Star Blazers 2199: Odyssey of the Celestial Ark
Dopo la serie OAV del 2012/2013 la corazzata spaziale Yamato ottiene due film nel 2014: uno è un collage di scene relative a quella serie OAV e uno è invece (questo “Odyssey of the Celestial Ark”) un film originale. La storia vede impegnate quattro civiltà e i rapporti tra di loro, scopriremo che Garmillassiani, Terrestri e Jerrelliani hanno radici comuni: la civiltà dell’Acquario ha piantato semi migliaia di anni fa per l’Universo e il suo pianeta, la terra sacra, come la chiamano gli ex abitanti di Jerrel, è ormai l’ultimo rifugio per le quasi estinte Streghe dell’Universo, le quali, quando qualcuno di un altro mondo arriva, lo ingannano per portarlo alla morte.
I cattivi in questo lungometraggio sono i soldati di Gatlantis, i selvaggi contro i quali combatteva Domel, i quali vogliono arrivare alla stella silente per conoscere la tecnologia dell’antico popolo di Acquario. Alla fine tutti gli altri popoli si danno una mano e vincono questi barbari nemici.
Ci saranno momenti malinconici e allegri come nella serie OAV del 2012, alternando la vita di tutti i giorni con combattimenti molto ben riusciti in un racconto corale. All’inizio il protagonista sembra una linguista della Yamato, ma verrà dato spazio a tanti personaggi sia terrestri che alieni, cosa lodevole per non lasciare i vari popoli sullo sfondo e rendere i comprimari macchiette.
Il chara di Nobuteru Yuki è molto buono e il lavoro dello studio Xebec risulta valido.
Unica pecca è che il film non è doppiato ma solo sottotitolato: ho pensato che ciò sia dovuto allo scarso successo della serie del 2012, che probabilmente in pochi abbiamo apprezzato.
In attesa di vedere la serie “Uchu Senkan Yamato 2202”, do un otto anche a questo film.
I cattivi in questo lungometraggio sono i soldati di Gatlantis, i selvaggi contro i quali combatteva Domel, i quali vogliono arrivare alla stella silente per conoscere la tecnologia dell’antico popolo di Acquario. Alla fine tutti gli altri popoli si danno una mano e vincono questi barbari nemici.
Ci saranno momenti malinconici e allegri come nella serie OAV del 2012, alternando la vita di tutti i giorni con combattimenti molto ben riusciti in un racconto corale. All’inizio il protagonista sembra una linguista della Yamato, ma verrà dato spazio a tanti personaggi sia terrestri che alieni, cosa lodevole per non lasciare i vari popoli sullo sfondo e rendere i comprimari macchiette.
Il chara di Nobuteru Yuki è molto buono e il lavoro dello studio Xebec risulta valido.
Unica pecca è che il film non è doppiato ma solo sottotitolato: ho pensato che ciò sia dovuto allo scarso successo della serie del 2012, che probabilmente in pochi abbiamo apprezzato.
In attesa di vedere la serie “Uchu Senkan Yamato 2202”, do un otto anche a questo film.
Ho visto il film approfittando della sua presentazione su Amazon Prime, e dopo aver visto la prima serie "Yamato 2199", sempre su Amazon Prime. Non so perché a suo tempo ero riuscito a seguire solo a spizzichi e bocconi la serie su VVVVID. E avevo rinunciato a vedere questo film, un errore.
"Space Battleship Yamato 2199: Odyssey of the Celestial Ark" è una specie di "episodio speciale" della serie principale, non tanto per la trama di fondo - quante volte abbiamo visto la Yamato atterrare su un pianeta che poi si rivela un vero e proprio "trappolone" per i nostri "Guerrieri delle Stelle". E chiunque abbia visto il "Pianeta Proibito", potrà immediatamente capire cosa accade.
È speciale perché tira le fila del destino che collega l'antica civiltà di Aquarius, che ha costruito l'immenso portale spaziale usato da Ga(r)millonesi, Teroniani, ovvero i Terrestri, e dagli stessi abitanti del pianeta Garmillas (e Iskandar?). Civiltà che nella serie veniva data per completamente sparita, vittima del tempo, e delle paure suscitate dai suoi grandi poteri telepatici - in un bel frammento del film la tragedia dell'antica razza è ben spiegata attraverso il racconto sulla Strega che da solo vale la visione del film.
