Nisekoi OAD
Recensisco i tre episodi OAD dopo aver visto la prima serie, ma senza averla ancora recensita. Apprezzando moderatamente il genere sentimentale, anche "harem", "Nisekoi" l'ho scoperto per puro caso e devo riconoscere che si tratta di una commedia romantica ad ambientazione scolastica simpatica, frizzante, a tratti un po' surreal/demenziale, ma anche in fondo sempre positiva e rilassante.
Insomma, la visione ideale per cancellare una giornata "pesante" o anche solo per perdersi nelle gag comiche dei personaggi principali e vedere dove andranno a parare.
Da questo punto di vista "Nisekoi" (o "False Love") è la serie perfetta: nessun (melo)dramma, nessun problema, no tragedie. Solo un gruppo di ragazzi che si comportano come tali (talvolta anche in modo infantile), senza "sovrastrutture" pseudo-adulte che dovrebbero renderli inverosimili.
I tre OAD posti a valle dei primi venti episodi della prima serie non aggiungono nulla alla trama, anzi... Del leit motiv che costituisce l'ossatura della serie non vi è alcun accenno, tanto da far intendere che Raku e Chitoge siano una "vera" coppia e che le altre (Kosaki, Marika e Seichiro) siano delle semplici spasimanti di Raku. Pertanto, è vivamente sconsigliata la visione degli OAD se non si conosce la trama della serie, che a me tutto sommato non è dispiaciuta per come è stata architettata, sebbene non introduca nessun elemento di novità che la contraddistingua da altre opere simili.
I tre episodi in recensione mantengono lo stesso stile, lo stesso tenore delle gag della serie principale anche a livello grafico e musicale (opening degli ultimi episodi della prima serie): colori saturi, vividi, abuso del "deformed", personaggi molto caratterizzati ma semplici e un po' (tanto) "ottusi".
Ogni singolo episodio è stato a sua volta suddiviso in due sotto-episodi e ciò (come in tutte le produzioni di questo tipo) ne determina la caratteristica di essere una mera operazione di marketing e di intrattenimento, per mantenere vivo l'interesse per la serie, in attesa del termine del manga e la sua serializzazione animata successiva.
I contro sono i soliti: i sotto-episodi sono "scollegati" e si pongono a livello di successione logica tra gli episodi della seconda serie. Così ci si ritrova d'emblée personaggi mai visti nella prima serie come Haru (sorella di Kosaki), Paula (la sua compagna di classe) e Fu-Chan, tanto da far meditare di visionare questi episodi dopo la visione della seconda serie.
Ma su un'opera del genere non me la sento di suggerire troppe "pippe" mentali: pertanto, per chi fosse interessato al genere, consiglio di immergersi senza tanti patemi nella visione, avendo solo la consapevolezza dello scopo degli OAD (sorta di "one-shot watch") e passare tranquillamente, dopo qualche risata (anche boccaccesca, visto il terzo episodio...), alla seconda serie.
Insomma, la visione ideale per cancellare una giornata "pesante" o anche solo per perdersi nelle gag comiche dei personaggi principali e vedere dove andranno a parare.
Da questo punto di vista "Nisekoi" (o "False Love") è la serie perfetta: nessun (melo)dramma, nessun problema, no tragedie. Solo un gruppo di ragazzi che si comportano come tali (talvolta anche in modo infantile), senza "sovrastrutture" pseudo-adulte che dovrebbero renderli inverosimili.
I tre OAD posti a valle dei primi venti episodi della prima serie non aggiungono nulla alla trama, anzi... Del leit motiv che costituisce l'ossatura della serie non vi è alcun accenno, tanto da far intendere che Raku e Chitoge siano una "vera" coppia e che le altre (Kosaki, Marika e Seichiro) siano delle semplici spasimanti di Raku. Pertanto, è vivamente sconsigliata la visione degli OAD se non si conosce la trama della serie, che a me tutto sommato non è dispiaciuta per come è stata architettata, sebbene non introduca nessun elemento di novità che la contraddistingua da altre opere simili.
