Sumomomo Momomo: Chijou Saikyou no Yome
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Esagerato, spassoso, divertente, folle e anche profondo (abbastanza classici i discorsi sull'amore, ma ci sono): tutto questo è "Sumomomo Momomo" (mi piacerebbe capire il perché di questo titolo, visto che ci metto sempre nove ore a dirlo!).
E' un anime molto bello e divertente, pieno di scene che non potranno non farti ridere e situazioni al limite dell'assurdo. La trama è semplice ma non banale, i personaggi divertenti e caratterizzati bene (adoro alla follia i cambiamenti di Iroha, quando da guerriera sanguinaria passa a ragazzina innamorata che si emoziona ogni volta che vede il suo amato).
Non è tutto oro quello che luccica, bisogna far notare il fatto che dovrebbe essere un anime di arti marziali e combattimento, ma che questo manca. Fino agli ultimi quattro episodi praticamente non ci sono combattimenti e quest'ultimi sono carini ma niente di più; non bisogna guardarlo per questo motivo, lo guardi se vuoi un ecchi, harem, demenziale, non per gli scontri. In più, la pecca del finale, che non dice niente e lascia certe domande irrisolte ("Perché Koshi dal nulla non è più avvelenato?" Ok, usa lo spirito combattivo interiore che si è liberato, ma ci sono arrivato io, un qualcuno che lo dicesse ci voleva, anche perché lo stesso Koshi non sa il perché. Poi manca la classica confessione del protagonista, lo abbiamo capito che ti piace... ma diglielo!), che però si possono giustificare dicendo che l'anime rappresenta metà del manga, per cui può essere che avevano intenzione di sistemare il tutto con un film o con una seconda serie, ma che ciò non è potuto avvenire.
Per concludere, se volete ridere e divertirvi, questo è l'anime per voi. Leggero, demenziale, ecchi e con personaggi che si fondono bene insieme, creando un gruppo che ti farà passare parecchi minuti di follia.
Esagerato, spassoso, divertente, folle e anche profondo (abbastanza classici i discorsi sull'amore, ma ci sono): tutto questo è "Sumomomo Momomo" (mi piacerebbe capire il perché di questo titolo, visto che ci metto sempre nove ore a dirlo!).
E' un anime molto bello e divertente, pieno di scene che non potranno non farti ridere e situazioni al limite dell'assurdo. La trama è semplice ma non banale, i personaggi divertenti e caratterizzati bene (adoro alla follia i cambiamenti di Iroha, quando da guerriera sanguinaria passa a ragazzina innamorata che si emoziona ogni volta che vede il suo amato).
Non è tutto oro quello che luccica, bisogna far notare il fatto che dovrebbe essere un anime di arti marziali e combattimento, ma che questo manca. Fino agli ultimi quattro episodi praticamente non ci sono combattimenti e quest'ultimi sono carini ma niente di più; non bisogna guardarlo per questo motivo, lo guardi se vuoi un ecchi, harem, demenziale, non per gli scontri. In più, la pecca del finale, che non dice niente e lascia certe domande irrisolte ("Perché Koshi dal nulla non è più avvelenato?" Ok, usa lo spirito combattivo interiore che si è liberato, ma ci sono arrivato io, un qualcuno che lo dicesse ci voleva, anche perché lo stesso Koshi non sa il perché. Poi manca la classica confessione del protagonista, lo abbiamo capito che ti piace... ma diglielo!), che però si possono giustificare dicendo che l'anime rappresenta metà del manga, per cui può essere che avevano intenzione di sistemare il tutto con un film o con una seconda serie, ma che ciò non è potuto avvenire.
Per concludere, se volete ridere e divertirvi, questo è l'anime per voi. Leggero, demenziale, ecchi e con personaggi che si fondono bene insieme, creando un gruppo che ti farà passare parecchi minuti di follia.
Momoko Kuzuryū è il nome della giovane protagonista di questo divertente anime ecchi. Momoko è una ragazzetta apparentemente normalissima, ha un aspetto semplice e rassicurante, è carica di vitalità e di dolcezza, un po' tonta in diverse situazioni, ma sotto quest'aspetto apparentemente innocuo si nasconde la figlia di uno dei più potenti praticanti di arti marziali del pianeta. Inutile dire che è in possesso di una forza e di un'agilità a dir poco anormali.
Momoko, al fine di unificare le stirpi dei due uomini più potenti del pianeta, sarà promessa in sposa al figlio dell'altro successore del più forte del mondo. Ella non oppone alcuna obiezione, anzi! Il problema si presenterà quando si verrà a scoprire che Kōshi Inuzuka (questo il nome del giovane in questione) non ama affatto le arti marziali e i combattenti, è uno studente modello abbastanza gracilino che studia per diventare procuratore. Come se non bastasse Koshi non è assolutamente attratto da Momoko, e come dargli torto? Momoko non è una bellezza appariscente, tutt'altro! E' piccolina e ancora molto acerba. Ma, a parte questo, Koshi è quasi totalmente disinteressato alle donne e per niente incline all'uso della violenza. A peggiorare le cose (come se già non fosse tutto praticamente impossibile) ci saranno alcuni esponenti di altre casate a voler impedire l'unione dei due giovani.
Già dalle premesse si può facilmente immaginare quante e quali siano le potenzialità di quest'opera.
Spesso e volentieri Momoko metterà Inuzuka in situazioni imbarazzanti, e parecchie trovate vi faranno senz'altro scoppiare a ridere. Nelle situazioni più comiche si farà un sapiente uso del deformed. Graficamente parlando, "Sumomomo Momomomo" non brilla sotto nessun punto di vista: animazioni, disegni e fondali sono sull'ordine della sufficienza o poco più, ma fanno il loro dovere e il tutto risulta comunque molto gradevole.
I primi episodi sono i più divertenti, col prosieguo incapperemo in diverse puntate carine ma ben lontane dal regalarci il divertimento delle fasi iniziali; vi saranno episodi un po' banalotti e con poco mordente, mentre la fase conclusiva sarà incentrata sugli scontri e sul sentimento. Lo fa a modo suo, non va preso seriamente, tuttavia riesce a ottenere il risultato voluto in entrambi i contesti.
Facendo un paragone col manga (edito dalla J.Pop), l'anime ne esce vittorioso sotto molteplici fronti. Il manga si rivela assolutamente deludente, lento e incapace di comunicare neanche lontanamente la stessa carica d'ilarità dell'anime. Si sofferma anche troppo sulle fasi di combattimento, ed è un errore, considerando che l'aspetto più importante di quest'opera è la comicità, mentre i combattimenti sono abbastanza "frivoli". Sotto questo punto di vista l'anime ha saputo regalarmi una piacevole sorpresa, rivelandosi molto più intrigante e scorrevole della sua controparte cartacea; l'unico limite narrativo è il non approfondire altrettanto bene la storia, facendo anche scomparire qualche personaggio secondario e arrestandosi laddove il manga continuava con risvolti discretamente interessanti. Tuttavia, la versione animata scorre via leggera e capace di farci ridere di gusto, mentre il manga perde molta vena umoristica diventando molto più che noioso in diversi passaggi.
Tirando somme e conclusioni, la versione animata si rivela essere decisamente più gradevole.
Momoko, al fine di unificare le stirpi dei due uomini più potenti del pianeta, sarà promessa in sposa al figlio dell'altro successore del più forte del mondo. Ella non oppone alcuna obiezione, anzi! Il problema si presenterà quando si verrà a scoprire che Kōshi Inuzuka (questo il nome del giovane in questione) non ama affatto le arti marziali e i combattenti, è uno studente modello abbastanza gracilino che studia per diventare procuratore. Come se non bastasse Koshi non è assolutamente attratto da Momoko, e come dargli torto? Momoko non è una bellezza appariscente, tutt'altro! E' piccolina e ancora molto acerba. Ma, a parte questo, Koshi è quasi totalmente disinteressato alle donne e per niente incline all'uso della violenza. A peggiorare le cose (come se già non fosse tutto praticamente impossibile) ci saranno alcuni esponenti di altre casate a voler impedire l'unione dei due giovani.
