Ghost Hunt
Classico ma moderno, poco originale ma innovativo. Perchè dico ciò? Perchè questo anime riprende le avventure di un vecchio manga fine anni '90 e di una ancor più vecchia visual novel fine anni '80, percui già di base, offre storie in stile "vecchia scuola", tuttavia ha saputo modernizzare in modo eccellente, i vecchi racconti ormai ritenuti preistoria da molti.
L'anime narra di vicende di mistero e occulto, analizzate e risolte da alcuni adolescenti, in particolare da Shibuya Kazuya, un 17enne molto perspicace e intelligente (ma anche narcisista), il cui scopo è quello di risolvere casi misteriosi in cui sono presenti fantasmi, spiriti, o altre entità appartenenti al mondo dell'occulto. Il ragazzo possiede persino un qualche tipo di potere spirituale, e nelle sue missioni viene talvolta aiutato da un assistente, Lin Koujo, un personaggio molto taciturno anch'esso dotato di poteri paranormali.
A questi due ragazzi, si aggiunge ben presto la nostra bella protagonista, la 16enne Mai Taniyama, che accidentalmente rompe una telecamera appartenente ai due investigatori dell'occulto. Essa, per sdebitarsi del danno inflitto, decide di unirsi alla causa e aiutare Shibuya Kazuya nelle sue missioni da brivido e spesso anche pericolose.
La storia è divisa in diversi archi narrativi, ed ognuno racconta le missioni che affrontano i ragazzi, con il supporto di altri personaggi secondari, alcuni più presenti ed altri meno. Il percorso narrativo è davvero sublime, in genere ogni "caso" viene chiuso entro 3 o 4 episodi, senza quindi mai dilungarsi troppo, ne finire troppo presto. Tutto viene bilanciato molto bene, costruendo una storia che può potenzialmente piacere a molti spettatori.
Nonostante sia classificato come horror, in realtà l'anime non è così spaventoso, e anzi, spesso non è affatto spaventoso, e invece che l'orrore, il suo punto di forza in questo caso sono la suspance e il mistero.
L'anime gode di una composizione e di una sceneggiatura davvero magnifiche, praticamente perfette, con ottimi personaggi e ottime storie. C'è particolare attenzione per i dettagli, e il tutto è ben curato e preciso.
Anche per il suo aspetto esteriore, Ghost Hunt è di notevole e pregevole fattura: nonostante il disegno possa sembrare della "vecchia scuola", è comunque davvero eccellente, i personaggi e soprattutto i protagonisti sono molto belli, sia psicologicamente che esteticamente. L'animazione è buona, sonoro ottimo e musiche sempre azzeccate. Nota particolare per quanto riguarda la sigle, perchè sono veri e propri temi musicali e non canzoni: questa è una cosa rara per un anime di alto livello.
Anime che consiglio a chiunque piaccia l'occulto o anche solo in generale gli anime con temi "dark", perchè questo qui è davvero di ottima fattura, oggettivamente molto ben fatto e davvero degno di nota. Nonostante sia classificato come "shoujo", lo consiglio a pari merito per entrambi i sessi.
L'anime narra di vicende di mistero e occulto, analizzate e risolte da alcuni adolescenti, in particolare da Shibuya Kazuya, un 17enne molto perspicace e intelligente (ma anche narcisista), il cui scopo è quello di risolvere casi misteriosi in cui sono presenti fantasmi, spiriti, o altre entità appartenenti al mondo dell'occulto. Il ragazzo possiede persino un qualche tipo di potere spirituale, e nelle sue missioni viene talvolta aiutato da un assistente, Lin Koujo, un personaggio molto taciturno anch'esso dotato di poteri paranormali.
A questi due ragazzi, si aggiunge ben presto la nostra bella protagonista, la 16enne Mai Taniyama, che accidentalmente rompe una telecamera appartenente ai due investigatori dell'occulto. Essa, per sdebitarsi del danno inflitto, decide di unirsi alla causa e aiutare Shibuya Kazuya nelle sue missioni da brivido e spesso anche pericolose.
La storia è divisa in diversi archi narrativi, ed ognuno racconta le missioni che affrontano i ragazzi, con il supporto di altri personaggi secondari, alcuni più presenti ed altri meno. Il percorso narrativo è davvero sublime, in genere ogni "caso" viene chiuso entro 3 o 4 episodi, senza quindi mai dilungarsi troppo, ne finire troppo presto. Tutto viene bilanciato molto bene, costruendo una storia che può potenzialmente piacere a molti spettatori.
