torre. A questo punto Rapunzel, avendo perso i capelli e il loro potere, piange e canta insieme, facendo cadere una lacrima sul petto di Eugene, che miracolosamente guarisce. È tempo di tornare a palazzo reale, dove il re e la regina vengono avvertiti del ritrovamento della loro figlia, con la quale si ricongiungono, e accettano Eugene come nuovo membro della famiglia. Dopo un po' di tempo hanno inizio i festeggiamenti per Rapunzel, la quale chiede poi a Eugene di sposarlo.
Grafica
La computer grafica è senz'ombra di dubbio impostata a regola d'arte: i colori sono ben distribuiti e vi è un ottimo contrasto di luce e ombra, essendo i colori ben distribuiti. La grafica 3D dà quello spessore e quella profondità in più che fanno risaltare la trama. I personaggi sono ben caratterizzati esteriormente, con quei colori vivaci e allegri che riflettono la loro personalità chiara, allegra e spontanea, e/o cupa. In particolare, devo dire (spero che non risulti troppo personale) che Madre Gothel è molto simile a mia madre e ho ragione di credere che è così anche dal punto di vista del carattere. Voto: 9
Musica
La colonna sonora è un classico insieme di assoli che si concentrano su uno dei personaggi e su come esso manifesta/esterna le proprie emozioni, sentimenti, i propri stati d'animo, mentali, emotivi, e questo è un altro punto a favore della trama, che ne risulta arricchita dal punto di pista psicologico e narrativo. In particolare, sono le scene di assolo di Madre Gothel, ma anche quelle di Rapunzel e Eugene a fare da perno alla trama e che le conferiscono quell'atmosfera ora di sogno e/o di mistero, speranza (come nel caso della canzone magica), ora di intrigo, imbroglio, ricatto. Voto: 9
Personaggi
Altro elemento fondamentale da prendere in considerazione sono proprio i personaggi: ciascuno di loro è dotato di una propria personalità, la quale si evolve nel corso del tempo e fa da riflesso alla sua indole, che a sua volta cela i suoi scopi, siano essi lodevoli come nel caso di Rapunzel o meschini come nel caso appunto di Madre Gothel e i due ex-soci di Flynn. In particolare, vi sono alcune scene dove alcune delle battute dei personaggi fanno emergere a poco a poco queste intenzioni che essi celano nel profondo della loro anima. Inizialmente, Rapunzel prova sensi di colpa e un conflitto interiore per aver disobbedito a sua madre, ma con il tempo questo esce dalla sua vita e acquisisce più fiducia e sicurezza in sé stessa. Flynn capisce di aver sbagliato troppe volte nella vita, cercando di rubare e di imbrogliare, e cerca di auto-riscattarsi salvando Rapunzel e riportandola dai suoi genitori, e uccidendo Madre Gothel, la quale invece rivela con il tempo la sua indole egoista e spietata, cosa che però alla fine si ritorce contro di lei insieme ai suoi tentativi di manipolazione, distorsione, plagio e soft power. Voto: 9
Messaggi e insegnamenti
Questo film ci insegna che nella vita bisogna aspettare per poter trovare il vero amore; e per usare un'espressione di un'altra saggia: "L'amore di una madre vale l'attesa di una vita". Ma più dettagliatamente ci insegna che, se si vuole essere amati, bisogna imparare a pensare con la propria testa e provvedere anche a sé stessi. Questo film vuole anche essere una denuncia nei confronti di tutte quelle persone che, essendo invidiose e anche spaventate all'idea di essere dimenticate, ricorrono agli stratagemmi più assurdi e crudeli per ottenere ciò che vogliono; all'inizio tutti nasciamo senza niente, ma poi la vita elargisce i suoi doni, solo che alcuni non apprezzano ciò che hanno e/o vogliono qualcosa di più, persino quello che loro credono appartenga a loro o che è stato concesso a qualcun'altro, quando in realtà niente è dovuto e non ci si deve aspettare nulla, perché nulla ci appartiene, ma tutto è un prestito, non è un diritto, non è una proprietà e non è un privilegio, specialmente la vita degli altri. Quindi ci insegna che bisogna imparare ad accettare di vivere con il tempo che ci viene concesso e accettarne il trascorrere. Voto: 9
Voto: 9
Riassunto
