Vampire Princess Miyu (TV)
La storia di "Vampire Princess Miyu" si snoda attraverso questi ventisei episodi, abbastanza riusciti, anche se non si riesce a comprendere tutta la vicenda, e molti punti sul passato di Miyu, guardiana degli shinma (spiriti erranti che il guardiano, Miyu in questo caso, deve rispedire nel mondo da cui provengono), e di molti dei personaggi che la accompagnano restano irrisolti.
Le atmosfere sono molto belle, e il finale mi ha lasciata abbastanza spiazzata.
Il punto forte sono le atmosfere, ma viene data pochissima spiegazione a ciò che succede, anzi, avrei voluto sapere di più proprio su quei personaggi come Reiha o Shiina, o sullo stesso rapporto tra Miyu e Larva.
Comunque, resta una serie horror gradevole e malinconica.
Le atmosfere sono molto belle, e il finale mi ha lasciata abbastanza spiazzata.
Il punto forte sono le atmosfere, ma viene data pochissima spiegazione a ciò che succede, anzi, avrei voluto sapere di più proprio su quei personaggi come Reiha o Shiina, o sullo stesso rapporto tra Miyu e Larva.
Comunque, resta una serie horror gradevole e malinconica.
"Vampire Princess Miyu" è un horror anime basato sul manga di Narumi Kakinouchi e Toshiki Hirano. La protagonista di questa serie è una giovane vampira di nome Miyu, insieme al suo demoniaco compagno Larva. Questo anime è stato originariamente pubblicato nel 1988 in quattro OAV; in seguito è stato adattato in una serie televisiva di ventisei episodi, pubblicata nel 1997. In Italia, entrambe le serie sono edite da Yamato Video.
«Gli Shinma sono creature soprannaturali che divorano
il cuore degli uomini e li conducono alla rovina.
Molto tempo fa, essi vennero sigillati nelle tenebre,
tuttavia alcuni di loro vivono segretamente tra gli esseri umani,
nascondendosi nella linea che separa il giorno dalla notte.
Ma c'è una persona che lotta per rimandare gli Shinma nelle tenebre.
Il guardiano che ha il compito rimandare gli Shinma nelle tenebre è
un'affascinante vampiro, si chiama Miyu,
e nessuno conosce il suo segreto.»
"Vampire Princess Miyu" è sicuramente un genere molto particolare: pur essendo un horror, ha un non-so-che di onirico e sognante che gli attribuisce un tono molto particolare. Non c'è una vera e propria trama, il filo conduttore rimane sempre la protagonista, ma gli episodi sono a sé stanti (tranne per poche eccezioni). La storia è incentrata su Miyu e la sua lotta contro gli Shinma. La lunghezza della serie viene sfruttata ottimamente per approfondire alcuni aspetti della storia e della protagonista, cosa che non era stato possibile fare negli OAV. In particolar modo viene analizzato il conflitto interiore di Miyu, perennemente divisa tra il portare a termine il suo compito e il suo coinvolgimento verso gli esseri umani; il tutto è reso più difficile dall'amicizia con la compagna di scuola Chisato. Le atmosfere sempre molto cupe esaltano la drammaticità delle varie vicende. Sulla musica niente da dire, Kenji Kawai ha realizzato una colonna sonora straordinaria. Per quello che riguarda la parte grafica, i disegni sono davvero ben realizzati, anche se non raggiungono la raffinatezza degli OAV. L'unica nota dolente è il finale che non convince del tutto.
«Gli Shinma sono creature soprannaturali che divorano
il cuore degli uomini e li conducono alla rovina.
Molto tempo fa, essi vennero sigillati nelle tenebre,
tuttavia alcuni di loro vivono segretamente tra gli esseri umani,
nascondendosi nella linea che separa il giorno dalla notte.
Ma c'è una persona che lotta per rimandare gli Shinma nelle tenebre.
Il guardiano che ha il compito rimandare gli Shinma nelle tenebre è
un'affascinante vampiro, si chiama Miyu,
e nessuno conosce il suo segreto.»
