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Sofì De La Valliere

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
Anime che, sinceramente, non mi ha fatto impazzire sotto nessun punto di vista.
La storia alterna momenti in cui si sviluppa lentamente a momenti in cui si sviluppa troppo velocemente, non riuscendo a tenere una conduzione media. I disegni sono molto banali, alle volte anche poco comprensibili, molto semplici, forse troppo.
Per quanto riguarda i personaggi, Nanami mi da l'idea di essere la classica ragazza priva di carattere, che si innamora del bel e popolare ragazzo della scuola e che nel giro di cinque minuti si fa subito abbindolare da lui, incapace di mostrare carattere. Yano, dal canto suo, per tutta la storia mostra quasi più attenzione per la sua ex fiamma che per Nanami, mettendola quasi sempre in secondo piano. Ho visto e rivisto relazioni in altri anime molto più sentite di questa.

In certi momenti troppo drammatico, per non parlare del finale, un finale aperto che non lascia spazio però ad una seconda stagione dato che è un anime del 2006. Ho letto vagamente qualche estratto del manga anche solo per capire che strada prendesse poi la storia, ma posso solamente dire che, per quel che ho letto, son rimasta ancora più delusa.


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filod'arianna

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7,5
Nanami e Yano, compagni di classe al 1° anno del liceo. Lei alla sua prima relazione e lui con un passato tormentato a causa della morte della sua ragazza precedente e di una serie di eventi accaduti durante la loro storia. La loro relazione subirà l'influenza del ricordo della ex ed anche della sorella di lei, Yuri, anch'essa compagna di classe di Nanami e Yano. Altro personaggio chiave sarà Takeuchi, amico d'infanzia di Yano.
Nanami vivrà grosse insicurezze personali a causa un po' di tutto, aspetto che nell'insieme di 26 puntate ho trovato diventare pesante poiché non emerge, non supera e non evolve praticamente nulla per quasi tutte le puntate... al di là di ciò ho apprezzato comunque quest'anime grazie ad una buona metà dell'opera in cui la loro relazione viene dipinta con toni più lievi e ricchi di dettagli in cui mi sono immedesimata. I primi approcci sessuali li ho trovati così simili a ciò che è accaduto a me che davvero mi è sembrato di tornare ai miei 16 anni...
Anche le ansie e le insicurezze son raccontati in modo tale che lo spettatore ancora in grado d'immedesimarsi si sentirà partecipe.
Il carattere di Yano m'è piaciuto, impulsivo e passionale nel modo di sentire e vivere le cose, avrà una caratterizzazione coerente anche nelle difficoltà, figura maschile che ho trovato positiva e ben strutturata a confronto di Nanami che appare, per buona parte, la più fragile.
Con il proseguire degli episodi ci sarà più pesantezza a causa dei tanti travagli interiori dei protagonisti ma in ogni caso non sono temi privi di fondamenti e significati, sono dinamiche anche, anzi soprattutto, adulte, che si saprà comprendere nelle loro complessità e difficoltà di superamento ed è proprio per questo che definire "shojo" quest'opera mi sembra riduttivo sinceramente.
Il finale è aperto, so che il manga s'è concluso ed ho anche intravisto come, personalmente, preferisco rimanere a questo finale aperto, più aderente a me siccome sono una romantica patologica.

La grafica è particolare, sembra abbozzata, mi è piaciuta anche quando han lasciato i visi senza un'occhio, s'è usato l'effetto luminoso che attenua i contorni.
Altro aspetto che ho apprezzato del disegno e dell'animazione è il look maschile trasandato e con la camminata dinoccolata dei giovani.
La colonna sonora accompagna bene anche se in alcune occasioni l'ho trovata un di più, anche se sempre orecchiabile.


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Nagisa98

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
“Bokura ga Ita” è un anime del 2006 prodotto dallo studio Artland e basato sull’omonimo manga scritto e illustrato da Yuuki Obata.

La trama vede come protagonista Nanami Takahashi, quindicenne al suo primo anno di liceo. Tra i suoi compagni di classe vi è anche Motoharu Yano, il ragazzo più popolare della scuola. All’inizio Nanami prova un po’ di antipatia nei suoi confronti, ma, col tempo, finisce per innamorarsene. Tuttavia i due dovranno fare i conti col triste e doloroso passato di Yano.

Liberandosi dai soliti cliché tipici del genere, “Bokura ga Ita” si presenta come uno shoujo molto diverso dagli altri prodotti della stessa categoria. A differenza di opere simili, l’anime non verte sui vari tentativi della protagonista di conquistare il ragazzo che gli piace, per poi escogitare espedienti che non annoino lo spettatore una volta che i due si saranno messi insieme. Dopo i primi episodi, infatti, la serie si sviluppa molto velocemente e affronta con delicatezza e attenzione temi profondi e maturi. A parte qualche puntata in cui le situazioni di conflitto vengono leggermente allungate, il ritmo dell’opera, seppur lento e dolce, riesce a coinvolgere lo spettatore con eventi e risvolti mai banali: al contrario, ognuno di essi si arricchisce di dialoghi e pensieri intensi che fanno riflettere. Grazie al sapiente mix tra musiche, doppiaggio e grafica, che insieme creano un atmosfera che si adatta perfettamente al contesto, la carica emotiva è mantenuta costantemente su alti livelli.

Uno dei maggiori punti di forza dell’anime, poi, sono i suoi personaggi, a partire dai protagonisti. Nanami e Yano non sono la solita coppia formata dalla ragazza timida e semplice e dal ragazzo socievole e sfrontato. Entrambi, infatti, godono di un’ottima introspezione psicologica che scava a fondo nel loro animo e porta alla luce molteplici sfaccettature della loro personalità. Ecco quindi che Nanami non si rivelerà la solita protagonista accondiscendente e che approva ogni singola azione del suo innamorato; Yano, dal canto suo, si mostrerà un personaggio con diversi punti deboli e spesso complesso da decifrare. Per il resto, l’opera si concentra solamente su due comprimari, ovvero Yamamoto e Takeuchi. Al pari dei protagonisti, essi sono oggetto di un'ottima caratterizzazione, che riesce ad andare oltre le stereotipate etichette che si potrebbe affibbiare loro al primo incontro.

Passiamo ora al lato tecnico. Bisogna dire che il comparto visivo è abbastanza particolare, tant’è che sembra di osservare le pagine di un manga in movimento: il character design, fedele all’opera originale, è morbido, semplice e poco dettagliato, e spesso presenta visi che fanno volentieri a meno di un occhio; le animazioni, alquanto discrete, sono davvero minime; gli sfondi sfumano molte volte ai bordi o vengono sostituiti da soluzioni che ricordano i retini dei fumetti. A molti il risultato non è garbato, ma personalmente l’ho trovato piacevole e in linea con lo spirito dell’opera. Arriviamo invece al comparto sonoro: il doppiaggio è pacato e gradevole per le orecchie, le OST meritevoli e più che orecchiabili, così come le varie sigle ed insert song. Tra queste, ho apprezzato particolarmente l’opening “Kimi dake wo...” e le ending “Aishiteru”, “Futari no Kisetsu ga” e “Sunset -album version-”.

In conclusione, posso affermare con certezza che “Bokura ga ita” sia il miglior shoujo tra quelli che ho visto finora. Temi e situazioni maturi, dialoghi e riflessioni profondi, personaggi dinamici e ben caratterizzati lo rendono un anime di tutto rispetto. Unica pecca: il finale aperto e l’assenza di una seconda stagione. Un must per gli amanti del genere: voto 9.


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Sguaida

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7,5
Trovo che "Bokura ga Ita" sia un anime con potenzialità buone che però sono state sfruttate malamente.
Il passato ed il presente del protagonista maschile, Yano, che si snodano per tutto l'anime e che fungono da centro di gravità attorno al quale si ammassano i sentimenti suoi e della sua compagna, Nana, sono sicuramente una buona trovata, direi anche originale, visto quanto passa il convento degli anime scolastico-sentimentali, e la loro complessità rende l'anime davvero ricercato emozionalmente ed introspettivo, perché permette di immedesimarsi (come poche altre volte ho potuto sperimentare, nota personale) con i personaggi e capirne gli stati d'animo, le emozioni, le paure.
Se questa ampia gamma di emozioni e la loro ricercatezza nel complesso fungono da punto a favore all'opera, esiste di per contro un rovescio della medaglia, piuttosto pesante tra l'altro: l'ermetismo sentimentale dei due. Questa loro incapacità di esprimere i propri sentimenti fin dal sorgere di una questione e la scelta sbagliata di utilizzare questo meccanismo più e più volte nell'arco della storia trovo siano poco azzeccati, perché personalmente mi hanno irritato; vedere i due commettere sempre lo stesso errore, non imparando da quanto accaduto loro poco prima, è stato esasperante ed ha fatto sì che mi appassionassi di puntata in puntata meno a questo anime.

Tirando le somme, penso che sia un buon anime, ma non eccelso. Ricercato, emozionale, ben studiato, con un finale degno di nota per originalità, ma appesantito da alcune trovate che non gli rendono affatto giustizia.

