Ring ni Kakero 1: Nichibei Kessen Hen

La seconda stagione inizia da dove la prima si è conclusa, con i nostri in ritiro per prepararsi al grande torneo contro la nazionale dei giovani pugili americani, guidata dal campione nazionale americano Black Shaft. I primi episodi trattano della preparazione al torneo da parte delle due fazioni, per poi passare al torneo vero e proprio. Inutile dire che le tecniche arcane dei giovani nipponici hanno risvegliato l'interesse dei colleghi provenienti da varie nazioni e Black ha organizzato il torneo proprio per affrontare Ryugji, capire chi egli sia e distruggerlo insieme ai suoi amici.
Purtroppo la vena macchiettistica del primo capitolo qui raggiunge livelli eccessivi. Abbiamo una ragazza pugile americana che ipnotizza l'avversario, un altro che è grosso come una montagna, un altro ancora che è un biker assetato di sangue. La nazionale tedesca è composta di neonazisti, mentre la francese è capitanata da uno che sembra Lady Oscar. Siamo a una boxe ben lontana dalla realtà, ma, si sa, tutti gli anime sportivi si prendono delle licenze e, ironia della sorte, proprio questo riporta l'anime sui binari, perché fa sentire maggiormente lo spirito di Kurumada, con una lotta tra gruppi di guerrieri. Anche i nuovi personaggi riescono a bucare lo schermo e il livello tecnico non cala rispetto alla prima serie. Certo, ho trovato migliore la prima stagione, e qui si cala, ma, con un pizzico di generosità, posso dare sette ugualmente.

Serie altalenante, che inizia e finisce con due puntate stupende ma che nel mezzo è un po' lenta. Resta comunque godibile, anche se inferiore per ritmo alla prima stagione.