Già dalle premesse si può facilmente immaginare quante e quali siano le potenzialità di quest'opera.
Spesso e volentieri Momoko metterà Inuzuka in situazioni imbarazzanti, e parecchie trovate vi faranno senz'altro scoppiare a ridere. Nelle situazioni più comiche si farà un sapiente uso del deformed. Graficamente parlando, "Sumomomo Momomomo" non brilla sotto nessun punto di vista: animazioni, disegni e fondali sono sull'ordine della sufficienza o poco più, ma fanno il loro dovere e il tutto risulta comunque molto gradevole.
I primi episodi sono i più divertenti, col prosieguo incapperemo in diverse puntate carine ma ben lontane dal regalarci il divertimento delle fasi iniziali; vi saranno episodi un po' banalotti e con poco mordente, mentre la fase conclusiva sarà incentrata sugli scontri e sul sentimento. Lo fa a modo suo, non va preso seriamente, tuttavia riesce a ottenere il risultato voluto in entrambi i contesti.
Facendo un paragone col manga (edito dalla J.Pop), l'anime ne esce vittorioso sotto molteplici fronti. Il manga si rivela assolutamente deludente, lento e incapace di comunicare neanche lontanamente la stessa carica d'ilarità dell'anime. Si sofferma anche troppo sulle fasi di combattimento, ed è un errore, considerando che l'aspetto più importante di quest'opera è la comicità, mentre i combattimenti sono abbastanza "frivoli". Sotto questo punto di vista l'anime ha saputo regalarmi una piacevole sorpresa, rivelandosi molto più intrigante e scorrevole della sua controparte cartacea; l'unico limite narrativo è il non approfondire altrettanto bene la storia, facendo anche scomparire qualche personaggio secondario e arrestandosi laddove il manga continuava con risvolti discretamente interessanti. Tuttavia, la versione animata scorre via leggera e capace di farci ridere di gusto, mentre il manga perde molta vena umoristica diventando molto più che noioso in diversi passaggi.
Tirando somme e conclusioni, la versione animata si rivela essere decisamente più gradevole.
Anime simpatico, dolce, leggero e decisamente piacevole!
La trama s'incentra su Kōshi Inuzuka, un liceale brillante, bello e affascinante, figlio di una famosa e storica famiglia di guerrieri che, però, per non si sa quale motivo, pare non abbia "ereditato" il coraggio e la forza della sua stirpe (in realtà, il motivo lo si saprà alla fine), scatenando così la frustrazione del padre che vorrebbe vederlo in ruolo di "artista marziale". Un giorno appare alla sua porta la co-protagonista, Momoko Kuzuryū, un peperino di ragazza che ha sempre vissuto con il padre tra le montagne ad allenarsi (anche lei discendente di una storica famiglia di guerrieri) e che, in quanto donna, pare non possa padroneggiare appieno i poteri della sua stirpe, così il suo compito diventerà quello di sposarsi con il protagonista per "generare" una discendenza di eletti ottenuta dall'unione dei discendenti dei due clan più importanti. Un lavoraccio che non disdegnerà affatto, non appena incontrato il suo "futuro" marito.
E da qui la commedia ha il suo inizio, tra simpatiche gag e situazioni imbarazzanti; la protagonista saprà sicuramente come rendere divertente tutto il contesto con la sua allegria, genuinità, dolcezza, ma soprattutto grazie alla sua ostentata determinazione a raggiungere il fine di andarci a letto! Aggiungete a questo degli amici frizzanti, degli avversari inusuali, dei "tutori" bizzarri e... zac! La magia è fatta!
Per quanto io non sia un'amante del genere harem, il triangolo di quest'anime risulta essere piuttosto godibile, poiché non enfatizzato all'ennesima potenza come in altri prodotti del genere, distinti da una presenza massiccia di "dedizione irragionevole a un unico uomo senza particolari virtù". Difatti, finalmente, in quest'opera ritroviamo un protagonista realistico, con i suoi pregi e i suoi difetti, che rimarranno una costante per tutto l'anime e che, con i giusti limiti dell'introspezione umana, cercherà di migliorare in modo naturale grazie anche all'aiuto di chi gli sta accanto, riuscendo così a personalizzare un soggetto credibile e che meriti davvero di essere amato da qualcuno. Qualcuno disposto ad apprezzarne anche i difetti, dunque, qualcuno a sua volta non perfetto, generando così un amore appunto "reale", elemento che spesso viene messo da parte negli anime di questo genere.
La caratterizzazione dei personaggi è ben curata tanto da riuscire a farti affezionare a ognuno di essi, i disegni son ben fatti e le musiche non stonano nel contesto.
Un aspetto che non mi è andato giù è, a mio avviso, il doppiaggio della protagonista femminile: a volte mi sembrava avesse un tono di voce tipico di un ragazzino in piena fase puberale.
Consiglio comunque questo anime a tutti coloro che volessero trascorrere piacevolmente qualche ora di spensieratezza, degustando un anime senza troppe pretese, ma ben riuscito.
La trama s'incentra su Kōshi Inuzuka, un liceale brillante, bello e affascinante, figlio di una famosa e storica famiglia di guerrieri che, però, per non si sa quale motivo, pare non abbia "ereditato" il coraggio e la forza della sua stirpe (in realtà, il motivo lo si saprà alla fine), scatenando così la frustrazione del padre che vorrebbe vederlo in ruolo di "artista marziale". Un giorno appare alla sua porta la co-protagonista, Momoko Kuzuryū, un peperino di ragazza che ha sempre vissuto con il padre tra le montagne ad allenarsi (anche lei discendente di una storica famiglia di guerrieri) e che, in quanto donna, pare non possa padroneggiare appieno i poteri della sua stirpe, così il suo compito diventerà quello di sposarsi con il protagonista per "generare" una discendenza di eletti ottenuta dall'unione dei discendenti dei due clan più importanti. Un lavoraccio che non disdegnerà affatto, non appena incontrato il suo "futuro" marito.
E da qui la commedia ha il suo inizio, tra simpatiche gag e situazioni imbarazzanti; la protagonista saprà sicuramente come rendere divertente tutto il contesto con la sua allegria, genuinità, dolcezza, ma soprattutto grazie alla sua ostentata determinazione a raggiungere il fine di andarci a letto! Aggiungete a questo degli amici frizzanti, degli avversari inusuali, dei "tutori" bizzarri e... zac! La magia è fatta!
Per quanto io non sia un'amante del genere harem, il triangolo di quest'anime risulta essere piuttosto godibile, poiché non enfatizzato all'ennesima potenza come in altri prodotti del genere, distinti da una presenza massiccia di "dedizione irragionevole a un unico uomo senza particolari virtù". Difatti, finalmente, in quest'opera ritroviamo un protagonista realistico, con i suoi pregi e i suoi difetti, che rimarranno una costante per tutto l'anime e che, con i giusti limiti dell'introspezione umana, cercherà di migliorare in modo naturale grazie anche all'aiuto di chi gli sta accanto, riuscendo così a personalizzare un soggetto credibile e che meriti davvero di essere amato da qualcuno. Qualcuno disposto ad apprezzarne anche i difetti, dunque, qualcuno a sua volta non perfetto, generando così un amore appunto "reale", elemento che spesso viene messo da parte negli anime di questo genere.
La caratterizzazione dei personaggi è ben curata tanto da riuscire a farti affezionare a ognuno di essi, i disegni son ben fatti e le musiche non stonano nel contesto.
Un aspetto che non mi è andato giù è, a mio avviso, il doppiaggio della protagonista femminile: a volte mi sembrava avesse un tono di voce tipico di un ragazzino in piena fase puberale.
Consiglio comunque questo anime a tutti coloro che volessero trascorrere piacevolmente qualche ora di spensieratezza, degustando un anime senza troppe pretese, ma ben riuscito.