Nonostante sia classificato come horror, in realtà l'anime non è così spaventoso, e anzi, spesso non è affatto spaventoso, e invece che l'orrore, il suo punto di forza in questo caso sono la suspance e il mistero.
L'anime gode di una composizione e di una sceneggiatura davvero magnifiche, praticamente perfette, con ottimi personaggi e ottime storie. C'è particolare attenzione per i dettagli, e il tutto è ben curato e preciso.
Anche per il suo aspetto esteriore, Ghost Hunt è di notevole e pregevole fattura: nonostante il disegno possa sembrare della "vecchia scuola", è comunque davvero eccellente, i personaggi e soprattutto i protagonisti sono molto belli, sia psicologicamente che esteticamente. L'animazione è buona, sonoro ottimo e musiche sempre azzeccate. Nota particolare per quanto riguarda la sigle, perchè sono veri e propri temi musicali e non canzoni: questa è una cosa rara per un anime di alto livello.
Anime che consiglio a chiunque piaccia l'occulto o anche solo in generale gli anime con temi "dark", perchè questo qui è davvero di ottima fattura, oggettivamente molto ben fatto e davvero degno di nota. Nonostante sia classificato come "shoujo", lo consiglio a pari merito per entrambi i sessi.
"Ghost Hunt", opera del 2006 (l'uscita del manga risale però a molto prima), è certamente un anime rivolto ai ragazzi, da non prendere troppo sul serio, e lo si nota dopo poco tempo. Le avventure di un gruppo di medium, detective ed esorcisti, accompagnati da una normale studentessa delle superiori, entrata quasi per caso nelle loro fila, e, man mano, scopertasi capace di scagliare piccoli incantesimi, non brilla particolarmente, né incuriosisce oltremodo lo spettatore, cascando spesso e volentieri in banalità e forzature alquanto compromettenti. La struttura episodica non segue, inoltre, un unico intreccio narrativo, limitandosi alla divisione, in due o più parti, di varie vicende da raccontare, che, salvo poche sorprese, non eccellono certo in dinamismo, piuttosto, rischiano di peccare di monotonia.
Preposto ciò, la narrazione spezzettata non lascia presagire sviluppi notevoli, anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, che, in ogni caso, riescono a ispirare simpatia, rimanendo uno degli elementi migliori della serie.
Spiccano, comunque, tra i protagonisti, soltanto nomi come Mai, Kazuya, o Bou-san, a dispetto dei restanti, permanentemente sottotono (John-san su tutti).
Purtroppo, nemmeno le animazioni standard e i disegni piatti, né le ambientazioni poco varie e il chara-design più o meno anonimo, facilitano la situazione, mentre sono, probabilmente, le musiche, ben studiate, a uscire a testa alta da una tela di imperfezioni tecniche piuttosto evidenti - ma niente di aberrante, comunque.
La peggiore mancanza della serie si evidenzia, paradossalmente, nell'incapacità d'inquietare: fatto abbastanza grave, per un'opera di stampo horror. Ma non è detto che alcune sfaccettature dei singoli accaduti, che si sviluppano tra flashback e fantasticherie varie, non possano indurre un pubblico docile e facilmente accontentabile alla meditazione.
L'anime è, nel complesso, lontano dalla sufficienza, e quindi sconsigliabile a chiunque cerchi atmosfere realmente agghiaccianti.
Preposto ciò, la narrazione spezzettata non lascia presagire sviluppi notevoli, anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, che, in ogni caso, riescono a ispirare simpatia, rimanendo uno degli elementi migliori della serie.
Spiccano, comunque, tra i protagonisti, soltanto nomi come Mai, Kazuya, o Bou-san, a dispetto dei restanti, permanentemente sottotono (John-san su tutti).
Purtroppo, nemmeno le animazioni standard e i disegni piatti, né le ambientazioni poco varie e il chara-design più o meno anonimo, facilitano la situazione, mentre sono, probabilmente, le musiche, ben studiate, a uscire a testa alta da una tela di imperfezioni tecniche piuttosto evidenti - ma niente di aberrante, comunque.