Evidenzia soprattutto la distanza fa Garmillassiani e i potenti, oscuri, abitanti di Gatlantis, che per tutta la prima serie "Yamato 2199" sono state delle vere e proprie "ombre" sullo sfondo del conflitto Yamato-Garmilas. Un'ombra incombente.
L'ammiraglio Domel non aveva alcuna intenzione di andare a perder tempo con la Yamato, un piccolo problema che altri dovevano risolvere, non il comandante della guerra con Gatlantis.
Con i Garmillasiani, con i quali si condivide l'origine - tutti discendono dai lombi di Aquarius - si può combattere, fare tregue, confrontarsi da uomini d'onore. Con l'armata dell'Impero di Gatlantis non c'è trattativa possibile. O si adempie alla volontà del suo imperatore o si viene uccisi. Anche se sei un alleato, se ostacoli in ogni modo i suoi ordini, magari perché nella foga dello scontro finisci sulla linea di tiro dell'ammiraglia della flotta, non c'è niente che ti salvi.
Tutti sono "oggetti" del misterioso imperatore. Anche l'iracondo ammiraglio Goran, un ex pirata dello spazio spedito dall'Imperatore in persona alla ricerca di una misteriosa Stella Silente, che è il villain di questo film.
La storia si svolge sullo sfondo del finale della serie "Yamato 2199", contiene alcuni chiari spoiler, e si sconsiglia di vederla senza aver visto la prima serie. E ha anche un'appendice molto importante sulla Terra, di cui parlerò alla fine. Filo conduttore dell'intero film sono i diari di Mikage Kiryuu, una giovanissima ufficiale della nave, con una notevole competenza negli studi antropologici e linguistici, reclutata direttamente da Kaoru Niimi, ufficiale scientifico della nave, legata al fratello di Godai, fra i protagonisti del tentativo di ammutinamento che si vede nella serie principale.
Si parte proprio con l'arrivo, travolgente a dir poco, della spedizione guidata da Goran nella Via Lattea. L'incarico ufficiale è quello di trovare e occupare la misteriosa "Stella Silente". Ma Goran, ex pirata dello spazio, ha progetti tutti suoi. Grazie a un cannone simil "onde moventi", che arma la "Megaluda", l'ammiraglia di Gatlantis, la flotta ha la meglio su un isolato gruppo di unità garmillanesi, un gruppo di fuggitivi che avevano partecipato a un complotto contro Dextler. Gli sventurati vengono cacciati come vera e propria selvaggina. Senza che neppure abbiano possibilità di arrendersi.
Lo scenario si sposta poi sui resti della flotta dell'ammiraglio Domel: una delle portaerei sopravvissute, la vecchia Lanbea, è riuscita a rimettersi in linea e, protetta dalla sua flottiglia, naviga a vista. Il maggiore Burger che ora la comanda, afflitto dai fantasmi della morte della sua compagna, Melia Rikke, e furioso per la sconfitta nella battaglia dell'Ammasso dell'Arcobaleno, dove Domel ha trovato un'eroica quanto inutile morte, è intenzionato a inseguire la Yamato e distruggerla. Vance Baren, un veterano dell'esercito di Garmillas, che già abbiamo visto combattere nella battaglia dell'Ammasso dell'Arcobaleno, non riesce a farlo recedere dalle sue intenzioni.
Burger può opporsi però quando riceve la visita di un alto ufficiale donna del nuovo governo garmilonese, Neredia Rikke, sorella della sua compagnia e sua amica, arrivata da Garmillas con i nuovi ordini per la flotta: cessare ogni ostilità contro la Yamato. Neredia, che ben conosce l'animo afflitto del suo amico, non solo fa valere il suo grado, ma cerca di convincere Burger dell'impossibilità per la nave, il cui equipaggio è composto da giovanissimi e anziani, di intraprendere l'attacco alla Yamato. È proprio mentre si confrontano che i Garmillanesi cadono vittima di una misteriosa Strega.
Mentre Burger e i suoi affrontano il proprio destino, la Yamato, in corsa verso la Terra, finisce per incrociare - un caso, oppure l'esercito di Gatlantis la inseguiva - la strada di Goran, che vuole impadronirsi della nave per offrirla in dono all'eccellentissimo Imperatore. È una battaglia violentissima quella che deve affrontare Godai, personalmente impegnato sul ponte di comando a dirigere le operazioni di combattimento, come mai gli era capitato durante la serie TV.
