Il Violinista di Hamelin
Miglior Imagawa nella peggiore produzione a lui associata: molto si può dire sulla serie televisiva di Violinist of Hameln, ma la frase sopracitata lo sintetizza meglio di qualunque altra.
Il fumetto, serializzato nell'arco di 11 anni da Michiaki Watanabe in 37 tankobon (giunto anche da noi per mano di Comic Art, purtroppo segato al nono volume) è noto: narra le divertenti avventure di Flute e Hamel diretti verso il regno di Sforzando, in un curioso mondo di puro fantasy dove individui e città hanno nomi di strumenti musicali e i personaggi combattono attraverso gli elementali suonando flauti, violini, pianoforti e chi più ne ha più ne metta. Una simpatica avventura colma di omaggi al mondo della musica classica - i vari "attacchi" musicali consistono in rappresentazioni di Beethoven, Mozart, Tchaikovsky etc. - e adagiata su atmosfere solari e scanzonate, colma com'è di siparietti comici e demenziali.
Veniamo però al 1996, anno in cui Studio DEEN decide di portare in animazione il mondo di Watanabe, ancora in corso di serializzazione su rivista, chiamando alla sceneggiatura addirittura Yasuhiro Imagawa, già entrato nella Storia con Giant Robo. Peccato che il lavoro del grand'uomo, tra i più ispirati della carriera, finirà stuprato dal più inconsistente budget mai visto nella Storia dell'animazione.
No, non sto esagerando: più che un'opera animata Violinist of Hameln dovrebbe con più umiltà definirsi una visual novel, vista la mancanza quasi assoluta di animazioni. Non pensate a "Saint Seiya The Hades Chapter - Inferno" o "Mao Dante", qui viaggiamo su frontiere impossibili da rendere: parliamo di puntate di 24 minuti dove venti di essi consistono in immagini statiche con dialoghi di sottofondo o inquadrature fisse su personaggi immobili che muovono le labbra (e non sempre!); solo quattro di essi mostrano, ma neanche sempre, scene "movimentate", anche se nella maggior parte dei casi si riconducono a semplici scenette d'azione di raccordo. Uno squallore indicibile che si ripercuote anche su sfondi e fondali, indecenti, e che porta l'anime a meritare il trofeo di serie animata più inguardabile di sempre, fatta per davvero con zero yen per chissà quale assurda ragione.
Ciò è un peccato mortale, visto che limita la visione di questa oscura produzione ai soli fan dello sceneggiatore.
Il noto regista ha fatto sua la storia originale e, con la consueta genialità, l'ha trasformata in una personale rivisitazione dark: pur seguendo almeno inizialmente la trama principale e mantenendo i rapporti interpersonali dei protagonisti, ne stravolge il concept, sopprimendo senza pietà qualsiasi concessione al buffonesco e rendendo cupi e seri i personaggi, calandoli in atmosfere depressive. Come nelle sue migliori storie anche qui scrive una sceneggiatura articolata con ribaltamenti di posizioni, sviluppi imprevedibili, segreti dolorosi, mille colpi di scena, milioni di personaggi e quant'altro rende grandi le sue opere, senza rinunciare a intermezzi horror, cattiveria e sadismo, scene splatter, personalità macabre e indimenticabili - l'apparentemente solare Raiel e la bella angiolessa Sizer -, e addirittura a un finale ben poco consolatorio. Imagawa è questo, e su Violinist of Hameln confeziona una gemma.
L'altra faccia della medaglia sono le non-animazioni: se per taluni il voto più corretto sarebbe un s.v., aka "tecnicamente inguardabile, ma la sua storia è talmente potente da fartelo dimenticare", non la penso così.
A mio giudizio, i risultati della mancanza di budget sono così desolanti da avere rilevanti ripercussioni anche sulla parte narrativa. Il ritmo registico è lento oltre ogni limite di umana sopportazione, questo perché per reggere i fatidici 24 minuti di puntata il regista Nishimura si abbandona a ogni nefasta trovata per tirare avanti, tra inquadrature immobili, esclamazioni inutili, immagini ripetute e altro marciume. Si finisce così con lo sbadigliare più volte, anche tenendo conto dell'assoluta perfezione dello script; al punto da essere certi che, con un minimo di soldi in più, anche solo per animare le battaglie o rendere più spigliate le sequenze dei dialoghi, si sarebbe mirato al capolavoro assoluto. Così, per riallacciarci all'apertura, abbiamo solo il miglior Imagawa nella peggiore opera in assoluto a lui associata, sembra uno scherzo ma è così.
