Innocent Venus
La piccola Sana custodisce dentro di sé un segreto molto importante, tanto da essere braccata dalle forze d'elite del governo, intento a sviluppare esperimenti militari. Sono Jin e Jo, due ex militari, la sua unica speranza di salvezza.
Fantascienza, azione e combattimenti sono gli ingredienti principali di questo "Innocent Venus", un titolo molto interessante e coinvolgente, anche se a tratti non originalissimo. Infatti la storia della ragazza che racchiude un misterioso segreto e che va protetta, e i mecha che vengono pilotati tramite connessioni neurali in sincronia con i piloti, richiamano anime più famosi e già visti. Tuttavia questo aspetto non ne mina la qualità, elevata da un'ottima trama, ben congegnata, con molti colpi di scena e numerosi personaggi ben caratterizzati.
Anche l'aspetto tecnico è ottimo, buoni sono infatti sia i disegni che l'animazione, quest'ultima coinvolgente soprattutto nei combattimenti. A non avermi entusiasmato sono invece le sigle, soprattutto la ending.
Insomma, per concludere non si può far altro che consigliare questo "Innocent Venus" per i suoi contenuti, per il suo aspetto grafico e per la sua dinamicità; da evitare solo se non si digerisce la fantascienza.
Fantascienza, azione e combattimenti sono gli ingredienti principali di questo "Innocent Venus", un titolo molto interessante e coinvolgente, anche se a tratti non originalissimo. Infatti la storia della ragazza che racchiude un misterioso segreto e che va protetta, e i mecha che vengono pilotati tramite connessioni neurali in sincronia con i piloti, richiamano anime più famosi e già visti. Tuttavia questo aspetto non ne mina la qualità, elevata da un'ottima trama, ben congegnata, con molti colpi di scena e numerosi personaggi ben caratterizzati.
Anche l'aspetto tecnico è ottimo, buoni sono infatti sia i disegni che l'animazione, quest'ultima coinvolgente soprattutto nei combattimenti. A non avermi entusiasmato sono invece le sigle, soprattutto la ending.
Insomma, per concludere non si può far altro che consigliare questo "Innocent Venus" per i suoi contenuti, per il suo aspetto grafico e per la sua dinamicità; da evitare solo se non si digerisce la fantascienza.
"Innocent Venus" è un buon lavoro, che ha il pregio di riuscire a condensare in sole 12 puntate una storia convincente e un ritmo sempre all'altezza; infatti i colpi di scena sono numerosi e "spalmati", se così si può dire, sull'intero arco narrativo.
Generalmente, una serie con così poche puntate non può supportare una trama veramente complessa o articolata, e la più facile conseguenza è un plot pasticciato e incoerente; cosa che, a mio parere, "Innocent Venus" è riuscito in gran parte ad evitare. In gran parte, dicevo, ma non completamente. D'altronde gli sceneggiatori hanno già fatto un mezzo miracolo.
Anche i protagonisti della serie, che sono sostanzialmente tre, più qualche comprimario maggiormente in evidenza rispetto ad altri, non sono affatto scontati. Se infatti a una prima occhiata paiono abbastanza stereotipati, con il proseguo della serie emergono caratteri e aspetti del tutto inaspettati. Talmente inaspettati che le carte sul tavolo verranno completamente sparigliate (mi fermo qui per non spoilerare).
Buono il comparto tecnico, in particolare le scene dei combattimenti, fatte veramente bene; chi non ama la CG potrebbe provare un po' di fastidio, ma a mio parere non si è abusato di questa tecnica.
Una lode a parte merita la colonna sonora, veramente bella, che spazia dalla musica classica a quella elettronica.
In definitiva, "Innocent Venus" è un buon prodotto.
Generalmente, una serie con così poche puntate non può supportare una trama veramente complessa o articolata, e la più facile conseguenza è un plot pasticciato e incoerente; cosa che, a mio parere, "Innocent Venus" è riuscito in gran parte ad evitare. In gran parte, dicevo, ma non completamente. D'altronde gli sceneggiatori hanno già fatto un mezzo miracolo.