I tre episodi in recensione mantengono lo stesso stile, lo stesso tenore delle gag della serie principale anche a livello grafico e musicale (opening degli ultimi episodi della prima serie): colori saturi, vividi, abuso del "deformed", personaggi molto caratterizzati ma semplici e un po' (tanto) "ottusi".
Ogni singolo episodio è stato a sua volta suddiviso in due sotto-episodi e ciò (come in tutte le produzioni di questo tipo) ne determina la caratteristica di essere una mera operazione di marketing e di intrattenimento, per mantenere vivo l'interesse per la serie, in attesa del termine del manga e la sua serializzazione animata successiva.
I contro sono i soliti: i sotto-episodi sono "scollegati" e si pongono a livello di successione logica tra gli episodi della seconda serie. Così ci si ritrova d'emblée personaggi mai visti nella prima serie come Haru (sorella di Kosaki), Paula (la sua compagna di classe) e Fu-Chan, tanto da far meditare di visionare questi episodi dopo la visione della seconda serie.
Ma su un'opera del genere non me la sento di suggerire troppe "pippe" mentali: pertanto, per chi fosse interessato al genere, consiglio di immergersi senza tanti patemi nella visione, avendo solo la consapevolezza dello scopo degli OAD (sorta di "one-shot watch") e passare tranquillamente, dopo qualche risata (anche boccaccesca, visto il terzo episodio...), alla seconda serie.
Questi tre OAV di "Nisekoi" si intrecciano all'arco narrativo della prima e seconda stagione, le cui vicende sono tratte dal rispettivo manga. Sul comparto tecnico non c'è nulla dire, ottimo come nella prima stagione, senza miglioramenti o peggioramenti. A livello di trama non sono molto importanti, ma comunque offrono una buona visione, divertente e abbastanza d'intrattenimento; inoltre, ogni OAV è diviso in due vicende che vi anticiperò subito.
Il primo OAV vede Ruri alla ricerca degli occhiali perduti, aiutata da Raku e Chitoge. La seconda vicenda, invece, vede Raku colpito da un malocchio, con l'intervento delle quattro ragazze per liberarlo. Le risate non mancheranno.
Il secondo OAV è meno divertente del primo; la prima parte vede come portata principale Tachibana alle prese col suo lavoro. La seconda parte, stranamente, si colloca dopo gli eventi del malocchio su Raku, avvenuto nel primo OAV, con Raku stesso che offre cioccolatini, inconsapevolmente al liquore, alle ragazze. Quel che succederà sarà molto imbarazzante.
Il terzo OAV si inserisce narrativamente nella seconda stagione, quando Raku si dirige in un bagno pubblico, trovandosi in una situazione spiacevole, visto che in quel bagno si trovano anche le ragazze. Nella seconda parte invece sono le ragazze a trovarsi in una situazione spiacevole: infatti Chitoge e le altre ragazze sono alle terme, e si vedono costrette a intrufolarsi nel settore maschile. Anche questo OAV regalerà molte risate.
Consiglio la visione a chi ha terminato almeno la prima stagione; anche se ci sono vicende riguardanti la seconda stagione, penso che basti soltanto la visione della prima. A livello di trama non sono così importanti da coinvolgere le serie principali, ma sono molto divertenti e meritano una visione.
Il primo OAV vede Ruri alla ricerca degli occhiali perduti, aiutata da Raku e Chitoge. La seconda vicenda, invece, vede Raku colpito da un malocchio, con l'intervento delle quattro ragazze per liberarlo. Le risate non mancheranno.
Il secondo OAV è meno divertente del primo; la prima parte vede come portata principale Tachibana alle prese col suo lavoro. La seconda parte, stranamente, si colloca dopo gli eventi del malocchio su Raku, avvenuto nel primo OAV, con Raku stesso che offre cioccolatini, inconsapevolmente al liquore, alle ragazze. Quel che succederà sarà molto imbarazzante.
Il terzo OAV si inserisce narrativamente nella seconda stagione, quando Raku si dirige in un bagno pubblico, trovandosi in una situazione spiacevole, visto che in quel bagno si trovano anche le ragazze. Nella seconda parte invece sono le ragazze a trovarsi in una situazione spiacevole: infatti Chitoge e le altre ragazze sono alle terme, e si vedono costrette a intrufolarsi nel settore maschile. Anche questo OAV regalerà molte risate.