Jasmine

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Jasmine

Episodi visti: 26/26 --- Voto 1
Anime pessimo e volgare nei contenuti come nei dialoghi e contrassegnato da disegni di scarso valore. L'espressione dei sentimenti - che cambiano con la facilità con cui si scuce un paio di calze senza permetterci mai di tirare un sospiro di sollievo, anzi almeno di rassegnazione alle continue convulsioni dei personaggi principali - avviene meramente mediante reazioni sconnesse e improvvise come anche attraverso violenza e insulti. Non lo consiglio a nessuno anche per la trama: è poverissima, va avanti e indietro in continuazione e ci presenta due personaggi principali tutt'altro che amabili, ma piuttosto viziati, viziosi, isterici, egocentrici. Personalmente mi ha disgustata. Questa serie me la fece vedere in dvd in lingua giapponese coi sottotitoli in inglese non so più chi e spero non arrivino mai in Italia né il manga né l'anime, perché scegliere di portare in Italia questa storia piuttosto che valorizzarne tanti altri di maggior spessore e ancora parzialmente sconosciuti mi sembra proprio un'idea balorda.

So che è piaciuto molto in Giappone, ma io avrei fatto volentieri a meno di vederlo.


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PiccolaCreamy88

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Sebbene guardi con piacere ogni genere di anime (purché di qualità), il mio preferito rimane quello sentimentale, che sia shoujo o meno poco importa.
Come molti sanno, è difficile trovare titoli di tale genere che non cadano nel banale, nel prevedibile, nei cliché ma "Bokura ga ita" propone qualcosa di diverso, o meglio, pur utilizzando molti elementi tipici del genere riesce a far venire fuori un prodotto che si distingue dalla massa per originalità e profondità, sebbene ciò non sia subito apprezzabile dai primi 2-3 episodi.
Sì, Nanami è la classica ragazzina semplice ed insicura che perde la testa per Yano, l'irrequieto belloccio di turno, ma entrambi devono fare i conti col "fantasma" della sua ex, morta qualche anno prima in un incidente stradale e a cui Yano sembra essere ancora legato.

E' una storia triste ma non scivola mai nel patetico perché alterna anche momenti (e molti) di puro umorismo, inoltre, si approfondisce molto la loro relazione: non è il tipico shoujo in cui la protagonista in ogni episodio piagnucola perché lui non la degna neanche di uno sguardo o scemenze simili, ma ci troviamo all'interno di veri e propri problemi di coppia.

La caratterizzazione dei personaggi è molto buona, soprattutto quella di Yano e Yuri: davvero realistici e convincenti. Di Yano mi ha colpito soprattutto il suo modo di sdrammatizzare.
Inoltre, una puntata tira l'altra perché finisce quasi sempre sul più bello e ci sono anche dei piccoli scoop davvero interessanti!

Quanto ai disegni, all'inizio non mi convincevano, ma li ho imparati ad apprezzare dopo un paio di episodi...possibile che sia anche merito di queste delicate tinte pastello che riesco ad immergermi nella storia? Calcolando che anche con Honey & Clover che ha un tratto di matita simile mi è capitata la stessa cosa... :)


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EdmondDantès

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Procederò schematicamente poiché mi risulta più comodo. So benissimo che in questo modo il piacere della lettura viene meno e di sicuro la mia prof di italiano avrebbe qualcosa in contrario...
TRAMA: "Bokura ga ita" si apre come una delle tante commedie sentimentali a sfondo scolastico, ma si discosta ben presto da queste. In primo luogo penso che la definizione di commedia non gli si addica. Vi sono dei momenti leggeri e divertenti, ma sono davvero poco rilevanti in confronto alle numerose scene romantiche, da una parte, e drammatiche, dall'altra.
Ciò che rende la trama speciale è certamente come la relazione dei due protagonisti, fortemente influenzata dal passato di lui, si evolve. Ho rilevato un'incredibile verosimiglianza nei personaggi e nel loro modo di rapportarsi ai problemi che si trovano ad affrontare.
Inoltre riguardo all'elemento del triangolo amoroso, comparso verso la metà della serie e riguardo al quale ero inizialmente scettico, mi sono dovuto ricredere. Infatti, sebbene sia la situazione più classica di questo genere di storie, non l'ho trovato affatto banale.
PERSONAGGI: com'è normale in un anime sentimentale i personaggi sono e devono essere il nucleo dell'opera. Sotto questo punto di vista "Bokura ga ita" è tutt'altro che deludente. Non a caso la storia si incentra su quattro soli personaggi. I sentimenti di Nanami, la protagonista, vengono analizzati così a fondo che mi sono trovato ben presto pienamente partecipe della sua gioia e della sua sofferenza. Lo stesso vale per Yano e per gli spettri del suo passato. Anche Takeuchi e Yamamoto, sebbene passino in secondo piano in confronto ai protagonisti, godono di un'ottima caratterizzazione.
MUSICA: le musiche si addicono perfettamente alle scene e contribuiscono in gran parte a costruire l'atmosfera quasi onirica che permea l'intero anime. Ho molto apprezzato, in particolare, le diverse ending.
DISEGNI: sono molto semplici. Troppo, secondo alcuni, ma penso che si addicano a un anime come "Bokura ga ita".
CONCLUSIONE: "Bokura ga ita" è un anime che sa emozionare lo spettatore, il quale verrò continuamente sommerso da un flusso di sentimenti diversi: amore, rabbia, dolore, gioia, tristezza. Un flusso in cui bisogna immergersi e lasciarsi andare per vivere al meglio questa esperienza.


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panicattack

Episodi visti: 18/26 --- Voto 6
L'aspetto che più colpisce lo spettatore appena iniziato l'anime è senza dubbio il disegno scadente, che ricalca fedelmente il tratto tipico della mangaka. Labbra troppo grandi, occhi che spesso spariscono, nasi praticamente inesistenti frontalmente che, visti di profilo, fanno un baffo a quello di Cyrano de Bergerac. Gli sfondi sono spesso raffigurati di getto, e l'immagine sembra circondata da un perenne alone bianco che, presumo, nelle intenzioni del disegnatore sono posti per illuminare il fotogramma.. fastidioso a dir poco, soprattutto se i sottotitoli sono scritti in bianco con contorno arancino.
Se si riesce a superare l'ostacolo della grafica, la seconda nota dolente dal punto di vista tecnico è la colonna sonora. Vengono eliminate per la maggiore le musiche prive di canto, per dare spazio a una decina di canzoncine inascoltabili che vengono inserite SEMPRE nei momenti importanti, banalizzando e rendendo irritante la scena.
Passiamo ai contenuti.
All'inizio la trama sembra quella del tipico shojo scolastico: la protagonista arriva alle superiori e inizia a scontrarsi con il solito belloccio-fighetto-perfetto che rispetta tutti i clichè imposti da Marmelade Boy "illo tempore". Nanami e Yano intraprendono così la perfetta storia d'amore fino, almeno, all'ottavo episodio, quando la caratterizzazione del protagonista maschile inizia ad essere soddisfaciente. Il passato di Yano fa si che la storia si discosti leggermente dal tipico Shojo, rendendo il tutto più interessante in alcune parti, troppo drammatico dopo un po' di tempo. La sua controparte femminile però rovina il filo della storia: uno troppo complessato, l'altra decisamente troppo piatta. A coronare la trama che, alle lunghe, annoia lo spettatore -io stessa sto facendo fatica a terminarlo- ci sono i soliti personaggi innamorati di entrambi i protagonisti, meglio caratterizzati di Nanami stessa.
Il voto sarebbe un cinque e mezzo, lo porto a sei perché i creatori hanno avuto la trovata di mettere tutti i punti salienti alla fine, portando comunque lo spettatore ad andare avanti per chiarire il punto. Troppi punti morti, comunque, nella metá di quasi tutti gli episodi.


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Momo♥

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Bokura ga Ita. Noi c'eravamo. Riferito certamente ai protagonisti di questo anime, il titolo parla chiaro. Yano, Take, Nana c'erano. In un'ambientazione semplice e quotidiana ha luogo questa storia. Inizialmente il tutto può sembrare il classico clichè, con la ragazzina di prima liceo normalissima e anzi anonima e il ragazzo più popolare della scuola che, dopo sentimenti di contrasto perlomeno all'inizio da parte di lei, finiscono per innamorarsi. Ma questo non è tutto. Dietro l'aspetto scontato che può risultare dalla visione dei primi episodi, si nasconde una fitta rete di emozioni e relazioni. I personaggi sono tutti ben caratterizzati psicologicamente: traspaiono le loro paure, insicurezze, timori di fallire, di ferire le persone amate, di non riuscire a capire l'altro, di separarsi. Tutto viene a galla nelle menti di giovani studenti alle prese con il loro futuro e la loro vita privata. Una nota particolare per l'amicizia tra i due protagonisti maschili, sviluppata saggiamente, sottolineando i buoni proprositi di entrambi ma senza cadere nel "buonismo" o eccessivo e surreale virtuosismo. La crescita dei personaggi è altrettanto degna di nota, si scorge chiaramente nel corso dell'anime la maturazione interiore degli stessi e il modo diverso di porsi e rispondere agli interrogativi della vita. In conclusione il voto è 9, non 10 per il finale che lascia le cose in sospeso, con un senso di dolce-amaro in chi guarda e che faceva precludere a una seconda serie ahimè mai arrivata.


