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esseci

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
"Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken" è una serie anime di genere azione, drammatico, mecha, militare, sci-fi di 12 episodi del 2016 prodotta da Lindenfilms e IXTL, ambientata in una sorta di passato distopico/alternativo dove l'umanità è in lotta per la sopravvivenza contro una razza aliena conosciuta come BETA ("Beings of Extra Terrestrial origin which is Adversary of human race").
Ho scritto dell'ambientazione di un passato distopico/alternativo: questo aspetto è il suo vero punto di forza, perché la trama è ambientata nel 1983 in quella che era la Germania Est, ancora in piena "Guerra Fredda", e segue le vicende dello squadrone "Schwarzesmarken" ("Marchi Neri"), un'unità d'élite di piloti di Tactical Surface Fighters (TSF), mecha progettati per combattere i BETA.

Da quanto ho potuto comprendere documentandomi in rete "Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken" è una serie di animazione tratta dall'omonimo manga a sua volta derivato dalla light novel "Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken", spin-off del brand principale Muv-Luv, scritta da Hiroki Uchida e illustrata da Carnelian. La storia è stata anche adattata in un due Visual Novel.
"Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken" potrebbe rappresentare una sorta di prequel di "Muv-Luv Alternative: Totale Eclipse" del 2012, che non ho ancora visto, che hanno in comune l'invasione aliena dei BETA sebbene l'ambientazione sia completamente diversa sia a livello geografico sia temporale.

Di questa serie posso scrivere che presenta alcuni pros ma anche cons. Di certo l'aver condensato in soli 12 episodi ben 7 volumi della Light Novel non rappresenta di certo un suo punto a favore: da questo punto di vista la trama l'ho percepita molto semplificata e accelerata nello sviluppo degli accadimenti e in quello dei personaggi, che sono tanti e non tutti ricevono un minimo di development tanto da sembrare quasi delle macchiette comprimarie.

Il punto di forza della serie a mio avviso è l'ambientazione storica e la perizia/dovizia di particolari con cui narra la situazione di una delle nazioni che ha subito maggiormente l'influenza sovietica con la vera cortina di ferro, tanto da avere la capitale storica del terzo reich divisa in 2 parti.
Anche i riferimenti alla Stasi, la famigerata organizzazione di sicurezza e spionaggio della Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est) sono narrati e illustrati con grande perizia rendendo piuttosto bene il suo ruolo di strumento governativo per il Partito Socialista di Germania al fine di monitorare in modo asfissiante, intimidire, imprigionare tutti coloro che erano semplicemente sospettati di essere avversari o critici nei confronti del regime anche opponendosi ad eventuali fughe verso la Germania Ovest.
Tenendo conto che la tortura fisica era utilizzata nelle carceri della Stasi e che in seguito furono usati sofisticati metodi psicologici, la Stasi ha rappresentato al pari del KGB sovietico un'organizzazione senza scrupoli che teneva sotto scacco la popolazione anche attraverso il vero e proprio arruolamento di numerosi tedeschi dell'Est per il controllo delle attività dei propri concittadini, al fine di impedire il sorgere di moti contro il governo autoritario.

Con questa premessa si capisce come "Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken" sia riuscita a rendere in modo molto realistico e curato l'atmosfera di terrore e soggezione dei tedeschi dell'Est alla Stasi e la loro volontà di tramare contro di essa per cercare di tornare liberi dalla dittatura. Anche i protagonisti della serie, militari di elite non appartenenti alla polizia segreta, hanno un background ben costruito di vessazioni e situazioni di sofferenza causata dalla Stasi e pertanto la storia narrata assume i caratteri di una sorta di spy-story e controspionaggio, intrighi e colpi di scena che porteranno al prezzo del sacrificio della vita di molti dei "Schwarzesmarken" al fine di raggiungere la libertà, proprio durante la guerra che vedeva l'umanità ed in particolare est e ovest impegnata contro i BETA.