La battaglia dura a lungo, dimostra la ferocia dei nuovi invasori, e ancora una volta porta l'equipaggio Yamato ad andare oltre i propri limiti. Stretta fra l'attacco di Gatlantis e il pericolo di strane creature aliene, attirate dalle energie scatenate dalla battaglia, la Yamato riesce a sfuggire alla distruzione, effettuando un salto spaziale mentre si trova all'interno di uno strano pianeta apparentemente cavo (la tana della specie aliena).
Il salto spaziale li porta a piombare in una strana zona di spazio, avvolta da nebbie fittissime che nascondono uno strano pianeta, nella cui orbita staziona un'enorme ed enigmatica struttura simile a una croce. Dal pianeta arriva una trasmissione di soccorso di Garmillas.
Nessuno della piccola spedizione che parte per esplorare il pianeta, e fra i quali ci sono sia Mikage Kiryuu che Kaoru Niimi, oltre a Godai e al giovane pilota Sawamura, immagina che cosa troveranno su di esso. Poco dopo il loro arrivo, l'intero pianeta cambia, inesplicabilmente, il proprio aspetto: la sua atmosfera si ricopre di una strana lastra che impedisce ogni contatto.
Sul pianeta la squadra attraversa ogni sorta di deja vu, in particolare la giovane Kiryuu si rende man mano conto che la giungla che stanno attraversando somiglia fin troppo alla Giungla Amazzonica che da ragazzina ha esplorato insieme alla madre. Godai non dà conto alle parole dell'ufficiale, ma poco dopo rimane muto ad osservare le rovine dell'originale Corazzata Yamato. Cosa ci fanno in questi luoghi?
Ancora più sorprendente è l'hotel nascosto nella nave, di cui sono già ospiti il maggiore Burger, lo stesso Vance, due loro sottoposti, e Neredia. Godai e i suoi non sono riconosciuti come Teroniani; Burger, su suggerimento di Neredia, li scambia per un'unità segreta di un popolo sottoposto all'impero simile ai Teroniani.
Il dramma è pronto per il suo epilogo, ma le cose non andranno come Lorelai Loer, la Strega che ha catturato i due gruppi, guardiana della Stella Silente e dei suoi segreti, legati direttamente alla sorte del popolo di Aquarius, immagina.
Complessivamente è un buon film, con un buon ritmo narrativo, anche se, chiunque abbia una certa esperienza di fantascienza immaginerà il suo sviluppo.
È sicuramente importante, perché introduce Gatlantis, ne fa comprendere la forza irresistibile e la violenza che esploderanno nella serie successiva.
"Space Battleship Yamato 2199: Odyssey of the Celestial Ark" è una specie di "episodio speciale" della serie principale, non tanto per la trama di fondo - quante volte abbiamo visto la Yamato atterrare su un pianeta che poi si rivela un vero e proprio "trappolone" per i nostri "Guerrieri delle Stelle". E chiunque abbia visto il "Pianeta Proibito", potrà immediatamente capire cosa accade.
È speciale perché tira le fila del destino che collega l'antica civiltà di Aquarius, che ha costruito l'immenso portale spaziale usato da Ga(r)millonesi, Teroniani, ovvero i Terrestri, e dagli stessi abitanti del pianeta Garmillas (e Iskandar?). Civiltà che nella serie veniva data per completamente sparita, vittima del tempo, e delle paure suscitate dai suoi grandi poteri telepatici - in un bel frammento del film la tragedia dell'antica razza è ben spiegata attraverso il racconto sulla Strega che da solo vale la visione del film.
Evidenzia soprattutto la distanza fa Garmillassiani e i potenti, oscuri, abitanti di Gatlantis, che per tutta la prima serie "Yamato 2199" sono state delle vere e proprie "ombre" sullo sfondo del conflitto Yamato-Garmilas. Un'ombra incombente.
L'ammiraglio Domel non aveva alcuna intenzione di andare a perder tempo con la Yamato, un piccolo problema che altri dovevano risolvere, non il comandante della guerra con Gatlantis.
Con i Garmillasiani, con i quali si condivide l'origine - tutti discendono dai lombi di Aquarius - si può combattere, fare tregue, confrontarsi da uomini d'onore. Con l'armata dell'Impero di Gatlantis non c'è trattativa possibile. O si adempie alla volontà del suo imperatore o si viene uccisi. Anche se sei un alleato, se ostacoli in ogni modo i suoi ordini, magari perché nella foga dello scontro finisci sulla linea di tiro dell'ammiraglia della flotta, non c'è niente che ti salvi.