Bisogna dire che personalmente non mi sento comunque di sconsigliare la visione dell'anime: per il piacevole chara (curiosi i menti appuntiti!) per le straordinarie musiche (tutti i grandi compositori classici rivivono come nel fumetto, donando pathos inarrivabile alle scene più drammatiche) e per la sua storia magniloquente, alla sfortunata creatura di Imagawa va imperativamente data almeno un'occhiata. Per carità, è un'assoluta vergogna che sia stata realizzata in questo modo, e per questo, quasi certamente, nessuna casa editrice, né italiana né estera, si sobbarcherà mai l'impresa di prenderne i diritti per una pubblicazione; ma non guardandola ci si perderebbe un'affascinante avventura, grande lavoro a opera di uno dei migliori registi/sceneggiatori anime contemporanei.
Il fumetto, serializzato nell'arco di 11 anni da Michiaki Watanabe in 37 tankobon (giunto anche da noi per mano di Comic Art, purtroppo segato al nono volume) è noto: narra le divertenti avventure di Flute e Hamel diretti verso il regno di Sforzando, in un curioso mondo di puro fantasy dove individui e città hanno nomi di strumenti musicali e i personaggi combattono attraverso gli elementali suonando flauti, violini, pianoforti e chi più ne ha più ne metta. Una simpatica avventura colma di omaggi al mondo della musica classica - i vari "attacchi" musicali consistono in rappresentazioni di Beethoven, Mozart, Tchaikovsky etc. - e adagiata su atmosfere solari e scanzonate, colma com'è di siparietti comici e demenziali.
Veniamo però al 1996, anno in cui Studio DEEN decide di portare in animazione il mondo di Watanabe, ancora in corso di serializzazione su rivista, chiamando alla sceneggiatura addirittura Yasuhiro Imagawa, già entrato nella Storia con Giant Robo. Peccato che il lavoro del grand'uomo, tra i più ispirati della carriera, finirà stuprato dal più inconsistente budget mai visto nella Storia dell'animazione.
No, non sto esagerando: più che un'opera animata Violinist of Hameln dovrebbe con più umiltà definirsi una visual novel, vista la mancanza quasi assoluta di animazioni. Non pensate a "Saint Seiya The Hades Chapter - Inferno" o "Mao Dante", qui viaggiamo su frontiere impossibili da rendere: parliamo di puntate di 24 minuti dove venti di essi consistono in immagini statiche con dialoghi di sottofondo o inquadrature fisse su personaggi immobili che muovono le labbra (e non sempre!); solo quattro di essi mostrano, ma neanche sempre, scene "movimentate", anche se nella maggior parte dei casi si riconducono a semplici scenette d'azione di raccordo. Uno squallore indicibile che si ripercuote anche su sfondi e fondali, indecenti, e che porta l'anime a meritare il trofeo di serie animata più inguardabile di sempre, fatta per davvero con zero yen per chissà quale assurda ragione.
Ciò è un peccato mortale, visto che limita la visione di questa oscura produzione ai soli fan dello sceneggiatore.
Il noto regista ha fatto sua la storia originale e, con la consueta genialità, l'ha trasformata in una personale rivisitazione dark: pur seguendo almeno inizialmente la trama principale e mantenendo i rapporti interpersonali dei protagonisti, ne stravolge il concept, sopprimendo senza pietà qualsiasi concessione al buffonesco e rendendo cupi e seri i personaggi, calandoli in atmosfere depressive. Come nelle sue migliori storie anche qui scrive una sceneggiatura articolata con ribaltamenti di posizioni, sviluppi imprevedibili, segreti dolorosi, mille colpi di scena, milioni di personaggi e quant'altro rende grandi le sue opere, senza rinunciare a intermezzi horror, cattiveria e sadismo, scene splatter, personalità macabre e indimenticabili - l'apparentemente solare Raiel e la bella angiolessa Sizer -, e addirittura a un finale ben poco consolatorio. Imagawa è questo, e su Violinist of Hameln confeziona una gemma.
