Classroom☆Crisis
"Classroom Crisis" è un anime di tredici episodi ambientato in un futuro super tecnologico, tanto che tutto il sistema solare è stato colonizzato.
Su Marte, una grande multinazionale (o dovrei dire multi planetaria?) ha fondato una scuola superiore per formare giovani talentuosi, fra i quali si distinguono i membri di una classe molto speciale, l'A-TEC, dove sono riuniti i migliori studenti specializzati in diversi settori (comunicazioni, marketing, ingegneria spaziale, meccanica). Questi piccoli geni sono guidati da un insegnante davvero particolare, un ventenne brillante, anche lui un ragazzino infondo, con un animo da bambino, che non si preoccupa delle questioni degli adulti, come, ad esempio, il budget. Veniamo subito a sapere che, a causa delle spese pazze della classe (1.5 miliardi per un reattore, 500 milioni di qua, 500 milioni di là), la dirigenza ha deciso di chiudere questa sezione speciale nel giro di sei mesi. Per smantellare la classe, viene inviato il fratello del capo della compagnia, genio della finanza, diciottenne e quindi anche studente, con un carattere altezzoso dovuto alla sua straordinaria intelligenza, che entrerà subito in conflitto con il prof. sognatore.
Sarò onesta, le prime quattro puntate mi hanno annoiato a morte. Fondamentalmente, mancando il personaggio nuovo che non sa nulla, le cose vengono spiegate tutte insieme come ad una lezione universitaria. Non mi piacevano i personaggi né la trama, ma, alla fine di ogni episodio, accadeva qualcosa che mi faceva venire voglia di vedere la successiva, così sono andata avanti e non sono stata delusa.
Nella quarta puntata, finalmente, gli studenti e il professore escono dal mondo delle fiabe, viene raccolto un budget decente (500 milioni, spiccioli), e decidono di costruire un nuovo potentissimo motore per navicelle spaziali, per dimostrare la loro validità e funzionalità all'interno dell'azienda.
Molti sono gli aspetti che mi sono piaciuti di quest'anime: prima di tutto, il mondo non si riduce al piccolo microcosmo di una classe liceale ma viene dato spazio anche alle vicende esterne, come la politica e lo scontro fra la multinazionale e il sindacato dei lavoratori, che sarà poi fondamentale nel susseguirsi degli episodi.
In secondo luogo, i personaggi principali sono molto complessi e ben strutturati. Primo fra tutti Nagisa, il genio della finanza con il cuore di ghiaccio e l'atteggiamento sprezzante, che, alla fin fine, si scopre essere il più umano di tutti, non solo per quanto riguarda gli studi ma anche per la tragica storia del suo passato. I suoi scontri con il professore-sognatore sono epici. Rappresentano due lati della stessa medaglia, forse è per questo che, anche se non si sopportano, sono quelli che riescono a capirsi meglio vicendevolmente.
Un altro personaggio interessante è quello di Iris, non tanto per la sua personalità, quanto per il mistero che la circonda. Senza spoilerare nulla, dico solo che non mi sarei mai aspettata un simile colpo di scena e, dopo aver visto tanti anime, rimanere così sorpresa da un plot twist è davvero difficile per me, quindi ne sono rimasta entusiasta.
"Classroom Crisis" è certamente un anime molto complesso, in cui la politica e i rapporti familiari giocano dei ruoli importantissimi per quanto riguarda non solo lo svolgere delle vicende, ma anche le ragioni dietro i comportamenti e le azioni dei personaggi, rendendo il tutto molto realistico.
Riassumendolo in una frase o meno: L'incontro fra un adulto con i sogni di un bambino e un ragazzo con i demoni di un adulto permetterà loro di salvarsi a vicenda, in più di un senso.
Su Marte, una grande multinazionale (o dovrei dire multi planetaria?) ha fondato una scuola superiore per formare giovani talentuosi, fra i quali si distinguono i membri di una classe molto speciale, l'A-TEC, dove sono riuniti i migliori studenti specializzati in diversi settori (comunicazioni, marketing, ingegneria spaziale, meccanica). Questi piccoli geni sono guidati da un insegnante davvero particolare, un ventenne brillante, anche lui un ragazzino infondo, con un animo da bambino, che non si preoccupa delle questioni degli adulti, come, ad esempio, il budget. Veniamo subito a sapere che, a causa delle spese pazze della classe (1.5 miliardi per un reattore, 500 milioni di qua, 500 milioni di là), la dirigenza ha deciso di chiudere questa sezione speciale nel giro di sei mesi. Per smantellare la classe, viene inviato il fratello del capo della compagnia, genio della finanza, diciottenne e quindi anche studente, con un carattere altezzoso dovuto alla sua straordinaria intelligenza, che entrerà subito in conflitto con il prof. sognatore.