Odiate gli anime di genere harem? Allora guardatevi questo "Sumomomo Momomo". Magari non vi ricrederete sul genere, ma potrete sicuramente apprezzare questo titolo abbastanza anomalo se confrontato con altri harem.
Prima di tutto il protagonista maschile, Inuzuka Koushi, non è il solito inetto sfigato - ennesima replica del mitico Ataru Moroboshi. Al contrario, Koushi è un figo, intelligente e di bell'aspetto, deciso a fare carriera come magistrato: unico difetto, è un po vigliacco fisicamente, ma anche così è nettamente superiore al 99% dei protagonisti-harem-standard. Insomma, le ragazze hanno ottimi motivi per cadere tutte ai suoi piedi e, se intorno a lui si crea un harem, la cosa è credibile.
In secondo luogo, nel corso della serie emergono anche altri coprotagonisti maschili simpatici e credibili. In questo modo si evita la principale assurdità da harem, del tipo un personaggio maschile con trenta personaggi femminili e stop. Nell'insieme, quindi, il cast dei personaggi è ben equilibrato e tutto sommato realistico.
Certo, in questa serie il termine "realistico" va comunque usato con la dovuta parsimonia. La trama base è già tutta un programma. Momoko, unica erede di un grande clan di maestri delle arti marziali, deve sposare Koushi, a sua volta erede di un clan. Il matrimonio combinato dai rispettivi genitori potrebbe mettere fine a una lunga guerra intestina fra i dodici clan marziali del Giappone. Momoko è innamorata persa di Koushi, quindi tutto andrebbe a meraviglia se non fosse che Koushi odia a morte le arti marziali e pensa solo a studiare per diventare pubblico ministero. Naturalmente i clan che vogliono alimentare la guerra decidono di impedire il matrimonio pacificatore e si danno da fare per eliminare Koushi, la cui tranquilla vita di studente viene fatta a brandelli da ninja, combattimenti all'ultimo sangue e vari energumeni ultra muscolosi decisi a farlo a pezzi. Momoko interviene a salvare il suo amore, aiutata dalle altre protagoniste: ma in fondo si scopre che Koushi, anche se negato per le arti marziali, non è proprio una mozzarella.
Altri punti di forza della serie: la protagonista femminile, Momoko, è un'ottima versione al femminile del classico samurai di campagna che va in città. Il doppiaggio di questo personaggio, poi, lo rende molto efficace nelle scene comiche.
Il "peso" delle scene ecchi, invece, cade sulle spalle di Nakajima Sanae, che deve pure fare la parte della classica "migliore amica" innamorata ma non corrisposta. Bisogna comunque dire che la componente ecchi/fanservice, in quest'anime - pur presente - si limita al minimo sindacale e non interferisce mai con il registro comico, nettamente dominante. Nell'insieme, quindi, "Sumomomo Momomo" è una serie molto gradevole e adatta anche a un pubblico al di sotto dei quattordici anni. Buona visione a tutti.
Prima di tutto il protagonista maschile, Inuzuka Koushi, non è il solito inetto sfigato - ennesima replica del mitico Ataru Moroboshi. Al contrario, Koushi è un figo, intelligente e di bell'aspetto, deciso a fare carriera come magistrato: unico difetto, è un po vigliacco fisicamente, ma anche così è nettamente superiore al 99% dei protagonisti-harem-standard. Insomma, le ragazze hanno ottimi motivi per cadere tutte ai suoi piedi e, se intorno a lui si crea un harem, la cosa è credibile.
In secondo luogo, nel corso della serie emergono anche altri coprotagonisti maschili simpatici e credibili. In questo modo si evita la principale assurdità da harem, del tipo un personaggio maschile con trenta personaggi femminili e stop. Nell'insieme, quindi, il cast dei personaggi è ben equilibrato e tutto sommato realistico.
Certo, in questa serie il termine "realistico" va comunque usato con la dovuta parsimonia. La trama base è già tutta un programma. Momoko, unica erede di un grande clan di maestri delle arti marziali, deve sposare Koushi, a sua volta erede di un clan. Il matrimonio combinato dai rispettivi genitori potrebbe mettere fine a una lunga guerra intestina fra i dodici clan marziali del Giappone. Momoko è innamorata persa di Koushi, quindi tutto andrebbe a meraviglia se non fosse che Koushi odia a morte le arti marziali e pensa solo a studiare per diventare pubblico ministero. Naturalmente i clan che vogliono alimentare la guerra decidono di impedire il matrimonio pacificatore e si danno da fare per eliminare Koushi, la cui tranquilla vita di studente viene fatta a brandelli da ninja, combattimenti all'ultimo sangue e vari energumeni ultra muscolosi decisi a farlo a pezzi. Momoko interviene a salvare il suo amore, aiutata dalle altre protagoniste: ma in fondo si scopre che Koushi, anche se negato per le arti marziali, non è proprio una mozzarella.
Altri punti di forza della serie: la protagonista femminile, Momoko, è un'ottima versione al femminile del classico samurai di campagna che va in città. Il doppiaggio di questo personaggio, poi, lo rende molto efficace nelle scene comiche.
Il "peso" delle scene ecchi, invece, cade sulle spalle di Nakajima Sanae, che deve pure fare la parte della classica "migliore amica" innamorata ma non corrisposta. Bisogna comunque dire che la componente ecchi/fanservice, in quest'anime - pur presente - si limita al minimo sindacale e non interferisce mai con il registro comico, nettamente dominante. Nell'insieme, quindi, "Sumomomo Momomo" è una serie molto gradevole e adatta anche a un pubblico al di sotto dei quattordici anni. Buona visione a tutti.
Sumomomo Momomo è una serie carina, apprezzabile, ma che ben presto va a finire nel dimenticatoio, se si riesce ad arrivare al finale...
Io personalmente sono rimasto positivamente sorpreso all'inizio, con le prime puntate davvero carine e molto divertenti, a metà già sono rimasto perplesso e deluso, con un filotto di puntate banali e noiose, che ovviamente ho guardato molto velocemente, fino al finale, che speravo fosse dignitoso, e sinceramente è stato così! La fine è stata una bella sorpresa, nel senso che è stata positiva, non nel fatto che sono presenti colpi di scena. I 22 episodi sono proprio troppi, con 12/15 sarebbe potuto risultare molto meglio.
La trama è semplice, viene combinato un matrimonio tra i figli delle due casate (di arti marziali) più forti del Giappone, per sancire la pace tra est e ovest, ma il ragazzo non è lontanamente d'accordo e dovrà sorbirsi tutti i giorni la presenza di quella minuscola, ma fortissima ragazza, che le tenterà tutte per farlo suo. Questa sarà però una fortuna per lui dato che inizieranno a piombarglisi addosso vari assassini.
I disegni sono fin troppo semplici, ma è una soluzione che non mi dispiace, così come la scelta di disegnare gli occhi molto grandi. Le musiche sono tutto sommato orecchiabili ma niente di indimenticabile.
In definitiva quest'anime si può evitare tranquillamente, è adatto solo agli amanti del genere ecchi, dato che spuntano sempre mutande qua e là, ma anche loro forse la parte centrale la guarderanno tra uno sbadiglio e un altro, oppure andando decisamente a salti.
Io personalmente sono rimasto positivamente sorpreso all'inizio, con le prime puntate davvero carine e molto divertenti, a metà già sono rimasto perplesso e deluso, con un filotto di puntate banali e noiose, che ovviamente ho guardato molto velocemente, fino al finale, che speravo fosse dignitoso, e sinceramente è stato così! La fine è stata una bella sorpresa, nel senso che è stata positiva, non nel fatto che sono presenti colpi di scena. I 22 episodi sono proprio troppi, con 12/15 sarebbe potuto risultare molto meglio.