Appunto, l'invasione dei BETA. La vicenda di questi alieni invasori resta per tutta la serie una sorta di accidente secondario, per nulla approfondito la cui origine è data per "scontata".
Il leit motiv della serie più che la guerra e la sopravvivenza del genere umano (la serie non lesina sequenza crude, brutalità e sacrifici di vite umane contro gli alieni) è invece la lotta tra ideali vetero comunisti e realtà commistionata a quella del clima politico e di intrigo/tradimento nella lotta di potere per sovvertire il regime.

Il protagonista maschile, Theodor Eberbach, è un pilota di TSF che ha perso la sua famiglia naturale a causa dei BETA e poi quella adottiva a causa del tentativo di fuga dalla Germania Est represso ferocemente dalla Stasi dopo un inseguimento nei boschi.
Lui combatte con un profondo senso di odio e desiderio di vendetta ma con il terrore di poter essere ancora sospettato di cospirare contro l'ordine del sistema.
Lo squadrone Schwarzesmarken è noto per le sue tattiche spietate e per la politica di non soccorrere mai i compagni in difficoltà, mantenendo una disciplina ferrea per evitare perdite inutili. Tuttavia, l'arrivo della nuova recluta Katia Waldheim, che porta con sé ideali di speranza e unità, inizia a mettere in discussione le convinzioni di Theodor e del resto del gruppo tutte basate sulle dinamiche di sospetto costante di tradimento che riflettono molto bene le tensioni storiche di quel particolare periodo.

Purtroppo al realismo storico, la serie aggiunge una trama piuttosto velocizzata che a parte un paio di personaggi non riesce a dare tridimensionalità e introspezione agli stessi, dando l'impressione di introdurre sempre più indizi ed elementi senza costruire un vero e proprio percorso. Così l'arrivo della sorellastra di Theodor, se da un lato rappresenta la metafora di quanto già scritto sul clima storico in cui è ambientata la serie, dall'altro rappresenta sotto molti aspetti una forzatura soprattutto per l'ossessione di quest'ultima verso il fratellastro che arriva a sfociare nel concedersi anche sessualmente a lui per conquistarne la fiducia.

Dal punto di vista tecnico, la serie presenta un'animazione fluida con un disegno attento anche ai dettagli nei combattimenti mecha. I design dei TSF sono ben realizzati e le scene di battaglia contro i BETA sono dinamiche e intense.
Tuttavia, ci sono alcuni personaggi che sembrano l'uno la fotocopia dell'altro (alludo a Lise e Katia, ad esempio) e in un paese così severo e ligio alla disciplina vedere le soldatesse mostrare in modo generoso scollature generose anche in divisa e tutine per la guida dei mecha super aderenti fa un po' sorridere perché sembra come al solito strizzare l'occhio ad un certi tipo di spettatore tipico e stereotipato a scapito del rigore e del realismo della storia.

"Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken" è una serie anime che offre una visione cruda e realistica della guerra, intrecciata con elementi di fantascienza e mecha. Cerca, con risultati un po' altalenanti, di affrontare tematiche profonde come il sacrificio, la speranza e la disillusione, offrendo quasi sempre un ritmo incalzante e cercando di offrire una complessità di trama e delle dinamiche storico-politiche che può risultare a tratti confusa per gli spettatori.

"Muv-Luv Alternative: Schwarzesmarken" rappresenta un vero e proprio tuffo in un passato che sembra remoto ma che ha caratterizzato la storia dell'Europa dal dopoguerra alla caduta del Muro di Berlino in modo indelebile e controverso.

Leon

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Leon

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Scoperta quasi per caso e rimasto scottato dalla precedente serie ("Total Eclipse"), che dopo i primi episodi veramente belli perdeva ogni coerenza al limite della presa in giro, salvo cercare di tornare nei binari sul finale, ci sono andato coi piedi di piombo... e mi sono sbagliato.