È un racconto molto più "lungo" di quello che si possa pensare e quindi molto più vasto di quello che si possa credere. Pertanto, risulta necessaria un'analisi, una sintesi e prima di tutto una contemplazione molto più profonda di quello che si possa pensare. Rapunzel è una bambina speciale, la quale dovrebbe portare gioia e felicità in seno al suo regno. Purtroppo così non è: Madre Gothel, avendo intuito che il fiore magico è stato usato per curare la regina del regno al momento del parto, rapisce la bambina, nascondendola agli occhi del mondo e proibendole di uscire dalla torre in cui ella dimora. Passano gli anni e Rapunzel cresce, coltivando molti talenti ma anche molta curiosità riguardo al mondo esterno, e sul fare del suo diciottesimo compleanno domanda alla "madre" adottiva se possa concederle il permesso di andare a vedere le "luci fluttuanti". Ma Madre Gothel, facendo leva su un atteggiamento ambiguo, la dissuade da uscire dalla torre, nonostante la sua testardaggine e insistenza. Nel frattempo, un certo giovanotto di nostra conoscenza, Flynn Ryder, decide di rubare la corona del regno insieme ai suoi due scagnozzi, ai quali poi volta le spalle per rifugiarsi, senza neanche dirlo, proprio nella torre di Rapunzel. La nostra amica lo tramortisce con una padella e gli chiede chi è, da dove viene e come ha fatto a trovare la torre. Dopo essersi accertata che non è pericoloso, Rapunzel propone a Flynn un accordo: se lui l'aiuta a scappare, per portarla a vedere le "lanterne fluttuanti", lei, in cambio, gli restituirà la corona. Sulle prime Flynn non sembra voler accettare, ma poi si ravvede e accetta. I due scappano dalla torre, per rifugiarsi in una locanda di malfamati che, vedendo Flynn e confrontandolo con il ritratto del manifesto, desiderano catturarlo per consegnarlo alle autorità e quindi riscuotere il compenso. Rapunzel cerca di placare l'atmosfera concitata, e con un'esibizione li sprona a dedicarsi alla propria passione, sogno, ambizione, per sentirsi realizzati. Nel frattempo, Madre Gothel scopre che la ragazza è fuggita, e la segue per trovarla alla locanda e, visti due malviventi che cercano di catturare Flynn, decide successivamente di accordarsi con loro per riprendersi Rapunzel. Intanto, i nostri due giovani scappano dalle guardie reali, desiderose anche loro di mettere le mani su Ryder e sbatterlo in prigione per impiccarlo. I nostri se la danno a gambe, ma finiscono in una grotta apparentemente senza uscita, fino a quando non trovano un'uscita grazie al potere dei capelli di Rapunzel, che cura anche una ferita di Flynn/Eugene. A questo punto i due cominciano a capire di essere in sintonia e si confessano l'un l'altra. Ma successivamente interviene Madre Gothel, la quale persuade/costringe Rapunzel a tornare alla torre, ma lei si rifiuta, e Madre Gothel le lascia un avvertimento che suona come una minaccia. Ma Rapunzel non intende ascoltare e se ne va con Flynn verso il regno di Corona, dove qui soddisfa la sua curiosità e, neanche a dirlo, dopo la visione con la corona, ha una seconda visione di lei da bambina e comincia a capire chi veramente lei sia. Iniziano però i festeggiamenti per la principessa scomparsa e, per rendere tutto speciale, Flynn accompagna Rapunzel a un appuntamento sul lago, dove assistono al volo delle lanterne fluttuanti: una visione da ricordare per sempre. I due manifestano apertamente i propri sentimenti. Purtroppo, l'idillio non dura tanto: gli ex-compagni di Flynn sono alla sua ricerca e lo catturano per mandarlo al palazzo legato con in mano la corona della principessa, e così incastrarlo, dopo che Madre Gothel ritrova Rapunzel e la convince con il trucchetto escogitato insieme ai due scagnozzi che Flynn è solo un ladro e un egoista, per poi ripotarla alla torre. Intanto Flynn viene catturato e sta per essere condannato a morte. Rapunzel si ritrova al punto di partenza, ma ha una terza visione, quella definitiva, di lei che viene rapita da Gothel e furibonda si scaglia contro di lei, furiosa per il fatto che lei l'abbia tenuta nascosta al mondo e segregata nella torre solamente per poter tenere il potere dei suoi capelli tutto per sé, e le comunica che non sarà più la sua proprietà personale. Ma Gothel non intende lasciarsi sfuggire Rapunzel, e la lega per attirare Flynn e sbarazzarsi di lui una volta per tutte. Intanto Flynn sta per essere portato al patibolo, ma viene liberato dai briganti della locanda, memori di essere stati aiutati da Rapunzel, e corre con Max verso la torre per liberare Rapunzel. Qui, però, viene pugnalato da Gothel, la quale scarica la colpa dell'accaduto su Rapunzel e la costringe ad andarsene con lei, ma Rapunzel minaccia di continuare a provare a scappare, se lei non le permetterà di curarlo... Sulle prime Gothel non intende cedere, ma con un colpo di sorpresa Flynn taglia i capelli a Rapunzel, facendo perdere loro il potere e facendo quindi invecchiare Gothel, che viene fatta precipitare da Pascal dalla finestra della torre. A questo punto Rapunzel, avendo perso i capelli e il loro potere, piange e canta insieme, facendo cadere una lacrima sul petto di Eugene, che miracolosamente guarisce. È tempo di tornare a palazzo reale, dove il re e la regina vengono avvertiti del ritrovamento della loro figlia, con la quale si ricongiungono, e accettano Eugene come nuovo membro della famiglia. Dopo un po' di tempo hanno inizio i festeggiamenti per Rapunzel, la quale chiede poi a Eugene di sposarlo.