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Arekkusu

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Bokura ga Ita", a mio modesto parere, può essere considerato uno dei titoli più rappresentativi, meglio riusciti e ispirati del genere shoujo.
Gli argomenti trattati sono più o meno gli stessi che si trovano in altre serie dello stesso genere ma, in "Bokura ga Ita", vengono presentati e raccontati da un punto di vista più maturo e drammatico, nonostante l'età dei protagonisti relativamente giovane.

La storia è molto coinvolgente e "acchiappa" lo spettatore già dal primo episodio, in cui la voglia di continuare la visione viene alimentata grazie a un'astuta mossa negli ultimi secondi.
Il finale resta più aperto rispetto a quello previsto per la versione cartacea ma, personalmente, preferisco il finale della serie TV perché è più in linea con lo spirito dell'opera.

La caratterizzazione è buona. Ognuno dei quattro personaggi principali, all'inizio, presenta aspetti del proprio carattere complementari rispetto a quello degli altri personaggi. Alla distanza, la complessità e la profondità delle varie personalità vengono fuori rendendo il tutto più sfumato e meno inquadrabile.
Se si aggiunge anche una soundtrack tra le migliori che si siano mai sentite (e credo di non esagerare) il quadro è completo.

L'unica pecca è il lato tecnico che poteva e doveva essere curato un po' di più. Non metto, però, questo come un punto a sfavore nel mio giudizio finale perché sarebbe ingiusto nei confronti di una delle serie shoujo più riuscite.


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Raib

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Bokura Ga Ita - Noi c'eravamo" è un anime estremamente sentimentale: i primi episodi potrebbero apparire stucchevoli agli occhi di chi ancora non è abituato a una vita tutto zucchero, ma è garantito che sarà proprio questo il motivo del vostro coinvolgimento, e vi mancherà terribilmente una volta conclusa la visione.
Ciò che è stato meno di mio gradimento è l'esordio (NO SPOILER, potete leggere): visto e rivisto più volte, non mi ha dato nessun motivo particolare per continuare la visione; la grafica non è certo delle migliori. Tuttavia, odiando lasciare le cose a metà, ho continuato, senza pentirmene.
La storia comincia a delinearsi solo più in là, tra mistero e un amore che fa un passo avanti e tre indietro. I problemi e le incomprensioni rendono uno spessore profondo e credibile alla storia.
Rivalutazione totale per la seconda metà dell'anime, che da parte mia si meriterebbe un bel nove, e che ha risvegliato la mia emotività in più punti, istigando di quando in quando qualche lacrima di gioia e di tristezza (coinvolgimento emotivo assicurato).
Mi raccomando, non lasciatevi scoraggiare e influenzare dai primi episodi.
Sebbene la media (5-9) sia inferiore, direi di tirare un po' le fila e affibbiare un bell'otto pieno.
Sconsigliato a chi non ha pazienza: vi irriterebbe tremendamente - scusate la vaghezza, è per non fare anticipazioni.


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Sophie.C

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
Ho iniziato la visione di quest'anime con grandi aspettative, sia perché se ne parlava piuttosto bene, sia perché ero nel mio "periodo shoujo"; purtroppo ne sono rimasta alquanto delusa. Le prime cose che mi hanno fatto storcere il naso sono stati i disegni, che non rientrano proprio nel mio genere, ma il tutto poteva certamente essere compensato da una bella trama. Purtroppo neanche quella mi ha particolarmente soddisfatto, nonostante non fosse la solita storia d'amore, poiché vengono inseriti i mille traumi passati del ragazzo, la vicenda non mi ha appassionato, probabilmente per la sua pecca più grande: l'estrema lentezza che a tratti si trasforma in vera e propria pesantezza, anche perché i personaggi sono fin troppo complessati. Non sono una che disdegna la complessità psicologica dei personaggi, anzi sono stata lieta nel venire a scoprire, inizialmente, il triste passato di Yano (protagonista maschile), ma non mi ha coinvolto il modo in cui questo tema è stato trattato e inoltre, di contro al protagonista maschile, si riscontra una certa 'piattezza' della protagonista femminile. Infine non ho particolarmente apprezzato il finale, che lascia un senso di incompiutezza alla storia.


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hime-chan99

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Questo è un'anime che ho trovato molto carino e lo consiglio a tutti gli amanti del genere shoujo, in particolare a chi non guarda da tanto questo genere. Gli do un 8 e non di più perché ha una storia molto carina, ma mi è sembrata abbastanza banale.
I personaggi sono curati bene sia nel modo in cui sono disegnati, sia nel carattere, sono tutti ben definiti. Lo stile di disegno è tipicamente shoujo: il tratto è pulito e gli occhi sono grandi.
Però penso che l'anime sia un po' sopravvalutato, è abbastanza una serie di cliché. Voglio dire, Nanami è la solita ragazzina timida senza nessun pregio in particolare che non si sa come mai viene scelta da Yano, un ragazzo molto popolare, figo e carismatico, cioè il suo contrario. Poi Yuri è la solita secchiona che decide di cambiare per amore di Yano e gli fa pressione. Poi c'è Takeuchi che è il migliore amico di Yano, ma si innamora di Nanami, e questo compromette la sua amicizia con Yano.
Insomma, se vi dimenticate degli stereotipi e volete guardarvi quest'anime solo per godervelo, ve lo consiglio. Se invece volete vederlo per guardare qualcosa di diverso, ne rimarrete un po' delusi. Infatti questo è stato uno dei primi shoujo che ho visto e l'ho trovato magnifico, ma poi ne ho guardati molto altri e lo trovo come storia nella media, ma ha qualcosa che lo rende speciale. Quindi tra vederlo e non vederlo, vi consiglio di vederlo.

Ironic74

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Molti dei cosiddetti "esperti" considerano ormai lo shoujo come un genere in lenta ma sicura decadenza, perso nel dilagare del moe, smarrito in una realtà in cui la solitudine viene amplificata dall'esplosione di quei mezzi che dovrebbero combatterla, dove un giovane giapponese (e non solo) preferisce rintanarsi nella sicurezza di un social network se non addirittura relegare la propria vita sentimentale dietro la tristezza di un simulatore di appuntamenti. In questo mare di desolazione una serie come "Bokura Ga Ita", che punta alla realtà nuda e cruda, alla descrizione di un rapporto tra due adolescenti quale esso è, tra alti e bassi e condito da tante paure e incertezze, rappresenta davvero una voce fuori dal coro.
Tratto dal manga di Yuki Obata, terminato dopo varie vicissitudini nella primavera del 2012, questa serie animata prodotta dallo studio Artland è invece del 2006 e copre quindi, inevitabilmente, la prima parte della storia.

A leggere la trama di "Bokura ga ita" e, soprattutto, a dare un'occhiata ai disegni sembra incredibile che questa serie abbia creato tanta attenzione, spaccando in due l'opinione degli appassionati tra chi l'adora e chi invece la giudica sopravvalutata e noiosa, come capita di solito solo per i "fenomeni". A una lettura attenta della trama quella tra Nanami e Yano darà l'impressione di essere la classica storia d'amore tra i banchi di scuola, con una lei timida e impacciata che riesce però a mettersi con il "figo" della scuola, e se ci aggiungiamo poi il classico triangolo e il finale strappalacrime tutto sembrerà la fiera del "déjà vu", e invece no. La decisione d'impostare la storia praticamente solo su quattro personaggi sviscerandone appieno tutti i sentimenti attraverso un dettagliato ma misurato approfondimento psicologico, amplificando le loro emozioni con la scelta di un disegno minimalista dai colori pastello e l'uso di ritmi narrativi lenti, in certi punti ai limiti dell'eccessivo, rendono BGI un prodotto quantomeno " particolare" nel panorama generale, e come tutto ciò che è particolare questo potrà piacere o non piacere, senza che ci siano vie di mezzo.

Attraverso gli occhi della diciassettenne Nanami lo spettatore sarà calato nella quotidiana realtà di due adolescenti nei loro primi, timidi passi in una relazione affettiva importante con un sagace utilizzo dei toni a volte romantici, a volte comici, altre tendenti al drammatico, il tutto calato in una dimensione quasi onirica dove sono le emozioni a dettare le regole. Ogni aspetto tecnico, dalla luminosità ai colori delle immagini, fino alla colonna sonora, è subordinato agli stati d'animo dei due ragazzi, riuscendo a creare una certa empatia con quello spettatore che si dimostrerà più ricettivo all'argomento, il quale rivivrà i sospiri, le attese, i dubbi, le paure che costituiscono il normale corollario di una storia d'amore vera come vere saranno le reazioni di Nanami e Yano, a volte razionalmente difficili da accettare a chi le vede dall'esterno, proprio perché nell'amore il più delle volte è difficile trovare qualcosa che lo sia. Attraverso questo arduo cammino ricco di sofferenza si assisterà alla crescita personale della protagonista, che pur rimanendo ancora molto confusa, com'è giusto che sia alla sua età, arriverà comunque alla non facile decisione di non appiattirsi sulle decisioni dell'amato, ma bensì procedere su una sua strada ben marcata, affrancandosi e anzi elevandosi da buona parte delle succubi "eroine" degli shoujo odierni.

