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Mac Parak

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Mac Parak

Episodi visti: 8/11 --- Voto 2
Colpito dalla sua copertina e dalla fuorviante recensione statunitense, ho acquistato questa serie di 13 episodi che, francamente, ho trovato davvero brutta e noiosa.

Zaizen Jotaro è stato presentato come un mix tra City Hunter, Lupin III e 007... nulla di più falso. Vero forse che gli sceneggiatori hanno voluto e cercato di inserire eventi e azioni che potrebbero riportare alla mente quei personaggi ma, in realtà, il personaggio di questa serie, rimane e rimarrà una sbiadita prova di animazione che non è riuscita a far prendere forma ad un’idea che comunque avrebbe potuto creare un personaggio positivo e decisamente nuovo.

Ma chi è Zaizen Jotaro? Lui è un “super” agente segreto che lavora per un gruppo governativo segreto in Giappone ma è libero di muoversi in tutto il mondo grazie ad una carta di credito che funziona anche come passaporto e tesserino di riconoscimento che si chiama "carta d'oro nero". Ebbene sì, è una carta che racchiude i valori e la forza della GCIA, una forza talmente misteriosa da non capire nemmeno bene dove sia ubicata e chi l'abbia fatta nascere.
La GCIA è, di fatto, una corporazione oscura che opera coi soldi governativi nipponici con l'obiettivo di minare ed eliminare, ove possibile, la Yakuza e la corruzione nel paese del Sol Levante. Non solo. Ovunque ci sia odore di corruzione da parte di Giapponesi nel mondo, l'agente Zaizen interviene con le sue grottesche movenze e le sue armi ed arti marziali.
La serie risente di un'animazione povera con fondali che rasentano l’economicità del peggior prodotto anni settanta nipponico e la regia offre spunti davvero poco originali dando persin fastidio in determinati momenti in cui uno spettatore si aspetterebbe qualcosa di più…”cartoonesco”.

La serie è stata prodotto dalla Asahi Tv e credo sia destinata ad un pubblico infantile. Meglio allora vedere le avventure del detective Conan che, schiettamente, appare proprio per quello che è.
Qui invece è difficile proseguire e nonostante la serie sia di questi ultimi anni, episodio dopo episodio, l’orticaria del fastidio si fa sempre più sentire e ci si arrende dopo poche puntate.
Personalmente al quarto episodio non ce l'ho più fatta e, di fronte ai misteri di un poliziotto "morto tre anni or sono e resuscitato non si sa come", ho cercato di mandare in fast forward alcune altre puntate ma, all'ottava, ho ceduto e ho chiuso definitivamente il dvd box.

Zaizen Jotaro rimane un'ottima idea, sprecata però da un'ensemble di clichè mischiati ingenuamente e senza un filo conduttore, da disegni poco ritmati e "vecchi" (nonostante vi siano molte somiglianze con i tratti della serie di Hokuto No Ken) e da una regia molle e poco sorprendente.

Bocciato.
Mac Parak (Gennaio 2008)