Tutti sono "oggetti" del misterioso imperatore. Anche l'iracondo ammiraglio Goran, un ex pirata dello spazio spedito dall'Imperatore in persona alla ricerca di una misteriosa Stella Silente, che è il villain di questo film.
La storia si svolge sullo sfondo del finale della serie "Yamato 2199", contiene alcuni chiari spoiler, e si sconsiglia di vederla senza aver visto la prima serie. E ha anche un'appendice molto importante sulla Terra, di cui parlerò alla fine. Filo conduttore dell'intero film sono i diari di Mikage Kiryuu, una giovanissima ufficiale della nave, con una notevole competenza negli studi antropologici e linguistici, reclutata direttamente da Kaoru Niimi, ufficiale scientifico della nave, legata al fratello di Godai, fra i protagonisti del tentativo di ammutinamento che si vede nella serie principale.
Si parte proprio con l'arrivo, travolgente a dir poco, della spedizione guidata da Goran nella Via Lattea. L'incarico ufficiale è quello di trovare e occupare la misteriosa "Stella Silente". Ma Goran, ex pirata dello spazio, ha progetti tutti suoi. Grazie a un cannone simil "onde moventi", che arma la "Megaluda", l'ammiraglia di Gatlantis, la flotta ha la meglio su un isolato gruppo di unità garmillanesi, un gruppo di fuggitivi che avevano partecipato a un complotto contro Dextler. Gli sventurati vengono cacciati come vera e propria selvaggina. Senza che neppure abbiano possibilità di arrendersi.
Lo scenario si sposta poi sui resti della flotta dell'ammiraglio Domel: una delle portaerei sopravvissute, la vecchia Lanbea, è riuscita a rimettersi in linea e, protetta dalla sua flottiglia, naviga a vista. Il maggiore Burger che ora la comanda, afflitto dai fantasmi della morte della sua compagna, Melia Rikke, e furioso per la sconfitta nella battaglia dell'Ammasso dell'Arcobaleno, dove Domel ha trovato un'eroica quanto inutile morte, è intenzionato a inseguire la Yamato e distruggerla. Vance Baren, un veterano dell'esercito di Garmillas, che già abbiamo visto combattere nella battaglia dell'Ammasso dell'Arcobaleno, non riesce a farlo recedere dalle sue intenzioni.
Burger può opporsi però quando riceve la visita di un alto ufficiale donna del nuovo governo garmilonese, Neredia Rikke, sorella della sua compagnia e sua amica, arrivata da Garmillas con i nuovi ordini per la flotta: cessare ogni ostilità contro la Yamato. Neredia, che ben conosce l'animo afflitto del suo amico, non solo fa valere il suo grado, ma cerca di convincere Burger dell'impossibilità per la nave, il cui equipaggio è composto da giovanissimi e anziani, di intraprendere l'attacco alla Yamato. È proprio mentre si confrontano che i Garmillanesi cadono vittima di una misteriosa Strega.
Mentre Burger e i suoi affrontano il proprio destino, la Yamato, in corsa verso la Terra, finisce per incrociare - un caso, oppure l'esercito di Gatlantis la inseguiva - la strada di Goran, che vuole impadronirsi della nave per offrirla in dono all'eccellentissimo Imperatore. È una battaglia violentissima quella che deve affrontare Godai, personalmente impegnato sul ponte di comando a dirigere le operazioni di combattimento, come mai gli era capitato durante la serie TV.
La battaglia dura a lungo, dimostra la ferocia dei nuovi invasori, e ancora una volta porta l'equipaggio Yamato ad andare oltre i propri limiti. Stretta fra l'attacco di Gatlantis e il pericolo di strane creature aliene, attirate dalle energie scatenate dalla battaglia, la Yamato riesce a sfuggire alla distruzione, effettuando un salto spaziale mentre si trova all'interno di uno strano pianeta apparentemente cavo (la tana della specie aliena).
Il salto spaziale li porta a piombare in una strana zona di spazio, avvolta da nebbie fittissime che nascondono uno strano pianeta, nella cui orbita staziona un'enorme ed enigmatica struttura simile a una croce. Dal pianeta arriva una trasmissione di soccorso di Garmillas.
Nessuno della piccola spedizione che parte per esplorare il pianeta, e fra i quali ci sono sia Mikage Kiryuu che Kaoru Niimi, oltre a Godai e al giovane pilota Sawamura, immagina che cosa troveranno su di esso. Poco dopo il loro arrivo, l'intero pianeta cambia, inesplicabilmente, il proprio aspetto: la sua atmosfera si ricopre di una strana lastra che impedisce ogni contatto.