Anche i protagonisti della serie, che sono sostanzialmente tre, più qualche comprimario maggiormente in evidenza rispetto ad altri, non sono affatto scontati. Se infatti a una prima occhiata paiono abbastanza stereotipati, con il proseguo della serie emergono caratteri e aspetti del tutto inaspettati. Talmente inaspettati che le carte sul tavolo verranno completamente sparigliate (mi fermo qui per non spoilerare).
Buono il comparto tecnico, in particolare le scene dei combattimenti, fatte veramente bene; chi non ama la CG potrebbe provare un po' di fastidio, ma a mio parere non si è abusato di questa tecnica.
Una lode a parte merita la colonna sonora, veramente bella, che spazia dalla musica classica a quella elettronica.
In definitiva, "Innocent Venus" è un buon prodotto.
Jin e Jo sono due Phantom, due supersoldati piloti di gladiators, futuristici esoscheletri utilizzati da una nazione dominante sopravvissuta a fenomeni climatici catastrofici che hanno cambiato la situazione geopolitica del mondo. Vabbé, le premesse sulla situazione geopolitica sono un po' approssimative nell'anime e pure i riferimenti ai disastri naturali, l'ambientazione è così punto e basta inutile farsi troppe domande.
Jin e Jo (che anche nell'opening sembrano tanto Ying e Yang) sono in fuga assieme a una ragazzina di nome Sana che nasconde un importante segreto militare. Jin è il belloccio espansivo e premuroso, Jo è il belloccio silenzioso e solitario, Sana è la ragazzina mononeuronica di molti anime; assieme a loro c'è pure Gora, un teppistello messo lì per fare sembrare il tutto meno serioso, sì insomma niente di nuovo.
Braccati dagli stessi Phantom e dall'esercito, il quartetto è in fuga per mettere in salvo Sana e per fare compiere a Jin la sua vendetta personale. La storia si dipanerà lungo 12 episodi in cui vedremo vari scontri con gli invincibili esoscheletri passando da un anime che sembra la storia dei ribelli contro l'oppressione a qualcosa di diverso, forse troppo rispetto alle premesse, con un finale strano in cui il nemico muore soffocato dalla sua stessa ambizione.
I phantom inizialmente sembrano soldati invincibili, poi quando non servono muoiono facilmente, lo stesso dicasi per i gladiators, schivano colpi, affettano soldati per poi venire trafitti da munizioni a dardi - mah!
Concludendo, a parte la scarsa originalità, che sta diventano sempre più la norma negli ultimi anni, quest'anime non è ne carne ne pesce, si lascia guardare, ma non eccelle in nulla. Voto: 5 e mezzo.
Jin e Jo (che anche nell'opening sembrano tanto Ying e Yang) sono in fuga assieme a una ragazzina di nome Sana che nasconde un importante segreto militare. Jin è il belloccio espansivo e premuroso, Jo è il belloccio silenzioso e solitario, Sana è la ragazzina mononeuronica di molti anime; assieme a loro c'è pure Gora, un teppistello messo lì per fare sembrare il tutto meno serioso, sì insomma niente di nuovo.
Braccati dagli stessi Phantom e dall'esercito, il quartetto è in fuga per mettere in salvo Sana e per fare compiere a Jin la sua vendetta personale. La storia si dipanerà lungo 12 episodi in cui vedremo vari scontri con gli invincibili esoscheletri passando da un anime che sembra la storia dei ribelli contro l'oppressione a qualcosa di diverso, forse troppo rispetto alle premesse, con un finale strano in cui il nemico muore soffocato dalla sua stessa ambizione.
I phantom inizialmente sembrano soldati invincibili, poi quando non servono muoiono facilmente, lo stesso dicasi per i gladiators, schivano colpi, affettano soldati per poi venire trafitti da munizioni a dardi - mah!
Concludendo, a parte la scarsa originalità, che sta diventano sempre più la norma negli ultimi anni, quest'anime non è ne carne ne pesce, si lascia guardare, ma non eccelle in nulla. Voto: 5 e mezzo.