La trama è semplice, viene combinato un matrimonio tra i figli delle due casate (di arti marziali) più forti del Giappone, per sancire la pace tra est e ovest, ma il ragazzo non è lontanamente d'accordo e dovrà sorbirsi tutti i giorni la presenza di quella minuscola, ma fortissima ragazza, che le tenterà tutte per farlo suo. Questa sarà però una fortuna per lui dato che inizieranno a piombarglisi addosso vari assassini.
I disegni sono fin troppo semplici, ma è una soluzione che non mi dispiace, così come la scelta di disegnare gli occhi molto grandi. Le musiche sono tutto sommato orecchiabili ma niente di indimenticabile.
In definitiva quest'anime si può evitare tranquillamente, è adatto solo agli amanti del genere ecchi, dato che spuntano sempre mutande qua e là, ma anche loro forse la parte centrale la guarderanno tra uno sbadiglio e un altro, oppure andando decisamente a salti.
A mio avviso uno degli "ecchi" più divertenti di sempre, 'Sumomomo Momomo' è un anime che va in controtendenza rispetto alla maggior parte delle commedie "ecchi", cercando l'originalità e classificandosi decisamente come anticonformista.
Nella composizione dell'anime, si può notare come quasi tutte le carte giocate puntino all'aspetto psicologico, e generalmente al carattere dei personaggi, generando in questo modo una moltitudine di gag divertenti e "porcate" ecchi varie, mantenendo comunque una forte coerenza di base, cosa non affatto ovvia, se si pensa che il genere della commedia è famoso anche per la mancanza di coerenza.
Se lo show possa piacere o meno, dipende tutto dal prendere in simpatia o meno, i personaggi principali della serie, il resto è solo un contorno "obbligato" e realizzato apposta per dare un minimo di serietà di base, creando in questo modo due fili conduttori dell'anime, ovvero quello serio e quello comico, che finiscono per piacere entrambi se si è preso in simpatia lo spirito dell'opera, viceversa finiscono per essere disprezzati entrambi se si è preso in antipatia lo spirito dell'opera.
I più scettici tendono a definire 'Sumomomo Momomo' come la brutta copia di 'Ranma ½', ma posso assicurare che l'unica cosa che hanno vagamente in comune i due titoli in questione, è lo stile di combattimento dei personaggi, tutto il resto è completamente differente, a partire dal carattere dei personaggi.
Al contrario della maggior parte delle commedie "ecchi", in 'Sumomomo Momomo' i personaggi più perversi sono quelli femminili e basta una veloce introduzione alla trama per capire come e perché.
Momoko è una piccola sedicenne dai capelli corti e rosa, che invece di aver frequentato la scuola, ha passato tutta la sua vita ad allenare corpo e mente, nella natura, con suo padre. Essa è diventata una ragazza molto forte, ma suo padre non è soddisfatto, e vorrebbe che lei si sposasse col figlio di un combattente suo pari, in modo da generare la prole più forte del mondo. Momoko, fedelissima al padre, decide di accontentare la richiesta di suo padre e raggiunge immediatamente il suo possibile futuro sposo. Ma purtroppo le cose non vanno come previsto, ed è qui che comincia il tutto, e per non spoilerare, non aggiungerò altro al riguardo questo punto. Comunque Momoko è un personaggio dalla mentalità molto forte, diversamente dalla maggior parte delle ragazze protagoniste non-tsundere degli anime del genere "ecchi", difatti essa non è per nulla stupida, e per essere una ragazza senza istruzione scolastica e cittadina, se la cava piuttosto bene, nonostante la sua ovvia e realistica ignoranza della vita come persona normale. Essa dimostra grande impegno, fedeltà, correttezza, lealtà e determinazione: un personaggio davvero stupefacente, ma che deve piacere sin dal primo impatto, poiché il suo carattere così forte può essere anche disprezzato, soprattutto da coloro che detestano le ragazze spudorate e motrici di "porcherie" "ecchi".
Le gag dell'anime sono basate in buona parte sulla seduzione femminile verso il sesso maschile, ma in maniera molto divertente e simpatica, e ovviamente molto "ecchi".
É un anime spudorato, non c'è che dire, non adatto a tutti i palati, e chi è solito a non gradire molto l'"ecchi" è meglio che eviti questa "ecchicca".
I disegni sono discreti, i fisici dei personaggi sono molto ben disegnati, le facce (soprattutto gli occhi) purtroppo non sono granché. Colorazione e animazione invece sono buone, e il comparto sonoro e musicale è ottimo. La storia non è di certo un capolavoro, ma trattandosi di una commedia ecchi è al di sopra della media. Il punto forte di 'Sumomomo Momomo' è la psicologia dei personaggi, se l'anime piaccia o meno, dipende totalmente da essi.
Il genere della commedia "ecchi" non è un genere che mi va molto a genio, ma 'Sumomomo Momomo' è diventato uno dei titoli a cui mi sono affezionato maggiormente, a causa delle sue evidenti controtendenza e originalità.
Nella composizione dell'anime, si può notare come quasi tutte le carte giocate puntino all'aspetto psicologico, e generalmente al carattere dei personaggi, generando in questo modo una moltitudine di gag divertenti e "porcate" ecchi varie, mantenendo comunque una forte coerenza di base, cosa non affatto ovvia, se si pensa che il genere della commedia è famoso anche per la mancanza di coerenza.
Se lo show possa piacere o meno, dipende tutto dal prendere in simpatia o meno, i personaggi principali della serie, il resto è solo un contorno "obbligato" e realizzato apposta per dare un minimo di serietà di base, creando in questo modo due fili conduttori dell'anime, ovvero quello serio e quello comico, che finiscono per piacere entrambi se si è preso in simpatia lo spirito dell'opera, viceversa finiscono per essere disprezzati entrambi se si è preso in antipatia lo spirito dell'opera.
I più scettici tendono a definire 'Sumomomo Momomo' come la brutta copia di 'Ranma ½', ma posso assicurare che l'unica cosa che hanno vagamente in comune i due titoli in questione, è lo stile di combattimento dei personaggi, tutto il resto è completamente differente, a partire dal carattere dei personaggi.
Al contrario della maggior parte delle commedie "ecchi", in 'Sumomomo Momomo' i personaggi più perversi sono quelli femminili e basta una veloce introduzione alla trama per capire come e perché.
Momoko è una piccola sedicenne dai capelli corti e rosa, che invece di aver frequentato la scuola, ha passato tutta la sua vita ad allenare corpo e mente, nella natura, con suo padre. Essa è diventata una ragazza molto forte, ma suo padre non è soddisfatto, e vorrebbe che lei si sposasse col figlio di un combattente suo pari, in modo da generare la prole più forte del mondo. Momoko, fedelissima al padre, decide di accontentare la richiesta di suo padre e raggiunge immediatamente il suo possibile futuro sposo. Ma purtroppo le cose non vanno come previsto, ed è qui che comincia il tutto, e per non spoilerare, non aggiungerò altro al riguardo questo punto. Comunque Momoko è un personaggio dalla mentalità molto forte, diversamente dalla maggior parte delle ragazze protagoniste non-tsundere degli anime del genere "ecchi", difatti essa non è per nulla stupida, e per essere una ragazza senza istruzione scolastica e cittadina, se la cava piuttosto bene, nonostante la sua ovvia e realistica ignoranza della vita come persona normale. Essa dimostra grande impegno, fedeltà, correttezza, lealtà e determinazione: un personaggio davvero stupefacente, ma che deve piacere sin dal primo impatto, poiché il suo carattere così forte può essere anche disprezzato, soprattutto da coloro che detestano le ragazze spudorate e motrici di "porcherie" "ecchi".
Le gag dell'anime sono basate in buona parte sulla seduzione femminile verso il sesso maschile, ma in maniera molto divertente e simpatica, e ovviamente molto "ecchi".
É un anime spudorato, non c'è che dire, non adatto a tutti i palati, e chi è solito a non gradire molto l'"ecchi" è meglio che eviti questa "ecchicca".