"Schwarzesmarken" è una serie drammatica, a tratti tragica, coerente con sé stessa, prequel in qualche modo della precedente, ambientata in un'Europa ancora divisa dal Muro di Berlino. E' proprio lì che vengono narrate le vicende, oltre la Cortina di Ferro, dove la STASI e il Partito Comunista imperversano.
Oltre c'è l'invasione aliena, i BETA che assediano l'Europa, trovando nella Germania dell'Est l'unica barriera rimasta da lì alla conquista definitiva. Gli Schwarzesmarken, o meglio la squadriglia 666, sappiamo fin da subito essere la migliore dello stato, addestrata a combattere i BETA in netta inferiorità numerica e capace di infiltrarsi oltre le linee nemiche per abbattere le creature più pericolose. La storia segue le loro avventure, passando dalla guerra contro gli invasori a una vera e propria guerra civile destinata a cambiare le sorti dello stato.
Breve nota stonata, non ho apprezzato il susseguirsi di colpi di scena casuali negli ultimi episodi: nel giro di trenta minuti il "villain" cambia tre volte, e basta!

I personaggi sono il punto di forza e di debolezza dell'intera serie.
Troppi, con alcuni che finiscono così per essere sostanzialmente degli attaccapanni (Walther, chi?) nelle scene, utili solo nelle ultime puntate per qualche comparsata. I protagonisti invece sono ben caratterizzati, per quanto siano piuttosto "quadrati" nel loro essere: Iris e Ursula non hanno una vera e propria evoluzione, ma restano coerenti con sé stesse fino alla fine. Theodor è il personaggio che dimostra più sfaccettature, essendo il protagonista principale, evolvendo nel corso della serie fino a compiere scelte realmente difficili.
Menzione di disonore per Anett, personaggio che fin dal primo episodio ci viene detto soffrire di disturbo da stress post-traumatico (tanto da rischiare di uccidere un compagno), spunto interessante poi mai più ripreso, come se dopo un determinato evento fosse guarita del tutto, incuneandosi nello stereotipo tipico della ragazzetta piccina immatura.

Il finale è estremamente bello, in parte scontato, in parte no, riesce a stupire positivamente e far provare un'immensa tristezza allo stesso tempo, emozioni che vengono allontanate poi negli ultimi minuti di 'spiegoni' sul cambiamento della situazione... che chi ha visto "Total Eclipse" sa poi comunque come finirà.

Se cercate un anime fantascientifico, d'azione, drammatico, privo di una reale romance (anche se c'è... eccome se c'è!) e pure storico, fa per voi.
Se invece vi aspettate una specie di harem come lo era "Total Eclipse", rimarrete delusi e vi annoierete dopo pochi episodi.


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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Dopo l’eccellente capitolo ambientato nel futuro, con questa seconda serie ci catapultiamo in un passato alternativo: a metà degli anni '80, in Germania Est, nazione che costituisce di fatto il baluardo per il resto dell’Europa contro l’invasione dei Beta. Una piccola nazione presa tra gli alieni, la Russia comunista e il sogno di riunificarsi con l’Occidente. Protagonista della serie sarà la squadriglia 666, la migliore della Germania Est, le cui imprese avranno forti conseguenze politiche sull’intera nazione. In questo capitolo gli aspetti fantapolitici di "MuvLuv" raggiungeranno l’apice, mettendo da parte gli aspetti psicologici o sentimentali, che invece avevano un gran peso nella precedente serie. Ciò non significa che non ci sia psicologia o amore, che, anzi, avranno un ruolo piccolo ma gradevole. Ma saranno guerra e politica a farla da padrone, descritte davvero bene, tanto da suscitare l’ammirazione di chi, come me, ha davvero vissuto ai tempi delle due Germanie e della Guerra Fredda, ne ha visto la riunificazione, ha ascoltato i racconti sulla ferocia della STASI, ha vissuto i dubbi sul fatto che la riunificazione dovesse avvenire oppure no. Un perfetto cartone animato politico, che mantiene il pessimismo del predecessore sul fatto che l’umanità non riesca ad andare d’accordo nemmeno in caso di un’invasione extraterrestre. Molto bello il finale, forse un pochino scontato, ma nemmeno veramente prevedibile. Fuori dagli schemi il modo in cui viene trattato l’ennesimo caso di sorella innamorata del fratello. Ottime la grafica e la regia, buone le sigle.
Come voto, un meritato otto.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Dopo aver visto la precedente serie, mi ritrovo ad affrontare questa nuova esperienza con un misto di timore e rispetto reverenziale. Se il precedente "MuvLuv" mi aveva saputo affascinare in maniera considerevole, quali effetti avrà questo nuovo anime?
"Schwarzesmarken" è un titolo che incute paura fin da subito e mette in riga gli spettatori. Tale prodotto non deve essere preso sottogamba: dodici episodi e un genere che può benissimo essere racchiuso tra quello storico/guerra e il mecha più sviluppato, una buona dose di politica e drammaticità, accompagnata da un sano gusto per lo spargimento di sangue e l'azione sconsiderata, insomma, un titolo che racchiude in sé un equilibrio piuttosto precario tra innumerevoli elementi e che deve fare ben attenzione a non cadere nel caos più totale.