L'altra faccia della medaglia sono le non-animazioni: se per taluni il voto più corretto sarebbe un s.v., aka "tecnicamente inguardabile, ma la sua storia è talmente potente da fartelo dimenticare", non la penso così.
A mio giudizio, i risultati della mancanza di budget sono così desolanti da avere rilevanti ripercussioni anche sulla parte narrativa. Il ritmo registico è lento oltre ogni limite di umana sopportazione, questo perché per reggere i fatidici 24 minuti di puntata il regista Nishimura si abbandona a ogni nefasta trovata per tirare avanti, tra inquadrature immobili, esclamazioni inutili, immagini ripetute e altro marciume. Si finisce così con lo sbadigliare più volte, anche tenendo conto dell'assoluta perfezione dello script; al punto da essere certi che, con un minimo di soldi in più, anche solo per animare le battaglie o rendere più spigliate le sequenze dei dialoghi, si sarebbe mirato al capolavoro assoluto. Così, per riallacciarci all'apertura, abbiamo solo il miglior Imagawa nella peggiore opera in assoluto a lui associata, sembra uno scherzo ma è così.
Bisogna dire che personalmente non mi sento comunque di sconsigliare la visione dell'anime: per il piacevole chara (curiosi i menti appuntiti!) per le straordinarie musiche (tutti i grandi compositori classici rivivono come nel fumetto, donando pathos inarrivabile alle scene più drammatiche) e per la sua storia magniloquente, alla sfortunata creatura di Imagawa va imperativamente data almeno un'occhiata. Per carità, è un'assoluta vergogna che sia stata realizzata in questo modo, e per questo, quasi certamente, nessuna casa editrice, né italiana né estera, si sobbarcherà mai l'impresa di prenderne i diritti per una pubblicazione; ma non guardandola ci si perderebbe un'affascinante avventura, grande lavoro a opera di uno dei migliori registi/sceneggiatori anime contemporanei.
Pur essendo fan del manga, trovo la serie bellissima. Tetra, cupa e disfattista, riprende lo stesso plot e gli stessi personaggi del manga riempiendoli di sfiducia e di un forte senso di afflizione. Ottime le caratterizzazioni, i disegni e le musiche, buona davvero la regia, che ha fatto i miracoli considerando lo scarso budget. Un sogno vederla in italiano, e temo che il sogno rimarrà tale.
Ma cos'e' sta roba? Una storia secca e truce con personaggi completamente stravolti e resi dei guerrieri di liberta' e opressi dai risentimenti e la sfiducia per il futuro? Guardatevi qualche puntata del cartone (mi sembra si trovi solo in inglese) e ditemi se riuscite a confrontare i personaggi visti con qelli che ho letto io (in inglese) fino al numero 13 della versione americana, riconducibile ai tankobon jap: hamel. Nel manga non si fa problemi ad andaqre in giro a rubare in case altrui, flauto e' spesso sottomessa a vestirsi da scimmia da Hamel per i suoi spettacoli di strada, Raiel (il mio idolo) e' un arrapatissimo "guerriero dell'amore" e non perde mai occasione a perdere litri di sangue del naso e spesso deve interpretare il ruolo da donna a causa del suo faccino un po' effeminato, Trom Bone e' un bambino viziatissimo e spesso perfino i tanto cattivi avversari non si dimostrano da meno dei cossidetti eroi (es.lampanteguitar vestito da cenerentola (con uno schifatissimo Raiel come principe)). Se riuscite a procurarvi il manga non ve ne pentirete qesto e molto altro in questa bellissima serie piu' comica che tragica anche se non disdegna di situazioni drammatiche e lasciate stare sto' cartone che se perfino i giapponesi hanno schifato ci sara' un motivo.