Non siamo di fronte quindi a una serie da consigliare a cuor leggero a chiunque, essa potrà piacere alla follia come deprimere e annoiare mortalmente, e non va dimenticato che è indirizzata prettamente a un pubblico femminile e che ai puristi dell'estetica sarà piuttosto arduo superare l'essenzialità dei disegni e lo stile poco delineato, a volte abbozzato, del chara design; al di la di questo comunque "Bokura ga ita" resta, secondo il mio personale, punto di vista, una visione imprescindibile per tutti gli appassionati del genere e per tutti coloro che, nonostante delusioni e ferite sentimentali, si ritrovano nella definizione di Nanami secondo cui la felicità è qualcosa di caldo, "come una fetta di carne al vapore o una patata dolce al forno. Qualcosa che ti riscalda in una giornata fredda", e di cui sinceramente non si può fare a meno.


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Ottrano

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
<b>Attenzione: lievi spoiler.</b>
Si ha una sensazione da montagne russe guardando quest'anime, e probabilmente è quello a cui puntava, ma a furia di andare su e giù, vuoi per un aspetto vuoi per un altro, fa venire un po' di nausea allo spettatore. La storia non potrebbe essere che la più classica degli shoujo, c'è la ragazza un po' insipida e 'stupidotta' che s'innamora del bello e misterioso di turno, che però prima odiava, (e qui stiamo andando per la salita). E' tutto il contorno che lo rende un'anime davvero amabile (discesa a tutta velocità) anche da persone che non amano particolarmente questo genere. Infatti in "Bakura ga ita" c'è di tutto, tra misteri, intrighi e amicizie che potrebbero infrangersi da un momento all'altro per un o una ragazzo/a (stiamo raggiungendo il livello massimo di accelerazione) ma, e c'è sempre un ma in queste cose, non è ben supportato dal disegno di cui parleremo fra poco.

Trama: 9
Ci saranno argomenti triti e ritriti, ma in quest'anime vengono presi secondo me alla giusta maniera, senza troppi fronzoli, come davvero degli adolescenti potrebbero affrontarsi ai primi "sconvolgimenti ormonali". In particolare il tema sessuale è sì un po' romanzato, a mo' di poesia, com'è giusto che sia, essendo un prodotto che si affaccia anche a ragazzine di 15-16 anni; ma non ci sono buonismi patetici che non toccherebbero mai un adolescente in quell'età.

Personaggi: 7
Sono caratterizzati benissimo, a ogni puntata scopriamo qualcosa in più su di loro, sul loro carattere e sui loro dubbi esistenziali, ma secondo me non assistiamo a una loro effettiva crescita. Infatti anche nell'ultima puntata essi sono schiavi delle loro paure e dei loro difetti, cosa che a me è piaciuta tantissimo - mica dobbiamo diventare tutti dei santi. Se per la caratterizzazione si meriterebbero un bel nove, non si può dire lo stesso su come sono disegnati, infatti il tratto risulta irritante e pastoso, con quei nasi e bocche davvero orrendi, per non parlare delle orecchie mai proporzionate.

Disegni: 5
Come per i disegni dei personaggi sono fatti molto male e danno la sensazione allo spettatore di essere in una sit-com americana dove ci sono solo qui tre luoghi in tutto, sinceramente è troppo poco per dare una sufficienza.

Consiglio questa serie a chi ha voglia di vedere un anime con tematiche forti e in cui queste vengono veramente affrontate da degli adolescenti. Non lo consiglio tanto agli esteti del disegno, che sicuramente lo troveranno molto irritante come l'ho trovato io pur non essendolo.


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Eretria90

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Ho fatto una maratona per vedere quest'anime in soli due giorni. Non ce la facevo a dormire e a non sapere il proseguo. Una vera droga.
Non voglio spoilerare la trama perché, specialmente all'inizio, è fatta di un passato tutto da scoprire. Mi riferisco a Yano. La ragazza che lo conoscerà meglio è Nanami.
Attraverso loro vedremo quanto sono fragili e multiformi i legami umani. Mi sono emozionata in modo diverso e per diverse situazioni e con diversi sentimenti a ogni episodio. La prima parte è quella più intensa, in cui l'amore che sta per sbocciare è tra i più puri che fanno tenerezza. Assieme ai momenti sentimentali, la serie ci pone dinanzi anche gli atteggiamenti più cupi o burloni di Yano, e i più insicuri e buffi di Nana. Verso la fine dell'anime i problemi si intensificano e i dubbi e le incertezze diventano molte. Purtroppo il finale è ancora aperto, e il manga è in serializzazione.

La grafica è molto fedele a quella del manga, infatti noteremo spesso dei lineamenti un po abbozzati, o un occhio non disegnato, e così via. Il tutto può dar un po' fastidio, ma del resto è anche prova di un adeguamento alle immagini originali.
Detto ciò, l'anime non colpirà particolarmente per la grafica, ma sono sicura che apprezzerete con molto slancio questa storia d'amore, io mi ci sono tuffata volentieri.
Le musiche poi sono un gran punto a favore. Sono molte e tutte dolci e adorabili (le ho sul mio mp3) e danno un tocco delicato a una storia che di per sé è già zuccherina.


 3
npepataecozz

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Una delle regole non scritte di una relazione è quella secondo cui il passato sentimentale di ognuno dei componenti di una coppia non deve avere alcuna rilevanza sullo svolgimento del rapporto fra i due innamorati. Questo principio di base vuole che anche la storia amorosa più imbarazzante non abbia alcuna rilevanza se avvenuta prima dell'inizio dell'idillio amoroso con l'attuale partner e ciò, obiettivamente, ha un suo senso: nessuno è in grado di predire il futuro ma ognuno agisce esclusivamente in virtù di quelle che sono le sue sensazioni del momento. Ma se fosse davvero così allora perché esiste un'altra delle suddette regole non scritte che vieta (o quasi) di nominare in presenza dell'attuale compagna il nome della famigerata "ex" di turno? E ancora: perché molto spesso si preferisce mantenere nascoste alcune verità, anche relativamente innocue, sul proprio passato sentimentale?
La risposta è semplice: se è vero che il passato non conta è pur vero che esso fa comunque parte della vita di una persona e, spesso, è impossibile liberarsene completamente. E, in quanto tale, non può che influenzare il rapporto di coppia se non viene "opportunamente" occultato.

Questa mia riflessione iniziale può essere considerata come una sorta di introduzione di "Bokura ga Ita", un anime scolastico/sentimentale che mi ha impressionato davvero molto. La relazione fra Yano e Nana, i due protagonisti, risulta essere, infatti, fortemente condizionata dal passato del ragazzo che, circa un anno prima, aveva dovuto soffrire la scomparsa della persona di cui era innamorato a seguito di un incidente automobilistico.
Pur lasciandosi pienamente coinvolgere nella storia con il suo nuovo amore, egli non riuscirà mai a dimenticare completamente i sentimenti che aveva provato nel corso della precedente relazione e ciò porterà a continue liti fra i due, che alterneranno rabbiose rotture ad appassionate riconciliazioni. Attraverso questo meccanismo sarà inoltre possibile, di volta in volta, scoprire dei "pezzi" del passato di Yano.

Come già anticipato in precedenza, sono rimasto positivamente colpito da quest'anime, che inizia con un ritmo molto lento per poi accelerare improvvisamente, rallentare nuovamente e così via fino alla fine. Lo stile grafico non è niente di eccezionale e, seppur non conosca affatto il giapponese, perfino sul doppiaggio avrei qualcosa da ridire. Il suo pezzo forte è però la trama assolutamente coinvolgente e non scontata come potrebbe apparire all'inizio: mi sono sempre piaciuti le storie in cui i “flashback” avevano un ruolo importante. Ma la cosa che mi ha stupito maggiormente è che, ogni volta che mi ritrovavo a pensare “Se fosse un anime di un certo livello questa particolare vicenda dovrebbe concludersi così, ma temo che gli autori non ne abbiano il coraggio”, venivo puntualmente smentito in quanto ogni mio desiderio veniva accontentato. Le scelte fatte a volte sono banali, ma del tutto realistico; altre volte lo sono molto meno e lasciano quasi di stucco.
Qualcuno storcerà il naso di fronte a un dieci a "Bokura ga Ita" e posso comprenderlo. Però l'ho trovato talmente coordinato al mio modo d'intendere questo genere che non posso farne a meno. Magari in assoluto non lo meriterebbe; molto raramente assegno la massima valutazione possibile per cui una volta tanto voglio farlo, senza tenere conto di tutte le possibili critiche che possono essergli rivolte: m'è piaciuto moltissimo e per me alla fine è solo questo quello che conta.