Quattro anni separano "MuvLuv Alternative: Total Eclipse" da questa nuova serie, ma, se proprio vogliamo essere puntigliosi, bisogna precisare come quest'ultima sia in realtà ambientata in un tempo antecedente alla prima serie. Due storie che, d'altra parte, hanno poco in comune, se non nulla. E' vero che i nemici sono gli stessi, ovvero i fantomatici invasori alieni BETA, ma la storia si sposta ora in Germania (rispetto al Giappone).
Lo stato teutonico si trova ancora diviso in due schieramenti, e anche se la zona est si è apparentemente staccata dal dominio sovietico, l'influenza della superpotenza continua a farsi sentire in maniera preponderante. Una realtà, dunque, piuttosto problematica, e non solo per i continui attacchi dei mostri alieni. Intrighi e tradimenti colpiscono annualmente la Repubblica Democratica Tedesca, che non ha ancora trovato la strada per risollevarsi dalla guerra mondiale e dallo scontro tra i due supercolossi, USA e URSS.
In tutto ciò, vediamo le vicende di una squadra di piloti di TSF, la migliore di tutta la nazione, la quale è costretta continuamente a destreggiarsi tra un nemico e l'altro. Ce la faranno a salvare la Germania? Ma, essenzialmente, da chi la devono salvare?

Prima di tutto non posso non esternare un buon apprezzamento per la ricostruzione storica. Sebbene ami la storia in quanto tale, gli anime di tal tipo mi hanno sempre lasciato un senso di disagio, forse per le eccessive forzature e prese di posizione. In questo caso, invece, l'ambientazione è tutto sommato realistica, anche se, ovviamente, ha dovuto fare spazio ad alcuni mutamenti... primo fra tutti l'invasione aliena che ha interessato l'intero globo terrestre.
Tornando, però, su un piano più umano, vado ora a considerare i vari personaggi del racconto. Questi, infatti, rappresentano la forza e la debolezza della serie. Rispetto a "Total Eclipse" non si è riuscito a ottenere lo stesso effetto, a causa anche della minore disponibilità di tempo. Fatto sta che i buoni accenni introdotti nelle prime puntate vengono lievemente traditi con sviluppi affrettati e dimenticanze fastidiose. I protagonisti sono tanti, ma, d'altra parte, è necessario in un'opera di tal tipo. Alcuni passano giustamente in secondo piano, mentre altri non riescono effettivamente a emergere, come ad esempio la metà dello squadrone 666 (Sylwia, Pham e Walther in primis). E dire che l'altra metà, composta da Irisdina, Katia e Theodor, aveva saputo dimostrare una caratura pregevole e uno spessore psicologico discreto.
Come già ricordato sopra, penso che la difficoltà maggiore sia stata quella di mettere tutto insieme in soli dodici episodi. Necessariamente qualcosa deve essere andato perso o sacrificato e, a mio avviso, questo qualcosa si può individuare nelle relazioni tra i vari personaggi, sentimentali e non. Se in "Total Eclipse" si dava largo spazio a puntate più rilassanti, da commedia, qui invece non c'è effettivamente tempo. La trama procede con celerità e lascia indietro ogni possibile ritardatario.