Sarò onesta, le prime quattro puntate mi hanno annoiato a morte. Fondamentalmente, mancando il personaggio nuovo che non sa nulla, le cose vengono spiegate tutte insieme come ad una lezione universitaria. Non mi piacevano i personaggi né la trama, ma, alla fine di ogni episodio, accadeva qualcosa che mi faceva venire voglia di vedere la successiva, così sono andata avanti e non sono stata delusa.
Nella quarta puntata, finalmente, gli studenti e il professore escono dal mondo delle fiabe, viene raccolto un budget decente (500 milioni, spiccioli), e decidono di costruire un nuovo potentissimo motore per navicelle spaziali, per dimostrare la loro validità e funzionalità all'interno dell'azienda.
Molti sono gli aspetti che mi sono piaciuti di quest'anime: prima di tutto, il mondo non si riduce al piccolo microcosmo di una classe liceale ma viene dato spazio anche alle vicende esterne, come la politica e lo scontro fra la multinazionale e il sindacato dei lavoratori, che sarà poi fondamentale nel susseguirsi degli episodi.
In secondo luogo, i personaggi principali sono molto complessi e ben strutturati. Primo fra tutti Nagisa, il genio della finanza con il cuore di ghiaccio e l'atteggiamento sprezzante, che, alla fin fine, si scopre essere il più umano di tutti, non solo per quanto riguarda gli studi ma anche per la tragica storia del suo passato. I suoi scontri con il professore-sognatore sono epici. Rappresentano due lati della stessa medaglia, forse è per questo che, anche se non si sopportano, sono quelli che riescono a capirsi meglio vicendevolmente.
Un altro personaggio interessante è quello di Iris, non tanto per la sua personalità, quanto per il mistero che la circonda. Senza spoilerare nulla, dico solo che non mi sarei mai aspettata un simile colpo di scena e, dopo aver visto tanti anime, rimanere così sorpresa da un plot twist è davvero difficile per me, quindi ne sono rimasta entusiasta.
"Classroom Crisis" è certamente un anime molto complesso, in cui la politica e i rapporti familiari giocano dei ruoli importantissimi per quanto riguarda non solo lo svolgere delle vicende, ma anche le ragioni dietro i comportamenti e le azioni dei personaggi, rendendo il tutto molto realistico.
Riassumendolo in una frase o meno: L'incontro fra un adulto con i sogni di un bambino e un ragazzo con i demoni di un adulto permetterà loro di salvarsi a vicenda, in più di un senso.
"Classroom Crisis" è un anime del 2015 che cerca di unire la commedia scolastica al piacere di una serie fantascientifica. Un intreccio piuttosto pericoloso, che può rendere bene, come creare completi sfaceli. Un'opera che mi ricorda moltissimo Robotics; Note… con un rendimento migliore.
Insomma, 13 puntate interessanti, in cui lo spettatore può inoltrarsi in mondo futuristico, eppure non tanto dissimile dal nostro: intrighi commerciali e politici, scandali e problemi finanziari.
Prima di narrare brevemente le vicende dei nostri giovani eroi, andiamo a osservare la realtà presentataci in "Classroom Crisis"; ormai l'uomo ha colonizzato l'intero sistema solare, andando così a creare vari avamposti sulla maggior parte dei pianeti. Quello che a noi interessa è Marte, su cui si trova Giappone 4, una piccola isola bonificata, in cui si è ricreato l'ambiente abitativo giapponese.
Tuttavia la società non può che essere condizionata da tutto questo progresso. Lo dimostra il fatto che la scuola in questione fa parte di una multinazionale planetaria. L'obiettivo dell'A-Tec, la suddetta classe, è quello di approfondire lo studio dei velivoli aerospaziali e creare nuovi modelli più competitivi.