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francygaia

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Ero molto triste quando finì questo anime, però ero pienamente soddisfatta di averlo visto. Mi è piaciuto tantissimo. All'inizio non lo volevo proprio vedere per via dei disegni e allora smisi di guardalo; ma feci un enorme errore. Per i tanti e ottimi commenti alla fine lo guardai.

La storia parla di Nanami Takahashi che arriva nella nuova scuola e non vede l'ora di fare nuovi amici. All'inizio ha un approccio con Yamamoto Yuri il quale non va molto bene. A un certo punto s'imbatte in Yano Motoharu, il quale all'inizio la tratta male. Lui, in realtà, ha profonde ferite sui ricordi del suo passato perché la sua ex-ragazza è morta in un incidente stradale assieme al suo fidanzato. Lei, la ex-fidanzata di Yano, è la sorella di Yamamoto. Piano piano Nanami s'innamora di Yano.
Al giorno della recita organizzata qualche giorno fa, lui confessa il suo amore a Nana e a quel punto si fidanzano. Ma anche il migliore amico di Yano, Takeuchi Masafumi, è innamorato di Nanami e a quel punto cercherà di portargliela via lealmente.
A questo punto ci saranno degli episodi in cui i personaggi una volta si lasciano, una volta si rimettono, ecc., per svariati motivi, i quali per la maggior parte riguardano Yuri.

Può darsi che quest'anime sia la solita storia monotona e banale in cui i protagonisti si mettono insieme, poi si lasciano, ecc., ma non è così. Non ho mai visto un anime così sincero, veritiero e psicologico come questo.
Riguardo al punto di vista tecnico, all'inizio non sono un granché i disegni, ho pensato, ma a mano a mano che vedevo la serie si facevano più belli al mio occhio, fino a sembrarmi abbastanza carini.
Le canzoni sono molto armoniose e soavi, e rispecchiano molto la dolcezza dell'anime.
Se volete un'anime sentimentale e che vi faccia piangere, "Bokura Ga Ita" fa al caso vostro.

Mak

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Mak

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Devo dire che ho iniziato a vedere quest'anime con grandi aspettative considerato il gran bene che si dice nei vari forum. Ebbene non sono stato affatto deluso, anzi. L'inizio è lento e si nota subito uno stile "leggero", silenzioso, che caratterizza tutto l'anime.

Ciò che lo rende unico rispetto agli altri shoujo che ho visto finora è sicuramente l'incredibile realismo dei personaggi. Non sono degli eroi, sono dei ragazzi normalissimi con tutti i difetti annessi, ed è proprio questo che ti trascina e ti permette d'immedesimarti completamente in loro (almeno per me è stato cosi), e perché no, emozionarti.
Forse a volte eccedono con frasi banali e riflessioni esistenziali abbastanza scontate, ma in fondo sono ragazzi delle superiori.

A molti il finale - che poi non è un vero finale perché il manga prosegue - può lasciare con l'amaro in bocca, ma personalmente ne ho colto il lato positivo; il cerchio si chiude.
Per chi ama il genere, Bokura ga Ita sarà sicuramente una sorpresa positiva. Consigliatissimo.


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Aleja

Episodi visti: 13/26 --- Voto 6
Quando ho iniziato a vedere quest'anime ero stata presa perché tutti ne parlavano come un capolavoro magnifico. Io però non sono riuscita ad arrivare oltre l'episodio 13; capiamoci però: non sto dicendo che sia un brutto anime.
La trama, nonostante sembri quella di un classico anime sentimentale con ambientazione scolastica, nasconde dei piccoli assi nella manica. Però, ed è un grande però, la storia a me è sembrata troppo lenta, i disegni quasi infantili e gli sfondi inesistenti. Inoltre dopo un poco la curiosità di continuare la visione diminuisce sempre più.
Un pro da tenere in conto sono i temi trattati e la caratterizzazione dei personaggi, perché ti sembra di essere veramente lì con loro.
Io lo consiglio a chi ha tanta pazienza.


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Shiva87

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
"Un anime davvero lento", ecco cosa ho pensato mentre guardavo gli episodi. Si dice che sia profondo e maturo, però, a parte alcuni temi trattati, è stata una sofferenza vedere l'idiozia dei personaggi, molto infantili a volte. E' tutta un tira e molla la storia, ogni piccola situazione diventa più grande, la protagonista piange, rompe, e il protagonista pensa e non parla.

I disegni forse hanno appesantito la visione, non mi sono piaciuti molto, anzi, invece di rendere tutto particolare, hanno reso tutto più grossolano e fastidioso per certi versi. Per esempio le scene dove lui sorride e lei lo guarda con un solo occhio e le campanelle in sottofondo mi esasperavano.
C'è stato un momento in cui ho pensato di abbandonare (la parte centrale dell'anime è un po' noiosa), ma poi ho continuato e ne sono contenta, perché tutto sommato il finale è stato carino e davvero realistico e dolce. E nonostante le mille cretinate mi sono ritrovata a sperare nell'happy ending per i protagonisti.

Altra nota positiva è il triangolo amoroso, che di solito non apprezzo molto perché banale; infatti non è superficiale, l'altro personaggio maschile è ben caratterizzato - lo preferivo in molte circostanze al protagonista.
Che dire, Bokura ga Ita per me non merita l'insufficienza perché alcune volte ho sorriso o mi sono un po' emozionata, però è molto lento e ripetitivo; poteva essere molto di più, mentre rimane, almeno per me, uno shoujo mediocre.


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Arashi84

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Ho sentito diverse opinioni su quest'anime: chi lo esaltava come un capolavoro del genere shoujo, chi lo vedeva solo come l'ennesima storiella d'amore nata tra i banchi di scuola... Bokura ga Ita è stato proprio l'anime che mi ha fatto pensare: "La verità sta nel mezzo"!

La storia inizia seguendo un classico canovaccio: lei, Minami Takahashi, dolce e ingenua studentessa al primo anno di liceo, lui, Motoharu Yano, bello e dannato ma non troppo! L'amicizia, l'amore che sboccia, l'immancabile triangolo (o forse qualcosa di più), la scuola, le frustrazioni adolescenziali, la scoperta del sesso e qualche tragedia nascosta! Non parlerò ulteriormente della trama per non fare spoiler, dirò solo che Yano nasconde (ma solo per poco) una relazione passata finita male, della quale porta ancora addosso i segni.

Quello che rende speciale quest'anime è la psicologia dei suoi protagonisti. Mi secca ammetterlo, ma spesso negli anime/manga shoujo le protagoniste sono un po' troppo stereotipate (o super determinate, o super belle, o super intelligenti, o super sceme), mentre la "Piccola Nana" nasconde dietro un carattere insicuro e un atteggiamento un po' troppo ingenuo tutta la fragilità di ogni ragazza innamorata. Non è la classica eroina che al primo problema ce la mette tutta per tenere in piedi la relazione; Nana è insicura, fragile, e ha paura di ogni cosa. A riprese lei e Yano si prendono e si lasciano, forse perché la fiducia di cui necessita un rapporto non si costruisce dal nulla, ma ha bisogno di tanti piccoli passi, tanti aggiustamenti e tanta sofferenza.
Lui invece, nonostante possa apparire come un ragazzo dolce, allegro e forse un po' superficiale, nasconde un dolore che non riesce né a eliminare né a gestire nel modo giusto. La sua apparente forza, il suo non piangere davanti a nessuno rivelano una grande debolezza, una richiesta d'aiuto celata sotto la corazza del disprezzo. Più volte, guardandolo, mi è venuto in mente Rei Kashino, protagonista di "Mars", perché entrambi hanno vissuto l'esperienza della morte di una persona cara, entrambi hanno cercato rifugio e conforto tra le braccia di una ragazza inaspettata... entrambi sono dolci ma al contempo freddi e distaccati. Le similitudini però, finiscono qui; Rei infatti ama Kira a dispetto di tutto, del senso del dovere, della società e della sua stessa famiglia. Yano invece non riesce a liberarsi dai fantasmi del passato, ha un forte senso del dovere verso la madre, e fa la cosa più giusta anche se non è quella che rende lui e Nanami felici.

Le critiche che ho sentito più frequentemente su questo anime riguardano il fatto che sia lento, che si perda un po' in scene da soap opera. Quello che dico io è che la sua lentezza riflette l'agire reale di molti di noi. Chi non ha mai procrastinato una decisione per mesi, per paura di affrontarne le conseguenze? Chi non ha mai avuto paura di assumersi le proprie responsabilità? Chi non ha mai "perso tempo" a riflettere su ciò che sta facendo? Questo è quello che succede in Bokura ga Ita. Ammetto che l'ultima decina di episodi è stata davvero pesante e il finale è abbastanza triste, però non credo che questi siano difetti, mi piace quando in un anime riesco a trovare aspetti della vita reale.