"Vampire Princess Miyu" è sicuramente un genere molto particolare: pur essendo un horror, ha un non-so-che di onirico e sognante che gli attribuisce un tono molto particolare. Non c'è una vera e propria trama, il filo conduttore rimane sempre la protagonista, ma gli episodi sono a sé stanti (tranne per poche eccezioni). La storia è incentrata su Miyu e la sua lotta contro gli Shinma. La lunghezza della serie viene sfruttata ottimamente per approfondire alcuni aspetti della storia e della protagonista, cosa che non era stato possibile fare negli OAV. In particolar modo viene analizzato il conflitto interiore di Miyu, perennemente divisa tra il portare a termine il suo compito e il suo coinvolgimento verso gli esseri umani; il tutto è reso più difficile dall'amicizia con la compagna di scuola Chisato. Le atmosfere sempre molto cupe esaltano la drammaticità delle varie vicende. Sulla musica niente da dire, Kenji Kawai ha realizzato una colonna sonora straordinaria. Per quello che riguarda la parte grafica, i disegni sono davvero ben realizzati, anche se non raggiungono la raffinatezza degli OAV. L'unica nota dolente è il finale che non convince del tutto.
Dopo aver visto la serie OAV e l'intera serie televisiva, potrei commentare quest'ultima con una semplice frase: "Si poteva fare di più".
La vicenda infatti parte dalle ottime premesse della serie originale, che aveva posto le basi per una storia oscura fatta di spiriti e tradizione giapponese mescolata con elementi vampireschi di ispirazione occidentale. Al centro vi è Miyu, vampiro guardiano con il compito di combattere e rispedire negli inferi le entità ('shinma') che si confondono in mezzo agli esseri umani per rubarne l'energia vitale.
La serie televisiva propone in gran parte episodi autoconclusivi, durante i quali Miyu smaschera e sconfigge singoli spiriti, non necessariamente malvagi o negativi.
La pecca sostanziale della serie, oltre a una realizzazione tecnica non proprio sopraffina (decisamente inferiore all'OAV, nonostante sia quasi un decennio più recente) è quello di approfondire solo in minima parte la vicenda originale. Se questa scelta può rendere fruibile la serie TV anche da parte di chi non ha la pazienza di seguire una storia intera articolata in molte puntate, dall'altra rende decisamente meno interessante e troppo frammentario il tutto.
Se la vicenda parte con una narrazione apprezzabile per l'essenzialità dei toni e dei personaggi, questa essenzialità si traduce con il trascorrere degli episodi in semplice piattezza ed eccessivo schematismo narrativo (la costruzione dei singoli episodi è quasi sempre la stessa: presentazione di un nuovo personaggio, rivelazione dello shinma ad esso legato, intervento di Miyu che in poche mosse, con l'aiuto di Larvae, lo rispedisce negli inferi). Alla luce di quanto detto, appare affrettata e poco incalzante persino la parte finale, nella quale vengono coinvolti anche personaggi secondari (in tal senso, anche una figura potenzialmente interessante come Reiha appare più che altro come un riempitivo).
"Vampire Princess Miyu" è una serie televisiva poco "frizzante" ma comunque godibile, che si può apprezzare per qualche interessante spunto e per l'atmosfera di alcuni episodi, ma da considerarsi come puro e passeggero intrattenimento, che difficilmente lascerà un segno profondo in chi lo guarda.
A dirla tutta, per conoscere le vicende della vampiressa Miyu potrebbe bastare anche solo l'OAV, più breve e complessivamente migliore.
La vicenda infatti parte dalle ottime premesse della serie originale, che aveva posto le basi per una storia oscura fatta di spiriti e tradizione giapponese mescolata con elementi vampireschi di ispirazione occidentale. Al centro vi è Miyu, vampiro guardiano con il compito di combattere e rispedire negli inferi le entità ('shinma') che si confondono in mezzo agli esseri umani per rubarne l'energia vitale.
La serie televisiva propone in gran parte episodi autoconclusivi, durante i quali Miyu smaschera e sconfigge singoli spiriti, non necessariamente malvagi o negativi.
La pecca sostanziale della serie, oltre a una realizzazione tecnica non proprio sopraffina (decisamente inferiore all'OAV, nonostante sia quasi un decennio più recente) è quello di approfondire solo in minima parte la vicenda originale. Se questa scelta può rendere fruibile la serie TV anche da parte di chi non ha la pazienza di seguire una storia intera articolata in molte puntate, dall'altra rende decisamente meno interessante e troppo frammentario il tutto.