Il Giappone è uno dei pochi paesi sopravvissuti a un terribile disastro ambientale. Questo è stato possibile grazie agli studi su un particolare tipo di tecnologia, che si rivela fondamentale per la ripresa del paese. Ripresa che però non è a vantaggio di tutti: solo le persone che effettivamente sono al potere beneficiano di questa ripresa, mentre i poveri vengono emarginati e tenuti al di fuori delle mura cittadine.
Le autorità governative, usufruendo del proprio potere, decidono di utilizzare le nuove tecnologie in campo militare. Questa decisione li porta ad avere sì una grande potenza, ma proprio per questo motivo si scatena una rappresaglia da parte dell'Unione Asiatica. Dopo innumerevoli perdite, le due fazioni decidono di porre fine al conflitto, e le forze militari giapponesi vengono dirottate al controllo dei poveri del paese che provano a ribellarsi.
È in questo clima di repressione che assistiamo alla disperata fuga di una coppia, un ragazzo e una bambina, Jin e Sana, attraverso le strade della città. Questa fuga si risolverà con il salvataggio dei due da parte di un secondo ragazzo, Jo.
Da queste premesse prendono il via le avventure narrate in Innocent Venus.
Il character design di questa serie è nella norma, essendo semplice e gradevole, senza però avere particolari punti di forza, con personaggi forse troppo standardizzati e piatti. Così come è standardizzato e piatto il mecha design, che non offre spunti di particolare interesse, ma che in ogni caso si fa apprezzare per le scelte stilistiche semplici ma efficaci, come la realizzazione dei mecha Gladiators. Per questi, come per tutti gli altri mezzi meccanici, si è optato per un'animazione in CG, di livello discreto, ma nulla più, che rende i movimenti dei mezzi, siano essi mecha o semplici veicoli, un po' rigidi e impacciati.
Le musiche le ho trovate anonime e senza personalità, a parte forse l'opening, che dovrebbe essere una sorta di pop elettronico. È orecchiabile ma nulla di più. Diciamo che è più facile che la si dimentichi piuttosto che rimanga in testa.
Nota positiva per l'uso dei colori, la maggior parte delle volte scuri e pesanti, a sottolineare bene l'atmosfera cupa e oppressiva che si respira.
Fin qui sembrerebbe che Innocent Venus sia da evitare, invece trovo che, a parte certi piccoli difetti, la serie sia piacevole da vedere, almeno per passare un po' di tempo. La trama scorre senza intoppi e senza particolari punti morti, e ciò è dovuto anche alla durata della serie, la quale in alcuni punti propone anche degli interessanti sviluppi che di certo non lasceranno indifferenti.
In definitiva Innocent Venus è un anime che si lascia guardare senza pretese, offrendo un paio d'ore d'intrattenimento. Insomma, Innocent Venus si potrebbe definire con le parole che ho usato anche in precedenza, e che ne riassumono le caratteristiche: semplice ma efficace.
Le autorità governative, usufruendo del proprio potere, decidono di utilizzare le nuove tecnologie in campo militare. Questa decisione li porta ad avere sì una grande potenza, ma proprio per questo motivo si scatena una rappresaglia da parte dell'Unione Asiatica. Dopo innumerevoli perdite, le due fazioni decidono di porre fine al conflitto, e le forze militari giapponesi vengono dirottate al controllo dei poveri del paese che provano a ribellarsi.
È in questo clima di repressione che assistiamo alla disperata fuga di una coppia, un ragazzo e una bambina, Jin e Sana, attraverso le strade della città. Questa fuga si risolverà con il salvataggio dei due da parte di un secondo ragazzo, Jo.
Da queste premesse prendono il via le avventure narrate in Innocent Venus.
Il character design di questa serie è nella norma, essendo semplice e gradevole, senza però avere particolari punti di forza, con personaggi forse troppo standardizzati e piatti. Così come è standardizzato e piatto il mecha design, che non offre spunti di particolare interesse, ma che in ogni caso si fa apprezzare per le scelte stilistiche semplici ma efficaci, come la realizzazione dei mecha Gladiators. Per questi, come per tutti gli altri mezzi meccanici, si è optato per un'animazione in CG, di livello discreto, ma nulla più, che rende i movimenti dei mezzi, siano essi mecha o semplici veicoli, un po' rigidi e impacciati.