La peggiore mancanza della serie si evidenzia, paradossalmente, nell'incapacità d'inquietare: fatto abbastanza grave, per un'opera di stampo horror. Ma non è detto che alcune sfaccettature dei singoli accaduti, che si sviluppano tra flashback e fantasticherie varie, non possano indurre un pubblico docile e facilmente accontentabile alla meditazione.
L'anime è, nel complesso, lontano dalla sufficienza, e quindi sconsigliabile a chiunque cerchi atmosfere realmente agghiaccianti.
La serie animata “Ghost Hunt”, realizzata dal prestigioso studio J.C.Staff e uscita in Giappone nel 2006, si basa sul Manga di Shiho Inada, a sua volta tratto dalla serie di romanzi di Fuyumi Ono, scrittrice famosa nel Sol Levante per le sue saghe fantasy. Si tratta di dieci romanzi scritti fino ad ora. L’Anime, articolato in 25 episodi, si ferma ai racconti del sesto romanzo.
A Tokyo, nel famoso quartiere di Shibuya, esiste un ufficio che risolve con competenza e professionalità ogni caso riguardante spiriti e fenomeni paranormali. Direttore della “Shibuya Psychic Research” è Kazuya Shibuya, un enigmatico quanto carismatico ragazzo di 17 anni, la cui vita e il cui passato sono avvolti nel mistero. L’unica cosa che sappiamo di lui è che svolge la professione di “investigatore del paranormale” e che per far questo si avvale non di particolari poteri, ma dell’uso freddo e lucido della logica e di sofisticati strumenti scientifici quali telecamere a raggi infrarossi, termografi e sismografi. Nel primo episodio, Mai, una studentessa delle superiori dal carattere solare e i modi schietti, quando fa la conoscenza di Kazuya Shibuya si rivolge a lui scherzosamente chiamandolo “Naru-chan” per via dell’atteggiamento “narcisistico” ed egocentrico del ragazzo. Sentendosi chiamare in quel modo Naru ha una reazione di grande stupore, perché Mai senza saperlo ha pronunciato il suo vero nome. L’unico personaggio che fin dall’inizio è a conoscenza della vera identità di Naru è Lin, il suo taciturno e fidato assistente. Per risolvere i casi più complessi Naru spesso chiede aiuto a un gruppo di sensitivi: il simpatico monaco buddhista Bou-san, la solenne sacerdotessa shintoista Ayako, il giovane sacerdote cattolico dal sorriso gentile John Brown, la graziosa medium Masako.
Se in “Haibane Renmei” vi era la creazione di un luogo come espressione di uno stato d’animo e in “Ghost Hound” la ricerca di un significato etico-morale attraverso la spiegazione scientifica, in “Ghost Hunt” ritroviamo le tradizionali atmosfere di un racconto del mistero. Telepatia, chiaroveggenza, psicocinesi, spiritualismo shintoista, divinazione, esorcismo, capacità di comunicare con gli spiriti, giaculatorie e formule magiche sono il ricco repertorio cui Fuyumi Ono attinge per indagare il soprannaturale.
L’autrice propone temi legati al trascendente con un atteggiamento che denota curiosità e composta partecipazione. Le capacità mistiche e la sensibilità spirituale dei personaggi vengono descritte con genuino rispetto verso la fede che essi rappresentano.
Ed è proprio il legame di fiducia e di amicizia che si instaura tra i personaggi che l’autrice vuole mettere in evidenza, pur considerando le incomprensioni e le difficoltà di rapportarsi che possono sorgere all’interno di un gruppo di persone così eterogeneo. Ciascuno dei personaggi possiede una propria peculiare sensibilità e un particolare talento che, se necessario, viene messo a servizio degli altri. Investigare il soprannaturale, dunque, diventa il pretesto dell’autrice per raccontare un sentimento comune.
Inquietante il caso de “Il labirinto macchiato di sangue”, ambientato in una misteriosa e oscura villa piena di passaggi segreti. Per il susseguirsi incalzante dei momenti di suspense e per la descrizione angosciante e deformante della realtà vista attraverso il potere surreale dell’incubo, questo caso ricorda uno dei racconti del terrore dello scrittore americano Edgar Allan Poe (1809-1849), il quale faceva confluire nella paura tutta la gamma delle ambizioni e delle passioni umane.