Grafica
La computer grafica è senz'ombra di dubbio impostata a regola d'arte: i colori sono ben distribuiti e vi è un ottimo contrasto di luce e ombra, essendo i colori ben distribuiti. La grafica 3D dà quello spessore e quella profondità in più che fanno risaltare la trama. I personaggi sono ben caratterizzati esteriormente, con quei colori vivaci e allegri che riflettono la loro personalità chiara, allegra e spontanea, e/o cupa. In particolare, devo dire (spero che non risulti troppo personale) che Madre Gothel è molto simile a mia madre e ho ragione di credere che è così anche dal punto di vista del carattere. Voto: 9
Musica
La colonna sonora è un classico insieme di assoli che si concentrano su uno dei personaggi e su come esso manifesta/esterna le proprie emozioni, sentimenti, i propri stati d'animo, mentali, emotivi, e questo è un altro punto a favore della trama, che ne risulta arricchita dal punto di pista psicologico e narrativo. In particolare, sono le scene di assolo di Madre Gothel, ma anche quelle di Rapunzel e Eugene a fare da perno alla trama e che le conferiscono quell'atmosfera ora di sogno e/o di mistero, speranza (come nel caso della canzone magica), ora di intrigo, imbroglio, ricatto. Voto: 9
Personaggi
Altro elemento fondamentale da prendere in considerazione sono proprio i personaggi: ciascuno di loro è dotato di una propria personalità, la quale si evolve nel corso del tempo e fa da riflesso alla sua indole, che a sua volta cela i suoi scopi, siano essi lodevoli come nel caso di Rapunzel o meschini come nel caso appunto di Madre Gothel e i due ex-soci di Flynn. In particolare, vi sono alcune scene dove alcune delle battute dei personaggi fanno emergere a poco a poco queste intenzioni che essi celano nel profondo della loro anima. Inizialmente, Rapunzel prova sensi di colpa e un conflitto interiore per aver disobbedito a sua madre, ma con il tempo questo esce dalla sua vita e acquisisce più fiducia e sicurezza in sé stessa. Flynn capisce di aver sbagliato troppe volte nella vita, cercando di rubare e di imbrogliare, e cerca di auto-riscattarsi salvando Rapunzel e riportandola dai suoi genitori, e uccidendo Madre Gothel, la quale invece rivela con il tempo la sua indole egoista e spietata, cosa che però alla fine si ritorce contro di lei insieme ai suoi tentativi di manipolazione, distorsione, plagio e soft power. Voto: 9
Messaggi e insegnamenti
Questo film ci insegna che nella vita bisogna aspettare per poter trovare il vero amore; e per usare un'espressione di un'altra saggia: "L'amore di una madre vale l'attesa di una vita". Ma più dettagliatamente ci insegna che, se si vuole essere amati, bisogna imparare a pensare con la propria testa e provvedere anche a sé stessi. Questo film vuole anche essere una denuncia nei confronti di tutte quelle persone che, essendo invidiose e anche spaventate all'idea di essere dimenticate, ricorrono agli stratagemmi più assurdi e crudeli per ottenere ciò che vogliono; all'inizio tutti nasciamo senza niente, ma poi la vita elargisce i suoi doni, solo che alcuni non apprezzano ciò che hanno e/o vogliono qualcosa di più, persino quello che loro credono appartenga a loro o che è stato concesso a qualcun'altro, quando in realtà niente è dovuto e non ci si deve aspettare nulla, perché nulla ci appartiene, ma tutto è un prestito, non è un diritto, non è una proprietà e non è un privilegio, specialmente la vita degli altri. Quindi ci insegna che bisogna imparare ad accettare di vivere con il tempo che ci viene concesso e accettarne il trascorrere. Voto: 9
Voto: 9
"Rapunzel - L'intreccio della Torre" è il cinquantesimo classico della Disney, e segna ufficialmente la rinascita dello studio di animazione Walt Disney Animation Studios dopo una decade molto deboluccia.