Tecnicamente, non lo considero meraviglioso, anzi al primo impatto ho pensato che fosse un anime abbastanza vecchio, ma andando avanti con la storia ci si rende conto che quello stile di disegno bene si adatta alla storia e alla psciologia dei protagonisti: mi riferisco soprattutto agli sfondi sfumati o inesistenti, all'abbondante uso di colori pastello e alle espressioni dei protagonisti, che con i loro occhioni trasmettono tutte le loro sensazioni. Le musiche e le canzoni di sottofondo sono tutte dolci e molto carine, ma in alcuni momenti avrei preferito un più crudo silenzio. Le voci mi sembrano tutte azzeccatissime, in particolare quella di Nanami, che riflette benissimo il carattere del personaggio e mi dà un senso di tranquillità e armonia.
In definitiva, gli do 8 perché non posso mettere 8 e mezzo, e il 9 lo riservo per qualcosa che sfiori il capolavoro. Magari se la storia avesse avuto una conclusione vera e propria chissà...


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Nae

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
La storia di quest'anime segue la crescita di Nana e del suo ragazzo Yano, il quale ha un passato turbolento, parecchi demoni dentro di sé e una situazione famigliare tutt'altro che rose e fiori. La trama è lenta, a volte esasperante, dà il perfetto senso di come i due personaggi e i vari personaggi intorno a questi si muovano nelle determinate situazioni, e fa capire come il confronto dei vari caratteri e delle varie psicologie si dipani nel tempo scandito dagli anni scolastici che passano. Per lo spettatore purtroppo questo fatto a volte dà noie; è veramente esasperante, tanto che fa venir voglia di smettere la visione, quindi onestamente parlando si dovrebbe dire che forse è un difetto.
Niente viene lasciato al caso, tutti i comportamenti hanno un perché è questo è invece molto positivo; si capisce bene come mai succedono determinate cose e perché, ci si appassiona ai problemi dei vari personaggi, e non solo dei due protagonisti, è ben amalgamata la situazione emozioni-sentimenti-dubbi-incertezze-caratteri-forma mentis, e viene resa anche la crescita psicologica dei vari soggetti, cosa che mi ha fatto propendere per il sette e non per il sei, anche se il voto che davvero darei a questa serie è 6,5.

Le pecche vere della serie invece sono i disegni: la scelta delle facce senza un occhio o delle facce senza occhi e naso secondo me è tremenda, come le lacrime a palla sotto l'occhio, che sono veramente terribili. Le musiche non sempre a mio avviso sono idonee alla situazione in corso, anzi a volte l'eccesso di canzoncine di fondo dà veramente noia.
Devo dire che lo consiglio nonostante queste pecche perché comunque la situazione di analisi psicologica è resa veramente bene.

simona

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simona

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Quest'opera la ricordo come un piccolo gioiello dove dolcezza, profondità e malinconia sfociano in modo unico! E' una storia che nasconde un retroscena particolarmente profondo e realistico, in quanto, almeno per me, non è una banale commedia scolastica, ma riesce subito a catturare l'attenzione grazie a un equilibrio di piccoli misteri ed emozioni che ogni personaggio racchiude dentro di sé. <b>POSSIBILE SPOILER!</b> Ne è un esempio perfetto il personaggio di Yano, ragazzo apparentemente allegro, ma che in realtà nasconde un passato drammatico a causa della morte della propria ragazza e dell'abbandono da parte della madre.<b>FINE POSSIBILE SPOILER</b>
Tutti i personaggi sono delineati in maniera perfetta, sono realistici e nel corso della storia si sviluppano sempre in modo maturo e affascinante.

Erik

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Erik

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Veramente un bell'anime. Consigliato a tutti gli amanti del Romance. La serie va molto lenta, ma spiega esattamente il carattere di ogni personaggio in maniera superba.
Forte e di impatto tutte le scene che girano attorno all'ex compagna di Yano. Il finale è un po' amaro e incompiuto.
Consiglio di proseguire con il manga per vedere una fine, visto che l'anime non è proprio fedele al manga.


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Onnivoro88

Episodi visti: 22/26 --- Voto 8
Ragazzi/e sarò coinciso, più del solito forse. Quest'anime l'ho guardato in un periodo della mia vita in cui sentivo che, dopo una delusione d'amore, a causa di una poco di buono, non ci sarebbe più stato posto per un qualsiasi sentimento positivo nel mio cuore verso una qualsivoglia ragazza se non per una cosa, quella cosa. Agli estremi ho pensato che non avevo bisogno di ragazze, se poi queste dovevano creare voragini nel mio petto...
Con questi pensieri, figuratevi, ho iniziato a vedere quest'anime che è semplice, tenero, bello. Puntata dopo puntata ho visto definire i contorni dei caratteri, delle personalità dei personaggi principali, e attraverso apposite tecniche narrative, obbligate visto il fine, ho visto dentro i cuori di ognuno di loro. Paure, ansie, riflessioni, tipiche di ragazzi ancora giovani che si avvicinano ad un sentimento più grande di loro.
Quando finivo un episodio, oltre il 6°, rimanevo un periodo di tempo non molto lungo a pensare che forse l'amore, la condivisione non è così male, che il mio dolore era dovuto solo ad un fatto fine a se stesso e che altri fatti si potranno ripetere magari senza quell'esito.
Non ci crederete ma è cosi, mi ha smontato, il cinismo e la durezza si sono sciolti come neve al sole...
Non so il manga come sia, perché ho visto i 26 episodi di quest'anime che non prende 10 per il finale, ma un 8 ci sta tutto, e non mi interessa cosa ci sia di diverso dall'originale.
I disegni mi hanno subito stranizzato ad essere sincero. Mi sono sentito preso in giro: visto il tipo di anime/manga, ciò che si vuole trasmettere riesce meglio se gli occhi sono espressivi; ciò si esprime graficamente con due palle da tennis in faccia al posto degli occhi normali della gente comune. Siamo seri: nessuno ha quegli occhi.
Nonostante questa stranezza stilistica, alla quale ci si fa l'abitudine, sono convinto che ogni ragazzo e ragazza che subiscano una delusione o hanno un rancore verso il mondo o causato dal mondo amoroso, dovrebbe vedere quest'anime. Sono arrivato a sentirmi una femminuccia, e non è stato difficile, visto i precedenti con "il miglio verde", commuovermi in certe parti...

Consiglio la visione con ricordi davvero teneri di un me che era affranto dall'amore e credeva nella sua inesistenza, ma che si sentiva solo tradito...


 6
roooo83

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
Gli avrei dato 6,5 se fosse stato possibile. Il fatto è che questa storia ingrana molto lentamente... I primi episodi sono davvero noiosi e stavo davvero pensando di interrompere la serie. Ma pian piano ha iniziato a interessarmi, non tantissimo come altri shojo, ma abbastanza da meritarsi la sufficienza. La vicenda è molto delicata perchè Yano, il protagonista maschile, è tormentato dalla morte della sua ex-fidanzata e Nanami che se ne innamora, dovrà sempre fare i conti con la sofferenza di Yano e con tutte le difficoltà che ne derivano. I personaggi sono caratterizzati benissimo e tutti gli interrogativi vengono svelati man mano che la serie prosegue. Unico neo è il finale: non ho letto il manga perciò non so se la conclusione sia simile, ma ti lascia davvero una sensazione di incompiuto e, dopo aver messo tutti i tasselli al loro posto, devo dire che è davvero un peccato lasciare l'anime in questo modo...


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shuuchan

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Trasposizione animata dell'omonimo delizioso shôjo manga di Yuuki Obata apparso su "Betsucomi" e da noi edito dalla Flashbook, "Bokura ga ita" è un anime difficile da valutare.
Chi fosse in cerca di una trama intrigante e complessa non la troverebbe certo qui: la storia si dipana in maniera così lineare da essere quasi noiosa. I punti di interesse non mancano, ma sono pochi, annunciati, e si situano più sul piano dell'evoluzione dei sentimenti che non dell'intreccio narrativo.
I personaggi davvero importanti sono solo 5. Non solo: di questi 5 uno compare solo nei ricordi. E da soli devono portare avanti una serie di 26 puntate. Un compito arduo, non c'è che dire. Sembrerebbe un fallimento annunciato. Eppure...
Può apparire strano, ma i personaggi CATTURANO. Al contrario di un sacco di altre commedie scolastiche e/o shôjo per liceali innamorate, i protagonisti di questa storia hanno caratteri complessi e incredibilmente REALI. Non tanto per la possibile verosimiglianza con qualche "modello" davvero esistente (sarebbe raro incontrare qualcuno come Yano), ma perché covano sentimenti profondi, talvolta inconsci, e presentano personalità fluide e mai completamente definite.
Nanami, la protagonista, è dolce ma sempre assillata dalla paura di commettere errori o di dire le cose sbagliate al momento sbagliato. Sembra comprensiva, ma può darsi che sia solamente insicura; sembra gentile, ma di tanto in tanto prorompe in capricci egoistici. Quale sia il suo vero carattere non si sa, perché dall'opera non emerge. Yano è forse la figura più riuscita: non si riesce mai a capire a cosa stia pensando, né se soffra davvero o sia soltanto un menefreghista.
Tecnicamente l'anime è povero, inutile nasconderlo. Le animazioni si limitano all'essenziale, e la regia è piuttosto statica. I fondali sono spesso solo abbozzati, e comunque mai curati. Ciononostante la serie si apprezza lo stesso grazie ad una discreta fotografia e ad una buona scelta di colori in grado di conferire, insieme agli sfondi poco definiti, un'atmosfera molto eterea ad ogni scena. Nota di merito per l'espressività dei personaggi: talvolta due linee sulle guance o il leggero luccichio di un occhio in primissimo piano sono sufficienti a caratterizzare da soli uno stato d'animo.
Le carenze tecniche, inoltre, sono in parte celate dall'uso puntuale dei brani della colonna sonora. Per la maggior parte si tratta di ballate romantiche, con o senza parole, in cui si nota soprattutto l'uso delle chitarre. Niente di molto originale, quindi. Ma grazie ad un timing perfetto i brani riescono a sottolineare con estrema efficacia tutte le scene più importanti, senza far rimpiangere colonne sonore più articolate. Tra i vari brani ricordiamo la sigla iniziale "Kimi dake wo", un po' ruffiana ma piacevole, e la splendida e dolcissima "Suki dakara", tema principale della serie, la cui versione cantata funge anche da sigla finale per alcuni episodi.
Concludendo, l'opera non è di certo la migliore mai realizzata. Ma può essere molto interessante e, se vi lascerete coinvolgere dai protagonisti, anche molto commovente.