Malinconico e struggente l’episodio dedicato al Natale, che si conclude con l’immagine bella e commovente di una chiesa ricoperta di candida neve. La neve bianca scende dal cielo donando una visione di abbagliante purezza.
In questa alternanza di luci e ombre “Ghost Hunt” cerca di trovare il suo equilibrio, tracciando infine un sentiero luminoso che conduce al di là delle tenebre.
A Tokyo, nel famoso quartiere di Shibuya, esiste un ufficio che risolve con competenza e professionalità ogni caso riguardante spiriti e fenomeni paranormali. Direttore della “Shibuya Psychic Research” è Kazuya Shibuya, un enigmatico quanto carismatico ragazzo di 17 anni, la cui vita e il cui passato sono avvolti nel mistero. L’unica cosa che sappiamo di lui è che svolge la professione di “investigatore del paranormale” e che per far questo si avvale non di particolari poteri, ma dell’uso freddo e lucido della logica e di sofisticati strumenti scientifici quali telecamere a raggi infrarossi, termografi e sismografi. Nel primo episodio, Mai, una studentessa delle superiori dal carattere solare e i modi schietti, quando fa la conoscenza di Kazuya Shibuya si rivolge a lui scherzosamente chiamandolo “Naru-chan” per via dell’atteggiamento “narcisistico” ed egocentrico del ragazzo. Sentendosi chiamare in quel modo Naru ha una reazione di grande stupore, perché Mai senza saperlo ha pronunciato il suo vero nome. L’unico personaggio che fin dall’inizio è a conoscenza della vera identità di Naru è Lin, il suo taciturno e fidato assistente. Per risolvere i casi più complessi Naru spesso chiede aiuto a un gruppo di sensitivi: il simpatico monaco buddhista Bou-san, la solenne sacerdotessa shintoista Ayako, il giovane sacerdote cattolico dal sorriso gentile John Brown, la graziosa medium Masako.
Se in “Haibane Renmei” vi era la creazione di un luogo come espressione di uno stato d’animo e in “Ghost Hound” la ricerca di un significato etico-morale attraverso la spiegazione scientifica, in “Ghost Hunt” ritroviamo le tradizionali atmosfere di un racconto del mistero. Telepatia, chiaroveggenza, psicocinesi, spiritualismo shintoista, divinazione, esorcismo, capacità di comunicare con gli spiriti, giaculatorie e formule magiche sono il ricco repertorio cui Fuyumi Ono attinge per indagare il soprannaturale.
L’autrice propone temi legati al trascendente con un atteggiamento che denota curiosità e composta partecipazione. Le capacità mistiche e la sensibilità spirituale dei personaggi vengono descritte con genuino rispetto verso la fede che essi rappresentano.
Ed è proprio il legame di fiducia e di amicizia che si instaura tra i personaggi che l’autrice vuole mettere in evidenza, pur considerando le incomprensioni e le difficoltà di rapportarsi che possono sorgere all’interno di un gruppo di persone così eterogeneo. Ciascuno dei personaggi possiede una propria peculiare sensibilità e un particolare talento che, se necessario, viene messo a servizio degli altri. Investigare il soprannaturale, dunque, diventa il pretesto dell’autrice per raccontare un sentimento comune.
Inquietante il caso de “Il labirinto macchiato di sangue”, ambientato in una misteriosa e oscura villa piena di passaggi segreti. Per il susseguirsi incalzante dei momenti di suspense e per la descrizione angosciante e deformante della realtà vista attraverso il potere surreale dell’incubo, questo caso ricorda uno dei racconti del terrore dello scrittore americano Edgar Allan Poe (1809-1849), il quale faceva confluire nella paura tutta la gamma delle ambizioni e delle passioni umane.
Malinconico e struggente l’episodio dedicato al Natale, che si conclude con l’immagine bella e commovente di una chiesa ricoperta di candida neve. La neve bianca scende dal cielo donando una visione di abbagliante purezza.
In questa alternanza di luci e ombre “Ghost Hunt” cerca di trovare il suo equilibrio, tracciando infine un sentiero luminoso che conduce al di là delle tenebre.