Consiglio la visione a chi ha terminato almeno la prima stagione; anche se ci sono vicende riguardanti la seconda stagione, penso che basti soltanto la visione della prima. A livello di trama non sono così importanti da coinvolgere le serie principali, ma sono molto divertenti e meritano una visione.
Questa serie di OAV è anch'essa tratta dal manga di "Nisekoi". Hanno preceduto l'uscita della seconda stagione, ma, dal punto di vista della trama, si collocano nell'arco narrativo di "Nisekoi:". Proprio per questo consiglio la visione solo a chi ha già visto la seconda stagione (in particolare per il terzo OAD), ma, per ogni evenienza, oltre alla trama mostro la collocazione nell'arco narrativo.
OAD 1
La prima parte si colloca tra il primo e il secondo episodio della seconda stagione e vede come protagonista Ruri Miyamoto, aiutata da Raku e Kosaki, nell'ardua ricerca degli occhiali perduti.
La seconda parte invece si colloca tra il quarto e il quinto episodio della seconda stagione e vede le quattro fanciulle impegnate nel salvataggio di Raku dal malocchio.
OAD 2
La prima parte si colloca tra il sesto e il settimo episodio e vede protagonista Marika al lavoro in un ristorante per famiglie.
La seconda parte invece fa un passo indietro e ci riporta a capodanno (la mattina dopo il salvataggio di Raku dal malocchio). In questo episodio Raku somministra per sbaglio dei cioccolatini al whisky a Chitoge e alle altre ragazze con risultati decisamente inaspettati.
OAD 3
La prima parte si colloca tra l'ottavo e il nono episodio della seconda stagione e vede Raku in un bagno pubblico dove, guarda caso, si sono fermate anche Chitoge, Marika e Kosaki.
La seconda parte invece è un piccolo extra e si colloca poco prima dell'ultimo episodio. In questo episodio le ragazze sono alle terme e sono costrette a infiltrarsi nella zona maschile.
Grafica e sonoro
Non ci sono particolari variazioni tra i disegni delle due serie e di questi OAD né tantomeno nel doppiaggio. Le opening invece sono le stesse della prima stagione; la prima ending sembra essere la stessa della prima stagione (ultimo episodio), ma cambia nelle immagini; la ending del terzo episodio invece è inedita.
Commento
Si tratta di episodi che non hanno un grande peso nella trama, ma che introducono alcuni personaggi che potrebbero essere ripresi in una eventuale terza stagione e/o relativi OAD. Sono tutti molto spassosi e spero che in futuro ne vengano aggiunti altri, pertanto do un 10 anche a questi.
OAD 1
La prima parte si colloca tra il primo e il secondo episodio della seconda stagione e vede come protagonista Ruri Miyamoto, aiutata da Raku e Kosaki, nell'ardua ricerca degli occhiali perduti.
La seconda parte invece si colloca tra il quarto e il quinto episodio della seconda stagione e vede le quattro fanciulle impegnate nel salvataggio di Raku dal malocchio.
OAD 2
La prima parte si colloca tra il sesto e il settimo episodio e vede protagonista Marika al lavoro in un ristorante per famiglie.
La seconda parte invece fa un passo indietro e ci riporta a capodanno (la mattina dopo il salvataggio di Raku dal malocchio). In questo episodio Raku somministra per sbaglio dei cioccolatini al whisky a Chitoge e alle altre ragazze con risultati decisamente inaspettati.
OAD 3
La prima parte si colloca tra l'ottavo e il nono episodio della seconda stagione e vede Raku in un bagno pubblico dove, guarda caso, si sono fermate anche Chitoge, Marika e Kosaki.
La seconda parte invece è un piccolo extra e si colloca poco prima dell'ultimo episodio. In questo episodio le ragazze sono alle terme e sono costrette a infiltrarsi nella zona maschile.
Grafica e sonoro
Non ci sono particolari variazioni tra i disegni delle due serie e di questi OAD né tantomeno nel doppiaggio. Le opening invece sono le stesse della prima stagione; la prima ending sembra essere la stessa della prima stagione (ultimo episodio), ma cambia nelle immagini; la ending del terzo episodio invece è inedita.