I disegni sono discreti, i fisici dei personaggi sono molto ben disegnati, le facce (soprattutto gli occhi) purtroppo non sono granché. Colorazione e animazione invece sono buone, e il comparto sonoro e musicale è ottimo. La storia non è di certo un capolavoro, ma trattandosi di una commedia ecchi è al di sopra della media. Il punto forte di 'Sumomomo Momomo' è la psicologia dei personaggi, se l'anime piaccia o meno, dipende totalmente da essi.
Il genere della commedia "ecchi" non è un genere che mi va molto a genio, ma 'Sumomomo Momomo' è diventato uno dei titoli a cui mi sono affezionato maggiormente, a causa delle sue evidenti controtendenza e originalità.
A giudicare dalla superficie Sumomomo Momomo parrebbe un harem scolastico ecchi di combattimenti, genere inflazionatissimo che non annovero tra i miei preferiti. A guardare meglio ci si accorge invece che Sumomomo è un anime sentimentale/umoristico con una forte vena parodistica e una grande carica di simpatia. L'autore del manga è una donna (Shinobu Ohtaka, autrice anche di Magi) e il tocco femminile si vede: Sumomomo non è un'opera che si preoccupa di sollazzare le velleità maschili mostrando un folto campionario di bellezze maggiorate e discinte, tutto corpo e niente cervello, è tutt'altro. Per certi versi si tratta di un'opera più adatta ad un pubblico femminile, visto che i personaggi maschili presenti sono poco approfonditi, compreso il protagonista Kōshi Inuzuka, mentre i personaggi femminili sono molto più interessanti e dominano la scena. L'eroina è Momoko Kuzuryū e tutta la vicenda ci viene narrata dalla sua prospettiva. La storia piacerà senz'altro alle spettatrici che si sentono trascurate da un partner freddo e distante, visto che per tutta la serie l'algido Kōshi non toccherà Momoko neppure con un dito.
La storia è presto narrata: le dodici case di arti marziali del Giappone (con nomi ispirati all'oroscopo cinese) sono divise in due gruppi capitanati rispettivamente dalla casata Inuzuka (il Cane) e dalla casata Kuzuryū (il Drago): per evitare una guerra i due capoclan decidono di far sposare i rispettivi figli, ovvero Kōshi e Momoko. Fin dalla più tenera infanzia Momoko è innamorata persa di Kōshi il quale invece neppure si ricorda di lei. Inoltre Kōshi odia le arti marziali, essendo il suo sogno quello di diventare pubblico ministero e di far rispettare la giustizia tramite la legge e non la forza. Kōshi è debole e pusillanime (per quanto non interamente vigliacco) mentre Momoko e tutti gli altri sono convinti che sia un fortissimo campione di arti marziali. Il desiderio di Momoko non è solo quello di sposarlo, ma anche di avere al più presto un figlio da lui - figlio destinato a divenire il più grande esperto di arti marziali del mondo - e si adopera in tutti i modi per raggiungere il suo scopo: purtroppo però Kōshi non ha nessuna voglia di fare un figlio e si rivela più freddo di un iceberg. C'è anche da dire che la povera Momoko non ha molte frecce al suo arco, perché la natura è stata avara con lei (alta un metro e mezzo, con la prima di seno, un testone enorme e un ciuffetto da bambina dell'asilo): nonostante tutte non perde occasione per spogliarsi nuda e di offrirsi al suo lui, ma sempre senza successo. Le scene con cui Momoko cerca di invogliare Kōshi sono esilaranti.
A una donna innamorata e gelosa sembra che tutte le donne debbano innamorarsi del suo uomo e infatti così è in Sumomomo Momomo: di Kōshi si innamorano anche la kohai Iroha Miyamoto e la rappresentante di classe Sanae Sanae Nakajima, comprimarie indovinate e molto simpatiche. Queste fungono sia da rivali di Momoko che da amiche e da compagne di sventura, visto che il freddissimo Kōshi non considera neppure loro. I triangoli sentimentali si sprecano: Momoko è amata da Tenka Koganei del clan della Tigre, Iroha da Hanzo del clan del Serpente e Sanae da Hikaru Nakajima del clan del Cavallo, ma tutti e tre sono innamorati senza speranza. Sumomomo non è però solo commedia sentimentale, è anche una parodia delle serie di arti marziali. Per tutto il tempo assassini mandati dalle casate rivali cercano di uccidere Kōshi per impedire il matrimonio, ovviamente fallendo sempre; spesso e volentieri gli assassini falliti si convertono e diventano amici e sostenitori di Kōshi e Momoko. In Sumomomo si vede fortissimo l'influsso di autori come Rumiko Takahashi e Akira Toriyama e in generale della tradizione umoristica e spensierata del manga basato sui buoni sentimenti e la simpatia dei personaggi. Siamo anche a livelli altissimi di pucciosità, specialmente quando i personaggi sono disegnati in modalità superdeformed, il che avviene molto spesso.
Brillante è il personaggio della nonna di Sanae, ferocissima padrona di casa sempre pronta a riscuotere l'affitto, chiaro omaggio ai vecchietti di Rumiko Takahashi. Una menzione d'onore va anche per i combattimenti: non ce ne sono molti, ma dal punto di vista tecnico sono realizzati benissimo, molto spettacolari, appassionanti e soprattutto divertenti: sappiamo fin dall'inizio che nessuno si farà male, che anche i cattivi in fondo non sono così cattivi e che i buoni vinceranno, ma il tutto funziona grazie all'inventiva e al senso dell'umorismo. Geniali sono i nomi altisonanti delle tecniche utilizzate, cose tipo "Tecnica Suprema Definitiva della Scuola Kuzuryū: Colpo dell'Artiglio Del Drago con la Potenza di Tagliare in Due il Cielo!" (vado a memoria, ma la frase è più o meno quella). Momoko usa questo colpo per la prima volta in un giorno nuvoloso per aprire un varco per il sole e fare così asciugare la biancheria che ha steso fuori!
Insomma Sumomomo Momomo è un must per i fan dell'umorismo delicato e demenziale; assegno solo un 8 e non un 9 perché l'anime presenta anche qualche difetto. Purtroppo sono stati aggiunti dei filler di basso livello che non hanno corrispettivo nel manga: per esempio una puntata del tutto inutile in cui la classe di Kōshi prepara una casa stregata per il festival scolastico (basta! ma quante volte si è vista una cosa del genere?!) e un'altra in cui compare una professoressa pettoruta. In alcune occasioni nei filler si esagera anche con un fan service grossolano, mentre il vero spirito dell'opera è prettamente umoristico. Il mio personaggio preferito è Sanae Nakajima erede della casata del Cavallo, normalmente una studentessa secchiona e timidissima, ma che si trasforma nell'eroina mascherata Uma Kamen indossando una ridicolissima tutina sadomaso con orecchie e coda di cavallo: ogni sua entrata in scena è genialmente accompagnata da un nitrito! La serie anime copre solo i primi volumi del manga, quindi non sapremo se quello sciocco di Kōshi si deciderà a cedere a Momoko, né se Hanzo riuscirà finalmente a coronare il suo sogno d'amore con Iroha, né che fine faranno Tenka e Sanae, ma va bene così. Le tre puntate finali tutte incentrate sui combattimenti sono ottime e più che soddisfacenti.
La storia è presto narrata: le dodici case di arti marziali del Giappone (con nomi ispirati all'oroscopo cinese) sono divise in due gruppi capitanati rispettivamente dalla casata Inuzuka (il Cane) e dalla casata Kuzuryū (il Drago): per evitare una guerra i due capoclan decidono di far sposare i rispettivi figli, ovvero Kōshi e Momoko. Fin dalla più tenera infanzia Momoko è innamorata persa di Kōshi il quale invece neppure si ricorda di lei. Inoltre Kōshi odia le arti marziali, essendo il suo sogno quello di diventare pubblico ministero e di far rispettare la giustizia tramite la legge e non la forza. Kōshi è debole e pusillanime (per quanto non interamente vigliacco) mentre Momoko e tutti gli altri sono convinti che sia un fortissimo campione di arti marziali. Il desiderio di Momoko non è solo quello di sposarlo, ma anche di avere al più presto un figlio da lui - figlio destinato a divenire il più grande esperto di arti marziali del mondo - e si adopera in tutti i modi per raggiungere il suo scopo: purtroppo però Kōshi non ha nessuna voglia di fare un figlio e si rivela più freddo di un iceberg. C'è anche da dire che la povera Momoko non ha molte frecce al suo arco, perché la natura è stata avara con lei (alta un metro e mezzo, con la prima di seno, un testone enorme e un ciuffetto da bambina dell'asilo): nonostante tutte non perde occasione per spogliarsi nuda e di offrirsi al suo lui, ma sempre senza successo. Le scene con cui Momoko cerca di invogliare Kōshi sono esilaranti.