Interessante è l'unica parola che mi viene da dire dopo aver visto questi episodi(spero sempre in una seconda serie). La storia ti coinvolge fin da subito, le storie di fantasmi in Giappone sono molto raccontate, la maggior parte dei film horror orientali parla proprio di questo. In questo anime vengono spiegati molto bene i vari tipi di fenomeni paranormali, anche i poteri ESP, le maledizioni etc. L'ho trovato istruttivo in certi frangenti per me che adoro le Ghost's stories.
L'anime ci presenta mano a mano i vari personaggi: un monaco, una sacerdotessa, un prete esorcista, una medium, un cacciatore di fantasmi, un medium cinese e Mai. Si aggiungo al gruppo in qualche puntata anche uno studente e la "professoressa" di Naru-chan. Questo folto e variopinto gruppo verrà ingaggiato dai "clienti" per risolvere casi paranormali difficili.
C'è spazio per l'amore, l'amicizia, il rancore, la rabbia, l'odio, la gelosia, angoscia, terrore, sgomento ed anche tante risate. Il tutto condito con la bellezza e l'essere cool del protagonista maschile, Kazuya Shibuya, ovvero Naru-chan. Guardatelo, ve ne innamorerete!
L'anime ci presenta mano a mano i vari personaggi: un monaco, una sacerdotessa, un prete esorcista, una medium, un cacciatore di fantasmi, un medium cinese e Mai. Si aggiungo al gruppo in qualche puntata anche uno studente e la "professoressa" di Naru-chan. Questo folto e variopinto gruppo verrà ingaggiato dai "clienti" per risolvere casi paranormali difficili.
C'è spazio per l'amore, l'amicizia, il rancore, la rabbia, l'odio, la gelosia, angoscia, terrore, sgomento ed anche tante risate. Il tutto condito con la bellezza e l'essere cool del protagonista maschile, Kazuya Shibuya, ovvero Naru-chan. Guardatelo, ve ne innamorerete!
I cartoni come questo servono a fare i paragoni con quelli decisamente più belli!
Ho smesso di guardarlo dopo poco perché se alla quarta puntata un anime ancora non ti ha preso, allora non si tratta di un buon lavoro.
Una squadra numerosa assemblata più o meno casualmente dal preside di una scuola, non si sa con quali fondi, deve investigare su strani fatti che accadono nei pressi della scuola, in un edificio dove oggetti si muovono da soli, si sentono rumori inspiegabili e fenomeni di questo tipo che vengono etichettati come paranormali.
La storia tuttavia sembra non procedere, una trama che si basa sul nulla continua a riempire venti minuti di noia mortale fra le spiegazioni addotte prima di un personaggio poi dell'altro.
Considerato il tema del paranormale, fantasmi e simili, quantomeno uno si aspetta di essere attirato dal mistero ma così non è stato guardando Ghost Hunt. Insomma si trova di meglio, per quanto mi riguarda non ve lo consiglio.
Ho smesso di guardarlo dopo poco perché se alla quarta puntata un anime ancora non ti ha preso, allora non si tratta di un buon lavoro.
Una squadra numerosa assemblata più o meno casualmente dal preside di una scuola, non si sa con quali fondi, deve investigare su strani fatti che accadono nei pressi della scuola, in un edificio dove oggetti si muovono da soli, si sentono rumori inspiegabili e fenomeni di questo tipo che vengono etichettati come paranormali.
La storia tuttavia sembra non procedere, una trama che si basa sul nulla continua a riempire venti minuti di noia mortale fra le spiegazioni addotte prima di un personaggio poi dell'altro.
Considerato il tema del paranormale, fantasmi e simili, quantomeno uno si aspetta di essere attirato dal mistero ma così non è stato guardando Ghost Hunt. Insomma si trova di meglio, per quanto mi riguarda non ve lo consiglio.