Le musiche le ho trovate anonime e senza personalità, a parte forse l'opening, che dovrebbe essere una sorta di pop elettronico. È orecchiabile ma nulla di più. Diciamo che è più facile che la si dimentichi piuttosto che rimanga in testa.
Nota positiva per l'uso dei colori, la maggior parte delle volte scuri e pesanti, a sottolineare bene l'atmosfera cupa e oppressiva che si respira.
Fin qui sembrerebbe che Innocent Venus sia da evitare, invece trovo che, a parte certi piccoli difetti, la serie sia piacevole da vedere, almeno per passare un po' di tempo. La trama scorre senza intoppi e senza particolari punti morti, e ciò è dovuto anche alla durata della serie, la quale in alcuni punti propone anche degli interessanti sviluppi che di certo non lasceranno indifferenti.
In definitiva Innocent Venus è un anime che si lascia guardare senza pretese, offrendo un paio d'ore d'intrattenimento. Insomma, Innocent Venus si potrebbe definire con le parole che ho usato anche in precedenza, e che ne riassumono le caratteristiche: semplice ma efficace.
"Innocent Venus" non mantiene alta né squilibra la bandiera della branca fantascientifica degli anime, ma si attiene a quei livelli ormai standardizzati di animazione degli ultimi dieci anni: qualità visiva; contenuti riciclati.
Purtroppo, questa serie del 2006, che sembra partire col piede giusto, per via di un atteggiamento piuttosto maturo dimostrato fin dai primi, violenti minuti, si perde poi in divagazioni confusionarie e altrettanto sterili, che infondono alla trama tanto disordine e nient'altro.
L'elemento cardine viene quindi eroso alla base dopo qualche situazione più o meno ragguardevole.
La causa e il fine delle vicende non vengono mai chiarite se non nelle ultime tappe, rivelandosi inoltre per nulla sorprendenti. Si tratta difatti di saldare insieme elementi di precedenti produzioni: una su tutte, "Neon Genesis Evangelion", da cui è facile ritrarre un' "influenza" piuttosto marcata.
I personaggi non sono tuttavia sgradevoli: aiutati soprattutto dal design, versatile in base a gusti differenti, essi danno prova di una buona caratterizzazione, anche psicologica.
La realizzazione grafica è molto buona nel complesso, ma ciò si deve anche e soprattutto all'ottimo impiego della grafica computerizzata, che non costituisce mai un ostacolo per il quadro circostante.
Davvero eccellente l'impiego di colori e ombre, che probabilmente costituiscono il punto di forza di questa cornice visiva.
Musicalmente, non c'è molto da imputare se non una percepibile anonimia, ma nulla di grave, visto lo stato già di per sé impersonale della serie.
In conclusione, si tratta di un anime che non propone nulla di nuovo, né a livello di ambientazione né di trama, ma che per fortuna non si scosta dall'orientamento pressoché adulto dei contenuti.
Discreto.
Purtroppo, questa serie del 2006, che sembra partire col piede giusto, per via di un atteggiamento piuttosto maturo dimostrato fin dai primi, violenti minuti, si perde poi in divagazioni confusionarie e altrettanto sterili, che infondono alla trama tanto disordine e nient'altro.
L'elemento cardine viene quindi eroso alla base dopo qualche situazione più o meno ragguardevole.
La causa e il fine delle vicende non vengono mai chiarite se non nelle ultime tappe, rivelandosi inoltre per nulla sorprendenti. Si tratta difatti di saldare insieme elementi di precedenti produzioni: una su tutte, "Neon Genesis Evangelion", da cui è facile ritrarre un' "influenza" piuttosto marcata.
I personaggi non sono tuttavia sgradevoli: aiutati soprattutto dal design, versatile in base a gusti differenti, essi danno prova di una buona caratterizzazione, anche psicologica.