Le cose, però, non sembrano andare bene per i giovani protagonisti, che, di colpo, si ritrovano il budget più che ridimensionato e un nuovo compagno alquanto problematico: Kiryuu Nagisa, studente e dirigente dell'azienda a capo dell'A-Tec. Il suo obiettivo? Eliminare una volta per tutte questo inutile e dispendioso gruppo di ricerca.
"Classroom Crisis" presenta molti elementi positivi, ma, allo stesso tempo, non riesce a celare interamente alcune lacune che, nel corso della serie, emergeranno in maniera preponderante. Innanzitutto la costante ricerca di un protagonista. Con Nagisa nel ruolo dell'antagonista/protagonista, l'unico che potrebbe interpretare la parte dell'"eroe" è Kaito Sera, il giovane professore dell'A-Tec. Ma ciò non è sempre così.
Un'indecisione che, a lungo andare, crea quasi una sensazione di spaesamento, colmata solamente dalla forza caratteriale di Nagisa che, in un colpo solo, riesce a coprire sia il ruolo di protagonista che quello di nemico numero uno. Un personaggio intrigante, dotato di un cuore profondo, ma con sfumature oscure ed eccitanti. Il suo passato sembra avvolto nell'ombra, e per tutta la vicenda lo spettatore è portato a svelare ciò che si cela dietro al suo volto di ghiaccio.
Le due co-protagoniste sono Mizuki Sera, solare e dolce, e la taciturna Iris Shirasaki. Ho avuto il timore che si potesse innestare un triangolo amoroso, ma, almeno per buona parte della serie, le vicende d'amore vengono apparentemente lasciate da parte. Sul finale sono stato felice di notare un certo sommovimento da questo punto di vista, rovinato però nell'ultima puntata. Per quanto riguarda il carattere di queste fanciulle, devo ammettere di averlo trovato simpatico, ma anche superficiale e piuttosto indistinto. Non deludono in quanto a psicologia, ma non colpiscono come la controparte maschile, ovvero Nagisa.
La grafica, d'altra parte, è molto bella. I colori sono carichi e vivaci, ed esplodono letteralmente in una miriade di sfumature vivide nei momenti di maggior pathos. Bello anche il design futuristico, che non eccede, tenendosi su una via di mezzo tra il nostro mondo attuale e una realtà futura.
Buone le musiche e il doppiaggio, che dimostrano entrambi un'attenta cura per i dettagli.
Concludo la mia recensione con un'ultima considerazione sul finale della serie. Sebbene questo possa effettivamente porre fine alla storia, si è scelto di lanciare un piccolo suggerimento per futuri sviluppi. Come conclusione, direi che poteva essere resa meglio, ma, vedendo l'effetto complessivo, non c'è male.
"Classroom Crisis" ha avuto bisogno di un po' di puntate per ingranare. Una storia che doveva ottenere una propria collocazione e capire effettivamente dove si volesse puntare. Gli intrighi burocratici interni all'azienda sono molto interessanti, ma se non accompagnati da una buona commedia, tendono a sfumare. "Classroom Crisis" non è perfetto, anzi di errori ce ne sono in abbondanza, ma, nonostante tutto, è riuscito ad appassionarmi e coinvolgermi. Nagisa è un buonissimo personaggio, che con il suo fare ambiguo attira l'attenzione e solleva enormemente la qualità dell'intero anime.
Voto finale: 7
Insomma, 13 puntate interessanti, in cui lo spettatore può inoltrarsi in mondo futuristico, eppure non tanto dissimile dal nostro: intrighi commerciali e politici, scandali e problemi finanziari.
Prima di narrare brevemente le vicende dei nostri giovani eroi, andiamo a osservare la realtà presentataci in "Classroom Crisis"; ormai l'uomo ha colonizzato l'intero sistema solare, andando così a creare vari avamposti sulla maggior parte dei pianeti. Quello che a noi interessa è Marte, su cui si trova Giappone 4, una piccola isola bonificata, in cui si è ricreato l'ambiente abitativo giapponese.
Tuttavia la società non può che essere condizionata da tutto questo progresso. Lo dimostra il fatto che la scuola in questione fa parte di una multinazionale planetaria. L'obiettivo dell'A-Tec, la suddetta classe, è quello di approfondire lo studio dei velivoli aerospaziali e creare nuovi modelli più competitivi.