"Rapunzel" parla di una giovane ragazza che ha come dono un potere particolare: grazie ai suoi lunghi capelli è in grado, tramite un suo canto, di ringiovanire o curare ogni ferita, inoltre si illuminano pure. Benché viva in una torre, non ha mai visto nulla oltre che le sue stanze, fino a quando non giungerà da lei il ladro Flynn Rider, che, tramite un loro accordo, la porterà giù dalla torre, per andare a vedere queste misteriose "luci fluttuanti", perché forse tramite esse potrebbe scoprire chi è lei in realtà.
Il film è coloratissimo, pieno di canzoni del pluripremiato Alan Menken, che regala una colonna sonora indimenticabile. I personaggi sono tutti memorabili, menzione d'onore alla cattivissima Madre Gothel, che con il suo humour dissacrante nei confronti della povera Rapunzel si fa subito amare e odiare dallo spettatore. Le animazioni in CGI, nonostante siano passati ormai molti anni dalla sua uscita, fanno ancora la loro bella figura. È un film che chi ama la Disney non può fare a meno di vedere e rivedere, e che di certo è uno dei migliori film Disney degli ultimi anni!
"Rapunzel" parla di una giovane ragazza che ha come dono un potere particolare: grazie ai suoi lunghi capelli è in grado, tramite un suo canto, di ringiovanire o curare ogni ferita, inoltre si illuminano pure. Benché viva in una torre, non ha mai visto nulla oltre che le sue stanze, fino a quando non giungerà da lei il ladro Flynn Rider, che, tramite un loro accordo, la porterà giù dalla torre, per andare a vedere queste misteriose "luci fluttuanti", perché forse tramite esse potrebbe scoprire chi è lei in realtà.
Il film è coloratissimo, pieno di canzoni del pluripremiato Alan Menken, che regala una colonna sonora indimenticabile. I personaggi sono tutti memorabili, menzione d'onore alla cattivissima Madre Gothel, che con il suo humour dissacrante nei confronti della povera Rapunzel si fa subito amare e odiare dallo spettatore. Le animazioni in CGI, nonostante siano passati ormai molti anni dalla sua uscita, fanno ancora la loro bella figura. È un film che chi ama la Disney non può fare a meno di vedere e rivedere, e che di certo è uno dei migliori film Disney degli ultimi anni!
<b>Attenzione: la recensione può contenere spoiler</b>
Credo che l'unico modo di definire "Rapunzel" sia "riciclaggio".
All'inizio la narrazione affidata al belloccio mi ha colpito in modo negativo, lo confesso, come del resto il suo essere un cliché ambulante della canaglia recuperabile, di cui si prevedono vita morte e miracoli (tra l'altro, mi pare che la favola avesse un principe)... ma ho subito imposto a me stesso di entrare nell'ottica di un prodotto in linea coi tempi, e questa considerazione mi ha aiutato a godermi molto di più il film per la prima metà (sulla seconda poi c'è stato poco da fare). A dire il vero è anche l'unica soluzione se si vuole gustare il cartone, perché ci sono indubbiamente scene nevrotiche, sguardi torvi e umorismo slapstick divertente, ma dal sapore fin troppo attuale, senza considerare poi l'uso ninja delle ciocche.
