Asterix e il Regno degli dei
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione, trama e svolgimento
Un'altra serie di avventure folli per i nostri amici Galli. Chissà cosa ha in mente Cesare questa volta? Non si sa, ma una cosa è certa. Non promette nulla di buono. E i nostri amici intendono andare fino in fondo a questa storia per fare in modo di impedire all'imperatore di completare il suo progetto ambizioso. Tuttavia questa volta sarà più difficile del previsto: infatti Cesare ha dato alla possibilità ai vincitori di un'estrazione a sorteggio di trascorrere un periodo di vacanza nella nuova residenza costruita dal suo architetto di fiducia Angoloacutus. Quindi ci sono dei civili romani che non hanno intenzioni ostili nei confronti del villaggio. I nostri amici le pensano tutte per mandare via gli ospiti, ma tutti si concludono in un fiasco totale. Intanto ci si mettono anche gli schiavi, i quali pretendono l'affrancamento e il conseguimento dello statuto di cittadini romani con i conseguenti diritti, tra cui quello di essere ospiti alla residenza "Il Regno degli Dei". A peggiorare la situazione anche le voci che gli abitanti del villaggio dagli ospiti, secondo le quali a Roma si guadagna molto di più; molti di loro raddoppiano e/o triplicano i prezzi dei propri articoli per fare una fortuna e successivamente anche l'idea di tutti gli abitanti di trasferirsi nella residenza, lasciando il villaggio deserto. Ma nessuno sa che questa è una trappola ordita da Cesare per catturare i Galli e ridurli in schiavitù. I primi a pagarne le conseguenze sono Panoramix, Barufus e Obélix che vengono fatti prigionieri. In seguito il villaggio viene imprigionato e quindi sono rimasti solo Astérix, Minutus e Nuncia. Questi si danno da fare per salvare Obélix, Panoramix e Barufus. Astérix fa finta di bere la pozione magica e di suonarle agli abitanti, poi raccomanda ad Abrarcourcix di tenere a bada i romani finché non torna con Panoramix, Obélix e Barufus. Gli abitanti vengono fatti prigionieri, ma Astérix, Minutus e Nuncia riescono a liberare Panoramix e Barufus e a preparare la pozione magica. Improvvisamente anche Obélix si risveglia grazie al cibo fatto buttare via da Cesare e la situazione si capovolge. I Romani fanno ritorno a Roma e il "Regno degli Dei" viene abbattuto.
Grafica
Questo è uno dei primi esperimenti di CGI in 3D per il brand di Astérix. Segno che la serie è al passo con i tempi e quindi sa anche guardare al futuro pur essendo orientata al passato. Il passaggio alla grafica 3D con l'utilizzo di uno spostamento più lento permette anche allo spettatore di meglio apprezzare l'ambientazione così come i personaggi.
Personaggi
I personaggi sono rimasti identici nell'aspetto ed anche nel carattere come segno di persistenza, perseveranza e costanza nel proposito di difendere il proprio villaggio dall'invasione dei romani. Tuttavia anch'essi subiscono a poco a poco l'influenza e quindi il cambiamento derivato dal contatto con il mondo romano, un fatto che non si era visto nei film precedenti, dove era onnipresente un po' la propaganda anti-romana e quindi la resistenza contro ogni invasione. Qui invece c'è più una specie di appeasement, dove si cerca venirsi contro e eventualmente stabilire una convivenza pacifica, seppur relativa. Ciononostante i nostri amici ne pagano le conseguenze, ma grazie ad Astérix, Obélix, Panoramix e la famiglia romana riescono a ritrovare il vigore e a liberarsi per sconfiggere le legioni romane; proprio l'amicizia che stabiliscono con la famiglia romana può essere considerato un piccolo ma significativo della tentata convivenza ed integrazione.
Messaggi e insegnamenti
Il film, come detto, mira ad essere un tentativo di integrazione e di inclusione. Quindi possiamo dire che gioca sull'equilibrio tra una trama ambientata in tempi antichi (siamo nel 50 a.C.) che però mira a raccontare (e questo lo si era capito anche dagli altri film) come anche nella storia si sia cercato di integrarsi ed accettarsi nonostante le differenze di mentalità, cultura, costumi, tradizioni, interessi, punti di vista, opinioni.
Colonna sonora
La colonna sonora è una sorta di taglia e cuci di brani e opere di successo appartenenti ad epoche diverse per sottolineare sempre il carattere inclusivo e quindi in un certo senso "poliedrico", il quale cerca di creare dei ponti generazionali per permettere a persone di generazioni differenti di comunicare le une con le altre.
Giudizio finale
Un'opera di un brand che nonostante l'età, sa rinnovarsi e guardare al futuro per dimostrare che sa resistere alle sfide del tempo, del destino. Nella sua semplicità c'è la chiave della sua forza, originalità, espressione narrativa e creativa che si espande e si estende.