 1
Barbarina

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Un anime particolare e unico nei disegni dal tratto morbido lieve e dai colori soffusi e lenti. La storia parla principalmente della storia d'amore sbocciata tra due ragazzi: l'ingenua Nana e il simpaticissimo Yano, famoso in tutta la scuola. All'inizio sembra andare tutto per il meglio (lui è molto dolce e protettivo) ma il passato legato alla morte di una elle sue precedenti fidanzate non farà che tormentare di sensi di colpa Nana e la presenza nella sua stessa classe della sorella della ragazza deceduta non farà che peggiorare le cose. È un anime da guardare, a volte troppo denso e confuso, ma piacevole. La fine non mi è piaciuta per niente.


 1
shigeta

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Ho dato solo 7 perchè l'anime di Bokura ga ita mi ha un po' deluso. La storia è, in linea di massima, fedele al manga... Mi è dispiaciuto però che non sia stato inserito il viaggio alle terme prima della partenza di Yano per Tokyo... Inoltre l'anime si interrompe in corrispondenza dell'8 volume del manga, quindi alla fine si ha un senso di incompiutezza della storia... La speranza è che ne realizzino una seconda serie...
E' un anime dalle classiche tematiche shojo, ma riesce a trattare con delicatezza e in modo estremamente realistico il dramma di un passato che si riaffaccia e con cui i due protagonisti, ma soprattutto Nanami, devono sempre confrontarsi...
L'animazione si adatta bene al tipo di storia narrata, le fisionomie non sono delle migliori, i personaggi secondari sono quasi sempre solo abbozzati, ma non è da considerare un dato negativo.. Riesce in realtà a dare risalto ai quattro protagonisti della storia...
La visione di questo anime è piacevole, ma continuo a preferirne la lettura del manga... Comunque la visione è consigliata a tutti gli amanti del genere shojo...


 1
Flo

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Di quest'anime mi è piaciuto l'elemento *passato* che perseguita Yano e Yamamoto, e che ostacola la possibile serenità di Nanami. I disegni, tutto sommato apprezzabili, danno all'anime quel senso nebuloso e vago tipico dell'adolescenza... della musica non ricordo un gran che, se non un motivetto ricorrente che stava molto bene con la malinconia dei personaggi. Questi ultimi non erano male, se non fosse che ogni tanto avrei lanciato una scarpa a Yano, a differenza di Takeuchi, che invece mi è piaciuto molto.


 1
zio borbotto

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Ho visto quest'anime senza avere tante pretese e pensando che l'avrei probabilmente interrotto senza finirlo (il trucco è superare le prime 5 puntate oggettivamente molto noiose). Ho invece visto uno degli anime che mi sono piaciuti di più. L'ambientazione è scolastica ma non è banale come a prima vista potrebbe apparire. Si tratta di un anime "vero", in cui ambientazione, trama, personaggi sono tutti ben delineati e reali. Pregi e difetti si mescolano assieme a felicità e delusione come nella vita di tutti gli adolescenti.
Ultima nota i disegni, a tratti davvero belli (a me sono piaciuti molto)... inquietanti però i volti senza occhi che danno si l'idea di un disegno leggero appena abbozzato, ma a volte stonano!
Sarebbe stato un 10 se fossero stati disegnati più occhi e se le prime 5 puntate non fossero state così lente a ingranare.


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BellaSwanCullen

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Bokura ga ita è un anime diverso dai soliti, infatti non avevo mai visto uno shoujo così drammatico prima. Ha una storia molto bella e triste, mi ha colpito subito. Le vicende dei due protagonisti mi hanno appassionata fin dal primo episodio. Come voto ho dato solo 8, perchè dopo la puntata 14 la trama ha preso una piega diversa da quella che mi aspettavo, mi ha un pò deluso. Nel complesso Bokura ga ita comunque resta un bell'anime shojo da guardare. Di questi tempi è raro trovarne.

Aliasss

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Aliasss

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Bokura ga Ita è un anime scolastico, racconta la storia sentimentale di questi ragazzi. Il tratto dell'autore all'inizio può sembrare strano, soprattutto di profilo, ma secondo me rappresenta molto bene le espressioni dei visi nei momenti in cui si trovano i protagonisti, poi i colori, le sfumature, gli sfondi, la colonna sonora, tutto riesce a creare delle atmosfere uniche, come tutti i finali delle puntate, le sigle si fondono con la fine della puntata.
La storia viene narrata dal punto di vista dei protagonisti, senza tralasciare nulla per quanto riguarda i sentimenti e le sensazioni che provano. Andando avanti, e col passare degli anni, si nota un piccolo maturamento nei protagonisti, e di conseguenza agiscono in modo diverso, sempre mantenendo la loro personalità (cosi come è narrata)
Le puntate descrivono solo i fatti importanti della storia, a mio avviso non ci sono puntate di riempimento, il tutto senza mai risultare banale o insensato o altro.
Una cosa che si nota fin da subito è che sono pienamente e ben disegnati solo i protagonisti e gli altri che interagiscono con loro, il resto, le altre persone nello sfondo o occhi che non direbbero nulla, non sono disegnati, o solo i contorni come se fosse intenzione del autore non dare importanza a queste cose di proposito, per valorizzare quello su cui ci vuole focalizzare in quel momento.
A mio avviso l'ho trovato un anime pieno di emozioni, dalla più forte alla più piccola, molto intenso senza molti spazzi vuoti. Purtroppo non è ancora completo, il manga continua dopo il volume 8, cioè dove arriva l'anime, e spero che facciano anche la seconda serie.
Lo consiglio a tutti!

jimmijax

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jimmijax

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Dopo aver visto karekano e lovely complex, più o meno ci si poteva fare un'idea di dove una storia d'amore potesse arrivare, bokura ga ita invece trasforma tutto quello che un anime riesce a comunicare in qualcosa di davvero diverso sfondando le barriere finora raggiunte e ponendo la narrazione davvero sotto un'altra prospettiva. Come una bomba, il design specialissimo con la frequente e quasi semi costante assenza di particolari come gli occhi (o l'occhio, occhi che, quando ci sono, tra l'altro, sembrano tracciati a china direttamente sul monitor) e gli sfondi, taglia subito corto con i gusti dello spettatore quasi come a dire: "se vi aspettate il solito ecchi con dedicato e sfegatato fan-service avete sbagliato anime". ANIME? Bokura ga ita va addirittura oltre e diventa un fumetto sul video, un romanzo per gli occhi e tutto quello che non viene scritto sembra scriversi nella testa. Poi sarò un romanticone che si fa i suoi bei castelletti per aria, ma la struttura narrativa e la grafica accompagnano davvero bene tutte le "paranoie" che i protagonisti piano piano si fanno e davvero un tocco di genialità sono le canzoni che accompagnano i pensieri e le parole. Cosa apprezzabilissima e' la scelta della sigla finale che si lega alla vicenda e che ne descrive i connotati emotivi. Mi sembra di averne contate 4 differenti che si alternano. Spesso la sigla finale parte molto prima della fine dell'episodio (quasi eccessivamente) e questo non fa altro che impreziosire l'anime dimostrandoci che tutto fa davvero parte di una vera e propria scelta stilistica e non del puro "risparmio". E' vero che, come e' stato già commentato, alcune situazioni, sopratutto LEI, sono a dir poco esagerate e forse troppo "adultizzate"; tanto per farvi capire, verso il decimo episodio lei sembra davvero sbarellare tanto da farvi quasi sbottare: "Ok, bella! Sei fuori?! ", ma dopo averlo visto una seconda volta, ho invece capito che tutte 'ste "para" alla fine "ci stanno", per il semplice fatto che sono verosimili ai pensieri che gli adolescenti (sopratutto quelli coinvolti sentimentalmente) possono davvero fare. Quindi tutto quello che a prima vista può sembrare un'esagerazione, e' invece puro frutto di uno squilibrio dovuto ad una immaturità del personaggio e ben espressa sopratutto perché piano piano i pensieri degli stessi sembrano "rinsavire" ("crescere" direi io) dando prova che tutte le "paranoie" precedenti fossero figlie di una sceneggiatura pensata e non dei semplici escamotages per far trascinare la storia fino al 26esimo episodio. La serie non si e' ancora conclusa in Giappone e, per chi come me la segue anche sul manga, si accorgerà che il finale non e' nient'altro che l'inizio di una seconda serie (che molto probabilmente non ci sarà mai), e si sarà già accorto di come l'anime sia fedele fino ai minimi dettagli ai disegni.
In conclusione, Bokura ga ita e' un anime da vedere ed immagazzinare nel cuore. Le tematiche affrontate saranno "pesanti" a tratti, richiamando forse una eccessiva teatralità che in un anime e' difficile vedere. Per fare una citazione di un evergreen, BGI si avvicina per certi versi alla poesia di Touch, e le vicende più adulte all'interno non fanno altro che proiettare la scena più nel vissuto e nel reale.