La grafica è buona e soprattutto mantiene lo stile della precedente esperienza. Una bella restaurata, ovviamente, che non perde i toni freddi e drammatici che avevano saputo entusiasmare in passato. Un bel contrasto è quello tra il paesaggio circostante, un mondo grigio e freddo, e l'intensità dei vari personaggi, dotati di forza e colore tali da farli emergere alla perfezione dagli sfondi.
Belle le musiche e buono il doppiaggio. Anche la regia, tutto sommato, svolge un lavoro degno di nota. Non era facile realizzare una storia sensata, che non si perdesse in un caotico putiferio e che mantenesse il buon nome della serie.

Peccato per il finale che lascia un attimino perplessi. Non perché sia brutto, ma, forse, proprio per il contrario. Una conclusione giusta (anche se un pizzico scontata), che non scade nel buonismo eccessivo, ma nemmeno in un finale drammatico. Una via di mezzo che accontenta un po' tutti, e quindi nessuno.
Gusti personali a parte, non credo che "Schwarzesmarken" abbia retto il confronto con "Total Eclipse", ma non per questo deve essere considerato un anime di bassa lega. La storia c'è, i personaggi anche, la grafica invoglia sicuramente alla visione... Chissà, forse con qualche puntata in più sarebbe stata un'opera completamente diversa.

Voto finale: 7 e mezzo


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giovmuga

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Schwarzesmarken", a parte il nome complicato, si presenta, come da trama, spin-off di "MuvLuv": l'aspetto militare e mecha la fanno da padrone in questo titolo. Devo dire che, visto il chara design dei personaggi, pensavo ci avessero messo anche uno sfrontato fanservice, ma per questa volta siamo stati esonerati. Sinceramente era un titolo che aspettavo da tempo, perché "MuvLuv: Total Eclipse" mi era piaciuto e non poco: sotto vari punti di vista questo è sicuramente un prequel fatto bene, almeno a livello di trama e sceneggiatura non ci sono grosse lacune che non permettono il ricongiungimento con la serie originale.

Passando alla trama più dettagliatamente, devo dire che nel suo genere è stata ben curata, mantenendo un giusto ritmo incalzante di drammaticità nel presentare i protagonisti e far procedere i combattimenti senza perdersi in smielati confronti; in tutto questo da non sottovalutare anche l'aspetto dell'intrigato assetto politico scelto sicuramente apposta per dare sostanza alla trama, che inizialmente si pone sottobanco per poi venire fuori prepotentemente. Certo, forse era scontato, come sono scontati alcuni passaggi che dovrebbero passare per colpi di scena e che in realtà mettono più in risalto l'ingenuità di un protagonista messo lì come promettente ipocrita dell'anno, fino all'illuminazione che avviene con l'incontro di una ragazza. Piccola nota stonata forse sono i flashback, che risultano poco fluidi o comunque non azzeccati alla trama degli eventi narrati, ma questo è un dettaglio di poco conto, in quanto comunque tutto l'anime scorre bene.
I ritmi incessanti nei combattimenti fanno apprezzare il carattere "azione" di questo genere e anche il mecha non è da sottovalutare. La sceneggiatura in effetti era difficile da sbagliare in un anime spin-off di questo genere, in quanto, scegliendo la connotazione geografica/temporale giusta, non si va a cozzare con quella della trama originale della serie principale; anche lo schema della storia è molto simile a "MuvLuv", da cui però differisce per alcuni elementi che ahimè vengono a mancare in questo prodotto.