Commento
Si tratta di episodi che non hanno un grande peso nella trama, ma che introducono alcuni personaggi che potrebbero essere ripresi in una eventuale terza stagione e/o relativi OAD. Sono tutti molto spassosi e spero che in futuro ne vengano aggiunti altri, pertanto do un 10 anche a questi.
In attesa della seconda stagione, lo studio Shaft propone tre OAV di questo divertente anime, la cui visione sarà sicuramente gradita agli amanti di questa serie. Ogni episodio viene diviso in due parti e in ognuna di esse viene proposto un breve racconto; i temi sono quelli classici degli harem, come le terme, i bagni pubblici, ragazze ubriache in vena di confidenze e così via. Il tutto condito da fanservice a go go e situazioni comiche che riescono a strappare qualche sorriso.
A mio avviso questi OAV sono riusciti molto bene. Nulla a cui non si possa rinunciare in verità, lo status quo che abbiamo lasciato alla fine della prima serie resta immutato e questi episodi non aggiungono nulla alla trama: si tratta di storie usa e getta, le si guarda e poi ce le si dimentica. Lo scopo di questi OAV, però, è semplicemente quello di divertire i fan e mantenere viva nella memoria personaggi e dinamiche della trama a chi segue questo anime senza farne un culto. A mio avviso questi episodi raggiungono benissimo gli obiettivi prefissi, garantendo un'oretta circa di buonumore e spensieratezza. "Nisekoi" non è mai stato un anime che avesse ambizioni di indurre lo spettatore alla riflessione, ma solo quello di distrarlo alla fine di una giornata di scuola o di lavoro; gli OAV continuano su questa falsariga e fanno benissimo il loro lavoro.
Come ho detto anche in altre sedi, tra cui anche nella recensione della prima serie di "Nisekoi", mi ritengo un grande appassionato del bistrattatissimo genere harem. Tenendo conto dei tanti che ho visto, credo che "Nisekoi" possa aspirare a diventare uno dei titoli migliori del genere. Al momento, a mio avviso, non lo è: come commedia è ottimo, l'ho sempre trovato molto divertente, ma come harem è troppo simile a tanti altri titoli. Il suo potenziale è però evidente e, se si riuscirà a non tirare troppo per le lunghe certe situazioni marginali e se si avrà il coraggio di non subire passivamente gli schemi degli harem, ma usarli per creare qualcosa che rinnovi il genere, credo che le probabilità di successo siano piuttosto alte. Il cast di personaggi costruito, con qualche eccezione, è di primissimo ordine e potrebbero essere utilizzati benissimo nella via da me indicata. Se invece si deciderà di creare una storia i cui i protagonisti vegetano nello status quo costituitosi già dopo pochi episodi, allora "Nisekoi" sarà un prodotto divertente ma niente di più.
Un compito simile, però, non può certo essere assegnato a degli OAV, che comunque confermano la mia impressione. Per cui assegno loro un giudizio positivo e auguro a tutti una buona visione.
A mio avviso questi OAV sono riusciti molto bene. Nulla a cui non si possa rinunciare in verità, lo status quo che abbiamo lasciato alla fine della prima serie resta immutato e questi episodi non aggiungono nulla alla trama: si tratta di storie usa e getta, le si guarda e poi ce le si dimentica. Lo scopo di questi OAV, però, è semplicemente quello di divertire i fan e mantenere viva nella memoria personaggi e dinamiche della trama a chi segue questo anime senza farne un culto. A mio avviso questi episodi raggiungono benissimo gli obiettivi prefissi, garantendo un'oretta circa di buonumore e spensieratezza. "Nisekoi" non è mai stato un anime che avesse ambizioni di indurre lo spettatore alla riflessione, ma solo quello di distrarlo alla fine di una giornata di scuola o di lavoro; gli OAV continuano su questa falsariga e fanno benissimo il loro lavoro.