P.s.: speriamo in una edizione italiana del manga, in caso di si' vi voglio tutti pronti coi dindini in mano perchè qesta serie merita successo e un pubblico caloroso che sicuramente conqistera'(se non lo avete capito, lo voglio assolutamente in edizione italiana! Grazie per il tempo che vi ho occupato speriamo nella buona sorte e che il pugno di hokuto sia con voi) [<b>NOTA di moderazione</b>: la versione italiana del manga era uscita grazie a Comic Art, ma è stata sospesa per il fallimento della casa editrice e credo anche che vendesse poco. La cosa è stata traumatica anche per il sottoscritto]
P.s.: speriamo in una edizione italiana del manga, in caso di si' vi voglio tutti pronti coi dindini in mano perchè qesta serie merita successo e un pubblico caloroso che sicuramente conqistera'(se non lo avete capito, lo voglio assolutamente in edizione italiana! Grazie per il tempo che vi ho occupato speriamo nella buona sorte e che il pugno di hokuto sia con voi) [<b>NOTA di moderazione</b>: la versione italiana del manga era uscita grazie a Comic Art, ma è stata sospesa per il fallimento della casa editrice e credo anche che vendesse poco. La cosa è stata traumatica anche per il sottoscritto]
Sono perfettamente daccordo con Zelgadis infatti ritengo la qualita' visiva di quest'anime veramente imbarazzante. Praticamente le animazioni sono assenti e come quardare un fumetto sul televisore.
A peggiorare la situazione la trama e' veramente troppo lenta in certi punti per poi accellerare alcuni eventi tra un episodio ed un altro raccontandoli con il solito riassunto della voce narrante pieno di immagini statiche.... e mamma mia e che e' la fiera del risparmio...
Ma poi ci sono cose assurde tipo quando Hamel si trasforma e dopo 2 secondi ritorna nella forma normale senza nemmeno che ti facciano vedere il processo di traformazione ma semplicemente dopo il cambio di inquadratura vedi hamel di nuovo bello vestito(?) come se nulla fosse successo e che magari si trova in difficolta contro un altro demone perche' e' ritornato inpiegabilmente in forma umana.
Ci sarebbero altri aspetti o stranezze da dire ma mi sembra abbastanza cosi'. Il mio voto sarebbe 4, ma do 5 perche' le musiche sono veramente stupende, il trionfo della musica classica.
A peggiorare la situazione la trama e' veramente troppo lenta in certi punti per poi accellerare alcuni eventi tra un episodio ed un altro raccontandoli con il solito riassunto della voce narrante pieno di immagini statiche.... e mamma mia e che e' la fiera del risparmio...
Ma poi ci sono cose assurde tipo quando Hamel si trasforma e dopo 2 secondi ritorna nella forma normale senza nemmeno che ti facciano vedere il processo di traformazione ma semplicemente dopo il cambio di inquadratura vedi hamel di nuovo bello vestito(?) come se nulla fosse successo e che magari si trova in difficolta contro un altro demone perche' e' ritornato inpiegabilmente in forma umana.
Ci sarebbero altri aspetti o stranezze da dire ma mi sembra abbastanza cosi'. Il mio voto sarebbe 4, ma do 5 perche' le musiche sono veramente stupende, il trionfo della musica classica.
Finalmente sono riuscita a vedere questo anime, memore delle risate fatte col manga.. differenze ce ne sono, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi. Mancano i momenti esilaranti, e parecchie scene. L'animazione è praticamente assente, tranne qualche scena. Per lo più si tratta di disegni statici. Nel complesso mi è piaciuto. E poi.. avendo amatao così tanto il manga non potevo di certo perdermelo.
Completamente diverso dal manga. La trama oltre che presentare notevoli differenze ha toni enormemente più cupi e tutta la demenzialità dell'opera cartacea è sparita. Speravo fosse una situazione che con l'andare delle puntate sarebbe migliorata, ma così non è stato. Ci ritroviamo un Hamel serio e tormentato fino alla fine, una Flauto non più solo vittima ma anche inutile, un Raiel che cova sempre rancore (anche se pure Watanabe sviluppò questo punto maluccio ), una Sizer pian piano protagonista quanto Hamel, un finale leggermente confuso e così via. Diciamo che sparisce la forza d'animo dei personaggi, o quantomeno muta forma. Potrebbe anche essere un'opera molto gradevole se lo spettatore non avesse nel cuore l'Hamelin originale, anzi dirò di più, tanto era il desiderio di rivedere i personaggi che personalmente come piega alternativa l'ho apprezzata comunque, quanto l'oav che rispecchiava lo spirito demenziale del manga. Del resto da qualche rara scan vista in giro, l'atmosfera finirà comunque per farsi decisamente più seria, pur non facendosi mancare mai qualche (meno frequente) momento di follia. Un fattore negativo però con cui è difficile scendere a patti rimarrà sempre la scarsa realizzazione tecnica. Nonostante disegni discreti, oltre ad ambientazioni poco luminose i fermo immagine la fanno da padrone e se talvolta risulteranno artisticamente azzeccate, esse sono indubbiamente troppe e renderanno fin troppo chiaro quanto fosse misero il budget stanziato.