A una donna innamorata e gelosa sembra che tutte le donne debbano innamorarsi del suo uomo e infatti così è in Sumomomo Momomo: di Kōshi si innamorano anche la kohai Iroha Miyamoto e la rappresentante di classe Sanae Sanae Nakajima, comprimarie indovinate e molto simpatiche. Queste fungono sia da rivali di Momoko che da amiche e da compagne di sventura, visto che il freddissimo Kōshi non considera neppure loro. I triangoli sentimentali si sprecano: Momoko è amata da Tenka Koganei del clan della Tigre, Iroha da Hanzo del clan del Serpente e Sanae da Hikaru Nakajima del clan del Cavallo, ma tutti e tre sono innamorati senza speranza. Sumomomo non è però solo commedia sentimentale, è anche una parodia delle serie di arti marziali. Per tutto il tempo assassini mandati dalle casate rivali cercano di uccidere Kōshi per impedire il matrimonio, ovviamente fallendo sempre; spesso e volentieri gli assassini falliti si convertono e diventano amici e sostenitori di Kōshi e Momoko. In Sumomomo si vede fortissimo l'influsso di autori come Rumiko Takahashi e Akira Toriyama e in generale della tradizione umoristica e spensierata del manga basato sui buoni sentimenti e la simpatia dei personaggi. Siamo anche a livelli altissimi di pucciosità, specialmente quando i personaggi sono disegnati in modalità superdeformed, il che avviene molto spesso.
Brillante è il personaggio della nonna di Sanae, ferocissima padrona di casa sempre pronta a riscuotere l'affitto, chiaro omaggio ai vecchietti di Rumiko Takahashi. Una menzione d'onore va anche per i combattimenti: non ce ne sono molti, ma dal punto di vista tecnico sono realizzati benissimo, molto spettacolari, appassionanti e soprattutto divertenti: sappiamo fin dall'inizio che nessuno si farà male, che anche i cattivi in fondo non sono così cattivi e che i buoni vinceranno, ma il tutto funziona grazie all'inventiva e al senso dell'umorismo. Geniali sono i nomi altisonanti delle tecniche utilizzate, cose tipo "Tecnica Suprema Definitiva della Scuola Kuzuryū: Colpo dell'Artiglio Del Drago con la Potenza di Tagliare in Due il Cielo!" (vado a memoria, ma la frase è più o meno quella). Momoko usa questo colpo per la prima volta in un giorno nuvoloso per aprire un varco per il sole e fare così asciugare la biancheria che ha steso fuori!
Insomma Sumomomo Momomo è un must per i fan dell'umorismo delicato e demenziale; assegno solo un 8 e non un 9 perché l'anime presenta anche qualche difetto. Purtroppo sono stati aggiunti dei filler di basso livello che non hanno corrispettivo nel manga: per esempio una puntata del tutto inutile in cui la classe di Kōshi prepara una casa stregata per il festival scolastico (basta! ma quante volte si è vista una cosa del genere?!) e un'altra in cui compare una professoressa pettoruta. In alcune occasioni nei filler si esagera anche con un fan service grossolano, mentre il vero spirito dell'opera è prettamente umoristico. Il mio personaggio preferito è Sanae Nakajima erede della casata del Cavallo, normalmente una studentessa secchiona e timidissima, ma che si trasforma nell'eroina mascherata Uma Kamen indossando una ridicolissima tutina sadomaso con orecchie e coda di cavallo: ogni sua entrata in scena è genialmente accompagnata da un nitrito! La serie anime copre solo i primi volumi del manga, quindi non sapremo se quello sciocco di Kōshi si deciderà a cedere a Momoko, né se Hanzo riuscirà finalmente a coronare il suo sogno d'amore con Iroha, né che fine faranno Tenka e Sanae, ma va bene così. Le tre puntate finali tutte incentrate sui combattimenti sono ottime e più che soddisfacenti.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Questa serie dal titolo che sembra uno scioglilingua è carina è divertente anche se 22 episodi possono tenere lontano lo spettatore occasionale. Abbraccia diversi generi dal classico harem scolastico-demenziale fino al combattimento anche se, in tutta onestà, le scene di combattimento non sono memorabili e dopo un po' vedere draghi ed altri animali vari digitalizzati stufa un tantino. Ad ogni modo, la storia ruota intorno alla figura di Momoko Kuzuryū, una ragazzina dalla zazzera rossa con ciufetto sempre in alto, che girerà scalza per 2/3 della serie. E' dolcissima e simpaticissima, nonché esperta di arti marziali, e tenterà per tutta le serie di circuire Kōshi Inuzuka, un ragazzo di cui è innamorata e da cui desidera avere un figlio, come confesserà candidamente nel primo episodio. Peccato solo per la voce che sembra quella di una donna di mezz'età che cerca di doppiare una teenager. Il personaggio maschile, Kōshi Inuzuka, non è un granché; è indecifrabile per tutta la serie, in particolare ci si aspetta ad ogni momento il guizzo che lo renda vero protagonista della storia, ma è sempre Momoko che mena le danze per tutti i 22 episodi. Man mano si aggiungeranno nuovi personaggi alcuni dei quali davvero ben riusciti, come il bullo della scuola che parla solo a versi; Tenka Koganei che è incaricato di uccidere Kōshi e gira in compagnia di un pallone da calcio come faceva Holly (ed in fatti sono presenti anche alcune citazioni di Capitan Tsubasa); ed Hanzō che è un patito di videogames e cosplayer che prima tenterà di uccidere Kōshi, come tutti in questa serie, e poi ne diventerà amico assieme ad Iroha Miyamoto di cui è segretamente innamorato. Bello anche il personaggio di Sanae Nakajima, che sembra la classica capoclasse occhialuta e nerd, ma è in realtà una maestra di arti marziali che ama indossare tutine provocanti al limite del bondage. Mi è piaciuto il fatto che le 22 puntate seguano un'unica linea narrativa, cioè ogni puntata inizia lì dove si era interrotta quella precedente e questo rende i filler davvero rarissimi, in pratica la storia si segue piacevolmente dall'inizio alla fine.
I disegni sono belli e luminosi anche se alcune volte diventano imprecisi ed approssimativi, a volte volutamente, a volte no. Come capita nelle serie che superano i 12-13 episodi avremo ben 4 sigle diverse che si lasciano ascoltare, ma non rimarranno nella storia.
In definitiva lo consiglio a chi ama gli "harem scolastici" ed a chi vuole vedere nel contempo qualche bella scena di lotta.