Come ho detto anche in altre sedi, tra cui anche nella recensione della prima serie di "Nisekoi", mi ritengo un grande appassionato del bistrattatissimo genere harem. Tenendo conto dei tanti che ho visto, credo che "Nisekoi" possa aspirare a diventare uno dei titoli migliori del genere. Al momento, a mio avviso, non lo è: come commedia è ottimo, l'ho sempre trovato molto divertente, ma come harem è troppo simile a tanti altri titoli. Il suo potenziale è però evidente e, se si riuscirà a non tirare troppo per le lunghe certe situazioni marginali e se si avrà il coraggio di non subire passivamente gli schemi degli harem, ma usarli per creare qualcosa che rinnovi il genere, credo che le probabilità di successo siano piuttosto alte. Il cast di personaggi costruito, con qualche eccezione, è di primissimo ordine e potrebbero essere utilizzati benissimo nella via da me indicata. Se invece si deciderà di creare una storia i cui i protagonisti vegetano nello status quo costituitosi già dopo pochi episodi, allora "Nisekoi" sarà un prodotto divertente ma niente di più.
Un compito simile, però, non può certo essere assegnato a degli OAV, che comunque confermano la mia impressione. Per cui assegno loro un giudizio positivo e auguro a tutti una buona visione.
Tre OAD per "Nisekoi", che segnano la strada per la tanto attesa seconda stagione. Dico subito che questa recensione è di parte, molto di parte. "Nisekoi" è uno degli anime/manga che più mi hanno entusiasmato e, nonostante le possibili critiche, rimango sempre del parere che la tale storia sia una delle migliori commedie harem in circolazione.
Per quanto riguarda questi tre episodi speciali, non posso che essere felice, nonostante le vicende narrate non portino alcuna innovazione alla storia principale. Tre avvenimenti molto leggeri e divertenti, che appassionano e rallegrano durante la loro visione.
Troviamo la piccola Ruri alle prese con i suoi problemi di vista, accompagnati ovviamente dall'esilarante relazione tra Raku e Onodera, talmente paradossale da far salire i nervi e, allo stesso tempo, scendere le lacrime d'ilarità. Troviamo la pazzesca visita al tempio, in cui il nostro gruppo di eroi è costretto ad aiutare a gestire il luogo sacro, cercando allo stesso tempo di scacciare una strana maledizione dal povero Raku. Ovviamente i metodi utilizzati sono uno più strambo dell'altro.
Troviamo ancora la puntata ai bagni pubblici e quella alle terme (non potevano mancare), dove il fanservice, assolutamente non eccessivo, viene splendidamente servito insieme a una buona fetta di umorismo. Niente strusciamenti eccessivi, niente viste mozzafiato... posso quasi affermare che queste puntate, per gli standard degli OAV, appaiono quasi caste e pure, quasi.
E non dimentichiamoci il secondo episodio, in cui Marika si destreggia, più o meno abilmente, nei panni di cameriera. La bella e provocante ragazza incontra Raku e Chitoge sul luogo di lavoro, ma, senza nemmeno accorgersene, manda letteralmente a soqquadro il locale. Infine, ma non meno importante, come non citare la parte in cui i nostri protagonisti si ritrovano a casa di Raku, soccombendo però al dolce liquore di alcuni cioccolatini ripieni. Come farà Raku a resistere alla carica di una mandria di ragazze ubriache e in pieno fermento adolescenziale?
Tutta questa carrellata di avvenimenti, che messa in questo modo potrebbe sembrare quasi caotica, viene in realtà ben distribuita sulle tre puntate. La logica è quella di dividere l'OAV in due sezioni, dedicando a ognuna di esse un particolare avvenimento, non necessariamente collegato a quello precedente o successivo. Ognuno di questi viene tratto dal manga, ma si capisce bene come questa "calma" apparente sia solo momentanea. Non solo appaiono alcuni personaggi che nella seconda serie (in corso dalla primavera 2015) acquisteranno maggior rilievo, ma, in un certo senso, aiuta a avvicinarsi ancor di più con quelli della stagione appena conclusasi.
Non ci sono stravolgimenti, i sentimenti già emersi rimangono tali e, di fatto, le carte in tavola non vengono smosse in alcun modo. Eppure si riesce a creare una storia divertente e, allo stesso tempo, appassionante. Un OAV (in questo caso tre) che mostra il chiaro intento di preparare psicologicamente lo spettatore alla futura serie.