Voto: 8
Introduzione, trama e svolgimento
Un'altra serie di avventure folli per i nostri amici Galli. Chissà cosa ha in mente Cesare questa volta? Non si sa, ma una cosa è certa. Non promette nulla di buono. E i nostri amici intendono andare fino in fondo a questa storia per fare in modo di impedire all'imperatore di completare il suo progetto ambizioso. Tuttavia questa volta sarà più difficile del previsto: infatti Cesare ha dato alla possibilità ai vincitori di un'estrazione a sorteggio di trascorrere un periodo di vacanza nella nuova residenza costruita dal suo architetto di fiducia Angoloacutus. Quindi ci sono dei civili romani che non hanno intenzioni ostili nei confronti del villaggio. I nostri amici le pensano tutte per mandare via gli ospiti, ma tutti si concludono in un fiasco totale. Intanto ci si mettono anche gli schiavi, i quali pretendono l'affrancamento e il conseguimento dello statuto di cittadini romani con i conseguenti diritti, tra cui quello di essere ospiti alla residenza "Il Regno degli Dei". A peggiorare la situazione anche le voci che gli abitanti del villaggio dagli ospiti, secondo le quali a Roma si guadagna molto di più; molti di loro raddoppiano e/o triplicano i prezzi dei propri articoli per fare una fortuna e successivamente anche l'idea di tutti gli abitanti di trasferirsi nella residenza, lasciando il villaggio deserto. Ma nessuno sa che questa è una trappola ordita da Cesare per catturare i Galli e ridurli in schiavitù. I primi a pagarne le conseguenze sono Panoramix, Barufus e Obélix che vengono fatti prigionieri. In seguito il villaggio viene imprigionato e quindi sono rimasti solo Astérix, Minutus e Nuncia. Questi si danno da fare per salvare Obélix, Panoramix e Barufus. Astérix fa finta di bere la pozione magica e di suonarle agli abitanti, poi raccomanda ad Abrarcourcix di tenere a bada i romani finché non torna con Panoramix, Obélix e Barufus. Gli abitanti vengono fatti prigionieri, ma Astérix, Minutus e Nuncia riescono a liberare Panoramix e Barufus e a preparare la pozione magica. Improvvisamente anche Obélix si risveglia grazie al cibo fatto buttare via da Cesare e la situazione si capovolge. I Romani fanno ritorno a Roma e il "Regno degli Dei" viene abbattuto.
Grafica
Questo è uno dei primi esperimenti di CGI in 3D per il brand di Astérix. Segno che la serie è al passo con i tempi e quindi sa anche guardare al futuro pur essendo orientata al passato. Il passaggio alla grafica 3D con l'utilizzo di uno spostamento più lento permette anche allo spettatore di meglio apprezzare l'ambientazione così come i personaggi.
Personaggi
I personaggi sono rimasti identici nell'aspetto ed anche nel carattere come segno di persistenza, perseveranza e costanza nel proposito di difendere il proprio villaggio dall'invasione dei romani. Tuttavia anch'essi subiscono a poco a poco l'influenza e quindi il cambiamento derivato dal contatto con il mondo romano, un fatto che non si era visto nei film precedenti, dove era onnipresente un po' la propaganda anti-romana e quindi la resistenza contro ogni invasione. Qui invece c'è più una specie di appeasement, dove si cerca venirsi contro e eventualmente stabilire una convivenza pacifica, seppur relativa. Ciononostante i nostri amici ne pagano le conseguenze, ma grazie ad Astérix, Obélix, Panoramix e la famiglia romana riescono a ritrovare il vigore e a liberarsi per sconfiggere le legioni romane; proprio l'amicizia che stabiliscono con la famiglia romana può essere considerato un piccolo ma significativo della tentata convivenza ed integrazione.
Messaggi e insegnamenti
Il film, come detto, mira ad essere un tentativo di integrazione e di inclusione. Quindi possiamo dire che gioca sull'equilibrio tra una trama ambientata in tempi antichi (siamo nel 50 a.C.) che però mira a raccontare (e questo lo si era capito anche dagli altri film) come anche nella storia si sia cercato di integrarsi ed accettarsi nonostante le differenze di mentalità, cultura, costumi, tradizioni, interessi, punti di vista, opinioni.
Colonna sonora
La colonna sonora è una sorta di taglia e cuci di brani e opere di successo appartenenti ad epoche diverse per sottolineare sempre il carattere inclusivo e quindi in un certo senso "poliedrico", il quale cerca di creare dei ponti generazionali per permettere a persone di generazioni differenti di comunicare le une con le altre.