Se la vicenda parte con una narrazione apprezzabile per l'essenzialità dei toni e dei personaggi, questa essenzialità si traduce con il trascorrere degli episodi in semplice piattezza ed eccessivo schematismo narrativo (la costruzione dei singoli episodi è quasi sempre la stessa: presentazione di un nuovo personaggio, rivelazione dello shinma ad esso legato, intervento di Miyu che in poche mosse, con l'aiuto di Larvae, lo rispedisce negli inferi). Alla luce di quanto detto, appare affrettata e poco incalzante persino la parte finale, nella quale vengono coinvolti anche personaggi secondari (in tal senso, anche una figura potenzialmente interessante come Reiha appare più che altro come un riempitivo).
"Vampire Princess Miyu" è una serie televisiva poco "frizzante" ma comunque godibile, che si può apprezzare per qualche interessante spunto e per l'atmosfera di alcuni episodi, ma da considerarsi come puro e passeggero intrattenimento, che difficilmente lascerà un segno profondo in chi lo guarda.
A dirla tutta, per conoscere le vicende della vampiressa Miyu potrebbe bastare anche solo l'OAV, più breve e complessivamente migliore.
Vampire Princess Miyu è un anime del 1997-1998 composto da 26 episodi e 4 OAV realizzati una decina d'anni prima. La trama è molto semplice: Miyu, una ragazza che può sembrare come tante altre, nasconde in realtà un segreto, lei è un guardiano ed ha il compito, assieme al suo assistente Larva, di cacciare dal mondo gli Shinma, una specie di demoni in grado di assumere sembianze umane.
Gli episodi sono per la maggior parte autoconclusivi, e ognuno racconta, sempre in modo malinconico, la storia di un Shinma, che alla fine verrà sconfitto da Miyu.
Lo consiglio agli amanti del genere psicologico, ma chi si aspetta un anime horror può andare a cercare altrove.
Gli episodi sono per la maggior parte autoconclusivi, e ognuno racconta, sempre in modo malinconico, la storia di un Shinma, che alla fine verrà sconfitto da Miyu.
Lo consiglio agli amanti del genere psicologico, ma chi si aspetta un anime horror può andare a cercare altrove.
La giovane Miyu è un vampiro guardiano, con il compito di riportare gli Shinma (esseri demoniaci che approfittano delle debolezze umane) nelle tenebre. Questo è l'input di partenza e da qui parte una serie di episodi autoconclusivi in cui Miyu sconfigge un nuovo Shinma. Nonostante sia un anime molto semplice e senza troppe pretese, è interessante il modo in cui in ogni episodio si analizza una debolezza o un'ossessione umana (tecnica narrativa che vedremo ancora in XXXHOLiC, Boogiepop Phantom, PetShop of Horrors e già vista, addirittura, in Sailor Moon). La qualità tecnica è negli standard dell'epoca e il risultato definitivo è in grado di interessare, senza però stupire. Sorge spontaneo il confronto con la serie di OAV da cui è tratto: sicuramente dimostra una qualità superiore e anche il personaggio di Miyu è meglio analizzato (pur restando molto ambiguo, con un lato fragile e uno freddo, e una certa vena sadica che viene fuori solo in alcuni momenti). L'ho trovato abbastanza interessante, ma si tratta comunque di una serie mediocre.
Vampire Princess Miyu è una serie di 24 puntate dove vengono narrate le vicende di Miyu, una principessa vampira il cui scopo è quello di sorvegliare la Terra e ricacciare gli shinma che fuggono dalla loro dimensione.
Questi enti spirituali detti shinma, sono degli spiriti che attratti dai sentimenti malvagi trapassano dal loro mondo per impossessarsi di umani dai cuori malvagi e commettere efferati crimini.
Miyu aiutata da uno shinma convertito alla sua causa, tale Larvae, si troverà a combattere contro innumerevoli nemici più o meno forti.
Ognuno di loro possiede una storia e una personalità, motivazioni ed intenzioni distinte e precise.
La trama principale, sempre che se ne riesca ad individuare una, è abbastanza fiacca, monotona e scialba.
Le storie sono sconnesse fra di loro, unico elemento comune è il passato della stessa Miyu che riaffiora in squarci non sempre azzeccati.
Elemento curioso della serie è la storia passata della protagonista e dei suoi amici.
Quanto a tematiche trattate, esse sono oltre che poche anche scontate e banali; vengono infatti trattati superficialmente sentimenti come l'amicizia, la fiducia e la dedizione.
I personaggi sono caratterizzati in modo semplice e scontato, sia quelli principali che quello secondari.