Sul pianeta la squadra attraversa ogni sorta di deja vu, in particolare la giovane Kiryuu si rende man mano conto che la giungla che stanno attraversando somiglia fin troppo alla Giungla Amazzonica che da ragazzina ha esplorato insieme alla madre. Godai non dà conto alle parole dell'ufficiale, ma poco dopo rimane muto ad osservare le rovine dell'originale Corazzata Yamato. Cosa ci fanno in questi luoghi?
Ancora più sorprendente è l'hotel nascosto nella nave, di cui sono già ospiti il maggiore Burger, lo stesso Vance, due loro sottoposti, e Neredia. Godai e i suoi non sono riconosciuti come Teroniani; Burger, su suggerimento di Neredia, li scambia per un'unità segreta di un popolo sottoposto all'impero simile ai Teroniani.
Il dramma è pronto per il suo epilogo, ma le cose non andranno come Lorelai Loer, la Strega che ha catturato i due gruppi, guardiana della Stella Silente e dei suoi segreti, legati direttamente alla sorte del popolo di Aquarius, immagina.
Complessivamente è un buon film, con un buon ritmo narrativo, anche se, chiunque abbia una certa esperienza di fantascienza immaginerà il suo sviluppo.
È sicuramente importante, perché introduce Gatlantis, ne fa comprendere la forza irresistibile e la violenza che esploderanno nella serie successiva.
Dopo aver visto la bellissima serie remake "Yamato 2199", non potevo perdermi questo film tratto dalla medesima, e devo dire che il mio entusiasmo si è rinnovato.
Il film narra di un episodio che si colloca durante il viaggio di ritorno da Iskandar - suggerito dall'apertura e chiusura del film, con la Yamato che compare in prossimità della Terra -, una sorta di pausa forzata dei nostri eroi su un misterioso 'pianeta' per sfuggire alle insidie di un misterioso nemico - che forse porta in sé i germi del futuro Impero della Cometa.
La vicenda si colloca benissimo all'interno della trama originaria, senza risultare snaturata del tutto, ma probabilmente sarebbe risultata superflua all'interno della serie così come la conosciamo; le dinamiche sono cambiate e nuovi sentimenti entrano in gioco, il Supremo Desler risulta morto (?), l'Impero sconfitto, i Gamillassiani dispersi si ritrovano coinvolti in questa nuova avventura insieme ai nemici terrestri di un tempo. Sapranno capirsi?
Il film ha delle buone trovate che danno al tutto un tocco in più di originalità; l'animazione, i colori, tutto è spettacolare, i personaggi convincenti, le musiche fantastiche come sempre. Un ottimo film, all'altezza della serie. Bellissimo, auspico che non resti inedito in Italia.
Il film narra di un episodio che si colloca durante il viaggio di ritorno da Iskandar - suggerito dall'apertura e chiusura del film, con la Yamato che compare in prossimità della Terra -, una sorta di pausa forzata dei nostri eroi su un misterioso 'pianeta' per sfuggire alle insidie di un misterioso nemico - che forse porta in sé i germi del futuro Impero della Cometa.
La vicenda si colloca benissimo all'interno della trama originaria, senza risultare snaturata del tutto, ma probabilmente sarebbe risultata superflua all'interno della serie così come la conosciamo; le dinamiche sono cambiate e nuovi sentimenti entrano in gioco, il Supremo Desler risulta morto (?), l'Impero sconfitto, i Gamillassiani dispersi si ritrovano coinvolti in questa nuova avventura insieme ai nemici terrestri di un tempo. Sapranno capirsi?
Il film ha delle buone trovate che danno al tutto un tocco in più di originalità; l'animazione, i colori, tutto è spettacolare, i personaggi convincenti, le musiche fantastiche come sempre. Un ottimo film, all'altezza della serie. Bellissimo, auspico che non resti inedito in Italia.
Con gioia mi dedico per primo alla recensione del film. Si poteva negare al remake un film tutto suo? Naturalmente no, ed ecco la descrizione dell'ultima avventura prima dello sbarco sulla Terra, nonché uno sguardo breve ma efficace sulla situazione degli ultimi giorni di vita del pianeta.