Giudizio finale
Un'opera di un brand che nonostante l'età, sa rinnovarsi e guardare al futuro per dimostrare che sa resistere alle sfide del tempo, del destino. Nella sua semplicità c'è la chiave della sua forza, originalità, espressione narrativa e creativa che si espande e si estende.
Voto: 8
Asterix e Obelix tornano ad essere animati, dopo tanti anni però acquisiscono una nuova connotazione che offre loro una terza dimensione. Poco conta alla fine, non è mai stata la grafica il punto di forza degli indomabili Galli, ma la genialità di alcune situazioni e la loro forza caricaturale nei confronti dell'attuale società. Mi fa quindi piacere che quest'ultimo aspetto sia stato incluso in questo nuovo lungometraggio, sfortunatamente per la genialità c'è molto lavoro da fare, nel film si è scelta una strada più classica e meno creativa.
Eppure lo spunto iniziale è veramente interessante, con Cesare che rinuncia alla maniere forti e punta ad una strategia subdola e potenzialmente devastante, imborghesire i Galli e renderli schiavi delle comodità e del lusso romano. Fa così costruire una zona vacanza di lusso nei pressi del loro villaggio che verrà invaso da centinaia di turisti romani, con conseguente e inaspettate ricchezza di coloro che avevano un qualche tipo di attività commerciale, provocando una corsa al denaro e allo status sociale che fa perdere a tutti, tranne ad un paio, il senno.
Questa parte è molto carina, come lo è la sindacalizzazione dell'esercito romano e il modo in cui sono gestite le squadre di schiavi operai adibiti alla costruzione del centro vacanza, in cerca di affrancamento, che non può che strapparmi qualche amara risata per il suo esito finale. Nel mezzo, finita la novità, vi è probabilmente la parte più debole e con meno mordente: metabolizzate le battute e le situazioni, il film continua a battere sugli stessi chiodi e prede di brillantezza, si appesantisce e prosegue con il suo epilogo, l'inevitabile sconfitta romana, che avviene in modo piuttosto opaco. Vi è un elemento di disturbo in tutto questa, una famiglia romana "adottata dai Galli" e maltrattata dai funzionari di Cesare, che svolge un ruolo un po' buonista che avrei ad essere onesto evitato. Vi è anche un globale impoverimento di idee e una certa ripetitività, senza contare che si sfocia nella banalità e nella stupidità di certe gag ben poco ispirate ed esagerate.
Nel complesso, il film rimane godibile e in linea con quanto lecito aspettarsi con la sua visione. Si è optato ad una strada più facile e commerciale, cercando di piacere prima di tutto a famiglie e bambini in primis, evitando di osare un po'. E' un fattore che ovviamente incide nella mia valutazione su un film in cui Asterix e Obelix sono sì riusciti a divertirmi, ma pure in certi momenti ad annoiarmi.
Eppure lo spunto iniziale è veramente interessante, con Cesare che rinuncia alla maniere forti e punta ad una strategia subdola e potenzialmente devastante, imborghesire i Galli e renderli schiavi delle comodità e del lusso romano. Fa così costruire una zona vacanza di lusso nei pressi del loro villaggio che verrà invaso da centinaia di turisti romani, con conseguente e inaspettate ricchezza di coloro che avevano un qualche tipo di attività commerciale, provocando una corsa al denaro e allo status sociale che fa perdere a tutti, tranne ad un paio, il senno.
Questa parte è molto carina, come lo è la sindacalizzazione dell'esercito romano e il modo in cui sono gestite le squadre di schiavi operai adibiti alla costruzione del centro vacanza, in cerca di affrancamento, che non può che strapparmi qualche amara risata per il suo esito finale. Nel mezzo, finita la novità, vi è probabilmente la parte più debole e con meno mordente: metabolizzate le battute e le situazioni, il film continua a battere sugli stessi chiodi e prede di brillantezza, si appesantisce e prosegue con il suo epilogo, l'inevitabile sconfitta romana, che avviene in modo piuttosto opaco. Vi è un elemento di disturbo in tutto questa, una famiglia romana "adottata dai Galli" e maltrattata dai funzionari di Cesare, che svolge un ruolo un po' buonista che avrei ad essere onesto evitato. Vi è anche un globale impoverimento di idee e una certa ripetitività, senza contare che si sfocia nella banalità e nella stupidità di certe gag ben poco ispirate ed esagerate.
Nel complesso, il film rimane godibile e in linea con quanto lecito aspettarsi con la sua visione. Si è optato ad una strada più facile e commerciale, cercando di piacere prima di tutto a famiglie e bambini in primis, evitando di osare un po'. E' un fattore che ovviamente incide nella mia valutazione su un film in cui Asterix e Obelix sono sì riusciti a divertirmi, ma pure in certi momenti ad annoiarmi.