Elementi interessanti sono rintracciabili nella combinazione che Miyu adotta fra vita spirituale e vita liceale, dove grazie ad alcune amiche lungo il percorso narrativo è possibile intravvedere uno spiraglio di cambiamento nella personalità della protagonista.
L'aspetto tecnico è di medio livello, in quanto le animazioni e la grafica degli scenari sono abbastanza semplici, non riuscendo mai a colpire e a suggestionare lo spettatore.
Il comparto audio è altrettanto semplice, in quanto nessuno dei suoi componenti riesce ad uscire dagli schemi.
Ne il doppiaggio, nè la colonna sonora sono mai sopra le righe, tutto molto standard e canonico.
Insomma Vampire Princess Miyu è una serie mediocre che non appassiona per niente, rimanendo incollata per tutta la durata a dei canoni prefissati in partenza che per sfortuna della serie stessa sono di bassissima qualità, sotto ogni punto di vista.
Un'anime scarso senza pretese, semplice e a tratti anche noioso.
Unico punto positivo è l'intreccio fra le due vite che la protagonista deve portare avanti.
Questi enti spirituali detti shinma, sono degli spiriti che attratti dai sentimenti malvagi trapassano dal loro mondo per impossessarsi di umani dai cuori malvagi e commettere efferati crimini.
Miyu aiutata da uno shinma convertito alla sua causa, tale Larvae, si troverà a combattere contro innumerevoli nemici più o meno forti.
Ognuno di loro possiede una storia e una personalità, motivazioni ed intenzioni distinte e precise.
La trama principale, sempre che se ne riesca ad individuare una, è abbastanza fiacca, monotona e scialba.
Le storie sono sconnesse fra di loro, unico elemento comune è il passato della stessa Miyu che riaffiora in squarci non sempre azzeccati.
Elemento curioso della serie è la storia passata della protagonista e dei suoi amici.
Quanto a tematiche trattate, esse sono oltre che poche anche scontate e banali; vengono infatti trattati superficialmente sentimenti come l'amicizia, la fiducia e la dedizione.
I personaggi sono caratterizzati in modo semplice e scontato, sia quelli principali che quello secondari.
Elementi interessanti sono rintracciabili nella combinazione che Miyu adotta fra vita spirituale e vita liceale, dove grazie ad alcune amiche lungo il percorso narrativo è possibile intravvedere uno spiraglio di cambiamento nella personalità della protagonista.
L'aspetto tecnico è di medio livello, in quanto le animazioni e la grafica degli scenari sono abbastanza semplici, non riuscendo mai a colpire e a suggestionare lo spettatore.
Il comparto audio è altrettanto semplice, in quanto nessuno dei suoi componenti riesce ad uscire dagli schemi.
Ne il doppiaggio, nè la colonna sonora sono mai sopra le righe, tutto molto standard e canonico.
Insomma Vampire Princess Miyu è una serie mediocre che non appassiona per niente, rimanendo incollata per tutta la durata a dei canoni prefissati in partenza che per sfortuna della serie stessa sono di bassissima qualità, sotto ogni punto di vista.
Un'anime scarso senza pretese, semplice e a tratti anche noioso.
Unico punto positivo è l'intreccio fra le due vite che la protagonista deve portare avanti.
Sicuramente è un anime molto intenso e la trama è di grande spessore, gli OAV (gli unici in vendita) sono meravigliosi e di grande trasporto, ma del resto l'anno di produzione 88/89 ne indica il tratto pieno e il gran stile di quegl'anni, merita molto comprarlo e di tenerlo gelosamente in videoteca in attesa della serie tv (usciti i primi 3 volumi).
E' sicuramente un genere particolare, pur essendo horror, mantiene un certo distacco. on c'è una vera e propria trama, un filo conduttore se non la protagonista Miyu. La storia è centrata su questa guardiana, principessa vampiro, Miyu, che combatte le reicarnazioni del male o meglio di Shinma. E'divisa tra il portare a termine il suo compito e il coinvolgimento verso gli umani. Il tutto reso più difficile dall'amicizia con una sua compagna di scuola. Nelle sue lotte è aiutata dal suo fedele servitore, Larva (gran bel tipo!!!) e da un coniglietto rosa. Le atmosfere sempre molto buie e cupe. Non vi sono grandi sentimenti, gli episodi iniziano e finiscono. Finale a sorpresa. Per quanto mi riguarda l'ho trovato interessante.