Tra i difetti personalmente poco perdonabili: 1) non c'è una canzone che sia, non dico memorabile, ma almeno ricordabile, e solo quella della piazza ha una coreografia almeno abbozzata. 2) L'uso che si fa delle melodie, specialmente con la matrigna ravvicinato e teatrale, vuole con chiassosa autoironia ricordare lo stile musical anni '90, con l'ovvia differenza che quei titoli erano più spontanei e seri nella loro formula. 3) L'aspetto dei protagonisti è un po' anonimo, non solo il generico ladruncolo col pizzetto, anche Rapunzel all'inizio dà visivamente l'impressione di bambolina impersonale. 4) La trama avrebbe avuto bisogno di qualche altro ostacolo prima della scena delle lanterne rubat... ispirata a "La Sirenetta".
Se comunque il primo tempo lascia, a mio parere, tutto sommato soddisfatti, nel secondo si comincia ad essere perplessi per cose fallate come l'uso dei balordi della taverna, chiamati in aiuto in maniera non spiegata e senza una motivazione, oltre una moscia canzoncina per mettere in gioco la pelle, roba da prodotto di serie B. Ma il peggio si ha verso la fine, con la visione dei soli dipinti inconsciamente, elemento che non può essere legato realmente a un ricordo chiarificatore come vorrebbero far passare; persino l'ipotetica magia del fiore non giustificherebbe un fico secco. Dulcis in fundo, ammettendo che un certo gesto altruista sconfigga il male, accettando con poca convinzione la magia involontaria e che le cure fisiche siano eterne mentre la giovinezza duri poco e sia da ricaricare costantemente, difficile è ignorare l'abuso di citazioni. Va bene essere "classico", ma questo non vuol dire, specie se modifichi la storia, che devi usare cose già viste. Difatti, tra quelle più evidenti, oltre le lanterne già citate vi è un inutilissimo sgambetto utile solo a far scena, che rimanda al burrone dei Sette Nani con la strega di Biancaneve, e vi è pure una ferita con tanto di lacrima in stile "La Bella e la Bestia". "Rapunzel" insomma è l'emblema della carenza di idee, ma grazie alla confezione elegante, alla scarsa memoria e all'uso di elementi evergreen la gente non se ne è lamentata né se ne lamenterà in futuro.
Giusto per completare il quadro criticone, ho un'ultima perplessità sul finale, quindi attenzione agli "spoiler". Pur parlando di una favola, un filo logico dovrebbe, per quanto debole, essere accennato, eppure "Rapunzel" si presenta d'aspetto umile e senza prove, con i capelli diversi non solo di lunghezza ma pure di colore da quella dell'infante scomparsa; come se non bastasse, viene accompagnata da un pregiudicato con la taglia sulla testa... eppure arriva fino ai reali e loro la accettano istintivamente a braccia aperte... va beh!
E' passato qualche annetto ormai, e posso dire a mente fredda che era dalla visione di "Taron" che non rimanevo così scontento da un prodotto Disney. Parliamoci chiaro, salvo solo la cattiva per il valido contesto madre-figlia e la simpatia del cavallo-segugio Maximus; al massimo si può dire che il camaleonte è stata una spalla funzionale, poi basta. Il film ha più cura tecnica di altri, è difficile fare monnezza con miliardi dietro la schiena, ed è buono il software usato per i capelli dorati; dirò di più, "Rapunzel" può essere considerato a buona ragione un punto di svolta per la casa del ratto coi guanti bianchi e i calzoncini rossi, ma non è un classico Disney: ci rientra sicuramente il successivo "Frozen" pur con una sola canzone buona e un pugno evitabile, ma "Rapunzel" invece è troppo influenzato da altri lavori (non solo Disney) e diretto in modo a tratti dilettantesco. Verso la fine davvero sembra non sappiano che fare, e da una casa storica non è accettabile.
Credo che l'unico modo di definire "Rapunzel" sia "riciclaggio".