La realizzazione grafica è molto buona nel complesso, ma ciò si deve anche e soprattutto all'ottimo impiego della grafica computerizzata, che non costituisce mai un ostacolo per il quadro circostante.
Davvero eccellente l'impiego di colori e ombre, che probabilmente costituiscono il punto di forza di questa cornice visiva.
Musicalmente, non c'è molto da imputare se non una percepibile anonimia, ma nulla di grave, visto lo stato già di per sé impersonale della serie.
In conclusione, si tratta di un anime che non propone nulla di nuovo, né a livello di ambientazione né di trama, ma che per fortuna non si scosta dall'orientamento pressoché adulto dei contenuti.
Discreto.
Decisamente uno dei più bei anime mai visti, e ne ho visti parecchi. La storia è straordinaria e i disegni ottimi. Un mecha design eccellente completa la formula. Giusta anche la scelta di fare una serie breve. L'atmosfera è decisamente noir ma è consigliato vivamente a chi ha voglia di una storia più bella e sentimentale del solito.
L'ennesimo anime con risvolti interessantissimi, ma poche puntate per mettere carne al fuoco e se lo si fa pochissimo tempo per chiarire le varie situazioni psicologiche e della trama in generale. La storia è ambientata nel 2010, dopo alcuni eventi catastrofici che hanno diviso la popolazione mondiale e demarcato ancora di più la linea fra ricchi e poveri, agiati e sfortunati, Logos e Revenus. Le forze armate possiedono armi di distruzione simili ad armature robotiche che amplificano il potere dell'uomo, e dietro di esse vi si cela un terrificante segreto.
Un anime sulla diversità delle razze e sull'odio che può provocare la guerra, personaggi davvero ben caratterizzati anche se molte idee rimangono solo spunti e null'altro. La fine è troppo veloce e non all'altezza di tutto il resto. disegni molto belli, CG un pò meno, opening emozionante.
Un anime sulla diversità delle razze e sull'odio che può provocare la guerra, personaggi davvero ben caratterizzati anche se molte idee rimangono solo spunti e null'altro. La fine è troppo veloce e non all'altezza di tutto il resto. disegni molto belli, CG un pò meno, opening emozionante.
Poteva essere fatto meglio. Belle le musiche e i disegni.
Personaggi ben caratterizzati, peccato per la durata, alcuni temi potevano essere affrontati meglio e più approfonditamente se l'anime fosse stato di 20 episodi.
Forse mi sbaglierò, ma il finale fa intendere che ci potrebbe essere (speriamo) un seguito?
Comunque, anche se non è un capolavoro, è da vedere.
Personaggi ben caratterizzati, peccato per la durata, alcuni temi potevano essere affrontati meglio e più approfonditamente se l'anime fosse stato di 20 episodi.
Forse mi sbaglierò, ma il finale fa intendere che ci potrebbe essere (speriamo) un seguito?
Comunque, anche se non è un capolavoro, è da vedere.
Ho appena terminato di vedere questa serie ed ecco le mie conclusioni:
La storia non è delle piu originali, anche se contiene dei punti indediti.
Il character desing è molto ben curato, riuscendo a mischiare personaggi molto espressivi e ben animati con altri disegnati in modo molto Kawaii (vedi Gora e Sana) Per quanto riguarda il mechea design e il mecha animation è stata usata moltissimo (quasi comletamente) la computer grafica, anche se devo dire che è molto ben curata.
L'anime tratta temi molto forti e a tratti incredibilmente crudeli, con costanti spargimenti di sangue e scene di lotta molto realistiche, ma in un prodotto del genere non poteva essere altrimenti.
Ottima l'idea dei produttori di sviluppare la serie su 12 episodi, ma purtroppo, il background di alcuni personaggi fondamentali, come ad esempio JO, ne ha risentito moltissimo, rendendo la storia a tratti difficile da seguire e da comprendere, specialmente negli ultimi tre episodi. Spero che la produzione si degni di rilasciare un OAV a mo' di prequel, che approfondisca un po' di piu la vita dei vari personaggi principali lasciati troppo nell' oscurita.
La storia non è delle piu originali, anche se contiene dei punti indediti.