Questa serie dal titolo che sembra uno scioglilingua è carina è divertente anche se 22 episodi possono tenere lontano lo spettatore occasionale. Abbraccia diversi generi dal classico harem scolastico-demenziale fino al combattimento anche se, in tutta onestà, le scene di combattimento non sono memorabili e dopo un po' vedere draghi ed altri animali vari digitalizzati stufa un tantino. Ad ogni modo, la storia ruota intorno alla figura di Momoko Kuzuryū, una ragazzina dalla zazzera rossa con ciufetto sempre in alto, che girerà scalza per 2/3 della serie. E' dolcissima e simpaticissima, nonché esperta di arti marziali, e tenterà per tutta le serie di circuire Kōshi Inuzuka, un ragazzo di cui è innamorata e da cui desidera avere un figlio, come confesserà candidamente nel primo episodio. Peccato solo per la voce che sembra quella di una donna di mezz'età che cerca di doppiare una teenager. Il personaggio maschile, Kōshi Inuzuka, non è un granché; è indecifrabile per tutta la serie, in particolare ci si aspetta ad ogni momento il guizzo che lo renda vero protagonista della storia, ma è sempre Momoko che mena le danze per tutti i 22 episodi. Man mano si aggiungeranno nuovi personaggi alcuni dei quali davvero ben riusciti, come il bullo della scuola che parla solo a versi; Tenka Koganei che è incaricato di uccidere Kōshi e gira in compagnia di un pallone da calcio come faceva Holly (ed in fatti sono presenti anche alcune citazioni di Capitan Tsubasa); ed Hanzō che è un patito di videogames e cosplayer che prima tenterà di uccidere Kōshi, come tutti in questa serie, e poi ne diventerà amico assieme ad Iroha Miyamoto di cui è segretamente innamorato. Bello anche il personaggio di Sanae Nakajima, che sembra la classica capoclasse occhialuta e nerd, ma è in realtà una maestra di arti marziali che ama indossare tutine provocanti al limite del bondage. Mi è piaciuto il fatto che le 22 puntate seguano un'unica linea narrativa, cioè ogni puntata inizia lì dove si era interrotta quella precedente e questo rende i filler davvero rarissimi, in pratica la storia si segue piacevolmente dall'inizio alla fine.
I disegni sono belli e luminosi anche se alcune volte diventano imprecisi ed approssimativi, a volte volutamente, a volte no. Come capita nelle serie che superano i 12-13 episodi avremo ben 4 sigle diverse che si lasciano ascoltare, ma non rimarranno nella storia.
In definitiva lo consiglio a chi ama gli "harem scolastici" ed a chi vuole vedere nel contempo qualche bella scena di lotta.
Ho sentito molte critiche riguardo questo anime, critiche spesso dure che accusavano di scarsa originalità, di superficialità e di poca definizione l'intera serie. Personalmente non sono d'accordo, anzi, trovo che sia un giudizio in funzione dei propri gusti (come talvolta sottolineato), piuttosto che di vera analisi costruttiva dei contenuti. Mi limiterò a fornire quello che è il mio punto di vista, dal momento che di tale si tratta.
L'ho trovato un ottimo anime, uno dei migliori nel suo genere che abbia visionato fino ad ora: una trama semplice e snodata attraverso pochi personaggi, incastonati in un'ambientazione piuttosto variegata, e un background che lascia spazio a numerosi spunti narrativi. Questo anime non ha bisogno di grandi temi o di uno scenario che punta all'eccezionale per divertire, mira piuttosto ad un misto fra comicità semplice ed imbarazzanti situazioni sentimentali. Nell'insieme fornisce una grande caricatura di quelli che sono alcuni anime di stampo nipponico, senza mai scadere nel volgare, se non piuttosto nell'assurdo. Personalmente mi ha divertito molto, tante risate e poco impegno, il tutto contornato da un'atmosfera spensierata.
In conclusione è un anime che "dà" qualcosa, non è una vuota sequela di sensazionali trame intricate o del classico ragazzino di dieci anni che salva il mondo o l'esistenza stessa; come non è neanche una banale sovrapposizione di temi forzatamente "figosi" al fine di stimolare la massa attraverso banalità. Un otto pieno se lo merita tutto.
L'ho trovato un ottimo anime, uno dei migliori nel suo genere che abbia visionato fino ad ora: una trama semplice e snodata attraverso pochi personaggi, incastonati in un'ambientazione piuttosto variegata, e un background che lascia spazio a numerosi spunti narrativi. Questo anime non ha bisogno di grandi temi o di uno scenario che punta all'eccezionale per divertire, mira piuttosto ad un misto fra comicità semplice ed imbarazzanti situazioni sentimentali. Nell'insieme fornisce una grande caricatura di quelli che sono alcuni anime di stampo nipponico, senza mai scadere nel volgare, se non piuttosto nell'assurdo. Personalmente mi ha divertito molto, tante risate e poco impegno, il tutto contornato da un'atmosfera spensierata.
In conclusione è un anime che "dà" qualcosa, non è una vuota sequela di sensazionali trame intricate o del classico ragazzino di dieci anni che salva il mondo o l'esistenza stessa; come non è neanche una banale sovrapposizione di temi forzatamente "figosi" al fine di stimolare la massa attraverso banalità. Un otto pieno se lo merita tutto.
Un minestrone incoerente e demenziale tra Ranma 1/2 e Itazura na Kiss senza che però l'opera possa nemmeno lontanamente essere paragonata a questi due capolavori.
Tuttavia l'idea di fondo è proprio questa:
Arti marziali e matrimonio combinato per quanto riguarda Ranma; protagonista strafigo che non corrisponde i sentimenti della protagonista sfigata.
Ah! dimenticavo... la storia dell'oroscopo cinese! Spudoratamente ripresa da Fruits Basket, altra opera di rara bellezza.
In conclusione... Ho resistito ai primi 8 episodi ma temo che non riuscirò a finire di vedere l'intera serie.
Tutto questo perchè la trama, di per se poco originale ma fondamentalmente azzeccata, viene tralasciata e sostituita da improbabili gag comiche delle quali forse un 20% risultano poi realmente divertenti.
I personaggi molto ma molto poco originali non colpiscono e risulta difficile l'affezionarsi o il semplice scegliere un proprio personaggio preferito.
Musica e animazioni nella norma e un character design fin troppo usuale.
Tutto ciò per dirvi che potete seguire questa serie solo se amate l'animazione sperimentale-demenziale, io personalmente poco.
C'è di meglio ma molto di meglio, ripeto, io non sono riuscito a vedere oltre l'ottavo episodio, e non ho trovato elementi che stimolino la mia curiosità di vedere il resto.
Opinione personale voto 4 e mezzo ma quattro e mezzo non c'è quindi darò 5!
Tuttavia l'idea di fondo è proprio questa:
Arti marziali e matrimonio combinato per quanto riguarda Ranma; protagonista strafigo che non corrisponde i sentimenti della protagonista sfigata.
Ah! dimenticavo... la storia dell'oroscopo cinese! Spudoratamente ripresa da Fruits Basket, altra opera di rara bellezza.
In conclusione... Ho resistito ai primi 8 episodi ma temo che non riuscirò a finire di vedere l'intera serie.
Tutto questo perchè la trama, di per se poco originale ma fondamentalmente azzeccata, viene tralasciata e sostituita da improbabili gag comiche delle quali forse un 20% risultano poi realmente divertenti.
I personaggi molto ma molto poco originali non colpiscono e risulta difficile l'affezionarsi o il semplice scegliere un proprio personaggio preferito.
Musica e animazioni nella norma e un character design fin troppo usuale.
Tutto ciò per dirvi che potete seguire questa serie solo se amate l'animazione sperimentale-demenziale, io personalmente poco.
C'è di meglio ma molto di meglio, ripeto, io non sono riuscito a vedere oltre l'ottavo episodio, e non ho trovato elementi che stimolino la mia curiosità di vedere il resto.
Opinione personale voto 4 e mezzo ma quattro e mezzo non c'è quindi darò 5!
Momoko è stata addestrata sin da piccola per diventare una maestra nell’uso delle arti marziali e si allena allo scopo da anni sulle montagne insieme a suo padre, temibile guerriero che un giorno affida alla figlia un’importante missione: sfornare il figlio più potente del mondo! Per fare questo la nostra eroina deve conquistare il cuore del gelido Koshi, ultimo discendente di una famosa scuola di arti marziali. Il problema è che Koshi non ne vuole affatto sapere di arti marziali ne tanto meno di accoppiamento perché spende tutto se stesso nello studio per diventare un giorno procuratore generale. Riuscirà Momoko a convertire Koshi ai piaceri della vita coniugale?