Le cose, però, non sembrano andare bene per i giovani protagonisti, che, di colpo, si ritrovano il budget più che ridimensionato e un nuovo compagno alquanto problematico: Kiryuu Nagisa, studente e dirigente dell'azienda a capo dell'A-Tec. Il suo obiettivo? Eliminare una volta per tutte questo inutile e dispendioso gruppo di ricerca.
"Classroom Crisis" presenta molti elementi positivi, ma, allo stesso tempo, non riesce a celare interamente alcune lacune che, nel corso della serie, emergeranno in maniera preponderante. Innanzitutto la costante ricerca di un protagonista. Con Nagisa nel ruolo dell'antagonista/protagonista, l'unico che potrebbe interpretare la parte dell'"eroe" è Kaito Sera, il giovane professore dell'A-Tec. Ma ciò non è sempre così.
Un'indecisione che, a lungo andare, crea quasi una sensazione di spaesamento, colmata solamente dalla forza caratteriale di Nagisa che, in un colpo solo, riesce a coprire sia il ruolo di protagonista che quello di nemico numero uno. Un personaggio intrigante, dotato di un cuore profondo, ma con sfumature oscure ed eccitanti. Il suo passato sembra avvolto nell'ombra, e per tutta la vicenda lo spettatore è portato a svelare ciò che si cela dietro al suo volto di ghiaccio.
Le due co-protagoniste sono Mizuki Sera, solare e dolce, e la taciturna Iris Shirasaki. Ho avuto il timore che si potesse innestare un triangolo amoroso, ma, almeno per buona parte della serie, le vicende d'amore vengono apparentemente lasciate da parte. Sul finale sono stato felice di notare un certo sommovimento da questo punto di vista, rovinato però nell'ultima puntata. Per quanto riguarda il carattere di queste fanciulle, devo ammettere di averlo trovato simpatico, ma anche superficiale e piuttosto indistinto. Non deludono in quanto a psicologia, ma non colpiscono come la controparte maschile, ovvero Nagisa.
La grafica, d'altra parte, è molto bella. I colori sono carichi e vivaci, ed esplodono letteralmente in una miriade di sfumature vivide nei momenti di maggior pathos. Bello anche il design futuristico, che non eccede, tenendosi su una via di mezzo tra il nostro mondo attuale e una realtà futura.
Buone le musiche e il doppiaggio, che dimostrano entrambi un'attenta cura per i dettagli.
Concludo la mia recensione con un'ultima considerazione sul finale della serie. Sebbene questo possa effettivamente porre fine alla storia, si è scelto di lanciare un piccolo suggerimento per futuri sviluppi. Come conclusione, direi che poteva essere resa meglio, ma, vedendo l'effetto complessivo, non c'è male.
"Classroom Crisis" ha avuto bisogno di un po' di puntate per ingranare. Una storia che doveva ottenere una propria collocazione e capire effettivamente dove si volesse puntare. Gli intrighi burocratici interni all'azienda sono molto interessanti, ma se non accompagnati da una buona commedia, tendono a sfumare. "Classroom Crisis" non è perfetto, anzi di errori ce ne sono in abbondanza, ma, nonostante tutto, è riuscito ad appassionarmi e coinvolgermi. Nagisa è un buonissimo personaggio, che con il suo fare ambiguo attira l'attenzione e solleva enormemente la qualità dell'intero anime.
Voto finale: 7
Una piccola sorpresa, questa "Classroom Crisis", serie poco considerata della stagione estiva 2015, composta da tredici episodi di durata canonica, prodotta dalla Aniplex e realizzata dallo studio Lay-duce.
La storia è ambientata in un prossimo futuro ultra-tecnologico, dove il ramo dell'ingegneria si è sviluppato in maniera incredibile, soprattutto per quello che riguarda il settore aeronautico-spaziale. Tutti i pianeti del sistema solare sono stati resi abitabili e successivamente colonizzati. A dominare in questo settore è senza dubbio la Kirishina Corporation, un'azienda dalle origini antiche che monopolizza il mercato aerospaziale. Protagonisti della vicenda sono i membri dell'A-TEC, un gruppo di studenti di ingegneria particolarmente dotati, che da un giorno all'altro si vedono praticamente tagliati fuori dalla società. Incaricato di "eliminarli" è Kiryu Nagisa, genio dell'economia, nonché fratellastro minore del presidente della società.