I personaggi di questa storia, compresi i protagonisti, sono tutti funzionali, anche se marginali e scontati nei loro ruoli; a parte l'aspetto grafico e la sensazione di maschere di cera, sicuramente molti potevano avere un chara migliore. I protagonisti riescono a salvarsi in calcio d'angolo con i vari flashback del loro drammatico passato, eppure si ha sempre l'impressione di una scarsa caratterizzazione; peccato, perché poteva uscirne veramente un anime con "le palle", da far invidia a molti concorrenti.
Il protagonista, a parte la sua conversione (caratteriale), non risalta mai per spirito, spessore o moralità, ma si lascia trasportare anch'egli dal suo ruolo di inconsapevole eroe, pur riuscendo in sporadiche occasioni a dare una bella profondità ai dialoghi.

Il lato tecnico, avendo come riferimento la serie principale, è senza odi né lodi (sicuramente avrebbero potuto fare meglio); sicuramente una maggiore incisività nei colori e nella rappresentazione dei personaggi li avrebbero valorizzati differentemente, ma l'ambientazione scura che dà quella sensazione di pesantezza è un punto di forza tecnico di questo anime. Il mecha design è preso da "MuvLuv", quindi raffinato, ma senza nessuna innovazione o devoluzione (visto che avviene diciotto anni prima) che potrebbe dare quel tocco in più.

In conclusione, mi è piaciuto, ho visto tutti e dodici episodi, aspettando che arrivasse puntualmente quello dopo, quindi ha catturato positivamente il mio interesse. Sicuramente un anime sopra la media.


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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"MuvLuv Alternative: Schwarzesmarken" è una serie della stagione invernale 2016 composta da dodici episodi di durata canonica, tratta da un omonima serie di light novel e prodotta in collaborazione dalle compagnie Ixtl e LIDEN FILMS.

Ambientata diciotto anni prima degli eventi narrati in "MuvLuv Alternative: Total Eclipse", la storia si svolge nella Germania dell'Est, e vede come protagonisti i membri del 666° squadrone TSF, famoso per essere il migliore della nazione, e chiamato appunto "Schwarzesmarken". Anche se inizialmente i nemici saranno principalmente i BETA, mostruosi invasori alieni che da anni minacciano la Terra, col proseguire delle puntate diversi schieramenti entreranno in guerra fra di loro per contendersi il controllo della Germania.

La trama parte col piede giusto, proponendo sin da subito una massiccia dose di azione, e si sviluppa ancora meglio, districandosi magistralmente attraverso un fitto intreccio di personaggi e fazioni politiche in continuo contrasto fra loro. La narrazione è fluida ed essenziale, procede con tempi piuttosto rapidi senza perdersi in chiacchiere inutili, e senza lasciare un attimo di tregua, lasciando comunque il giusto spazio alla caratterizzazione e allo sviluppo dei rapporti fra i personaggi. A dispetto delle apparenze, "MuvLuv Alternative: Schwaerzesmarken" è un'opera in grado di essere crudele e spietata, e, anche se non ci saranno scene particolarmente crude o violente, non sarà tutto rose e fiori. Anche i protagonisti rischiano la vita, e alcuni la perdono nel corso della guerra, rendendo il tutto meno scontato e prevedibile.

Il comparto tecnico si mantiene costante su livelli standard. Il design dei personaggi è semplicistico ma variegato, le animazioni sono fluide e i combattimenti piacevoli da seguire, seppur non particolarmente coinvolgenti. I fondali sono sufficientemente dettagliati, e l'ambientazione ben ricreata. Meglio del comparto grafico si comporta quello sonoro, proponendo in primis opening ed ending melodiose ed energiche al tempo stesso; più che adeguato il doppiaggio, e sempre azzeccate le colonne sonore.
Il finale, esaustivo e appagante, conclude perfettamente la vicenda senza lasciare nulla in sospeso.

In conclusione, se avete apprezzato "Total Eclipse", questo spin-off/prequel non vi lascerà insoddisfatti. Le caratteristiche principali che hanno caratterizzato e reso famosa l'opera principale sono state sapientemente racchiuse e bilanciate nelle dodici puntate.