All'inizio la narrazione affidata al belloccio mi ha colpito in modo negativo, lo confesso, come del resto il suo essere un cliché ambulante della canaglia recuperabile, di cui si prevedono vita morte e miracoli (tra l'altro, mi pare che la favola avesse un principe)... ma ho subito imposto a me stesso di entrare nell'ottica di un prodotto in linea coi tempi, e questa considerazione mi ha aiutato a godermi molto di più il film per la prima metà (sulla seconda poi c'è stato poco da fare). A dire il vero è anche l'unica soluzione se si vuole gustare il cartone, perché ci sono indubbiamente scene nevrotiche, sguardi torvi e umorismo slapstick divertente, ma dal sapore fin troppo attuale, senza considerare poi l'uso ninja delle ciocche.
Tra i difetti personalmente poco perdonabili: 1) non c'è una canzone che sia, non dico memorabile, ma almeno ricordabile, e solo quella della piazza ha una coreografia almeno abbozzata. 2) L'uso che si fa delle melodie, specialmente con la matrigna ravvicinato e teatrale, vuole con chiassosa autoironia ricordare lo stile musical anni '90, con l'ovvia differenza che quei titoli erano più spontanei e seri nella loro formula. 3) L'aspetto dei protagonisti è un po' anonimo, non solo il generico ladruncolo col pizzetto, anche Rapunzel all'inizio dà visivamente l'impressione di bambolina impersonale. 4) La trama avrebbe avuto bisogno di qualche altro ostacolo prima della scena delle lanterne rubat... ispirata a "La Sirenetta".
Se comunque il primo tempo lascia, a mio parere, tutto sommato soddisfatti, nel secondo si comincia ad essere perplessi per cose fallate come l'uso dei balordi della taverna, chiamati in aiuto in maniera non spiegata e senza una motivazione, oltre una moscia canzoncina per mettere in gioco la pelle, roba da prodotto di serie B. Ma il peggio si ha verso la fine, con la visione dei soli dipinti inconsciamente, elemento che non può essere legato realmente a un ricordo chiarificatore come vorrebbero far passare; persino l'ipotetica magia del fiore non giustificherebbe un fico secco. Dulcis in fundo, ammettendo che un certo gesto altruista sconfigga il male, accettando con poca convinzione la magia involontaria e che le cure fisiche siano eterne mentre la giovinezza duri poco e sia da ricaricare costantemente, difficile è ignorare l'abuso di citazioni. Va bene essere "classico", ma questo non vuol dire, specie se modifichi la storia, che devi usare cose già viste. Difatti, tra quelle più evidenti, oltre le lanterne già citate vi è un inutilissimo sgambetto utile solo a far scena, che rimanda al burrone dei Sette Nani con la strega di Biancaneve, e vi è pure una ferita con tanto di lacrima in stile "La Bella e la Bestia". "Rapunzel" insomma è l'emblema della carenza di idee, ma grazie alla confezione elegante, alla scarsa memoria e all'uso di elementi evergreen la gente non se ne è lamentata né se ne lamenterà in futuro.
Giusto per completare il quadro criticone, ho un'ultima perplessità sul finale, quindi attenzione agli "spoiler". Pur parlando di una favola, un filo logico dovrebbe, per quanto debole, essere accennato, eppure "Rapunzel" si presenta d'aspetto umile e senza prove, con i capelli diversi non solo di lunghezza ma pure di colore da quella dell'infante scomparsa; come se non bastasse, viene accompagnata da un pregiudicato con la taglia sulla testa... eppure arriva fino ai reali e loro la accettano istintivamente a braccia aperte... va beh!
E' passato qualche annetto ormai, e posso dire a mente fredda che era dalla visione di "Taron" che non rimanevo così scontento da un prodotto Disney. Parliamoci chiaro, salvo solo la cattiva per il valido contesto madre-figlia e la simpatia del cavallo-segugio Maximus; al massimo si può dire che il camaleonte è stata una spalla funzionale, poi basta. Il film ha più cura tecnica di altri, è difficile fare monnezza con miliardi dietro la schiena, ed è buono il software usato per i capelli dorati; dirò di più, "Rapunzel" può essere considerato a buona ragione un punto di svolta per la casa del ratto coi guanti bianchi e i calzoncini rossi, ma non è un classico Disney: ci rientra sicuramente il successivo "Frozen" pur con una sola canzone buona e un pugno evitabile, ma "Rapunzel" invece è troppo influenzato da altri lavori (non solo Disney) e diretto in modo a tratti dilettantesco. Verso la fine davvero sembra non sappiano che fare, e da una casa storica non è accettabile.