Premetto subito che la protagonista di questo anime è talmente spumeggiante ed estrema che da subito colpisce lo spettatore, è energica e determinata, una miscela esplosiva! I suoi sforzi per conquistare Koshi sono formidabili e garantisco spassosissimi. Le prima puntata è fenomenale poi la trama si arricchisce di personaggi e prende una piega leggermente diversa da quello che si potrebbe immaginare; purtroppo andando avanti con la serie la relazione tra i protagonisti non è più il tema principale della storia ed è davvero un peccato perché la serie a mio parere ne avrebbe guadagnato. In particolare ci sono delle puntate incentrate tutte sugli abiti succinti di un’altra combattente che secondo me hanno il fanservice come unico scopo. Buona l’evoluzione dei personaggi, soprattutto del protagonista maschile e anche di Momoko che non si dimostra affatto ingenua come si potrebbe pensare inizialmente.
Le sigle di apertura e chiusura non sono degne di nota e le animazioni direi nella norma. Un prodotto buono anche se forse è un’occasione sprecata per fare di meglio. Consiglio di vedere almeno le prime 2 puntate che sono certa strapperanno non poche risate (non è brillante come Excel Saga, sia chiaro, ma è spiritoso).
Premetto subito che la protagonista di questo anime è talmente spumeggiante ed estrema che da subito colpisce lo spettatore, è energica e determinata, una miscela esplosiva! I suoi sforzi per conquistare Koshi sono formidabili e garantisco spassosissimi. Le prima puntata è fenomenale poi la trama si arricchisce di personaggi e prende una piega leggermente diversa da quello che si potrebbe immaginare; purtroppo andando avanti con la serie la relazione tra i protagonisti non è più il tema principale della storia ed è davvero un peccato perché la serie a mio parere ne avrebbe guadagnato. In particolare ci sono delle puntate incentrate tutte sugli abiti succinti di un’altra combattente che secondo me hanno il fanservice come unico scopo. Buona l’evoluzione dei personaggi, soprattutto del protagonista maschile e anche di Momoko che non si dimostra affatto ingenua come si potrebbe pensare inizialmente.
Le sigle di apertura e chiusura non sono degne di nota e le animazioni direi nella norma. Un prodotto buono anche se forse è un’occasione sprecata per fare di meglio. Consiglio di vedere almeno le prime 2 puntate che sono certa strapperanno non poche risate (non è brillante come Excel Saga, sia chiaro, ma è spiritoso).
All'inizio quest'anime devo dire che mi era piaciuto davvero moltissimo, ma a lungo andare si è andato ad arenare nella superficialità fanservista e quindi gli ultimissimi episodi li ho visti un più distrattamente degli altri. Tralasciando che Sumomo è un personaggio "quasi" inutile, mi piaceva molto la figura del suo promesso sposo, debole e codardo ma astuto e con aspetto fiero ed ingannatore. Il suo sogno di fare il procuratore ed un episodio in particolare, me lo avevano accostato come possibile figura (prequel) di Miles Edgeworth, il procuratore di Ace Attorney (Phoenix Wright), una saga che adoro e che quindi me lo ha fatto ben volere. Successivamente il ragazzo ha dei passaggi (pochi) davvero apprezzabili sulla tematica del fuggire dai problemi, calare la testa ai bulli e così via. Che senso aveva il suo spirito di giustizia se si nascondeva dietro la legge che voleva servire e non aveva il fegato di sostenere i suoi avversari? Fino a quel punto ho considerato l'anime, seppur leggero, stupendo ma... successivamente c'è stato il brusco declino. Proprio quando lui sembrava aver afferrato il concetto e si poteva sviluppare ancora meglio questa sua maturità, tutto si è spostato solo sulla rivalità zodiaco-combattiva delle casate, relegandolo ad un ruolo marginale. Le storia anzi si è allungata grazie al fanservice, inizialmente comprensibile, ma presto noioso e insistente, con le puntate dedicate alla secchiona/puledra e alla ninjetta lolita col suo spasimante/aiutante.
Alla fine è stata una delusione quindi, in più l'anime necessita di una seconda stagione per concludersi realmente.
Alla fine è stata una delusione quindi, in più l'anime necessita di una seconda stagione per concludersi realmente.
E' uno dei miei anime preferiti. L'idea di fondo è semplicemente geniale, e la realizzazione merita un plauso particolare. Uno dei più quotati e seguiti fra gli anime del 2006, dalla grafica semplice ma efficace.
Il vero punto forte di quest'opera è la caratterizzazione dei personaggi. Il protagonista maschile a parer mio è molto molto originale, e riesce perfettamente a incuriosire lo spettatore. La protagonista femminile sembrerebbe avere la parte della scema superforzuta, ma in realtà andando avanti con gli episodi si scopre che così non è.
Gli altri personaggi sono semplicemente esilaranti e rendono ogni episodio interessante dal primo all'ultimo secondo di riproduzione.
Chi cerca soltanto un anime demenziale è pregato di cercare altrove, perché questo ad un certo punto strappa anche qualche lacrimuccia (ci sono scene dolcissime). Diciamo che più si va avanti più il genere passa da comico/ecchi a drammatico/sentimentale. Passaggio molto indolore e soprattutto molto ben fatto.
Appena esce il manga in Italia mi fiondo a comprarlo, se ritardano ancora me lo vado a cercare in inglese.
In una parola: consigliatissimo!
Il vero punto forte di quest'opera è la caratterizzazione dei personaggi. Il protagonista maschile a parer mio è molto molto originale, e riesce perfettamente a incuriosire lo spettatore. La protagonista femminile sembrerebbe avere la parte della scema superforzuta, ma in realtà andando avanti con gli episodi si scopre che così non è.
Gli altri personaggi sono semplicemente esilaranti e rendono ogni episodio interessante dal primo all'ultimo secondo di riproduzione.
Chi cerca soltanto un anime demenziale è pregato di cercare altrove, perché questo ad un certo punto strappa anche qualche lacrimuccia (ci sono scene dolcissime). Diciamo che più si va avanti più il genere passa da comico/ecchi a drammatico/sentimentale. Passaggio molto indolore e soprattutto molto ben fatto.
Appena esce il manga in Italia mi fiondo a comprarlo, se ritardano ancora me lo vado a cercare in inglese.
In una parola: consigliatissimo!
E' carino, senza grandi pretese, mal disegnato, ma leggero quanto basta per guardarselo in allegria. Certo, se penso alle risate che mi sono fatta con Full Metal Panic, devo ammettere che anche la comicità, in momomomomommmo lascia davvero a desiderare. Certo, il protagonista è un po' atipico - per fortuna ogni tanto si cambia - ma nel complesso questo anime è un prodotto un po' banale. Chissà se alla fine si riuscirà a sfornare questo tanto anelato pargolo combattente...mah
Ho visto solo 2 episodi e devo dire che fino ad ora non avevo mai visto un anime del genere! E' la classica storia di una promessa di matrimonio tra due giovani, dove la donzella vuole assolutamente sposare il ragazzo per creare un super figlio campine delle arti marziali.
Infatti quest'ultimi sono i figli di due grandi campioni ,ma il ragazzo sembra più interessato al codice delle leggi che alla procreazione. Pertanto Momoka cerca in tutti i modi di portarsi a letto il ragazzo mostrando al pubblico scene di fanservice inesistenti, che risultano molto divertenti.
Fino a questo punto consiglio di vedere l'anime che preannuncia un vento di novità (per adesso) in questa serie di anime harem tutti uguali.
Infatti quest'ultimi sono i figli di due grandi campioni ,ma il ragazzo sembra più interessato al codice delle leggi che alla procreazione. Pertanto Momoka cerca in tutti i modi di portarsi a letto il ragazzo mostrando al pubblico scene di fanservice inesistenti, che risultano molto divertenti.
Fino a questo punto consiglio di vedere l'anime che preannuncia un vento di novità (per adesso) in questa serie di anime harem tutti uguali.