Ma andiamo con ordine. La corazzata è quasi arrivata, ma all'improvviso viene attaccata, assieme a una flotta gamilonese, la potente flotta di Berger, da quelli dell'Impero della cometa che, naturalmente, sono assetati di vendetta per le sconfitte subite da Doomel. E senza cannone ad onde come si fa? Non rimane che una rocambolesca fuga su un pianeta lì vicino, imitati da alcune navi di Gamilon. Per Kodai e gli altri inviati in esplorazione, però, questo sarà l'inizio di una surreale avventura in cui faranno conoscenza con... la Yamato originale e i suoi interni. Come nel pianeta Phantos della terza serie, infatti, in questo misterioso pianeta si trovano le cose più surreali. Mai quanto dover collaborare con i gamilonesi, però. Ma ben presto questo misterioso pianeta rivelerà il suo segreto, un segreto che unisce tutti i pianeti della galassia. Non vorrei aggiungere altro per non spoilerare troppo.
La grafica è una festa per gli occhi, una festa che vale da sola il prezzo del biglietto, e la colonna sonora ottima. Ma, a parte questo, non è facile valutare la pellicola. In primo luogo c'è il rischio che questo film possa creare una spaccatura tra i fan che hanno visto tutte le serie e i film, e che potranno cogliere molti rimandi, e quelli che, avendo visto solo il remake, resteranno con dei dubbi in testa, ma trovo che non sia un problema grave. Inoltre l'amicizia con i gamilonesi potrebbe sembrare troppo facile e buonista, considerato che erano infuriati per la morte di Doomel e desiderosi di vendicarlo. Ma il vero problema è che esso non aggiunge nulla alla trama, per cui lo si potrebbe liquidare come un film di cassetta, utile più a vedere in scena l'Impero della cometa e a sperare nel remake della seconda stagione. Complice anche il fatto che saranno Saito (sergente Knox) e l'ammiraglio Isigata (Capt Gideon) a comparire alla fine del film descrivendo la situazione terrrestre. Certo, queste critiche hanno un fondamento, ma vedere la Yamato in azione con grafica e regie curatissime non delude mai, e tutto considerato non trovo che il tutto sia così inutile.
Come voto finale vorrei dare solo sette e mezzo, ma, per generosità, do otto.
Ma andiamo con ordine. La corazzata è quasi arrivata, ma all'improvviso viene attaccata, assieme a una flotta gamilonese, la potente flotta di Berger, da quelli dell'Impero della cometa che, naturalmente, sono assetati di vendetta per le sconfitte subite da Doomel. E senza cannone ad onde come si fa? Non rimane che una rocambolesca fuga su un pianeta lì vicino, imitati da alcune navi di Gamilon. Per Kodai e gli altri inviati in esplorazione, però, questo sarà l'inizio di una surreale avventura in cui faranno conoscenza con... la Yamato originale e i suoi interni. Come nel pianeta Phantos della terza serie, infatti, in questo misterioso pianeta si trovano le cose più surreali. Mai quanto dover collaborare con i gamilonesi, però. Ma ben presto questo misterioso pianeta rivelerà il suo segreto, un segreto che unisce tutti i pianeti della galassia. Non vorrei aggiungere altro per non spoilerare troppo.
La grafica è una festa per gli occhi, una festa che vale da sola il prezzo del biglietto, e la colonna sonora ottima. Ma, a parte questo, non è facile valutare la pellicola. In primo luogo c'è il rischio che questo film possa creare una spaccatura tra i fan che hanno visto tutte le serie e i film, e che potranno cogliere molti rimandi, e quelli che, avendo visto solo il remake, resteranno con dei dubbi in testa, ma trovo che non sia un problema grave. Inoltre l'amicizia con i gamilonesi potrebbe sembrare troppo facile e buonista, considerato che erano infuriati per la morte di Doomel e desiderosi di vendicarlo. Ma il vero problema è che esso non aggiunge nulla alla trama, per cui lo si potrebbe liquidare come un film di cassetta, utile più a vedere in scena l'Impero della cometa e a sperare nel remake della seconda stagione. Complice anche il fatto che saranno Saito (sergente Knox) e l'ammiraglio Isigata (Capt Gideon) a comparire alla fine del film descrivendo la situazione terrrestre. Certo, queste critiche hanno un fondamento, ma vedere la Yamato in azione con grafica e regie curatissime non delude mai, e tutto considerato non trovo che il tutto sia così inutile.
Come voto finale vorrei dare solo sette e mezzo, ma, per generosità, do otto.