Una produzione che nonostatne tutto non mi è dispiaciuta, ma sabotata e rovinata completamente.
Una produzione che nonostatne tutto non mi è dispiaciuta, ma sabotata e rovinata completamente.
No, decisamente non ci siamo. Orfano del manga della defunta Comic Art speravo di ritrovare nell'anime la stessa trama e le stesse atmosfere. Invece l'anime è molto deludente: la trama è stravolta ed anche i personaggi e le situazioni sono decisamente più seri.
Inoltre le animazioni sono scarse, la narrazione lentissima e spesso si ricorre a degli inutili fermi immagine. Decisamente diverso dall'Hamelin cui eravamo abituati e decisamente non all'altezza.
Un consiglio: guardatevi invece il film che riprende le atmosfere più scanzonate cui eravamo abituati nel fumetto ;)
Inoltre le animazioni sono scarse, la narrazione lentissima e spesso si ricorre a degli inutili fermi immagine. Decisamente diverso dall'Hamelin cui eravamo abituati e decisamente non all'altezza.
Un consiglio: guardatevi invece il film che riprende le atmosfere più scanzonate cui eravamo abituati nel fumetto ;)
Direi che masaru76, ha detto tutto. Se volete un consiglio per godervi questa serie, guardatela in maniera parallela al manga che l'ha ispirata, vi piacerà senz'altro di più. Menzione d'onore ad Atsuko Nakajima (Ranma 1/2) per lo stupendo design. :) <br> <br> Dimenticavo! Se volete un prodotto animato simile al manga, andatevi a vedere il film, azione e divertimento si combinano in un'avventura inedita, ma molto godibile. :)
Uhm.. ammetto di aver visto solo i primi due episodi della serie animata, ma anni fa lessi il manga (incompleto, poichè la Comic Art fallì dopo aver stampato il volume 9).
Dunque il manga è sia serio che comico, alcune scene con Hamel, Raiel e Oboe sono esilaranti... e gli sguardi tra Flauto e Hamel sono di una dolcezza e delicatezza senza pari...
Per quanto ho potuto vedere l'anime non ha molto in comune con il manga, neppure la trama, dato che comincia in maniera del tutto differente.
L'animazione è abbastanza scadente, con fermi immagine e le voci in sottofondo... però... visto la fine che fece la casa editrice de Il Violinista di Hamelin... guarderò tutta la serie animata per sapere come va a finire, ma la mia speranza è sempre rivolta verso una futura ristampa ^^
Vi auguro buona visione e se non l'avete mai letto... procuratevi i volumetti ^^ sono splendidi.
Dunque il manga è sia serio che comico, alcune scene con Hamel, Raiel e Oboe sono esilaranti... e gli sguardi tra Flauto e Hamel sono di una dolcezza e delicatezza senza pari...
Per quanto ho potuto vedere l'anime non ha molto in comune con il manga, neppure la trama, dato che comincia in maniera del tutto differente.
L'animazione è abbastanza scadente, con fermi immagine e le voci in sottofondo... però... visto la fine che fece la casa editrice de Il Violinista di Hamelin... guarderò tutta la serie animata per sapere come va a finire, ma la mia speranza è sempre rivolta verso una futura ristampa ^^
Vi auguro buona visione e se non l'avete mai letto... procuratevi i volumetti ^^ sono splendidi.