Il character desing è molto ben curato, riuscendo a mischiare personaggi molto espressivi e ben animati con altri disegnati in modo molto Kawaii (vedi Gora e Sana) Per quanto riguarda il mechea design e il mecha animation è stata usata moltissimo (quasi comletamente) la computer grafica, anche se devo dire che è molto ben curata.
L'anime tratta temi molto forti e a tratti incredibilmente crudeli, con costanti spargimenti di sangue e scene di lotta molto realistiche, ma in un prodotto del genere non poteva essere altrimenti.
Ottima l'idea dei produttori di sviluppare la serie su 12 episodi, ma purtroppo, il background di alcuni personaggi fondamentali, come ad esempio JO, ne ha risentito moltissimo, rendendo la storia a tratti difficile da seguire e da comprendere, specialmente negli ultimi tre episodi. Spero che la produzione si degni di rilasciare un OAV a mo' di prequel, che approfondisca un po' di piu la vita dei vari personaggi principali lasciati troppo nell' oscurita.
Un anime ben costruito a livello di trama e senza momenti inutili (anche perché è molto breve). E' una buona storia di guerra, con bei combattimenti e risvolti inaspettati davvero interessanti. I disegni non sono niente di particolare, ma ben fatti. I mecha sono fatti al computer, ma si mescolano abbastanza bene col disegno. C'è poco tempo per conoscere i personaggi, ma si rivelano abbastanza interessanti. La puntata finale si risolve forse troppo velocemente, con una puntata in più si sarebbe chiarito meglio tutto.
In conclusione, la serie non è una di quelle che ti rimangono nel cuore, ma è sicuramente piacevole. Il voto in realtà doveva essere qualcosa fra il sette e l'otto, ma non si poteva quindi è rimasto così.
In conclusione, la serie non è una di quelle che ti rimangono nel cuore, ma è sicuramente piacevole. Il voto in realtà doveva essere qualcosa fra il sette e l'otto, ma non si poteva quindi è rimasto così.
Era cominciato bene. Il disegno non era eccezionale, ma i combattimenti non erano niente male. Neon Genesis Evangelion comunque la fa ancora da padrone, anche se in questo cartone ho visto qualcosa di nuovo. Ma poi la storia ha stagnato un po' ed anche i diversi colpi di scena non hanno risollevato la trama. Il finale poi non mi è piaciuto per niente. Insomma: tanti spunti, ma organizzati male.
TRAMA
Nel 2O1O d.C. a causa di un improvviso sconvolgimento climatico, una serie di uragani colpirono simultaneamente il globo terrestre provocandone uno stravolgimento geofisico. In quei giorni, 5 miliardi di persone perirono e il mondo come lo conoscevamo scomparve. La civiltà umana entrò in un'era caotica; i sopravvissuti si organizzarono in due fazioni : i più ricchi formarono la classe dirigente, denominata “Logos”, per i quali fu come se non fosse successo nulla, mantennero la loro posizione di forza grazie al controllo dell’esercito e allo sviluppo tecnologico delle armi. I poveri, detti “Revenus”, furono invece esiliati e costretti a vivere all'esterno delle aree economiche sviluppate.
La nostra storia si sviluppa più in particolare nel jappone del dopo catastrofe, dove Jin e Jo, due disertori di un corpo armato speciale denominato Phantom, forza organizzata al servizio dei Logos che affronta i combattimenti attraverso l’utilizzo dei cosiddetti Gladiators, (particolari esoscheletri in metallo capaci di entrare in simbiosi con il pilota), sono in fuga con il compito di proteggere Sana, una misteriosa ragazzina. Molte persone sono interessate a lei...
GIUDIZIO TECNICO
Dal punto di vista visivo, Innocent Venus rientra nella media delle produzioni odierne per quanto concerne la parte “disegnata”; in particolare mi è piaciuto il disegno Kawai di Venus e del “mangiarospi”, il personaggio comico della serie; ciò che invece mi ha dato parecchio fastidio è l’utilizzo di una Computer Grafica, secondo me tuttaltro che di ottimo livello, completamente stonata rispetto all’insieme, in riferimento ad ogni mezzo tecnologico che fa la sua apparizione in scena e soprattutto ai mecha, davvero ma proprio davvero inguardabili.