Ghost Hunt è un anime che mi ha catturato! La storia di base è piuttosto semplice: tutto inizia in una scuola giapponese in cui si ha un tipico edificio abbandonato in cui avvengono fatti inspiegabili. La protagonista, Mai, è un'alunna della scuola e insieme a delle compagne incontra l'affascinante Naru (oddio, a me non piace molto ma è questione di gusti immagino), che pur essendo un sedicenne, è a capo della "Shibuya Psychic Research" una società che indaga sui fenomeni paranormali. Ovviamente è stato chiamato dalla scuola per un indagine sul misterioso edificio. Non vi dico come si conclude in primo ciclo di episodi ma comunque Mai è costretta a dare una mano nelle indagini a causa di un piccolo incidente e poi viene contattata da Naru che le chiede di lavorare par-time presso la sua agenzia. Da qui in avanti si incontrano vari personaggi (esorcisti, sacerdotesse, medium ecc) e ci saranno indagini su vari casi con una trattazione molto attenta e particolareggiata del paranormale. Questo anime è un horror e ha delle ambientazioni molto ben costruite. I momenti di crisi e di tensione sono resi benissimo, tanto che è stato il primo anime a mettermi paura. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e le poche lacune che ci sono in questo campo sembrano andare a colmarsi con lo scorrere della storia. Da quello che ho letto la prima serie si ferma a 25 ep. ma spero che presto uscirà la seconda. Il mio voto è 8 perchè la storia e gli argomenti trattati sono molto interessanti e ben svolti ma le sigle sono piuttosto deludenti e le immagini, soprattutto nelle scene prive di tensione, non sono molto curate. Comunque è un anime che mi piace molto e consiglio a tutti quelli che vogliono provare un brivido o sono interessati al paranormale!
Bellissimo e coinvolgente, Ghost Hunt è uno dei pochi anime che riguarderei più volte. Racconta la storia e le vicissitudini della SPR, una associazione che combatte fantasmi, questioni paranormali e quant'altro.
A capo di questa associazione troviamo Shybuya Kazuya assieme al suo inseparabile assistente Lynoltre, che è una sacerdotessa, una ragazza delle superiori, un monaco buddista, una medium e un esorcista cattolico...
Le ambientazioni si fanno via via sempre più spettrali e via via coinvolgenti ogni caso risolto e ogni nuovo caso da sistemare.
Consigliata la visione :)
A capo di questa associazione troviamo Shybuya Kazuya assieme al suo inseparabile assistente Lynoltre, che è una sacerdotessa, una ragazza delle superiori, un monaco buddista, una medium e un esorcista cattolico...
Le ambientazioni si fanno via via sempre più spettrali e via via coinvolgenti ogni caso risolto e ogni nuovo caso da sistemare.
Consigliata la visione :)
Necessaria una seconda serie. E poi proseguano pure. Merita senz'altro uno sviluppo approfondito. Lodevole l'intreccio delle singole puntate, di ampio respiro (la trattazione di un caso commprende in media 3-4 episodi). Necessario un approfondimento delle vicende relative alle vite dei protagonisti: vi sono parecchi accenni ma nessuna informazione viene sviluppata "visivamente". Il passato e la situazione presente del protagonista Naru (nomignolo affibiatogli da Mai Taniyama, altra protagonista della serie) potrebbe venire meglio definito con qualche meccanismo di analessi (il flashback, tanto per capirci) più accresciuto e non consistente in una singola immagine commentata a voce da altri personaggi (cito il caso dell'ultimo episodio in cui l'aiutante-ossevatore Lin svel parte del passato del giovane ricercatore di fenomeni sovrannaturali). 8.5 finora. Spero in una prossima serie.
Ho trovato per caso questo anime e l'ho trovato decisamente buono e interessante. I disegni sono piuttosto curati soprattutto negli sfondi e nei momenti di tensione il che li rende molto inquietanti e realistici, come ci si aspetta da una storia horror. Nei momenti di tranquillità o di dialogo invece i disegni mi sembrano un po meno curati ma questo difetto è ben compensato dalla caratterizzazione dei personaggi, la cui storia e modo di fare viene svelato poco a poco. Insomma è un anime molto appezzabile, è d'atmosfera che ti coinvolge sia nelle singole avventure che nella personale vita di ogni personaggio. Lo consiglio
Questo fin'ora é l'unico anime horror, tra quelli che ho visto (compreso higurashi) che é riuscito a inquietarmi davvero come se vedessi un film horror orientale. Bello il montaggio delle scene, appunto molto simile ai film horror del sol levante. Una cosa positiva é il fatto che le avventure del nostro gruppo durano alcuni episodi, e ci permettono di approfondire cosi' ogni singola storia, e anche il carattere dei protagonisti affiora poco per volta. Non ho ancora capito che tipo é Naru, é un personaggio ambiguo...
A parte questo é un anime veramente interessante, godibilissimo.
A parte questo é un anime veramente interessante, godibilissimo.