Ed eccoci a quasi 10 anni dalla sua uscita a parlare di questo bellissimo anime che, per quanto ne so, dovrebbe essere la trasposizione animata in versione "seria" di un manga comico uscito tempo fa anche in italia (che personalmente però non son ancora riuscito a recuperare... ), ma andiamo un po' con ordine...
Il violinista di Hamelin è un anime molto particolare che si distingue dalla massa dei suoi concorrenti grazie alla sua principale caratteristica: la musica classica. Esatto, avete capito bene, in quest'anime la cara vecchia musica classica la fa da padrone e come padrone di casa si comporta davvero con tutti gli onori!!! Detto così la cosa può sembrare molto vaga, ma ve ne renderete meglio conto quando durante la visione di ogni episodio sarete chiamati a sentire i pezzi migliori di Mozart, Beethoven, Bach e di molti altri compositori..e naturalmente questa non è l'unica influenza "musicale" presente nell'anime: i nomi dei personaggi sono tutti quelli degli strumenti musicali (so che sembra poco verosimile, eppure una volta che li avrete sentiti in giapponese vi renderete quanto la cosa sia fattibile e vi ritroverete ad usarli senza quasi più farci caso ) e l'arma preferita usata dai cosidetti "buoni" è per la maggiorparte uno strumento.
Vi capiterà così di vedere il protagonista mentre combatte i nemici strimpellando il proprio violino (sempre sperando che un violino si possa "strimpellare" eheh ) e vedere questi ultimi che rispondono con note di flauto o similaria...insomma uno spettacolo che non si vede sicuramente tutti i giorni. In più ad alimentare il tutto c'è una storia molto varia, fantasiosa e originale, che vi lascerà letteralmente attaccati al vostro monitor per tutta la visione.
Inoltre se aggiungete a tutto questo la stupenda qualità dei disegni in tratto fitto che, come eredità arcaica della precedente generazione di anime, caratterizzano i momenti salienti della storia e sanciscono la fine di ogni episodio, vi renderete presto ben conto del vero valore di questa serie.
Proprio per questo, anche se non credete a tutto quanto ho detto, dateci comunque un occhiata.. vedrete che non ve ne pentirete (anche perchè verrete subito rapiti dalla bellezza della prima sigla iniziale, Magical Labyrint )!!!!
Il violinista di Hamelin è un anime molto particolare che si distingue dalla massa dei suoi concorrenti grazie alla sua principale caratteristica: la musica classica. Esatto, avete capito bene, in quest'anime la cara vecchia musica classica la fa da padrone e come padrone di casa si comporta davvero con tutti gli onori!!! Detto così la cosa può sembrare molto vaga, ma ve ne renderete meglio conto quando durante la visione di ogni episodio sarete chiamati a sentire i pezzi migliori di Mozart, Beethoven, Bach e di molti altri compositori..e naturalmente questa non è l'unica influenza "musicale" presente nell'anime: i nomi dei personaggi sono tutti quelli degli strumenti musicali (so che sembra poco verosimile, eppure una volta che li avrete sentiti in giapponese vi renderete quanto la cosa sia fattibile e vi ritroverete ad usarli senza quasi più farci caso ) e l'arma preferita usata dai cosidetti "buoni" è per la maggiorparte uno strumento.
Vi capiterà così di vedere il protagonista mentre combatte i nemici strimpellando il proprio violino (sempre sperando che un violino si possa "strimpellare" eheh ) e vedere questi ultimi che rispondono con note di flauto o similaria...insomma uno spettacolo che non si vede sicuramente tutti i giorni. In più ad alimentare il tutto c'è una storia molto varia, fantasiosa e originale, che vi lascerà letteralmente attaccati al vostro monitor per tutta la visione.
Inoltre se aggiungete a tutto questo la stupenda qualità dei disegni in tratto fitto che, come eredità arcaica della precedente generazione di anime, caratterizzano i momenti salienti della storia e sanciscono la fine di ogni episodio, vi renderete presto ben conto del vero valore di questa serie.
Proprio per questo, anche se non credete a tutto quanto ho detto, dateci comunque un occhiata.. vedrete che non ve ne pentirete (anche perchè verrete subito rapiti dalla bellezza della prima sigla iniziale, Magical Labyrint )!!!!