Il sonoro è discreto, non conosco il jappo, ma l’intonazione delle voci a seconda dell’umore della scena, è sempre più che azzeccato come del resto lo sono le musiche generalmente utilizzate, la sigla finale, inoltre, è un piccolo capolavoro che ogni amante di Emo-core saprà certamente apprezzare.
Il punto di maggior pregio di questo anime però è lo svolgimento della trama nei primi 9 episodi, dove il tutto viene raccontato con semplicità e maestria, tanto che, pur non essendo un amante di questo genere, mi sono ritrovato veramente coinvolto e curioso come poche volte mi è capitato; l’apice è il colpo di scena presentato alla nona puntata; il discorso è, però, che dopo aver sapientemente instillato curiosità, dopo aver illuso lo spettatore di chissà quali risposte, cosa ci combinano gli autori? Ebbene sì, rovinano il tutto con soli tre episodi infarciti di banalità e superficialità, lasciandoci con l’amaro in bocca.
Avrebbe potuto essere un piccolo gioiellino, ma lo si è rivelato solo a metà. Non è sconsigliato, intendiamoci, ma manca di quel qualcosa che lo avrebbe reso un Must. Peccato…
Nel 2O1O d.C. a causa di un improvviso sconvolgimento climatico, una serie di uragani colpirono simultaneamente il globo terrestre provocandone uno stravolgimento geofisico. In quei giorni, 5 miliardi di persone perirono e il mondo come lo conoscevamo scomparve. La civiltà umana entrò in un'era caotica; i sopravvissuti si organizzarono in due fazioni : i più ricchi formarono la classe dirigente, denominata “Logos”, per i quali fu come se non fosse successo nulla, mantennero la loro posizione di forza grazie al controllo dell’esercito e allo sviluppo tecnologico delle armi. I poveri, detti “Revenus”, furono invece esiliati e costretti a vivere all'esterno delle aree economiche sviluppate.
La nostra storia si sviluppa più in particolare nel jappone del dopo catastrofe, dove Jin e Jo, due disertori di un corpo armato speciale denominato Phantom, forza organizzata al servizio dei Logos che affronta i combattimenti attraverso l’utilizzo dei cosiddetti Gladiators, (particolari esoscheletri in metallo capaci di entrare in simbiosi con il pilota), sono in fuga con il compito di proteggere Sana, una misteriosa ragazzina. Molte persone sono interessate a lei...
GIUDIZIO TECNICO
Dal punto di vista visivo, Innocent Venus rientra nella media delle produzioni odierne per quanto concerne la parte “disegnata”; in particolare mi è piaciuto il disegno Kawai di Venus e del “mangiarospi”, il personaggio comico della serie; ciò che invece mi ha dato parecchio fastidio è l’utilizzo di una Computer Grafica, secondo me tuttaltro che di ottimo livello, completamente stonata rispetto all’insieme, in riferimento ad ogni mezzo tecnologico che fa la sua apparizione in scena e soprattutto ai mecha, davvero ma proprio davvero inguardabili.
Il sonoro è discreto, non conosco il jappo, ma l’intonazione delle voci a seconda dell’umore della scena, è sempre più che azzeccato come del resto lo sono le musiche generalmente utilizzate, la sigla finale, inoltre, è un piccolo capolavoro che ogni amante di Emo-core saprà certamente apprezzare.
Il punto di maggior pregio di questo anime però è lo svolgimento della trama nei primi 9 episodi, dove il tutto viene raccontato con semplicità e maestria, tanto che, pur non essendo un amante di questo genere, mi sono ritrovato veramente coinvolto e curioso come poche volte mi è capitato; l’apice è il colpo di scena presentato alla nona puntata; il discorso è, però, che dopo aver sapientemente instillato curiosità, dopo aver illuso lo spettatore di chissà quali risposte, cosa ci combinano gli autori? Ebbene sì, rovinano il tutto con soli tre episodi infarciti di banalità e superficialità, lasciandoci con l’amaro in bocca.