La grafica è praticamente immutata rispetto a "Nisekoi", ma la Shaft non ha bisogno di miglioramenti, almeno per ora. I colori accesi e vivaci mostrano un mondo quasi fiabesco, in cui i personaggi nuotano e vivono liberamente, un fiume in piena di felicità e allegria. Nonostante ciò l'anime non cadrà mai nel demenziale, anzi, direi piuttosto nel sentimentale.
Belle le musiche e buono anche il doppiaggio, come sempre, d'altra parte.
E dunque, dopo questa breve presentazione, non ci rimane che gustarci "Nisekoi". E vedere come continueranno le vicende di Raku e compagni.
Voto finale: 7
Per quanto riguarda questi tre episodi speciali, non posso che essere felice, nonostante le vicende narrate non portino alcuna innovazione alla storia principale. Tre avvenimenti molto leggeri e divertenti, che appassionano e rallegrano durante la loro visione.
Troviamo la piccola Ruri alle prese con i suoi problemi di vista, accompagnati ovviamente dall'esilarante relazione tra Raku e Onodera, talmente paradossale da far salire i nervi e, allo stesso tempo, scendere le lacrime d'ilarità. Troviamo la pazzesca visita al tempio, in cui il nostro gruppo di eroi è costretto ad aiutare a gestire il luogo sacro, cercando allo stesso tempo di scacciare una strana maledizione dal povero Raku. Ovviamente i metodi utilizzati sono uno più strambo dell'altro.
Troviamo ancora la puntata ai bagni pubblici e quella alle terme (non potevano mancare), dove il fanservice, assolutamente non eccessivo, viene splendidamente servito insieme a una buona fetta di umorismo. Niente strusciamenti eccessivi, niente viste mozzafiato... posso quasi affermare che queste puntate, per gli standard degli OAV, appaiono quasi caste e pure, quasi.
E non dimentichiamoci il secondo episodio, in cui Marika si destreggia, più o meno abilmente, nei panni di cameriera. La bella e provocante ragazza incontra Raku e Chitoge sul luogo di lavoro, ma, senza nemmeno accorgersene, manda letteralmente a soqquadro il locale. Infine, ma non meno importante, come non citare la parte in cui i nostri protagonisti si ritrovano a casa di Raku, soccombendo però al dolce liquore di alcuni cioccolatini ripieni. Come farà Raku a resistere alla carica di una mandria di ragazze ubriache e in pieno fermento adolescenziale?
Tutta questa carrellata di avvenimenti, che messa in questo modo potrebbe sembrare quasi caotica, viene in realtà ben distribuita sulle tre puntate. La logica è quella di dividere l'OAV in due sezioni, dedicando a ognuna di esse un particolare avvenimento, non necessariamente collegato a quello precedente o successivo. Ognuno di questi viene tratto dal manga, ma si capisce bene come questa "calma" apparente sia solo momentanea. Non solo appaiono alcuni personaggi che nella seconda serie (in corso dalla primavera 2015) acquisteranno maggior rilievo, ma, in un certo senso, aiuta a avvicinarsi ancor di più con quelli della stagione appena conclusasi.
Non ci sono stravolgimenti, i sentimenti già emersi rimangono tali e, di fatto, le carte in tavola non vengono smosse in alcun modo. Eppure si riesce a creare una storia divertente e, allo stesso tempo, appassionante. Un OAV (in questo caso tre) che mostra il chiaro intento di preparare psicologicamente lo spettatore alla futura serie.
La grafica è praticamente immutata rispetto a "Nisekoi", ma la Shaft non ha bisogno di miglioramenti, almeno per ora. I colori accesi e vivaci mostrano un mondo quasi fiabesco, in cui i personaggi nuotano e vivono liberamente, un fiume in piena di felicità e allegria. Nonostante ciò l'anime non cadrà mai nel demenziale, anzi, direi piuttosto nel sentimentale.
Belle le musiche e buono anche il doppiaggio, come sempre, d'altra parte.
E dunque, dopo questa breve presentazione, non ci rimane che gustarci "Nisekoi". E vedere come continueranno le vicende di Raku e compagni.
Voto finale: 7