Libra78

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Libra78

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Devo dire che appena visto il primo episodio sono rimasto piuttosto scioccato dai disegni, un po' fuori dal comune, specie per quanto riguarda gli occhi; sono stato prossimo a smettere di vederlo solo per quello. Poi facendoci un po' l'abitudine mi son fatto trasportare dalla storia: "Bokura ga Ita" è uno di quegli anime sentimental-scolastici in cui la coppia protagonista comincia sin dall'inizio a uscire insieme (tipo "Kare Kano") a differenza di molti altri in cui solo alla fine il coronamento di un amore giunge a compimento.

Tutto sommato si lascia guardare bene, non l'ho trovato più di tanto lento nello sviluppo della trama e si conclude in maniera aperta (considerate che il manga è tuttora in corso...), il che può far storcere il naso a qualcuno. Dei disegni ho detto, particolari e con colori tenuissimi, senza dubbio una scelta stilistica in linea col manga e originale, per quanto non apprezzabile da tutti.

La storia dei due protagonisti, Yano e Nanami, è tipica: lui, bello e dal passato tribolato, lei ingenua e sincera (con una voce oltre che un aspetto un po' troppo infantile), dovranno superare ostacoli e situazioni più o meno drammatiche fino all'epilogo finale (che poi epilogo non è, come già accennato). Nel complesso una serie godibile, molto dolce e che si lascia guardare senza pesare troppo, personalmente l'ho trovata migliore di "Kare kano", per quanto si appiattisca un po' su un registro serio che alla lunga può dar fastidio e io prediliga un po' più di comicità (non demenzialità, però) anche in questi anime romantici... per intenderci qualcosa stile "Lovely Complex" è più nelle mie corde.
Ad ogni modo un 7 pieno lo merita.

MajokkoAyu

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MajokkoAyu

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
Un anime che mi ha deluso molto... mi aspettavo decisamente di più...

Tralasciando la particolarità degli occhi (che sembra abbiano una lampada permanentemente riflessa) che va a gusti, i disegni in sé sono fatti bene.
Colori troppo chiari, in certe scene quasi assenti. Metà degli episodi sono chiari quasi "sbiancati", e nell'altra metà ci sono dei color pastello davvero tenui... I colori così poco definiti e fin troppo delicati purtroppo sono un contro davvero notevole per la comprensione delle scene o dei disegni stessi. Purtroppo questo è il lato più negativo che gli ho trovato, e davvero nuoce molto all'intera serie.

La storia indubbiamente manca di originalità e freschezza, temi abbastanza triti con musiche melense che fungono quasi da sonnifero... Carattere della protagonista davvero poco curato, quasi incoerente e perennemente indecisa. Senza offesa per la doppiatrice ma la voce che hanno dato al personaggio femminile principale la fa sembrare ancora più sulle nuvole di quello che, già di per suo, è.
Andamento della sceneggiatura troppo, davvero troppo, a rilento... in questo anime vige una lentezza che fa da padrona e rende quasi insopportabile l'andare avanti per concludere la visione della serie.

Un 5 è il voto massimo che posso dare a questo anime... di "Bokura ga Ita" conviene di più leggere il manga, credetemi!

Conclusione: colori troppo chiari, storia molto a rilento e tema per nulla nuovo...
Non mi sento per niente di consigliare la visione di questo anime... come ho già detto, piuttosto leggetevi l'omonimo manga!

Bacina

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Bacina

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Nonostante sia decisamente il genere di anime che amo Bokura ga ita è "troppo"... in che senso? Beh, dopo aver visto le prime puntate gli avrei dato un bel 10 senza alcun dubbio, poi però andando avanti soprattutto alcune puntate diventano un pò "pesanti": i protagonisti si complessano in un modo esagerato, a volte viene da pensare "Ma come si fa ad arrivare a fare certi ragionamenti?".
Per questo il voto è calato un pò. Nonostante ciò un bell'anime indubbiamente e in ogni caso consigliato se amate il genere... sconsigliato se non reggete le persone complessate! :)

Totoro-78

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Totoro-78

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Intanto animazione davvero particolare, molti primi piani, a volte anche solo le espressioni, il resto rimane nello sfondo opaco. Non sono una grande fan degli anime "scolastici", li trovo ripetitivi e superficiali, questo non è né l'uno né l'altro. Molto belli i disegni, la storia a tratti drammatica ma ben approfondita dal punto di vista psicologico. Mi è piaciuto molto, tranne il finale, come quasi sempre, lasciato in sospeso.

shu89

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shu89

Episodi visti: 13/26 --- Voto 8
Dolcissimo, non privo di misteri sul passato di Yano e la sua precedente "storia d'amore" (che fa soffrire la sua attuale ragazza, sigh), sa rappresentare in maniera secondo me abbastanza realistica i sentimenti e i pensieri della protagonista, Nanami. Disegni stupendi, perfettamente intonati al tema, musiche graziose e adatte alle varie situazioni.
Voto 8, perché non l'ho visto tutto, ma promette di continuare bene. Una nota positiva: finalmente un anime in cui la protagonista cambia pettinatura di capelli e non porta sempre la stessa... (non odiate i manga e gli anime in cui i personaggi hanno sempre gli stessi vestiti e capelli? Sarebbe un po' irreale!) Stupendi i colori tenui dell'anime, che svolgono perfettamente il loro compito in un anime tanto delicato quanto dolce, a tratti malinconico.

Silvia

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Silvia

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Bellissimo!
I disegni a prima vista possono sembrare un po' rozzi rispetto alle atre produzioni, ma rispecchiano fedelmente lo stile della Obata, adattissimo al clima sussurrato di questa storia.
Chi si aspetta di trovarsi di fronte all'ennesima superficiale commedia romantica scolastica si sbaglia, più si prosegue con la storia più il lato drammatico si accentua, senza mai scadere nel patetismo, non mancano anche i siparietti comici.
Yano e Nanami con le loro imperfezioni e le loro debolezze, risultano così umani.
Bellissimo anche il finale, anche se ad alcuni potrà non piacere...
Le musiche sottolineano perfettamente i momenti topici, tra tutte spicca la bellissima Kotoba.

Deadly Doll

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Deadly Doll

Episodi visti: 9/26 --- Voto 8
Nanami Takahashi inizia il suo primo anno della scuola superiore con l'intento di farsi quanti più amici possibili. Tra le ragazze si inizia subito a parlare di uno studente molto popolare, Yano Motoharu, che alle scuole medie piaceva a 2/3 della ragazze della sua classe. Appena Nanami lo incontra nel corridoio della scuola, senza nemmeno averlo mai visto prima, capisce instantaneamente che si tratta di lui. I due sono in classe insieme, ma Nanami, al contrario delle altre ragazze, inizia a prenderlo in antipatia a causa di un brutto scherzo subito. Lei viene eletta rappresentante di classe, lui vice-rappresentante, i due iniziano a conoscersi e Nanami ad innamorarsi. Ma ben presto cominciano a girare voci sull'ex di Yano, morta in un incidente stradale l'estate precedente e sorella di una loro compagna di classe, che sembra odiare Yano...

Uno shojo scolastico carino e dai colori molto belli. La cosa che preferisco di quest'anime è che è molto veloce, almeno quanto basta, in ogni episodio accade qualcosa, e non si sofferma troppo a lungo, come molti shojo, sulla parte in cui i due si rincorrono per finire poi quando finalmente si sono messi insieme, ma è basato sull'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti e sui problemi che questi devono affrontare stando insieme, soprattutto a causa del carattere un pò particolare di lui.
Altra cosa carina sono i colori usati e le scene un pò statichem che in genere potrebbero essere un difetto, ma trovo che in questo caso grazie ai colori pastello e alle sfumature riescono a diventare un pregio, in quanto fanno sembrare questo anime quasi delle tavole colorate di un manga. Certo un po' di dinamicità in più non guasterebbe.