La trama parte con calma, fornendo inizialmente un grande numero di informazioni riguardo i vari personaggi e la posizione da loro occupata. Successivamente, si sviluppa ottimamente e con i ritmi giusti, ricordandosi di bilanciare azione, scene comiche ed introspezione dei personaggi; quest'ultimi sono curati nei dettagli e fortunatamente riescono ad elevarsi oltre i classici stereotipi del genere, per lo meno i principali. Anche i rapporti che intercorrono fra loro sono stati minuziosamente studiati, ragione per cui non è presente alcuna forzatura a livello di interazione, così come a livello di trama. Durante gli episodi finali, la serie raggiunge l'apice del suo splendore e diventa improvvisamente più coinvolgente, grazie ad un sensibile aumento della velocità narrativa e ad una serie di rivelazioni più o meno inaspettate.
Tecnicamente, un lavoro senza infamia né lode: si vede che i fondi a disposizione da parte dello studio di produzione non erano poi molti. Il design dei personaggi è semplice e gradevole, i fondali sono discretamente curati, con un sufficiente grado di dettaglio, e le animazioni sono più che accettabili. Il comparto sonoro è anch'esso nella norma, adeguati il doppiaggio e le OST, orecchiabili opening e ending. Il finale è risolutivo e conclude splendidamente la vicenda, senza escludere la possibilità di una seconda stagione, seppur le possibilità siano prossime allo zero.
In conclusione, "Classroom Crisis" si è rivelata essere una vera sorpresa all'interno di questa più che discreta stagione estiva. Una serie con poche aspettative in grado di appassionare e di proporre una trama sufficientemente originale e ben strutturata. Vivamente consigliata la visione.
La storia è ambientata in un prossimo futuro ultra-tecnologico, dove il ramo dell'ingegneria si è sviluppato in maniera incredibile, soprattutto per quello che riguarda il settore aeronautico-spaziale. Tutti i pianeti del sistema solare sono stati resi abitabili e successivamente colonizzati. A dominare in questo settore è senza dubbio la Kirishina Corporation, un'azienda dalle origini antiche che monopolizza il mercato aerospaziale. Protagonisti della vicenda sono i membri dell'A-TEC, un gruppo di studenti di ingegneria particolarmente dotati, che da un giorno all'altro si vedono praticamente tagliati fuori dalla società. Incaricato di "eliminarli" è Kiryu Nagisa, genio dell'economia, nonché fratellastro minore del presidente della società.
La trama parte con calma, fornendo inizialmente un grande numero di informazioni riguardo i vari personaggi e la posizione da loro occupata. Successivamente, si sviluppa ottimamente e con i ritmi giusti, ricordandosi di bilanciare azione, scene comiche ed introspezione dei personaggi; quest'ultimi sono curati nei dettagli e fortunatamente riescono ad elevarsi oltre i classici stereotipi del genere, per lo meno i principali. Anche i rapporti che intercorrono fra loro sono stati minuziosamente studiati, ragione per cui non è presente alcuna forzatura a livello di interazione, così come a livello di trama. Durante gli episodi finali, la serie raggiunge l'apice del suo splendore e diventa improvvisamente più coinvolgente, grazie ad un sensibile aumento della velocità narrativa e ad una serie di rivelazioni più o meno inaspettate.
Tecnicamente, un lavoro senza infamia né lode: si vede che i fondi a disposizione da parte dello studio di produzione non erano poi molti. Il design dei personaggi è semplice e gradevole, i fondali sono discretamente curati, con un sufficiente grado di dettaglio, e le animazioni sono più che accettabili. Il comparto sonoro è anch'esso nella norma, adeguati il doppiaggio e le OST, orecchiabili opening e ending. Il finale è risolutivo e conclude splendidamente la vicenda, senza escludere la possibilità di una seconda stagione, seppur le possibilità siano prossime allo zero.
In conclusione, "Classroom Crisis" si è rivelata essere una vera sorpresa all'interno di questa più che discreta stagione estiva. Una serie con poche aspettative in grado di appassionare e di proporre una trama sufficientemente originale e ben strutturata. Vivamente consigliata la visione.