Avrebbe potuto essere un piccolo gioiellino, ma lo si è rivelato solo a metà. Non è sconsigliato, intendiamoci, ma manca di quel qualcosa che lo avrebbe reso un Must. Peccato…
Metti due ribelli di un gruppo speciale dell'esercito, metti una ragazzina rimasta orfana ed inseguita da tutti... aggiungi poi un curioso ragazzino che sembra uscito da un circo... ed il gioco è fatto.
Jin e Jo, disertori della Phantom, salvano Sana durante un volo, e apparentemente la rapiscono.
Da qui comincia il loro viaggio alla scoperta del segreto di Sana, braccata dall'esercito, e delle intenzioni di Jin, che ha promesso allo stesso padre della bimba di proteggerla a qualsiasi costo. Intrigante.
Jin e Jo, disertori della Phantom, salvano Sana durante un volo, e apparentemente la rapiscono.
Da qui comincia il loro viaggio alla scoperta del segreto di Sana, braccata dall'esercito, e delle intenzioni di Jin, che ha promesso allo stesso padre della bimba di proteggerla a qualsiasi costo. Intrigante.
Una serie più che discreta.
I suoi punti di forza sono in primo luogo la pregevole qualità del disegno, e poi senz'altro l'ottima trama, mai troppo complicata e con momenti di calma e di azione perfettamente bilanciati. Un grosso colpo di scena arriva poi a metà serie a rendere le cose ancora più interessanti. Musiche e sigle nella media.
Nel complesso, non un capolavoro ma certamente uno di quegli anime che non si dimenticano. Da vedere.
I suoi punti di forza sono in primo luogo la pregevole qualità del disegno, e poi senz'altro l'ottima trama, mai troppo complicata e con momenti di calma e di azione perfettamente bilanciati. Un grosso colpo di scena arriva poi a metà serie a rendere le cose ancora più interessanti. Musiche e sigle nella media.
Nel complesso, non un capolavoro ma certamente uno di quegli anime che non si dimenticano. Da vedere.
Che spettacolo! Che musiche! Davvero un anime bellissimo, peccato solo che il finale sia un po' scialbo. I combattimenti, sebbene realizzati con un'evidente computer grafica, lasciano davvero di stucco.
Ma io sono estasiato dalle musiche, così orientali ed allo stesso tempo alternative....cavolo, peccato che sia composto da soli 12 ep.
Ma io sono estasiato dalle musiche, così orientali ed allo stesso tempo alternative....cavolo, peccato che sia composto da soli 12 ep.
Concordo pienamente con la recensione di Ellehime, vorrei aggiungere in più, che Innocent Venus può vantare anche superbe colonne sonore e colpi di scena davvero inaspettati e srprendenti.
Sono stupito di quanto poco recensito sia questo prodotto, poichè ritengo che sia una delle produzioni migliori che ci siano in circolazione in questo momento. Trovo, inoltre, che al di là della spettacolarità degli scontri, i rapporti umani e le sfumature sentimentali siano davvero descritti con delicatezza e tenerezza.
Ottimo da vedere.
Sono stupito di quanto poco recensito sia questo prodotto, poichè ritengo che sia una delle produzioni migliori che ci siano in circolazione in questo momento. Trovo, inoltre, che al di là della spettacolarità degli scontri, i rapporti umani e le sfumature sentimentali siano davvero descritti con delicatezza e tenerezza.
Ottimo da vedere.
Ottima caratterizzazione dei personaggi sia a livello grafico che estetico, la trama promette molto bene e trovo davvero esaltanti le scene di combattimento. Essendo una donna non posso restare poi indifferente alla bellezza del moraccione che piange quando toglie l'esoscheletro....ma a parte questo particolare frivolo, trovo che sia una serie davvero bella.
Penso poi che sia particolarmente interessante l'aspetto grottesco del nanerottolo dispettoso.
Penso poi che sia particolarmente interessante l'aspetto grottesco del nanerottolo dispettoso.